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Nasce la squadra di calcio femminile della Feralpisalò

La Feralpisalò apre le porte alle Leoncine del Garda: una grande novità per il club gardesano che, dalla prossima stagione, avrà una nuova formazione giovanile femminile. Proprio in vista delle attività dell’annata 2016/17 la Feralpisalò ha deciso di invitare bambine e ragazzine che vogliano provare l’attività calcistica.
Lo stage è in collaborazione con l’ASD Olimpia Paitone.

Lunedì 13 giugno alle ore 18:30 e domenica 19 giugno alle ore 10, presso lo stadio “Lino Turina” di Salò, sarà possibile partecipare agli Open Days che vedranno lo staff tecnico della Feralpisalò coinvolgere in divertenti attività, con e senza il pallone, tutte le partecipanti nate nel 2004, 2005, 2006.

Per confermare la partecipazione basta mandare una mail a settoregiovanile@feralpisalo.it o rivolgiti a Nicola Chiesa al numero 335/6889022.

Coppa Italia: l’albo d’oro delle 42 squadre vincitrici dal 1971 ad oggi

Istituita nella stagione 1971/72, la Coppa Italia di calcio femminile è il torneo riservato alle squadre di Serie A e Serie B che si fronteggiano ogni anno per la conquista della coccarda tricolore. Alla competizione sono iscritte d’ufficio le 60 Società componenti l’organico dei Campionati Nazionali di Serie A e B per la stagione 2015/2016.

Elenco dei vincitori delle 42 finali di Coppa Italia disputate dal 1971 ad oggi.

