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Serie A: analisi, statistiche, pagelle e top3 azzurre della ottava giornata

L’ottava giornata del campionato di calcio femminile di Serie A è stata quella del cambio al vertice tra Verona e Mozzanica, con le bergamasche ad issarsi in vetta alla graduatoria per la vittoria sul campo del San Zaccaria e la contemporanea sconfitta delle scaligere, tra le mura amiche dello Stadio Olivieri, nel match clou contro il Brescia.

La ragazze di Nazzarena Grilli hanno dimostrato grande concretezza e compattezza nella sfida del “Massimo Soprani”. Guidate dalla giocate di Manuela Giugliano e dalla spietatezza sotto porta di Valentina Giacinti le orobiche hanno conquistato una vittoria (5-1) molto pesante sia per la classifica generale che per le certezze della compagine. Un match che, diversamente da quello che il punteggio farebbe pensare, non è stato semplice. Le romagnole, infatti, per un’ora hanno creato problemi alla retroguardia delle ospiti ed una grande Alessia Gritti ha evitato che Martina Piemonte e compagne potessero essere più incisive. Vero è che la forza di una squadra si misura anche nell’assorbire la sofferenza nei momenti topici delle partite, capitalizzando al meglio le occasioni da rete e l’attacco del Mozzanica ha dimostrato nuovamente tali peculiarità.
Come dicevamo, un’eccezionale Giugliano, con doppietta ed assist, è stata la protagonista indiscussa dell’incontro, coadiuvata dall’onnipresente Giacinti, nuovamente a segno e sempre più capocannoniere in Serie A a quota 18 goal e in versione “assistwoman” al Soprani con ben 3 rifiniture per le realizzazioni delle compagne. Team della Grilli che, dunque, è diventato leader del torneo, essendo la miglior difesa con soli otto marcature subite, a testimonianza dell’equilibrio raggiunto.

Come accennato in precedenza, il sabato calcistico in rosa prevedeva anche “El Clasico” allo Stadio Olivieri di Verona tra le gialloblu e le leonesse, Ebbene, un po’ come avvenuto nel confronto tra S.Zaccaria-Mozzanica, il pragmatismo è stata l’arma in più delle bresciane. Sopra 2-0 dopo pochi minuti, grazie alle segnature di Cristiana Girelli e Valentina Cernoia (deviazione decisiva di Federica Di Criscio), le ragazze di Milena Bertolini hanno subito il ritorno delle campionesse d’italia in carica, firmato da una grande Silvia Fuselli (goal del 1-2 e assist per il pareggio di Valeria Pirone).
Parlavamo di concretezza. Nella ripresa, forse nel momento migliore dell’Agsm, il Brescia trova con Barbara Bonansea il 3-2 che quasi in un coast to coast, dopo aver scambiato con Daniela Sabatino, infila Ohrstrom, tagliando le gambe alla retroguardia di Renato Longega. Il goal in contropiede di Stefania Tarenzi suggella una grande prestazione delle rondinelle, tornate in auge per lo Scudetto, a 3 punti dal Mozzanica, dando il primo dispiacere del campionato al Verona.

Tengono il passo la Fiorentina ed il Tavagnacco nella prima uscita del 2016. Le viola, sul campo del San Bernardo Luserna, disputano un ottimo primo tempo, guidate dal terzetto Alia Guagni- Evelyn Vicchiarello-Patrizia Panico, con l’attaccante romana a segno e nuovamente decisiva. Una sfida che, da un lato, conferma i miglioramenti della squadra di Sauro Fattori ma dall’altro anche la crescita della compagine neopromossa allenata da Tatiana Zorri. Nei secondi 45 minuti, infatti, le piemontesi non avrebbero certo demeritato il pareggio ma la maggiore esperienza delle gigliate ha fatto la differenza, consegnando alle ospiti 3 punti d’oro che consentono di mantenere lo stesso distacco dalle prime (5 punti dal Mozzanica). Venendo alle friulane, sembra che il nuovo anno abbia avuto dei riflessi positivi per le giocatrici di Sara Di Filippo. Un 3-0 molto convincente contro il Riviera di Romagna ed un segnale estremamente positivo per le gialloblu, soprattutto dopo i tanti alti e bassi delle prime giornate. Di sicuro il confronto dell nono turno contro il Brescia sarà un bel banco di prova per le ambizioni del Tavagnacco.

A chiosa, degna di menzione la Res Roma, allenata da Fabio Melillo, vittoriosa nello scontro in chiave salvezza contro il Bari Pink Sport Time, al Raimondo Vianello, avendo ottenuto negli ultimi 4 incontri la bellezza di 3 vittorie e una sconfitta onorevolissima in trasferta contro le leonesse (Brescia). Una crescita quindi costante per le capitoline che, dopo i tanti cambiamenti societari e del roster, sta trovando grande continuità, come la sesta posizione attuale in classifica evidenzia.

