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La bandiera nerazzurra sventola sull’Arena di Verona

Le nerazzurre ingranano la marcia e danno una bella svolta a questa prima parte di campionato fino ad oggi un po’ complicata. La quinta giornata di campionato vede in scena una superclassica della serie A femminile: Verona-Mozzanica, due squadre che dopo le prime quattro partite hanno bisogno assoluto di punti per sbloccare la propria classifica. Meglio fino ad oggi le venete che hanno totalizzato 5 punti, frutto della vittoria esterna con il Ravenna e dei pareggi con Fiorentina e Chievo. Solo tre lunghezze invece per le bergamasche che oggi devono fare a meno di Thalmann tra i pali, sostituita dalla debuttante Salvi, ma possono schierare in attacco Carolina Mendes, il cui trasfert è giunto alla vigilia del match. Mister Garavaglia opta per un 4-4-2 con Re e Alborghetti pronte a inserirsi per dar man forte alla coppia d’attacco.

Le nerazzurre sanno che dopo l’amara sconfitta con l’Empoli non possono perdere ulteriore terreno e partono a spron battuto dai primi minuti. Dopo due giri di lancette un rimpallo involontario di Pirone diventa un perfetto assist per la testa di Mendes, che da due passi impegna la belga Lemey nel primo intervento importante della gara. Un minuto dopo l’estrema difendente locale è ancora determinante, andando a volare letteralmente per deviare in angolo il destro a giro ravvicinato di Ledri. Le venete però non ci stanno a subire solamente e con rapidi contropiedi si rendono pericolose. Al 10’ Nichele, dal limite fa partire un fendente che viene respinto dal palo alla sinistra di Salvi. Ma al 14’il risultato si sblocca: Soffia scende sul fondo e dalla destra mette in area un cross perfetto per l’imperioso stacco di Thorvaldsdottir che incorna nell’angolino basso. Un brivido scende sulla schiena dei tifosi ospiti, che vedono materializzarsi lo spettro di una settimana fa, ma la rete veneta è solo un breve sussulto. Le nostre hanno il grande merito di tornare a premere nella metà campo avversaria e quattro primi dopo pervengono al pareggio: Stracchi batte un calcio piazzato dalla trequarti, Pirone si avventa sul pallone e indirizza la sfera alle spalle dell’incolpevole Lemey. Nichele, subito dopo, si presenta in area minacciosa, ma è determinante l’intervento in tackle di Rizzon che sbroglia la matassa. Prima Mendes, da posizione defilata, cerca un difficile pallonetto che non trova il bersaglio e poco dopo Alborghetti, su invito di Piacezzi, controlla e incrocia alla perfezione, ma la n. 1 locale compie un autentico miracolo e devia in angolo. Le bergamasche sono indemoniate e la solita Puma Alborghetti ringhia in area, la palla giunge a Mendes che d’esterno ciabatta a lato, a tu per tu con Lemey. Nel finale il Verona recrimina per un dubbio intervento di Piacezzi su Kongouli in piena area, ma il risultato non cambia e si va a riposo sull’1-1.

Nella ripresa le nerazzurre riprendono in mano lo spartito lasciato incompiuto e al 5’la gara prende una decisa svolta: Stracchi va a calciare dalla bandierina, Pirone svetta e incorna di prepotenza in rete, portando in vantaggio le ospiti. Due minuti più tardi Alborghetti riesce a servire la pimpante n. 11 ex Napoli e Verona che approfitta di uno svarione difensivo, ma Lemey è bravissima a chiuderle lo specchio e salvare in angolo. Le scaligere rispondono al quarto d’ora su azione d’angolo: Kongouli dalla bandierina trova la testa di Thorvaldsdottir che però non inquadra la porta. Al 27’le venete protestano ancora per un presunto fallo di mano in area di Re, la palla però rimane lì e Thorvaldsdottir in spaccata prova a indirizzarla in rete, ma Salvi è brava a chiuderle lo specchio. Il pallino del gioco è però in mano alle ospiti e al 33’Alborghetti confeziona un assist al bacio per Pirone che si presenta in area davanti Lemey, ma incredibilmente spedisce la sfera a lato. La greca Kongouli, la più propositiva delle locali in questa seconda frazione, ci prova senza fortuna col sinistro. Mister Garavaglia toglie la debuttante Mendes (buona la sua prova, specialmente nei primi 45 minuti) e inserisce Scarpellini al 90’ scoccato, per rimpolpare la mediana. Le nerazzurre controllano, ma all’ultimo secondo c’è ancora un brivido con Thorvalsdottir che riceve in area e in mezzo a due avversarie riesce a girarsi e battere al volo. Salvi non si fa sorprendere e si accartoccia sulla sfera, inchiodando il risultato. Gioisce al triplice fischio la ciurma di mister Garavaglia e il pubblico di fede bergamasca. Dopo Roma, le nerazzurre centrano un’altra vittoria esterna che sfata una tradizione negativa e mettono in cascina tre punti d’oro zecchino, ma soprattutto mostrano la parte più bella di questa squadra, quella di una formazione che sa lottare e sacrificarsi per 90’ minuti. Se questa e non quella vista nelle prime due gare è la vera Atalanta Mozzanica, i tifosi bergamaschi possono ancora sognare.

AGSM VERONA-ATALANTA MOZZANICA-1-2
Reti:
Thorvaldsdottir (V) al 14’e Pirone (A) al 18’p.t.;  Pirone (A) al 5’ s.t.