Stag. Vincitore Date Luogo Partita Risultato
1971 Giallo e Rosso2.png
Roma
9 gennaio 1972 Roma Roma – Fiorentina Elettroplaid 1-0
1972 600px Giallo Verde e Rosso.png
Falchi Crescentinese
13 gennaio 1973 Roma Falchi Crescentinese – Lazio 4-1
1973 Granata.png
Falchi Astro
8 dicembre 1973[2] Crescentino Falchi Astro – Lazio 2-1
1974 Bianco e Rosso (Croce) e Rosso.png
Gamma 3 Padova
23 novembre 1974 Roma Gamma 3 Padova – Lazio 0-0
(6-5 dcr)
1975 Bianco e Rosso (Croce) e Rosso e Nero (Strisce).png
Milan
??? ??? Milan – ???
1976 Bianco e Rosso (Croce) e Rosso e Nero (Strisce).png
G.B.C. Milan
??? ??? G.B.C. Milan – Valdobbiadene 2-1
1977 Bianco e Celeste con aquila.svg
Lubiam Lazio
1978 Giallo e Blu.png
Conegliano
1979 Giallo e Blu.png
Conegliano
1980 600px Strisce Azzurre-Bianche-Nere alternate.png
Gorgonzola
1981 Verde Con Striscia Bianca.png
Alaska Lecce
15 novembre 1981[3] Verbania Alaska Lecce – Verona 2-0
1982 Verde Con Striscia Bianca.png
Alaska Lecce
6 novembre 1982[4] Roma Alaska Lecce – Giolli Gelati Roma 4-0
1983 Bianco e Azzurro.svg
Marmi Trani 80
30 ottobre 1983[5] Roma Marmi Trani 80 – Tigullio 72 1-1 d.t.s. (6-5 d.t.r.)
1984 non disputata
1985 Bianco e Celeste con aquila.svg
R.O.I. Lazio
1985-86 Giallo e Blu3.png
Euromobil Modena
1986-87 non disputata
1987-88 Giallo e Blu3.png
Euromobil Modena
1988-89 Giallo e Blu.png
G.B. Campania
29 maggio 1989 San Benedetto del Tronto G.B. Campania – Reggiana 2-2
(9-8 dcr)
1989-90 Giallo e Blu.png
G.B. Campania
24 maggio 1990 Trani G.B. Campania – Milan 82 2-1
1990-91 600px Quarti Blu con croce Bianca e Rosso con torre Bianca.png
Woman Sassari
22 giugno 1991 Bianco Woman Sassari – Fiammamonza 0-0
(5-4 dcr)
1991-92 Granata.png
Zambelli Reggiana
7 giugno 1992 Lodi Zambelli Reggiana – Fiammamonza 5-1
1992-93 Granata.png
Zambelli Reggiana
Zambelli Reggiana – Napoli 3-0
1993-94 Giallo Rosso e Nero.svg
Geas Sesto.
Geas Sesto – Agliana 0-0
(4-2 dcr)
1994-95 600px Quarti Blu con croce Bianca e Rosso con torre Bianca.png
Torres Fo.S.
Torres Fo.S. – Agliana
Agliana – Torres Fo.S.
1-1
1-2
1995-96 Bianco e Rosso.svg
Lugo Zambelli
18 maggio 1996
25 maggio 1996
Ravenna
Monza
Lugo Zambelli – Fiammamonza
Fiammamonza – Lugo Zambelli
5-0
1-3
1996-97 Bianco e Verde.svg
Agliana
Agliana – Torino
TorinoAgliana
1-0
2-1
1997-98 Bianco e Rosso (Croce) e Rosso e Nero (Strisce).png
Milan
Milan – Lugo 3-1
1998-99 Bianco e Celeste con aquila.svg
Lazio
Baiso (RE) Lazio – Milan 4-0
1999-00 600px Quarti Blu con croce Bianca e Rosso con torre Bianca.png
Torres Fo.S.
3 giugno 2000 Scafati Torres Fo.S. – Milan 2-0
2000-01 600px Quarti Blu con croce Bianca e Rosso con torre Bianca.png
Torres Fo.S.
2 giugno 2001 Misano Adriatico Torres Fo.S. – Bardolino Verona 1-0
2001-02 Verde e Bianco2.svg
Foroni Verona
26 maggio 2002 Senigallia Foroni Verona – Lazio 1-0
2002-03 Bianco e Celeste con aquila.svg
Enterprise Lazio
7 giugno 2003 Novedrate Enterprise Lazio – Torres 8-1
2003-04 600px Quarti Blu con croce Bianca e Rosso con torre Bianca.png
Torres Terra Sarda
29 maggio 2004 Castelsardo Torres Terra Sarda – Foroni Verona 6-0
2004-05 600px Quarti Blu con croce Bianca e Rosso con torre Bianca.png
Torres Terra Sarda
28 maggio 2005 Mirano Torres Terra Sarda – Vigor Senigallia 2-0
2005-06 Blu Savoia e Giallo Ombreggiato.png
Bardolino Verona
25 maggio 2006 Reggio Calabria Bardolino Verona – Agliana 4-1
2006-07 Blu Savoia e Giallo Ombreggiato.png
Bardolino Verona
2 giugno 2007
9 giugno 2007
Bardolino
Torino
Bardolino Verona – Torino
Torino – Bardolino Verona
3-1
3-1
(2-3 dcr)
2007-08 600px Quarti Blu con croce Bianca e Rosso con torre Bianca.png
Eurospin Torres
4 giugno 2008
7 giugno 2008
Bardolino
Sassari
Bardolino Verona – Eurospin Torres
Eurospin Torres – Bardolino Verona
3-2
1-0
2008-09 Blu Savoia e Giallo Ombreggiato.png
Bardolino Verona
13 giugno 2009 Marino Bardolino Verona – Torres 2-0
2009-10 Granata.png
Reggiana
12 giugno 2010 Capo d’Orlando Reggiana – Torres 1-1
(7-6 dcr)
2010-11 600px Quarti Blu con croce Bianca e Rosso con torre Bianca.png
Torres
28 maggio 2011 Gallipoli Torres – Tavagnacco 3-0
2011-12 Blu e Bianco (V sul petto).svg
Brescia
2 giugno 2012 Ostia Brescia – Napoli 3-2 dts
2012-13 Giallo e Blu.png
Graphistudio Tavagnacco
1º giugno 2013 Forlì Bardolino Verona – Graphistudio Tavagnacco 0-2
2013-14 Giallo e Blu.png
Graphistudio Tavagnacco
6 giugno 2014 Santarcangelo di Romagna Torres – Graphistudio Tavagnacco 2-3
2014-15 Blu e Bianco (V sul petto).svg
Brescia
23 maggio 2015 Abano Terme Brescia – Graphistudio Tavagnacco 4-0

 

Coppe Italia per città

Città Titoli Squadre vincenti
Sassari
8
Torres (8)
Roma
5
Lazio (4), Roma (1)
Verona
4
Bardolino (3), Foroni Verona Foroni Verona (1)
Milano
3
Milan (3)
Reggio nell’Emilia
3
Reggiana (3)
Brescia
2
Brescia (2)
Tavagnacco
2
Tavagnacco (2)
Conegliano
2
Conegliano Conegliano (2)
Giugliano in Campania
2
Giugliano (2)
Lecce
2
Alaska Lecce (2)
Trani
2
Trani 80 (2)
Agliana
1
Agliana Agliana (1)
Crescentino
1
600px Giallo Verde e Rosso.png Falchi Crescentinese (1)
Gorgonzola
1
Gorgonzola (1)
Lugo
1
Lugo Lugo (1)
Padova
1
Bianco e Rosso (Croce) e Rosso.png Padova (1)
Sesto San Giovanni
1
Giallo Rosso e Nero.svg Geas Sesto (1)
Torino
1
Granata.png Falchi Astro (1)

 

