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Martina Rosucci: per quanta strada ancora c’è da fare…amerai il finale!

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Dicembre è sempre tempo di bilanci, che spesso si rivelano tutt’altro che simili a quanto ci prefissiamo nei “buoni propositi”. Se c’è una persona a cui le cose sono andate anche meglio di quanto si sarebbe potuta aspettare, quella persona è la centrocampista della Juventus Women Martina Rosucci.

Il 31 dicembre dell’anno da poco concluso, sui canali ufficiali della Juventus, sono state riportate le sue dichiarazioni, e all’inizio spicca un numero: 559, i giorni che ha vissuto da spettatrice senza poter calciare un pallone in campo. L’amichevole in precampionato contro il Lione del 7 settembre ha rappresentato la fine del suo periodo buio e il ritorno al suo posto sul terreno di gioco, e la gioia più grande è sicuramente il goal alla Fiorentina del 30 settembre, il suo ritorno alla rete, quel profumo speciale che solo chi gioca a calcio conosce.

Nelle sue dichiarazioni, parole intrise di gioia, commozione e quasi incredulità, Martina Rosucci ammette che è molto felice del suo rientro ma che per lei, una “malata ambiziosa”, è solo un piccolo passo verso gli obiettivi per cui lavora senza sosta. Un’attitudine che, come dichiara, il più delle volte è uno stimolo che la porta ad avere nuovi sogni: «[…] Ovviamente, nel concreto, non mi nascondo: voglio vincere, con la Juve, con le mie compagne».

L’infortunio al crociato, il momento più difficile che una calciatrice possa vivere, è stato seguito da un problema altrettanto ostico come una pubalgia, divenuta fonte di dolore fisico che andava ad aggiungersi alla malinconia di dover stare lontana dal prato, un altro dolore che l’ha portata a gettarsi nello sconforto e a rimuginare spesso sulla sua carriera e sulla remota possibilità di appendere gli scarpini al chiodo, soprattutto vedendo che, all’inizio, le cose non miglioravano.

Dopo una stagione complicata, resa meno amara dalla vittoria della Supercoppa, la Juventus Women ha avuto modo di ripartire cambiando faccia, ritrovando una certa serenità. La classe ’92 ha rivolto alcune parole di ringraziamento a Stefano Braghin, che ha permesso alla squadra di trovarsi dinnanzi a figure che hanno aiutato l’ambiente a crescere, e di ritrovare la voglia di vincere, sia con lo Staff, sia con il nuovo mister, Massimiliano Canzi, sia con le nuove compagne di squadra. Una formazione sempre all’insegna di una crescita che, da un piccolo granello di sabbia, sta pian piano convertendosi in un castello dalle fondamenta solide.

La Juventus Women è ripartita, e si può dire lo stesso della numero 8 bianconera che, commossa, ha parlato anche un po’ di sé. Il miglioramento è stato graduale, ha iniziato a sentire che c’erano dei margini su cui lavorare, e i medici dell’ospedale Koelliker di Torino, con il sostegno del Club, hanno portato avanti il percorso. La giocatrice si è riunita al gruppo e ai suoi allenamenti durante il Tour negli USA, e il giorno in cui l’ha fatto è emblematico: l’8 agosto, che sugli orologi digitali è l’8.8, il numero che veste in bianconero: «[…] la gioia più grande che ho da quel giorno è nel fatto che non ho saltato nemmeno un allenamento. Poi ho giocato, sono rientrata in Campionato, Coppa Italia e Champions, e ho anche segnato, con la Fiorentina, guardacaso al minuto 88…»

Il suo percorso al fianco delle compagne e della Società è stata la vera medicina capace di alleviare la tristezza, e di trasformare la lontananza dal campo in un lavoro in parallelo, senza mai tenerla distante, una vicinanza resa ancora più stretta dal suo rinnovo, a dimostrazione che nessuno, nemmeno per un momento, avrebbe smesso di credere in lei e di aspettare il suo ritorno: «Giocare è bello, farlo da titolare è diverso, anche a livello emozionale: è come essere, finalmente, a casa, con un senso di appagamento incredibile… È come non aver mai saltato una partita.»

