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Supercoppa al Brescia

Per il secondo anno di fila la squadra di Milena Bertolini vince la coppa ai calci di rigore, decide l’ultimo penalty di Daniela Sabatino.
Il Brescia si aggiudica per il secondo anno di fila la Supercoppa. Allo stadio “Lusetti” di Castiglione delle Stiviere (MN) si rivede il film visto la scorsa stagione, con Daniela Sabatino che realizza il rigore decisivo per la sua squadra proprio come contro il Tavagnacco un anno fa. Il match si è chiuso senza reti al termine dei minuti regolamentari solo grazie alle prodezze dei due portieri che hanno saputo neutralizzare le tantissime occasioni da rete capitate da una parte e dall’altra. La formazione allenata da Milena Bertolini aveva già fallito nel secondo tempo l’occasione di portarsi in vantaggio col rigore assegnato dall’arbitro Gaudieri per un fallo di mano di Squizzato ma Girelli sbaglia dagli undici metri.

La sfida è stata trasmessa in diretta su Odeon TV (canale 177 del digitale terrestre) e curata dalla redazione di Professione Calcio. Sugli spalti, occupati da circa 1.100 spettatori, hanno trovato posto diversi esponenti della LND, a cominciare dal vicepresidente Alberto Mambelli, insieme ad Alessandra Signorile, coordinatore del Dipartimento Calcio Femminile accompagnata dal segretario Patrizia Cottini, il presidente del Comitato Regionale Lombardia Giuseppe Baretti con il consigliere Paola Rasori e il delegato al cacio femminile Luciano Gandini. Per il Comitato Regionale Veneto presente il delegato al calcio femminile Paolo Tosetto, per l’AIA il commissario CAI Vincenzo Fiorenza insieme al componente Nazareno Ceccarelli. “Abbiamo assistito ad una gara bellissima dal punto di vista tecnico ed agonistico – ha affermato Mambelli, che ha consegnato la coppa nelle mani del capitano del Brescia Valentina Cernoia – entrambe le squadre hanno fatto vedere un bel calcio propositivo divertendo tutti i tifosi. Non si poteva chiedere di meglio per il primo appuntamento stagionale, ora guardiamo fiduciosi ai prossimi appuntamenti europei che attendono Agsm Verona e Brescia “.

Al termine della gara sono arrivati le congratulazioni del Vice Presidente LND Antonio Cosentino : “Anche se oggi non ho potuto assistere alla partita per motivi familiari, voglio complimentarmi con le due squadre, due realtà ai vertici del calcio femminile italiano, che hanno saputo offrire in campo un grande spettacolo nel rispetto dei valori del nostro sport. Esprimo tutta la mia gratitudine anche all’amministrazione comunale di Castiglione delle Stiviere e alla società FC Castiglione per il prezioso aiuto nella realizzazione dell’evento, avendoci messo a disposizione un impianto di gioco all’altezza di una competizione prestigiosa come questa”.

LA GARA
Al 1′ subito pericolosissimo il Verona che sfonda sulla sinistra con Pirone, l’attaccante calcia dal vertice dell’area piccola ma D’Adda riesce ad opporsi. Al 3′ il Brescia va vicinissimo al vantaggio colpendo un palo sugli sviluppi di un corner, la palla finisce sui piedi di Sabatino che insacca da pochi centimetri ma in fuorigioco. Il Verona risponde poco più tardi con Gabbiadini che sciupa la palla dell’1-0 per ben due volte nell’arco di due minuti: la più clamorosa al 9′ quando viene respinta la sua conclusione a pochi passi dalla linea di porta, qualche istante dopo l’attaccante gialloblù viene lanciata a tu per tu con Marchitelli, ma il portiere si supera e neutralizza il tiro. I ritmi di gioco sono molto alti, con le due squadre che tentano di partire intelligentemente in avanti con belle azioni manovrate arrivando spesso alla conclusione. Si chiude la prima frazione di gioco in parità solo grazie alla bravura dei due portieri. Al 21′ della ripresa arriva la grande occasione del Brescia per portarsi in vantaggio. L’arbitro Gaudieri assegna un calcio di rigore in favore delle leonesse per un fallo di mano in area di Squizzato sul tiro di Sabatino. Si incarica di battere il penalty Girelli ma Ohstrom compie un vero e proprio miracolo deviando in corner il tiro. Qualche istante più tardi una nuova occasione si presenta sui piedi di Sabatino che si invola in area sbagliando però mira al momento di battere a rete. Al minuto 26′ ci prova per l’Agsm Verona il numero 10 Tatiana Bonetti che si libera con un sombrero del diretto marcatore e tenta di sorprendere con un gran tiro ad effetto dalla distanza Marchitelli. Allo scadere dei 2′ di recupero concessi dal direttore di gara, Tarenzi approfitta di uno svarione della difesa scaligera, che legge male un lancio da metà campo, e si presenta al cospetto di Ohstrom. Il portiere svedese ancora una volta mette in mostra tutta la sua bravura e con un doppio intervento permette alla sua squadra di andare alla lotteria dei rigori. Dagli undici metri la spunta però il Brescia grazie all’ultimo penalty messo a segno da Daniela Sabatino.

