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Girone D: incombe l’incognita l’Eleonora Folgore, si sarà ritirata?

Continuerà fino all’ultima giornata il testa a testa tra Chieti e Roma, che dopo lo 0-0 di una settimana fa, inizieranno il girone di ritorno rispettivamente da Roma e da Trapani. Le neroverdi di mister Di Camillo faranno visita alla Lazio che arriva dal 2-2 con il Catania. Scenderà nuovamente tra le mura amiche la Roma che affronterà l’Eleonora Folgore. Sulle siciliane incombe la domanda: si presenteranno? Infatti, secondo voci la formazione sicula si sarebbe ritirata dal campionato, ma  il comunica del 4 febbraio non menziona nulla a riguardo, tranne il punto di penalizzazione per la gara contro il Nebrodi.

Quest’ultima, se la vedrà tra le mura amiche contro il Napoli di mister Riccio, che arriva dallo 0-0 contro l’Apulia Trani. A sua volta le pugliesi saranno di scena al “Denza” contro il Napoli Dream Team. La Domina Neapolis, che arriva dalla vittoria di Lecce, sarà impegna 9in casa contro il Catania di mister Scuto. Le siciliane cercano una vittoria che significherebbe cambio di rotta. Impegno laziale per il Lecce che ospiterà la Roma XIV, situata in quarta posizione.

Serie B – Il Programma dell’12ª Giornata, Domenica 7 Febbraio

Serie A: match non impossibili per migliori quattro. Tavagnacco, esame S.Zaccaria

Nella dodicesima giornata del campionato di calcio femminile di Serie A, la prima del girone di ritorno, match non impossibili per le prime quattro della classifica.
La Fiorentina sfiderà a San Marcellino il Riviera di Romagna per conquistare la settima vittoria consecutiva nel torneo, in un 2016 senza ombre per le ragazze allenate da Sauro Fattori. Le gigliate, infatti, di partita in partita hanno mostrato miglioramenti costanti e la vittoria, nell’ultimo turno, con il Verona è una testimonianza chiara della crescita della squadra. Una compattezza valsa, al di là dei 6 successi menzionati, anche il primato nei goal subiti (solo 10) e il quarto miglior reparto offensivo con 37 reti all’attivo. Riviera che, invece, è reduce dalla sconfitta, seppur onorevole, con il Brescia e ora dovrà vedersela con la compagine più in condizione del torneo. L’esito dell’incontro sembra scontato ma i turni precedenti hanno dimostrato che nessuna partita va sottovalutata. Venendo alle citate leonesse, confronto alla portata della squadra di Milena Bertolini che sul campo della penultima in graduatoria, il Vittorio Veneto, proverà a dare continuità. Sarà fondamentale per le rondinelle approcciare nel modo migliore all’impegno, non commettendo l’errore di due settimana a Bari, dove maturò un pareggio all’ultimo secondo con rete di Paige Williams al 95′. Un 2-2 che brucia ancora alle biancoblu, motivate a conquistare altri 3 punti pesanti in una classifica cortissima. Venendo al Mozzanica sarà proprio contro le pugliesi del Pink Sport Time il prossimo banco di prova che attende le bergamasche. La squadra allenata da Isabella Cardone, che sembra aver finalmente virato la rotta, dopo un deludente avvio. Quattro punti nelle ultime due giornate, uno dei quali contro il citato Brescia, a dimostrazione di una compagine che vuol battagliare fino alla fine per conquistare la permanenza nella categoria. Nazzarena Grilli. mister orobico, non intende di certo sottovalutare le difficoltà de match e vuol mantenere la giusta concentrazione tra le sue fila: “Sarà una gara dura e lo saranno tutte da qui alla fine come ho già detto più volte – ammette la Grilli – Sabato incontriamo una squadra che sta crescendo e che attraversa un buon momento di forma. Noi dobbiamo continuare il nostro percorso, giocando con tranquillità, ma sapendo che non possiamo più permetterci passi falsi fino alla fine”. In merito alla formazione Marta Mason ed Elisa Bartoli, già rientrate con la Res Roma, si sono allenate senza problemi e saranno a disposizione mentre per la fantasista Manuela Giugliano bisognerà attendere. In cerca di riscatto l’Agsm Verona, reduce dal pesante ko contro la Fiorentina (3-1), allo Stadio Don Mosso di Venaria Reale con il San Bernardo Luserna. Una partita che si prospetta favorevole alle scaligere anche guardando l’andamento delle piemontesi sul proprio campo sul quale non hanno mai vinto. Il risultato dell’incontro ha una valenza particolare per entrambe le squadre, reduci per l’appunto da due sconfitte. L’unico precedente confronto in gara ufficiale tra gialloblù e piemontesi è relativo alla gara di andata disputata in posticipo domenica 18 ottobre. Le ragazze di Longega, reduci dal passaggio del turno in Champions League, travolsero il Luserna, al debutto assoluto nella massima serie,  per sette reti ad una. Andarono a segno Tatiana Bonetti, autrice di una tripletta, Michela Ledri (doppietta), Silvia Fuselli e Melania Gabbiadini. Altro esame, invece, per il Tavagnacco che nella trasferta romagnola con il S.Zaccaria vorrà dare ulteriori conferma ad un trend estremamente positivo. Le vittorie con Mozzanica e Vittorio Veneto hanno dato grande convinzione al gruppo di Sara Di Filippo, attualmente in quinta posizione con 20 punti. A chiosa sfida per la bassa classifica tra Sudtirol e la Res Roma.

