Alice Parisi lascia il calcio giocato. Si conclude così il percorso calcistico per la centrocampista classe ’90, nel quale ha indossato le maglie di Trento, Bardolino Verona, Tavagnacco, Sassuolo e Fiorentina, ma soprattutto ha segnato 10 gol in 80 partite disputate con la Nazionale, a cui si aggiunge una convocazione nel Mondiale in Francia nel 2019. In carriera Alice ha ottenuto due scudetti, quattro Coppe Italia, due Supercoppe Italiane e un Europeo Under 19 vinto con l’Italia nel 2008. Inoltre, ha vinto un Golden Girl Award nel 2013 e il Premio Bulgarelli Number 8 per la stagione 2022/23.
Questo il pensiero che la calciatrice nativa di Tione di Trento ha scritto sui canali social: “Diciotto anni non si possono raccontare o racchiudere in un post. Le parole non potrebbero bastare, non potrebbero far capire la forza, l’intensità e l’importanza di questo viaggio. Ho incontrato tantissime persone, ognuna diversa dall’altra, e ho imparato tanto da ognuna di loro. Ho viaggiato e visto milioni di posti, sentito l’odore dell’erba dei campi di ogni continente. Ho lasciato casa a diciassette anni che ero una ragazzina spaventata e mi ritrovo oggi a trentatré donna, orgogliosa di ciò che sono grazie a tutto quello che ho vissuto in questi anni a rincorrere sogni e palloni. Mi sento piena, mi sento grata per la carriera che ho avuto, nel bene e nel male, senza rimpianti, senza rimorsi. Sono caduta spesso, mi sono rialzata sempre, “diversa” ma ogni volta a testa alta, con il sorriso sincero di chi sapeva di avercela fatta. Perché lo sport fa così, ti porta in alto, ti da le gioie più grandi e in un istante ti toglie tutto, ti obbliga a ricostruire, a crescere e a diventare forte per superare le difficoltà, che sia stato un infortunio, una sconfitta o una scelta non condivisa. Il calcio mi ha insegnato ad emozionarmi, a gioire delle piccole cose, a ridere e sorridere tanto, e mi ha anche insegnato che spesso è importante riuscire a piangere perché serve anche quello e a volte ci vuole più coraggio a soffrire che ad essere felici. E alla fine il calcio mi ha regalato Firenze e il viola della Fiorentina e scelgo questa città e questi colori per chiudere questo viaggio meraviglioso perché una volta che indossi questa maglia risulta difficile immaginare di vestirne un’altra, quando ti entra dentro poi resta indelebile e non puoi più farne a meno. A Firenze ho vinto tanto e raggiunto i miei traguardi più importanti, sportivi e non, quindi mi fermo qui: serena, felice e fiorentina. Grazie calcio per la vita e le persone che mi hai regalato, ti sarò eternamente grata. Mi mancherai tanto“