Verona (4-2-3-1): LEMEY; LIPMAN, HILL, ASGRIDOTTIR, SOFFIA (dal 22′ s.t. GIUBILATO); BARDINI, PEARE; KONGOULI, NICHELE, FISHLEY (dal 29′ p.t. PASINI); THORVALDSDOTTIR. All. Renato Longega. A disposizione: Buhigas, Zanoni, Pasini, Giubilato, Poli.

Mozzanica (4-4-2): SALVI; MOTTA, PIACEZZI, RIZZON, LEDRI; RE, FUSAR POLI, STRACCHI, ALBORGHETTI; MENDES (dal 45′ s.t. SCARPELLINI), PIRONE. All. Elio Garavaglia. A disposizione: Scarpellini, Rizza, Pellegrinelli, Baldi.

Arbitro: Andrea Faccini di Parma; Righetti e Mansueto di Verona.
Ammonite: Asgrimdottir(V) al 10′ s.t., Fusar Poli (A) al 24′ s.t., Thorvaldsdottir (V) al 37′ s.t.. Espulso il tecnico Renato Longega (V) al 28′ s.t.
Note: Cielo sereno, campo in erba sintetica. Presenti circa 300 spettatori. Recupero 1+3.

Credit Photo: Sergio Piana Photography

Serie A Futsal: occhi puntati su Ternana – Pescara

Siamo giunti alla decima giornata di Serie A e il campionato ogni domenica ci sorprende. Nella scorsa giornata la Ternana da una super Renatinha ha sbancato di misura Taranto, mente le capoliste Pescara e Olimpus, con alcune gare da recuperare, continuano a volare. infatti sono ancora imbattute in questa stagione.
In questi giorni tiene banco la questione la gara disutatasi tra Ternana e Città di Falconara con il giudice sportivo che ha sssegnato la vittoria a tavolino alla formazione marchigiana, con le farelle che hanno presentato il contro ricorso. Tutto questo perchè sembra che la giocatrice Lorenzoni Aurora nata il 17/02/2003, risulta priva della specifica autorizzazione all’attività agonistica rilasciata dal Competente Comitato Regionale e prescritta dall’art. 34ccomma 3 della NOIF.
Il Giudice sportivo inoltre nelle ultime ore ha respinto il ricorso dello Stone Five Fasano e ha confermato la vittoria per 5-2 della Bellator, accusata di aver schierato la giocatrice Chiesa Paula Agostina in posizione irregolare di tesseramento.
Andiamo a vedere cosa ci aspetta nella decima giornata. si parte con l’anticipo delle 15.00 con il Fasano, reduce dalla vittoria contro il Rambla, che ospiterà il fanalino di coda del Città di Thiene del neo tecnico Serandei.
Alle 15.30 sono duele gare in programma. Il Cagliari, reduce dalla vittoria contro il Locri, che ospiterà la Bellator, mentre il Real Grisignano ospiterà il Locri che vuole tornare a vincere. Alle 16.00 il Kick Off ospiterà un Futsal Breganze agguerrito che vuole dimenticare la sconfitta amara contro il Città di Falconara.
Alle 17.00 l’Olimpus sarà ospite del Città di Falconara galvanizzata dalla vittoria di Sarcedo e dai tre punti assegnati dal Giudice Sportivo. Incontemporanea si giocheranno Montesilvano – Rambla e Futsal Salinis – Lazio. La decima giroanta si chiuderà con il posticipo delle 17.30 dove la capolista Pescara sarà impegnata a Terni contro la Ternana. Insomma, sarà una decima giornata tutta da vivere.

Credit Photo: Pagina Facebook Ternana Calcio Femminile

Melania Martinovic firma una tripletta e trascina le giallorosse

Con una grande prova, frutto di tanto carattere e di un ottimo gioco, la Res Roma espugna il campo dell’Empoli Ladies con un perentorio 4 a 0 e sale in classifica a quota 6 punti, balzando al sesto posto del ranking. Protagonista assoluta del match è Melania Martinovic che con tre gol trascina la Res Roma al secondo successo stagionale.

Mister Melillo opta per il modulo 4-3-1-2, con Pipitone tra i pali, Labate, Romanzi, Fracassi e Savini in difesa, Picchi, Greggi e Ciccotti a centrocampo, e con Simonetti alle spalle di Martinovic e capitan Nagni.

È l’Empoli a partire con il piede sull’acceleratore e nei primi 120 secondi mette in due occasioni i brividi alla retroguardia giallorossa: al primo minuto Orlandi serve Bargi che tenta di superare Pipitone con un pallonetto che termina di poco alto; un minuto dopo Cinotti entra in area e con un bel diagonale costringe Pipitone alla deviazione. La Res ordina le idee con il passare dei minuti ed inizia a macinare azioni da gol: al quinto Ciccotti manda di poco fuori un bel diagonale da dentro l’area mentre due minuti dopo Martinovic entra in area ma perde l’attimo per il tiro, con le padrone di casa che si salvano in corner. All’undicesimo il gol che sblocca il match: millimetrico lancio di Labate per Martinovic che supera in velocità la retroguardia empolese e con un preciso pallonetto supera Baldi. La risposta dell’Empoli è tutta in due tiri dalla distanza di Morucci e Mastalli entrambi facilmente parati da Pipitone. Al ventesimo Labate manda di poco fuori da buona posizione; al minuto 23 Nagni si libera di un difensore e con un bel tiro al volo gonfia la rete empolese ma l’arbitro annulla per una presunta carica sul difensore. Al ventiseiesimo giunge il raddoppio: cross dalla sinistra di Greggi e tiro di prima intenzione di Ciccotti che batte Baldi e firma il 2 a 0. L’Empoli non riesce più a rendersi pericolosa e allo scadere giunge la terza rete, ancora ad opera di Martinovic che su assist di Simonetti supera Baldi con un altro preciso pallonetto.