Fonte: www.oasport.it

Camusso incontra delegazione della nazionale femminile calcio

Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha incontrato nella sede del sindacato una delegazione di calciatrici della nazionale femminile guidata da Melania Gabbiadini, capitano del Verona e della nazionale e sorella dell’attaccante del Napoli, Manolo Gabbiadini.

L’iniziativa è stata promossa da Camusso, che si era schierata a fianco delle calciatrici nello sciopero del 17 ottobre. L’incontro è durato un paio d’ore ed è stata un’occasione di scambio di esperienze tra mondi del lavoro diversi. Il comune obiettivo, è stato poi sottolineato al termine della riunione, è quello di far crescere il calcio femminile in Italia, garantire e tutelare sempre più la figura delle calciatrici all’interno del mondo del calcio, sia sul versante retributivo e contributivo che per quanto concerne i diritti, per esempio infortuni e maternità.

All’incontro hanno partecipato anche Sara Gama (difensore del Brescia e della nazionale), Chiara Marchitelli (portiere del Brescia ed ex nazionale), Marta Mason (attaccante del Mozzanica e della nazionale), Martina Piemonte (attaccante del San Zaccaria e della nazionale Under 19), Chiara Valzolgher (portiere del Sudtirol ed ex della nazionale Under 19), Katia Serra (responsabile dell’Aic, l’associazione italiana calciatori settore calcio femminile) e Ilaria Pasqui (responsabile area legale Aic dipartimento dilettanti).

A Camusso è stato donato il volume “Il calcio è donna: storie e volti delle protagoniste azzurre” curato dall’Aic. “Continueremo a ragione su questi temi – ha detto Camusso – e vedremo le cose che di potranno fare per determinare condizioni di maggiore tutela delle calciatrici e per una doverosa attenzione al calcio femminile, su cui gravano ancora tanti pregiudizi. Con questa iniziativa alziamo una bandiera, ne seguiranno altre”.

Il numero uno della Cgil ha evidenziato che al movimento del calcio femminile vanno poco più di 500mila euro l’anno, circa un dodicesimo della somma (12 milioni di euro) sequestrata dai magistrati napoletani nell’operazione “Fuorigioco” che vede coinvolti presidenti e manager della serie A, B e campionati minori del calcio maschile. “Con quei 12 milioni di potrebbe fare una rivoluzione”, ha aggiunto Camusso.

La capitana Gabbiadini, il difensore Gama e il portiere Marchitelli hanno sottolineato il gap che c’è non solo con il calcio maschile, ma anche con il calcio donne di altri Paesi: Germania, nazioni scandinave e l’emergente Francia per fare degli esempi.

“L’incontro con il segretario della Cgil è stato molto importante – ha affermato Gabbiadini – il movimento femminile fatica a decollare, ci sono problematiche che si stanno iniziando ad affrontare. Bisogna proseguire. E’ difficile avere tutto subito. Un piccolo passo alla volta, l’importante è aver cominciato”. Il calcio femminile è uno sport olimpico. In Italia le calciatrici non sono professioniste e, dunque, nella stragrande maggioranza dei casi si allenano di sera dopo i turni di lavoro. Il tetto massimo di ingaggio non superare i 28mila euro lordi l’anno, ma si tratta di una cifra che sole poche atlete riescono a guadagnare.

