“È davvero un onore ricevere questo riconoscimento. Grazie a tutte le colleghe che mi hanno votata e soprattutto grazie alle mie compagne di squadre, alla società Inter ed a tutto lo staff che mi ha sempre sostenuta.
Alla costanza, al sacrificio, e al lavoro.
Passo dopo passo, sogno dopo sogno”.
Questo il dolce messaggio rilasciato da Michela Cambiaghi mediante il suo profilo Instagram dopo la conquista del premio “miglior attaccante della scorsa stagione” avvenuta di recente a Roma, presso il Salone d’Onore CONI, in occasione del Gran Galà del Calcio offerto dall’Associazione Italiana Calciatori e DA, agenzia di sport marketing ed eventi.
L’imponente riconoscimento (consegnato da Tatiana Zorri, Gioia Masia, Viviana Schiavi e Pamela Conti) colloca, quindi, l’attuale contributo della Prima Squadra nerazzurra nella lista delle 11 migliori calciatrici di Serie A, sedendo di fianco ad Evelyne Viens, anch’ella tra le top attaccanti.
Non solo premi, però: la numero 36 dimostra sul campo, in modo diretto, più che una attitudine alla realizzazione, una forte propensione a fare la differenza nei modi più disparati; ciò riflette indubbiamente una sorta di individualità di cui ormai il club di Milano (e si azzarda a dire tutto il movimento femminile) non può fare a meno e che si riversa, poi, sull’insieme stesso, arricchito da una figura che fino ad ora ha collezionato 41 presenze nei medesimi colori, con dati statistici che superano le cinque reti a stagione e contano molteplici assist.
Per farla breve, l’analisi di questo premio, evidenzia, chiaramente la sinergia tra l’eccellenza del singolo e il successo collettivo, elemento fondamentale del calcio giocato.
Tale merito? Avrà sicuramente un impatto significativo nella carriera della calciatrice che sembra quasi aver appena tagliato il nastro di partenza di una lunga strada fatta di gratificazione.