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Ufficializzati i format per i campionati di Serie A e B

Il Dipartimento Calcio femminile della Lega Nazionale Dilettanti ha reso note le modalità di promozione e retrocessione per la corrente stagione dei campionati nazionali.

Le disposizioni per la Serie A indicano come campione d’Italia la squadra prima classificata. Previsto uno spareggio in campo neutro (con eventuali supplementari e calci di rigore) nell’eventualità che due squadre raggiungano lo stesso punteggio al termine del campionato, nel caso di più squadre si applicherà una speciale graduatoria per determinarne le partecipanti. Retrocedono in Serie B le ultime 4 classificate (dal 9° al 12° posto). Anche in questo caso si disputerà uno spareggio in campo neutro qualora una o più squadre concludano il campionato con lo stesso punteggio.

Le 4 vincitrici dei rispettivi gironi di Serie B saranno promosse direttamente al prossimo campionato di Serie A, 4 anche le retrocessioni (1 per ciascun girone) nei campionati regionali. Sia per le promozioni che le retrocessioni si procederà allo spareggio in campo neutro in caso di parità di punteggio tra una o più squadre.

Comunicato Ufficiale N° 37 del 4/12/2015

Fonte: www.lnd.it

Carissimi: “Se vogliamo far crescere il calcio femminile dobbiamo far innamorare la gente”

E’ lungo il viaggio da Guiyang a Qujing. Prima il pullman, poi l’aereo, poi ancora il pullman, migliaia di chilometri che si sommano alle 16 ore di volo che domenica hanno portato la Nazionale Femminile in Cina per disputare due amichevoli con le padrone di casa. Ed è affacciandosi al finestrino che Marta Carissimi riannoda i fili di un cammino intrapreso quando era una bambina e che oggi l’ha portata a confrontarsi su un palcoscenico prestigioso come la Champions League, un sogno che si è interrotto solo pochi giorni fa per colpa di un’altra Marta, la campionessa brasiliana carnefice agli ottavi di finale del suo Verona. C’è poi la Nazionale, quella maglia azzurra che la Marta italiana ha indossato giovedì per la 46ª  volta in una gara che ha visto la squadra di Cabrini farsi raggiungere nel finale dalla Cina dopo aver a lungo dominato.

A Guiyang sembravate avere la partita in pugno, poi nei secondi 45 minuti cosa è successo?
“Abbiamo giocato un buon primo tempo, aggredendo le nostre avversarie e pressando alto. Avevamo preparato la gara in questo modo. Poi abbiamo accusato un po’ di stanchezza dovuta al jet lag e siamo calate, anche il campo pesante non ci ha aiutate. Ma non dobbiamo trovare scuse, a livello internazionale non ti puoi permettere di non chiudere una gara, bisogna essere più ciniche. Quando ti capita un’occasione devi fare gol”.

Domenica avrete una nuova chance per tornare a casa con una vittoria.
“Sicuramente abbiamo informazioni in più su un’avversaria che conoscevamo poco, anche se per loro sarà lo stesso. La Cina è stata una grande squadra negli anni ’90, poi hanno avuto un calo e adesso sono di nuovo in ripresa. Noi dobbiamo lavorare sui nostri limiti, soprattutto dal punto di vista atletico. Teniamo bene il campo per 60/70 minuti, poi caliamo. Per questo bisogna continuare ad allenarci intensamente, ma anche acquisire una maggiore maturità per imparare a gestire meglio la partita”.

In Cina vi hanno accolto con grande calore, te lo aspettavi?
“Sì, perché tengono in grande considerazione il calcio femminile. E’ stato bello vedere le telecamere delle emittenti televisive all’aeroporto, le bancarelle fuori dallo stadio che vendevano sciarpe e bandiere e i tifosi cantare per 90 minuti durante la partita. Si respira un bel clima di festa, ci fa piacere e ci fa capire che anche da noi basterebbe poco per fare un bel salto di qualità”.

