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A chi fa sport, servono davvero gli integratori alimentari? – prima parte

Chi pratica sport, anche a livello amatoriale, di solito è più attento all’alimentazione e assume spesso integratori nutrizionali di vario tipo nella convinzione di migliorare le proprie performance sportive o mantenersi più in forma.
Nel vasto settore degli integratori alimentari una larga fetta è occupata proprio dagli integratori sportivi, principalmente “energetici”, a base di aminoacidi (proteine), vitamine e sali minerali. Questi prodotti sono venduti liberamente in farmacie, erboristerie, negozi sportivi e su internet e sono soggetti a una pubblicità spesso ingannevole che collega direttamente il loro impiego alla possibilità di ottenere massimi risultati nello sport. Ma il ricorso agli integratori alimentari è spesso superfluo e, se fatto senza controllo e prescrizione medica, anche potenzialmente dannoso per la salute.

SPORT AGONISTICO E INTEGRATORI
Negli sport a livello agonistico gli integratori possono essere prescritti dai medici dello sport o dai nutrizionisti come supplementi che, accanto a un’equilibrata alimentazione, possono contribuire al raggiungimento dello stato nutrizionale ottimale. Parliamo però di sportivi professionisti, quelli che, per intenderci, fanno 4-5 partite di calcio alla settimana. Simili prestazioni atletiche comportano un elevato lavoro muscolare, sudorazione intensa e un consumo  energetico che può essere anche doppio rispetto alle giornate in cui l’atleta non pratica sport.
La perdita di sali minerali, vitamine e proteine, può richiedere in questi casi un’integrazione di nutrienti, dato che non è sempre possibile aumentare la quantità di specifici nutrienti con l’alimentazione. Sarà comunque il medico dello sport o il nutrizionista, in base alle caratteristiche dell’atleta e dello sport praticato, a decidere quale integratore somministrare, la quantità e la durata dell’assunzione stessa.

L’INTEGRAZIONE NELLO SPORT AMATORIALE: MODA O NECESSITÀ?
Gli sportivi amatoriali, quelli che partecipano ad esempio a partite (come calcio, basket, tennis, ecc.) o praticano sport individuali (come nuoto, palestra, ciclismo, ecc.), per una durata di circa 1 o 2 ore, da 2 a 4 volte alla settimana, anche con un buon impegno fisico ma non professionale, non hanno necessità di utilizzare integratori per via della loro attività sportiva, salvo diversa prescrizione medica.
Di solito, un’alimentazione equilibrata in carboidrati (zuccheri), proteine, grassi, vitamine e minerali e proporzionata in calorie per fornire il giusto bilancio energetico, riesce a garantire allo sportivo amatoriale un corpo forte e robusto, un corretto stato di salute psicofisico e buone performance sportive.
Se si segue una corretta alimentazione, assumere integratori non aiuta, come al contrario si pensa, a ottimizzare gli effetti dell’allenamento o a migliorare le prestazioni sportive; anzi, i supplementi, se assunti in eccesso o quando non ve ne sia una reale necessità, possono avere effetti negativi per la salute oltre che per la stessa performance fisica.

INTEGRATORI DI VITAMINE E MINERALI
Vitamine e minerali sono micronutrienti fondamentali, soprattutto per chi pratica sport, ma è anche vero che un eventuale surplus vitaminico-minerale raggiunto con il ricorso ad integratori (difficilmente lo si ottiene naturalmente) viene eliminato con le urine (è quindi superfluo) oppure è trattenuto nei tessuti con possibili effetti negativi quali vomito, diarrea, cefalea e perdita di peso. In particolare, sintomi di tossicità acuta si verificano quando si introducono quantitativi di vitamina A superiori alle capacità di stoccaggio del fegato (ipervitaminosi). La SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) informa che chi assume integratori di vitamina A non dovrebbe superare dosi singole di 120 mg e dosi prolungate nel tempo di 9 mg/die nell’uomo e 7,5 mg/die nella donna.
È importante però anche evitare possibili carenze di vitamine (avitaminosi), soprattutto di quelle del gruppo B. Le vitamine del gruppo B, in particolare la B1 e la B12, sono indispensabili per la trasformazione di proteine, grassi e carboidrati in energia, e, secondo alcuni studi sono direttamente collegate al mantenimento delle prestazioni sportive. È quindi importante, per tutti ma ancora di più per lo sportivo, assumere settimanalmente alimenti ricchi di vitamine del gruppo B come carne, pesce, uova, latte e derivati come il Grana Padano DOP, frutta e verdura.
Importantissime sono anche le vitamine A, C ed E, e minerali, come lo zinco e il selenio, che svolgono una potente azione antiossidante contro i radicali liberi, sostanze dannose per l’organismo che vengono liberate durante la produzione di energia. Uno sportivo produce più radicali liberi in quanto “brucia” più energia del normale e di conseguenza ha bisogno di un maggiore apporto di antiossidanti e nutrienti protettivi.