Rosucci si è focalizzata sulla stagione in corso: il cammino in Serie A da capolista, la qualificazione in Champions’ League dopo aver battuto il Paris Saint-Germain, la competizione conclusa con una vittoria convincente, nonostante permei l’insoddisfazione, perché si sarebbe potuto fare di più. La squadra ha concluso il 2024 con fame, e conclude la sua intervista con un’ultima riflessione:  «[…] sono di Torino, sono juventina e sono qui dal giorno uno. La Juve è qualcosa che mi fa mettere il “noi” davanti all’”io”. Perché solo grazie al collettivo si vince, e quando accade si è felici anche singolarmente […], e per me il domani è indossare il bianconero il più a lungo possibile. Questa è l’ottava stagione qui […] questa maglia rappresenta qualcosa da raggiungere ogni giorno. Vedremo cosa riserverà il futuro: intanto, oggi, sono felice di quello che ho fatto e sto facendo, e soprattutto di avere di nuovo fiducia in me come calciatrice.[…]»

Si dice spesso “A volte ritornano”, spesso con accezione negativa, ma il ritorno di Martina Rosucci come protagonista è tutt’altro che negativo: è, invece, solo l’inizio. Perché Martina Rosucci è tornata, e non ha alcuna intenzione di fermarsi di nuovo.

Serie C, girone C: Gelbison inseguita da Trastevere, Frosinone e Roma Calcio Femminile

Credit Photo: Stefania Bisogno - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Serie C è arrivata al suo tredicesimo turno, nei tre gironi del torneo nazionale, e dopo la pausa per la Coppa Italia tornerà nuovamente in campo per la quattordicesima giornata.
Nel gruppo C, a due gare dalla fine del girone d’andata, in testa troviamo la Gelbison che nelle 13 gare giocate ha vinto 9 volte, pareggiando in 3 occasioni e perdendo una sola volta.
Con 30 punti, quindi, le cilentane sono le prime, posizione che vale la promozione diretta in Serie B, inseguite ad una sola lunghezza dal Trastevere, team con il miglior attacco del raggruppamento con i 47 gol realizzati, Frosinone, miglior difesa con 7 reti subite, e Roma Calcio Femminile, sempre a 29 punti. Al quarto posto, invece, il Matera a 24, avanti al Lecce con 20 e la Salernitana a 19 mentre Villaricca e Grifone Gialloverde stazionano a 16 ed il Palermo a 15. In zona play-out, poi, Montespaccato a 10, Catania a 9 e Nitor Brindisi a 7 con Siracusa a 3 e Giovanile Rocca a 2 a chiudere la classifica.
Nel prossimo turno la Gelbison riposerà mentre il Trastevere sarà impegnato a Catania, il Frosinone sul campo del Grifone e la Roma Calcio Femminile a Palermo.

Benedetta Glionna, con il trofeo tra le mani, ha dichiarato: “Siamo felicissime di aver vinto!”

Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Benedetta Glionna, dopo aver sollevato la SuperCoppa nella finalissima di La Spezia,  autrice della rete del vantaggio giallo rosso dell’1-0, contro la Fiorentina, al termine del match attraverso i canali ufficiali della AS Roma, ha dichiarato: “Vincere la Supercoppa era uno dei nostri obiettivi. Siamo felicissime, contentissime di aver portato a casa la coppa”.

Che effetto ti ha fatto segnare quel gol? Sembravi quasi incredula a veder entrare il pallone. “In realtà non l’ho visto entrare, stavo aspettando che qualcuno me lo dicesse! Però sì, è stata un po’ una liberazione, soprattutto per la squadra: ci tenevamo e siamo davvero contente”.

Quanta carica vi dà questo trofeo? “Dev’essere un punto di partenza, ora cerchiamo di continuare a lavorare su questa strada”.

Guarino – Piovani: cara Inter ti scrivo, così mi distraggo un po’…

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Milano. Panchina libera. L’Arena è vuota.
Sono tanti i posti non ancora occupati, eppure sembra quasi di sentire il sostegno degli innumerevoli tifosi affezionati che non attendono altro che sedere di fronte al rettangolo verde per accompagnare quello che sarà un altro viaggio stagionale, stavolta in nerazzurro.
C’è uno scenario da immaginare: quello che ha come protagonista una guida tecnica interista che prova a tracciare parte del destino della propria squadra.

