Una brutta sconfitta quella della Nazionale di calcio femminile, allenata da Antonio Cabrini, nel secondo impegno di qualificazione agli Europei 2017 in Olanda. Un pesante 3-0 subito dalla Svizzera, allo Stadio “Dino Manuzzi” di Cesena che sicuramente non rispecchia quello che il campo ha mostrato, in termini di gioco ed occasioni create, dove però la differenza è stata la maggiore concretezza della selezione allenata da Martina Voss-Tecklenburg
Nel primo tempo, infatti, regna l’equilibrio tra le due compagini, disposte in campo con approcci completamente diversi: Svizzera manovriera per sfruttare la velocità negli scambi stretti tra giocatrici del calibro di Dickenmann e Bachmann ed Italia in contropiede, valorizzando le ripartenze di Melania Gabbadini e Daniela Sabatino. Occasioni da una parte dall’altra, dunque, con le azzurre colpevolmente imprecise al quinto minuto con Martina Rosucci che, dopo un splendido tacco smarcante di Sabatino, spara alto da posizione favorevole. Rossocrociate che non si scompongono e tessono la loro fitta rete di passaggi, sfruttando le proprie qualità tecniche, ed una preparazione atletica migliore. E’ in particolare dai sapienti piedi di Wälti che le elvetiche costruiscono ottime chances con Terchoun e Bachmanno senza però centrare il bersaglio grosso. Svizzera che però con il passare dei minuti abbassa l’intensità di gioco, concedendo più campo alle azzurre che con la premiata ditta Sabatino-Gabbiadini costruisce un’azione goal in cui è brava l’estremo difensore Thalmann. Sul finire del primo tempo, grande conclusione di Sara Gama, sugli sviluppi di una palla inattiva, ma è sempre attento il portiere rossocrociato.
Nella ripresa emergono le differenze tra i due team soprattutto sotto il profilo mentale. Le italiane peccano ancora di precisione in area senza riuscire a sfruttare le ottime trame costruite sulla catena di destra da Gabbiadini e Guagni. Una concretezza che invece non manca alle avversarie che nel giro di cinque minuti, al quarto d’ora dei secondi 45 minuti, chiude il conto con una doppietta di Bachmann in cui è tutt’altro che irreprensibile Giuliani nella seconda marcatura. Due realizzazioni che tagliano letteralmente le gambe alle azzurre e, al di là di una rete annullata per posizione di fuorigioco di Sabatino, poco riescono a fare. Sfortunatamente arriva anche il tris svizzero al 87′ sugli sviluppi di una punizione in cui ancora una volta l’estremo difensore italiano non è perfetto sulla conclusione di Crnogorčevic. Il 3-0 finale chiude la sfida e proietta l’attenzione di tutti al 27 Ottobre in Repubblica Ceca dove il match avrà una valenza ancor più importante dopo la sconfitta di oggi.
LE PAGELLE DELLE AZZURRE
Giuliani 4.5: Troppe indecisioni del Koln. Diretta responsabile della seconda marcatura della Svizzera, per non aver coperto il primo palo, esce completamente dall’incontro dovendo raccogliere un altro pallone in rete, dopo la non irresistibile punizione di Crnogorčević.
Bartoli 5.5: Non la miglior Bartoli sulla fascia sinistra e meno propositiva del solito per le scorribande delle elvetiche dalle sue parti. A volte imprecisa negli appoggi non fornisce quella prestazione solida che ci si aspetta da lei
Gama 6: Tra le ultime ad arrendersi, merita la sufficienza per la caparbietà messa in campo sia da centrale che da terzino destro negli ultimi 10 minuti di partita. Una delle figure più importanti della retroguardia azzurra che seppur presente in una sconfitta per 3-0 non ha di certo sfigurato.
Guagni 5.5: In grande difficoltà nella prima metà di gara, soprattutto per le giocate della fuoriclasse Bachmann, costate un cartellino giallo, nella ripresa si riprende sotto il profilo della volontà la precisione non è la solita per l’esterno della Fiorentina.
Manieri 6: Molto bene, soprattutto nel primo tempo, con tempi di anticipo semplicemente perfetti e spesso decisiva nel coprire ad errori nell’impostazione delle sue compagne. Cala un po’ nella ripresa ma la sua prestazione rimane sufficiente.
Cernoia 5.5: Tanta imprecisione per la centrocampista del Brescia, messa in difficoltà dalla tecnica delle elvetiche e poco lucida nel dare dei tempi di gioco ideali alla transizione italiana.
Rosucci 5.5: Tanta quantità ma poco qualità. In estrema sintesi il senso della partita di Rosucci che ha sui piedi, forse, la chance migliore dell’incontro per l’Italia che avrebbe potuto dar un significato diverso alla sfida.
Stracchi 5: Poca personalità per il mediano del Mozzanica che si vede troppo poco in campo forse anche perchè presa in mezzo dagli affondi delle svizzere non ben coperte dal lavoro delle attaccanti Parisi 75’s.v
Giugliano 5: La più giovane in campo, classe ’97, non ripete lo splendido esordio contro la Georgia. Spesso un po’ avulsa dalla manovra non riesce a trovare la sua posizione alle spalle delle punte senza riuscire a dare anche un valido aiuto in copertura. Una prestazione sottotono per lei che tuttavia avrà tempo e modo per riscattarsi Bonansea 75’s.v
Gabbiadini 6: Grande voglia e applicazione per la calciatrice del Verona. Una spina nel fianco nella difesa elvetica, Melania è stata tra le più positive quest’oggi e merita una sufficienza per come ha saputo giocare per la squadra nonchè la qualità dimostrata.
Sabatino 6: Creatività e sacrificio. Sono queste le doti dell’attaccante del Brescia che anche oggi, a fasi alterne, ha mostrato dei colpi sopraffini, come l’assist di tacco per Rosucci ad inizio incontro. Cala alla distanza per una condizione atletica ancora non al top Giacinti 75’s.v
All.Cabrini 5: Schieramento discutibile per il ct che con il 4-3-1-2 non riesce a dare sufficientemente sostegno in mezzo al campo quando è la Svizzera a palleggiare. I cambi appaiono tardivi, quando forse si sarebbe potuto dare un impulso diverso all’incontro prima.
Fonte: www.oasport.it