Nella ripresa il copione resta simile: l’Empoli parte bene alla ricerca del gol che riaprirebbe il match e si rende subito pericolosa con Mastalli, il cui tiro termina fuori, e con Bargi la cui conclusione è parata da Pipitone. Al decimo Simonetti impegna Baldi con un destro dalla distanza, mentre al sedicesimo arriva il poker giallorosso, griffato ancora una volta Martinovic, ma stavolta il merito è tutto di Nagni, che con un bel tiro dal vertice dell’area costringe Baldi alla corta respinta e per il bomber capitolino è semplice siglare il 4 a 0. Il match resta piacevole, con l’Empoli che cerca il gol della bandiera e con le giallorosse che con capitan Nagni e Martinovic sfiorano più volte la quinta marcatura.

EMPOLI LADIES – RES ROMA 0-4
Marcatrici:
11′ 45′ 61′ Martinovic 26′ Ciccotti

Empoli: Baldi, Di Guglielmo, Esperti, Prugna, Orlandi, Bargi, Meropini (53′ Acuti), Mastalli (72′ Orsi), Morucci (25′ Caucci), Cinotti, Filangieri. A disp.: Vicenzi, Venturini, Naticchioni, Borghesi. All.: A.Pistolesi

Res Roma: Pipitone, Romanzi 57′ Lommi), Savini, Fracassi, Labate, Ciccotti, Greggi, Picchi, Simonetti (87′ Orlando), Nagni, Martinovic (75′ Palombi). A disp.: Parnoffi, Chiappa, Corrado, Natali, Orlando. All.: F.Melillo

Arbitro: Moretti di Città di Castello

Credit Photo: Pagina Facebook Empoli Ladies FBC

 

Juventus Women a gonfie vele: 2-1 a Bari in rimonta

Quinta vittoria per la Juventus Women, che supera in trasferta il Pink Bari e continua a punteggio pieno la sua cavalcata in campionato.
 

Anche questa volta, come nella giornata precedente a Vinovo contro il Verona, la partita non è affatto semplice, tant’è che la vittoria per le ragazze di Guarino arriva nella ripresa, e in rimonta.

Nella prima frazione di gioco, esattamente come 7 giorni fa, sono le bianconere a fare la partita, ma non c’è in avanti la sufficiente concretezza, eccezion fatta per un gol di Cantore, annullato per fuorigioco al minuto 19.

Accade tutto nel secondo tempo: al sesto minuto Caruso colpisce l’esterno della rete, nove minuti dopo una punizione di Piro si insacca nell’angolo basso a sinistra di Giuliani e porta in vantaggio la squadra padrona di casa.

La Juventus si scuote, anzi, si scatena: il pari è un gran destro a incrociare di Glionna al 21′, mentre la marcatura decisiva, di Bonansea, è una bel tiro da centro area, dopo un cross da destra.

«Il Pink Bari ha giocato una grande partita, ce la ha messa tutta per fare l’impresa e ce la stava per fare – il commento di Coach Guarino – Noi siamo state brave a tirare su il match, ma oggi siamo mancate soprattutto nell’approccio alla gara».

«Una vittoria di carattere, molto importante per noi», spiega l’autrice del gol del pareggio, Benedetta Glionna.

Credit Photo: Juventus Women

Fiorentina Women’s – Tavagnacco: niente luci in fondo al tunnel

“… vorrei che si rivedesse la vera Fiorentina…” ha detto Elena Linari nell’intervista di venerdì, questo desiderio è rimasto per ora inesaudito e rimandato, anche sabato non abbiamo rivisto la vera Fiorentina, quella della scorsa stagione. E credo sia molto difficile poterla rivedere senza il rientro di Alice Parisi, più precisamente della migliore Alice Parisi. Visto che la società non ha saputo, o forse voluto, veramente rafforzare questa squadra con acquisti pronti: un difensore, un centrocampista e un attaccante di livello per poter affrontare al meglio i tanti impegni, a partire dalla Champions, che aspettavano la Fiorentina. Il pareggio è stato di rigore, ma pur non brillando la Fiorentina, tornata al 4-3-3, ha sempre tenuto nella sua meta campo il Tavagnacco, che si è affidato al più classico dei giochi di rimessa. In ogni modo troppi errori nei passaggi, alcuni anche semplici e poche idee hanno caratterizzato anche questa partita della Fiorentina. Purtroppo la squadra non è più brillante, come eravamo abituati a vedere, ricordiamoci comunque anche delle energie fisiche e mentali spese mercoledì col Wolfsburg.
Così anche col Tavagnacco si è trovata immeritatamente in svantaggio, grazie anche ad una discutibile decisione arbitrale che assegna alle friulane un rigore molto dubbio, ma anche ad alcune decisioni incomprensibili delle stesse giocatrici viola. Come quando Bonetti calcia di sinistro una punizione parata agevolmente dal portiere, da posizione in cui, per calciare in porta, sarebbe stato meglio un destro e Linari era già pronta per farlo. Come quando Caccamo si procura una buona punizione sui 25 metri che inspiegabilmente Adami batte velocemente per una compagna con una azione senza esito, mentre si poteva tentare di calciare in porta. Come un calcio d’angolo con quasi tutta la squadra in area battuto corto da Bonetti per Carissimi che perde palla e innesca un pericoloso contropiede del Tavagnacco fermato per fortuna da un ottimo intervento di Bartoli.
Oltre al centrocampo che non funziona più come un orologio svizzero, così era nella scorsa stagione ma forse siamo stati abituati anche male, sembra che nelle ragazze non ci sia più quella luce negli occhi, quella cattiveria che le possa spingere a raggiungere qualsiasi risultato, a questo proposito è sintomatica la decisione strana di Caccamo che entrata in area ed in posizione in cui poteva tirare in porta o crossare butta fuori la palla per via di due giocatrici (Mauro e Martinelli)  rimaste a terra nel precedente contrasto di piede. La calciatrice è stata subito rimproverata, giustamente, da Fattori è ha fatto arrabbiare un po’ tutti nella tribuna del Bozzi. Un altro problema della Fiorentina è che non riesce più a trasformare la grande mole di lavoro in occasioni da gol nitide, ci si riallaccia al discorso cattiveria ma anche al fatto che sembra solo la Bonetti, in questa squadra, in grado di accendere la luce e la stessa Caccamo, pur generosa, non riesce più a dare alla squadra il contributo dello scorso anno.