Fonte: www.firstonline.info

Musiello Saluzzo, un Sassuolo in miniatura. Il DS Andrea Rubiolo: Meglio il gruppo che i soldi

Un paese di 17.000 anime circa circondato dalle montagne e dalla magnifica cornice del Monviso. Questo è Saluzzo in provincia di Cuneo, città che dà i natali ad una delle grandi sorprese delle ultime due stagioni nel campionato di Serie B: la Musiello Saluzzo.
Oggi in ESCLUSIVA per Calcio Italiano Femminile abbiamo con noi lo storico Direttore Sportivo della società Andrea Rubiolo.

Andrea, raccontaci la storia della società che rappresenti..
La Musiello Saluzzo nasce nel 1990 ma il settore femminile è presente solamente dal 2000. Io sono arrivato nel 2008, quando la squadra era in Serie D. Promossi al termine dei play off ci siamo tuffati subito nella categoria superiore salvandoci all’ultima giornata. Da qui la crescita è stata costante e dopo cinque anni a lottare per i vertici è arrivata l’agognata promozione nei campionati nazionali.

Una vera e propria gioia per una città di provincia..
Fare calcio femminile a Saluzzo non è semplice. La cittadinanza è poco interessata ad una disciplina del genere mentre predilige tennis e golf. Le scuole non ci hanno mai aiutato tenendoci ai margini chiudendo la discussione con un laconico ‘il calcio è per i maschi’. Noi abbiamo incassato e risposto sul campo ottenendo dei risultati che i maschietti della zona non hanno mai centrato. Pian piano i saluzzesi stanno venendo a vederci perché, grazie ad un’attenta politica comunicativa, leggono sui giornali dei nostri risultati e si stanno appassionando.

‘Il calcio è per i maschi’ rappresenta un pensiero dell’italiano medio, non solo saluzzese purtroppo..
Verissimo ed è su questo che bisogna lavorare. Gli esempi devono partire dall’alto perché fondamentalmente noi italiani siamo un po’ bandierina: se ci dicono che è bello ci piace, se dicono che è brutto ci mettiamo la pietra sopra. Mi piacerebbe che ogni individuo potesse avere un’idea personale non condizionata dalle opinioni altrui ma capisco che non sia semplice.

Cosa dovrebbe fare la Federazione secondo te?
Dovrebbe creare network con il Ministero dell’Istruzione perché va assolutamente dimostrato che il calcio femminile ha la stessa dignità delle altre discipline. Saranno poi le bambine a decidere se mettere i tacchetti o il tutù.

Torniamo alla Musiello Saluzzo: all’esordio in categoria avete ottenuto un poco immaginabile terzo posto sorprendendo tutti..
Sorprendendo tutti, anche molte persone vicine a noi. Dopo le prime giornate, difficoltose, abbiamo inanellato 17 risultati utili consecutivi mettendo a tacere tante malelingue. Come ho sempre detto: io con le figurine ci faccio, o meglio facevo, la raccolta e non le squadre. Ho preferito prendere giocatrici funzionali che prima di tutto fossero persone vere: i risultati sono stati evidenti e ne sono orgoglioso.

Qual è stata la scintilla che vi ha fatto svoltare?
Sicuramente l’arrivo di mister Roberto Panigari ci ha dato molto, sia sotto il profilo dell’esperienza che del carattere. E’ una persona molto competente e sanguinea, a volte con lui ci si può anche scontrare ma il dibattito nasce sempre dalla voglia di far crescere la squadra.

Quest’anno di nuovo al terzo posto alle spalle delle due battistrada Cuneo e Castelfranco: ve lo aspettavate?
Mi aspettavo sicuramente di essere di nuovo lassù perché, a differenza di molti, ero certo che il terzo posto dell’anno scorso non fosse un caso. Forse non mi aspettavo di essere così vicino alle grandi favorite per la vittoria finale.

Soddisfatto di questo girone d’andata?
Si, anche se si può e si deve sempre migliorare. Ad esempio le due gare perse si potevano evitare e sarebbero stati ulteriori punti in cascina.

La vostra forza è nel reparto avanzato con il secondo attacco del campionato..
Ti correggo, la nostra forza è nel gruppo. Mai visto un attaccamento alla squadra così forte. E’ una soddisfazione immensa per un Direttore Sportivo vedere una rosa così armoniosa perché significa che nel tuo piccolo hai fatto bene.