AGSM VERONA – BRESCIA 2-3 dtr (0-0)
Agsm Verona: Ohrstom, Ledri, Di Criscio, Squizzato, Salvai, Carissimi, Ramera (dal 37’st Larsen), Maendly, Bonetti, Gabbiadini, Pirone. A disp. Harrison, Marconi, Baldo, Belfanti. All. Longega
Brescia: Marchitelli, Gama, D’Adda, Linari, Cernoia, Eusebio (dal 28’st Alborghetti), Rosucci, Bonansea, Girelli, Sabatino, Tarenzi. A disp. Caesar, Boattin, Serturini, Ghisi, Lenzini, Mele. All. Bertolini
Arbitro: Carmen Gaudieri di Battipaglia
Note: ammoniti Bonansea (B), Squizzato (V); angoli 3-7; recupero 0′ pt e 2′ st; spettatori 1.100 circa.
Sequenza rigori: Gabbiadini (V) alto, Linari (B) traversa, Bonetti (V) parato, Rosucci (B) gol, Ledri (V) gol, Gama (B) gol, Ohstrom (V) parato, Girelli (B) alto, Di Criscio (V) gol, Sabatino (B) gol

ALBO D’ORO
1997 – Modena, 1998 – Milan, 1999 – Milan, 2000 – Tores Fo.S, 2001 – Bardolino Verona, 2002 – Foroni Verona, 2003 – Foroni Verona, 2004 – Torres Terra Sarda, 2005 – Bardolino Verona, 2006 – Fiammamonza, 2007 – Bardolino Verona, 2008 – Bardolino Verona, 2009 – Torres, 2010 – Torres, 2011 – Torres, 2012 – Torres, 2013 – Torres,2014 – Brescia, 2015 – Brescia

Fonte: http://www.lnd.it

Coppa Italia Femminile 2015-2016

Il Dipartimento Calcio Femminile della Lega Nazionale Dilettanti ha diramato i calendari della Coppa Italia Femminile 2015-2016, giunta alla sua quarantaquattresima edizione.
Di seguito riportiamo la composizione dei gironi, il calendario della fase iniziale a gironi e le modalità di accesso alle fasi finali.

Questo il calendario della manifestazione:
– I° TURNO (4-11-25 ottobre, ore 14.30) andranno in scena le partite dei gironi Quadrangolari e Triangolari in cui sono stati suddivisi i club partecipanti secondo il criterio di vicinanza geografica.
– II° TURNO (15 novembre, ore 14.30 – gara unica) Accedono tutte le prime classificate, le migliori seconde dei gironi quadrangolari e le migliori quattro seconde dei gironi triangolari (gli accoppiamenti con queste ultime verranno definiti secondo il criterio di vicinanza geografica). Da questo punto in avanti fino alle semifinali, in caso di parità al termine dei 90 minuti regolamentari si andrà direttamente ai calci di rigore.
– III° TURNO (6 gennaio 2016, ore 14.30 – gara unica).
Entrano in gioco Agsm Verona e Brescia.

– QUARTI (4 aprile 2016, ore 15)
– SEMIFINALI (10 aprile 2016,ore 16)
– FINALE (13 giugno 2016, ore 16 – Firenze, Centro Federale FIGC-LND “Bruno Buozzi”) . In caso di parità al termine dei 90 minuti regolamentari si disputeranno due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno. In caso di ulteriore parità si andrà ai calci di rigore

Questo l’elenco delle squadre per il I° TURNO (4-11-25 ottobre, ore 14.30):
QUADRANGOLARE A
Cuneo Calcio Femminile
Musiello Saluzzo A.C.
San Bernardo Luserna
Torino

QUADRANGOLARE B
Accademia Acqui
Alessandria
Amicizia Lagaccio
Molassana Boero A.S.D.