Stephanie Ohrstrom
Dopo l’ottima prova contro il Wolfsburg (incolpevole sui gol subiti e autrice di straordinarie parate) conferma che almeno lei ha dimenticato le ultime disavventure della difesa viola anche se in effetti contro il Tavagnacco non ha dovuto compiere nemmeno un intervento degno di tale nome, le friulane non hanno mai tirato nello specchio della porta se non con il rigore, che in tuffo la brava Stephanie aveva quasi preso, e con un tentativo di Clelland in pieno recupero parato agevolmente dalla svedese. Non avendo impegni di ruolo la vediamo uscire, con ottimo tempismo, di piede dalla propria area a sbrogliare una situazione che poteva diventare pericolosa e anche ad impostare il gioco con un bel lancio sulla trequarti avversaria pescando Bonetti che innesca a sua volta Guagni sulla corsa conclusa con un cross rasoterra nell’area piccola dove Mauro viene anticipata di un soffio da un’avversaria. Affidabile. 6,5.

Elisa Bartoli
Riportata sull’esterno mette il solito piglio e la solita grinta sulla fascia sinistra sia in difesa che nelle puntate in avanti. In una delle sue incursione viene atterrata da Erzen che prende il giallo. Ferma un pericoloso contropiede del Tavagnacco sul calcio d’angolo battuto corto da Bonetti per Carissimi. Sicura. 6.

Elena Linari
Di testa sono tutte sue e dimostra la consueta sicurezza e tranquillità, dalle sue parti Clelland non passa e la scozzese si è spesso defilata per evitarla. Autrice anche di un buon colpo di testa in attacco, su una punizione di Bonetti, ribattuto dalla difesa friulana. Non disdegna di uscire palla al piede per impostare l’azione e rimedia spesso a qualche sbavatura del centrocampo. Insostituibile. 6,5.

Alice Tortelli 
Inizia a corrente alternata con prima un’incertezza su appoggio di Ohrstrom quando si fa rubare palla da Brumana al limite dell’area, per fortuna l’attaccante del Tavagnacco si porta la palla in fallo laterale. Poco dopo esce bene dalla sua meta campo e salta l’avversaria con autorità impostando il gioco, cosa che raramente le vediamo fare. Non passano che pochi minuti, durante la fase di disimpegno, si fa rubare il pallone, in malo modo dalla Clelland, fermandola poi con le cattive e prendendo l’ammonizione e concedendo una punizione pericolosa vicino al vertice sinistro dell’area viola. La vediamo poi fare un bel lancio per Bonetti. Ma la cosa più grave è che sulla sua coscienza c’è il rigore provocato, anche se involontariamente, aggravato dal fatto che il suo precedente rinvio di testa non era stato proprio impeccabile. Insufficiente. 5.

Alia Guagni
Impegno costante e tanto cuore da parte del capitano che corre per tutto il campo. La troviamo a colpire di testa per liberare dalla sua area o a colpire sempre di testa in area avversaria. La vediamo fare un bel recupero su Clelland lanciata in area o eseguire le solite rimesse lunghe da fallo laterale che spesso mettono in difficoltà le friulane. Prova anche ad emulare il mancino di Bonetti ma il suo purtroppo finisce sopra la traversa. Inesauribile. 6,5.

Precillia Rinaldi
Era alla sua seconda partita da titolare dopo quella col Bari. Giocatrice precisa che non sbaglia nulla ma nello stesso tempo non sembra ancora in grado di dare quel qualcosa in più che serve alla Fiorentina. Bella un azione dove salta l’avversaria in area e tira, ma viene ribattuta dalla difesa. Ancora da rivedere. 6.

Greta Adami
Si presenta con un destro da fuori ma colpisce troppo d’esterno e la palla va sul fondo. Inspiegabilmente batte velocemente una punizione per una compagna con azione che non porta a nulla, mentre la posizione permetteva di tentare di calciare in porta. Nella ripresa suo un bel cross in area per Bonetti che appoggia dietro a Guagni che calcia alto col mancino. Poi perde un pallone sanguinoso sulla propria trequarti ma per fortuna Linari rimedia. Infine allo scadere colpisce di testa, da azione d’angolo, ma il tiro viene parato dal portiere. Insufficiente. 5,5.

Marta Carissimi
Si vede poco nelle fasi iniziali. Si accende alla mezzora quando ruba una bella palla a Catena con un passaggio per Mauro innescando una buona azione viola. Poi l’errore su un calcio d’angolo, con quasi tutta la squadra in area, battuto corto da Bonetti proprio per lei che perde palla e innesca un pericoloso contropiede del Tavagnacco fermato per fortuna da un ottimo intervento di Bartoli. Su un bel lancio della Bonetti salta la diretta avversaria in area, ma viene poi fermata in angolo. Insufficiente. 5,5.

