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UEFA Women’s Champions League: Brescia per continuare a sognare. Verona per l’impresa

Siamo ormai a poche ore dai match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League 2015 di calcio femminile e Brescia e Verona scenderanno in campo, dovendo giocare in trasferta, partendo da condizioni diverse.

Le leonesse, allenate da Milena Bertolini, sono reduci da una splendida vittoria per 1-0, nella partita del “Rigamonti con rete di Daniela Sabatino, contro le danesi del Fortuna Hjorring, mettendo in luce un ottimo gioco corale e trame d’attacco ben orchestrate. Un vero peccato non essere riuscite a chiudere la qualificazione con un numero di goal superiore che avrebbe potuto favorire ulteriormente la compagine bresciana nella partita in Danimarca. Sarà necessario, pertanto, replicare la prestazione di Liverpool nei 16esimi di finale e mettere in campo qualità e quantità. Il tecnico Bertolini, nonostante l’infortunio, porta con sé il portiere Marchitelli, elemento cardine nello spogliatoio delle rondinelle oltre le diciotto convocate per la partita.  La sfida  avrà inizio alle ore 19:00 del 18 Novembre e verrà trasmessa in diretta streaming sul sito del Brescia e sulla pagina ufficiale facebook.

Prospettive diverse per l’Agsm Verona, dicevamo,  che dovrà davvero andare alla ricerca di un miracolo sportivo. Le campionesse d’Italia, in carica, hanno subito un brutto ko interno nel match del “Bentegodi”. Un 3-1 molto pesante contro le forti svedesi del Ronsegard che lascia poche speranze alla ragazze di Renato Longega di ambire al passaggio di turno. La manifestazione di forza di quasi 7 giorni fa, a Verona, delle nordiche con il fenomeno brasiliano Marta sugli scudi, autrice di una rete e di un assist, e l’assenza per l’incontro, in programma il 19 Novembre alle ore 19:00 a Malmo di Valeria Pirone, rendono ancor più ardua una prospettiva di vittoria. Vero è che le scaligere, avendo poco da perdere, cercheranno di mettere il cuore oltre l’ostacolo sfruttando tutte le chances che le avversarie concederanno.

LE PARTITE DI MERCOLEDÌ
Wolfsburg (2-1) Chelsea
Paris Saint-Germain (1-1) KIF Örebro
Fortuna Hjørring (0-1) Brescia
Il Brescia ha sconfitto il Liverpool 1-0 in casa e in trasferta per guadagnarsi l’accesso agli ottavi e, con  lo stesso risultato, si è imposto sui finalisti dell’edizione del 2003. La tradizione non pare essere favorevole alla squadra danese, eliminata a questa fase della competizione in tutte e sei le precedenti stagioni.

Barcellona (1-0) Twente
Lyon (3-1) Atlético Madrid
FFC Frankfurt (2-0) LSK Kvinner

LE PARTITE DI GIOVEDÌ
Rosengård (3-1) Verona
Mittag ha lasciato il club svedese in estate per il Paris ma il Rosengård può contare sui gol della terza miglior marcatrice della competizione, Marta.
La brasiliana si è portata a quota 43 reti nella sfida dello scorso giovedì.
Zvezda-2005 (1-2) Slavia Praha

IL CAMMINO VERSO LA FINALE
Sorteggio quarti di finale e semifinali: 27 novembre
Quarti di finale: 23/24 e 30/31 marzo
Semifinali: 23/24 aprile e 30 aprile/1 maggio
Finale (Reggio Emilia): 26 maggio

Fonte: www.oasport.it

Simona Di Blasio: prima la Nazionale Under 16 e poi vinco il campionato con la Virtus Partenope

Classe 2000, fisico possente, testa sulle spalle, anche se per una che pratica il suo ruolo bisogna esser un po’ pazzi. Amici stiamo parlando di Simona Di Blasio, estremo difensore napoletano della Virtus Partenope, reduce dal raduno di Roma con la Nazionale Italiana Under 16. La giocatrice ci racconta le emozioni e le differenze che ha trovato in questo stage rispetto quello di Norcia. Sul futuro non si sbilancia più di tanto, ma una cosa la sogna e la sogna anche in grande: disputare la Serie A con la Virtus Partenope.