Coppe Italia per regione

Regione Titoli Squadre vincenti
Flag of Sardinia.svg Sardegna
8
Torres (8)
Flag of Veneto.svg Veneto
7
Bardolino (3), Conegliano Conegliano (2), Bianco e Rosso (Croce) e Rosso.png Padova (1), Foroni Verona Foroni Verona (1)
Flag of Lombardy.svg Lombardia
7
Milan (3), Brescia (2), Gorgonzola (1), Giallo Rosso e Nero.svg Geas Sesto (1)
Emilia-Romagna-Flag.png Emilia-Romagna
6
Reggiana (3), Modena Modena (2), Lugo Lugo (1)
Lazio-Stemma.png Lazio
5
Lazio (4), Roma (1)
Flag of Apulia.svg Puglia
4
Alaska Lecce (2), Bianco e Azzurro.svg Trani 80 (2)
Friuli-Venezia Giulia-Stemma.png Friuli-Venezia Giulia
2
Tavagnacco (2)
Flag of Campania.svg Campania
2
Giugliano (2)
Flag of Piedmont.svg Piemonte
2
600px Giallo Verde e Rosso.png Falchi Crescentinese (1), Granata.png Falchi Astro (1)
Toscana-Bandiera2.png Toscana
1
Agliana Agliana (1)

Mirabello solo per il calcio femminile: piovono critiche sul bando!

Niente rugby, nè football americano. E niente scuola calcio, neanche per Beppe Alessi. Sì invece ai concerti, ma solo fino al prossimo anno, quando è in programma l’annunciata realizzazione del manto in erba sintetica. Via libera totale, invece, al calcio femminile, che potrà giocare sempre gratis. Cresce il malumore da parte di associazioni e società sportive per il bando di gestione del Mirabello, messo a punto dalla Fondazione Sport del Comune, per il quale sarà possibile presentare un’offerta entro le 13 di oggi.
Il motivo? Le limitazioni introdotte sull’uso dell’impianto, che assicurano attività sportive quasi esclusivamente al calcio femminile. La durata della concessione è pari a un anno, dal primo luglio 2016 al 30 giugno 2017. E l’aggiudicazione andrà a chi presenterà il maggior rialzo al canone annuale, fissato in 2.500 euro. Un bando aperto a tutti, ma che di fatto ha sollevato ben più di qualche perplessità fra associazioni e società cittadine, molte delle quali sono orientate a disertare la gara.
Se nel testo, infatti, è previsto almeno per un altro anno l’utilizzo dello storico stadio per manifestazioni extra-sportive, dal momento che l’annunciato rifacimento del manto con erba sintetica “anti-concerti” è rimandato a dopo il 2017, lo stesso non può dirsi per chi vorrà usare l’impianto per scopi squisitamente sportivi. Nel bando sono presenti specificazioni dettagliate sull’utilizzo dello stadio.
E il calendario d’uso del terreno di gioco resterà in ogni caso nelle mani della Fondazione, che ha messo paletti ben precisi.
Qualche esempio? «L’uso del campo sportivo è limitato alle sole attività sportive e tra queste alla pratica del calcio, con esclusione anche occasionale del gioco del rugby o del football americano».
Un trattamento completamente diverso, invece, per il calcio femminile: «Per la stagione sportiva 2016-17 l’utilizzo del terreno di gioco verrà limitato fino alla fine del mese di aprile 2017 allo svolgimento delle sole gare del Campionato di calcio femminile di serie B, di altre eventuali squadre femminili cittadine, che vi vogliano disputare il proprio campionato, oltre ad una gara settimanale dei campionati minori di Reggiana 1919 (alternativamente Torneo Berretti o allievi) e da calendarizzare in settimane alternate rispetto a quella della Reggiana femminile». La squadra femminile, inoltre, giocherà gratis. Quanto alle scuole calcio, «nessuna attività di allenamento o scuola-calcio potrà essere svolta sull’intero terreno di gioco, salva eventuale rifinitura del pre-partita».
E il gestore che potrà fare? Avrà tra gli obblighi quello di garantire il ripristino manuale delle zolle danneggiate dopo ogni partita, potendo contare nella piena disponibilità le palestre Zavaroni.

Milena Bertolini: le motivazioni faran la differenza. Sara Gama: abbiamo sempre fame

Chiede massima concentrazione sulla partita Milena Bertolini, rispondendo immediatamente ad una domanda sul suo rinnovo contrattuale con il Brescia per poi lasciare campo alla partita contro il Verona in programma domenica alle 17:00 a Firenze: “Da lunedì penseremo al prossimo anno, adesso si pensa solamente alla finale e a null’altro. Il prossimo sarà il mio quinto anno al Brescia, sono felice di rimanere consapevole però dei grandi rischi. Gran parte dell’ossatura attuale della squadra c’era già al mio arrivo, ciò che mi ha spinto a rimanere è il pensiero che ci siano ancora margini di miglioramento se faremo i giusti passi con la società. La base per fare meglio è l’evoluzione del gioco, le condizioni per farlo con questo gruppo ci sono”.