LE PAGELLE
Manuela Giugliano 9: Partiamo da “Nuvoletta Rossa” (come viene soprannominata nell’ambiente del Mozzanica). Due goal e un assist non sono certo una novità per il numero 10 orobico. Un apporto sempre fondamentale alla compagine che fa della classe ’97 del Mozzanica, Pallone Azzurro 2015, non più solo una promessa ma una realtà del calcio femminile nostrano, con ancora tanti margini di miglioramento.

Valentina Giacinti 8: E sono 18. Il Panzer della Val Cavallina ha timbrato anche nella giornata numero 8, essendo efficace non solo in fase realizzativa ma anche di rifinitura. Riferimento offensivo su cui ormai Nazzarena Grilli può credere ciecamente, al pari delle compagne che hanno in Valentina una certezza in campo.

Alessia Gritti 7.5: Attenta e decisiva. Sono questi gli aggettivi più idonei per descrivere la partita dell’estremo difensore del Mozzanica. Parate che hanno contribuito ai 3 punti contro il S.Zaccaria e al raggiungimento della vetta in classifica.

Barbara Bonansea 7.5: Il suo goal è stato quello che ha spostato l’ago della bilancia dell’incontro per il successo delle biancoblu. La valutazione si giustifica, in parte, per questo ed anche per la consistenza di una prova fatta di quantità e qualità.

Patrizia Panico 7: Semplicemente eterna. Le ormai 40 primavere non sembrano pesare all’attaccante della Fiorentina ed il suo goal, nel difficile confronto con il San Bernardo Luserna, è stato nuovamente decisivo. Non solo ambiasciatrice del calcio femminile ma ancora e sempre una sicurezza per la propria squadra.

San Bernardo Luserna 6.5: Ci sentiamo di dare una valutazione positiva al Team di Tatiana Zorri in virtù dell’ottimo gioco espresso nella partita con la Fiorentina, in relazione alla forza delle viola. Prestazione di alta qualità per le piemontesi che, nonostante la sconfitta (onorevolissima), meritano una citazione del genere per quanto visto in campo.

Agsm Verona 5.5: Un’insufficienza data dalla sconfitta, soprattutto per le distrazioni difensive che hanno agevolato il Brescia nel suo successo esterno. Non il solito Verona, con equilibrio, quello visto alla prima uscita del 2016 su cui Longega dovrà riflettere per non perdere ulteriore terreno dalle altre.

LE TOP 3 AZZURRE
Prendendo spunto, come nostro solito dalle pagelle, le nomination delle migliori 3 azzurre sono per Manuela Giugliano, Valentina Giacinti e Barbara Bonansea per le argomentazioni precedentemente espletate.

Fonte: www.oasport.it

Pallone d’oro femminile a Carli Lloyd

A Zurigo niente sorprese, è stata la sera di Lionel Messi. L’argentino ha sollevato il suo quinto Pallone d’oro (dopo quelli del 2009-10-11-12), battuti Cristiano Ronaldo e Neymar. Messi è parso emozionato: “Ringrazio il mondo del calcio”. Miglior tecnico Luis Enrique, premio Puskas a Wendell Lira (niente da fare per Florenzi).
Pallone d’oro femminile a Carli Lloyd, Jill Ellis miglior allenatrice di calcio femminile.

Era una vittoria chiamata, dopo i 52 gol del 2015 e i cinque trofei vinti con il Barcellona ma la Pulce è sembrata comunque emozionata: “Incredibile essere qui per la quinta volta, era il mio sogno da bambino”. Messi interrompe la serie di Cristiano Ronaldo, apparso più tranquillo che in altre “sconfitte”, e incomincia a intravedere nello specchietto Neymar, alla prima finale e col mirino puntato sui due mostri sacri. L’argentino del Barça ha ricevuto il 41,33% dei voti, CR7 si è fermato a 27,76%, staccato Neymar a 7,86%.

Un altro che aspira a questo palcoscenico è Paul Pogba, unico “italiano” nella top 11 della Fifa, divisa quantomeno appariscente, un autografo anche su una maglia del Barcellona e che in questa prestigiosa occasione ha voluto ricordare il suo Paese: “E’ un onore essere qui, spero di essere su un palco altrettanto prestigioso anche con la Francia agli Europei”.

Tra i tecnici, successo di Luis Enrique con il Barcellona dei miracoli. Lo spagnolo, non presente a Zurigo, ha trovato la ricetta vincente per rinnovare il calcio di Guardiola (arrivato secondo), facendo convivere Messi, Suarez e Neymar ma soprattutto ha portato risultati. La controparte femminile è stata appannaggio degli Usa. Pallone d’Oro a Carli Lloyd, una tripletta nella finale mondiale, e l’allenatrice Jill Ellis.

