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L’Area Responsabilità Sociale della LND su Rai 2

Credit: Stefania Bisogno- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’Area Responsabilità Sociale della LND è stata tra le protagoniste delle storie del programma del Tg2 “Tutto il bello che c’è”, curato e condotto da Silvia Vaccarezza. In apertura del programma, infatti, è andato in onda il servizio sul progetto ” Calcio, detenzione e  rieducazione”, illustrato da Luca De Simoni, coordinatore Area CSR della Lega Dilettanti. Il cortometraggio raccoglie testimonianze legate al calcio come elemento di riscatto e di nuove opportunità di vita.


Lega Dilettanti e Treccani hanno fatto squadra per un progetto con una campagna social e iniziative sui campi, che hanno valorizzato, in particolare, l’impatto delle parole, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Discriminazione Razziale.
Le squadre della LND,  nello scorso turno di campionato, si sono scambiate gagliardetti speciali, che riportano parole che promuovono inclusione e rispetto.

La Freedom viene spazzata via dalla Ternana e scivola al decimo posto in classifica

Photo Credit: Freedom FC

La Freedom, uscita sconfitta dal confronto contro il Chievo al “Paschiero”, ha dovuto affrontare la Ternana a Narni e, malgrado una partita di grande cuore, non è riuscita a imporsi sulla neo-promossa in Serie A. Con Fracaros fuori per squalifica e le in fortunate Stankova e Semanova, Mister Ardizzone ha scelto di giocare una gara più attenta per provare a colmare la panchina un po’ corta. La capolista ha però trionfato segnando una rete per tempo.

Mister Ardizzone ha schierato un 4-1-4-1, con Korenciova a difendere la porta, in difesa sono partite titolare Maffei, Brscic, Marenco e Giuliano, Dicataldo play basso e a centrocampo Zanni, Imperiale, Aime e Adugbe. In attacco, Pasquali unica punta.

Dopo un primo quarto d’ora equilibrato, con Korenciova costretta a uscire in un’occasione, attorno al ventesimo è arrivata la prima occasione della Ternana sui piedi di Massimino e salvata da Pasquali a pochi centimetri dalla linea. La Ternana ha poi sbloccato la partita alla mezz’ora, con una conclusione di Pirone al volo; anche Bonetti ha provato a trovare l rete prima dell’intervallo, ma le formazioni si sono presentate nella seconda frazione con le padrone di casa in vantaggio per una sola lunghezza.

Il secondo tempo non ha visto pericoli importanti né da una parte, né dall’altra, con le due formazioni guardinghe a scapito di una Freedom più propositiva per trovare il pareggio. Bonetti ha avuto un’altra palla clamorosa per il raddoppio dopo aver saltato Korenciova, ma il pallone si è spento sul fondo. La seconda rete delle padrone di casa l’ha confezionata Porcarelli al 90′, da subentrata, chiudendo definitivamente la partita.

La Freedom è dunque scivolata al decimo posto in classifica, ma va tenuto in considerazione il grande valore dell’avversaria, che ha festeggiato la tanto cercata promozione in Serie A. Per le biancoblù, la prossima settimana ci sarà un’altra partita fuori casa, stavolta a Bergamo, contro l’Orobica.

IL TABELLINO

Freedom (4-1-4-1): Korenciova, Maffei, Brscic, Marenco, Giuliano (45’ Harvey); Dicataldo; Zanni, Imperiale (71’ Coda), Aime (62’ Franco), Adugbe, Pasquali.

Ternana (4-3-1-2): Ghioc, Pacioni (22’ Zannini), Ripamonti, Massimino, Corrado; Regazzoli, Fusar Poli, Petrara; Bonetti (82’ Porcarelli); Pirone, Moraca.

Marcatrici: 35’ Pirone (T), 90’ Porcarelli (T)

Barça e Real a braccetto fino alla fine nella Liga F

Signe Bruun, Real Madrid
Signe Bruun, Real Madrid

Barça e Real Madrid vincono le loro partite pasquali entrambe per 5-1 e mantengono le prime due posizioni in classifica. Le blaugrana restano favoriti per la vittoria finale con 4 punti di vantaggio a 4 giornate dalla fine ed una stabilità ritrovata nel mese di aprile. Le catalane segnano due volte nel primo tempo con la bomber Ewa Pajor che con questa doppietta sale a 19 reti nella classifica marcatrici. Accorcia le distanze Fatou Kanteh nel recupero. Nella ripresa entrano Alexia, Aitana, Salma Paralluelo, Caroline Graham Hansen e Ona Battle, tutte calciatrici internazionali, rimaste a guardare per la rotazione e in vista della sfida di Champions contro il Chelsea poi vinta 4-1 dalle azulgrana. Vicky Lopez, la ventunenne Alba Caño e la campionessa Aitana Bonmatì sigillano la vittoria catalana. Super Real nel primo tempo distrugge il Betis con Caroline Weir su rigore, la doppietta di Signe Bruun ed i goal di Maria Mendez e Filippa Angeldahl. Accorcia le distanze per il Betis Yasmine Zouhir. Le biancoverdi vengono superate dal Levante e ora sono in posizione pericolosa in classifica.
Nella battaglia per il terzo posto, turno favorevole all’Atlético Madrid che batte l’UD Tenerife 2-0. Ainhoa Vicente e Gabriela Garcia segnano nella prima frazione e regalano tre punti importantissimi alle colchoneras. L’Athletic pareggia nella Capitale contro il Madrid CFF. Blancas avanti con l’ex Levante Natasa Andonova, pareggia Patricia Zugasti Oses a sei minuti dalla fine. Il Granada batte 2-1 il Valencia e sogna ancora la qualificazione Champions in un’annata straordinaria. Ana Marcos illude le murciélagas, Laura Requena e Alexia Fernandez Diaz ribaltano la sfida a favore delle andaluse. Per le blanquinegres retrocessione vicina con nove punti in meno del Levante Badalona, terzultimo a quattro giornate dalla fine.
Nella parte di mezzo pareggio nel derby basco tra Real Sociedad ed Eibar. In zona retrocessione importantissime vittorie per l’Espanyol ed il Levante. Le catalane battono il Levante Badalona con un goal per tempo: Arola Aparicio Gili nella prima frazione, Lice Chamorro nella ripresa. Grande lotta a Valencia tra Levante e Depor. Granotas in vantaggio con Eva Alonso Gonzalez, pareggia Barbara Latorre. Nella ripresa goal vittoria di Estela Carbonell che consente al Levante di superare il Levante Badalona ed agganciare proprio il Depor a quattro giornate dalla fine.

