Elena Linari, perno difensivo della nostra Nazionale e dell’Atletico Madrid, è intervenuta nella consueta diretta di sportitfootball parlando di come ha vissuto questo periodo, delle differenze tra il campionato spagnolo e quello italiano e dell’importanza di un’esperienza all’estero.
“Ho continuato ad allenarmi, ho ripreso gli studi che avevo interrotto con tutti gli impegni che ho avuto ed è anche un modo per riprendere, è un po’ più difficile ma la forza di volontà c’è. Questo periodo l’ho preso come una meditazione personale.”
“Quando l’Atletico mi voleva ho subito pensato che era una bella opportunità, già soltanto ricevere un’offerta da un club così importante è stato la realizzazione di un sogno indipendentemente dalla scelta che avrei fatto. Non ho accettato subito perché volevo giocare la Champions con la Fiorentina ed anche perché non volevo lasciare la squadra e la società senza un centrale a pochi giorni dall’inizio della preparazione.”
“Io è da quando ho 16 anni che volevo fare un’esperienza perché ho avuto la possibilità di relazionami con compagne sia di club che nazionale che hanno fatto un’esperienza all’estero e mi raccontavano di cose impensabili per il calcio femminile dell’epoca: doppie sedute, attrezzatura… Realtà completamente diverse di quelle che stavo vivendo. È un modo di conoscere se stessi e relazionarsi con altra gente.”
“Tra il campionato italiano e quello spagnolo c’è un divario tecnico, comunque qui in Spagna si predilige palla a terra, tanti tocchi, pochi lanci lunghi, più fraseggi è la mentalità spagnola. Poi però gli manca l’attaccante, gli manca l’attacco d’aria. La Spagna è un po’ più “libertina”, qui in Italia è come una partita a scacchi. Non è stato facile abituarmi a questa mentalità ma ti fa fare il salto di qualità che volevo fare.”
Credit Photo: Profilo Instagram Elena Linari