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Claudia Ciccotti…. 100 di queste gare!

Un’intelligenza tattica più unica che rara, una spiccata capacità di adattamento, un grande attaccamento alla maglia e un carisma in campo da “capitan futuro”: queste e tante altre, le qualità di Claudia Ciccotti, jolly dello scacchiere di mister Melillo e pedina fondamentale della Res Roma.

Nel match di sabato scorso in quel di Jesi la giovane centrocampista di Ostia ha raggiunto il traguardo delle 100 gare in serie A, di cui 96 da titolare.

La sua intelligenza tattica permette a mister Melillo di schierarla in vari ruoli, e di renderla tra le migliori in ogni gara.

Classe ’94, ha iniziato la sua carriera nel 2004  con il team maschile del Totti Soccer School, con cui ha giocato fino al 2010, anno in cui è passata al team femminile della stessa società, e con cui ha vinto una coppa Lazio; nel 2011 il passaggio alla Lazio, con cui ha disputato 23 gare di A, e dal 2012 è tra le protagoniste assolute della favola “Res Roma”, con cui ha vinto un campionato di A2 ed ottenuto tre salvezze in Serie A.

Claudia vanta anche 12 presenze con la maglia della Nazionale under 19, con cui ha segnato un gol nel match contro la Grecia, e tre presenze con la maglia della Nazionale under 23.

Le parole del tecnico Fabio Melillo:
“Giocatrice importante che in questi cinque anni è cresciuta in fretta e con concetti giusti: sa fare tutto ed ha un rendimento altissimo. Si è calata in un ruolo nuovo come sanno fare solo i grandi giocatori, ha ormai preso consapevolezza dei propri mezzi ed è un leader silenzioso e importante: per un allenatore veramente tanta roba!”

Emily Dolan è una giocatrice del San Zaccaria

Si è allargata con un altro elemento straniero, questa volta a stelle e strisce, la rosa a disposizione di mister Gianluca Nardozza. Dopo l’irlandese Shauna Peare, il nuovo arrivo biancorosso è la portiere americana Emily Dolan. Nata in Delaware il 22 luglio 1994, Emily si stava allenando con la squadra dall’inizio della preparazione e da allora la società era in attesa di smaltire tutte le lungaggini burocratiche necessarie per il suo tesseramento.

Finalmente, sabato, per Emily è arrivato il momento tanto atteso ed oltre alla prima convocazione con le sue compagne è arrivato subito anche il debutto. 
“Ero davvero emozionata e sono davvero contenta di aver già avuto la possibilità di giocare. All’inizio ero un po’ nervosa, ma poi col passare del tempo mi sono via via ambientata e spero di continuare a farlo nelle prossime partite”.

Sulla gara di Verona Emily ha le idee chiare circa il buon gioco messo in campo dal San Zaccaria. 
“Credo che la squadra abbia giocato una buona partita mostrando molte buone qualità. L’AGSM Verona è una squadra molto forte e nonostante abbiano segnato tre gol noi siamo riuscite a dare battaglia e a lottare per cercare di ribattere”. Nonostante le tre reti subite Emily trae dei buoni spunti dalla gara di sabato. “Ci sono molte cose positive da prendere da questa partita e da farle nostre in vista del prossimo impegno: partiamo da queste per migliorarci”.

L’amore con il pallone per la giovane statunitense è iniziato fin dalla tenera età di sette anni, ma quello per il ruolo tra i pali invece è nato in modo particolare, come spiega lei stessa raccontando i suoi primi ricordi calcistici. 
“In uno dei miei primi allenamenti ricordo che ci stavamo esercitando sui dribbling, ma ero talmente annoiata che passai metà allenamento a giocare con una farfalla. Iniziai a giocare in porta perché nessuna delle mie compagne voleva fare quel ruolo, così il mio allenatore scelse me”.

Da quel momento Emily non ha mai più tolto i guantoni ed ha abbandonato anche l’idea di fare l’attaccante.
“Mi piace la pressione di questo ruolo e la possibilità di influire in una partita in modo determinante. Fino ad ora ho avuto la fortuna di incontrare persone e allenatori che mi hanno aiutato a far crescere la mia passione per il gioco del calcio attraverso il loro entusiasmo, la loro passione e il loro incoraggiamento”.

Tutti elementi che Emily ha iniziato a vivere nella squadra della sua università dove ha giocato per quattro anni per poi trasferirsi alla squadra semi professionistica del Lancaster Inferno per altri tre campionati. 
“Ma poi una volta ottenuta la laurea ho maturato la convinzione di voler giocare all’estero e così una volta finita la mia stagione con il Lancaster ho iniziato a cercare delle nazioni che avevano dei campionati femminili”.