LA CRONACA DELLA CERIMONIA
-E’ Ricardo Kakà a premiare il Pallone d’oro 2015: vince LIONEL MESSI. “Incredibile essere ancora qui, era il mio sogno da bambino. Grazie a chi mi ha votato, ai compagni e alla squadra. Ringrazio tutto il calcio, mi ha regalato cose belle e brutte ed ho sempre imparato cose nuove. Grazie!”
-Il presidente ad interim della Fifa Issa Hayatou premia il Pallone d’oro femminile: vince Carli Lloyd, tripletta nella finale mondiale con gli Usa. “Un onore, un sogno. Grazie a chi mi ha votato, alla federazione americana, alla nostra allenatrice Jill, le compagne di squadra. Non credevo di poter diventare la più forte calciatrice del mondo”
-Neymar: “Non vincerò, ma farò festa lo stesso con il mio compagno Messi”
-E’ il momento del premio Puskas, per il più bel gol dello scorso anno. E’ Wendell Lira, niente da fare per Florenzi: ha segnato in rovesciata nella serie D brasiliana, Goianesia-Atletico Goianiense. “Momento importante per la mia vita”
-Altro momento musicale, sul palco canta Leona Lewis
-Celia Sasic, appena ritiratasi (a 27 anni): “Il momento più bello è stato vincere la Champions con il Francoforte. Il mio obiettivo era fare gol, ora mi aspetta un’altra sfida: farò la mamma”
-Ancora Cristiano Ronaldo: “Vorrei segnare altri 500 gol. Sono il miglior goleader della nazionale portoghese ma preferirei vincere un trofeo col mio Paese. Sono un ragazzo un po’ cresciuto, mi diverto ad aiutare i compagni, a divertire i tifosi. Voglio giocare ancora per tanti anni”
-Lucas Radebe, ex calciatore sudafricano con un passato al Leeds, presenta il premio Fifa Fair Play. Quest’anno vengono premiate simbolicamente tutte le organizzazione del calcio mondiale che più hanno contribuito ad aiutare i rifugiati donando attrezzature, palloni, divise.
-Aya Miyama. “Dopo le difficoltà, anche naturali, che il Giappone ha subìto, abbiamo contribuito a riportare un po’ in alto il nome del Paese. Il nostro calcio è in crescita”
-Ora tocca ai migliori allenatori di calcio maschile, chi tra Luis Enrique, Guardiola e Sampaoli? L’ex ct argentino Carlos Bilardo premia Luis Enrique (31,08% dei voti)
-Le nomination per il miglior tecnico di calcio femminile: Jill Elis, Mark Sampson, Norio Sasaki. Il premio è vinto da Jill Ellis, che ha vinto il Mondiale di calcio femminile con gli Stati Uniti. “Grazie a giocatrici e staff, è un premio per tutti. Ringrazio la famiglia e la federazione americana”.
-Ecco Messi: “Quelli dell’infortunio sono stati due mesi difficili, i compagni mi hanno aiutato. Senza squadra, non sarei qui”.
-Nomination per il Pallone d’oro femminile, si parte con Carli LLoyd, campione del mondo con gli Usa: “Il 2015 è stato fantastico. Segnare 3 gol in una finale non pensi sia possibile ma è stato incredibile. Ringrazio le mie compagne di squadra, onorata di essere tra le finaliste”
-Domanda a Cristiano Ronaldo, cosa farai quando ti ritirerai? “Continuerò a portare nel mondo il mio brand, la mia linea d’abbigliamento”
-Pogba premiato nella top 11 del 2015: “Un onore essere qui, spero di essere su un palco così importante anche con la Francia agli Europei”
Sul palco Samuel Eto’o, che premia la squadra più forte del 2015: Neuer, Thiago Silva, Marcelo, Sergio Ramos, Dani Alves, Iniesta, Modric, POGBA, Neymar, Messi, Cristiano Ronaldo. Interviene Van Basten: “Che squadra, se fossi l’allenatore gli direi ‘Divertitevi”.
-In video i gol che concorrono alle posizioni dalla 4 alla 10 per il premio Puskas: reti meravigliose, tra le quali anche quella di Mexes nel derby cinese e quello di Tevez contro il Parma della scorsa stagione. Poi i top 3, tra cui il gran tiro di Florenzi
-Neymar: “Un grande sogno essere qui con questi campioni e queste campionesse. Spero di essere qui anche in futuro con i miei idoli”
-Messi al microfono: “Ogni anno apprendo qualcosa da tutti, penso a migliorare, sono cambiato dal mio primo Pallone d’oro”. Ecco Celia Sasic: “Sono molto contenta di essere qui questa sera”
-Parla Cristiano Ronaldo: “Riesco a essere sempre al top perché curo il fisico e gli allenamenti. Mi piace e continuo a migliorare per questo”. Poi Aya Miyama: “Essere qui è fantastico”
-Sul palco entrano Ronaldo, Messi e Neymar e le controparti femminili Carli Lloyd, Aya Miyama e Celia Sasic
-Partiti: si inizia con la musica, due violinisti “rock” danno il via all’evento mentre sugli schermi scorrono immagini dell’annata 2015 con azioni e gol dei finalisti (anche per il Pallone d’oro femminile)

