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Nazionale Under 19 Femminile: al Torneo ‘La Manga’ Azzurrine opposte a Svezia, Francia e Olanda

Svezia, Francia e Olanda sono le avversarie che la Nazionale Under 19 Femminile affronterà al Torneo ‘La Manga’, in programma a inizio marzo in Spagna. Le Azzurrine di Enrico Sbardella esordiranno il 3 marzo contro la Svezia, il 5 affronteranno la Francia e il 7 l’Olanda. Tutte e tre le gare verranno disputate alle ore 12.
Il torneo sarà l’occasione per verificare la condizione della squadra ad un mese di distanza dalla Fase Elite del Campionato Europeo, che dal 5 al 10 aprile in Danimarca vedrà l’Italia opposta alle pari età di Spagna, Danimarca e Irlanda del Nord.

Fonte: www.figc.it

Tarenzi: “Il San Zaccaria ci ha fatto crescere”

Pronto a riprendere il campionato, il Brescia, dopo la pausa dovuta agli impegni della Nazionale in Cina che non ha visto vestirsi d’azzurro l’attaccante Stefania Tarenzi, una delle calciatrici più positive in questo inizio di stagione, rimasta nel capoluogo lombardo a preparare la partita contro il San Zaccaria di sabato.
Uno scontro che rievoca brutti ricordi alla squadra guidata da Bertolini che nella passata stagione non riuscì mai a battere la compagine romagnola ottenendo un solo punto tra andata e ritorno: “Quelle due partite sono d’esempio per ricordarci che non bisogna mai sottovalutare nessun avversario, – commenta l’attaccante di Lodi – entrando in campo sempre concentrate al massimo. Di questi errori abbiamo fatto tesoro nella scorsa stagione”.
In classifica è -5 dalla vetta, una posizione che non consente ulteriori intoppi.
La stagione rimane lunga se pensiamo che non è ancora finito neppure il girone di andata, ma non possiamo permetterci di commettere il terzo passo falso ravvicinato, quello è sicuro. Non viviamo questa situazione con tensione, ma con la giusta determinazione ed è un aspetto importante”.
Quanta è stata importante questa pausa per staccare dalle fatiche di coppa?
In questo inizio di stagione abbiamo giocato già tantissime partite di alto livello e con ritmi molto intensi, molte più di altre squadre considerando gli impegni tra Supercoppa, Champions e campionato, quindi sicuramente è servita a livello mentale. Ovvio che avere tante compagne impegnate in Cina con la Nazionale non ci ha favorito molto sotto l’aspetto della stanchezza fisica, ma chi è rimasta ha potuto lavorare bene e curare aspetti che quando hai tanti impegni magari trascuri”.
In campo tanto lavoro sporco e prezioso per la squadra che penalizza il rendimento sotto porta. Quanto manca la rete?
Non è mai bello per un attaccante restare a digiuno per tanto tempo, soprattutto perché ti manca quella gioia di cui senti bisogno dentro di te per stare bene. Fortunatamente non la vivo come un ossessione, sono contenta dei risultati conseguiti dalla squadra a partire dalle qualificazioni in Champions League e questa è la cosa più importante. La rete arriverà, presto”.

Fonte: www.bresciacalciofemminile.it

Alice Tortelli: “La Fiorentina è in cresciuta, con la Nazionale possiamo arrivare all’Europeo”

Alice Tortelli, difensore centrale della Fiorentina e della Nazionale Under 19. Nonostante la sua giovane età ha in bacheca importanti trofeo come lo scudetto Primavera e la medaglia di Bronzo conquistata in Costa Rica con la Nazionale Under 17. Alice è una ragazza umile, con la testa ben sulle spalle. Nel futuro non sa ancora, ma per il momento pensa a far bene con i colori viola ed imparare da una giocatrice come Elisabetta Tona.

Alice partiamo dal presente. Cosa si prova ad indossare finalmente la maglia della Fiorentina?
È un sogno che si realizza ed è un orgoglio indossare la maglia della mia città.

I Della Valle hanno dato al via ad una nuova era, anche se altre formazioni maschili hanno iniziato solo alcune perseguiranno in questa rotta?
I Della Valle hanno dato l’input alle altre società e credo che con il tempo anche queste arriveranno dove sono arrivati loro.

Quanto pesa l’eliminazione dalla Coppa Italia?
Pesa molto. Era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati ad inizio stagione.