Il sogno tricolore di Emily è dunque iniziato con una semplice email, come lei stessa racconta. 
“Ho inviato mail con i miei dati e alcuni video, ed eccomi qua”.L’Italia per lei è stata una bella sorpresa non solo dal punto di vista sportivo. “L’Italia è bellissima! Adoro il paesaggio e tutti mi hanno  aiutato e sono stati fin da subito amichevoli. Stare qui è davvero bello ed anche il livello tecnico che ho trovato nella squadra è molto alto ed essere assieme a giocatrici così forti mi farà migliorare ancora lavorando duramente”
.

Il primo “lavoro” italiano di Emily è stato imparare la lingua e in questo è stata aiutata anche dalle sue nuove compagne.
“Le ragazze mi hanno fatto sentire subito a casa, mi hanno aiutato a superare il primo scoglio della lingua e questo mi rende molto felice perché faccio parte di una squadra con grandi persone oltre che grandi giocatrici”.

Tutti questi elementi assieme infondono fiducia a Emily sul futuro della squadra.
“L’atmosfera nello spogliatoio è grande. Credo nel lavoro e cerco di dare sempre il massimo in allenamento perché sono convinta che la preparazione sia un elemento essenziale per ottenere il successo. Siamo tutte molto concentrate in allenamento ma riusciamo anche a essere tranquille e divertite una volta finito di lavorare. Penso che questo bilanciamento sia molto importante per una squadra come la nostra che affronta un campionato difficile come la serie A e possa rafforzare le nostre possibilità”.

È lei stessa a raccontare uno degli esempi di calciatori ai quali si ispira per raggiungere il suo obiettivo di competere ad alti livelli nei prossimi anni. 
“Ammiro molto Manuel Neuer e Ashlyn Harris e cerco di imparare il più possibile osservandoli”.

Intanto si può dire che i primi ottimi risultati Emily li abbia ottenuti proprio con la lingua italiana, che già riesce a parlare e a capire piuttosto bene, ma anche qui emerge il suo grande e costante impegno nel cercare di migliorarsi. 
“Da quando sono qui ho certamente imparato molto di questa lingua, ma ho ancora molta strada da fare e sono sicura che le mie compagne sapranno aiutarmi ancora tanto nell’insegnarmi ancora meglio l’italiano”.

Brescia subito in campo per il recupero contro il Tavagnacco

L’occasione di riprendere subito il giusto cammino si presenta subito per il Brescia, a soli tre giorni dalla sconfitta patita contro la Fiorentina. Al Club Azzurri domani, calcio d’inizio fissato alle 14.30, arriva difatti il Tavagnacco per il recupero della partita rinviata a metà novembre dopo il ritorno degli ottavi di Champions League contro il Fortuna Hjorring.

PRECEDENTI –
 Sarà il quindicesimo confronto tra le due compagini per quanto riguarda la Serie A, con un parziale che vede quattro vittorie del Brescia, quattro pareggi e sei sconfitte biancoblu. Nella scorsa stagione la gara di andata venne vinta dalla squadra di Bertolini 2-1 grazie alle reti di Sabatino e Tarenzi, mentre al ritorno l’1-1 in Friuli, rete biancoblu di Bonansea, prolungò l’attesa per la conquista del secondo scudetto.
ALLENATORI – Secondo incrocio fra Bertolini e Cassia, l’unico precedente risale all’1-1 della passata stagione.
TAVAGNACCO – Nell’ultima gara di campionato il Tavagnacco ha battuto 5-2 il Chieti, per quella che è stata la quarta vittoria consecutiva nel torneo, la quinta totale. L’unico passo falso delle gialloblu è stato alla seconda giornata contro il Verona in trasferta contro cui han perso 5-2. In totale la squadra friulana, appaiata in classifica proprio al Brescia, ha segnato ventidue reti subendone undici.
DIRETTA – La gara sarà trasmessa in diretta su BCFtv.
ARBITRO – Dirigerà la gara il signor Ubaldi di Roma 1, coadiuvato dagli assistenti Schiavina e Dondi di Mantova.
CONVOCATE – Saranno valutate fino all’ultimo le condizione delle difensori Cecilia Salvai e Roberta D’Adda che han riportati problemi fisici dopo la partita contro la Fiorentina, non ce la fa inveceElisa Mele uscita anzitempo sabato per una botta al ginocchio e che è rimasta a riposo precauzionale nella giornata di ieri. Prima convcoazione in assoluto per Paola Boglioni, difensore classe 2001.
Portieri: Bolchini, Ceasar, Marchitelli.
Difensori: Boglioni, D’Adda, Gama, Manieri, Salvai.
Centrocampiste: Bonansea, Cernoia, Eusebio, Fuselli, Ghisi, Lenzini, Serturini.
Attaccanti: Girelli, Pezzotta, Sabatino, Tarenzi.