QUADRANGOLARE C
Anima E Corpo Orobica
Azalee
Como 2000
Real Meda

QUADRANGOLARE D
Bocconi Milano 1999
Femminile Inter Milano
Football Milan Ladies
Mozzanica

QUADRANGOLARE E
Azzurra S. Bartolomeo
Sudtirol Damen Bolzano Ad
Trentoclarentia
Vicenza Calcio Femminile

QUADRANGOLARE F
Calcio Femminile Chieti
E.D.P. Jesina
Foligno Calcio Femminile
Grifo Perugia

QUADRANGOLARE G
Lazio Women 2015
Res Roma
Roma Calcio Femminile
Roma Xiv Decimoquarto

TRIANGOLARE A
Graphistudio Pordenone
Graphistudio Tavagnacco
Marcon

TRIANGOLARE B
Calcio Padova Femminile
Gordige Calcio Ragazze
Permac Vittorio Veneto

TRIANGOLARE C
Fimauto Valpolicella
Fortitudo Mozzecane
Pro San Bonifacio

TRIANGOLARE D
Bologna
Castelfranco
Fiorentina Women

TRIANGOLARE E
Imolese Femminile
Reggiana Calcio Femminile
San Zaccaria

TRIANGOLARE F
Castelvecchio
New Team Ferrara
Riviera Di Romagna

TRIANGOLARE G
Atletico Oristano
Caprera
Football Club Villacidro

TRIANGOLARE H
Domina Neapolis Academy
Napoli Calcio Femminile
Napoli Dream Team

TRIANGOLARE I
Apulia Trani
Pink Sport Time
Salento Women Soccer

TRIANGOLARE L
Eleonora Folgore
Femminile Catania
Femminile Nebrodi

ELENCO DELLE GARE DEL 4.10.2015
Cuneo Calcio Femminile – Musiello A.C. Saluzzo 90
San Bernardo Luserna – Torino
Accademia Acqui – Alessandria
Amicizia Lagaccio – Molassana Boero
Anima E Corpo Orobica –  Azalee
Como 2000 – Real Meda
Bocconi Milano 1999 – Femminile Inter Milano
Football Milan Ladies – Mozzanica
Azzurra San Bartolomeo – Sudtirol Damen Bolzano
Trento Clarentia – Vicenza Calcio Femminile
Calcio Femminile Chieti – E.D.P. Jesina Femminile
Foligno Calcio Femminile – Grifo Perugia
Lazio Women 2015 – Res Roma
Roma Calcio Femminile – Roma Xiv Decimoquarto
Graphistudio Pordenone – Graphistudio Tavagnacco
Calcio Padova Femminile – Gordige Calcio Ragazze
Fimauto Valpolicella – Fortitudo  Mozzecane
Bologna – Castelfranco
Imolese Femminile –  Reggiana Calcio Femminile
Castelvecchio – New Team Ferrara
Atletico Oristano – Caprera
Domina Neapolis Academy – Napoli Calcio Femminile
Apulia Trani – Pink Sport Time Bari
Eleonora Folgore – Femminile Catania

ELENCO DELLE GARE DELL’11.10.2015
Musiello A.C. Saluzzo 90 – San Bernardo Luserna
Torino – Cuneo Calcio Femminile
Alessandria – Amicizia Lagaccio
Molassana Boero – A.S.D. Accademia Acqui
Azalee Como 2000 – A.S.D. Gallarate
Real Meda – Anima E Corpo Orobica
Femminile Inter Milano – Football Milan Ladies
Mozzanica – Bocconi Milano 1999
Sudtirol Damen Bolzano – Trento Clarentia
Vicenza Calcio Femminile – Azzurra San Bartolomeo
E.D.P. Jesina Femminile – Foligno Calcio Femminile
Grifo Perugia Calcio – Femminile Chieti
Res Roma – Roma Calcio Femminile
Roma Xiv Decimoquarto – Lazio Women 2015
Graphistudio Tavagnacco – Marcon
Gordige Calcio Ragazze – Permac Vittorio Veneto
Fortitudo Mozzecane – Pro San Bonifacio
Castelfranco – Fiorentina Women
Reggiana Calcio Femminile – San Zaccaria
New Team Ferrara – Riviera Di Romagna
Caprera – Villacidro
Napoli Calcio Femminile – Napoli Dream Team
Pink Sport Time Bari – Salento Women Soccer
Femminile Catania Femminile – Nebrodi

ELENCO DELLE GARE DEL 25.10.2015
Musiello A.C. Saluzzo 90 – Torino
San Bernardo Luserna – Cuneo Calcio Femminile
Alessandria – Molassana Boero
Amicizia Lagaccio – Accademia Acqui Genova
Azalee – Real Meda
Como 2000 A.S.D. – Anima E Corpo Orobica
Femminile Inter Milano – Mozzanica
Football Milan Ladies -. Bocconi Milano 1999
Sudtirol Damen Bolzano – Vicenza Calcio Femminile
Trento Clarentia – Azzurra San Bartolomeo
E.D.P. Jesina Femminile – Grifo Perugia
Foligno Calcio Femminile – Calcio Femminile Chieti
Res Roma – Roma Xiv Decimoquarto
Roma Calcio Femminile – Lazio Women 2015
Marcon – Graphistudio Pordenone
Permac Vittorio Veneto – Calcio Padova Femminile
Pro San Bonifacio – Fimauto Valpolicella
Fiorentina Women – Bologna
San Zaccaria – Imolese Femminile
Riviera Di Romagna – Castelvecchio
Football Club Villacidro – Atletico Oristano
Napoli Dream Team Domina – Neapolis Academy
Salento Women Soccer – Apulia Trani
Femminile Nebrodi – Eleonora Folgore