Domanda sul futuro anche per Sara Gama, al fianco di Bertolini nell’ultima conferenza per partita stagionale: “Uno dei motivi per cui ero venuta a Brescia quattro anni fa era proprio la presenza di Milena, il nostro rapporto è poi continuato anche quando mi sono trasferita al Psg quindi la sua conferma è un elemento molto positivo per decidere del nostro e mio futuro”.

Due giorni alla partita contro il Verona, un derby sempre difficile da affrontare.
“Non bisogna dare nulla per scontato e soprattutto non guardare i risultati maturati nel corso della stagione. – riprende Bertolini – La Supercoppa fu una vittoria al cardiopalma ottenuta ai calci di rigore, la gara di andata in campionato ci vide partite forte, poi essere raggiunte sul 2-2 con occasioni da entrambe le parti per vincere, mentre al ritorno affrontammo una squadra con molte assenze. Bisogna quindi interpretare le partite”.

La squadra ha saputo tornare concentrata sulla partita dopo scudetto e due settimane in Nazionale?
“Personalmente a parte i primi due tre giorni dopo la vittoria del campionato ho visto tutto il gruppo ben concentrato sulla Coppa Italia, anche al rientro dalla Nazionale sono subito tornate ad allenarsi in modo positivo nonostante la stanchezza del viaggio. Sicuramente anche la vittoria sulla Georgia ha fatto da stimolo positivo. A far la differenza in finale saran sicuramente le motivazioni”.
Riparte da questo concetto anche Sara Gama: “Noi siamo una squadra che ha sempre fame, prima della semifinale contro il Mozzanica eravamo determinate a passare il turno per battere l’unica squadra contro cui non avevamo vinto in campionato e poter puntare alla tripletta di trofei. Giocammo in modo cinico e non sempre ci eravamo riuscite in stagione. Adesso per la finale il discorso è diverso, è sulla bocca di tutti che in campionato abbiamo sempre vinto, ma il Verona ha sempre dimostrato di essere una squadra molto forte e temibile, basti pensare all’ultima giornata di campionato quando ha battuto e superato in classifica la Fiorentina. Arriveranno sicuramente galvanizzate e dopo aver avuto la possibilità di lavorare a gruppo completo per due settimane a differenza nostra che eravamo in gran parte in nazionale”.

Come state vivendo questi ultimi giorni della stagione?
“E’ stata una stagione lunga, iniziata il 20 luglio e questi ultimi giorni possiamo dire sono stati complessi, ma quando ci guardiamo negli occhi troviamo il sostegno di chi ci sta affianco e questo ci dà grande forza”.

Coppa Italia: Agsm Verona sempre in emergenza infortuni

La Coppa Italia di calcio femminile 2015/2016 è arrivata al suo epilogo che andrà in scena domenica 12 giugno alle ore 17.00 sul campo del Centro di Formazione Federale FIGC-LND “Gino Bozzi” di Firenze (Via  Stefano Borgonovo, ex via Ximenes)
Si affrontano Brescia e Agsm Verona, le prime due classificate del campionato 2015/2016.
Le fresche campionesse d’Italia del Brescia nonché detentrici del trofeo, alzato già nel 2011/2012, se la vedranno con l’Agsm Verona che ha già in bacheca tre Coppe Italia, ma non centrava la finale dal 2012/2013 quando le gialloblù furono sconfitte dal Tavagnacco.
La formazione di mister Longega arriva alla finale attanagliata dai problemi di organico dovuti agli infortuni che stanno perseguitando le scaligere da alcuni mesi.
Ancora fuori il capitano gialloblù Melania Gabbiadini, il portiere svedese Stéphanie Öhrström, i difensori Cecilia Salvai e Desiré Marconi. Si spera nel recupero di Ledri e Carissimi.

Il cammino delle due squadre in Coppa Italia:
Agsm Verona e Brescia, grazie ai piazzamenti ottenuti nella precedente stagione sportiva, hanno fatto il loro ingresso nella competizione tricolore agli ottavi di finale. Le veronesi andarono a vincere con un perentorio 4 a 0 sul campo della Res Roma, mentre le lombarde si imposero addirittura per 9 a 1 in Sardegna sul campo dell’Oristano, compagine di serie B. Identico risultato per entrambe le finaliste nei quarti di finale: vittoria 4 a 0 del Verona nel derby con il Valpolicella e del Brescia con il Tavagnacco.
In semifinale altra goleada delle bresciane, 5 a 1 inflitto al Mozzanica nell’acceso derby lombardo, mentre le gialloblù si sono imposte 3 a 1 in Toscana sul campo del Castelfranco.