Risultati ventiseiesima giornata:

BARCELLONA – SIVIGLIA 5-1
REAL SOCIEDAD – EIBAR 0-0
ATLETICO MADRID – UD TENERIFE 2-0
GRANADA CF – VALENCIA CFF 2-1
MADRID CFF – ATHLETIC CLUB 1-1
RCD ESPANYOL – LEVANTE BADALONA 2-0
LEVANTE UD – RC DEPORTIVO LA CORUNA 2-1
REAL MADRID CF – REAL BETIS 5-1

Classifica:
Barcellona 72
Real Madrid 68
Atlético Madrid 48
Athletic 45
Granada 42
Real Sociedad, UD Tenerife 35
Eibar 34
Siviglia 31
Madrid CFF 29
Espanyol 28
Deportivo La Coruna, Levante 26
Levante Badalona 24
Real Betis 22
Valencia 15
In grassetto chi deve giocare questa giornata

Classifica marcatrici:

Ewa Pajor (Barcellona) 19

Edna Imade (Granada) 13

Caroline Graham Hansen, Alexia Putellas (Barcellona), Signe Bruun (Real Madrid) 12

Alba Redondo (Real Madrid) 11

Vicky Lopez (Barcellona), Ivonne Chacon (Levante), Gift Monday (UD Tenerife) 10

Aitana Bonmatì (Barcellona), Rinsola Babajide (UD Tenerife) 9

Caroline Weir (Real Madrid) 8

Patri Guijarro, Salma Paralluelo (Barcellona), Athenea Del Castillo (Real Madrid) Amaiur Sarriegi (Real Sociedad) 7

Ane Azkona (Athletic), Claudia Pina (Barcellona), Olga Carmona (Real Madrid), Natalia Alessandra Padilla Bidas (Siviglia) 6

Nahikari Garcia (Athletic), Fridolina Rolfo (Barcellona), Milene Cabral (Deportivo La Coruna), Laura Requena (Granada), Allegra Poljak (Madrid CFF), Linda Caicedo (Real Madrid), Lucia Pardo (Real Sociedad), Fatou Kanteh (Siviglia), Ana Marcos (Valencia) 5

Rasheedat Ajibade, Gio Queiroz (Atlético Madrid), Ona Battle, Esmee Brugts (Barcellona), Alexia Fernandez Diaz (Granada), Barbara Lopez Gorrado, Kamilla Melgard (Madrid CFF), Maria Mendez, Caroline Moller (Real Madrid), Nerea Eizaguirre (Real Sociedad), Marina Marti Serna (Valencia) 4

Clara Pinedo Castresana, Irene Oguiza (Athletic), , Gabriela Garcia, Sheila Guijarro, Synne Jensen, Silvia Lloris, Luany (Atlético Madrid), Francisca Nazareth (Barcellona), Ainhoa Marin Martin (Deportivo La Coruna), Andrea Abigail, Ane Campos Andueza, Elba Vergés Prats (Eibar), Arola Aparicio Gili, Lice Chamorro (Espanyol), Maria Alharilla, Eva Alonso Gonzalez, Estela Carbonell, Erika Gonzalez (Levante), Ghiziane Chebbak, Rebecca Elloh, Ana Gonzalez (Levante Badalona), Kayla McCoy, Emilie Nautnes (Madrid CFF), Carla Armengol Joaniquet, Carolina Ferez, Rosa Marquez Baena (Real Betis), Naomie Feller, Maelle Makrar (Real Madrid), Sanni Franssi, Manuela Venegas (Real Sociedad), Marta Carro, Yasmin Mrabet (Valencia) 3

Ane Elexpuru Anorga, Maddi Torre, Nerea Nevado, Maitane Villarino Mandinueta, (Athletic), Fiamma Benitez, Vilda Boe Risa, Lauren Eduarda Leal Costa (Atlético Madrid), Keira Walsh, Irene Paredes (Barcellona), Ana Lucia de Teresa Romero, Oyala Enrique, Barbara Latorre (Deportivo La Coruna), Carmen Alvarez Sanchez, Lice Chamorro, Margherita Monnecchi, Esperanza Pizarro (Eibar), Ainoa Campo, Carolina Marin de la Fuente (Espanyol), Isabel Alvarez Tenorio, Andrea Gomez Olivier, Ariadna Mingueza, Cristina Postigo Martin, Ornella Maria Vignola (Granada), Maria Llompart, Macarena Portales, Irina Uribe Garcia (Levante Badalona) Natasa Andonova (Madrid CFF), Naima Garcia (Real Betis), Filippa Angeldahl, Eva Navarro, Sandie Toletti (Real Madrid), Klara Cahinova, Claire Lavogez (Real Sociedad), Millaray Cortes, Gema Gili, Raquel Morcillo (Siviglia), Jassine Blom, Claudia Iglesias, Maria José Pérez (UD Tenerife)