Il calcio femminile italiano è ancora molto indietro?
“Qualcosa si sta muovendo, anche se siamo distanti dalla visibilità mediatica di cui godono altri paesi. Bisogna andare oltre gli stereotipi che abbiamo in Italia, che esistono non solo per il calcio ma per tutto lo sport femminile. E poi sta anche a noi far innamorare la gente”.
Una buona spinta al movimento potrebbe darla la finale della Women’s Champions League in programma a maggio a Reggio Emilia…
“Mi auguro di vedere lo stadio pieno in modo che anche gli scettici possano ricredersi sul calcio femminile. In Italia ci sono ottimi progetti, l’apparentamento con le squadre maschili può dare grandi frutti e speriamo che anche la finale di Champions possa essere un buon veicolo per promuovere il calcio femminile”.

Con il tuo Verona il sogno di arrivare alla finale si è infranto agli ottavi anche per colpa della tua omonima ‘Marta’.
“Beh, diciamo che in comune con Marta ho solo il nome. A parte scherzi, lei è un fenomeno, non si vincono per caso tutti quei Palloni d’oro. Il rammarico più grande è esserci limitate all’andata a comportarci bene in fase di non possesso, mentre il risultato del ritorno è bugiardo anche se non è un caso se loro con 6 tiri in porta hanno segnato 5 gol e noi con 5 ne abbiamo realizzato solo uno. Il cinismo dipende infatti dalla freschezza che si ha, dalla qualità e dall’esperienza”.

Hai 28 anni e dall’alto delle 45 presenze in maglia azzurra sei una delle ‘veterane’ della squadra
“E’ stata intrapresa una nuova politica, c’è stato un cambio generazionale che richiederà del tempo. La qualità nelle giovani c’è, però bisogna avere pazienza e formarle prima come atlete e come donne e solo dopo come calciatrici”.

Un anno fa hai visto sfumare all’ultimo ostacolo la possibilità di partecipare al Mondiale, quali sono oggi i tuoi obiettivi con la Nazionale?
“L’obiettivo minimo è qualificarci per l’Europeo e dobbiamo farlo da prime del girone. Poi si vedrà, mi piace fare un passo alla volta”.

Facciamo un salto indietro. Come è nata la tua passione per il calcio?
“Da bambina praticavo discipline come judo, pallavolo, pattinaggio e si vedeva che ero portata per lo sport. Poi un giorno mi hanno chiesto di provare a tirare qualche calcio a un pallone e mi è piaciuto. Mia madre diceva che con il primo freddo avrei smesso, ma si sbagliava. E così a 15 anni ho iniziato a giocare con il Torino, poi è arrivato il debutto in Serie A e la Nazionale. All’epoca non c’era l’Under 17 e così ho iniziato ad essere convocata con l’Under 19. Ogni volta che indosso la maglia azzurra è un’emozione unica, un’emozione che mi porterò sempre dentro”.

Fonte: www.figc.it

Valore economico calcio femminile, l’Europa verso i 100 milioni

La quinta edizione dello studio “Calcio femminile attraverso le associazioni nazionali” realizzato dalla Uefa punta a verificare lo stato di avanzamento di un movimento che sta attraversando una fase di crescita sempre più importante. La relazione ha cercato di analizzare sei temi: calcio nazionale, squadre nazionali, allenatori e arbitri, stampa, televisione e assistenza, finanza e amministrazione. Sono state inserite anche informazioni relative alle 54 Federazioni affiliate alla Uefa, in ordine alfabetico.

Questo ha reso possibile arrivare ad alcune conclusioni relative alla situazione del calcio femminile nella stagione 2015/2016: i giocatori tesserati sono quasi 1,2 milioni, le donne che praticano calcio a livello professionistico sono 2200 in 145 squadre in 23 Paesi. I primi Paesi con il maggior numero di giocatrici sono Francia, Germania, Paesi Bassi e Svezia. Il movimento sta registrando un incremento sempre più ampio e lo dimostrano le 49 nazioni dove si disputa un campionato di calcio femminile, ma cresce anche il numero delle donne che scelgono di intraprendere un’attività stimolante ma allo stesso tempo difficile come quella dell’arbitro: sono più di 8.750. Il budget stimato per questa stagione 2015/2016 tra le 54 Federazioni è pari a 96,7 milioni di euro, ma si registra un incremento anche del numero di appartenenti a quello che una volta era considerato il “sesso debole” nel mondo del calcio: il 19% dei lavoratori sono proprio donne. L’analisi mette inoltre in evidenza che 35 Federazioni hanno deciso di allestire programmi specifici per i disabili, di questi l’11% è formato da donne. Rispetto all’analisi relativa alla stagione 2014/2015 il numero di giocatori tesserati è risultato stabile, mentre il numero delle femmine che hanno intrapreso la carriera di arbitro ha registrato una crescita del 17%.

