Torna puntuale come sempre il mio angolo virtuale che per due volte alla settimana vi vede “costretti” a prendere un caffè con me, grazie dunque in anticipo a chi leggerà anche questa nuova puntata della mia rubrica, creata in collaborazione con Calcio Femminile Italiano. Avevo diversi argomenti per la testa da proporvi, che mi ero appuntato sul mio notes, perché da vecchio giornalista di carta stampata sono obsoleto come i dinosauri e non uso il cellulare come fanno molti colleghi, ma mi piace ancora appuntare le idee e gli spunti sul mio notes, con la penna Bic di colore nero.
Da poco sono usciti i calendari, sia della serie A maschile che della serie A femminile, di conseguenza anche quello che sarà l’iter del tutto e che vorrei sviscerare assieme a voi. Ammetto che all’inizio mi è andata un attimo la testa in confusione e ho dovuto rileggere due volte per mettere ben a fuoco lo svolgimento della prossima stagione.
La prima giornata di serie A andrà in scena il 27 agosto. La notizia principale è però l’ufficializzazione del nuovo format per il massimo campionato. Come ormai chiaro, il torneo vedrà affrontarsi non più 12, ma 10 squadre. Nella prima fase si scontreranno tutte le formazioni (gare di andata e di ritorno), per un totale di 18 match. Successivamente vi saranno due “mini tornei”. Le prime 5 classificate della prima fase si sfideranno per la prima posizione (scudetto) e per la seconda (posto in Champions). Le seconde 5, invece, si affronteranno per la permanenza in serie A. L’ultima retrocederà automaticamente, la penultima dovrà vedersela con la seconda classificata della serie B in una gara di play off, che regalerà alla vincitrice una nuova chance in massima serie.
Infine, la Supercoppa tornerà ad essere assegnata tramite “gara secca”.
Questo nuovo format ha lo scopo di rendere più avvincente la lotta per lo scudetto, con frequenti e decisivi scontri diretti, ma che alla fine potrebbero anche stancare. Al tempo stesso, ne gioverà forse la lotta per la salvezza: anche qui, scontri diretti e un inevitabile maggior equilibrio che catturerà l’attenzione dei tifosi su chi la spunterà.
Si abbandona definitivamente quella che è sempre stata la formula classica all’italiana del campionato, con gare di andata e ritorno, a mio avviso siamo all’anno zero sia del professionismo, che è entrato in vigore un giorno fa, datastorica per tutto il movimento nel bene e nel male che tutto questo cambiamento porterà, ma soprattutto siamo davanti a una trasformazione radicale della serie A, che da una parte ancora è tutta da testare. Prendiamo l’esempio di una squadra come il Sassuolo dello scorso anno che, purtroppo, nelle ultime battute di campionato, rei i tanti infortuni, ha reso meno della metà di quello che rendeva durante l’arco dell’intera stagione; il mini girone finale, certamente, andrebbe a minare il gran campionato che ha fatto durante il corso di tutta la stagione regolare, viceversa andrebbe a premiare chi in quel momento starà giocando un calcio migliore e sarà entrato, magari in forma, dopo durante l’arco solare.
Insomma, a parer mio, una formula che è tutta da testare, ma che sicuramente andrà a premiare più le squadre che si devono salvare a discapito di quelle che lottano per il primo e il secondo posto.
Inoltre, i geni di questa formula puntano molto sull’esposizione televisiva degli scontri diretti fra big del campionato, ma hanno davvero fatto i conti anche con gli intrecci di Coppa Italia? Insomma se durante la prossima stagione sportiva si dovesse ripetere un Juventus-Milan giusto per fare esempio come ho fatto prima con il Sassuolo, 2 volte nella prima fase, altre 2 volte in Coppa Italia, come è stato lo scorso anno e altre 2 volte nella fase finale, le due formazioni sarebbero davvero trasmesse 6 volte dalla tv, chiamo a parte Tim Vision che darà la massima copertura a tutti i suoi abbonati, e voi appassionati e tifosi del movimento se ci fossero per 6 volte lo stesso scontro diretto non vi annoiereste?