Daniela Agote Aguirre,  Sara Ortega,  Maite Valero Elia, Maite Zubieta Aranbarri, Patricia Zugasti Oses  (Athletic), Emily Assis de Carvalho, Rosa Otermin, Tatiana Pinto, Ainhoa Vicente (Atlético Madrid), Alba Caño, Ingrid Engen, Jana Fernandez, Mapi Leon, Sydney Schertenleib, Marta Torrejon (Barcellona), Oriana Altuve, Elene Guridi Mesonero, Paula Gutierrez Caballero, Francisca Alejandra Lara Lara, Henar Muna, Samara Ortiz (Deportivo La Coruna), Arene Altonaga, Laura Camino, Marina Cerro Galan, Mireia Masegur Torrent (Eibar), Trudi Carter, Olaya Enrique, Judit Pablos Garrido, Julia Guerra, Iara Lacosta, Natalia Montilla, Paula Perea (Espanyol), Paula Arana, Jujuba Cardozo, Laura Pérez (Granada), Ana Franco, Anissa Lahmari, Inés Rizo (Levante), Estefania Banini, Cristina Baudet Lucena, Daniela Arques Lazaro, Sonia Garcia Majarin, Itziar Pinillos, Melanie Serrano (Levante Badalona), Hildur Antonsdottir, Florencia Bonsegundo, Aldana Cometti, Monica Hickmann, Ester Laborde, Malou Rylov (Madrid CFF),  Dorine Chuigoué, Naima Garcia, Nuria Ligero Fernandez, Blanca Munoz, Maria Ruiz Gamez, Yasmine Zouhir (Real Betis), Teresa Abelleira, Carla Camacho, Sheila Garcia, Maite Oroz  (Real Madrid), Nahia Aparicio Jaular, Elena Guridi Mesonero, Mirari Uria (Real Sociedad), Alba Cerrado Izquierdo, Alba Lopez Pérez, Martin, Lucia Moral Ruiz Paula Partido, (Siviglia), Fatour Dembele, Patri Gavira, Ange N’Guessan, Nina Gwaneal Richard, Aleksandra Karemba, Sakina Ouzraoui, Raquel Pena, Linnea Solvoll Laupstad (UD Tenerife), Ainhoa Alguacil, Vitoria Almeida, Phornetia Browne, Aida Esteve Quintero, Emma Martin, Ascension Martinez Salinas (Valencia) 1

Classifica marcatrici Women’s Champions League: il punto dopo le semifinali

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Clàudia Pina del Barcellona guida la classifica delle migliori marcatrici di UEFA Women’s Champions League con nove gol. Dopo aver segnato cinque gol nella fase a gironi contro Hammarby (due), St. Pölten (due) e Manchester City (uno), Pina ha realizzato un’altra doppietta nella gara di ritorno dei quarti di finale, con un tiro rasoterra prima e con una punizione precisa poi, nella vittoria per 6-1 della sua squadra contro il Wolfsburg. L’attaccante spagnola ha avuto nuovamente un ruolo chiave nella semifinale di andata contro il Chelsea, segnando due gol dopo il suo ingresso in campo al 66′.

Subito dietro Pina nella classifica delle migliori marcatrici ci sono Kadidiatou Diani del Lyon e Mariona Caldentey e Alessia Russo dell’Arsenal. Russo ha brillato nella fase a gironi con quattro reti, aggiungendo poi una splendida doppietta nel successo della sua squadra contro il Real Madrid nel ritorno dei quarti di finale. Anche Pernille Harder del Bayern è a quota sei reti, ma non potrà incrementare il bottino visto l’eliminazione della sua squadra ai quarti. Un gruppo di quattro giocatrici insegue da vicino: Melchie Dumornay ha firmato il suo quinto centro stagionale con un destro che ha regalato al Lyon il successo nella gara di andata contro l’Arsenal; Ewa Pajor ha sbloccato la sfida del Barça contro il Chelsea; Signe Bruun del Real Madrid e Kayleigh van Dooren del Twente hanno raggiunto quota cinque reti, nonostante le loro squadre siano già state eliminate.

Classifica marcatrici Women’s Champions League 2024/25 (dalla fase a gironi)

Clàudia Pina (Barcelona)

6 Mariona Caldentey (Arsenal)
Kadidiatou Diani (Lyon)
6 Pernille Harder (Bayern München)
6 Alessia Russo (Arsenal)

5 Signe Bruun (Real Madrid)
5 Melchie Dumornay (Lyon)
5 Ewa Pajor (Barcelona)
5 Kayleigh van Dooren (Twente) 

Classifica assist Women’s Champions League 2024/25 (dalla fase a gironi)

Aitana Bonmatí (Barcelona)
Patri Guijarro (Barcelona)

4 Signe Bruun (Real Madrid)
4
 Klara Bühl (Bayern München)
4 Linda Caicedo (Real Madrid)
4 Kadidiatou Diani (Lyon)

Triplette in Women’s Champions League 2024/25
Pernille Harder – Bayern München – Arsenal 5-2, 09/10/24
Rebecka Blomqvist – Galatasaray – Wolfsburg 0-5, 13/11/24
Alexandra Popp – Wolfsburg – Galatasaray 5-0, 20/11/24
Sveindís Jónsdóttir (quattro gol) – Wolfsburg – Roma 6-1, 11/12/24

Stefano Braghin, Direttore generale della Juventus, dopo lo Scudetto: “Ha vinto il cuore, il calcio sa ancora funzionare”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Anche il Direttore generale della Juventus Stefano Braghin si è presentato in conferenza post-partita dopo la vittoria contro il Milan, che ha chiuso definitivamente i conti per lo Scudetto, “tornato” a Torino dopo due anni all’insegna del dominio giallorosso.

Braghin ha portato con sé, a simboleggiare tutte coloro e tutti coloro che lavorano dietro le quinte, la più giovane della rosa, vale a dire la classe 2006 Azzurra Gallo, che ha già avuto modo di esordire con la Prima Squadra e che, la scorsa estate, ha giocato negli Stati Uniti insieme alla compagine che si è aggiudicata lo Scudetto: «Ho portato Azzurra con me, è la più giovane della rosa, e ha fatto tutto un percorso da quando aveva 12 anni con noi, è il suo primo scudetto e ci tenevo a portarla perché è la ragazza che ha avuto meno minuti quest’anno. Penso che tutti abbiano vinto, oggi. Azzurra è molto forte e sarà protagonista, dal primo giorno in America si allenava come se ogni allenamento fosse una finale, ed è qui in rappresentanza di tutte le persone che si vedono meno, ma non sono meno importanti: i giardinieri, i cuochi di Vinovo, tutte persone che hanno messo un pezzettino, e simbolicamente la più giovane li rappresenta tutti. Ha una storia piena di futuro davanti», ha esordito. Gallo ha compiuto un percorso di crescita nel settore giovanile per molti anni, e la sua presenza in Prima squadra testimonia l’impegno del Club nella selezione dei nuovi talenti per permettere al movimento di crescere già dai primi passi nel mondo del calcio.