Fonte: www.sportmediaset.mediaset.it

720’ di imbattibilità, miglior attacco e primato. “L’uomo dei miracoli” si svela

A Como la stagione si era conclusa nel peggiore dei modi, con un’ amara retrocessione che dopo diversi anni di Serie A, ha costretto il club a ripartire dalla categoria Cadetta. Purtoppo però spesso piove sul bagnato, ed oltre a dover riconquistare sul campo la massima serie, con le ovvie difficoltà che vi sono, vi è stata anche una partenza di massa di molte delle più talentuose atlete della squadra.
Da Giugno a Dicembre, la società lariana ha visto la migrazioni di molte stelle, tra le quali: Martina Cortesi ( Carriera Interrotta), Valentina Piazza ( Rapid Lugano), Carolina Cannone ( Rapid Lugano), Alice Cama ( Cuneo Femminile), Francesca Sampietro ( Carriera Interrotta), Rita Bertoni, Letizia Varisco, Mariane Gaburro ( trasferita in romagna). Vi era necessità di rifondazione totale, e la prima scelta è stata quella di inserire sulla panchina un grande nome di calcio femminile, ed è così che in quel di Ponte Lambro è stato inserito Mister Antonio Cincotta. Il giovane mister milanese, si è calato nelle realtà comasca alla perfezione, ed ha dato un cuore e una corazza ad una squadra costruita con atlete che non avevano mai giocato un campionato di vertice, prese da club di seconda fascia o provenienti da un recente passato da riserve.
Ad oggi la squadra ha già ottenuto 7 vittorie consecutive che valgono il primato attuale, ha mantenuto inviolata la propria porta per ben 720’ tra campionato (6 gare) e coppa Italia (2 gare), ed ha il miglior attacco del proprio girone.
E così dopo i successi monzesi, i record rossoneri, la cavalcata sarda e i vessilli negli USA, “l’uomo dei miracoli” (citazioni che prendiamo in prestito dal quotidiano Sprint & Sport che la coniò per Mister Cincotta già 6 anni fa), ci racconta i retroscena di questa nuova inaspettata esperienza:

Antonio, altra annata inaspettata?
Ciò che era certamente inaspettata è questa incredibile sfortuna che ci perseguita. Ho una sorta di odio e amore verso la tribuna, dove vedo sempre sedute atlete formidabili fermate da infortuni che hanno del tragicomico. Giusto per essere concreti, nel mese di Dicembre abbiamo perso il nostro centrale di difesa, Elisa Stefanazzi, perché si è rotta due dita restando imbrigliata in una pettorina!!! Mariane Gaburro ha trovato lavoro fuori regione, Loseto è rimasta ferma per un infiammazione al tendine da oltre due mesi, Martina Capelli, l’ ultima arrivata, è ancora indisponibile causa transfer. Tutto difficile così, soprattutto in una squadra che ha 15 elementi nuovi, che mai avevano giocato insieme, con un allenatore nuovo quale sono io.

Come hai trovato l’ ambiente calcistico di Como?
Sono rimasto favorevolmente colpito dall’ organizzazione della società.
Il Presidente Taroni, Il Direttore Cozza e la Team Manager Cecchetto lavorano con grande dedizione e attenzioni ai dettagli. Tutto è sempre curato nel minimo particolare, senza inutili fronzoli ma con grande professionalità e tempismo. Ogni parola è sempre mantenuta, il club da molto e pretende ovviamente altrettanto, e questo è stimolante.

A livello tecnico, hai una squadra completamente nuova, com’è stata costruita?
La squadra è completamente nuova, sono rimaste alcune atlete, tra l’ altro impeccabili dal punto di vista carettariale prima che tecnico, ma tutto il resto è stato inserito ex novo. La scelta delle atlete è stata fatta ovviamente dal Direttore Cozza, che mi ha coinvolto progressivamente, in maniera da inserire quella tipologia di atlete capaci di poter giocare il tipo di calcio che preferisco insegnare.

Tatticamente quali modifiche hai portato a  livello di sistema di gioco?
Il Como non è riconducibile a nessun sistema di gioco, per essere precisi, possiamo citare la gara di Verona disputata ieri, la squadra ha utilizzato 4 sistemi di gioco totalmente diversi, utilizzando anche varianti di modulo, in alcuni frangenti a uomo, in altri a zona.

Obiettivi, sognate un ritorno in Serie A?
Quando fui chiamato a Giugno, il primo e unico obiettivo era quello di rifondare una rosa nuova, creando spazi per atlete giovani, senza essere schiacciati da inutili tensioni legate ad una eccessiva ricerca di risultato.
Oggi siamo in vetta, in compagnia dell’ Inter, ma credo che la rosa più forte vista sia quella del Valpolicella, che ha imbastito una supersquadra appositamente per andare in Serie A, e credo che alla lunga, tutti quei grandi nomi messi insieme, possano fare la differenza.