Goal Setting

Questo strumento consiste nello stabilire obiettivi a breve, medio e lungo termine, individuali di squadra  o  di società, che dovrebbero essere specifici (relativi ad un preciso evento sportivo), misurabili (che offrano un parametro con cui potersi confrontare), orientati all’azione (volti all’attivazione della persona verso comportamenti specifici e non generali: ad esempio nel calcio sarebbe corretto dire all’atleta “il prossimo allenamento dovrai realizzare 7 rigori su 10” anzichè “devi migliorare le realizzazioni dal dischetto”, realistici (non dovrebbero essere né troppo facili né troppo difficili altrimenti non migliora la performance) e accettati dall’atleta, dalla squadra e/o dalla società (condiviso dalle persone coinvolte atleti, allenatori e, in base al tipo di obiettivo, anche dalla società).

È importante, inoltre, distinguere tre tipi di obiettivi di:
– RISULTATO: volti a finalizzare i programmi di allenamento in vista degli impegni agonistici: ad esempio raggiungere il secondo posto nella classifica di un campionato. Questo tipo di obiettivo provoca un’eccessiva ansia poiché i fattori che determinano il raggiungimento del risultato non sono completamente sotto il controllo individuale dell’atleta o della squadra, ma dipendono anche da altre variabili incontrollabili come la prestazione conseguita dagli avversari.
– PROCESSO: basati su specifiche azioni, sequenze motorie e tecniche che l’atleta deve eseguire per ottenere la prestazione eccellente ossia ciò che è necessario fare per raggiungere una determinata prestazione o uno specifico risultato: per esempio quando l’allenatore richiede di riproporre gli schemi appresi in allenamento durante il calcio d’angolo.
– PERFORMANCE: focalizzarsi sul raggiungimento di uno standard personale elevato d’azione. È indipendente da ciò che fanno gli avversari, è maggiormente sotto il controllo dell’atleta o squadra e si basa sul controllo con se stessi. Ad esempio quando l’allenatore chiede alla propria squadra di aumentare la percentuale di tiri in porta in partita.

Il Goal Setting è un utile strumento per migliorare la performance, rendere l’allenamento meno noioso e più stimolante, aumentare la motivazione e la concentrazione, accrescere l’autostima e la fiducia in se stessi.
L’obiettivo è influenzato da numerosi fattori tra cui l’importanza attribuita al raggiungimento di esso, la complessità del compito, il livello di soddisfazione e dell’autoefficacia percepita. Per il raggiungimento degli obiettivi occorre il supporto di strategie e metodi per tradurli in specifici piani operativi, garantiti da un constante monitoraggio di essi. Quest’ultimo aspetto è fondamentale perché permette all’atleta o alla squadra di conoscere l’andamento rispetto all’obiettivo stabilito, ed eventualmente, correggere o modificare le strategie fino ad allora utilizzate.
Lo Psicologo dello Sport oltre a stabilire con l’atleta obiettivi prettamente psicologici come la  gestione dell’ansia pre-gara, la motivazione ecc. può facilitare, attraverso diversi metodi, la condivisione di obiettivi tecnici, tattici o prefissati dalla società, tra gli atleti e lo staff.

Cavallone Monica
Psicologa e consulente in Psicologia dello Sport
collaboratrice di Mente & Sport – www.mentesport.net

Training autogeno, visualizzazioni e le altre abilità mentali

Il T.A. e la visualizzazione trova un’importante, ma non esclusiva, applicazione nel miglioramento delle prestazioni, siano esse sportive, lavorative e artistiche. Infatti esso permette l’acquisizione di “maturità e sangue freddo” con i quali è possibile superare l’ansia da prestazione, la paura davanti all’impotenza dell’avversario, ecc..
Inoltre è possibile migliorare la capacità di attenzione, concentrazione e memoria: obiettivi utili nel settore sportivo.

La visualizzazione consente di:
– correggere gli errori legati a schemi motori consolidati in modo erroneo o non ideali per il migliore rendimento;
– “snellire” i tempi di acquisizione dei gesti atletici;
– migliorare la prestazione fino ad arrivare a quella ottimale;
– ridurre/prevenire gli infortuni, ma anche ridurre i tempi di riabilitazione;
– gestire l’ansia anticipatoria visualizzando la prestazione da compiere.