Tatiana Bonetti

Le iniziative più pericolose passano tutte dai suoi piedi, se si accende lei il motore della Fiorentina va a regime, questo è uno dei difetti della Fiorentina di quest’anno. Parte anche lei in sordina per iniziare a macinare gioco alla mezzora quando un suo cross per Mauro viene catturato dal portiere friulano Ferroli che toglie letteralmente la palla dalla testa dell’attaccante viola. Poco dopo un sinistro velenoso indirizzato all’angolino basso della porta del Tavagnacco, viene fermato da Ferroli che ci arriva deviando in angolo con una bella parata. Poi l’angolo battuto corto, già citato, quando in area c’era quasi tutta la squadra viola. Suo l’appoggio dietro per Guagni che va al tiro. Autrice anche di un bel filtrante che stava per mettere Caccamo sola davanti al portiere, deviato con la punta della scarpa da un difensore. Segna con la solita freddezza e precisione il rigore. Non è la migliore Tatiana ma pian piano ci sta arrivando. In crescita. 6,5.

Ilaria Mauro
Parte subito bene con un tiro su assist di Caccamo deviato in angolo. Poi la vediamo sbagliare alcuni passaggi facili. E infine sparire pian piano dal vivo del gioco, specialmente nella parte finale del tempo. Questo trend continua nella ripresa quando al 56′ viene sostituita, dai tecnici viola, con Brazil. Stanca. 5,5.

Patrizia Caccamo
Autrice di azioni alla sua maniera sulla fascia iniziando con un bell’assist per Mauro,  o con dribbling che costringono le avversarie al fallo in posizioni critiche o che portano a dei bei cross in area. Dimostra la sua generosità andando a recuperare un cross dalla fascia destra di Mauro, con la palla che sembra essere troppo lunga ma Caccamo la  raggiunge fornendo un assist a Rinaldi. Si procura una buona punizione sui 25 metri che inspiegabilmente Adami batte velocemente invece di provare il tiro in porta. Riceve da Rinaldi e si invola sulla sinistra saltando Camporese che si aggrappa per fermarla ma forse l’arbitro da il vantaggio perché Caccamo crossa per Mauro e qui l’arbitro fischia un fallo all’attaccante viola. Alla mezz’ora salta con un sombrero un’avversaria che tocca con la mano ma l’arbitro non interviene. Nella ripresa è protagonista della decisione che fa imbestialire i tecnici viola e arrabbiare un po’ tutti in tribuna: entrata in area in posizione in cui poteva tirare in porta o crossare butta fuori la palla per via di due giocatrici (Mauro e Martinelli) rimaste a terra nel precedente contrasto di piede. Bello ma sfortunato un suo tentativo in rovesciata. Sufficiente. 6.

Ellie Brazil     
Dal 56′ al posto di Mauro. Si vede poco salvo una bella iniziativa sulla fascia destra che ottiene però solo un calcio d’angolo. Ha la fortuna di innescare l’ azione che porta al rigore con un lancio perfetto per Guagni che crossa al centro dove Camporese tocca col braccio. Fortunata. 6.

Sigrun Einarsdóttir
Entrata al 75′ al posto di Rinaldi subisce subito un brutto fallo commesso da Camporese. Ingiudicabile.

Valery Vigilucci
All’ 80′ entra al posto di Tortelli. Troppo poco per esprimere un giudizio. Ingiudicabile.

Fattori e Cincotta:
Fattori ha seguito, come al solito, con molta partecipazione la gara e l’abbiamo visto, giustamente, furibondo in particolare in due situazioni: quando Tortelli si fa rubare la palla da Clelland (come detto sopra) e quando la Caccamo butta via il pallone appena entrata in area perché due giocatrici erano a terra per un innocuo contrasto. Come soleva dire Sosa la frittata si fa con le uova che si ha disposizione, forse anche i due tecnici delle Women’s si trovano attualmente nella stessa situazione. Assolti. 6.

Terna arbitrale:
Dopo un arbitraggio iniziale tranquillo Giacometti di Gubbio decide di avviare lo show intorno alla mezzora, forse irritato perché i famosi spalatori di neve fiorentini in Gubbio hanno trascurato la sua casa.  Caccamo salta di netto la Erzen (tra l’altro già ammonita) che la atterra. L’arbitro non fischia nemmeno il fallo. C’era fallo e ammonizione per la slovena, e quindi rosso. Poco dopo Guagni riceve un brutto colpo da Mella entrata a gamba tesa, forse non volontariamente, ma l’arbitro ignora del tutto l’azione. Una bella iniziativa di Rinaldi per Caccamo che si invola sulla sinistra saltando l’avversaria (la n. 11 Camporese) che si aggrappa per fermarla ma forse l’arbitro da il vantaggio perché Caccamo crossa per Mauro e qui l’arbitro fischia un fallo o non si capisce cos’altro all’attaccante viola. Poco dopo Caccamo Salta con un sombrero un avversaria che tocca con la mano ma l’arbitro (a due passi è impossibile non abbia visto, forse lo ha ritenuto involontario) non interviene, interviene invece sul rovesciamento di fronte per assegnare un rigore molto dubbio, su Tortelli che in scivolata colpisce forse la palla col gomito sull’azione di Clelland (applicando lo stesso metro di qualche secondo prima anche questo sarebbe involontario e quindi non sanzionabile). C’è anche il dubbio, dalla dinamica dell’azione che l’eventuale contatto sul gomito fosse fuori area, ma le immagini non permettono di chiarire. Brutto fallo commesso da Camporese su Einarsdottir appena entrata che meritava senz’altro il cartellino giallo, provvedimento non considerato dall’arbitro. Guagni crossa al centro dove Camporese tocca col braccio e l’arbitro assegna il secondo rigore stavolta alla Fiorentina, anche questo non sembrava proprio limpido. Insufficiente. 5.