E si, solitamente capire sensazioni e pensieri delle calciatrici che si muovono sul recinto di gioco risulta più facile rispetto alla comprensione della reale psicologia di una figura chiave come quella del tecnico. Se, quindi, si provasse a farlo?
Basterebbe mettere alla prova la propria fantasia per cercare di entrare nel vivo di quello che potrebbe essere un vero e proprio vissuto del ruolo sopra citato. Questo è “il diario del mister: Guarino – Piovani. Cara Inter, ti scrivo, così mi distraggo un po’…”.

17 giugno 2021.
Caro diario, eccomi qui.
Sono io, Rita. Da oggi una responsabilità in più per me: siederò sulla panchina dell’Inter Women, una società che ha bisogno di crescere e di andare nella giusta direzione.
Lo so, questa nuova avventura sarà molto stimolante, ed è ciò che ho riferito anche ai microfoni del club.
Si, credo nel progetto nerazzurro, un progetto che ha grandi margini di sviluppo; seppur questa per me sia una vera e propria sfida, essere completamente a disposizione di questo gruppo di ragazze sarà fondamentale per migliorare ed abbattere quelle che sono le momentanee lacune.

Settembre 2021. Qui va tutto a gonfie vele. Le prime tre le abbiamo archiviate: sono state per noi delle belle prove di grande carattere, ed i risultati lo dimostrano.
Certo, possiamo fare ancora tanto, ma…c’è ancora tutto il tempo!

Ottobre 2021. Qualcosa non sta andando per il verso giusto: siamo ormai due domeniche consecutive che non riusciamo ad ingranare. Pomigliano, Sampdoria e Juventus ci hanno dato del filo da torcere ed io sto cercando di capire come proseguire…mi fido, però, della rosa. Possiamo rialzarci!

L’anticipo del nuovo anno è stato positivo e gli abbiamo dato un benvenuto degno di essere ricordato negli anni. La Coppa Italia? Mi aspettavo qualcosa in più, ma le ragazze stanno facendo un buon lavoro di costruzione.
Ed a proposito di questo, il nostro “building system” ha dato i suoi frutti: siamo al quinto posto. Siamo felici. Testa alla prossima stagione: gli obiettivi e le ambizioni sono gli stessi.

Andiamo avanti a testa alta. La squadra è pronta: ci siamo! Se sono soddisfatta? Purtroppo no. Ho piena fiducia nel potenziale dell’insieme ed i primi finali di questa stagione non lo stanno rispecchiando. Perché? Quali sono i passi da fare ora?
Inutile nasconderlo: l’asticella della competitività del campionato si è alzata, di conseguenza non possiamo abbassare la guardia. D’ora in poi le nostre dovranno essere prestazioni eccellenti, altrimenti…sarà difficile risalire.

Torno con una speranza: quella riposta nei play-off. Con Milan, Roma, Como e Juventus non ce l’abbiamo fatta. Mi rincuorano i pareggi, anche se qualche punto per strada l’abbiamo lasciato.
Chissà se riusciremo a migliorare il nostro piazzamento…questo quinto posto, ormai, ci sta stretto.

Niente, abbiamo reagito con grande entusiasmo ma alla fine il numero cinque pare essere destinato a noi.

Caro diario (lo ripeto), è arrivato il momento di salutarci. Hai arricchito il mio bagaglio professionale ed umano, chissà se ci rivedremo un giorno…intanto passo la penna a Gianpiero Piovani. Sarà lui, ora, ad accompagnare le mie ragazze in un ulteriore percorso difficile e mai scontato. Non mi rimane altro che dire “grazie, Inter”.

Luglio 2024. È ufficiale: sono il nuovo tecnico della Prima Squadra nerazzurra.
“Non vedo l’ora di iniziare questa bellissima avventura, voglio fare il massimo per questi colori”: è tutto quello che ho da dire in questo frangente. Sono emozionato.

31 agosto 2024 – Buona la prima! Con la Sampdoria è stato bellissimo. Il percorso, però, è ancora lungo…testa alle prossime!

14 gare ad oggi le abbiam disputate: il bilancio tra andata, Coppa Italia ed avvio di ritorno è più che ottimo. Non resta che confrontarci con la Roma: l’obiettivo? Distanziarci, volenterosi di aprire la classifica e senza mai smettere di sognare in grande!

Intanto le pagine bianche sono ancora tante e tutte da scrivere.

Serie A Fabless, il posticipo: ripresa tutta rossoblù, poker del Cagliari a Molfetta

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

SERIE A FABLESS – 12ª GIORNATA
LUNEDÌ 6 GENNAIO – ORE 15

FEMMINILE MOLFETTA-CAGLIARI 0-4

 

Alessandro Spugna, dopo la conquista della Super Coppa: “Obbiettivo strameritato!”