Sotto stress i muscoli del corpo di contraggono e questa tensione muscolare provoca sintomi sgradevoli quali mal di testa, rigidità del collo, spalle doloranti, senso di costrizione al petto, difficoltà respiratoria, tremori, mal di stomaco, difficoltà a deglutire, vista annebbiata, mal di schiena; favorendo gli infortuni, rendendo maggiormente rigidi i vari movimenti e ostacolando la prestazione. Questi sintomi possono accrescere ancora di più la tensione e innescare un circolo vizioso.
Ne consegue che, le indicazioni principali nel settore dello sport, sulle quali interviene la tecnica, sono le seguenti: contratture e agitazione alla partenza; incapacità di sfruttare al massimo le proprie possibilità e difficoltà a compiere i movimenti con scioltezza e leggerezza; “debolezza di concentrazione” nel giudicare la situazione, per cui ci si lascia sfuggire anche una vittoria sicura; nervosismo generalizzato, collegato con gli stati di insonnia prima della gara, e cosiddetta “febbre da competizione”.
La persona tesa è intorpidita fisicamente e contratta anche psicologicamente e spesso le sue reazioni sono bloccate.

Analizzando le cause degli insuccessi di molti atleti di livello internazionale si è potuto constatare che “una delle ragioni principali è data da ipermotivazione” che provoca “uno stato ergotropico di tensione eccessiva”.
L’effetto del T.A. è basato sul fatto che l’emotività e certe funzioni organiche sono strettamente integrate: essere rappresentano la globalità psicofisica.
Proprio come gli stati emotivi conducono a tensioni della muscolatura scheletrica, viscerale e vascolare, così anche la distensione dei vari muscoli, collegata alla sedazione dell’attività cardiaca, della respirazione e dell’attività digestiva; prova un’induzione di calma, cioè uno “smorzamento delle risonanze affettive”. Nella distensione ottenuta con l’esercizio del T.A. gli stati emotivi sono meno intensi; le reazioni agli eventi più tranquille; l’intelletto e la ragione non più sopraffatti da essi. Il loro potere d’azione può anche essere annullato totalmente.

Questa sedazione può arrivare al punto che l’individuo riesce a prendere posizione di fronte alla sua affettività e di conseguenza distaccarsene emotivamente.
Comunque non bisogna fraintendere: lo smorzamento dell’affettività non è un appiattimento è un impoverimento dei sentimenti e delle emozioni, al contrario: esso serve solo ad eliminare o a calmare le manifestazioni troppo intense ed eccessive, le quali, sotto forma di ondate hanno il potere di sopraffare l’individuo limitando notevolmente il risultato di prestazione. Chi pratica la distensione autogena consuma meno energie e meno calorie rispetto ad un individuo teso. La distensione profonda dà un senso di benessere, lucidità mentale, controllo somatico e, dunque, possibilità di autocontrollo emotivo. Chi è in grado di distendersi nella maniera giusta, dimentica le proprie ansie e paure naturali. Diminuisce anche la necessità di dormire e lo stato di irrequietezza, controlla la funzionalità del proprio organismo in modo globale.
L’effetto del T.A. sul miglioramento delle prestazioni è basato sull’eliminazione degli errori e dei disturbi che pregiudicano la riuscita del compito.

Dr.ssa Angela Proto
Psicologa, Psicoterapeuta, Psicologa Dello Sport
Ipnotista, Esperta Di Training Autogeno e Tecniche di Rilassamento
www.psicologaprotoangela.com

Bartoli e Galli, due stelle approdano al Mozzanica, semre più una “Ferrari Calcistica”

E’ con il termine Ferrari calcistica, che il presidente del Mozzanica Luigi Sarsilli ha valutato il mercato del suo club all’ inaugurazione della squadra.
Oltre agli acquisti di atlete di spessore del calibro di; Zanoletti proveniente dal Brescia; Giugliano proveniente dalla Torres e Rizza proveniente dall’ Inter Femminile,  si aggiungono i nomi di due altre calciatrici in arrivo dal fallimento della Torres: Elisa Bartoli e Aurora Galli che arrivano così a completare la rosa di Mister Nazarena Grilli,  che ora può davvero sognare in grande senza sentirsi seconda a nessuna.
Il primo impegno ufficiale sarà contro il Milan Ladies (neopromossa) nella Coppa Italia,  mentre in campionato l’ avversaria nella sfida di apertura sarà la Pink Bari.