Raduno di fine anno per l’Under 17 Femminile: dall’11 al 15 dicembre a Coverciano

Qualificata alla Fase Elite del Campionato Europeo, dopo aver battuto la Georgia e pareggiato con Portogallo e Finlandia, la Nazionale Femminile Under 17 chiude il 2016 con uno stage di preparazione alla doppia amichevole con la Norvegia, in programma il 13 e 15 gennaio.

Venticinque Azzurrine convocate oggi dal tecnico federale Rita Guarino si raduneranno domenica 11 dicembre entro le ore 20 presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano dove inizieranno gli allenamento il giorno seguente. Il raduno si chiuderà giovedì 15, mentre mercoledì 14 le Azzurrine giocheranno una gara amichevole contro la squadra Giovanissimi dell’US Capistrello (ore 15.00).

Elenco delle convocate

Portieri: Roberta Aprile (Pink Sport Time), Gloria Ciccioli (Jesina Femminile), Camilla Forcinella (AGSM Verona);
Difensori: Paola Boglioni (Brescia Femminile), Elena Crespi (Femminile Inter Milano), Aurora De Sanctis (Jesina Femminile), Maria Luisa Filangeri (Femminile Nebrodi), Francesca La Rocca (Bologna), Sofia Meneghini (AGSM Verona),  Vanessa Panzeri (Como), Chiara Ripamonti (Femminile Inter Milano);
Centrocampisti: Bianca Bardin (Vicenza), Giada Greggi (Res Roma), Elena Nichele (AGSM Verona), Maddalena Porcarelli (Jesina Femminile), Valentina Puglisi (San Bernardo Luserna), Angelica Soffia (AGSM Verona), Martina Tomaselli (Trento Clarentia);
Attaccanti: Sara Baldi (Mozzanica), Asia Bragonzi (Femminile Inter Milano), Federica Cafferata (Ligorna), Margherita Giubilato (Padova Femminile), Benedetta Orsi (Reggiana), Angelica Parascandolo (Pink Sport Time), Elisa Polli (Jesina).
Staff – Tecnico: Rita Guarino; Vice allenatore: Massimo Migliorini; Preparatore atletico: Franco Olivieri; Preparatore dei portieri: Cristiano Viotti; Segretario: Daniela Censini; Medico: Piergiorgio Drogo; Fisioterapista: Daniele Frosoni.

Mattia Martini, Agsm Verona: “Sabato a Bergamo dovremo affrontare una battaglia”

Vittoria casalinga per 3-2 contro il San Zaccaria, Fiorentina strabordante nel 5-0 vittima il Brescia: ormai il Verona è lì, secondo in classifica, con in programma uno scontro diretto, sabato, in quel di Bergamo, che non ammetterà passi falsi. Alla luce di una zona Champions League che potrebbe essere consolidata, Mattia Martini, manager e consulente di calcio-mercato giallo-blu, ha descritto il quadro calcistico e situazionale della piazza scaligera.

Come vede questo Verona?
“Posso solo osservare quanto il collettivo sia una rosa atta ed abituata a competere e rimanere costantemente sul pezzo, sempre pronta ad approfittare di passi falsi avversari ma, al tempo stesso, consapevole di dover portare a casa un risultato positivo lei in primis, scostandosi dal pensiero di dover osservare gli altri”.

Qual è il segreto di questo secondo posto?
“L’organico, composto da professioniste vere, è proporzionato: vi è un tessuto di giocatrici affermate della categoria ed una serie di innesti giovani e di certa prospettiva”.

I migliori acquisti veronesi del calcio-mercato estero? E di quello italiano?
“Tutte le calciatrici a disposizione del tecnico Renato Longega stanno rispondendo positivamente agli stimoli che la Serie A presenta”.

Quanto è merito di Martini un calcio-mercato da 8 in pagella?
“La società ha lavorato al meglio per mettere a disposizione del tecnico un organico da prime posizioni, su cui poter adeguatamente lavorare. E’ stato un merito collettivo”.

