Nelle ore scorse abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Simona Sodini.
L’ex calciatrice, che ha legato il suo nome tra le altre a Juve, Cuneo e Torino, apre la chiacchierata parlando dei Mondiali alle porte:
“Penso che arriveremo a questa competizione in condizioni ottimali, visto il campionato e le prestazioni che ci sono state sia in campionato che in campo europeo. Ci sarà un livello sicuramente equilibrato data la crescita che c’è stata in Europa, mi aspetto di vedere una maggiore organizzazione dalle squadre sudamericane”.
L’ex attaccante sarda sulla possibilità di superare il girone poi aggiunge:
“Il passaggio del turno deve essere l’obiettivo di partenza per la nazionale italiana che nelle ultime prestazioni contro la Svezia, sia in qualificazione mondiale e europee e amichevoli, non è uscita come in passato con risultati negativi o demeritando. Direi che è il girone può rivelarsi alla nostra portata il girone”.
La classe ’82 sulle convocazioni della Bertolini, invece, ci dice:
“Variazioni? Da parte mia sarebbe irrispettoso fare dei nomi nei confronti di quelle convocate . Nessuno meglio della CT sa quali sono le condizioni psicofisiche di ogni giocatrice convocata. Mi aspetto che le azzurre diamo soddisfazione all’intero movimento come 4 anni fa”.
La Sodini sottolinea poi i cambiamenti degli ultimi anni del calcio femminile:
“Il sistema è cambiato, oggi ci sono tutele per le calciatrici e ci sono giovani calciatrici che si avvicinano perché possono avere un futuro sportivo. Sono migliorate organizzazione e
strutture con l’avvento delle società professionistiche. Così oggi troviamo calciatrici che possono ambire a traguardi più importanti anche se giocano in categorie inferiori. Mondiale? Penso che non sia l’occasione per zittire tutti. L’Italia in tutti gli sport, tranne la Serie A di calcio maschile, da visibilità o durante una manifestazione mondiale o europea”.
La Sodini, nata a Sassari e che ha vestito anche la maglia Azzurra per tre volte, chiude sulla Serie A e non solo:
“In questa Serie A ho visto poco equilibrio, purtroppo ci sono ancora due campionati come quello in testa e quello in coda. Tutto ciò va a discapito di una crescita esponenziale a 360 gradi. Della mia carriera non c è un ricordo particolare. Per me è resta tutta un dolce ricordo perché è stata fatta con tanta passione e impegno. Spero che oggi con i mezzi che hanno si possa ancora mantenere la passione che ho avuto io. Rifarei tutto ciò che ho fatto, bello o brutto, ma è stato mio”.