Credit Photo: Paolo Comba- Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Alessandro Spugna, dopo aver guidato le sue ragazze alla conquista della Super Coppa Italiana nella finale contro la Fiorentina, portando a Roma il quinto trofeo della panchina giallorossa, attraverso i canali ufficiali del Club, ha dichiarato: “Obiettivo raggiunto e strameritato, perché è stata una partita bella sotto tutti gli aspetti: dal punto di vista tecnico e tattico, specie nel primo tempo, e con grande sacrificio nel secondo tempo. E l’abbiamo vinta con qualità, con delle giocate importanti. Questa è la cosa più bella di queste settimane, perché avevamo tante giocatrici che non sapevamo se le avremmo potute mettere in campo: non ci siamo riusciti e oggi abbiamo vinto un trofeo grazie al lavoro di tutto il gruppo”.

Questa è la prima volta che la Roma conquista un trofeo nei 90 minuti. Vuol dire che anche sul piano mentale si è fatto un salto di livello. “Sapevamo che non avevamo tanti cambi a disposizione e che quindi, se la partita si fosse allungata, ci sarebbe stato qualche problema in più. Abbiamo quindi provato a spingere fin da subito, nel primo tempo, per chiudere la gara. Poi ci siamo riuscite nel finale. Abbiamo fatto una partita molto importante. Il fatto di avere vinto una gara così nei 90 minuti ci dà la dimostrazione di essere cresciute tanto, di essere migliorate, di avere acquisito qualcosa di importante dal punto di vista mentale. E questo è molto bello”.

Ora la stagione della Roma deve ripartire da questo trofeo? “Assolutamente sì, ce l’eravamo dette. Dovevamo vincere questa coppa per provare a ribaltare la stagione. Non siamo partite in modo positivo ma ora stiamo bene, adesso ci siamo fisicamente e mentalmente. Se recuperiamo le giocatrici fuori, come ho sempre detto, abbiamo forse la rosa più forte di questi anni. Dobbiamo spingere, perché dobbiamo provarci”.

Contro il tabù della maternità nel calcio: Alia Guagni si racconta

credit photo: Paolo Comba - photo agency Calcio Femminile Italiano

La maternità nel mondo del calcio è sempre stata un nervo scoperto. Fortunatamente le cose stanno lentamente cambiando anche se, di fatto, sono ancora molto lontane da mutamento radicale. Nel 2021 la FIFA ha diramato un documento importantissimo garantendo, a tutte coloro che scelgono di costruirsi una famiglia ancora da giocatrici, dei diritti fondamentali: l’indispensabile flessibilità degli orari lavorativi, così come permessi retribuiti e la possibilità di seguire figlie e figli anche in un orario che dovrebbe essere lavorativo per loro. Alex Morgan ha dato grande visibilità alla gravidanza, e porta con sé la figlia anche alle interviste, alle conferenze stampa. Anche le coppie che decidono di adottare, come Ali Krieger e la ormai ex moglie Ashlyn Harris, sono apparse nelle interviste insieme ai loro bambini.

Diverso è quando si tratta di concepire una figlia o un figlio con le nuove ‘tecniche’. Si tratta di decisioni che lasciano ancora perplesse molte persone, ragion per cui si sta cercando di dar loro sempre maggior visibilità perché diventino la normalità. Oltre alla conosciuta inseminazione artificiale (tecnica di cui hanno usufruito Lina Hurtig e la moglie per mettere al mondo la loro bambina) a partire dagli anni del Covid si è diffusa un’altra pratica, denominata social freezing. Il social freezing, come scrive Stacey Colino per il National Geographic, esiste fin dagli anni ’80 del secolo scorso, ma fino al 2012 è stato ritenuto una pratica sperimentale e controversa. La giornalista ha poi riportato le parole di Sandra Ann Carson, endocrinologa riproduttiva e ostetrica-ginecologa dell’Università di Yale, che ha spiegato brevemente come, congelando gli ovuli, questi manterranno la loro fertilità e la donna in questione potrà scegliere quando farne uso; dovrà però prima sottoporsi a un processo che potrebbe risultare doloroso, quindi questa scelta non viene fatta a cuor leggero.