Sabato gara difficile, avversario il Mozzanica. Che partita si prospetterà al Verona? Le maggiori insidie verranno dal binomio bergamasco Giacinti-Pirone?
“Sarà una partita in cui l’attenzione e la concentrazione dovranno essere massime. Disputare un incontro in quel di Bergamo non è mai semplice ed andrà portato alla compagine avversaria il massimo rispetto. Alla luce di ciò, comunque, dovremo essere consci di non dover assolutamente avere timore reverenziale e di sviluppare il nostro volume di gioco secondo le nostre usuali modalità. Dovremo concretizzare al meglio e cercare di chiudere quanto prima, se possibile, la gara. Per quanto riguarda Giacinti e Pirone sono due atlete che non hanno bisogno di presentazioni e, detto questo, il tecnico lavorerà al meglio per preventivare le loro possibili azioni di offensive”.

Quanto crede in un Verona in zona Champions prima della pausa invernale?
“Dobbiamo crederci, in quanto il blasone della piazza lo richiede”.

“Il mio gioco, la mia rivoluzione”: a Buenos Aires il Festival del Calcio Femminile

Nel campo di calcio del quartiere “Barrio Guemes”, a Buenos Aires, si è giocata e si gioca ancora una delle partite più importanti della storia argentina. E, per una volta, senza Maradona.

Un luogo sacro. Qui, nel cuore della baraccopoli più grande della capitale sudamericana, la Villa 31, dove vivono circa 40mila persone e le case si accumulano l’una sull’altra, il campo di calcio è un luogo sacro: l’unico posto intoccabile di tutto il quartiere. I bambini escono da scuola, lanciano lo zaino da una parte e cominciano a giocare. Solo i bambini. Per le bambine, che salutano l’infanzia intorno ai 10 anni, la storia è differente. C’è sempre un lavoro da fare: un fratellino di cui prendersi cura, un nonno da accompagnare o una madre da aiutare. Il gioco, per loro, non esiste. Sono le future madri adolescenti, quelle che non potranno più studiare e che, in un Paese dove è uccisa una donna ogni 30 ore, saranno o sono già state vittima di violenze.

Il calcio come conquista di indipendenza. In questo campo, la canchita del barrio, come viene chiamata, è cominciata la battaglia per la conquista del territorio e dei diritti che ha portato alla creazione del primo Festival Latinoamericano di Calcio Femminile.  Dal 2007 La Nuestra Fútbol Femenino, un’associazione civile che promuove il gioco del calcio tra le adolescenti come forma di svago e di conquista dell’indipendenza, è riuscita a ottenere l’uso del campo. O meglio, a toglierne il monopolio ai “maschi”.

“Il mio gioco, la mia rivoluzione”. “Siete ridicole, perché invece di giocare non tornate a casa a lavare i piatti?” gridavano mentre occupavano uno spazio ritenuto loro solo per una questione biologica. Le ragazze, però, non hanno fatto un passo indietro. La settimana successiva, erano il doppio. Sono volati insulti, minacce, anche qualche colpo di bastone. Alla fine però hanno vinto. “Il mio gioco, la mia rivoluzione” è il loro slogan.

“Las aliadas de la 31”. Da allora, sono riuscite a mantenere e difendere quelle poche ore, due giorni a settimana, in cui si allenano e si sentono libere. “Las aliadas de la 31” è il nome della squadra delle grandi mentre le piccole sono state ribattezzate “Las mini-aliadas”. “Una ragazza che si allena, che si appropria del suo corpo e che ha un interesse nello sport difficilmente in futuro diventerà vittima di violenza” ci racconta Monica Santino, 51 anni, fondatrice dell’associazione.

Una rete per i cambiamenti sociali. Oggi, a poco più di nove anni da quel fatidico 6 di novembre 2007, data ricordata come una sorta di presa della Bastiglia, non solo il gruppo è sempre più numeroso ma si inaugura appunto il primo Festival Latinoamericano di Calcio Femminile e dei Diritti delle Donne, con club provenienti da Colombia, Brasile e Germania. “Facciamo parte della Rete argentina di sport per i cambiamenti sociali – continua Monica – e l’anno scorso siamo state invitate alla riunione internazionale in Sudafrica, dove abbiamo conosciuto le ragazze dell’organizzazione tedesca”.

I cambiamenti si cominciano a vedere. Da oggi fino a lunedì quindi donne tedesche, colombiane, argentine e brasiliane, oltre ad allenatrici provenienti dagli USA, parteciperanno al Festival. Che prevede, oltre alle partite, laboratori culturali e corsi di difesa personale, organizzati durante l’anno da un altro gruppo di ragazze, Amansalva. Grazie a questa serie d’iniziative, qualche cambiamento si è cominciato a vedere.