Tu personalmente stai vivendo un’esperienza di vita particolare partecipando al Master in Sport Business Management a ‘Il Sole 24 Ore’, riesci ad abbinare i concetti appresi in aula alla tua squadra?
Molte cose si potrebbero fare ma occorrerebbero budget non a nostra disposizione. Qualche piccolo accorgimento l’ho apportato, principalmente sotto il profilo della comunicazione, ma purtroppo il calcio femminile è ancora troppo indietro per poter supportare i concetti del maschile.

Come intende crescere la Musiello Saluzzo?
Sicuramente creare un florido vivaio attraverso l’esperienza di Giuliano Musiello (ex giocatore di Serie A con le maglie di Juventus, Atalanta, Roma, Genoa e Verona, ndr) che sta già seguendo la squadra Primavera. Se le scuole ci dessero una mano potremmo fare anche qualche squadra giovanile in più.

E per la prima squadra obiettivo Serie A?
Quella parola la lascio ad altri. Io voglio parlare di un sogno, non di un’ossessione. La squadra sa che l’obiettivo è migliorare la stagione scorsa ed ora siamo in linea con ciò che ci siamo prefissati. Il calcio femminile, però, lascia sempre spazio a delle sorprese e non è detto che vincano sempre i ricchi, magari i poveretti possono farcela grazie ad una ferrea forza di volontà.

Poi se il binomio Rubiolo-Panigari continua a funzionare così..
Il nostro non è un binomio, lavoriamo per la società e non per noi stessi. I Direttori Sportivi e gli allenatori passano, proprio come le giocatrici, la società resta. Se si lavora bene tutti insieme il futuro è assicurato a prescindere da Rubiolo o Panigari.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il DS Andrea Rubiolo per averci concesso tale intervista e auguriamo a lui e al Musiello Saluzzo i migliori successi per la stagione in corso.

E’ terminato a Coverciano l’UEFA Study Group Scheme

È terminato questa mattina con la visita di tutti i partecipanti al Museo del Calcio di Coverciano l’UEFA Study Group Scheme, il seminario organizzato dalla FIGC e dedicato all’attività calcistica delle nazionali giovanili femminili.

Da lunedì 1° febbraio al Centro Tecnico Federale i rappresentanti delle Federazioni di Andorra e Gibilterra, accolti dal Presidente del Settore Tecnico della FIGC Gianni Rivera e dal Vice Presidente Enrico Demarchi, hanno potuto assistere a delle lezioni teoriche e pratiche sul calcio femminile.

In aula si sono alternati: Renzo Ulivieri, Direttore della Scuola Allenatori del Settore Tecnico; Carlo Castagna, Responsabile del ‘Laboratorio di metodologia dell’allenamento e biomeccanica applicata al calcio’ del Settore Tecnico; Vanni Sartini, Docente del Settore Tecnico; Enrico Sbardella, Tecnico della Nazionale femminile Under 19. Sul campo, invece, Rita Guarino, Tecnico della Nazionale femminile Under 17, in collaborazione con le ragazze dell’ACF Lucca e la loro allenatrice Elena Bruno, ha mostrato dal vivo alcune metodologie di allenamento e mercoledì pomeriggio i rappresentanti delle Federazioni di Andorra e Gibilterra hanno potuto assistere a Livorno all’allenamento delle ragazze under 12 della squadra locale, grazie alla collaborazione di Martina Angelini, Responsabile dell’attività calcistica femminile all’AS Livorno, e del Tecnico Cristiano Simoncini.

Fonte: www.figc.it

Emily Mosca: La Serie A è un sogno, ma restiamo con i piedi per terra perché le insidie sono dietro l’angolo

Giocatrice, addetto stampa, volontaria della Croce Gialla e futuro medico, questa è Emily Mosca, giocatrice della Jesina, prima della classe nel girone B. La giovane, classe 1994, super impegnata durante il giorno, tant’è che siamo riuscite a intervistarla in tarda sera, ci racconta il momento d’oro che sta vivendo la squadra e cosa significherebbe per loro salire nella massima serie. Ovviamente nel girone di ritorno che riparte domenica contro il Marcon non dovranno commettere passi falsi perché dietro Pro Bonifacio, Pordenone e Grifo Perugia sono pronte a prendersi la prima piazza. Nel futuro Emily, ragazza simpatica e schietta, non sa dove si vede perché nel suo futuro c’è una laura in Medicina da prendersi, ma per il momento si gode il suo momento con la Jesina.