La giocatrice delle Matildas Katrina Gorry, proprio durante il Covid, ha deciso di intraprendere questo percorso, come ha dichiarato in un articolo scritto da Charlie Calver nel 2022 per Vogue Australia: “Ci ho pensato tanto, nel corso degli ultimi due anni. Sapevo che il 2021 sarebbe stato un anno propizio e che avrei avuto tempo a sufficienza per prepararmi al meglio per la Coppa del Mondo del 2023”. La calciatrice si è accorta fin da subito dei cambiamenti che il suo corpo stava subendo con l’iniezione degli ormoni. Per riuscire a ritornare in campo al meglio, Gorry si è sottoposta a una lunga serie di sacrifici fisici: ad esempio, ha smesso di correre soltanto al settimo mese.

Questo tema è tornato a far parlare di sé in Italia: Alia Guagni si è espressa su questo percorso medico, comunicando di aver congelato i propri ovuli. Alia per chi segue il Calcio femminile non è una sconosciuta: difensore classe 1987, con le sue gesta sportive ha dato lustro al movimento calcistico femminile in Italia militando in squadre blasonate sia italiane  sia estere. La sua presenza è stata fondamentale anche in Nazionale, vestendo la maglia azzurra già nell’U19 per poi passare alla prima squadra. In ogni partita giocata in campo ha mostrato tutte le sue qualità di “difensore con la passione per il gol”, come lei stessa ama definirsi.

La calciatrice ha fatto sapere su Instagram di aver deciso di usufruire del procedimento di congelamento degli ovuli perché, ha spiegato, a 36 anni ha tanto amore da donare ma non si trova nella situazione migliore per poter avere un bambino al momento. Si tratta di una scelta coraggiosa e di cuore, fatta con la consapevolezza dell’impegno che diventare madre comporta, con ritmi che difficilmente si sposano con la vita frenetica di una sportiva di professione. Questo suo spaccato di vita è emblematico: spinge, infatti, a riflettere innanzitutto sull’importanza della condivisione. I social che fanno ormai parte della nostra vita vengono utilizzati in maniera talmente frequente che parlare anche di argomenti importanti (e delicati) come quello trattato puo’ essere di supporto e utile ad informare sulla tematica. C’è poi da pensare anche al desiderio di diventare madre, che per le donne negli ambienti lavorativi è ancora oggi non semplice ad ogni livello. Ancora troppo spesso si sente parlare di donne che rischiano il licenziamento perché hanno consapevolmente scelto di coniugare la propria occupazione con il loro essere madri. Nel mondo dello sport al femminile la situazione, come già detto in precedenza, è migliorata sensibilmente rispetto ad anni fa ma per raggiungere lo stesso livello di libertà degli sportivi uomini (proprio come avviene nel resto degli ambienti lavorativi), sono ancora tanti gli step da superare. La coraggiosa scelta di Alia è la sintesi di tutte queste situazioni, c’è da augurarsi che in un futuro prossimo non sarà più necessario trovarsi davanti ad un tale bivio.

Chiara Beccari racconta cosa si aspetta dal 2025 della Juventus Women

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Chiara Beccari, una volta terminata l’amichevole contro il Marsiglia allo Juventus Training Centre di Vinovo, ha rilasciato alcune dichiarazioni in zona mista.

La numero 18, subentrata nel secondo tempo al posto di Bonansea, ha innanzitutto commentato quali obiettivi personali proverà a perseguire da qui fino alla fine della stagione tra cui, come ha già ribadito, trovare il gol: «Continuare a fare bene per la squadra, ovviamente, e continuare a dare il mio contributo, non importa se con un assist o con un goal. Se poi il gol arriva, ben venga. Da qui a fine campionato, spero almeno 5.»

Beccari sta concentrando il suo lavoro su alcune fasi specifiche della partita, vale a dire quando è in fase di possesso e deve scegliere se puntare l’avversaria e tirare o cercare le compagne: «Quello che mi viene chiesto in particolare, e che magari faccio poco, è quella di puntare l’avversaria e andare al tiro, spesso mi viene poco spontaneo tirare anche sotto porta, mi viene più spontaneo passare la palla alle compagne, e quello su cui stiamo lavorando anche negli allenamenti è puntare la porta e tirare di più.»

