Oggi davanti al mio caffè fumante voglio dare uno sguardo agli arbitri ed, in particolare, a quello della partita di Serie B Modena Frosinone.
Si è trattato, infatti, di una donna, Maria Sole Ferrieri Caputi, nata a Livorno il 20 novembre del 1990, e arbitro di grandissima personalità.
La Ferrieri Caputi di professione è una ricercatrice universitaria presso la Fondazione Adapt ed è di origine pugliese.
Dopo la laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, conseguita all’Università di Pisa, ha completato il ciclo magistrale a Firenze in Sociologia.
In attesa di comparire in serie A, l’arbitro ha fatto dunque il suo esordio in Serie B, dirigendo Modena-Frosinone, giocatasi alle 20,45 di domenica 14 agosto 2022.
Maria Sole Ferrieri Caputi è nel gruppo degli arbitri, “per merito e non per privilegio”, come ha sottolineato il presidente dell’AIA – Associazione Arbitri Italiani.
In questi ultimi anni, infatti, le donne-arbitro hanno guadagnato terreno in un campo – come quello del calcio – prerogativa di maschi quasi sempre refrattari alle novità.
Ma chi se lo poteva immaginare?
Dunque il campionato di calcio appena iniziato, segna una svolta storica nella Serie A Tim, grazie a questo fatto che a dirigere le partite ci sarà anche, per la prima volta in assoluto in Italia, un arbitro donna.
Quindi, grande soddisfazione per Maria Sole Ferrieri Caputi.
Si tratta di un passo importante per lei che arriva anche nella massima serie del calcio maschile del nostro Paese.
La sua è stata una scalata che ha visto in campo maschile nel Novembre2020 la prima direzione in Serie C e nello scorso Ottobre in B.
A Dicembre poi la prima squadra di Serie A, nella sfida tra Cagliari e Cittadella di Coppa Italia, le ha permesso di diventare la prima donna della storia del calcio italiano che ha diretto una partita ufficiale di una società di massima serie.
A Gennaio l’UEFA aveva scelto la toscana come uno dei due arbitri a rappresentare l’Europa al raduno di inizio stagione degli arbitri internazionali sudamericani del CONMEBOL, in Paraguay.
A Febbraio, infine, lo stesso direttore di gara era stato selezionato nel ruolo di Avar per la gara di Serie B tra Ternana e Reggina.
Recentemente, l’abbiamo vista anche impegnata nella direzione di domenica 22 Maggio della finale femminile di Coppa Italia, vinta dalla Juventus sulla Roma, dove ha concesso ben due rigori, uno per parte, senza troppe esitazioni, anche quando si è trattato di espellere l’estremo difensore romano.
Ad inizio anno aveva egregiamente diretto un’altra finale femminile, quella della Supercoppa disputata fra Juventus e Milan, sempre con la vittoria delle bianconere.
Queste notizie hanno fatto clamore, rimbalzando sui giornali sportivi di spessore e diventando virali sul web.
Ma non chiamatela arbitra!
Infatti a questo proposito lei stessa ha ribadito: “Non chiamatemi arbitra, ma arbitro. Novanta volte su cento quando mi dicono arbitra è per sottolineare che sono una donna. Quindi preferisco arbitro. Credo che quando non ci sarà più l’esigenza di sottolinearlo, allora vorrà dire che ci sarà davvero parità”.
Maria Sole Ferrieri Caputi ha una statura minuta, è alta 1.64, ma nonostante questo non si è fatta influenzare nei rapporti con i calciatori. Recentemente ha dichiarato: “Sul campo non ho mai riscontrato alcun problema legato alla mia altezza, perché uso trucchi per non andare in difficoltà: ho istituito una bolla sociale, ovvero una distanza minima di un metro tra me e i giocatori che mi impedisce di trovarmi in una posizione di inferiorità”.
Ed in campo è un arbitro di poche parole, infatti, preferisce tenere il filo del gioco piuttosto che fermarsi a dare spiegazioni!!!