Come ti sei avvicinata al calcio?
Con le gambe, ahahhaah!! No va bè, mi sono avvicinata al calcio grazie a mio fratello Oscar più grande di me di 3 anni: da piccolina sono stata plagiata dal suo grande entusiasmo nel praticare questo sport. E dopo vani tentativi di fare altro con un po’ di testardaggine ho iniziato a giocare anche io all’età di 12 anni.

Il tuo idolo?
Old but gold: Alessandro Del Piero. Diciamo che non sarebbe potuto essere altrimenti: mio padre fin da quando ero piccola (ed in realtà tutt’ora) quando giocava la Juventus creava una sorta di altarino tutt’intorno al mobile della tv con sciarpe e amuleti vari del club torinese, per non dimenticare poi il rigoroso pigiama e pantofole bianconere.

Da quanto tempo giochi nella Jesina?
Con la Jesina gioco dalla stagione calcistica 2008/2009, praticamente da quando avevo 14 anni. Sono molto riconoscente alla Società e ai vari mister che mi hanno allenato in questi anni perché nell’insieme, a partire dalle compagne, ognuno mi ha dato molto, emotivamente parlando, ed insegnato altrettanto. Tra tutti Emanuele Iencinella probabilmente è stato il mister a cui fino ad oggi devo di più sia tatticamente che umanamente.  

Quest’anno sembra che anche il livello in serie B sia cresciuto. Avete chiuso il girone in testa alla classifica. Ve l’aspettavate?
Ci speravamo sicuramente. Dire di aspettarselo credo sia essere troppo spavaldi. Abbiamo iniziato la stagione con questo esatto obbiettivo ed esserci fa certamente molto piacere, ma il percorso è solo a metà e visti i piccoli inciampi del girone di andata è bene stare sempre sull’attenti ad ogni partita. 

Cosa rappresenterebbe per voi approdare per la prima volta in Serie A?
Una soddisfazione immensa è troppo banale?! Hai presente la sensazione che provi quando è periodo di saldi e del paio di scarpe che ti piacciono è rimasto solo un numero, il tuo?! Una cosa del genere. Sarebbe la giusta ricompensa per questa Società e per tutti i dirigenti che lavorano da sempre con molto impegno e dedizione per dare la possibilità a tante ragazze di poter alimentare la loro passione di giocare a calcio. Una passione che ti dà l’opportunità d’incrociare il cammino con persone stupende. 

Oltre ad essere una giocatrice, sei una studentessa e addetto stampa del club. Come riesci a conciliare tutte queste cose?
Hai detto benissimo.. il segreto è proprio conciliare. Sono una ragazza che fa dell’orologio un uso quasi maniacale, non lo nascondo. Mi sembra di avere sempre troppo poco tempo a disposizione e riuscire a fare tutte e tre le cose nel miglior modo possibile a volte costa qualche rinuncia. Anche se parlare di rinunce non è molto corretto dal momento che sono scelte che non mi pesano affatto perché amo essere tutte e tre le cose contemporaneamente.

Ti aspettavi un campionato cosi avvincente con voi, Pro San Bonifacio, Perugia e Pordenone che lottate per la Serie A?
Dal Perugia e dal Pordenone sì, avrei potuto aspettarmelo. Il Pordenone viene dalla serie A e immagino abbia desiderio di tornarci quanto prima, la squadra umbra invece è sempre stata negli anni una delle formazioni meglio organizzate. Del Pro San Bonifacio non avevo informazioni tali da poter prevedere il loro potenziale e quanto di buono stanno facendo in questo campionato e anzi, approfitto per fare i complimenti sinceri a questa squadra.

Chi è Emily Mosca fuori dal rettangolo verde?
Una ragazza solitamente sorridente, ambiziosa ma umile, sognatrice ma con i piedi a terra, nonché una semplice studentessa universitaria al secondo anno della Facoltà di Medicina di Ancona. Perennemente insoddisfatta e quindi propensa a non fermarmi mai. In breve autocritica, autoironica, autodidatta.. e auto-munita! Ahahahah!.

Come abbiamo detto pocanzi studi, ma nel tempo libero a cosa ti dedichi?
Faccio la volontaria in Croce Gialla e mi piace un sacco andare a vedere le partite di una mia amica che milita nel campionato di serie B2 di pallavolo soprattutto perché mi diverte un mondo vestire i panni di ultras, facendo un tifo sfegatato durante il quale le altre mie amiche fingono di conoscermi. 