La calciatrice ha inoltre dichiarato che, fino a questo momento, la sua stagione si potrebbe rappresentare come una serie di alti e bassi, un trend che vuole smentire come uno tra i “buoni propositi” del suo 2025, anche in virtù dei numerosi cambiamenti, dapprima il suo ritorno alla Juventus Women e poi l’impatto con un allenatore e un gioco totalmente nuovi: «Sono contenta del rientro, non mi aspettavo di giocare così tanto sin da subito. Spero prossimamente di essere più continua nelle prestazioni, visto che da inizio campionato a ora ho avuto un po’ di alti e bassi.»

In ultimo, l’intervista si è spostata su un momentaneo bilancio della Juventus Women a poche partite dalla sosta e, poi, all’eventuale poule scudetto. Le parole di Beccari fanno emergere una soddisfazione generale della squadra nel raggiungimento di un gioco e di una posizione di classifica che nessuna si sarebbe aspettata: «Non era facile adattarsi al modo di giocare del mister, che è comunque un modo nuovo per noi, però penso che siamo riuscite bene a riportare in campo tutto quello ci chiedeva, e anche in poco tempo, che non era scontato. Per il nuovo anno vogliamo continuare così, e continuare in campionato a fare bene come stiamo facendo: a segnare tanto, a prendere pochi gol e poi vedremo.»

Lutto nel mondo del futsal: è venuto a mancare Valerio Piersigilli

Credit Photo: Divisione Calcio a cinque

Prima dell’esperienza in giallorosso con l’attuale capolista del girone C di Serie B, Piersigilli era stato il presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio dal 2012 al 2016. La stagione 2013/14 era stata quella da incorniciare con 26 vittorie in altrettante partite, più le conquiste di Coppa Italia, scudetto e Supercoppa. Nei due anni successivi è stato il vice-presidente della Lazio C5 di Daniele Chilelli.
Il presidente della Divisione Calcio a 5 Stefano Castiglia, a nome di tutto il Consiglio Direttivo, si unisce al dolore della sua famiglia e della sua società ricordando un uomo che tanto ha dato alla disciplina a rimbalzo controllato.

Barça e Real volano negli anticipi della sedicesima giornata della Liga F

Real Madrid, allenamento
Real Madrid, allenamento

Barça e Real vincono i propri scontri diretti che anticipano la sedicesima giornata. Infatti gli scontri tra prima e quarta e seconda contro terza saranno anche quelli della Supercoppa di Spagna che si giocherà tra il 22 e il 23 gennaio. Le sfide della Supercoppa saranno però Barça-Atlético e Real Madrid vs Real Sociedad.
Nelle partite di campionato colpaccio del Real Madrid che vola a +6 sull’Atlético con due partite in meno. Linda Caicedo porta avanti le blancas, poi due autogoal fissano il risultato sul 2-1 per le merengues. Goleada del Barcellona contro la Real Sociedad con tre goal della bomber Ewa Pajor, due goal di Salma Paralluelo ed il goal della Pallone d’Oro Aitana Bonmatì. Come sempre non c’è storia: le blaugrana sono le padrone indiscusse della Liga. Ecco alcune statistiche della sfida: 34 tiri fatti di cui 16 in porta, 6 goal. 79% di possesso palla. Non serve altro per capire il dominio sulla Liga F con 42 punti su 42.

Nelle parti basse della classifica invece il Valencia prima perde lo scontro diretto contro il Depor. A segno Milena Cabral e Barbara Latorre in una partita equilibrata. Le murciélagas si rifanno contro il Levante vincendo la prima sfida nel derby del Turia. A segno Marina Marti Serna in una sfida lievemente dominata dalle granotas che avranno occasione mercoledì 8 di mettere in difficoltà il Real Madrid, seconda forza del campionato, nel recupero della nona giornata posticipata a causa della Riada.

Recuperi:
VALENCIA – DEPORTIVO LA CORUNA 0-2
LEVANTE – VALENCIA 0-1

Anticipi sedicesima giornata:

ATLETICO MADRID – REAL MADRID 1-2
REAL SOCIEDAD – BARCELLONA 0-6

Recupero:
Ottava giornata:
LEVANTE – REAL MADRID

Classifica:
Barcellona
42
Real Madrid** 31
Atlético Madrid  25
Real Sociedad* 23
Athletic  20
Granada 19
Espanyol, UD Tenerife 17
Levante Badalona, Madrid CFF 16
Real Betis 14
Eibar, Siviglia 13
Deportivo La Coruna, Levante** 9
Valencia 5
In corsivo una partita in menO
** due partite in meno
In grassetto chi ha già giocato la sedicesima giornata