In campionato state trovando delle difficoltà. Quando vedremo la vera Fiorentina?
All’inizio abbiamo trovato difficoltà visto i tanti nuovi elementi della squadra, ma già in queste ultime partite stiamo trovando la giusta dimensione.

Cosa si prova ad avere in squadra gente come Tona e Panico?
Sono due elementi di spicco che hanno portato qualità ed esperienza e grazie alle quali possiamo avere una maggiore consapevolezza della squadra che siamo.

Hai chiesto qualche suggerimento a Tona?
Tona per me é un punto di riferimento, una giocatrice che mette la sua esperienza a disposizione degli altri; sempre pronta ad aiutarti e spronarti nei momenti di difficoltà.

Che obiettivo ha Alice Tortelli?
Di migliorarmi e di arrivare sempre più in alto.

Alice facciamo un tuffo nel passato. Se ti dico medaglia di bronzo cosa ti viene in mente?
Un’esperienza che mi ha lasciato tanto e mi porto dentro momenti molto belli che mi hanno fatto cresce anche a livello umano.

Nazionale. Siete state inserite nel girone con Spagna, Danimarca e Irlanda del Nord. Cosa pensi di queste squadre e chi ti spaventa di più?
La Spagna, Irlanda del Nord e Danimarca sono delle belle squadre. Sicuramente la squadra più ostica del girone sarà la Spagna.

L’Italia potrà qualificarsi per l’Europeo?
Abbiamo tutte le carte in regola per andare all’Europeo.

Chi è Alice fuori dal campo?
Sono una persona semplice ed introversa ed il riflesso di quello che sono in campo.

Come concili studio e calcio?
Sicuramente quest’anno é più dura perché gli impegni sono maggiori, ma riesco comunque a conciliare le due cose.

Concludendo. Dove si vede in futuro Alice Tortelli?
Adesso voglio vivermi questa esperienza con la Fiorentina e pensare a fare bene qui.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Alice per averci concesso tale intervista e auguriamo a lei e alla Fiorentina i migliori successi per la stagione in corsa.

Foto: Cristiano Marini

Afghanistan, calcio femminile: in campo per i diritti delle donne

“Una partita di calcio femminile è già un bel gol per le donne afgane. Lo sport ha sempre unito le persone ma oggi si è pienamente manifestata la sua funzione di acceleratore sociale per una causa nobile, che combatte una piaga ancora troppo spesso presente”. Con queste parole il 1° Caporal Maggiore Elisabetta Martina, capitano della squadra italiana, ha commentato l’insolito incontro di calcio femminile tra le ragazze del Contingente Militare Italiano e la squadra femminile del Bastan Football Club.

La partita fa parte della manifestazione “A match for Women Rights – Afghanistan and Italy, together we win”, svoltasi oggi a Camp Arena ad Herat, sede del Contingente militare italiano in Afghanistan, ed organizzata dalla cooperazione civile e militare (CIMIC). Il capitano della squadra afgana, vincitrice dell’incontro, ha sottolineato che “oggi non ha vinto la nostra squadra, ha vinto l’Afghanistan. Organizzare una partita tra donne era impensabile fino a qualche anno fa, quindi grazie al contingente militare italiano, possiamo dire che abbiamo realizzato un sogno“.

Soddisfazione espressa anche dal Generale Comandante del Train Advise Assist Command West (TAACW) e Comandante del Contingente militare italiano, Mauro D’Ubaldi: “Vogliamo incoraggiare tutti a fare questa scelta importante – ha detto – convincere ad educare i propri figli a non commettere violenza degli uomini contro le donne, né giustificare o rimanere mai in silenzio di fronte a questi atti”. Almeno un centinaio di tifosi entusiasti hanno fatto da cornice ad un evento importante, nella sua semplicità.

Gli italiani a Herat sono impegnati nell’assistenza e nell’advising delle Forze di Sicurezza e delle Istituzioni, ma anche a favorire lo sviluppo di una cultura basata sul rispetto dei diritti civili, delle donne, dei giovani.