8 pedine per la Serie A, FC Pink Bari annuncia gli innesti

Fc Bari 1908 Pink non resta a guardare, ed in vista della nuova grande avventura in Serie A, rivela i suoi rinforzi.
E’ stato Romeo Paparesta, presidente del club, insieme all’amministratore delegato Fabio Montinari e la mister Isabella Cardone, ha  presentare le nuove 8 giocatrici che vestiranno la maglia biancorossa  per il prossimo campionato di Serie A di calcio femminile 2015-2016.

Le giocatrici acquistate sono:
Mimma Fazio: portiere, classe 1980, con 164 presenze in Serie A, proviene dalla Torres;
Antonella Morra: difensore centrale, classe 1984, 126 presenze in Serie A, uno scudetto e una supercoppa in bacheca, proviene dalla Res Roma;
Francesca Quazzico: difensore centrale, classe 2001, settore giovanile aggregata già alla prima squadra, proviene dal Real San Giorgio, squadra di calcio maschile;
Eleonora Cunsolo: difensore di fascia, classe 1996, 55 presenze in serie A, nazionale under 19 e under 23, proviene dalla Res Roma;
Jenny Piro: centrocampista, classe 1983, 121 presenze in serie B e 41 goal, proviene dall’Acese;
Penelope Riboldi: centrocampista offensiva, classe 1986, 245 presenze in Serie A e 146 goal, 1 scudetto, 1 Supercoppa e una Coppa Italia in bacheca, proviene dal Mezzania;
Veronica Privitera: attaccante, classe 1988, 100 presenze tra Serie A, A2 e B e 98 goal realizzati, proviene dalla Acese;
Federica De Filippis: attaccante, classe 1999, settore giovanile aggregata già alla prima squadra, proviene dalla Red Moon/Filosport Castellana.

Tavecchio: “L’attenzione verso il calcio femminile non è mai stata così alta”

Il presidente FIGC sottolinea l’impegno nelle riforme e nelle strategie in atto per la crescita del movimento.
I progetti della FIGC per lo sviluppo del calcio femminile in Italia hanno avviato un’evidente crescita del movimento sia a livello giovanile che dilettantistico, favorendo inoltre, per la prima volta, un impegno diretto da parte dei club professionisti. Queste riforme stanno contribuendo, insieme all’attività delle Nazionali, ad allargare la base delle praticanti ed a favorire un’aumentata attenzione da parte dei Media e dell’opinione pubblica nei confronti del settore, come si è riscontrato ad esempio venerdì scorso in occasione della gara Italia-Georgia valida per le qualificazioni europee 2017. “L’attenzione verso il calcio femminile nel nostro Paese non è mai stata così alta – afferma il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio – e non dobbiamo disperdere questo patrimonio. Stiamo lavorando nella direzione giusta e continueremo a farlo realizzando cose concrete che fino a qualche tempo fa sembravano solo utopia: al fatto che i club maschili di Serie A svolgessero attività femminile infatti sembrava crederci solo il sottoscritto, invece adesso è realtà”.

Nel dettaglio, è opportuno ricordare i risultati già raggiunti grazie al programma di sviluppo del calcio femminile ideato dalla Federcalcio, seguendo l’impulso del presidente Tavecchio.

• E’ stata innanzitutto creata una struttura completamente dedicata al Calcio Femminile all’interno dell’Area Sviluppo.
• Il segnale di discontinuità ha generato modifiche normative fortemente impattanti quali l’obbligo di istituire una sezione di calcio femminile all’interno di ogni Club di Serie A e B (da quest’anno è obbligatorio il tesseramento di almeno 20 calciatrici under 12 fino ad arrivare entro 3 anni alla creazione di squadre giovanissime ed allieve) e successivamente di Lega Pro e Serie D, per un totale di 258 squadre con la riforma a regime; l’introduzione della possibilità di trasferimento del titolo sportivo, che ha permesso alla Fiorentina e alla Lazio di acquisire società femminili ed a tanti altri Club di avviare un percorso di collaborazione con i club dilettantistici già esistenti.
• All’interno del Club Italia, è stata affidato ad Antonio Cabrini il ruolo di coordinatore tecnico di tutte le selezioni Azzurre, aumentate di due unità con la creazione dell’Under 23 e dell’Under 16. Sono stati inoltre potenziati gli staff delle Nazionali Femminili, allineandoli agli standard previsti per quelle Maschili. A gennaio 2015 è stata costituita la Nazionale di Calcio a 5 Femminile, che nella sua prima uscita a Roma ha registrato un notevole successo di pubblico (circa 5000 spettatori al Foro Italico).
• Di fronte alla crisi economica che ha ripercussioni anche sulle società femminili, grazie all’intervento della Lega Nazionale Dilettanti, si è operato per dare contributi economici al fine di permettere ai club di continuare l’attività.
• La Federazione, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia ed il Sassuolo, organizzerà nel maggio 2016 la finale della UEFA Women’s Champions League, un evento che contribuirà positivamente in termini di visibilità e crescita del movimento.
• Sono stati promossi a livello territoriale dal Settore Giovanile e Scolastico progetti per il reclutamento di nuove tesserate su base provinciale.
• Per dare ulteriore impulso al calcio femminile, dopo la Commissione Federale già attiva, lo scorso 31 agosto è stato istituito l’Esecutivo per lo sviluppo del calcio femminile che, integrato successivamente anche con i rappresentanti di Lega di Serie A e Lega Pro, ha il compito di delineare le strategie per il prossimo futuro e sta già lavorando con l’obiettivo di creare maggiore sinergia tra le varie realtà in campo.