«Quest’anno è scattata fin dall’inizio una coesione, una sinergia, un’empatia, qualcosa che c’è in tutte le squadre che vincono e che non si compra sul mercato: si costruisce nelle relazioni, nei rapporti, nelle difficoltà, e soprattutto nella tolleranza verso le differenze, perché spesso sono quelle che dividono, e qui invece non è accaduto grazie al lavoro di tutti. Devo fare i complimenti a tutte le persone che hanno contribuito a questo risultato perché, al di là del potenziale singolo, credo che quello che determina sia il clima che si crea tra tutti i componenti della squadra: con una squadra forte vinci le partite, ma per vincere i campionati serve qualcosa in più, che costruisci ogni mattina quando entri al centro sportivo dal primo all’ultimo giorno. Sono contento che alla fine abbia vinto tanto il cuore oltre al resto, e questo vuol dire che è uno sport che sa ancora funzionare», ha aggiunto, citando anche i suoi collaboratori più vicini in rappresentanza dell’intero Staff bianconero, al lavoro per trasformare la squadra in una realtà sempre più concreta e fatta di calciatrici che collaborano e formano una “squadra” nel senso vero e proprio del termine, una macchina perfetta in cui ogni ingranaggio funziona alla perfezione.

Il Direttore ha poi fatto i complimenti a Massimiliano Canzi, colui che, da tecnico, ha gestito al meglio al rosa messagli a disposizione per creare una sinergia perfetta tra tutti gli elementi dell’orchestra, permettendo alla fine di suonare la sinfonia vincente: «Conoscevo bene la sua proposta tecnica e calcistica, il suo grande passato e la sua grande esperienza, è un allenatore che ha avuto un lungo percorso nel settore maschile, per dieci anni. Nel corso dell’anno ho scoperto la persona, perché non la conoscevo, e la combinazione di cosa immaginavo già e la persona che ho conosciuto hanno fatto la differenza. Saperlo amico, oggi, per me è un grande piacere e una cosa che non potevo immaginare, ed è servito tanto a farci raggiungere quest’obiettivo, che era tutt’altro che scontato.»

“Continuità”, parola che è stata menzionata in conferenza stampa e che riguarda l’impegno della Juventus nel forgiare nuovi talenti per aprire un ciclo vincente, come hanno dimostrato i trofei vinti dalle bianconere dall’anno di fondazione della squadra a oggi, ben 13 in appena otto anni, a dimostrazione di un’ottima capacità della Società nell’investire nel calcio femminile: «La continuità è un grande impegno del Club nel calcio femminile. Ci sono stati dei pionieri e delle persone che ci hanno permesso di andare avanti, e non è così scontato avere continuità nell’investimento nel calcio femminile. Ognuno ha messo il proprio pezzo di lavoro, esperienza e conoscenza; è un ciclo lungo, sei scudetti, tredici trofei in otto anni. Per due anni siamo arrivati secondi e abbiamo vinto un trofeo, e sembrava un disastro, per molte altre Società sarebbe un trionfo. Credo che quello che hanno fatto le ragazze meriti il riconoscimento di essere un ciclo ad oggi assolutamente unico, poi il tempo ci dirà quanto saremo bravi a portarlo avanti.»

«Non siamo ancora un paese che può fare investimenti enormi nelle top player, come potrebbero fare l’Inghilterra, la Germania o gli Stati Uniti, la nostra filosofia è quindi quella di creare calciatrici “in casa”, di farle crescere. Oggi in campo c’erano molte ragazze passate per le giovanili, come Chiara (Beccari), Azzurra, Termentini. Carola Coppo, mia collaboratrice e responsabile del settore giovanile, sta facendo un grande lavoro, e quindi penso sia una grande responsabilità per il calcio italiano e per far crescere il movimento. Per noi è un successo vederle. Si parla di “progetto giovani”, ma la distinta di oggi parla da sé: dopo ventinove anni, ho capito che l’unica differenza che c’è è tra ‘bravo’ e ‘non bravo’, mentre tra ‘giovane’ e ‘vecchio’ non c’è alcuna differenza, se uno è bravo è giovane e gioca», ha poi dichiarato il Direttore, che ha calcato nuovamente sull’importanza del settore giovanile e, allo stesso tempo, di credere nelle calciatrici di esperienza, perché una squadra deve essere ben bilanciata per arrivare al successo.
Anche Azzurra Gallo è intervenuta in questo frangente, e ha raccontato brevemente la sua esperienza con la maglia bianconera, soprattutto quest’anno, durante il quale ha fatto la spola tra il settore giovanile e la Prima squadra, con cui ha appunto vinto lo Scudetto: «Vincere lo Scudetto è un sogno, è da quando avevo dodici anni che sono qua, quindi penso che chiunque vorrebbe vincere uno Scudetto, soprattutto alla Juventus e avendo fatto tutto il settore giovanile. Come ha detto il Direttore, penso che abbiano investito tanto nelle giovani, il clima nella squadra era bellissimo e non mi sentivo più piccola, venivo sempre inclusa e questo ha fatto la differenza.»

L’unica certezza è la vittoria dello Scudetto per mano della Juventus, ed è invece incerto il futuro per quanto riguarda lo stadio che ospiterà le partite in casa della formazione piemontese che, di fatto, gioca “fuori casa” per via dei chilometri che separano Torino dal “Vittorio Pozzo” di Biella: «Per quanto a Biella siano ospitali e ne siamo riconoscenti, il progetto di giocare qui è un problema di regolamenti, che non consentono di giocare in impianti che siano più vicini. C’era un progetto di fare uno stadio, che il COVID ha rallentato, e ad oggi a Torino non ci sono impianti che permettano di giocarci. Non vediamo l’ora che ci sia una soluzione, pur trovandoci molto bene qui.»

In ultimo, il Direttore ha analizzato i nuovi innesti della squadra, arrivati nel corso dell’anno per andare a colmare il vuoto lasciato da una calciatrice di spessore come Arianna Caruso durante la sessione invernale di mercato. I nuovi acquisti, calciatrici molto giovani, hanno saputo trovare la chiave giusta per adattarsi e contribuire alle vittorie, partita dopo partita. Un nome importante, molto spesso, non è l’unico modo per arrivare alla vittoria, e può essere del tutto irrilevante, se poi si scende in campo con l’atteggiamento sbagliato: «Sono arrivate ragazze funzionali a quello che ci serviva, magari un po’ meno scintillanti nel passato e nella bacheca, ma con le caratteristiche che servivano per rendere questa rosa più completa, e soprattutto sono venute delle persone entrate in punta di piedi per capire questo mondo prima di renderlo più forte, senza venire a insegnare come si fa: basta fare un giro al Museo della Juve, ci sono 85 trofei. Con molta umiltà, sono entrate in un gruppo di ragazze legate al Club e depositarie della storia e si è creata la giusta chimica, perché c’è stata disponibilità da entrambe le parti e la giusta umiltà, e credo che il Mister sia stato un facilitatore.»