Segue prossimamente la seconda parte

Nazionale: il 15 Ottobre nasce ufficialmente l’Under 16

Parte ufficialmente il 15 Ottobre la nuova era della nazionale azzurra con la nascita dell’Under 16. Infatti, in quel giorno 47 giocatrici provenienti dal nord-est si raduneranno presso il Centro Sportivo “Torriani” a Novate Milanese, per una serie di gare a ranghi contrapposti sotto gli occhi del coordinatore Antonio Cabrini.

Ecco l’elenco delle convocate:
PORTIERI: Lonni Lia (Anima e Corpo Orobica), De Filippo Elisa (Femminile Juventus Torino), Peluffo Alice (Vado), Merlo Letizia (Musiello Ac Saluzzo), Placanica Gaia (Alessandria);
Difensori: Boglioni Paola (Brescia Femminile), Capucci Laura (Bocconi Milano), Battistutta Federica (Ligorna), Crespi Elena (Villa Cortese), Schenato Vanessa (Atletico Mantova), Cama Alessia (Ligorna), Zambon Gloria (Spezia), Angrisano Vanessa (Femminile Juventus Torino), Ymeri Mirella (Vado), Baccino Aurora (San Bernardo Luserna), Capello Martina (San Bernardo Luserna), Lutescher Silvia (Pro Novate), Capra Anna (Alessandria), Porcella Rita (Alessandria), Cottica Erica (Ramatese Omegna), Archinà Chiara (San Bernardo Luserna);

CENTROCAMPISTI: Favali Sara (Centro Pol. S. Eusebio), Licco Marica (Amicizia Lagaccio), Moroni Camilla (Fiammamonza), Confalonieri Alessia (Anima e Corpo Orobica), Fatiga Noemi (Real Meda), Puglisi Valentina (San Bernardo Luserna), Caprioli Giulia (Anima e Corpo Orobica), Marinoni Alessia (Femminile Tabiago), Palano Camilla (San Bernardo Luserna), Fumagalli Elena (Femminile Tabiago), Municchi Roberta (Femminile Juventus Torino), Simeoni Ilaria (Vado), Bonino Sharon (San Maurizio), Campora Alice (Centro Pol. S. Eusebio), Noretta Giulia (Masera);

ATTACCANTI: Coda Anita (Real Meda), Rossi Vanessa (Anima e Corpo Orobica), Toomey Melissa (Amicizia Lagaccio), Fracas Teresa (Ligorna 1922), Porcaro Chiara (Femminile Tabiago), Sobrino Noemi (Femminile Juventus Torino), Poletto Aurora (Molassana Boero), Bayad Sophia (Biellese), Luciano Sabrina (Alessandria), Devoto Flavia (Femminile Juventus Torino), Scarpelli Roberta (San Bernardo Luserna).

STAFF TECNICO:
Coordinatore: Antonio Cabrini
Segretario: Daniela Censini
Allenatore: Massimo Migliorini
Tecnici Federali: Rosario Amendola, Enrico Maria Sbardella, Elena Proserpio Marchetti
Preparatore dei portieri: Gianluca Foglia
Dottore: Priscilla Di Sette
Fisioterapista: Andrea Mangino
Magazziniere: Mario Di Fausto