Alcune ragazze sono riuscite a evitare di diventare delle madri bambine, altre hanno visto i benefici nella loro vita di coppia: alcuni compagni, infatti, hanno assunto un ruolo più attivo nella famiglia e si prendono cura dei figli mentre le mamme, appena ventenni, si allenano. “Non sono molti – conclude Monica – però è comunque un grande successo vedere i fidanzati che, finalmente, aiutano le loro compagne”. Il nostro gioco, la nostra rivoluzione, sono cominciati.

Allunga le distanze la Permac vincendo contro la New Team

Nell’anticipo della settima giornata vede le rossoblu nell’incontro casalingo contro le ferraresi del New Team Ferrara. Partita dal sapore di A, quando il sabato pomeriggio lo scorso anno era il giorno dedicato alle gare ufficiali. L’orario e il brutto tempo ha compromesso la risposta del pubblico, un centinaio solamente gli irriducibili che sono venuti a sostenere le Tose.

Inizio spumeggiante per le Tose, il miglior inizio della stagione. Dopo appena 180 secondi Manzon colpisce il palo con una gran diagonale dal limite dell’area. Un minuto dopo ci riprova Piai, il tap-in però viene salvato in extremis sulla linea dall’estremo difensore ospite. Sulla ribattuta arriva Mantoani che però tira una ciabattata e la sfera si spegne così sul fondo. Al 7’ è Foltran ad avere una netta occasione con una botta centrale, De Candia però si mette in mezzo e sventa la minaccia. Ancora una grandissima occasione arriva al 14’, questa volta è Mella a cercare di penetrare centralmente, cerca una diagonale precisa, ma la mira non è perfetta e la palla fa così la barba al palo.  Al 17’ break del Ferrara che arriva dalle parti di Reginato, la difesa rossoblu però sventa la minaccia mettendo in angolo. 24’ Manzon ci riprova, questa volta dai venti metri con il suo mancino, De Candia capisce tutto e blocca centralmente. 27’ Piai è vicinissima al vantaggio, si gira in area e lancia la bomba, il miracolo lo fa il numero uno del New Team Ferrara che con la mano di richiamo devia la palla in angolo, salvando le sue compagne. Solo rossoblu in questa prima mezz’ora, che però non riesce a concretizzare le azioni create. Al 32’ Frattini crea scompiglio tra le maglie difensive rossoblu entrando facilmente in area dalla fascia sinistra, dopo un batti e ribatti però Mantoani spazza via la palla bollente. 34’ Montorio arriva in ritardo in area su Piai, che cade così per terra e l’arbitro fischia … rigore! La sblocca Piai la gara dagli undici metri, pallone da una parte, portiere dall’altra.

Nella ripresa continua la stessa melodia, parte subito in quarta la formazione di Dario De Biasi che al 6’ con Tommasella trova il secondo legno dell’incontro. I ritmi calano, ma le azioni pericolose le costruiscono comunque le Tose, che però peccano di giustezza negli ultimi metri. Ci provano ancora Piai, Mella e Manzon ma la sfera non centra lo specchio della porta. Al 18’ Mella aggiusta la mira, il suo tentativo però viene sventato da un grandissimo colpo di reni di De Candia che alza la palla sopra la traversa. Al 32’ Tommasella prova ancora a sorprendere la numero uno ospite, questa volta su punizione dai 30 metri, la bordata finisce però di poco a lato. Non ci sono altre emozioni da segnale e scende così il sipario dopo i tre minuti di recupero.

Ancora minimo scarto e ancora vetta solitaria in classifica. Le Tose ora andranno in trasferta a Castelvecchio domenica 4 alle ore 14:30.

Formazioni:
Vittorio Veneto:
Reginato, Virgili (8’ st Sogaro), Dal Pozzolo, Perin, Da Ros, Tommasella, Manzon (24’ st Pistis), Foltran, Mantoani, Piai (33’ st Coghetto), Mella. A disp: Ferin, Sogaro, Zanette, Pistis, Sovilla, Coghetto, Zanella. Allenatore: De Biasi Dario

New Team Ferrara:
De Candia, Pedevilla, Fratini, Ansaloni, Gilli, Dubbioso, Grassi (22’ st Marchi), Braga (14’ st Macinenti), Montorio, Chierici, Filippini. A disp: Macinenti, Marchi, Pirani. Allenatore: Baroni Roberto

Arbitra sig. Davide Conti di Seregno.