Anche in Italia sta crescendo il numero delle persone consapevole di quanto sia importante dare la possibilità alle donne, sin da giovanissime, di praticare il calcio. Ne è un esempio la Juventus, che in estate ha annunciato l’intenzione di allestire una squadra under 12 femminile con il nome del club bianconero. La gestione logistica delle attività della formazione è stata affidata alla San Bernardo Luserna Calcio Femminile, neopromossa in Serie A e con base operativa proprio a Torino. Non si tratta comunque di un progetto nato in modo isolato, ma in cui la società di Corso Galileo Ferraris crede in modo particolare al punto tale da pensare di ampliarlo già dalla prossima stagione.

Proprio dal lavoro fatto alla Juventus nasce anche l’idea che sta cercando di portare avanti il Barcellona, dove è da poco approdato l’ex chief revenue officer Francesco Calvo con il ruolo di direttore commerciale. L’idea è quella di creare una sorta di “società di calcio in franchising” per far crescere ulteriormente il brand e il business dei blaugrana negli Stati Uniti. Il progetto punta a sviluppare il calcio femminile e il calcio a 5 negli States, anche se diversi aspetti del piano devono ancora essere valutati con attenzione. Almeno per ora un’idea simile sembra essere ancora difficile da attuare in Italia dove le potenzialità del valore economico che il calcio femminile può generare non sono ancora state comprese del tutto.

Fonte: www.calcioefinanza.it

Debora, Martina e Alessia: tre calciatrici verso Miss Italia

Sono tre calciatrici e tre belle ragazze. E sono state selezionate per il primo casting di Miss Italia che si è svolto stamattina a Roma. Debora Novellino, terzino della Pink Bari (Serie A), Martina Piemonte, centrale del San Zaccaria (Serie A) e Alessia Sgaggiaro (Serie B), centrocampista della Roma Femminile, hanno vissuto un giorno da aspiranti Miss, perfettamente a loro agio con trucco, tacchi e costumi da bagno, esattamente come se indossassero la divisa da calcio e gli scarpini.
La selezione delle tre giovani da parte dello staff di Miss Italia é il frutto della volontà degli organizzatori di raccontare ogni tipo di bellezza dell’universo femminile, a prescindere dal lavoro che svolgono o dalla passione che coltivano, incluso il calcio femminile. Il dipartimento della LND, guidato da Rosella Sensi, ha accolto con grandissimo entusiasmo l’accettazione delle candidature per le calciatrici. “Sono davvero felice per la scelta delle nostre ragazze da parte degli organizzatori del concorso – ha dichiarato Rosella Sensi – che hanno sempre avuto attenzione per lo sport al femminile, come testimoniato dalla Miss Italia in carica Alice Sabatini, che è una giocatice di pallacanestro. Ringrazio anche il presidente LND Antonio Cosentino che ha dato il suo pieno appoggio a questa iniziativa“.

Fonte: www.figc.it

Nazionale: Positiva la prova delle azzurre di Antonio Cabrini

Ottima prova per le azzurre di Antonio Cabrini, nel primo match della tournée in Cina contro la rappresentativa orientale. Allo Sport Centre di Guiyang, la Nazionale di calcio femminile ha infatti pareggiato 1-1 contro le padrone di casa cinesi, coltivando fino a pochi minuti dal termine anche l’ambizione del risultato pieno. A sbloccare il risultato, infatti, sono state le ragazze di Cabrini con capitan Melania Gabbiadini al 39′ raggiunte poi dalla Cina a 6 minuti dal termine. L’Italia tornerà in campo domenica allo Sport Centre di Qujing sempre contro la compagine d’Oriente alle ore 16:00 locali (ore 9:00 italiane).