Il punto sul primo turno di Coppa Italia

Si è concluso ieri con il posticipo tra Lazio Woman e Res Roma il primo turno di Coppa Italia. Sono scese in campo tutte le squadre che compongono i gironi di Serie A e serie B, tranne le squadre che hanno riposato nei triangolari e il Brescia e il Verona che faranno il loro ingresso alla competizione nel terzo turno.
Nel quadrangolare A il Cuneo batte 2-1 il Musiello Saluzzo, mentre il Luserna batte 3-2 un ostico Torino. Le piemontesi e neo promosse in Serie B dell’Accademia Acqui, inserite nel quadrangolare B, hanno battuto di misura le cugine dell’Alessandria. Mentre l’Amicizia Legaccio si aggiudica il derby ligure battendo 4-2 il Molassana Boero.
Nel quadrangolare C si registra una vittoria interna ed una esterna. L’Orobica tra le mura apice batte 3-0 l’Azalee, mentre il Real Meda passa 2-1 sul campo del Como. Le due formazioni vincenti si contreranno proprio nel secondo turno in programma domenica 11 Ottobre.
Nel quadrangolare D sorridono Inter e Mozzanica. Le nerazzurre battono di misura (1-0) il Bocconi, mentre le ragazze di Grilli, senza Giugliano ferma ancora ai box, rifilano sette reti al Milan Ladies.
Arriva nel quadrangolare E il primo pareggio. Termina, infatti, 1-1 l’incontro Clarentia Trento e Vicenza, entrambe neo promosse in Serie B. Vince 4-1 il Sudtirol sul campo dell’Azzurra. Nel penultimo quadrangolar ewsorridono Chieti e Perugia. Le abruzzesi, squadra costruita per salire in Serie A, batte di misura (3-2) la Jesina. Il Perugia ne rifila sei al Foligno, 6-1 il risultato definitivo. Nell’ultimo quadrangolare, quello tutto romano, la Res Roma vince per 7-1 contro la Lazio Woman del neo patron Lotito. Invece nel derby di “Roma”, la Roma batte 3-1 la Roma XIV.
Nel triangolare A il Tavagnacco si aggiudica il derby con il Pordenone per 6-0. Domenica le ragazze di mister Di Filippo se la vedranno con il Marcon. Nel triangolare B il Padova ha la meglio sul Gordige per 5-1. Quest’ultimo affronterà il Vittorio Veneto nel prossimo turno. Nel triangolare C il Fimauto Valpolicella ha vinto il derby con il Mozzecane per 5-2. Mozzecane che affronterà il San Bonifacio domenica 11.
Nel triangolare D il Castelfranco vince 6-0 contro il Bologna di mister Poggi. Nel prossimo turno è in programma Castelfranco – Fiorentina. Nel triangolare successivo, quello E, la Reggiana perde 4.1 sul campo dell’Imolese. Il Castelvecchio, inserito nel triangolare F, perde in casa per 3-1 contro la New Team Ferrara. Nel triangolare sardo il Caprera perde 3-0 contro l’Atletico Oristano. Nel girone tutto napoletano, la Domina Neapolis impatta in casa 2-2 contro il Napoli di mister Riccio. Quest’ultimo Sabato 10 Ottobre al “Collana” ospiteranno il Napoli Dream Team dell’ex Sibilio e non solo. Nell’ultimo girone, quello siciliano, il Catania batte con un netto 4-1 l’Eleonora Folgore.

“Game Over Liverpool”, le Reds battute dalle Leonesse

Una rete di Sara Gama, da oltre 26 metri, con tanta complicità dell’ estremo avversario, regala al Brescia una straordinaria vittoria, nella gara di andata. Il Brescia domina nel primo tempo, dove con Girelli, Sabatino e Bonansea non riesce ad affondare il colpo decisivo, lasciando il risultato incerto.
Ad inizio di secondo tempo il Liverpool cambia l’undici iniziale inserendo Oshoala per Hodson. Al 5′ è proprio la neo entrata Oshoala, temibile in accelerazione a creare scompiglio nella retroguardia biancoazzurra con un cross al centro per la compagna che però calcia alto sopra la traversa. Il Brescia abbassa notevolmente il baricentro, e schiera un 3 – 5 – 2 maggiormente equilibrato, il Liverpool si ridisegna 4 2 3 1 e cerca, alzando il pressing di infastidire le Leonesse. Nonostante la pressione al 57’ Sabatino ha una palla fantastica ma manca la conclusione di un nulla. All’83’ Marchitelli è bravissima a mantenere inviolata la propria porta salvando di piede la potente conclusione in diagonale di White.
Il Brescia, attendendo il ritorno in Inghilterra,  entra nella storia, con la prima storica vittoria europea del club del presidentissimo Giuseppe Cesari.

BRESCIA – LIVERPOOL 1-0
BRESCIA (3-4-1-2, 3-5-2): Marchitelli, Gama, D’Adda, Linari; Cernoia, Eusebio (36′ st Boattin), Rosucci, Bonansea; Girelli (11′ st Alborghetti); Tarenzi, Sabatino. A disp.: Ceasar; Ghisi, Mele, Serturini, Lenzini. All.: Bertolini.
LIVERPOOL (3-4-3, 4-2-3-1): Gibbons; Bonner, Ómarsdóttir, Murray; Zelem, White, Harris, Ryland; Hodson (1′ st Oshoala), Dowie, Staniforth. A disp.: Darbyshire, Beckwidth, Dale, Pacheco. All.: Beard.
ARBITRO: Persson (Svezia).