Laura Tinari: “Ternana e Parma hanno disputato una stagione da 110 e lode”

Ternana e Parma promosse in Serie A: al termine della 26ª giornata, in virtù delle vittorie contro Freedom e Genoa, rossoverdi e gialloblu staccano il pass per il massimo campionato 2025/26 a quattro turni dalla fine del torneo cadetto in corso. La Ternana sarà la terza squadra umbra, dopo Grifo Perugia e ACF Perugia, a giocare in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1995/96); mentre il Parma farà ritorno nella massima categoria dopo l’esperienza del 2022/23.

“In un campionato che amo definire ‘l’università del talento’, Ternana e Parma hanno disputato una stagione da 110 e lode – le parole della presidente della Divisione Serie B Femminile, Laura Tinari. “Due progetti ambiziosi, due società strutturate, che stanno contribuendo allo sviluppo del movimento, e due squadre estremamente competitive, che sin dall’inizio del campionato hanno meritato il traguardo raggiunto oggi, sfidandosi per il primo posto in classifica nonostante siano tre le promozioni in palio. A Ternana e Parma auguro di proseguire in Serie A sulla strada tracciata quest’anno e le ringrazio, a nome di tutta la Divisione Serie B femminile, per aver contribuito a nobilitare il nostro campionato, pronto a vivere un finale appassionante”.

San Marino: le Titane brillano a Lumezzane e si confermano letali nel week-end pasquale

Photo Credit: PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Se due indizi fanno una prova, la vicinanza della Pasqua accende qualcosa di speciale nella San Marino Academy. Era successo nel Sabato Santo dello scorso anno, quando il gruppo guidato allora da Giacomo Venturi strappò tre punti d’oro al Genoa al termine di una prova che lo striminzito 3-2 racconta bene, ma non benissimo. E succede anche nel Sabato Santo del 2025, cioè oggi. Il Lumezzane, quinto in classifica, cade sotto i cinque colpi delle Titane di Simone Bragantini. La prova, allora come oggi, è totale: cinismo, compattezza, sbavature episodiche e subito compensate, spirito di sacrificio e fame. Le proporzioni del punteggio (5-3) stavolta non raccontano mezze verità e sono il premio ad un’applicazione da applausi. Serviva esattamente questo per reagire alle tre sconfitte e per ricordare a sé stesse che le imprese dipendono tanto dalla volontà. Missione compiuta con lode.

Lo spirito con cui le Titane intendono affrontare la sfida del “Saleri” si palesa fin dalle primissime battute. Dopo un giro di lancetta Marchetti va già al tiro, cercando di finalizzare, dai sedici metri, una lunga azione d’attacco: Frigotto blocca il mancino della play biancoazzurra. Il Lumezzane reagisce alzando il baricentro. Le ragazze lombarde intensificano la loro presenza negli ultimi trenta metri di campo, ma ne spremono poco: appena un paio di calci d’angolo. Le Titane riprendono quota e al 20’ Bertolotti conquista una punizione sull’estremo settore di destra che viene affidata al mancino di Magni. La palla gira forte verso il centro dell’area, là dove Francesca Larocca è pronta all’avvitamento che vale il gol dell’1-0, mentre alla ragazza bolognese – sul piano personale – vale la primissima esultanza con la casacca della San Marino Academy – considerando entrambe le avventure. Si apre, con questo episodio, una vera e propria fase di fuoco. Tre minuti e Marchetti recupera palla sulla tre quarti, Battaglioli imbuca per Ventura che sembra perdere l’attimo per andare al cross; la ragazza italo-francese, però, è caparbia nello sradicare la sfera dai piedi dell’avversaria che l’aveva disturbata e nel servire sul secondo palo Tamburini, che in semi-rovesciata infila l’angolino lontano, salendo a 7 esultanze stagionali. Ma non basta. Con il Lumezzane ancora intento a riorganizzarsi, Marchetti fa correre Ventura in fascia e la 19 mette un traversone che Asta alza ma non allontana: ne approfitta Giuliani per coordinarsi al volo e fulminare Frigotto per la terza volta nel giro di 7’ scarsi. La squadra di casa prova a scuotersi dallo stordimento, ma non riesce ad incrinare le linee sammarinesi. Il massimo che trae da questa fase è un destro dalla distanza di Ghisi – alto – ed un colpo di testa di Puglisi su cross di un’altra ex, Ladu: Limardi blocca senza problemi. E comunque, la squadra di Nicoletta Mazza deve fatalmente sbilanciarsi. A 10’ dalla fine del primo tempo, la San Marino Academy sfrutta un’altra prateria per avvicinare la rete del poker. Illumina la scena Marchetti con una sventagliata di 30-40 metri che mette Ventura nelle condizioni di scappare alla terza linea del Lumezzane e di presentarsi sola davanti a Frigotto, graziata da un destro potente ma largo.