Nel derby partenopeo vince l’equilibrio

Nel settimo turno del girone D del campionato Nazionale di Serie B femminile, il match clou è certamente il derby tra Napoli Dream Team e Napoli Calcio Femminile, posticipo di giornata rispetto alle precedenti gare delle 14.30: sui gradoni del “F. Denza”, le due tifoserie danno vita ad uno spettacolo pirotecnico di fuochi a riscaldare ancora di più l’ambiente.

Per l’occasione, presente sugli spalti, Riccardo Guarino, il Presidente del Napoli Dream Team che ha seguito con attenzione ed entusiasmo il match.

Prima del fischio d’inizio, grazie all’iniziativa promossa dal Dipartimento Calcio Femminile, coinvolgendo le società di Serie A e Serie B femminili e di Lega Pro e Serie D, i capitani delle due squadre hanno letto il messaggio della campagna, da custodire e ricordare sempre in merito al 25 novembre: la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.

Sul fronte Napoli Dream Team, mister Aielli rinuncia, gioco forza, alle prestazioni di Palescandolo, D’Alterio ed Alessandra Beato, ferme ai box, e si schiera con la difesa classica composta da Strisciante, De Rosa centrali con del Giudice e Spigno laterali. A centrocampo c’è la rientrante dopo due turni di squalifica Severino, affiancata da Ragone e Prete. In attacco, a comporre la linea più avanzata c’è la giovane Borrelli a supportare le solite Sibilio e Bottone. In panchina, mister Aielli si porta le promettenti Dello Iacono e Santoro della categoria C.

Primo tempo più di marca Napoli Calcio Femminile: al quinto azione orchestrata da De Biase che lancia lungo il corridoio Risina che cerca e trova Massa nell’area piccola con quest’ultima che manca l’aggancio alla sfera. Ma basta poco più di un quarto d’ora all’undici di Mazziotti per sbloccare la gara quando la linea difensiva del Dream Team si fa sorprendere su un cross da sinistra consentendo alla giovane De Biase di ritrovarsi a tu per tu con Ruotolo, bucata con un leggero tiro: è 0-1. Al 27’, ci prova Borrelli a mettere le cose in chiaro con una punizione che si spegne fuori. Dopo 6’, vi è la risposta del Napoli Calcio Femminile con Lanzetta che tira forte con Ruotolo che respinge ma sulla sfera si avventa la vicina Volpe che conclude con un tiro sbilenco che attraversa l’area piccola e va sul fondo. Al 43’, ancora Volpe che serve Risina che manca l’appuntamento con il gol con l’ovale che le sfila davanti. La prima frazione termina quindi con le ospiti in vantaggio di una rete.

Al rientro dagli spogliatoi, c’è l’immediato pari del Napoli Dream Team con Emanuela Bottone, alla sua prima marcatura stagionale, brava ad arcuarsi nel calciare di sinistro a mezz’altezza con la palla che s’insacca nell’angolino, e nulla possono neanche i molti centimetri del numero uno Kaselitè: è 1-1, con la parità ristabilita.  Al 9’, il Dream Team si conquista un’altra punizione calciata sempre da Borrelli che dai venti metri impensierisce il numero uno ospite che smanaccia sulla traversa. Al 14’, nuova chance per Bottone che, dinanzi alla porta avversaria, scivola al momento di concludere a rete. Così continua il momento buono per il Napoli Dream che, a dispetto della prima frazione, è padrone del campo e al 25’ si scuote anche Sibilio che, da posizione defilata, calcia ma trova il muro innalzato da Kaselitè che dopo 2’, blocca in due tempi la conclusione in girata sempre del capitano Sibilio. Al 29’, ennesima sfida dalla distanza tra Borrelli, specialista delle punizioni e Kaselitè che deve fare gli straordinari quando il giovane attaccante di mister Aielli costringe la lituana a deviare quanto basta la sfera per metterla in corner, salvando il risultato. Al 38’, dopo un’azione confusa, il direttore di gara annulla la rete di Schioppo per il Napoli Calcio Femminile con una verosimile carica al portiere Ruotolo. Dopo 6’ lunghi di recupero, si conclude una gara che ha regalato forti emozioni ai numerosissimi presenti, con il Napoli Dream Team più che mai vivo, soprattutto nel morale.