Il fattore D: quanto contanto le differenze di genere nello sport

Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere? Forse sì. E’ sotto gli occhi di tutti la molteplicità delle differenze che il mondo femminile e quello maschile possiedono.
Le differenze di genere sono un dato di fatto e gli studi in merito sono innumerevoli; se partiamo da un punto di vista fisiologico rintracciamo diversità già a partire dai 5 sensi: ad esempio, è scientificamente provato le donne sono più brave nel distinguere e ricordare gli odori, hanno terminazioni più sensibili a livello di polpastrelli e dunque sono migliori nella manipolazione degli oggetti sottili, e ancora:  sapevate che che le donne hanno più recettori per il saltato degli uomini???
Sul piano cognitivo, ulteriori differenze curiose sono: la maggiore accuratezza degli uomini nel colpire un bersaglio o nei compiti di abilità spaziali, altresì il mondo femminile è superiore nei test di percezione e possiedono una migliore memoria visiva.
Se in tutti i molteplici aspetti della vita, dunque, vi sono studi che approfondiscono le differenze di genere, ve ne sono molti pochi che affrontano la tematica se applicata allo sport.
Quello che i pochi studi sembrano delineare è che donne e ragazze sportive hanno una ELEVATO SENSO DI RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE, ovvero sono meno inclini nel ricercare le cause, per i propri successi e fallimenti, al di fuori da se stesse.
Lo stesso studio riporta che le atlete sembrano avere una maggior tendenza verso la COLLABORAZIONE, la COOPERAZIONE e una disposizione naturale verso la creazione di più forti legami affettivi. Chi pratica uno sport di squadra, si rende conto di quanto questo secondo aspetto sia cruciale, sia da un punto di vista “sociale”, ma anche meramente agonistico. Infatti, lo SPIRITO DI SQUADRA è tra gli aspetti che più fanno la differenza in una competizione, è reputato, addirittura, una componente molto più efficace ed importante sul piano strategico rispetto la componente tecnica dei singoli.
Il tema delle differenze di genere nello sport è un tema che approfondiremo ulteriormente in futuro, dato che oltre a suggerire sempre curiosità interessanti, dovrà necessariamente portare ad un ampliamento di quelle che sono le conoscenze sul mondo delle atlete donne che troppo poco è ancora stato analizzato.

Dott.ssa Nicole Rubbo
Sport Psychologist

Risultati sedicesimi di UEFA Women’s Champions League

BIIK-Kazygurt    FC BIIK-Kazygurt     1-1    FC Barcelona     Barcelona
Arbitro: Karolina Radzik-Johan (POL) – Stadio: BIIK Stadium, Shymkent (KAZ)

PK-35    PK-35 Vantaa     0-2    FC Rosengård     Rosengård
Arbitro: Eleni Lampadariou (GRE) – Stadio: ISS, Vantaa (FIN)

PAOK    FC PAOK Thessaloniki     0-3    KIF Örebro DFF     Örebro
Arbitro: Marija Kurtes (GER) – Stadio: Stadio Toumba, Salonicco (GRE)

Slavia Praha    SK Slavia Praha     4-1    Brøndby IF     Brøndby
Arbitro: Rhona Daly (IRL) – Stadio: Eden Stadium, Praga (CZE)

Standard    Standard de Liège     0-2    1. FFC Frankfurt     Frankfurt
Arbitro: Vesna Budimir (CRO) – Stadio: Stade Maurice Dufrasne, Liegi (BEL)

Spratzern    FSK St.Pölten-Spratzern     4-5    ASD Verona CF     Verona
Arbitro: Marta Frias Acedo (ESP) – Stadio: Voithplatz, St Pölten (AUT)

LSK    LSK Kvinner FK     1-0    FC Zürich Frauen     Zürich
Arbitro: Anastasia Pustovoitova (RUS) – Stadio: Åråsen, Lillestrom (NOR)

Twente    FC Twente     1-1    FC Bayern München     Bayern
Arbitro: Katalin Kulcsár (HUN) – Stadio: FC Twente Stadion, Enschede (NED)