La ripresa si apre con la novità Miotto per Bertolotti. Il Lumezzane cambia invece due pedine. Una delle nuove entrate è Sule, che dopo 2’ di gioco viene spedita in porta da Pinna, dopo che quest’ultima aveva vinto un duello con Congia. La stessa Congia rimedia alla propria sbavatura facendo un recupero clamoroso. L’altra subentrata, Licari, ispira al 49’ il destro di Zappa che gira preciso sul palo opposto, tagliando fuori Limardi. Compiuto il primo passo, il Lumezzane continua a spingere alla ricerca del 3-2. Lo ottiene sfruttando un episodio: Licari punta Peare e il cross della 19 carambola sul braccio della giocatrice irlandese della San Marino Academy, inducendo l’arbitro a concedere un rigore che viene affidato al destro di Pinna: Limardi intuisce, ma il tiro è troppo preciso e il Lumezzane si riporta pericolosamente sotto. Ma è qui, nel momento di miglior fiducia delle avversarie, che lo spirito delle Titane emerge e fa la differenza. Ventura ara per l’ennesima volta la corsia destra, mettendo un traversone che Tamburini, pur marcata, riesce a pizzicare nel sacco, firmando un gol forse non spettacolare come il precedente, ma certo non meno complicato. Questo, poi, ha il peso di mettere un po’ di sale sulla coda del Lumezzane. Che tuttavia ha il merito di rimanere dentro la partita. Da un recupero palla effettuato a centrocampo, Viscardi riesce a sfondare fino al vertice dell’area di rigore, da cui mette un pallone che Pinna, di testa, gira alle spalle di Limardi. Di nuovo un minimo vantaggio da difendere, con il cronometro che per il momento non è troppo alleato delle ragazze di Bragantini. Quest’ultimo rinforza le linee con l’inserimento di Gardel – per una stremata Ventura – e poi di Crocioni per Battaglioli, anch’essa con la spia della riserva accesa. Romina Pinna ha due palle per il 4-4 e la tripletta personale: la prima la spara alle stelle, la seconda sbatte sulla muraglia di maglie biancoazzurre eretta in area piccola. Il tempo scorre lento e bisogna necessariamente provare a ribaltare il fronte. Tamburini, inesauribile, va a pressare in fascia e recupera un pallone che Crocioni, vista Frigotto fuori dai pali, prova a tramutare in eurogol: il pallonetto, però, rimane solo nelle intenzioni della 5 Titana. Dall’altra parte del campo, la difesa abbandona ogni fronzolo  – perché il caso lo richiede – ma regge molto bene. Il Lumezzane non si fa praticamente più pericoloso, mentre Marchetti pensa bene di inaugurare i 4’ di recupero con un destro dalla distanza che fulmina Frigotto e di fatto chiude la sfida. Le Titane si regalano una Pasqua dolcissima, proprio come un anno fa, e si lanciano con entusiasmo centuplicato verso il doppio impegno casalingo che le attende.


Serie B Femminile, 26. giornata | Lumezzane – San Marino Academy 3-5

PARMA [4-3-3]

Frigotto; Asta, Viscardi, Galbiati, Redolfi (82’ Mutti); Puglisi (46’ Sulè), Zappa, Ghisi; Tudisco (46’ Licari), Pinna, Ladu (66’ Basso)

A disposizione: Ghilardi, Vavassori, Valesi, Carravetta, Trandafir Allenatore: Nicoletta Mazza

SAN MARINO ACADEMY [4-1-4-1]

Limardi; Larocca, Magni, Congia, Peare (60’ Weithofer); Marchetti; Ventura (78’ Gardel), Bertolotti (46’ Miotto), Giuliani, Battaglioli (86’ Crocioni); Tamburini

A disposizione: Gallesio, Fancellu, Galli, Gallina, Pirini Allenatore: Simone Bragantini

Arbitro: Marco Schmid di Rovereto

Assistenti: Gerardo Graziano di Vicenza, Marco Bortoluzzi di Conegliano

Ammoniti: Peare, Ghisi

Marcatori: 20’ Larocca, 24’ e 67’ Tamburini, 27’ Giuliani, 49’ Zappa, 64’ (rig.) e 74’ Pinna, 90+1’ Marchetti

 

Ternana: è storia, è Serie A

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Ternana Women approda per la prima volta in serie A. E così Terni ritrova la massima serie a 52 anni e 10 mesi dalla grande impresa della Ternana Calcio (giugno 1972) targata Corrado Viciani e Giorgio Taddei. Oltre mezzo secolo, in cui cambiano il calcio, la società e il costume ma rimane immutato l’amore per i colori rossoverdi. Lo dimostra in maniera eloquente la spettacolare scenografia allestita in gradinata dal C.C.T.C. (la stessa utilizzata nel Distinti B del Liberati in occasione del recente derby contro il Perugia). Segno evidente di come la Ternana Women sia ormai entrata, a pieno diritto, nel cuore di questa città. Perché la vittoria (strameritata) contro Freedom Cuneo non rappresenta il coronamento di un sogno ma di un progetto tanto ambizioso quanto razionale, avviato dal presidente Stefano Bandecchi, gestito dall’amministratore delegato Paolo Tagliavento, organizzato benissimo sul campo dal direttore generale Isabella Cardone e dal compianto Fabio Melillo, ereditato con estrema bravura dal suo successore in panchina Antonio Cincotta e declinato in concreto quotidianamente da staff e squadra. Una squadra capace di rialzarsi dopo la drammatica e prematura scomparsa a luglio 2024 di un allenatore amatissimo. Una squadra capace di lavorare sodo, di dare sempre il massimo, di metabolizzare i gravi infortuni di Camilla Labate prima e di Claudia Ciccotti dopo, dando corpo partita dopo partita ad ambizioni diventate realtà.

Il successo contro Freedom, ventiduesimo stagionale, consente di preservare il primato solitario in classifica con 69 punti, 2 in più del Parma che supera (1-0) il Genoa nello scontro diretto, 12 in più del Bologna che vince (3-0) a Pavia isolandosi al terzo posto e 15 in più del Genoa, quarto dopa la sconfitta di Parma. E adesso si punta a fare il massimo nelle ultime 4 gare, in casa contro Vis Mediterranea (4 maggio) e Pavia Academy (18 maggio) e nelle delicate trasferte di Bologna (domenica prossima, 27 aprile) e Parma (11 maggio) per chiudere in vetta. Traguardo esplicito ed esplicitato a più riprese, al netto del notevole spessore tecnico delle rivali di alta classifica. Ma agli scenari futuri si guarderà a partire da martedì. Adesso invece è giusto festeggiare. Guardando e riguardando i gol di Valeria Pirone (minuto 30 del primo tempo, tap-in di destro su cross da sinistra di Tatiana Bonetti, innescata da una Giusy Moraca strepitosa) e di Maddalena Porcarelli (minuto 45 del secondo tempo, diagonale sul secondo palo su assist rasoterra di una fantastica Alice Regazzoli). E tornando ad assaporare la festa spontanea esplosa in campo e sugli spalti al fischio finale. Scontato ringraziare gli artefici di questa cavalcata trionfale, iniziata l’ultimo giorno di agosto 2024 con la vittoria casalinga (2-0) sul Lumezzane. Bravi tutti, ma proprio tutti, ciascuno nel proprio ruolo, nella grande famiglia rossoverde, a cominciare da un Antonio CIncotta geniale sul piano tattico e impeccabile su quello comportamentale.  E il pensiero vola verso Fabio Melillo, indimenticato e indimenticabile in quanto grande allenatore e grande persona, col suo nome impresso sulle maglie e nei cuori della Ternana Women.

