Elena Proietti, centrocampista classe ’91 con trascorsi vari tra Ternana, Roma e Lazio, ha condiviso, nelle ore passate, tramite social un messaggio dopo aver partecipato al Corso Speciale combinato Licenze C e D per l’abilitazione ad “Allenatore UEFA B”.
Dallo scorso 17 luglio, sino al 4 agosto, sono state 152 le ore complessive di lezione trascorse presso il Centro Tecnico Federale F.I.G.C. di Coverciano, che hanno lasciato evidentemente un bellissimo ricordo alla stessa calciatrice che a riguardo a postato:
“Finalmente ho trovato il tempo di scriverti. Scusa il ritardo ma sai quando si diventa grandi ci sono tante cose che dobbiamo fare, anche se non ci piacciono molto, ma ricorda sempre di ritagliarti il tempo per fare quello che ti piace fare, farà bene al tuo cuore e ti renderà felice. Ora che ti scrivo è il 9 agosto del 2023, (sì, sono nel futuro, e mi trovo in quello che sarà il tuo ufficio sai? Imparerai ad apprezzarlo). Mentre tu leggi è il 9 agosto del 1999, tu sai già leggere bene, e so che litighi spesso con mamma perché non ti fa giocare a calcio, ma voglio che tu sappia una cosa. Alla fine la mamma ti manderà a giocare ma dovrai aspettare ancora un po’ (5 anni). Non dedicherai tutta la tua vita al calcio, un po’ perché mamma ti ha convinta a studiare e per tua s/fortuna ti riusciva molto bene, un po’ perché qui in Italia siamo un po’ indietro, ma ora arriva il bello. Giocherai per la squadra del cuore di tuo nonno e lì troverai tante persone che resteranno nel tuo di cuore per sempre, vincerai tanto, perderai tantissimo, sbagliando il rigore più importante di tutti e che ti lascerà poi una strada un pochino più difficile da percorrere. In questa strada, però, troverai campi in erba perfetti, una persona stupenda, e strutture e tecnici molto preparati che ti insegneranno molto. Ma soprattutto finalmente andrai a Coverciano.
Non per giocare, come sognavi da bambina, ma per dare a ragazzi e ragazze come te gli strumenti per realizzare i propri sogni. Ma non è tutto. Conoscerai campioni veri, persone eccezionali, non extraterrestri come le dipingono i giornali, ma persone vere, che ti insegneranno che il calcio, come la vita, è fatta di cose semplici, piccole ma preziose. Di sacrificio, determinazione, ma anche di coraggio, creatività, sorrisi e poi bo. Imparerai che il calcio è fatto di persone che hanno imparato ad amarlo e ad odiarlo allo stesso tempo, e che le emozioni, i dubbi, le incertezze e la felicità da esso generati non hanno sesso, sono uguali per te, sono uguali per loro. Ti sentirai parte di un gruppo di persone eccezionali con le quali vi scambierete pensieri ed esperienze, e sarai alla loro pari, e anzi forse ti tratteranno addirittura meglio di quanto meriti. E pensare che tu attaccavi i loro volti sul tuo album delle figurine. Ci credi? Ti dirò di più, conoscerai un ragazzo che fa il compleanno ogni giorno. Conoscerai anche il tuo idolo e sarà ancora più fico di quanto immaginavi.
Insomma, continua a studiare come dice la mamma, Elena, ma se ti piace anche giocare a calcio, continua a farlo, perché ti aiuterà a prendere scelte importanti nella tua vita e ad affrontarla con coraggio (sicuramente più di quanto ne avrai nel calcio in generale, perché forse la storia della mamma che non ti lascia giocare e dell’Italia retrograda è un po’ un alibi ma questo lo sappiamo solo tu ed io). Ah, ti romperai due ginocchia, ma questo a mamma non dirlo assolutamente eh. Ma soprattutto ricorda di essere grata alla vita per le opportunità che ti darà e non dare mai nulla per scontato perché quando si è felici è giusto fermarsi e farci caso. A presto, eternamente grata. Elena”.