Classifica marcatrici:

Ewa Pajor (Barcellona) 13

Edna Imade (Granada) 9

Alexia Putellas (Barcellona) 8

Caroline Graham Hansen (Barcellona) 7

Amaiur Sarriegi (Real Sociedad) 6

Aitana Bonmatì, Claudia Pina (Barcellona), Ivonne Chacon (Levante), Signe Bruun (Real Madrid),  5

Patri Guijarro (Barcellona), Kamilla Melgard (Madrid CFF), Fatou Kanteh (Siviglia), Rinsola Babajide, Gift Monday (UD Tenerife) 4

Nahikari Garcia (Athletic), Rasheedat Ajibade, Sheila Guijarro (Atlético Madrid), Ona Battle, Esmee Brugts, Vicky Lopez (Barcellona), Ane Campos Andueza (Eibar), Laura Requena (Granada), Ana Gonzalez, (Levante Badalona), Allegra Poljak (Madrid CFF), Linda Caicedo, Olga Carmona, Alba Redondo, Caroline Weir (Real Madrid), Nerea Eizaguirre, Manuela Venegas (Real Sociedad), Natalia Alessandra Padilla Bidas (Siviglia), 3

Ane Elexpuru Anorga, Irene Oguiza (Athletic), Vilda Boe Risa, Lauren Eduarda Leal Costa, Silvia Lloris, Gio Queiroz (Atlético Madrid), Keira Walsh, Salma Paralluelo, Irene Paredes, Fridolina Rolfo (Barcellona), Milene Cabral, Ana Lucia de Teresa Romero (Deportivo La Coruna), Andrea Abigail, Esperanza Pizarro (Eibar), Ainoa Campo (Espanyol), Alexia Fernandez Diaz,  Ornella Maria Vignola (Granada), Erika Gonzalez (Levante), Ghiziane Chebak, Maria Llompart (Levante Badalona), Kayla McCoy (Madrid CFF), Carolina Ferez, Naima Garcia, Carla Armengol Joaniquet (Real Betis), Maria Mendez, Caroline Moller, Sandie Toletti (Real Madrid), Sanni Franssi, Claire Lavogez (Real Sociedad) 2

Daniela Agote Aguirre, Nerea Nevado, Sara Ortega, Clara Pinedo Castresana, Maite Valero Elia, Maitane Villarino Mandinueta, Maite Zubieta Aranbarri  (Athletic), Emily Assis de Carvalho, Fiamma Benitez, Gabriela Garcia, Synne Jensen, Rosa Otermin (Atlético Madrid), Ingrid Engen, Jana Fernandez, Francisca Nazareth, Marta Torrejon (Barcellona), Oriana Altuve, Oyala Enrique, Barbara Latorre (Deportivo La Coruna), Arene Altonaga, Margherita Monnecchi, Elba Vergés Prats (Eibar), Arola Aparicio Gili, Lice Chamorro, Judit Pablos Garrido, Iara Lacosta, Natalia Montilla (Espanyol), Andrea Gomez Olivier, Laura Pérez, Cristina Postigo, Isabel Tenorio (Granada), Ana Franco, Estela Carbonell, Inés Rizo (Levante), Cristina Baudet Lucena, Rebecca Elloh, Irina Uribe Garcia, Sonia Garcia Majarin, Macarena Portales, Melanie Serrano (Levante Badalona), Hildur Antonsdottir, Barbara Lopez Gorrado,  Malou Rylov (Madrid CFF),  Rosa Marquez Baena, Dorine Chuigoué, Naima Garcia, Nuria Ligero Fernandez (Real Betis), Filippa Angeldahl, Athenea Del Castillo, Naomie Feller, Sheila Garcia, Maite Oroz  (Real Madrid), Klara Cahinova, Elena Guridi Mesonero, Lucia Pardo (Real Sociedad), Gema Gili, Alba Lopez Pérez, Martin, Raquel Morcillo, Paula Partido (Siviglia), Jassine Bloom, Fatour Dembele, Ange N’Guessan, Nina Gwaneal Richard, Claudia Iglesias, Maria José Pérez (UD Tenerife), Vitoria Almeida, Phornetia Browne, Marina Marti Serna, Ascension Martinez Salinas (Valencia) 1

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