TERNANA WOMEN – FREEDOM CUNEO  2-0

SERIE B 2024-25 / TURNO N. 26 – SABATO 19 APRILE ORE 12.00
STADIO “SAN GIROLAMO–MORENO GUBBIOTTI” DI NARNI

TERNANA WOMEN (4-3-1-2)

Katia Ghioc; Heden Corrado, Eleonora Pacioni (22’ p.t. Carola Zannini), Marika Massimino, Chiara Ripamonti; Alice Regazzoli, Giulia Fusar Poli, Maria Grazia Petrara; Tatiana Bonetti (41’ s.t. Maddalena Porcarelli); Valeria Pirone, Giuseppina Moraca.

A disp: Gloria Ciccioli, Elena Battistini, Francesca Quazzico, Ilaria Capitanelli, Chiara Vigliucci, Flavia Lombardo, Adriana Gomes Faria  All: Antonio Cincotta

FREEDOM CUNEO (4-3-2-1)

Maria Korenciova; Marta Maffei, Chiara Marenco, Margherita Brsic, Raffaella Giuliano (1’ s.t. Aryana Lynn Harvey); Silvia Zanni, Erika Dicataldo, Olamide Sandra Adugbe; Matilda Imperiale (27’ s.t. Anita Coda), Beatrice Aime (17’ s.t. Michela Franco); Sofia Pasquali

A disp: Martina Nucera, Martina Macagno, Sara Borello, Paola Cuciniello, Giulia Bison, Chiara Micheli All: Mauro Ardizzone

ARBITRO: Giacomo Ravara di Valdarno

ASSISTENTI: Michele Nappi di Latina – Valerio Frati

RETI: 30’ p.t. Valeria Pirone, 45’ s.t. Maddalena Porcarelli
AMMONIZIONI: Margherita Brscic   CORNER 5-2   RECUPERO: 3 p.t. – 3 s.t.

Goleade, sorprese e sogni promozione: il Girone C di Serie C Femminile si infiamma nel rush finale

Credit: Stefania Bisogno - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La 25ª giornata di Serie C Femminile – Girone C ha regalato emozioni, verdetti importanti e risultati che influenzano in maniera significativa la corsa alla promozione e alla salvezza. Con il campionato ormai agli sgoccioli, ogni punto pesa come oro, e lo dimostrano le sei sfide disputate domenica 6 aprile e quella recuperata il 13 aprile.

Trastevere a valanga: primo posto consolidato

La capolista Trastevere Calcio conferma il proprio strapotere superando con un netto 5-0 la Roma Calcio Femminile, diretta rivale per la promozione. Una vittoria pesantissima, non solo per il risultato ma anche per il messaggio lanciato: il sogno promozione è vivo più che mai. Il Trastevere guida ora con 58 punti in 24 gare, a +3 sulla Gelbison Women.

Gelbison e Salernitana avanti di misura

Anche la Gelbison Women non sbaglia, continuando l’inseguimento alla capolista: vittoria di misura (1-0) contro un coriaceo Villaricca, mantenendo così il secondo posto a quota 55 punti. Anche la Salernitana fa bottino pieno, travolgendo Giovanile Rocca per 4-0 e portandosi all’ottavo posto, in piena zona salvezza.

Pareggio spettacolo tra Lecce e Palermo

A Lecce va in scena una delle partite più combattute della giornata: Lecce Women e Palermo Women pareggiano 2-2, risultato che lascia invariate le rispettive posizioni a centro classifica. Entrambe sono ancora in corsa per un possibile quinto posto.

Crolla il Catania, il Montespaccato dilaga

Pesante sconfitta per il Catania, travolto con un poker dal Frosinone Calcio, che consolida il quarto posto con 52 punti. Nell’unico posticipo del 13 aprile, il Montespaccato rifila un sonoro 5-1 al Siracusa, avvicinando la zona salvezza nonostante il punto di penalizzazione.

Matera Women e vittoria d’autorità

Il Matera Women batte 2-0 la Nitor Brindisi, mantenendo saldo il quinto posto in classifica con 41 punti. Le pugliesi restano penultime a quota 7, appaiate al Siracusa.


Classifica dopo la 25ª giornata

  1. Trastevere Calcio – 58 pt

  2. Gelbison Women – 55 pt

  3. Roma Calcio Femminile – 54 pt

  4. Frosinone Calcio – 52 pt

  5. Matera Women Città Sassi – 41 pt

  6. Palermo Women – 37 pt

  7. Grifone Gialloverde – 35 pt

  8. Salernitana 1919 W – 35 pt

  9. Lecce Women – 34 pt

  10. Villaricca Calcio W – 31 pt

  11. Catania – 21 pt

  12. Montespaccato (-1) – 17 pt

  13. Siracusa Calcio 1924 – 7 pt

  14. Nitor Brindisi (-1) – 7 pt

  15. Giovanile Rocca – 5 pt

Con tre giornate al termine, la corsa promozione è tutta da decidere tra Trastevere, Gelbison e Roma Calcio, mentre in zona retrocessione si lotta tra Montespaccato, Siracusa, Nitor Brindisi e Giovanile Rocca.


26ª giornata: le prossime sfide

Il prossimo turno, in programma tra sabato 26 e domenica 27 aprile, promette scintille:

  • Siracusa Calcio 1924 – Salernitana 1919 W

  • Catania – Montespaccato: scontro diretto per la salvezza

  • Giovanile Rocca – Roma Calcio Femminile

  • Grifone Gialloverde – Matera Women

  • Nitor Brindisi – Gelbison Women

  • Palermo Women – Frosinone Calcio

  • Villaricca Calcio W – Lecce Women

Riposa il Trastevere Calcio W, che potrà osservare da spettatore interessato i passi delle inseguitrici.

H&D Chievo Women: che cuore! Da 0-2 a 2-2 con super Picchi e Landa!