Fonte: www.oasport.it

UEFA: relazione sul calcio femminile 2015/16

La quinta edizione della Relazione sul calcio femminile nelle federazioni nazionali testimonia l’impegno della UEFA a promuovere questo sport.
L’edizione 2015/16 è suddivisa in sei tematiche principali: competizioni nei vari paesi, squadre nazionali, allenatori/arbitri, media, TV/affluenza  e finanza/amministrazione. Il documento prende in esame tutte le 54 federazioni affiliate alla UEFA, da Albania a Galles (secondo l’ordine alfabetico inglese).

I principali risultati del sondaggio 2015/16 sul calcio femminile sono i seguenti:
– Giocatrici tesserate: quasi 1,2 milioni;
– Calciatrici professioniste: 2.200 in 145 squadre in 23 nazioni;
– Le prime cinque nazioni per numero di giocatrici sono
Inghilterra, Francia, Germania, Olanda e Svezia;
– 49 nazioni organizzano un campionato femminile;
– Direttrici di gara qualificate: oltre 8.750;
– Allenatrici qualificate: più di 13.000;
– Budget stimato per il 2015/16 nelle 54 federazioni: 96,7 milioni di euro;
– Il 29% della forza lavoro nelle varie federazioni è di sesso femminile.

Ma le cifre e le statistiche interessanti non finiscono qui. Per esempio, in 36 paesi le donne compiono mediamente un viaggio di oltre 15 chilometri per allenarsi; sette nazioni su 54 offrono una copertura digitale delle partite di UEFA Women’s Champions League; 35 nazioni hanno programmi per diversamente abili, con l’11% dei partecipanti costituito da donne.
Dall’edizione 2014/15 del documento, il numero di calciatrici tesserate è rimasto stabile, mentre quello di direttrici di gara qualificate è salito del 17%.
Analizzando i dati a medio termine, negli ultimi sette anni i cinque paesi che hanno registrato la più alta crescita per numero di calciatrici tesserate sono Ucraina, Kazakistan, Polonia, Ungheria e Bielorussia.
I dati dell’edizione 2015/16 sono stati raccolti con l’annuale sondaggio delle federazioni, condotto nell’estate 2015. La prima parte del documento presenta le cifre con sei infografiche, mentre la seconda contiene le schede su ogni federazione affiliata alla UEFA.

Fonte: www.uefa.com

UEFA: I frutti della formazione tecnica femminile

Il 2015 è stato un anno importante per il calcio svedese.
La nazionale maschile Under 21 si è imposta ai Campionati Europei UEFA di categoria e successivamente è arrivato un successo svedese anche ai Campionati Europei UEFA Under 19 Femminili in Israele. Poi è stato il turno della nazionale maggiore maschile, che ha staccato il biglietto per UEFA EURO 2016 battendo la Danimarca negli spareggi.

Durante l’anno, Yvonne Ekroth – Ct della Svezia che raggiunse la finale ai Campionati Europei UEFA Under 17 Femminili 2012/13 ed attuale responsabile della squadra Under 15 femminile – ha partecipato a uno dei corsi di scambio UEFA a Nyon per l’ottenimento della licenza Pro. La sua partecipazione era finalizzata a utilizzare le risorse messe a disposizione dalla UEFA per lo sviluppo del calcio femminile come strumento di crescita personale e di condivisione delle conoscenze in Svezia.

Il calcio è in contina evoluzione, i giocatori modificano il loro stille e le influenze provenienti da ogni parte del mondo sono molteplici – ha dichiarato Ekroth, che ha partecipato alla 20esima edizione del corso svoltosi a Nyon, in Svizzera –. Per continuare a crescere professionalmente, devo restare al passo con i tempi“.

Fonte: www.uefa.com

Nazionale: Primo allenamento a Guiyang. Gabbiadini e Rosucci: “Vogliamo fare bella figura”