I precedenti:
Nei 17 precedenti confronti in competizioni ufficiali il Brescia si è imposto 9 volte, 5 le vittorie del Verona, solamente 3 i pareggi considerando anche il confronto in Supercoppa dello scorso 26 settembre quando il match si concluse a reti inviolate, anche se poi fu il Brescia a prevalere ai calci di rigore. Con le due gare di campionato, entrambe vinte dalle lombarde, la finale di Coppa Italia rappresenta il quarto confronto stagionale tra le due compagini.

Diretta streaming:
La partita verrà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube della Lega Nazionale Dilettanti: CLICCA QUI!

TV:
Ampia sintesi martedì alle 22,20 su Telearena Sport (canale 90 digitale terrestre per tutto il Veneto)

La probabile formazione:
Harrison, Laterza, Di Criscio, Squizzato, Belfanti, Ledri (Baldo), Carissimi (Brutti), Soffia, Fuselli, Bonetti, Pirone.
Arbitro: Franck Loic Nana Tchato (Aprilia)
Assistenti: Ylenia Di Milta (Pistoia) e Giulia Cipriani (Empoli).

Coppa Italia: tutto sulla finale Brescia-AGSM Verona

La Coppa Italia di calcio femminile 2015/2016 è arrivata al suo epilogo che andrà in scena domenica 12 giugno alle ore 17.00 sul campo del Centro di Formazione Federale FIGC-LND “Gino Bozzi” di Firenze (Via Stefano Borgonovo, 74/6). Si affrontano Brescia e AGSM Verona, le prime due classificate del campionato 2015/2016. La partita sarà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube della Lega Nazionale Dilettanti.
Le fresche campionesse d’Italia del Brescia nonché detentrici del trofeo, alzato già nel 2011/2012, se la vedranno con l’AGSM Verona che ha già in bacheca tre Coppe ma non centrava la finale dal 2012/2013.

Queste le modalità di accredito per i media:

Per la concessione degli accrediti stampa in occasione della finale di Coppa Italia femminile Brescia-AGSM Verona, in programma domenica 12 giugno alle ore 17.00 presso il Centro Di Formazione Federale FIGC-LND “Gino Bozzi” – Via Stefano Borgonovo, 74/76 di Firenze, gli organi di informazione devono osservare le seguenti procedure:
a) ciascuna testata giornalistica e/o agenzia di stampa dovrà inviare, entro le ore 12.00 di venerdì 10 giugno, la richiesta di accredito all’Ufficio Stampa della Lega Nazionale Dilettanti (tel. 06.32822222/3/4, fax 06.32822713, e-mail stampa@lnd.it), tenendo presente che sarà consentita la presenza di un numero massimo di due giornalisti e di un fotografo per ciascuna testata accreditata. Al solo fotografo, in possesso di regolare accredito, è consentito l’accesso a bordo campo. Tale accredito va richiesto anche dai fotografi professionisti, non segnalati da alcuna testata giornalistica.
b) le emittenti televisive, che risultano in possesso della prescritta autorizzazione valida per la Stagione Sportiva in corso, dovranno inoltrare apposita richiesta di accredito, nei modi e nei tempi di cui al precedente punto a), e sarà consentita la presenza di un numero massimo di due giornalisti e di un operatore per ciascuna testata televisiva accreditata. Non è consentito l’accesso dell’operatore-TV a bordo campo.
c) le emittenti radiofoniche, che risultano in possesso della prescritta autorizzazione valida per la Stagione Sportiva in corso, dovranno inoltrare apposita richiesta di accredito, nei modi e nei tempi di cui al precedente punto a), e sarà consentita la presenza di un numero massimo di due giornalisti accreditati, ai quali non e’ consentito l’accesso a bordo campo.
Ai soggetti di cui ai punti a), b), c), è consentito l’accesso nell’apposita sala-stampa, a partire dai venti minuti successivi allo svolgimento della gara, per l’effettuazione di interviste.

Lunedì Cabrini incontra tecnici e preparatori atletici dei club femminili di Serie A

Il Commissario tecnico della Nazionale Femminile Antonio Cabrini incontrerà lunedì 13 giugno, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, gli allenatori e i preparatori atletici dei club di serie A Femminile. Si tratta del consueto appuntamento di fine anno, al quale parteciperanno anche gli staff delle squadre nazionali femminili.

Professioniste in USA, ‘lesbiche’ da noi, la dura vita delle calciatrici

Professioniste, non riconosciute come tali ma di fatto professioniste. Lontano anni luce dai colleghi uomini, a loro il calcio non dà la stessa visibilità, gli stessi benefici, le identiche possibilità e le medesime tutele.