Fonte: www.gazzetta.it

Lega A: venerdì assemblea ordinaria, tra i temi lo sviluppo del calcio femminile

Venerdì 11 dicembre (alle 11 in prima e alle 13 in seconda convocazione) si terrà l’Assemblea ordinaria della Lega Calcio di Serie A. Questo l’ordine del giorno: 1. Verifica poteri; 2. Approvazione verbale Assemblea 18 novembre 2015; 3. Programma sviluppo calcio femminile  (incontro con la coordinatrice della Commissione Figc per lo Sviluppo del Calcio Femminile, dott.ssa Rosella Sensi); 4. Designazione componente in rappresentanza della Lega Serie A nella Commissione Dirigenti e Collaboratori Sportivi della Figc; 5. Contributo di solidarietà Uefa – Champions League; 6. Relazione dei Liquidatori sull’andamento della liquidazione della LNP i.l.; 7. Fatturazione rata 1° gennaio 2016 dei proventi derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi della stagione sportiva 2015/2016; 8. Comunicazioni del presidente.

Fonte: www.figc.it

Sofia Cantore “se voglio avere successo, non mi basta il campionato di Serie C”

Quando era piccola, mentre le sue amiche giocavano con le bambole lei si divertiva prendendo a calci un pallone, oggi, Sofia è una super titolare della nazionale Italiana Under 17, con cui ha recentemente disputato 212 minuti siglando ben 4 reti ufficiali. Il suo sogno è portare la Fiammamonza in serie B perché è consapevole che se vuole il successo, non basta il campionato di serie C, dove la Fiammamonza sta primeggiando al cospetto dell’ altro avversario di sempre, la Riozzese, per ora staccata di 3 punti ma che sicuramente si applicherà, per non perdere il proprio obiettivo il 3° anno consecutivamente, e vedere distruggersi i propri sogni. Una sfida accesa, dove Sofia sembra poter essere l’ago della bilancia, la Fiammamonza si affida a lei, sapendo che senza le sue prestazioni e quelle di Benedetta Glionna, non esisterebbe forse possibilità di promozione.

Cara Sofia, c’è una giocatrice a cui ti ispiri o che semplicemente è la tua preferita?
Ammetto di non seguire tanto il calcio femminile, però ho visto molte partite, soprattutto della nazionale e penso che la giocatrice che mi abbia colpito di più sia stata la Gabbiadini del Verona.

Quali sono le principali caratteristiche tecniche che ti contraddistinguono?
Penso di essere molto veloce, rapida con la palla e ho un buona visione di gioco. Tecnicamente, in generale, ho ancora molto da imparare però me la cavo abbastanza bene diciamo.

Avete vinto lo scontro diretto e la Serie B sembra alla Vostra portata, come reagireste se dopo la promozione venissero scelte molte nuove giocatrici, e alcune di voi venissero messe da parte?
Si, quest’anno abbiamo vinto lo scontro diretto in casa loro e contiamo molto sulla promozione, che purtroppo l’anno scorso abbiamo mancato per un punto; penso che come tutte le squadre fanno, dopo una promozione bisogna cercare anche “di stare a galla” nel nuovo campionato e come è giusto che sia rinforzare l’assetto tattico della squadra, per cui se dovessero arrivare nuove giocatrici, magari con più esperienza di me, farò di tutto per tenere il mio posto da titolare e comunque essendo giovane potrebbe essere anche giusto che in una categoria superiore giochi di meno.

Ci descrivi le emozioni hai provato a giocare con la maglia della nazionale?
Be’ in nazionale ti trovi continuamente posta sotto esame e devi dare il massimo in tutto ciò che fai, quindi la prima volta che ho indossato quella maglia ero terribilmente in ansia per la prestazione che dovevo affrontare; allo stesso tempo però,  ero onorata nei confronti di quella maglia ed ero felice di rappresentare, nel mio piccolo, l’Italia.

Quali sono le te migliori calciatrici d’ Italia e i tre migliori tecnici di femminile?
Giocatrici che secondo me fanno veramente la differenza in campo sono; Panico, Gabbiadini e la Rosucci. Per i Mister potrei citare solo chi ho conosciuto però non sono tanti.

Nella nazionale Under 17, diverse calciatrici sono tesserate per club di Serie A e Serie B,ad esempio Merlo, sogni anche tu in futuro un campionato di vero livello, o preferisci una categoria più semplice quale la C?
Si, ho pensato molte volte al fatto che le mie compagne della nazionale fossero di categoria superiore, ma ho sempre creduto che sarei potuta salire insieme alla mia squadra. Sono consapevole del fatto che se voglio avere successo magari non basta il campionato di serie C, però essendo una squadra molto giovane siamo più unite e tutte crediamo nello stesso obbiettivo; quindi vorrei cambiare categoria, ma nello stesso tempo vorrei farlo con la mia squadra e per la mia società.