Prima seduta di allenamento in Cina per la Nazionale Femminile a quarantotto ore dalla prima delle due amichevoli con le padrone di casa in programma giovedì (ore 19.35, le 12.35 italiane) allo Sport Center di Guiyang. Le Azzurre hanno lavorato per circa un’ora e mezzo sul campo adiacente allo stadio, concludendo la seduta con una partitella in famiglia. “In queste amichevoli – avverte il capitano Melania Gabbiadini – vedremo quale livello fisico, mentale e tattico abbiamo raggiunto. Le nostre avversarie correranno per novanta minuti e sappiamo che non saranno due partite facili, ma non abbiamo pressioni particolari e vogliamo far bene”.
Martina Rosucci ha già collezionato 27 presenze in maglia azzurra e giovedì affronterà per la prima volta la Nazionale cinese: “E’ importante giocare amichevoli contro squadre di livello – sottolinea – è vero che non ci sono punti in palio, ma ci teniamo a fare bella figura e sicuramente non siamo venute qui in gita. L’importante è partecipare non è un motto che fa per me e, come tutta la squadra, faccio sempre di tutto per uscire dal campo con una vittoria”.
Fiduciosa per il futuro del calcio femminile italiano (“c’è un impegno evidente da parte della Federazione, sono stati fatti investimenti importanti e ci sono buone prospettive di crescita”), la centrocampista del Brescia ha le idee chiare sugli obiettivi a breve e lungo termine della Nazionale: “C’è un gruppo che si sta formando, con tante ragazze giovani e composto da persone intelligenti. Se riusciremo a mettere questa intelligenza al servizio della squadra potremo fare grandi cose. Come prima cosa dobbiamo assolutamente qualificarci per l’Europeo e poi voglio giocare il Mondiale, anche perché proprio un anno fa ho vissuto la più grande delusione della mia carriera perdendo il play off con l’Olanda”.

Fonte: www.figc.it

Il Como Femminile conquista la vetta, l’ Inter si inchina per la seconda volta all’ Orobica.

L’ Inter femminile perde per la seconda volta con lo stesso Avversario: l’Orobica sempre più targata Luana Merlo. Dopo la pesante sconfitta in coppa Italia,che ha generato l’ eliminazione dal torneo per Mister Brustia,  Regina Baresi e compagne perdono anche tra le mura casalinghe. Nonostante la splendida rete di Abati, l’Inter è sempre in svantaggio, e dopo la terze rete dell’ Orobica la gara è ormai chiiusa. Solo un ricore al 91′ fa accorciare il risultato alla squadra di Brustia, che perde la sua prima gara di campionato e viene agganciata dal Como.
Il Como, dopo la prima sconfitta abbastanza immeritata proprio contro l’ Inter, non ha più sbagliato un colpo, oltre alla grande vittoria con la super favorita Valpolicella, ha inanellato altri tre successi. Nella gara odierna a farne le spese è il Real Meda, che schierano il giovane talento ambitissimo da diverse squadre, Anita Coda. La lariane di mister Antonio Cincotta si scatenano nella ripresa, dove solo per colpa di tante imprecisioni sotto porta non trovano la goleada.
Il Villacidro continua il momento pesantissima, anche oggi 8 goal subito, a gioire è stato il Milan Ladies trascinato da Katya Coppola, ex Inter Femminile. La squadra rossonera, che partiva in classfifica col passivo di – 2 punti, si trova ora a quota 4.
L’armata Valpolicella vince il derby veneto contro il Mozzecane, la rete della vittoria viene confezionata nei primi 45 minuti.
Non basta il rigore di Calvi a supportare i sogni della Bocconi, Ferrario pareggio e le due squadre si dividono la posta in palio.
Non si è disputata la super sfida sarda tra Oristano e Caprera, poichè la doppia convocazione di Mister Cabrini tra le file Oristanesi ha permesso al club di Luciano Flore di rinviare la partita.

Grifo Perugia: tentativo di fuga solitaria

Lo Jesina Calcio femminile viene piegato, e la Grifo Perugia si conferma in vetta alla classifica del girone B del campionato cadetto. La  ragazze di Valentina Belia in terra marchigiana hanno conquistato la quarta vittoria su cinque partite dall’inizio della stagione e liquidato una delle principali concorrenti alla vittoria finale. Zanetti e Paoletti stendono il Clarentia e riportano il Pordenone, neoretrocesso, a quella zona di classifica che le compete.
L’ azzurra San Bartolomeo vince ancora, e dopo aver battuto il Pordenone, oggi mette a segno un poker contro il malcapitato Gordige. Continuano i problemi per il Foligno che perde anche con il New team Ferrara e resta fanalino di coda, con 0 punti.

Risultati e Classifiche Serie B

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