Se nel calcio dei maschi la linea di separazione tra il mondo del professionismo e quello del dilettantismo é segnato dalla quarta serie ovvero la Serie D, per le donne questa divisione non c’è. Chi gioca a calcio in Serie A per esempio o in Champions League per farne un altro, in una squadra italiana e non è un uomo ricordiamolo, non è considerato un atleta professionista. Dilettante é e lo resterà ancora per un po’, almeno fino a quando non sarà rivista e modificata la legge numero 91 del 23 Marzo 1981, la famosa legge che già ha segnato un cambiamento epocale all’interno del mondo del pallone equiparando il giocatore di calcio a un lavoratore subordinato e non più a un bene di proprietà perenne della società. La nuova legge infatti stabilì quali sportivi potevano fornire la propria opera in cambio di una retribuzione usufruendo così di tutte le tutele del caso come in un rapporto di lavoro a tutti gli effetti. Fu la fine di un epoca in cui il vincolo sportivo era la norma (oggi invece la questione del vincolo resta un tema delicato che colpisce il mondo dei dilettanti e sul quale torneremo sicuramente a parlare più avanti) e l’inizio di una nuova era del calcio fatta di contratti da discutere e rinnovare (e comunque mai superiori ai cinque anni, merita ricordarlo). Una conquista non da poco la libertà contrattuale e la possibilità di inquadrare a livello normativo e considerare un atleta, un tecnico, un preparatore – ma anche altre figure che operano nello sport – come un lavoratore a tutti gli effetti. Per molti è anche la legge che ha dato il via all’ingresso di tanti furbacchioni nel mondo del pallone, procuratori in testa ma non solo aggiungo, grazie all’arrivo di molta più possibilità per far girare moneta. Senza inoltrarmi nella complicata analisi tecnica della legge che comunque va avanti da oltre trent’anni e che sicuramente presenta aspetti da chiarire e oggi sicuramente da modificare, c’è da sottolineare che in qualche modo nel calcio una divisione tra professionismo e dilettantismo c’è stata e anche se oggi qualcuno storce il naso sul fatto che un calciatore in Serie D sia considerato un dilettante occorre anche spostare lo sguardo e pensare alla quota rosa del pallone che è sempre e comunque considerata dilettante. Nel calcio femminile nessuna linea di separazione, non si può pensare di vivere di calcio, anche se ci si deve allenare cinque giorni su sette e il sesto giocare una gara di campionato, magari in trasferta a centinaia di chilometri da casa, esattamente come un qualsiasi giocatore di serie A, ma anche di B e pure di Lega Pro.

Qui l’impegno e il sacrificio a correre dietro a un pallone non è ripagato con lo stesso criterio dei maschi ma visto come una sorta di hobby, e c’è giusto solo il riconoscimento di un rimborso spese. Nulla di più, poche centinaia di euro magari un migliaio abbondante se si è giocatrici della nazionale ma non si pensi a cifre minimamente paragonabili a quelle dei colleghi calciatori. Lo stipendio? Quello devono andarselo a guadagnare il giorno dopo la gara altrove, in ufficio o in fabbrica o magari dipendere dai genitori se si studia. Va da se’ che anche il trattamento previdenziale è impossibile da immaginare oggi. All’estero la situazione in molti paesi è decisamente migliore sotto tutti gli aspetti tanto da spingere le nostre atlete più forti a continuare la carriera (da professioniste) oltre i confini facendo inevitabilmente calare il livello qualitativo del campionato italiano. E così mentre altrove qualcuno si batte anche per la parità salariale (è notizia di questi giorni che le ragazze della nazionale americana hanno ottenuto lo stesso trattamento salariale dei colleghi della nazionale maschile attraverso una legge che il parlamento ha approvato all’unanimità), qui invece siamo ancora a rimpolpare il nostro pregiudizio ridacchiando quando si parla di donne e pallone.

Lo so, sarà pure ripetitivo ma occorre ritirare fuori due dichiarazioni fastidiose di qualche tempo fa uscite dalla bocca di due governatori (solo uno però ancora resiste al comando) del calcio italiano, quella del presidente Tavecchio che definì le donne calciatrici sorprendentemente non così handicappatte rispetto ai colleghi maschi e poi l’altrettanto famosa uscita di Belolli sulle quattro lesbiche per far capire in modo chiaro e netto che oggi siamo fermi ancora a questo livello di considerazione. La verità è che la maggior parte delle persone la pensa in questo modo perchè, per chi non ha voglia di comprendere e conoscere questo sport coniugato al femminile, è decisamente più comodo liquidarlo così. Per valorizzare e dare dignità a un movimento in forte crescita che coinvolge un numero di atlete sempre più grande, e che nelle condizioni attuali sono spinte da una passione decisamente superiore rispetto ai maschi, occorre l’intervento concreto, fatto di investimenti e tutele, di una federazione che però al momento sembra poco interessata ad andare oltre a qualche piccola dichiarazione (spinta più dal ritardo rispetto ad altri paesi che da reale convizione di voler riconoscere e qualificare il movimento calcistico femminile italiano) e buon proposito verbale. Solo verbale però. Un classico.

Come sviluppare la resistenza?

La vita è una resistenza continua all’inerzia
che tenta di sabotare il nostro volere più profondo.
Chi si stanca di volere, vuole il nulla.

