Il difensore del Lecce classe 1994 Roberta Maiorano attraverso il proprio profilo Facebook ha condiviso un post nel quale parla della sua vita scolastica e della difficoltĆ nel far accettare e comprendere la propria passione.
“Come fai a mettere le gonne? Non ti vergogni ad avere quelle gambe da maschio?”
A casa la prima cosa che mi toglievano quando a scuola prendevo un brutto voto era il calcio.
I miei amici mi chiedevano di saltare il ritiro per andare al loro compleanno.
Al liceo i prof mi ripetevano ogni giorno “non farai mai nulla di buono nella vita se non la smetti di pensare a questo stupido sport”.
Eppure io ho sempre vissuto con il pallone tra i piedi, le scarpe infangate e un borsone sulle spalle, lo stesso borsone che oltre alla roba d’allenamento, conteneva libri, snack, riproveri, paure e tutto il mio amore e la mia dedizione.
CosƬ mentre le mie compagne erano impegnate a tirar fuori dalle borse trucchi e spazzole, io non avevo tempo per pensare a quelle “stupidaggini”, pensavo a me in altro modo, pensavo ad essere felice.
Oggi, a distanza di pochi anni da quel liceo, vorrei dire ai prof, che quest’anno dietro ad una cattedra c’Ć© quella ragazza che aveva sempre le ginocchia sbucciate, quella che a scuola portava con sĆ© il borsone perchĆ© alle 14 c’era allenamento, quella che il sabato era assente per la partita, la stessa che “non avrebbe mai fatto nulla nella vita” e spesso veniva penalizzata senza un motivo.
Ho sempre creduto in me stessa e nel mio grande sogno, combattendo contro TUTTI!
Cari prof, ho sempre rispettato e portato a termine gli impegni scolastici, ma le LEZIONI DI VITA le ho imparate in campo, nello spogliatoio e per strada.
Ć quello che cerco di trasmettere ai miei alunni ora che sono dall’altra parte.
Se ancora oggi mi ritrovo con le scarpe infangate a “tirare calci ad un pallone”, forse non era solo uno stupido sport!
Credit Photo:PaginaĀ Facebook Roberta Maiorano