Ha portato il suo staff?
Ho la fortuna di avere uno staff di grande competenza, ed è con me. Stefano ed il prof. Rovida sono inseparabili e li stimo profondamente. Lavoriamo con un intesa unica, Stefano ha grandi competenze maturate sul campo, ricopre in settimana il ruolo di maestro della tecnica con grande merito, in gara invece ha una supervisione su aspetti soprattutto tattici. Antonio Rovida è colui con cui studiamo la modulazione dei carichi condizionali, nell’ alternanza tra il lavoro a secco e quello calcistico.
 
Ci Pensa ancora all’ ipotesi estera per la sua carriera futura?
Francamente a Como mi trovo  molto bene, con le atlete sembra esserci un clima ideale fondato sul lavoro, ma anche sul sorriso. Per adesso sono concentratissimo sulla pianificazione quotidiana, vero che gli allenatori sono sempre di passaggio, e conosco bene le dure regole del gioco di questa attività, pertanto vivo giorno per giorno, ora è troppo presto per pensare al futuro.
 
Del suo passato, cosa tiene e cosa butta?
Tengo i miei errori, oggi so che non voglio commetterli più, e voglio essere sempre un esempio di professionalità inconfutabile. Butto via i successi, perchè sono armi a doppio taglio, e vorrei averne di nuovi senza dover pescare nei ricordi. 

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Mister Antonio Cincotta per averci concesso tale intervista e auguriamo a lue e al club Fcf Como 2000 i migliori successi per la stagione in corso.

Fiorentina Women’s: vittorie in trasferta per Prima squadra e Primavera

Vittoria di misura per la Fiorentina Women’s che vince per 1-0 in Piemonte contro la neopromossa Luserna, che aveva in carniere solo una vittoria e due pareggi fino a questo momento.
Decide tutto Patrizia Panico al 43′ del primo tempo, in una gara filata via non certo sul velluto per la squadra viola, che non ha potuto schierare il nuovo portiere svizzero Thalmann per problemi di tesseramento (fattore alla fine risultato non influente) e che era priva anche della squalificata centrocampista e capitana Giulia Orlandi. “E’ stata una partita strana più che difficile – ha detto mister Fattori – noi abbiamo costruito molto ma la loro difesa era buona e nelle ripartenza ci hanno creato le maggiori difficoltà. Siamo state brave a non subire, anche se ero in apprensione perché non chiudevamo la partita. Dato il lavoro che abbiamo fatto nelle vacanze, anche fisico, eravamo un po’ carichi, poi c’è stato qualche infortunio che ha sicuramente condizionato la nostra performance. La partita comunque è stata complicata, con una squadra che ci aspettava e ripartiva, noi abbiamo dominato il gioco ma alla prima disattenzione cercavano di punirci, abbiamo dovuto soffrire fino alla fine”. Nel primo tempo le viola prima del gol-partita vanno un paio di volte vicino alla rete ma è stato anche decisivo in almeno un’occasione il portiere gigliato Durante.
Non cambia il copione nella ripresa con le ragazze di casa, guidate in panchina dall’ex azzurra Tatiana Zorzi, che provano il tutto per tutto fino alla fine per arrivare al pareggio. Mister Fattori prova anche ad avvicendare in attacco Caccamo con la giovanissima Razzolini e alla fine porta a casa i tre punti che avvicinano la Fiorentina alla vetta della classifica, approfittando della sconfitta casalinga della (ex) capolista Verona per 2-4 da parte del Brescia. In testa con 22 punti c’è ora il Mozzanica (che ha regolato per 1-5 il San Zaccaria), a 21 punti lo stesso Verona, il Brescia è a 19, la Fiorentina a 17 con tre lunghezze di vantaggio sul Tavagnacco (vittorioso per 3-0 sul Riviera di Romagna). “Sì la classifica si è accorciata – commenta Fattori – noi dobbiamo vincere ogni partita prima di arrivare allo scontro con il Verona e anche dopo molte avversarie di livello devono venire in casa nostra quindi dobbiamo essere brave e fare risultato pieno, poi vedremo…adesso pensiamo al SudTirol, dobbiamo vincere un match alla volta e su questo ci concentriamo. Non lasceremo niente, sarà negli scontri diretti che si deciderà il campionato”. Sabato prossimo le viola, infatti, nella nona e terzultima giornata del girone di andata, hanno ancora un turno favorevole sulla carta perchè a San Marcellino alle 14.30 ricevono il Sud Tirol, penultimo in classifica a 5 punti, che ha pareggiato in casa in rimonta per 1-1 col fanalino di coda Vittorio Veneto.

Vittoria anche per la Fiorentina Women’s Primavera che a sua volta comincia l’anno (e il girone di ritorno) con un successo. In serata a Carrara finisce 0-7 contro il Don Bosco Fossone, già battuto largamente anche all’andata. Gara messa al sicuro già nei primi minuti di gara (2-0 dopo circa 10 minuti) e primo tempo chiuso sul 5-0. Per la squadra di Sara Colzi cambia poco nella classifica del girone interregionale che la vede al secondo posto. Sabato prossimo a San Marcellino, a seguire dopo il match della prima squadra, la gara non facile contro il Lucca.