F. Nietzsche

Come ti comporti fronte a una difficoltà?
Ti fai prendere dallo sconforto oppure tendi a prenderla come una sfida? Se non riesci a far qualcosa trovi subito una scusa o ti rimbocchi le maniche finché non trovi la soluzione?
Esiste una caratteristica mentale che puoi sviluppare per superare le difficoltà a testa alta e uscirne in modo vincente: si chiama resilienza!
La resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici e di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre!
Persone resilienti sono coloro che riescono,  talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti. Nello sport, così come nella vita, la resilienza é quella forza interiore, tutta da sviluppare, indispensabile per riuscire  a “voltare pagina” e sapersi reinventare

Cosa dobbiamo fare per sviluppare la resistenza?

• Costruire relazioni.
Costruire un rapporto stretto e di sostegno reciproco che rafforza un uomo e la sua forza mentale in situazioni difficili.
• Ogni crisi può essere superata.
Ogni situazione dipenda dal tuo modo di interpretarla.
• Stabilisci obiettivi realistici.
Che cosa si può fare oggi per raggiungimento dei vostri obiettivi?
• Concentrarsi sul compito.
• Conosci se stesso, è un’opportunità per imparare qualcosa su di te.
Forse dopo l’ultima crisi sei diventato più forte internamente di quanto si pensi.
• Lavorare sul una visione positiva di sé.
Sapere che che hai delle capacità di affrontare le difficoltà quotidiane. Credere in se stessi!
• Non soffermarsi su passato. Guarda sempre al futuro.
Prova a vedere le situazioni difficili come un’opportunità di crescita
• Pensa a ciò che si vuoi, non ciò che ti fa paura.
• Roguardati! Sei consapevole delle tue esigenze e sentimenti?
Impegnati in una attività che ti da gioia e soddisfazione,pratica sport col passione.

Tra i fattori individuali che promuovono la resilienza sono: relazioni sociali intime, flessibilità/adattabilità, essere assertivi e saper chiedere aiuto, sensibilità interpersonale, autoefficacia, capacità di porsi degli obiettivi e di trovare strategie adeguate per conseguirli, progettualità futura, ottimismo, senso dell’umorismo, rete sociale di supporto informale.
Tutte queste caratteristiche possono essere incrementate con un lavoro di mental training che permette al campione di eccellere partendo da un lavoro di autoconsapevolezza per individuare e cercare le proprie risorse personali e proseguendo con un lavoro sul goal setting e sviluppo di autoefficacia personale.

Confermate le partecipanti alla UEFA Women’s Champions League 2016/17

Il primo club di sempre del Kosovo a partecipare a una competizione UEFA, è tra le 59 squadre provenienti da 47 federazioni a entrare nella UEFA Women’s Champions League 2016/17.

Dopo essere stata annessa alla UEFA a maggio, la prima squadra a rappresentare la federazione del Kosovo (FFK) sarà l’WFC Hajvalia. Al contempo l’aumento delle squadre iscritte è dovuto al fatto che adesso 12 nazioni (invece di otto) hanno diritto a due posti nella competizione. Delle 59 squadre, 36 parteciperanno al sorteggio del turno di qualificazione del 24 giugno, mentre le altre 23 (compresa la seconda squadra austriaca ancora da decidere) accederanno direttamente ai sedicesimi di finale.

Verso Cardiff
• Le prime due classificate dei campionati delle 11 nazioni col ranking più alto (compresi i campioni in carica del Lyon) e i vincitori del campionato della 12esima nazione (Norvegia), in accordo con le classifiche per coefficiente delle federazioni, si qualificano ai sedicesimi di finale, come da lista di accesso.

• Le altre 36 (i vicecampioni norvegesi dell’Avaldnses e i campioni delle rimanenti 35 federazioni) parteciperanno al turno di qualificazione che si disputerà dal 23 al 28 agosto. Le vincenti si aggiungeranno alle 23 squadre già qualificate alla fase a eliminazione diretta.

• Per il sorteggio del turno di qualificazione (24 giugno ore 13.30CET a Nyon), le fasce verranno stabilite dal loro coefficiente. Nel sorteggio quindi una squadra di ciascuna delle quattro fasce verrà collocata nei nove gironi di qualificazione.

 Nove club sono già stati designati come padroni di casa: Apollon, Twente, PK-35 Vantaa, SFK 2000 Sarajevo, Medyk Konin, Osijek, Pomurje, Wexford Youths e Cardiff Met. Queste squadre verranno sorteggiate per prime da un’urna diversa e piazzate in un girone a seconda della propria fascia di appartenenza. La presenza del Cardiff Met significa che la competizione inizierà e finirà nella capitale gallese poiché la finale è il 1° giugno 2017 al Cardiff City Stadium.