Domenica si riprende dalla prima di ritorno. Che Jesina vedremo da qui alla fine?
Una Jesina affamata. Molto affamata. Tutte noi abbiamo voglia di toglierci la più grande soddisfazione da questo campionato. Sono convinta che avere degli obbiettivi ambiziosi sia importante, nel calcio come nella vita. Bisogna puntare sempre in alto, che a scendere si fa sempre in tempo!.

Che gara ti aspetti con il Marcon che ha rifilato quattro reti al Perugia?
Il Marcon è un’ottima squadra e, come dici tu, lo sta dimostrando in queste ultime partite. L’anno scorso ha fatto un campionato da protagonista e penso questa volta abbia avuto un avvio un po’ incidentato. Quindi sono sicura che andremo ad affrontare delle veneziane agguerrite con grande voglia di riscatto dall’1 a 0 dell’andata, ma noi non saremo da meno. Il campo sarà rivelatore. Il girone di ritorno di per sé penso sarà molto interessante perché anche il Vicenza si è rafforzato con due ragazze del Vittorio Veneto, Gloria Cazzaro e Arianna Baldan. In un panorama come questo, in cui come è giusto che sia diverse società aspirano alla serie A, sono certa che le prossime 11 partite sapranno regalarci grandi emozioni. Tutte noi, a partire dalle più giovani tipo Elisa Polli, Michela Catena alle meno giovani Chiara Breccia, Katia Cantori e Silvia Scarponi, continueremo a combattere tutte le domeniche per il sogno che abbiamo. 

Se dovessi assegnare un voto. Che voto si meriterebbe la Jesina dopo la prima parte di stagione?
Direi 7. Può sembrare un voto piuttosto severo per una squadra regina d’inverno, ma in realtà è un voler spronarsi a migliorare e continuare a far bene. Quello fatto è solo una parte dell’opera e sono dell’idea che “chi se loda, se sbroda”. Soprattutto come ha detto il mio capitano Silvia Scarponi un po’ di tempo fa: “I campionati si vincono nel girone di ritorno.

Dove ti vedi in futuro?
Difficile dirlo. Le speranze sono quelle di diventare un ottimo medico di cui le persone possano fidarsi ciecamente. Vorrei poter mettere a disposizione gli anni di studio che mi aspettano per dare aiuto a più persone possibile. Il calcio non so per quanto ancora riuscirò a portarlo avanti, spero il più a lungo possibile e se non come giocatrice di poter dare sempre una mano anche in un ruolo diverso.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Emily Mosca per averci concesso tale intervista e auguriamo a lei e alla sua squadra i migliori successi per la stagione in corso.

Nazionale Under 23 Femminile: stage a Novarello dal 7 al 10 febbraio

Secondo raduno stagionale per la Nazionale Under 23 Femminile che, con l’Under 16, è una delle due nuove nazionali costituite dalla FIGC con il compito di far maturare le ragazze nel passaggio dall’attività giovanile a quella senior. Dopo lo stage di novembre, l’Under 23 tornerà a radunarsi da domenica 7 a mercoledì 10 febbraio presso il Villaggio Azzurro Novarello a Granozzo con Monticello (NO). Sono 23 le Azzurrine convocate dal tecnico Rosario Amendola, vice di Antonio Cabrini nella Nazionale Maggiore, che martedì 9 febbraio (ore 14.30) affronteranno in un’amichevole in famiglia la Nazionale Under 19 Femminile.

L’elenco delle convocate
Portieri: Noemi Fedele (Fiorentina), Margherita Salvi (Anima e Corpo Orobica), Ilaria Toniolo (Fimauto Valpolicella);
Difensori: Veronica Belfanti (AGSM Verona), Claudia Ciccotti (Res Roma), Michela Franco (Cuneo), Aurora Galli (Mozzanica), Eleonora Piacezzi (Atletico Oristano), Valentina Pedretti (Lugano), Ambra Pochero (Graphistudio Tavagnacco);
Centrocampisti: Giulia Baldini (Zaccaria), Martina Capelli (Como), Katia Coppola (SSD Football Milan Ladies), Emma Raffaella Errico (Cuneo), Chiara Eusebio (Brescia), Martina Gelmetti (Lugano), Michela Ledri (AGSM Verona), Cristina Merli (Anima e Corpo Orobica), Azzurra Principi (Zaccaria);
Attaccanti: Marta Mason (Mozzanica), Giuseppina Moraca (Napoli), Francesca Pittaccio (Roma), Luisa Pugnali (Zaccaria).
Staff: tecnico: Rosario Amendola; segretario: Sabrina Filacchione; coordinatore preparatori atletici: Stefano D’Ottavio; preparatore atletico: William Botter; preparatore dei portieri: Claudio Del Ciello; medico federale: Antonio Ponzo; fisioterapista: Jacopo Pasini; Magazziniere: Emanuele Esposito.