Ringraziamo Sofia Cantore per averci concesso tale intervista e auguriamo a lei e alla Fiammamonza i migliori successi per la stagione in corsa.

L’Espanyol punta a promuovere il calcio femminile per reclutare nuovi soci

La direzione dell’Espanyol si muove attivamente per raggiungere un obiettivo ambizioso: promuovere il calcio femminile. Attraverso questa azione il club catalano spera di reclutare nuovi soci che potranno essere destinati allo sviluppo della propria squadra femminile in modo tale da avere a disposizione fondi necessari che possano rendere possibile questo progetto. Questa idea nasce dopo avere verificato il successo riscontrato del Mondiale disputato in Canada dove molti club hanno iniziato a prendere in considerazione l’idea di promuovere questo settore. In Francia, il Lione ha sovraperformato in modo significativo tutti i rivali, investendo presto nella squadra un successo delle donne con la consapevolezza che questo può essere un altro tema di discussione con i partner commerciali.

Mentre molti club francesi hanno seguito l’esempio del Lione portando avanti un progetto specifico (tra cui PSG, Lille e Bordeaux), le altre squadre europee che militano in campionati in cui il calcio femminile non ha ancora raggiunto grandi risultati iniziano ad avvicinarsi al tema. Questo è il caso proprio dell’Espanyol, che ha appena lanciato una campagna video per reclutare nuovi soci che si potranno occupare di questo ambito. Il videoclip, progettato dalla squadra di lavoro di Espanyol TV, presenta diverse donne che dimostrano il loro impegno per il club di Barcellona. Questa campagna sarà trasmessa su tutti i supporti digitali della formazione catalana, ma con la consapevolezza che attirare l’interesse di nuovi soci sarà tutt’altro che semplice: attualmente la squadra biancoblù ha quattrocento soci che pagano una quota annuale di 25 euro. La società spera di raddoppiare il prima possibile questo numero e di condurre una politica ambiziosa che possa avere risalto anche a livello nazionale.

L’interesse per lo sviluppo del calcio femminile continua a crescere in tutto il continente europeo. Sono diversi gli elementi che permettono ora agli investitori di credere nella possibilità di stabilire un modello di business redditizio attorno allo sviluppo di questa disciplina. Per la prima volta, infatti, la nazionale francese dovrebbe registrare un saldo positivo relativo all’esercizio 2014-2015. W9 ha ottenuto guadagni importanti grazie alla diffusione del mondiale trasmesso in Canada. Infine, il Paese ospitante della manifestazione ha visto un’accelerazione non trascurabile della sua economia attraverso l’organizzazione di questo evento. Elementi che consentono di prevedere buone prospettive per lo sviluppo del calcio femminile nei prossimi anni.

Maggiori informazioni: www.rcdespanyol.com/en/home

In 30mila allo stadio per le Azzurre. A Qujing la Cina vince 2-0 la seconda amichevole

La Cina fa festa con le Azzurre e in 30mila colorano di rosso gli spalti dello Sport Centre di Qujing, dove le padrone di casa battono 2-0 l’Italia con un gol per tempo e si aggiudicano la seconda amichevole tra le due nazionali a tre giorni di distanza dall’1-1 del match disputato giovedì a Guiyang. Ma più che il risultato finale, a far notizia è la splendida cornice di pubblico e la passione contagiosa del popolo cinese per il calcio femminile in un’atmosfera emozionante, con tanto di ‘ola’ e un tifo incessante per novanta minuti.

Come preannunciato alla vigilia, Cabrini fa un ampio turn over, cambiando dieci undicesimi della squadra mandata in campo a Guiyang. L’unica confermata rispetto alla gara di giovedì è Bartoli, spostata al centro della difesa a far coppia con Piacezzi. Sulla trequarti Tatiana Bonetti prende il posto di Manuela Giugliano, mentre in avanti Sabatino e Pugnali vanno a comporre il tandem offensivo nel 4-3-1-2 disegnato dal Ct. Rispetto al match di tre giorni fa, con l’Italia padrona assoluta del campo nel primo tempo, la gara è più equilibrata e nei primi 20 minuti c’è da registrare un’occasione per parte: al 10’ Francesca Durante, schierata tra i pali al posto di Schroffenegger, è brava a respingere la conclusione ravvicinata di Ma Xiaoxu e a farsi trovare pronta anche sulla ribattuta, mentre al 19’ è Sabatino a mandare di testa a lato da pochi passi un preciso cross dalla sinistra di Bonetti.