Fonte: www.ilsitodifirenze.it

Al “Soprani” incanta un quartetto d’archi

Cielo grigio, ma clima non pungente in Romagna quest oggi. Tucceri Cimini ritorna in campo dopo oltre due mesi di assenza e riprende posizione sulla corsia di sinistra dal primo minuto. Mister Piolanti opta per Piemonte e Cimatti sulla linea offensiva con Baldini sull’ala destra, mentre Pugnali e Longato partono dalla panchina. Le bergamasche si presentano sul terreno del “Massimo Soprani” prive di Bartoli e con Iannella a mezzo servizio. Spazio quindi a Federica Rizza nel pacchetto arretrato e Mason e Giacinti in avanti con Giugliano schierata sulla trequarti.
40 secondi ed è subito goal: Giugliano riceve palla da Giacinti sul limitare dei sedici metri ospiti e Nuvola Rossa senza pensarci un secondo spara una cannonata al volo col destro che si insacca alle spalle di Tampieri. Le padrone di casa però non si scompongono e al 7’ sono pericolose con Principi che imbecca Galletti in piena area. Il capitano ravennate da posizione un po’ defilata sulla sinistra chiama Gritti al primo intervento a salvare in angolo. Le locali pressano e tengono alta la guardia e bisogna aspettare il 20’ per vedere una conclusione pericolosa della solita Giugliano che sorvola di poco la traversa. Due primi dopo Rizza pesca in profondità Mason che però calcia debolmente da buona posizione e Tampieri può far sua la sfera. Al 25’ Tucceri Cimini va al cross dalla sinistra, sul quale Cimatti non arriva per un centimetro e Gritti agguata. La laterale ex Torres è protagonista ancora al 26’ con una bomba terrificante dai 25 metri che si stampa sulla traversa clamorosamente. Nel momento migliore per le padrone di casa le biancocelesti trovano il raddoppio: è il 31’ quando Giacinti serve al centro Mason che non riesce a controllare, la palla arriva però a Scarpellini che fucila di sinistro, bucando l’incrocio alla sinistra di Tampieri. Le romagnole sono però bravissime a reagire subito, trovando la rete del 2-1 dopo un minuto circa. Tucceri Cimini scodella una punizione dalla trequarti in piena area, Piemonte svetta più alta di tutte e indirizza alle spalle di Gritti. Le ospiti accusano il colpo e si fanno schiacciare per una decina di minuti, poi al 43’ dopo un bello scambio con Mason, è Stracchi a liberarsi al tiro, ma la palla è sul fondo. Trascorso il 45’ e due primi di recupero termina una prima frazione ad altissima intensità.SZ Mozz goal
Rientrate dagli spogliatoi sono subito pericolosissime le locali con un pallone in piena area di Piemonte sul quale Cimatti non interviene, spiazzando per un attimo Gritti che riesce in qualche modo a toccare con la punta del piede, favorendo così Locatelli che può liberare. Scampato il pericolo le bergamasche fanno quadrato e in meno di un quarto d’ora chiudono la pratica. E’ il 4’ della ripresa quando Giugliano, con un tocco vellutato, salta la difesa locale e dà a Mason un pallone su un piatto d’argento, che la n. 7 biancoceleste, sola davanti all’estremo difensore ravennate, trasforma in rete con un morbido affondo. Tre minuti più tardi è invece Scarpellini che ritorna a vestire i panni di Botticelli, disegnando il perfetto assist per Giacinti che con una precisa volée gonfia la rete, avanzando ancora in classifica marcatori. Al 12’ cala il sipario ed è il Panzer della Val Cavallina stavolta a confezionare il cross rasoterra dalla sinistra che Giugliano raccoglie e tuona a botta sicura; la sfera è deviata da Tucceri Cimini e si insacca nuovamente alle spalle dell’incolpevole Tampieri. Gara virtualmente chiusa dopo un’ora di gioco. Entrambi gli allenatori operano tutti i cambi, ma le due compagini non trovano più la verve iniziale e così c’è lo spazio solo per apprezzare un bel tuffo di Gritti sul destro a giro di Principi e, sull’altro fronte, l’ottima risposta in angolo della collega romagnola sulla sassata dal limite della nuova entrata Rizzon. Dopo cinque minuti di recupero arriva il triplice fischio del signor Campagnolo di Bassano del Grappa. Festeggiano le giocatrici ospiti in campo e ne hanno ben d’onde, poiché da Verona arriva la notizia della vittoria esterna del Brescia sulla capolista. Un risultato che consegna dopo otto giornate la testa della classifica al Mozzanica e riaccorcia la griglia, permettendo alle rondinelle di ritornare a pieno diritto nella lotta al vertice. Il tutto prima della delicatissima sfida tra orobiche e scaligere che sabato prossimo andrà in scena al Comunale di Via Aldo Moro.

SAN ZACCARIA-MOZZANICA-1-5
Reti: Giugliano (M) al 1’, Scarpellini (M) al 31’ e Piemonte (SZ) al 32’ p.t.; Mason (M) al 4’, Giacinti (M) al 7’ e Giugliano (M) al 12’ s.t.