Atlético Madrid    Club Atlético de Madrid     0-2    Zorky     Zorky
Arbitro: Marte Sørø (NOR) – Stadio: Ciudad Dep. Cerro Del Espino, Majadahonda (ESP)

Brescia    ACF Brescia Femminile     1-0    Liverpool Ladies FC     Liverpool
Arbitro: Sara Persson (SWE) – Stadio: Mario Rigamonti, Brescia (ITA)

Stjarnan    Stjarnan     1-3    WFC Zvezda 2005     Zvezda 2005
Arbitro: Teodora Albon (ROU) – Stadio: Stjörnuvöllur, Gardabaer (ISL)

Le campionesse di’italia danzano sotto la pioggia austriaca

Sono le campionesse austriache del St. Pölten , che hanno in rosa l’ ex attaccante scaligera Sipos ad ospitare le Campionesse d’ Italia del Verona nell’ esordio dell’ ambita W- Champions League.
Il primo nome sul taccuino, è quello di Camilla Kur Larsen, neo acquisto scaligero, la punta regala subito la prima gioia segnando al 20′ minuto sul difficile campo austriaco battutto da una pioggia torrenziale. Trascorrono solo quattro minuti e l’Agsm Verona raddoppia con Tatiana Bonetti che di testa raccoglie  una punizione della formidabile Di Criscio e batte il portiere casalingo Krejc. Il Verona si abbassa pericolosamente  al 29′ Poltl accorcia le distanze con un tiro formidabile che colpisce il palo ed entra, poi due minuti dopo l’ex Lilla Sipos riesce a trasformare un traversone ristabilendo il pari.
Le ragazze di Mister Renato Longega vanno in crisi e al 37′ Di Criscio atterra in area Prohaska:è rigore, che Vágó realizza modificando completamente la realtà. Le veronesi si riversano in avanti alla ricerca del pari e lo trovano con un altro nuovo acquisto, Valeria Pirone che di testa scavalca il portiere. Il primo tempo si chiude con una sostituzione per infortunio di Kur Larsen, sostituita da Naila Ramera.

Nella ripresa  il Verona passa in vantaggio con Valeria Pirone  ma dopo pochi minuti la neo entrata Pinther  pareggia nuovamente. La gara è un vortice di emozioni. Le italiane trovano nuovo il vantaggio all’83’: atterramento su Pirone e penalty, Melania Gabbiadini trasforma. L’ emozione si alza altissima quando al 90′ a danzare sotto la pioggia sono le ragazze del Verona, trascinate da una straordinaria Valeria Pirone che non dimenticherà la sua prima notte di Champions League.

ST.PÖLTEN-AGSM VERONA 4-5 (3-3 primo tempo)
FSK SIMACEK ST.PÖLTEN-SPRATZERN (4-5-1): Krejc, Babicky (46′ Matysová), Poltl, Vago, Prohaska, Georgieva, Bíróová, Sipos (73′ Pinther), Zver (87′ Eder), Petrusova, Dunst. A disposizione: Oprea, Wronski, Mahr, Tabotta. Allenatore: Johannes Spilka.
AGSM VERONA (4-2-3-1): Öhrström, Ledri, Di Criscio, Squizzato, Salvai (63′ Belfanti), Carissimi, Maendly, Gabbiadini, Kur Larsen (44′ Ramera), Bonetti, Pirone. A disposizione: Harrison, Marconi, Fuselli, Baldo, Pavana. Allenatore: Renato Longega.
MARCATORI: 20′ Kur Larsen (VE), 24′ Bonetti (VE), 29′ Poltl (ST), 31′ Sipos (ST), 37′ rig. Vágó (ST), 41′ e 73′ Pirone (VE), 77′ Pinther (ST), 82′ rig. Gabbiadini (VE)