La partita si sblocca al 35’, quando Ren Guixin sfrutta un lungo traversone e con un bel piatto destro al volo supera Durante. L’Italia prova a reagire e ad inizio ripresa Cabrini manda in campo Gama per Bonetti, schierando il difensore del Brescia come laterale destro di difesa e avanzando Bonansea a centrocampo per un 4-4-2 che crea qualche problema alla Cina proprio sulla corsia destra sull’asse Gama-Guagni, subentrata a sua volta ad Eusebio. Al 20’ sono le padrone di casa ad andare vicine al raddoppio, con Tasselli brava ad opporsi alla conclusione ravvicinata di Wang Shanshan, ma quindici minuti più tardi il portiere dell’Atletico Oristano nulla può sulla conclusione sotto misura della stessa attaccante cinese, a segno già nell’amichevole di Guiyang. A nulla serve il terzo cambio di modulo operato da Cabrini con l’ingresso di Melania Gabbiadini, per un 4-2-3-1 che non produce occasioni da rete e con l’Italia che cala fisicamente alla distanza come tre giorni fa.

E’ stata una partita dai due volti – l’analisi di Cabrini – nel primo tempo potevamo andare in vantaggio e invece loro hanno segnato sfruttando l’unica vera occasione che hanno avuto, poi nella ripresa hanno fatto valere la miglior condizione atletica. Bisogna ricordare anche che alcune ragazze giocavano praticamente per la prima volta in Nazionale”. La Capo delegazione Barbara Facchetti sottolinea la splendida accoglienza ricevuta dalle Azzurre in Cina: “Sono stati tutti molto calorosi, hanno provato in ogni modo a farci sentire a casa. E vedere uno stadio con 30mila tifosi sugli spalti è stato davvero emozionante”.

CINA-ITALIA 2-0
CINA: (4-4-2)
– Zhao Lina, Liu Shanshan, Wu Haiyan, Li Dongna, Wang Shanshan, Li Ying (58’ Gu Yasha), Wang Shuang (69’ Zhang Rui), Zhao Lina, Ren Guixin (65’ Tan Ruyin), Xue Jiao, Ma Xiaoxu (46’ Lo Jiahui) (87’Wang Lisi). All: Bruno Bini.
ITALIA: (4-3-1-2) – Durante (46’Tasselli), Boattin, Piacezzi, Bartoli, Bonansea (65’Gabbiadini), Galli, Rosucci (80’Cernoia), Eusebio (46’Guagni), Bonetti (46’Gama), Pugnali (85’ Giacinti), Sabatino. All: Antonio Cabrini.
ARBITRO: Fan Qi (CHN). Assistenti: Zhou Fei (CHN); Ala Musi (CHN). Quarto uomo: Shi Zhenlu (CHN).
RETI: 35’ Ren Guixin (CHN), 80’ Wang Shanshan (CHN)
NOTE: spettatori 29.700

Fonte: www.figc.it

Debora Novellino difensore della Pink Bari, ha superato il primo casting di Miss Italia

Occhi che incantano, viso da copertina, grinta da difensore implacabile. Debora Novellino è tutto questo e molto di più. Diciotto anni compiuti da poco, gioca nella Pink Bari e sogna come tutte le sue coetanee. Nata in una famiglia in cui si mangia da sempre pane e pallone, forse non poteva essere altrimenti. Il papà, infatti, è Giuseppe Novellino, ex giocatore tra gli anni ’70 e ’80, sei presenze in serie A con la maglia della Fiorentina. Lo zio si chiama invece Walter, un passato da centrocampista offensivo soprattutto nel Milan e nel Perugia prima di diventare allenatore (l’ultima esperienza in panchina a Modena si è interrotta quasi un anno fa). Figlia e nipote d’arte, insomma. «La mia passione per il calcio nasce grazie a loro – racconta Debora – da piccola mio padre e mio fratello sono stati i miei allenatori, mi hanno sempre spinto e motivato. Poi sono cresciuta ed è arrivata la Pink Bari. Gioco in serie A da due anni. Mia madre forse sperava che diventassi una ballerina, ma è andata così». Dolcezza, simpatia, ma anche testa. Nel calcio femminile, che sta giustamente cercando più spazi e diritti nello sport italiano, servono persone così. «Purtroppo non si può vivere facendo la calciatrice. Non veniamo considerate come i nostri colleghi maschi. L’omofobia? Non ci sono parole, è una cosa assurda».