A fine gara mister Elio Aielli (Napoli Dream Team) ringraziandolo per l’intervista di rito, con il trainer delle bianco-azzurre che analizza sempre attentamente il risultato finale: “Oggi è stato importante raccogliere quello che si sta seminando dalla fine del mese di agosto: nella prima frazione di gioco, non abbiamo assistito alla nostra migliore prestazione con un primo tempo completamente regalato all’avversario concedendo comunque un solo vero tiro in porta. Avevamo paura di giocare, di esporci, di cacciare fuori la nostra personalità ma nel secondo tempo siamo usciti bene. A conti fatti, alla fine, credo che abbiamo avuto qualche occasione sporca in più ma sono soddisfatto perché di fronte avevamo un avversario ostico che sa giocare palla a terra e sa metterti in difficoltà con la rapidità dei loro attaccanti ma la nostra retroguardia si è comportata egregiamente chiudendo ogni spazio. Dopo il pari, abbiamo provato a vincere la sfida quando ho tolto a centrocampo Ragone che è una metodista ed ho inserito Simona Beato che aveva solo mezz’ora nelle gambe. Non si può soprattutto pretendere troppo da una classe ’99 come Rita Borrelli che è alla sua seconda partita dall’inizio che oggi ha disputato un grande match. Purtroppo quest’anno con i portieri è veramente nera: Angela Ruotolo ha subìto una ginocchiata al naso, danno che valuteremo nelle prossime ore: buona la sua prestazione soprattutto quella a livello mentale. Questo punto è importante perché ci dà entusiasmo riacquisendo il nostro spirito e ci permetterà di preparare al meglio il prossimo impegno contro la Lazio che quest’anno sta disputando un grande campionato nonostante sia priva di Berarducci in avanti. Oggi c’è stata la gara che reclamavo da tanto tempo: ovvero non c’è stato un nostro assedio agli avversari, ma abbiamo raccolto punti, forse l’aspetto più importante.

NAPOLI DREAM TEAM: Ruotolo 6; Spigno 5.5; Strisciante 6; De Rosa 6; del Giudice 6; Prete 5.5; Ragone 5.5 (18’ s.t. Beato S. 6); Severino 6; Borrelli 6.5 (44’ s.t. Illiano s.v.); Sibilio 6; Bottone 7 (45’ s.t. Lupoli s.v.) All. Aielli 6.5

NAPOLI CALCIO FEMMINILE: Kaselitè 6.5; Schioppo 6.5; Musella 6; Russo 6; Di Marino 5.5; De Biase 6.5; Esposito V. 6; Risina 5.5 (40’ s.t. Moccia s.v.); Lanzetta 5.5; Massa 6 (36’ s.t. Estevez s.v.); Volpe 6 All. Mazziotti 6

Arbitro: Salvati di Sulmona 6
Reti: 16’ p.t. De Biase (NCF); 4’ s.t. Bottone (NDT)
Ammoniti: Prete; Severino; Beato S. (NDT)

Elisa Camporese premiata migliore giocatrice del Triveneto

Elisa Camporese è stata eletta migliore giocatrice del Triveneto per il calcio femminile. La scelta, riferita alla scorsa stagione, è stata fatta dall’Associazione Italiana Calciatori in collaborazione con l’Ussi (Unione Stampa Sportiva) del Triveneto.
La centrocampista dell’Upc Tavagnacco, in Friuli ormai da nove stagioni, ha ritirato il premio lunedì a Vicenza, al Ridotto del Teatro comunale, durante il Galà del Calcio Triveneto, cerimonia a cui hanno preso parte Edi Reja, il presidente dell’Aic Damiano Tommasi, il presidente onorario Sergio Campana, il direttore generale Gianni Grazioli, il presidente Ussi Veneto Alberto Nuvolari.

«Sono stata molto contenta di aver ricevuto questo premio – afferma Elisa Camporese, classe 1984 – che, al di là di una singola stagione, rappresenta un riconoscimento per un’intera carriera. Ecco perché mi sento di ringraziare il Tavagnacco, società che in questi anni mi ha permesso di giocare e di raggiungere questo traguardo».

Sulla cerimonia organizzata al Teatro comunale, Camporese aggiunge: «E’ stato bello salire sul palco insieme a calciatori professionisti: quando mi hanno stretto la mano per congratularsi mi sono sentita al loro pari, riconosciuta come atleta. Per me questo è stato molto gratificante».

Questa la lista dei premiati per la stagione 2015-2016: Riccardo Meggiorini (Chievo), Eros Pisano (Hellas Verona), Cyril Thereau (Udinese), Cristian Galano (Vicenza), Gianluca Litteri (Cittadella), Nicola Bizzotto (Bassano Virtus), Cristian Altinier (Padova), Mirko Stefani (Pordenone), Alessandro Furlan (Sudtirol-Alto Adige), Rolando Maran (allenatore), Daniele Chiffi (arbitro) e Michele Miarelli (calcio a 5).