Nikefobia: la paura di vincere

L’obbiettivo di ogni agonista è indubbiamente vincere, come disse il grande Ayrton Senna “Arrivare secondo significa soltanto essere il primo degli sconfitti”.
Eppure, anche se, sembra contro ogni logica, esiste la paura di vincere.
Nonostante sembri sfidare la ragionevolezza, questo fenomeno non è poi così raro, infatti il numero di atleti che ne soffrono, in maniera più o meno evidente, va dal 20 al 30%.
Tale costrutto è definito anche come “NIKEFOBIA”  (terminologia greca composta da “nike” vittoria e “phobos” paura), è caratteristica del mondo degli sportivi, soprattutto in campo agonistico, ma può essere riscontrata, anche,  in tutte le situazioni che la vita offre in termini di competizione.
Ma in cosa consiste concretamente questo fenomeno?
Si può parlare di nikefobia quando un atleta seppur dotato di grandi potenzialità, non raggiunge mai livelli elevati di prestazione sportiva a causa di propri comportamenti specifici che assumono le sembianze di un vero e proprio “auto-sabotaggio”.
L’indicatore principale, dunque, è una marcata discrepanza tra le performance in allenamento rispetto a quelle realizzate durante le competizioni. Ma non solo, anche fallimenti più o meno clamorosi ad un passo dal successo oppure il mancare regolarmente gli appuntamenti sportivi più importanti possono nascondere nikefobia.
Ma cosa genera questa fobia negli atleti? La paura di vincere non sembra avere cause del tutto “generalizzabili”, sicuramente dipende dalla personalità ed emotività dell’atleta nonchè dalla sua storia personale.
L’aspetto prioritario da affrontare con un atleta con paura di vincere è intraprendere assieme a lui un percorso volto ad accrescere l’AUTO-CONSAPEVOLEZZA, ossia la consapevolezza si “Sè”.
Accrescere in auto-consapevolezza significa andare ad indagare a fondo tre aspetti molto importanti : l’immagine di “Sè”, la stima di  “Sè” (o autostima) e infine la vulnerabilità del “Sè” (concetto di “Sè” in condizioni di stress).
Concetti come il “Sè” e auto-consapevolezza sono talmente importanti e prepotenti nel percorso agonistico di un atleta che li tratteremo più a fondo nei prossimi articoli.

Dott.ssa Nicole Rubbo
Sport Psychologist

Coppa Italia: risultati primo turno

Ecco i risultati del primo turno di coppa Italia.
Spicca la goleada del Mozzanica ai danni del Milan Ladies, la vittoria dell’ Oristano nel derby sardo ed infine la vittoria del Chieti, predestinata del girone D, che passa contro lo Jesina. Rinviata la sfida derby tra Lazio e Res Roma.

•    MILAN LADIESvsMOZZANICA0:7
•    BOCCONI MILANOvsINTER MILANO0:1
•    CHIETIvsJESINA3:2
•    COMO 2000vsREAL MEDA1:2
•    OROBICAvsAZALEE3:0
•    AZZURRA S.BART.vsSUDTIROL1:4
•    ACC. ACQUIvsALESSANDRIA1:0
•    ELEONORA FOLGOREvsCATANIA1:4
•    TRANIvsBARI 1908 PINK0:5
•    DOMINA N.A.vsCARPISA NAPOLI2:2
•    ORISTANOvsCAPRERA2:0
•    CASTELVECCHIOvsNEW TEAM FERRARA1:3
•    LUSERNAvsTORINO3:2
•    IMOLESEvsREGGIANA4:1
•    BOLOGNAvsCASTELFRANCO0:6
•    FIMAUTO VALPOL.vsF. MOZZECANE5:2
•    PADOVAvsGORDIGE5:1
•    PORDENONEvsTAVAGNACCO0:6
•    ROMAvsROMA XIV3:1
•    FOLIGNOvsGRIFO PERUGIA1:6
•    TRENTO C.vsVICENZA1:1
•    CUNEO S.R.vsMUSIELLO AC S.902:1
•    AMICIZIA LAGACCIOvsMOLASSANA B.4:2
•    LAZIO W.vsRES ROMA: 7 . 10 . 2015

Le azzurrine Under 17 raggiungono Inghilterra, Belgio e Polonia, tutte già qualificate

La Nazionale Under 17 Femminile allenata da Coach Rita Guarino conclude il suo girone di qualificazione a punteggio pieno battendo l’Irlanda del Nord per 5-0. Cantore , Caruso, Glionna e Merlo trascinano l’Italia a nove punti nel Gruppo 5, seguita dall’Irlanda del Nord a 4 (qualificata anche lei), dalla Bosnia Erzegovina a 2 punti e dalla Macedonia con 1 punto, grazie al loro pareggio per 1-1.

Delle tantissime reti messe a segno dalle Azzurrine ( 13 in 3 gare) addirittura quattro sono firmate dalle gemelle del Goal Sofia Cantore e da Benedetta Glionna, trascinatrici della Fiammamonza, giocatrici di buona prospettiva che tutti si augurano presto di poter vedere in campionati nazionali, e che presto disputeranno l’ incontro di campionato “Riozzese – Fiammamonza” che proprio per la loro contemporanea assenza è stato rimandato a data da destinarsi.

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