SCUOLA E CAMPO –
Diventata maggiorenne da neanche tre mesi («ho festeggiato nello spogliatoio, poi la sera insieme alla famiglia e ai miei amici»), Debora frequenta il quarto anno di ragioneria a Bari. «La mia giornata tipo? Mi sveglio alle sei, mi piace fare colazione con calma. Alle 8.15 sono in classe per la prima lezione. Finita la mattinata torno a casa, pranzo e studio. Poi vado al campo. Ci alleniamo tutti i giorni alle 19, il sabato giochiamo in campionato e finalmente la domenica mi riposo». Sacrifici e passione, la vita di una ragazza normale che cresce tra sogni e speranze. «In campo ho molta personalità e carattere. Sono un terzino destro. Mi piace giocare d’anticipo e impostare. Punto sulla mia velocità e sulla resistenza. Sono innamorata di questo ruolo. Il mio idolo e Javier Zanetti, anche se sono milanista. Mio padre viene sempre a vedermi giocare. Mi ripete che devo restare umile in quello che faccio, di giocare semplice e pulita. Il mio difetto più grande forse è che penso troppo quando devo passare la palla. La Pink? Siamo un bel gruppo, compatte, ci aiutiamo e frequentiamo anche fuori dal campo. Isabella Cardone, il nostro allenatore, ci ricorda sempre che nessuno ha il posto garantito e bisogna dare tutto».

MISS ITALIA – Poi è arrivata Miss Italia. Debora ha vissuto un giorno da aspirante modella, perfettamente a suo agio con trucco, tacchi e costumi da bagno. Chi ha avuto l’idea? «In realtà non lo so – ride Debora – è tutta colpa della Pink. Un giorno, all’improvviso, mi hanno detto: ‘prepara la valigia, domani alle sette devi prendere l’aereo per Roma’. Io pensavo fosse un casting ristretto solo alle calciatrici, poi quando sono arrivata e ho viste tutte queste ragazze alte e bellissime ho pensato subito: ‘ciao, io me ne vado!’. In realtè è andata bene, con me c’erano altre due colleghe (Martina Piemonte, centrale del San Zaccaria e Alessia Sgaggiaro, centrocampista della Roma, ndr) ma sono state eliminate. Sono rimasta l’unica rappresentante del calcio. Ora c’è in corso una votazione online sul sito di Miss Italia. Mi servono tantissimi voti per passare alle prossime selezioni, è difficilissimo». Nella testa di Debora non c’è quindi solo il pallone. «Ho fatto due anni di canto. La mia cantante preferita è Emma. E vado a ballare. Nella vita non si sa mai…». Magari un giorno presenterà una trasmissione sportiva in televisione: «Mi piacerebbe, chissà…».

Fonte: www.corrieredellosport.it

Nazionale: Domani a Qujing la seconda amichevole con la Cina. Sugli spalti previsti 28mila spettatori

Dopo aver pareggiato 1-1 la prima amichevole disputata giovedì allo Sport Centre di Guiyang, la Nazionale Femminile è arrivata a Qujing, la città della provincia dello Yunnan che domani (ore 16 locali, le 9 italiane) ospiterà il secondo test contro la Cina. Le Azzurre hanno sostenuto nel tardo pomeriggio la seduta di rifinitura lavorando per circa un’ora sul terreno di gioco dello Sport Centre di Qujing e, poco prima dell’allenamento, il Ct Antonio Cabrini e Sara Gama hanno incontrato i giornalisti locali nella sala stampa dell’impianto che domani sarà gremito da circa 28mila tifosi.

“Voglio ringraziare la Cina e in particolar modo le città di Guiyang e Qujing per la bella accoglienza che ci hanno riservato” ha dichiarato Cabrini preannunciando anche un massiccio turn over: “Domani darò spazio a tutte le ragazze che non hanno giocato la prima gara, la squadra sa bene cosa deve fare in campo e ci teniamo a giocare un’altra buona partita e a fare bella figura”.

Sara Gama è tornata in Cina a otto anni di distanza dall’amichevole disputata dalla Nazionale nel luglio del 2007: “Qui ho ritrovato la stessa grande attenzione per il calcio femminile che avevo avvertito allora – ha sottolineato il difensore del Brescia, seconda solo a Melania Gabbiadini come numero di presenze in maglia azzurra (79) – domani dovremo cercare di fare meglio rispetto all’incontro di giovedì cercando soprattutto di essere più ciniche sotto porta”.

Fonte: www.figc.it

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