Fonte: www.figc.it

UEFA Study Group Scheme: lezioni sul campo con il tecnico Rita Guarino

A Coverciano si è tenuto il UEFA Study Group Scheme, il seminario dedicato all’attività calcistica nelle nazionali giovanili femminili (Women’s Football Youth National Teams) organizzato dalla FIGC.
Dopo le spiegazioni teoriche in Aula Magna – con i saluti portati anche dal Presidente del Settore Tecnico, Gianni Rivera, e dal Vice Presidente, Enrico Demarchi – i rappresentanti delle Federazioni di Andorra e Gibilterra, hanno potuto assistere ad una lezione più “pratica”, dedicata alle metodologie di allenamento nel calcio femminile giovanile, grazie alle ragazze dell’ACF Lucca e ad una docente d’eccezione: Rita Guarino, tecnico della Nazionale Femminile Under 17.

Fonte: www.figc.it

L’accoppiata perfetta: Porn Hub sponsorizza la Champions Feague

Difficile immaginare una scelta più azzeccata. E, a conti fatti, logica. Porn Hub, portale internet hard, entra nel mondo dello sport e lo fa sponsorizzando due squadre, una maschile – la squadra di pallanuoto Varese Master Team – e una femminile, dal nome fortemente evocativo che meglio di ogni altro poteva sposarsi col sito in questione: la Champions Feague.

“Al bando per ottenere la sponsorizzione – recita il comunicato diramato da Porn Hub – si sono candidate squadre in rappresentanza di qualsiasi sport possa venire in mente, dal footgolf al frisbee. Abbiamo ricevuto migliaia di candidature nel corso di novembre, e decidere un vincitore si è rivelato più difficile del previsto. Per ringraziare l’Italia per il grande coinvolgimento dimostrato abbiamo quindi deciso di sponsorizzare non una, ma bensì due squadre. I vincitori del concorso sono la squadra maschile di pallanuoto Varese Master Team, e la squadra di calcio femminile Champions Feague“.

“Il Varese Master Team è stato scelto grazie ad una candidatura molto convincente, accompagnata da una foto osé in cui i giocatori sono coperti solo da palle per la pallanuoto; mentre le Champions Feague hanno dimostrato che la loro squadra è composta da donne che rappresentano molte delle categorie presenti su Pornhub, tra le quali Milf, lesbian, brunette, e molte altre”.

Insomma, una perfetta sintonia!

Fonte: www.sportmediaset.mediaset.it

Cabrini incontra tecnici e preparatori della Serie A: “Le ragazze sono cresciute dal punto di vista atletico”

Al Centro Tecnico Federale di Coverciano il Ct e Coordinatore delle Nazionali Femminili Antonio Cabrini e gli staff delle Nazionali Femminili hanno incontrato gli allenatori e i preparatori atletici delle società di Serie A. Sono state illustrate le metodologie e i sistemi di allenamento delle Nazionali azzurre e nel pomeriggio, grazie alla collaborazione delle ragazze della Primavera della Fiorentina Women’s FC, le esercitazioni sono state proposte direttamente sul terreno di gioco.
“Questi appuntamenti – ha dichiarato il Responsabile organizzativo delle Nazionali Giorgio Bottaro – sottolineano il desiderio della Federazione di far crescere il movimento del calcio femminile nell’interesse comune. E i risultati ci stanno dando ragione”.
“I test effettuati nei giorni scorsi con le varie Nazionali – ha annunciato Cabrini – hanno evidenziato un miglioramento atletico delle ragazze. Questo risultato è stato raggiunto grazie ad una metodologia di lavoro che è stata cambiata negli allenamenti delle varie squadre, anche per via delle indicazioni date negli incontri precedenti. Ringrazio quindi gli staff delle società di Serie A perché noto da parte loro una grande attenzione che ha portato ad una crescita a livello fisico delle ragazze”.

Fonte: www.figc.it

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