San Zaccaria (4-4-2): Tampieri; Petralia, Venturini, Montalti (Dal 15’ S.T. Salamon), Tucceri Cimini; Baldini (Dal 32’ S.T. Barbaresi), Principi, Barbieri, Galletti (Cap.); Piemonte, Cimatti (Dal 13’ S.T. Longato). All. Marinella Piolanti.
A Disposizione: Montanari, Salamon, Pugnali, Barbaresi, Pondini, Longato, Quadrelli.

Mozzanica (4-3-1-2): Gritti; Zanoletti(Dal 22’ S.T. Tonani), Schiavi, Locatelli (Cap.), Rizza; Scarpellini, Stracchi, Galli; Giugliano (Dal 22’ S.T. Rizzon); Mason, Giacinti (Dal 27’ S.T. Cambiati). All. Nazzarena Grilli.
A disposizione: Capelletti; Dossi, Tonani, Rizzon, Cambiaghi, Garavelli, Iannella.

Arbitro: Stefano Campagnolo di Bassano del Grappa
Assistenti: Ballardini e Hader di Ravenna.
Ammonite: Baldini (SZ), Cimatti (SZ) e Venturini (SZ).
Note: Giornata fredda, ma accettabile e senza sole. Campo di gioco in buone condizioni. Presenti un centinaio circa di spettatori. Migliori in campo: Piemonte (SZ) e Giugliano (M).

Fonte: www.asdmozzanica.it

Sporting Locri in campo con la Lazio contro le minacce

È finita con il risultato di 3-2 (2-1) a favore della Lazio l’incontro di calcio a 5 femminile del campionato di Serie A Elite con lo Sporting Locri, società la cui dirigenza si è dimessa per minacce. Si è conclusa così la giornata di sport contro la paura che ha visto la presenza sugli spalti, tra gli altri, del n.1 della Figc Carlo Tavecchio. “È stata una bella gara – ha commentato il presidente – e anche di buon livello tecnico per il gioco mostrato in campo dalle ragazze”. “Le ragazze di Locri hanno vinto. Siamo qui per questo e per dare solidarietà a loro e alla città. Questa collettività è vittima di discorsi che non c’entrano con lo sport”, ha detto Carlo Tavecchio, presidente della Figc, a Locri per l’incontro di calcio a 5 femminile tra lo Sporting, società la cui dirigenza si è dimessa per minacce, e la Lazio. “La Federazione – ha aggiunto Tavecchio – aiuterà lo Sporting a finire il campionato. Ma sono sicuro che non necessiteranno dei nostri contributi”.
Davanti al palazzetto dello Sport, poco fuori dalla città, si sono raccolte diverse decine di persone tra giornalisti, fotografi e operatori tv. Presenti per testimoniare la loro vicinanza anche alcune parlamentari tra le quali Lara Comi, eurodeputata FI, Enza Bruno Bossio, deputata Pd, e l’assessore al Lavoro della Regione Calabria Federica Roccisano. All’incontro assisterà anche il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, accompagnato dal presidente nazionale reggente della Lega calcio dilettanti, Antonio Cosentino.
Ad accogliere tutti il sindaco Giovanni Calabrese che si è preso in carico l’impegno di dare un futuro alla società, attraverso la ricerca di nuovi soci. “E’ importante che oggi – dice Calabrese – lo Sporting scenda in campo per dare una risposta indipendentemente dalla provenienza di queste minacce”.
Questa vicenda mediatica ha messo in ginocchio per l’ennesima volta la nostra città, esponendola in termini negativi. Sono dispiaciuto per quello che è successo. Prendo atto che oggi ci sono tanti parlamentari ed esponenti politici che sono venuti qui magari a fare una passerella e a farsi, alla fine, una bella fotografia. Purtroppo, a riflettori spenti, ci saremo solo noi a gestire una situazione di grande difficoltà”. “In ogni caso – aggiunge Calabrese – il messaggio che noi lanciamo oggi è quello di una Locri culla di arte e cultura. Certo mi guardo bene dal dire che qui la ‘ndrangheta non c’é: la ‘ndrangheta c’è e lo sappiamo tutti. Però questa città, i cittadini e l’amministrazione comunale hanno fatto di tutto per metterla ai margini anche grazie all’impegno dello Stato, dell’Arma dei carabinieri, della Procura e di tutte le forze dell’ordine. Questa è una città che non è più succube del potere mafioso. Adesso è necessario che non si spengano i riflettori sulle sorti della nostra comunità. Nessuno si è accorto che solo dieci mesi fa diecimila persone hanno manifestato per la salvaguardia del nostro ospedale. L’attenzione delle istituzioni è più che mai necessaria”.

Fonte: www.ansa.it

Girone A: La coppia di testa non si ferma, in coda termina in parità Atletico Oristano – Milan Ladies

Continua il testa a testa tra Como e Inter che guidano il girone A con 21 punti. Le comasche battono di misura un buon Mozzecane grazie al gol nella ripresa (65’) di Mazzola. Alla vittoria del Como risponde il 2-1 dell’Inter contro il Real Meda. Per le nerazzurre doppietta di Bonfantini, mentre la rete del Real Meda è un autogol della giovane Brustia.