Tavagnacco:
Menzione per Lana Clelland che in attacco ha fatto reparto da sola e per Serena Ferroli che ha fatto alcuni interventi decisivi per la sua squadra.

Credit Photo: Pagina Facebook Fiorentina Women’s FC

Alessandra Gangemi: “Non dobbiamo sottovalutare il Real Colombo”

Per Alessandra Gangemi questa stagione sportiva è certamente molto speciale: segna il suo ritorno sui campi di calcio dopo circa un anno e mezzo di assenza per un grave infortunio. Rivederla indossare la maglia neroverde è stata una bella emozione per tutti coloro che l’hanno sempre incoraggiata a non mollare.

La giocatrice si è lasciata dunque alle spalle il brutto periodo e pian piano sta riacquistando la forma giusta: grande caparbietà, grinta e incredibile generosità le doti che non le sono mai mancate, Gangemi è tornata per riprendersi il calcio ed essere di nuovo una delle colonne della squadra di mister Lello Di Camillo.

“È stato stupendo per me tornare – esordisce Gangemi – ho sempre giocato, non ho mai mollato nonostante gli infortuni che ho patito. Due anni fa avevo allentato la presa dopo il grave infortunio, ma sentivo tantissimo la mancanza del calcio e mi sono detta che dovevo riprendere. Ho avuto tante testimonianze di affetto, tutti mi chiedevano quando sarei tornata. La squadra, i dirigenti e il mister mi sono stati vicini quando mi sono fatta male: per me è stato facilissimo tornare, un anno e mezzo è volato via senza quasi che me ne accorgessi. Sto cercando di tornare al top della forma, si sente che sono stata fuori per tanto tempo. Spero di poter al più presto correre al massimo, mettere palloni al centro e far segnare. Partita dopo partita mi sto impegnando molto, mi sto allenando tutti i giorni, sono tornata per fare bene”.

La partita con il Real Colombo (appuntamento allo Stadio Angelini alle ore 14.30) nasconde non poche insidie: la squadra romana ha infatti zero punti, ma guai a prendere sottogamba l’impegno come sottolinea Gangemi:
“Arriviamo in buone condizioni a questo match, ma non dobbiamo sottovalutare i nostri avversari anche se hanno zero punti. Noi dovremo far fronte ad alcune assenze.
Non conosco sinceramente il Real Colombo, ma sono sicura che verrà a Chieti agguerrito e voglioso di cercare il risultato contro di noi. Ci siamo allenate in settimana per preparare al meglio il match: io ho fatto un po’ meno a causa del solito affaticamento derivante dalla mia lunga assenza dai campi, ma mi sento comunque bene. Temo il fatto di non conoscere troppo la squadra che affronteremo, dovremo stringere i denti per vincere. Domenica dovremo entrare in campo più concentrate del solito e rimanere unite prendendo spunto dalla rimonta di Catania.
La partita è importantissima: dobbiamo assolutamente vincere. In caso di tre punti potremmo fare un buon salto in classifica”.

Non molti avrebbero scommesso ad inizio stagione sulla rinnovatissima squadra neroverde invece sono arrivati  subito buoni risultati: finora sette punti che testimoniano invece il buon lavoro svolto da tutti in questo inizio di campionato che lascia così ben sperare per il futuro.
“Non mi aspettavo che potessimo fare così bene fino a questo momento – afferma Gangemi – ma non perché io volessi sottovalutare le nostre qualità. Si è rivelato buono il lavoro fatto finora. Domenica scorsa abbiamo rimontato due reti a Catania in dieci su un campo notoriamente difficile. Ci abbiamo creduto fino alla fine senza mai mollare: pur avendo preso il secondo gol all’inizio del secondo tempo siamo state brave a non scoraggiarci conquistando un punto importante”.

Senza ombra di dubbio la forza di questa squadra si sta rivelando l’unione del gruppo.
“Nel calcio il fattore fondamentale è proprio il gruppo: quest’anno vedo coesione fra tutte, ci sono tante ragazzine e poi noi che siamo qui da tanti anni. Alla lunga questo mix può risultare decisamente un’arma in più. Se c’è qualcosa che non va incoraggiamo e diamo consigli a quelle più piccole. Non so dove arriveremo, ma penso che potremo fare bene. Già il pareggio a Catania ha rappresentato quasi una vittoria: era importante fare risultato contro una delle favorite del campionato. Domenica prossima ci saranno anche degli scontri diretti al vertice della classifica dunque sarà fondamentale conquistare tre punti. Dobbiamo puntare alla vittoria contro il Real Colombo, poi ci aspetterà un altro scontro difficilissimo a Napoli”.

Servirà anche l’apporto del pubblico neroverde:
“Abbiamo dei tifosi che ci seguono con grande affetto e per noi è importantissimo poter contare su di loro”.