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

PRIMO TEMPO

L’H&D Chievo Women parte bene e mette in difficoltà l’Arezzo: Ketis riguadagna la sfera a metà campo e trova Merli, la numero 8 triangola con Landa e imbuca per Picchi che scappa in campo aperto ma la conclusione, da posizione defilata, non impensierisce Bartalini. Le gialloblù spingono sull’acceleratore e portano un’efficace pressione, stavolta è Landa a riconquistare la palla, il cross però è troppo arretrato sia per Picchi che per Begal; le padrone di casa insistono con Marengoni che effettua un bello stop al limite dell’area e salta la diretta marcatrice, scocca il tiro che viene alzato in angolo da Bartalini. Al tramonto del primo tempo è ancora il Chievo a rendersi pericoloso: Begal si accentra e va da Landa che appoggia per Merli, la numero 8 inventa d’esterno e lancia nello spazio Picchi il cui traversone è leggermente lungo per Landa.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa la gara si apre ed è un secondo tempo emozionante con continui ribaltamenti di fronte; le toscane iniziano a farsi vedere con pericolosità dalle parti di CapecchiVeritti, pressata, sbaglia e Carcassi si avventa sul pallone e conclude, Capecchi in uscita è bravissima a chiudere lo specchio e deviare. L’Arezzo insiste e sfiora ancora il vantaggio con Razzolini che scappa sulla destra e mette in mezzo un pallone che attraversa tutta l’area piccola e si spegne sul fondo. Gli sforzi delle aretine vengono premiati: Martino, entrata da nemmeno un minuto, sblocca la sfida; dopo una serie di rimpalli in area è la più lesta e fulmina Capecchi con un tiro imparabile. Il Chievo reagisce e va a centimetri dal pareggio al termine di un’azione in velocità orchestrata da Cavallin con l’apertura per Marengoni, la numero 43 crossa sul secondo palo dove a chiudere l’iniziativa c’è proprio Cavallin che di testa sfiora il palo.

Il Chievo però non è compatto come nei primi 45 minuti e l’Arezzo ne approfitta: Carcassi avanza sulla trequarti e pennella un traversone con il contagiri per Fracas che colpisce di testa scavalcando Capecchi e firmando l’allungo delle ospiti. Arriva la reazione furibonda del Chievo che torna subito in partita: Landa batte un calcio d’angolo, in mischia Tonelli colpisce di testa ma la palla rimane lì, Picchi alza un campanile, la palla le ritorna e in rovesciata insacca; la squadra di Ulderici ci crede e sfiora il pareggio: Picchi va in pressione e riconquista il possesso, dopo un rimpallo la palla arriva a Landa che lascia sul posto l’avversaria e conclude forte ma centralmente, Bartalini devia in angolo. Sull’out di destra Cavallin è incontenibile: arriva sul fondo e mette in mezzo un tiro-cross su cui Bartalini è abile ad allungarsi e a smanacciare; le gialloblù si riversano in attacco e Veritti di testa non va lontana dall’incrocio. A tempo scaduto arriva l’episodio che indirizza il risultato: il Chievo attacca sulla sinistra e il pallone giunge a Cavallin che appoggia in porta ma proprio sulla linea Bartalini con un miracolo salva, la sfera torna a Cavallin che viene stesa in area, rigore inevitabile. Dal dischetto si presenta Landa che non trema e spiazza Bartalini.

L’H&D Chievo Women, con le residue energie, prova gli ultimi assalti ma le ospiti resistono e finisce con uno spettacolare 2 a 2: nel primo tempo la squadra di Ulderici ha tenuto il pallino del gioco ed è stata per lunghi tratti in controllo, l’Arezzo non si è mai reso pericoloso e alle gialloblù è mancato un pizzico di precisione nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione. Nella seconda frazione abbiamo assistito ad una partita frenetica e assolutamente folle: nel primo quarto d’ora il Chievo si è disunito e le toscane ne hanno approfittato, poi è arrivata la reazione da squadra vera delle clivensi che hanno rimontato e alla fine hanno sfiorato la vittoria. Bisogna ripartire dall’atteggiamento dell’ultima mezz’ora per provare a chiudere bene una stagione intensa.

MVP

ROBERTA PICCHI & SERENA LANDA: la capitana torna a segnare, con un pregevole gesto tecnico, dopo otto partite e gioca un secondo tempo di assoluto livello per qualità e intensità; aiuta la squadra e la fa salire nei momenti di difficoltà gestendo sapientemente il pallone spalle alla porta. Il gol le mancava e averlo trovato ha rappresentato la sterzata mentale del match.

Landa è stata glaciale dagli undici metri dopo aver disputato una gara totale in cui si è sacrificata su tutto il fronte d’attacco: la numero 9 ha dialogato bene con Picchi e Merli nel primo tempo mentre nella seconda frazione ha pennellato palloni pericolosi sui calci piazzati, da un suo corner è incominciata la rimonta. Nel momento del bisogno si sono prese la squadra sulle spalle: sono ritornate le “gemelle del gol” del Chievo!

TABELLINO – H&D CHIEVO WOMEN- AREZZO 2-2

10′ st Martino, 13′ st Fracas, 18′ st Picchi, 46′ st Landa rig.

FORMAZIONI

CHIEVO: Capecchi; Micciarelli ( 39′ st Gattuso ); Veritti; Tonelli; Pizzolato; Ketis; Marengoni; Merli ( 11′ st Saggion ); Begal ( 11′ st Cavallin ); Landa; Picchi.

A disposizione: Buttè; Filippo; Saggion; Masciantonio; Morena; Solinas; Gattuso; Cavallin; Fernandez. Allenatore: Ulderici Fabio.

AREZZO: Bartalini; Licco; Carcassi; Corazzi; Barsali ( 9′ st Martino ); Zito; Prinzivalli ( 28′ st Taddei ); Lorieri ( 44′ st Lunghi ); Blasoni ( 28′ st Bruni ); Fortunati; Razzolini ( 9′ st Fracas ).

A disposizione: Orsenigo; Lunghi; Bruni; Santini; Taddei; Toomey; Fracas; Martino; Cardarelli. Allenatore: Leoni Ilaria.

Arbitro:
Alexandru Dumitrascu di Finale Emilia.
Assistenti: Alessandro Fragiacomo di Gradisca d’Isonzo; Carmine Rufrano di Maniago.

 

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