Mentre gioca la sua serie A Svizzera, conquistata attraverso una splendida promozione nella scorsa stagione, Valentina Pedretti non si accontenta di eccellere soltanto in fascia, ma eccelle anche e soprattutto nelle aule dell’ università. Infatti la biondissima ala sinistra, è dott.ssa in scienze assicurative bancarie, e sta terminando la laurea specialistica. Dopo lo scudetto al Brescia di Cesari, un esperienza negli USA a Seattle, nazione della stimatissima stella Megan Klingenberg terzino sinistro dele National Team US, Valentina cerca di impegnarsi sempre di più nell’ attesa anche di un ritorno in maglia azzurra. Pragmatica e impegnata, dentro e fuori il campo, ci concede un intervista a 360°.
Dopo il mondiale Under 20 in Giappone,una convocazione con Cabrini, ora manchi da un pò alla nazionale, vorresti rientrare?
Penso che come tutte le ragazze che giocano a calcio la nazionale è un obiettivo a cui tutte aspirano, quindi è normale pensarci ed è una motivazione in più per impegnarsi sempre e dare il massimo in ogni allenamento e partita.
I tuoi ultimi tecnici: prima N.Grilli a Brescia, poi A. Cincotta a Seattle, e la titolatissima M. Bertolini ancora a Brescia, con uno scudetto. Ci sveli come lavorano questi allenatori?
Sono 3 allenatori che allenano in modi completamenti diversi ognuno con i loro pregi e difetti. Per quanto riguarda N. Grilli penso che sia un allenatrice che lavora molto sotto l aspetto fisico dell’atleta stando attenta ai piccoli dettagli come il cibo, che sono essenziali. Per quanto riguarda Mister Cincotta è un allenatore moderno, che vuole e far giocare le sue squadre un calcio moderno, i suoi allenamenti sono basati molto sul possesso palla, la tecnica, lavori sempre in movimento con la palla. Per quanto riguarda Milena Bertolini è un allenatrice che cura molto i detTagli tattici, infatti da molta attenzione alla parte difensiva e ai movimenti della squadra.
Come mai la scelta di approdare in Svizzera, esattamente a Lugano, tra l’ altro in compagnia di moltissime Italiane ( Piazza, Cannone, Bergamaschi etc)?
Ho scelto la Svizzera perché volevo provare/giocare un calcio diverso da quello italiano, dopo aver vinto tutto a Brescia volevo cambiare e anche per motivi di studio (studio a milano scienze assicurative bancarie dove mi sono laureata questo ottobre) la Svizzera è stata la mia metà, per poter far contemporaneamente le due cose.
Valentina Bergamaschi ha purtoppo riportato un brutto infortunio, ti va di darle i tuoi auguri attraverso il nostro portale?
Purtroppo queste cose capitano spesso io ho subito lo stesso grave infortunio due anni fa negli USA e so cosa si prova, quello che voglio dirle e che lo ho già detto e di non mollare soprattutto nei momenti più difficili.
Giochiamo con la fantasia, tra 10 anni anni, quale futuro vedi per te stessa?
Tra 10 anni mi vedo con una famiglia e spero un buon lavoro, spero di avere ancora il fisico, la voglia e il tempo di poter praticare questo sport. Ma penso che a differenza dei nostri colleghi maschi noi non ci possiamo basare il nostro futuro su questo sport purtroppo.
Quali sono a tua detta, le calciatrici più forti nel tuo ruolo in Italia e in europa?
Penso che in Italia la giocatrice più forte sia Sara Gama nel mio ruolo, sicuramente ho molto da imparare da lei. Per quanto riguarda le giocatrici estere mi piace molto Megan Klingenberg terzino sinistro degli USA, anche se la mia giocatrice preferita è Alex Morgan.
Ringraziamo Valentina Pedretti, atleta a cui auguriamo ogni bene, ed in bocca al lupo al Football Femminile Lugano 1976, per le migliori fortune nella corrente stagione.