Credit Photo: Chieti Calcio Femminile

 

Post partita, mister Giampietro Piovani: “Sono fiero di tutta la squadra”

Fuori dagli spogliatoi Giampietro Piovani si gode il primo tempo d’applausi e il succo della prestazione, ossia i 3 punti in un turno in cui tutte le “big” hanno sofferto: “Le ragazze erano stanche ma il gruppo ha risposto a meraviglia. Il nostro primo tempo è stato il migliore che ho visto finora, Sikora ed Heroum sono in crescita e la squadra si è aiutata tantissimo nel momento di difficoltà. Il mio plauso va anche a quelle ragazze che stanno trovando poco spazio ma che comunque lavorano sempre sodo e supportano la squadra. Con questo spirito presto avranno anche loro l’opportunità di scendere in campo. Sono fiero di tutta la squadra”.

Credit Photo: Pagina Facebook ACF Brescia Calcio Femminile

Vittoria del cuore e della fame, il Brescia Calcio Femminile batte 2-1 il Ravenna Woman

Il Brescia Calcio Femminile si impone 2-1 sul Ravenna Woman, gioca un primo tempo arrembante, nel finale soffre per un gol “della domenica” delle romagnole, ma alla fine ottiene i tre punti meritati. Al Club Azzurri le leonesse strappano una vittoria fondamentale. Nella giornata in cui la Juventus vince 2-1 in rimonta a Bari e il Tavagnacco impatta 1-1 con la Fiorentina, la squadra di mister Piovani ha dimostrato di saper tirare di fioretto, e anche di spada quando serve. Di fioretto nel primo tempo, quando la squadra ha macinato un bellissimo gioco, con trame deliziose; di spada nel secondo, quando la bombola di ossigeno ha iniziato ad andare in riserva. Nella prima frazione il Brescia si trova ad occhi chiusi, con Giugliano che illumina per le compagne. All’8′ la fantasista imbecca Girelli su punizione ma il colpo di testa del capitano trova l’intervento prodigioso di Guidi.

Il Brescia colleziona corner (quattro in dieci minuti) e al 10′ ecco il vantaggio: solito angolo al bacio di Giugliano, sul primo palo interviene Sabatino che insacca con un esterno destro strepitoso.
Le leonesse sono scatenate ma un po’ sprecone: fra il 12′ e il 13′ potrebbero raddoppiare con le occasioni di Tomaselli e Sikora,
Al 15′ cross dalla destra di Heroum, Guidi esce male in area e la sua respinta finisce sui piedi di Hendrix che non ne approfitta a porta vuota e mette a lato.
Al 21′ fa molto meglio Girelli, in un momento di forma strepitosa: Heroum imposta per Sikora a destra, cross della polacca che ancora una volta Guidi smanaccia come può, sulla ribattuta si avventa il capitano per il 2-0. 
Il Brescia CF non cala sul piano dell’intensità e potrebbe ancora andare in rete per tre volte. La prima al 31′, con corner di Heroum per la testa di Daleszczyk con errore sotto porta, al 32′ con azione insistita di Sikora, prima di piede e poi di testa, e infine con quella che è l’azione della partita. Al 41′ infatti Girelli crossa alla perfezione per Sabatino, l’attaccante si coordina in semirovesciata, ma la palla colpisce la traversa e strozza l’urlo di gioia in gola al pubblico di casa.

Nella ripresa il Brescia cala di intensità, complice la partita di Champions giocata contro il Montpellier pochi giorni prima, e il Ravenna ne approfitta per mettere le biancoblù in difficoltà. Al 13′ da una mischia in area arriva il gol che riaccende la partita. Da quasi metà campo Pittaccio lascia partire un tiro improbabile verso la porta di Marchitelli, l’estremo difensore battezza fuori il tiro e viene sorpresa dalla parabola. Al 15′ nemmeno l’espulsione di Carrozzi per fallo di mano e seconda ammonizione aiuta il Brescia a uscire dal momento di difficoltà. Le romagnole aggrediscono su ogni pallone e le leonesse soffrono. Piovani butta dentro Bergamaschi per un’esausta Sikora e Giacinti per Heroum e “Cip e Ciop” aiutano la squadra a tenere il preziosissimo risultato.
Al triplice fischio del direttore di gara Bianchi arriva il grande sospiro di sollievo. Una vittoria meritata e fondamentale, certo un po’ sofferta, ma anche per questo bellissima. 

IL TABELLINO
BRESCIA CF-RAVENNA WOMAN 2-1
BRESCIA CF
: Marchitelli; Di Criscio, Hendrix, Mendes; Sikora (22′ st Bergamaschi), Heroum (37′ st Giacinti), Giugliano, Daleszczyk, Tomaselli (1′ st Fusetti); Girelli, Sabatino. (Ceasar, Cacciamali, Ghisi, Pettenuzzo). All. Piovani.
RAVENNA WOMAN: Guidi; Costantino (1′ st Quadrelli), Carrozzi, Pugnali, Baldini (39′ st Barbaresi), Pittaccio, Casadio, Campesi (23′ st Cuciniello), Manieri, Errico, Tucceri. (Cicci, Muratori, Alunno, Cimatti). All. Balacich/Rizzo.
ARBITRO: Bianchi di Prato
RETI: pt 10 Sabatino, 21′ Girelli; st 13′ Pittaccio.
NOTE: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori 400 circa. Espulse: Carrozzi per doppia ammonizione. Angoli: 6-3 per il Brescia. Recuperi: 1′; 4′.