Bella vittoria dell’Orobica, che conferma la terza posizione, battendo con un netto 6-0 il Villacidro. Per le orobiche a segno Merlo con una tripletta e una rete per Persani, Bonacina e Massussi. Giornata no per il calcio femminile sardo che vede sconfitta anche il Caprera e pareggiare l’Atletico Oristano. La formazione di patron Cau viene battuta dalla Bocconi per 3-0, pareggio, quindi per l’Atletico Orsitano che impatta 2-2 nel big match salvezza contro il Milan Ladies.

Sestina di gol anche per il Fimauto Valpolicella contro l’Azalee. Per le venete a segno Del Raso autogol, Boni, Capovilla, doppietta Leon e Mascanzoni Diana.

Girone B: La Jesina vince e si porta in testa complice il pari del Perugia, il Trento si aggiudica il derby con l’Azzurra, buio pesto per il Foligno

Colpo di scena nel Girone B con la Jesina che si porta in prima posizione scavalcando la Grifo Perugia. Le ragazze di mister Domenico Giugliano battono con un sonoro 5-0 il Padova. La vittoria marcheggiana va in archivio già nel primo tempo che si chiude sul punteggio di 4-0 grazie alla doppietta di Polli, e reti di Monterubbiano e Becci. Ad inizio ripresa arriva il gol del definitivo 5-0 firmato da Monterubbiano.

Impatta in casa la Grifo Perugia che non solo pareggia 1-1 con il Pordenone, ma perde anche la testa della classifica. Le umbre passano in vantaggio al 33’ con Seravalle, ma nella ripresa subiscono il pari del Pordenone con Lotto (26’).

Se l’aggiudica il Clarentina Treno per 4-1 il derby contro l’Azzurra, mentre il Gordige si impone 2-1 con il Marcon. Ancora non arriva la prima vittoria per il Foligno che subisce l’ottava sconfitta consecutiva contro il Vicenza che si impone di misura (1-0).  Manita del Pro San Bonifcio che si impone 5-2 sulla New Team Ferrara, che resta penultima.

Girone C: Il Castelfranco vola, in coda perdono tutte tranne la Reggiana che pareggia 1-1 col Castelvecchio

Si conferma in testa alla classifica il Castelfranco che batte 3-0 il Torino. Resta a -2 dalla prima posizione il Cuneo che ne rifila cinque all’Imolese (5-1). Vincono anche le altre piemontesi Accademia Acqui e Musiello Saluzzo. Le ragazze di fossati battono 4-0 l’Alessandria, mentre il Musiello vince in quel di Bologna per 6-2. Sono le ragazze di Panigari a portarsi sul 5-0 con Mellano doppietta, Tosetto, Marsili e Lavarone.
Poi le piemontesi si rilassano e subisconoi due gol di Antonecchia e Cappelli su rigore, prima del definitivo 2-6 firmato ancora da Mellano. La giovane attaccante azzurra sigla una tripletta. Il Musiello Saluzzo resta terzo.

Nel Girone B è una giornata di derby dopo quello vinto dall’Accademia Acqui, arriva anche la vittoria del Molassana Boero per 2-1 con l’Amicizia Lagaccio., mentre il derby di romagnolo tra Castelvecchio e Reggiana termina 1-1. È il Castelvecchio a portarsi in vantaggio all’22’ con Guidi, mentre al 50’ arriva il pari granata con Orlandini.

Girone D: Chieti – Roma continua la battaglia, prima vittoria per l’Eleonora Folgore contro la Lazio

Inizia con un batticuore il 2016 del Chieti che al “Denza” soffre ma conquista i tre punti. Le neroverdi subiscono il vantaggio locale con Asta al 47’, ma sul finire di gara trovano i due gol che indirizzano il match nel verso giusto. Per le abruzzesi a segno Di Camillo Giulia (84’) e Vukcevic (86’). Il Chieti resta prima in concomitanza con la Roma che dilaga in puglia. A Lecce le giallorosse vincono 4-0 con Proietti, Castiello, Pittaccio e Capaprelli.

Vittorie importanti per Nebrodi e Roma XIV. Le siciliane si impongono a Casalnuovo 1-0 contro le padroni di casa della Domina Neapolis, mentre la formazione romana vince 4-2 contro l’Apulia Trani.

Amarezza per il Catania che butta al vento tre punti facendosi rimontare dal Napoli Dream Team dal 3-0 al 3-3. Per le catanesi di mister Scuto a segno con Iannetti (34’), Coco (39’) e Cinnirella (76’) ma poi subiscono la reazione partenopea con Parascandolo (81’), Ascolese (83’) e De Rosa (90’).

Prima vittoria stagionale per l’Eleonora Folgore che batte 2-1 la Lazio e abbandona l’ultimo posto attualmente occupato dal Lecce.

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