Il Tavagnacco ha affidato al dottor Nicola Imbriani del Gruppo Sane la guida dello staff sanitario. Una scelta innovativa per il calcio femminile italiano, in quanto per la prima volta, un ruolo del genere, sarà ricoperto da un fisioterapista. Accade, e da diversi anni, all’estero, e in particolar modo in Inghilterra, nel calcio professionistico, ma per il mondo del pallone in rosa si tratta di una prima assoluta. «Abbiamo scelto il Gruppo Sane per l’eccellenza della struttura e per la professionalità del dottor Imbriani – ha commentato Domenico Bonanni, vicepresidente del Tavagnacco –. Il nostro intento è far fare al Tavagnacco un vero e proprio salto di qualità, salvaguardando, in primo luogo, la salute delle calciatrici. Siamo convinti, infatti, che una squadra di serie A debba avere una struttura medica di qualità».
Imbriani, che alle spalle ha una lunga esperienza in campo sportivo e non solo (oltre ad aver collaborato con l’Udinese ha rimesso in piedi diversi campioni del basket, della pallavolo, del rugby, dell’atletica leggera), ha detto sì al Tavagnacco soprattutto per l’insistenza dei vertici della società gialloblu, Roberto Moroso e Domenico Bonanni su tutti. «Ho accettato perché il Tavagnacco mi ha voluto fortemente – ha chiarito Imbriani –. Mi hanno conquistato con un progetto di alto profilo a cui non ho potuto dire di no, nel quale il Gruppo Sane svolgerà un ruolo determinante per la crescita e lo sviluppo della società».
Il dottor Imbriani ha le idee chiare su cosa serve al Tavagnacco, portando nella società gialloblu l’innovazione del metodo Dinamix: «Creeremo un vero e proprio ‘modello Tavagnacco’ per il mondo del calcio femminile, con le calciatrici che saranno valutate e monitorate a 360°. Sono convinto – ha aggiunto – che potremo lavorare bene costruendo qualcosa che poi potrà essere replicato da tutte le società che hanno voglia di crescere e fare un salto di qualità». Imbriani ha accettato la proposta del Tavagnacco anche perché la società gialloblu è ormai l’unica a rappresentare il Friuli nel calcio in rosa: «All’estero le cose sono diverse, e il calcio femminile è considerato in maniera diversa. Per poter crescere anche in Italia ha bisogno di circondarsi di professionisti capaci di valorizzare il materiale umano garantendo affidabilità, serietà e tanto lavoro. Con il Gruppo Sane – conclude Imbriani – al Tavagnacco si lavorerà come in un top team europeo».
Credit Photo: Tavagnacco