Il derby contro Pro San Bonifacio va alla Valpolicella

Derby che potrebbe riaprire o far prendere una decisa piega al girone C della serie B. Il Fimauto va a San Bonifacio con il chiaro obbiettivo di dover portare a casa i tre punti per tenere viva la corsa alla promozione.

Nei primi venti minuti è il Fimauto che tiene le redini del gioco facendosi vedere più spesso in area Prosambo. Al 3’ minuto Tombola calcia dalla lunga distanza, ma il suo tiro è debole ed esce a lato. Al 13’ Marshall crossa in mezzo dalla sinistra per la bene appostata Capovilla, ma Casarotto chiude. Un minuto più tardi ancora pericoloso il Fimauto con Boni che da buona posizione calcia alto la palla servitale da Faccioli. Intorno al 20’ cominciano a farsi vedere le padrone di casa con un corner e una punizione laterale che portano però a un nulla di fatto. Al 24’ provvidenziale intervento di Bissoli in scivolata che ferma in angolo una pericolosa incursione di Yeboaa. Al 25’ Capovilla si procura una buona punizione, sugli sviluppi Solow va al cross, ma troppo su De Beni che blocca. Due minuti più tardi il fronte si capovolge ed è Cumerlato ad impegnare Meleddu in una parata a terra. Le due squadre lottano per tentare di portarsi in vantaggio, ma forse la foga e qualche imprecisione mantengono ancora inalterato lo zero a zero. Alla mezzora c’è anche il tentativo di Marshall, ma il suo tiro termina fuori.

La ripresa si apre con una buonissima occasione per il Fimauto ancora con Marshall che si fa deviare il tap-in in angolo da De Beni. All’8’ minuto occasionissima per Mascanzoni che lanciata da Boni in uno contro uno spara addosso al portiere avversario. Due minuti più tardi pericolosa la Pro San Bonifacio con Cavallini che dopo un’ottima azione corale calcia a rete, ma Meleddu è attenta e devia sopra la traversa. Al 13′ prova Tombola da fuori area, ma la sua conclusione è troppo centrale e diventa facile preda di De Beni. Al 15′ incredibile palo sulla conclusione di Boni, dopo due tiri di Capovilla ribattuti dalla difesa della Sambo. La partita stenta a prendere una piega ed entrambi i mister cercano di cambiare le carte in tavola con il turn over. E’ il 33′ quando finalmente il risultato si sblocca: Capovilla serve l’accorrente Boni che trafigge De Beni, è l’uno a zero. Al 41’ ci prova Capovilla di testa con palla proveniente da corner, ma la palla termina fuori di poco. Un minuto più tardi è Boni che restituisce il favore, dal primo palo incrocia sul secondo tagliando fuori il portiere locale e mettendo Capovilla nelle condizioni di depositare la palla in rete per il raddoppio del Valpo. La partita è agli sgoccioli e il risultato non cambia fino al triplice fischio dell’arbitro.

Ottima vittoria del Fimauto che riapre di fatto la corsa al primato in classifica riducendo da cinque a due i punti che la separano dalla Pro Sambo ancora sola in vetta.

Appuntamento Domenica 4 Dicembre allo stadio Olivieri di via Sogare per Fimauto Valpo – Orobica.

Pro San Bonifacio – Fimauto Valpolicella 0 – 2

Pro San Bonifacio
1 De Beni, 2 Kastrati, 3 Perobello E., 4 Baldo, 5 Casarotto, 6 Menon, 7 Cumerlato, 8 Rigon, 9 Cavallini, 10 Yeboaa, 11 Pizzolato
A disposizione: 12 Frigotto, 13 Filippini, 14 Camponogara, 15 Meneghetti, 16 Bendinelli, 17 Guiotto, 18 Perobello R.
Allenatore: Manuel Pignatelli

Fimauto Valpolicella
12 Meleddu, 2 Faccioli, 3 Salamon, 4 Solow, 5 Bissoli, 6 Tombola, 7 Capovilla, 8 Carradore, 9 Mascanzoni Da., 10 Boni, 11 Marshall
A disposizione: 1 Sterza, 13 Benincaso, 14 Zamarra, 15 Usvardi, 16 Mascanzoni De., 17 Hannula, 18 Dempster
Allenatore: Diego Zuccher

Arbitro: Milan Silvera di Valdarno

Reti
33′ st Boni, 42′ st Capovilla

Sostituzioni
7′ st Bendinelli per Baldo, 19′ Mascanzoni De. per Marshall, 30′ Dempster per Mascanzoni Da., 36′ Guiotto per Rigon, 42′ Camponogara per Pizzicato, 43′ Zamarra per Faccioli
Ammonizioni
23′ st Bissoli, 6′ st Menon

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