Il lavoro intrapreso in questi mesi, solo attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti, potrà dare nuovo slancio al sistema. Per questo, pur rispettando le esigenze avanzate dalle diverse componenti federali, appare poco comprensibile la possibilità di bloccare i campionati femminili paventata oggi dall’AIC.

Fonte: http://www.lnd.it

Nazionale Under 19: nona sinfonia azzurra. Moldavia ko

La squadra di Sbardella inizia con una vittoria il cammino verso l’Europeo.
Battuta la Moldavia 9-0: poker Bergamschi, doppietta Simonetti, a segno anche Marinelli, Vigilucci e Piemonte. Domenica c’è l’Olanda.
Inizia nei migliori dei modi il cammino verso l’Europeo Under 19 delle azzurre allenate da Sbardella, che può festeggiare con una vittoria l’esordio sulla nuova panchina. Sbardella schiera in campo il blocco che gli ha regalato il successo al Mondiale Under 17 con l’unica eccezione fatta per Vigilucci che prende il posto di Giugliano passata in Maggiore. 
Pronti, partenza, via! Le azzurre prendono subito il pallino del gioco con Bergamaschi che dopo pochi minuti viene fermata in fuorigioco. Il primo tempo è targato Vigilucci che confeziona assist e gol. Il primo assist lo serve a Marinelli che al 10′ porta in vantaggio l’Italia. Il raddoppio arriva al 18′ con Bergamaschi mentre il tris lo cala Simonetti. Sullo scadere del primo tempo arriva anche la gioia personale per la centrocampista della Fiorentina che realizza il 4-0 al 36′. Poco dopo la Moldavia resta in 10 per l’espulsione dell’estremo difensore Panova. La ripresa si apre con la seconda espulsione per la Moldavia: Loghin commette fallo da rigore. Sul dischetto si presenta Simonetti che non sbaglia: 5-0 Italia. 
Passa un minuto e Bergamschi realizza il 6-0, poco dopo Sbardella inserisce Pisani per Vergani. Le azzurre gestiscono il gioco e al 68′ ancora Bergamschi realizza il 7-0 su assist di Piemonte, nel frattempo è entrata anche Mellano per la migliore in campo Vigilucci. Le neo entrata all’70’ confeziona l’assist per bomber Piemonte. Il definitivo 9-0 arriva con Bergamaschi che realizza una tripletta. Domenica Boattin e compagne avranno lo scontro diretto con l’Olanda che ha battuto con lo stesso risultato il Ciprio.

Italia – Moldavia 9-0
Reti: 10′ Marinelli, 18′ 51′ 68′ 90′ Bergamaschi, 24′ 50′ rig Simonetti, 36′ Vigilucci, 70′ Piemonte

Il mental training nell’allenamento sportivo

La psicologia dello sport nasce negli anni 60 come una disciplina specifica all’interno delle scienze delle attività motorie e sportive. In passato gli allenamenti sportivi erano quasi esclusivamente orientati a sviluppare le abilità tecniche dell’atleta; poi nel tempo, ci si è accorti di quanto sia fondamentale allenare anche la parte mentale ed emotiva.
Il Mental Training nasce quindi dall’esigenza di gestire e migliorare le proprie prestazioni, attraverso tecniche che consentano il controllo delle emozioni e dello stato di tensione ad esso associato, che ostacolano il migliore rendimento dello sportivo
In qualsiasi tipo di rendimento i fattori psichici sono molto più importanti di quanto si sia creduto ed “investito” fino ad oggi; nasce dunque l’esigenza, sempre più forte, di applicare tecniche mentali da utilizzare in ambito sportivo, in cui l’integrazione dell’allenamento fisico con quello mentale è già emerso da tempo come fattore di fondamentale necessità.
Motivazione, fiducia, concentrazione, emozioni ed arousal, sono tra i fattori psicologici più rilevanti che condizionano la performance atletica. Di conseguenza sono stati elaborati vari programmi di Mental Training (scientificamente validati con attività di ricerca) per insegnare all’atleta/squadra le abilità necessarie per esprimere al meglio le potenzialità personali.
L’allenamento, dunque, deve dare molta importanza anche agli aspetti che riguardano la mente, oltre che agli aspetti tattici, tecnici e fisici. Le dinamiche mentali sono quelle che condizionano molto la prestazione sia prima e sia durante la gara. La differenza tra gli sportivi/le squadre, la fa la “mente”. Conoscere le proprie reazioni prima di una partita, durante l’allenamento, quando il Mister incoraggia o critica, nei momenti decisivi di una partita, consente all’atleta di favorire lo sviluppo di quei comportamenti che incrementano la prestazione e di bloccare quelli che l’ostacolano. Altro elemento fondamentale è il lavoro sulle dinamiche di gruppo e sulla coesione di squadra, elemento fondamentale negli sport collettivi.
Le tecniche di intervento maggiormente utilizzate comprendono:
-la modulazione dell’arousal
-la focalizzazione dell’attenzione
-la gestione delle emozioni
-la rappresentazione immaginativa: le tecniche di Imagery / Training Autogeno
-self talk (controllo dei pensieri)
-goal setting
Tutte queste abilità possono essere apprese con programmi di intervento individualizzati o di gruppo.