• Le nove vincenti dei gironi di qualificazione accederanno al sorteggio dei sedicesimi di finale del 1° settembre. I doppi confronti dei sedicesimi cominceranno a ottobre.

Le contendenti
• Il posto rimanente dei sedicesimi di finale andrà ai secondi dell’Austria: o il Neulengbach o lo Sturm Graz.

• Gli esordienti dei sedicesimi di finale sono: l’Eskilstuna United e il Manchester City (anche per lo Sturm Graz sarebbe un esordio).

• Gli esordienti del turno di qualificazione sono: AvaldsnesRamat HaSharonNewry CityBreznica PljevijaCriuleniHajvalia (prima squadra di sempre del Kosovo).

• I campioni faeroesi del KÍ Klaksvík mantengono il loro record di presenze dato che hanno partecipato a tutte e 16 le stagioni della competizione femminile UEFA.

• I detentori del Lyon e i vicecampioni della passata stagione del Wolfsburg sono gli unici campioni del passato in lizza in questa stagione. Paris Saint-Germain, Fortuna Hjørring e Zvezda-2005 sono finalisti di edizioni passate.

• La Scozia ha due entranti per la prima volta.

Calendario competizione
Sorteggio turno di qualificazione: 13.30CET, 24 giugno
Turno di qualificazione: 23–28 agosto
Sorteggio sedicesimi di finale: 1 settembre
Sedicesimi di finale: 5/6 e 12/13 ottobre
Sorteggio ottavi di finale: 17 ottobre
Ottavi di finale: 9/10 novembre e 16/17 novembre
Sorteggio quarti di finale e semifinali: 25 novembre
Quarti di finale: 22/23 e 29/30 marzo
Semifinali: 22/23 e 29/30 aprile
Finale (Cardiff City Stadium): 1 giugno

Lista completa con coefficienti

Qualificati ai sedicesimi di finale
1 Lyon (FRA, detentori) 114.410
2 Wolfsburg (GER) 116.535
3 FC Rosengård (SWE) 85.615
4 Paris Saint-Germain (FRA) 74.410
5 Fortuna Hjørring (DEN) 51.705
6 Brøndby IF (DEN) 50.705
7 Barcelona (ESP) 49.695
8 Rossiyanka (RUS) 44.365
9 Glasgow City FC (SCO) 39.900
10 Sparta Praha (CZE) 36.550
11 Bayern München (GER) 34.535
12 Zvezda-2005 (RUS)) 32.365
13 Brescia (ITA) 27.705
14 Verona (ITA) 25.705
15 Slavia Praha (CZE) 25.550
16 Chelsea (ENG) 24.830
17 Eskilstuna United (SWE) 21.615
18 LSK Kvinner (NOR) 21.405
19 St. Pölten (AUT) 18.065
20 Manchester City (ENG) 16.830
21 Athletic Club (ESP) 13.695
22 Hibernian (SCO) 9.900
Da confermare AUT: Neulengbach (41.065) o Sturm Graz (10.065)Turno di qualificazione (*padroni di casa): dettagli sorteggio da confermare
Prima fascia

1 FC Zürich (SUI) 34.240
2 Apollon (CYP)* 23.940
3 Standard Liège (BEL) 22.610
4 FC Twente (NED)* 21.600
5 Olimpia Cluj (ROU) 21.280
6 ŽFK Spartak (SRB) 19.950
7 BIIK-Kazygurt (KAZ) 17.270
8 PK-35 Vantaa (FIN)* 16.290
9 SFK 2000 Sarajevo (BIH)* 14.630

Seconda fascia
10 Gintra Universitetas (LTU) 13.965
11 Konak Belediyespor (TUR) 13.795
12 Medyk Konin (POL)* 13.445
13 Pomurje (SVN)* 11.970
14 Osijek (CRO)* 11.970
15 WFC Kharkiv (UKR) 11.300
16 PAOK (GRE) 10.305
17 Avaldsnes (NOR) 9.405
18 NSA Sofia (BUL) 8.645

Terza fascia
19 Pärnu (EST) 7.980
20 Minsk (BLR) 7.800
21 Ferencváros (HUN) 6.455
22 Slovak Bratislava (SVK) 5.815
23 Wexford Youths (IRL)* 5.630
24 CF Benfica (POR) 5.465
25 Breidablik (IRL) 5.445
26 KÍ Klaksvík (FRO) 3.990
27 Ramat HaSharon (ISR) 2.640

Quarta fascia
28 KS Vllaznia (ALB) 1.995
29 Cardiff Met (WAL)* 1.660
30 Rīgas FS (LVA) 1.330
31 Dragon 2014 (MKD) 0.990
32 Newry City (NIR) 0.990
33 Hibernians (MLT) 0.665
34 Breznica Pljevija (MNE) 0.330
35 Criuleni (MDA) 0.000
36 Hajvalia (KOS) 0.000

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