Credit Photo: Brescia Calcio Femminile

 

Ravenna Woman sconfitto, ma a testa alta

Un primo tempo da incubo e una ripresa nella quale le biancorosse hanno messo in difficoltà le leonesse in evidente debito d’ossigeno. Ha il sapore dell’occasione sfruttata nel peggior modo possibile la trasferta in terra lombarda per la squadra di Balacich-Rizzo, che al “Club Azzurri” mette in mostra valore, voglia di lottare e sacrificarsi, anche in inferiorità numerica, ma lo fa solo dopo aver concesso un tempo alle avversarie che le esperte di mister Piovani sfruttano al meglio per conquistare prima il doppio vantaggio sbagliando anche numerose occasioni da gol anche grazie all’ennesima prestazione di grande qualità di Emma Guidi tra i pali.
Balacich schiera in campo il Ravenna con il consueto 4-3-3, in avanti c’è Baldini nonostante un fastidio alla caviglia che la tiene in dubbio fino all’ultimo.

La prima frazione di gioco per il Ravenna però è un vero e proprio incubo. Le leonesse imprimono subito un ritmo indiavolato alla gara. All’8’ su una punizione messa in area da Giugliano, Emma Guidi esegue una grande parata sul colpo di testa di Girelli. Nei primi dieci minuti la squadra di Piovani ha già collezionato quattro calci d’angolo e proprio sul quarto segnano. È il 10’ quando Sabatino anticipa tutti e di testa spedisce in rete un tiro dalla bandierina di Tomaselli. Nemmeno il tempo di ragionare che il Ravenna torna sotto assedio. Al 13’ però per fortuna Tomaselli cicca il pallone sola davanti alla porta, mentre pochi secondi dopo un tentativo in acrobazia di Sabatino si trasforma in un assist per Sikora, che però è troppo decentrata e colpisce l’esterno della rete. Due minuti dopo ancora Guidi protagonista con un salvataggio su calcio d’angolo, con Hendrix che poi non indovina il tap-in. Chi centra il bersaglio invece è Girelli al 20’, che si ritrova il pallone sui piedi dopo una respinta di Guidi e deposita in rete. Il Ravenna prova ad allentare la tensione alla mezzora con un tiro alla distanza di Pugnali, ma Marchitelli non ha problemi. Dei guai invece continuano ad essercene per la difesa biancorossa che al 32’ viene aggirata da una fitta trama di passaggi bresciani che mandano al tiro Sikora, con Guidi ancora chiamata in causa. Al Brescia sembra riuscire tutto fin troppo facilmente, con il Ravenna che invece fatica a produrre gioco. Al 41’ su un cross dalla destra la cosa in assoluto più bella del primo tempo con Sabatino che ci prova con una girata spettacolare che è un autentico manifesto al calcio, ma la sua conclusione colpisce in pieno la traversa.

Al rientro in campo c’è subito un’occasione per Giugliano su punizione (para Guidi), poi c’è un bel momento per il Ravenna che all’8’ viene fuori con Pittaccio. L’ex Res Roma prima ci prova con un tiro da posizione defilata controllato da Marchitelli poi, al 13’, con un pallonetto dai quaranta metri sorprende il portiere e accorcia le distanze. Non c’è nemmeno il tempo di gioire, però, che le cose per le biancorosse si complicano quando Carrozzi in scivolata intercetta con la mano al limite dell’area un tiro di Girelli e colleziona il secondo giallo. L’espulsione della centrocampista porta rapidamente a un’incursione del Brescia che Guidi disinnesca con una doppia parata prima che Campesi debba lasciare il terreno di gioco in barella dopo uno scontro di gioco ed aver subito un colpo alla testa. Nonostante la superiorità numerica, però, il Brescia sembra risentire dell’impegno di coppa. Le lombarde di spengono via via e il Ravenna inizia a guadagnare metri, arrivando spesso dalle parti di Marchitelli, ma l’enorme sforzo fisico per l’inferiorità numerica pareggia comunque le forze in campo e le leonesse resistono, non senza affanno, fino alla fine.

 

IL TABELLINO DELLA GARA
BRESCIA – RAVENNA WOMAN 2-1
Reti: 10’ pt Sabatino, 20’ pt Girelli, 13’ st Pittaccio.
Ammonite: Carrozzi.
Espulse: 25’ st Carrozzi, 41’ st Balacich.
Arbitro: Deborah Bianchi di Prato.

Brescia: Marchitelli, Mendes, Sikora (22’ st Bergamaschi), Di Criscio, Sabatino, Girelli, Heroum (37’ st Giacinti), Hendrix, Daleszczyk, Tomaselli (1’ st Fusetti), Giugliano. A disp.: Ceasar, Cacciamali, Ghisi, Pettenuzzo. All.: Piovani.

Ravenna Woman: Guidi; Costantino (1’ st Quadrelli), Manieri, Tucceri Cimini, Casadio; Carrozzi, Errico, Campesi (22’ st Cuciniello); Baldini (38’ st Barbaresi), Pugnali, Pittaccio. A disp.: Cicci, Cimatti, Alunno, Muratori. All.: Balacich-Rizzo.

Note: giornata fredda. Spettatori 150 circa. Angoli 6-3. Recuperi: 1’ pt, 4’ st.

Credit Photo: Pagina Facebook Francesca Pittaccio

Benedetta Maroni tra le convocate nella Nazionale Italiana Under 16 Femminile

C’è una nerazzurre tra le 24 convocate per il primo raduno della Nazionale Italiana Under 16 Femminile. Nazzarena Grilli, da quest’anno sulla panchina delle azzurrine, ha convocato anche Benedetta Maroni, classe 2002 da quest’anno nella rosa della nostra primavera.

Le azzurrine si ritroveranno presso il centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti di Roma, dal 12 al 17 novembre.

Credit Photo: Femminile Inter Milano

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