Dr.ssa Angela Proto
Psicologa, Psicoterapeuta, Psicologa Dello Sport
Ipnotista, Esperta Di Training Autogeno e Tecniche di Rilassamento
www.psicologaprotoangela.com

Coesione di squadra

In psicologia col termine coesione si intende il processo dinamico che mantiene i membri di un gruppo insieme, uniti per raggiungere un obiettivo e/o per soddisfare i propri bisogni affettivi. La coesione, quindi, è composta da due parti principali, da una parte vediamo che i membri della squadra sono uniti per raggiungere un obiettivo (come la vittoria della partita o del campionato); dall’altra occorre tenere presente come il gruppo soddisfa i bisogni di appartenenza del singolo, che rappresenta il versante più  emotivo ossia offre ai membri che ne fanno parte il sostegno e la forza derivata dall’avere un’identità comune.
Molte ricerche scientifiche dimostrano come la coesione abbia una relazione circolare con la prestazione e col risultato ossia entrambe si alimentano a vicenda, più si ottengono i risultati più si alimenta la coesione all’interno della squadra e più è alta la coesione maggiori sono le probabilità di effettuare una prestazione ottimale e raggiungere il risultato.
I gruppi coesi rispetto a quelli poco coesi sono più stabili al loro interno, ovvero si verificano meno abbandoni (Drop out), sono più efficaci nell’affrontare le difficoltà (come ad es. una partita persa) e le situazioni potenzialmente negative (es. quando  si subisce un goal nei primi minuti). Inoltre un gruppo coeso promuove una maggiore percezione di competenza tra i giocatori, un maggiore senso di benessere, un maggior impegno e sforzo agonistico e una maggiore disponibilità a sacrificare gli interessi personali per la squadra.

Come può intervenire lo Psicologo dello Sport al fine di promuovere la coesione all’interno della squadra?
Possono essere effettuati numerosi interventi tra cui:
– Gruppi di discussione e di confronto:  in cui gli atleti e lo staff discutono di un problema, situazione o evento, oppure si confrontano su un determinato argomento (mediato dal professionista)
– Giochi di team building: è costituito da un insieme di attività formative, generalmente ludiche, esperienziali o di benessere (coinvolgono attivamente i giocatori).
– Goal setting: individuazione di un obiettivo condiviso tra tutti gli atleti e lo staff, mediato dallo psicologo. Tale obiettivo dovrebbe essere specifico (cosa si vuole ottenere concretamente?), misurabile (quale evidenza mi dirà che ho raggiunto l’obiettivo?), attuabile (ho le risorse necessarie e sufficienti per raggiungerlo?), realistico (è un obiettivo realistico?) e definito nel tempo (in quanto tempo si raggiungerà l’obiettivo? Esistono degli obiettivi intermedi?).
Questi sono solo alcuni interventi che si possono effettuare al fine di aumentare la coesione all’interno della squadra. Lo Psicologo dello Sport ha le competenze per leggere le dinamiche di squadra e individuare le risorse presenti, basandosi su teorie di riferimento, al fine di promuovere una migliore prestazione e un miglior risultato.
In particolar modo la figura dello Psicologo dello Sport nel calcio femminile  dovrebbe lavorare  sulla coesione considerando la variabile dell’identità di genere. Le ragazze sin dall’infanzia apprendono dall’ambiente circostante comportamenti più individualistici rispetto ai colleghi maschi più orientati al gioco di gruppo.

Cavallone Monica

Psicologa e consulente in Psicologia dello Sport
collaboratrice di Mente & Sport – www.mentesport.net

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