La Fiorentina Women’s FC vince sul campo e fuori, grazie alle molteplici iniziative che sta portando avanti per sensibilizzare i giovani sulla parità di genere nel calcio (e nello sport in generale), ma anche per la campagna sulle corrette abitudini alimentari. Perché per avere una vita sana occorre lavorare sullo stile di vita, soprattutto sull’attività fisica e sull’alimentazione. E questo vale per gli atleti ma non solo. In questo contesto si inserisce la «Merenda dello Sportivo», la novità che andrà ad arricchire il progetto di incontro con le scuole elementari «Scuole mettiamoci all’Opera» già avviato dalla Fiorentina femminile nel 2016. Ma cos’è la «Merenda dello Sportivo»? Uno spuntino progettato dal Medical Partner Villa Donatello – dove è stata presentata l’iniziativa – secondo le indicazioni nutrizionali del programma «ViverMeglio» ed è stato realizzato dall’Event Partner Opera Catering in linea con i suoi elevati standard qualitativi.
L’impegno nelle scuole
A presentare l’evento Cristina Scaletti, responsabile scientifica della Fiorentina Women’s che ha sottolineato come «le donne devono avere gli stessi diritti anche nello sport, senza alcun tipo di discriminazione. Questo è quello che la Fiorentina femminile si è prefissata come obiettivo andando nelle scuole a istruire i giovani studenti, a raccontare loro che possono giocare a calcio le bambine, così come i bambini». «Andando a diffondere il calcio femminile nelle scuole – spiega Sandro Mencucci, presidente della Fiorentina delle donne, presentando la “Merenda dello Sportivo — era giusto ampliare il concetto del vivere sano dello sportivo. Far conoscere ai ragazzi quale vita deve condurre un atleta, quali alimenti deve ingerire durante il giorno, affinché possa nutrirsi in maniera sana per crescere bene e stare bene. Naturalmente tutto questo fa sì che il progetto Fiorentina Women’s sia conosciuto nelle scuole, che i genitori possano avvicinarsi al calcio femminile e di conseguenza che ci possa essere un incremento di bambine che vengono a giocare da noi. Siamo andati nelle scuole perché oltre ad avere una bella squadra, vogliamo diventare insegnanti».
La crescita del calcio femminile
Poi il presidente Mencucci ha fatto notare che sempre più persone iniziano ad appassionarsi al calcio in rosa: «È bello avere richieste di tifosi che mi chiedono la maglia di una ragazza della Fiorentina. Quindi non solo Chiesa o Kalinic, ma anche le nostre calciatrici iniziano ad appassionare i sostenitori viola e ad essere riconosciute. Ci sono anche esercizi pubblici fiorentini dove ho visto esposti poster della squadra femminile, a testimonianza di quanto detto. Quale la maglia più richiesta? Quella di Parisi piace molto». Anche l’amministratore delegato della Fiorentina Women’s Vincenzo Vergine parla dell’importanza della medicina sportiva in una società di calcio: «Quando la famiglia Della Valle ha deciso di puntare sul calcio femminile, ci siamo ritrovati a dover costruire una squadra e uno staff di prim’ordine. E abbiamo deciso di partire da chi tutela la salute e previene problematiche serie, puntando su persone altamente qualificate come la Dott.ssa Scaletti (responsabile scientifica della Fiorentina Women’s) e Giorgio Galanti (responsabile scientifico della Fiorentina)». Professor Galanti che, presente al meeting, conferma: «Vedendo questa iniziativa portata avanti dalla Fiorentina Women’s mi è venuto in mente di come da un’intuizione possono nascere tante cose. La società viola ha avuto un’idea sostituendosi a chi dovrebbe averne, cioè le istituzioni come la scuola. Ed è vero, un corretto stile di vita è sempre più importante nello sport. È bella questa esortazione all’integrazione, anche se presto una società di calcio dovrà pensare ad inserire nuove figure, come i preparatori atletici di genere, perché la differenza tra uomo e donna c’è dal punto di vista fisico. Una donna si deve allenare in una certa maniera, un uomo in un’altra».
Le calciatrici viola
Presente anche il presidente di Villa Donadello Lorenzo Bifone e il direttore commerciale di Opera Catering Carlmelo Abbate. Così come in prima fila, e non poteva essere altrimenti, spiccano le atlete gigliate Elena Linari e Tatiana Bonetti, che hanno sottolineato la loro passione per il pallone e quanto sia ancora notevole il gap tra l’Italia e gli altri paesi quando si pensa al calcio in rosa, oltre al presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, che butta lì un’idea: «I numeri ci dicono che siamo ancora lontani da America ed Europa (in Italia ci sono solamente 20.000 calciatrici). Per crescere c’è la necessità si avere impianti e strutture adatte. Propongo l’ex Ippodromo delle Mulina: sarebbe perfetto per la Fiorentina Women’s e per il calcio giovanile viola».