gioia masia

Nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Gioia Masia, ex calciatrice che  da pochi mesi ha terminato la sua strepitosa carriera da calciatrice alzando la Coppa regionale con il “suo” Formello. Masia, fresca di promozione in Serie C con l’undici gialloverde, sulla prossima Serie A ci dice:
“Sarà un campionato competitivo, anche se credo che in vetta troveremo sempre le solite squadre. Il calcio però resta sempre imprevedibile. Vedremo cosa succederà, sono molto curiosa”.

Masia, che dalla sua ha di 60 presenze in Nazionale, poi sul mercato delle big continua:
“Mi ha colpito il passaggio di Bartoli all’Inter. Lei era e sarà sempre l’anima della Roma. Non conosco i retroscena ma le bandiere come lei vanno sempre tutelate, perché lo meritano e perché sono di esempio per le più piccole che crescono con ideali e senso di appartenenza”.

L’ex difensore, con  3 scudetti, 6 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane vinte, sulla possibilità di avere tre italiane ai gironi di Champions poi ci confida:
“Per noi sarebbe fondamentale. Confrontarsi con realtà importanti aiuta sicuramente a crescere, solo così possiamo fare esperienza e maturare sotto tutti i punti di vista”.

La Masia, con 2 partecipazioni agli Europei del 2001 e del 2005, sul nuovo format per la Serie A futura poi evidenzia: 
Dopo questa stagione si cambierà passando da 10 a 12 squadre in Serie A, e accantonando Poule scudetto e salvezza. Non credo cambi molto anche perchè due squadre in più non muovono gli equilibri più di tanto, questa formula a mio avviso andrebbe rivista”.

La campionessa sarda, convolata a nozze nelle scorse settimane con il suo amato Giampiero, sulla Nazionale e sull’arrivo di Soncin, invece, sottolinea:
“Solitamente il cambio in panchina da sempre grandi motivazioni e si tende sempre a dare il massimo. Sicuramente ha portato una ventata di aria fresca, forse necessaria. Adesso vedremo se è stato un momento positivo o se dietro ci sono delle basi solide. Ovviamente grande merito va dato al CT Soncin che ha saputo integrarsi subito e trasmettere la sua visione di calcio oltre che la propria mentalità. Ovvio che su queste basi la Nazionale ai prossimi Europei può fare davvero bene”. 

La chiusura della Masia, che debuttò in Serie A a poco più di 14 anni, è sul momento del calcio femminile in Italia:
“Sicuramente è cambiato il modo di vedere il calcio femminile, soprattutto le calciatrici. Loro non vengono considerate più come extraterrestri ma semplicemente donne che praticano uno sport, che agli occhi di tutti è maschile. Io sono del parere che lo sport non ha sesso ed è di tutti. Mi aspetto di più perché questo movimento merita di più, e aggiungo sarebbe anche ora”.