Nelle ore passate abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Antonella Carta, ex calciatrice che durante la sua carriera ha vissuto tante gare importanti con la maglia della Nazionale italiana che apre la sua chiacchierata sulla Serie A alle porte:

“Mi aspetto un campionato pieno di sorprese, considerato che quasi o tutte si sono rinforzate. Mi piacerebbe vedere un calcio di grandi emozioni e qualità visto il movimento di mercato. .Chi mi ha sorpreso di più a riguardo è il cambio di panchina dell’Inter. La società,  ha fatto gli acquisti molto importanti in tutti i reparti. Occhio, ovviamente, alla Roma ma anche a Milan, Juve e Fiorentina. Penso sarà un campionato bello equilibrato”.

Per la Carta, che ha vestito la casacca della Nazionale 120 volte con 31 marcature all’attivo, sulla prossima Champions poi aggiunge:
“Ci sono tre squadre italiane che partecipano alla competizione. Questo fa si che ci sia più risalto a livello europeo ed e altrettanto importante a livello nazionale per la visibilità del calcio femminile. Sarà una vetrina importante per mettersi in mostra e far vedere che il calcio e in continuo sviluppo. Occhio anche alla prossima Serie A. Si passerà a 12 squadre, due in più rispetto agli ultimi anni, anche se aumenterei ancora il numero per rendere il campionato più lungo

L’ex calciatrice, con 6 scudetti e 7 Coppe Italia in bacheca, sulla Nazionale invece sottolinea:
Con l’arrivo di Soncin la Nazionale ha fatto passi molto importanti. Faccio i miei complimenti a Soncin perchè ha dato entusiasmo alla squadra e fiducia ad un bel gruppo di giovani e veterane. Ha dato, poi, una sua identità alla squadra che ha raggiunto dei risultati importanti, arrivati contro team di rilievo. Questo a dimostrazione di essere un grande direttore d’ orchestra”.

La Carta, inserita due anni fa nella Hall of Fame del calcio italiano, chiude con una battuta sul momento del calcio femminile:
“Il lavoro alla fine paga. Ci sono voluti anni per il professionismo e ora si parla di calcio femminile. Sappiamo benissimo che rispetto ad altre nazioni siamo ancora indietro, dico a riguardo che bisognerebbe spingere le società a far giocare le squadre femminili negli stadi del maschile per poter aiutare ancora di più a far conoscere questo sport”.