Sei reduce dal raduno con la nazionale. Che esperienza è stata?
Penso che il raduno con la nazionale sia l’esperienza più bella che una ragazza possa vivere. Per lo stage di Norcia c’era l’entusiasmo della prima convocazione, ma dopo questo raduno posso dire che le due convocazione sono state molto diverse, la prima era un semplice stage, la seconda una vera e propria convocazione.

È stato diverso dagli altri raduni a cui sei già stata?
Come ho detto già precedentemente, il raduno a Roma è stato differente dallo stage di Norcia, questa è stata una vera e propria convocazione ed indossare per la prima volta i completini con lo stemma della nostra nazione è sempre un’emozione indescrivibile e difficile da dimenticare.

Sono state visionate tantissime ragazze. Tu pensi di poter entrar a far parte dell’Under 16?
Come ho già detto al raduno sono state visionate tantissime ragazze, sia del nord, del centro che del sud. Penso che se una persona una cosa la vuole veramente la ottiene, io ho dato il massimo per entrare a far parte della rosa della Nazionale Italiana Under 16, non sono sicura di entrarci ma sono sicura di aver dato il massimo di me per raggiungere questo obbiettivo.

Il campionato è iniziato da poco, e voi avete portato a casa nonostante due vittorie tre punti. Quanto pesa giocare contro le fuori classifiche?
Il campionato fortunatamente è iniziato alla grande, la cosa che ci penalizza un pò è aver iniziato con una fuori classifica e alla seconda giornata aver riposato. Ci penalizza per modo di dire perchè alla terza giornata, con due partite vinte, ci ritroviamo a soli 3 punti però prima o poi tutte le altre squadre affronteranno le fuori classifica, quindi fondamentalmente non pesa molto affrontarle.

Dove vuole arrivare la Virtus Partenope? E tu?
Per quest’anno la Virtus ha obbiettivi molto importanti, ed io insieme a loro. Il primo obbiettivo della Virtus era la Coppa Campania. Sfumato purtroppo da una differenza reti che ci ha visti secondi nel nostro girone. Il secondo obbiettivo, quello più importante, è vincere il campionato e andare incontro ad un’altra realtà…quella della serie B.
Io come primo obbiettivo ho quello di entrar a far parte della rose dell’Under 16 e subito dopo penso a vincere il campionato con la mia squadra. Sono due obbiettivi molto importanti per me e darò il massimo per raggiungerli.

La squadra si é molto ringiovanita ma ha trattenuto ragazze d’esperienza come Catapano. Come si abbina questo mix?
La squadra quest’anno ha molti elementi giovani, me compresa, e penso che la presenza di un’atleta di grandissima esperienza come Catapano ci possa aiutare a fare bene quest’anno. Non dimentichiamoci che oltre a lei abbiamo altre tre ragazze di grandissima esperienza che ci stanno dando una grandissima mano sia a noi giovani per integrarci meglio in questa realtà, sia a tutta la squadra per concludere un bel campionato.

Dove si vede in futuro Simona?
Guarda io spero di raggiungere i livelli più alti del calcio femminile, è sempre stato un sogno. Ho lavorato e sto lavorando parecchio per raggiungerlo questo sogno. Per ora non penso ancora al futuro, penso al presente e penso soprattutto a crescere e far bene con la mia Virtus. Spero solo un giorno di rivedermi in serie A con la Virtus, perchè è quello che vogliamo soprattutto è quello che merita questa società stupenda.

Natasha Piai: neo-acquisto gialloblù tra campo e università sognando Del Piero e Cannavaro

Da Pordenone a Tavagnacco pensando alla laurea in Scienze motorie. Natasha Piai, 22 anni compiuti a febbraio, è uno dei neo-acquisti delle gialloblu. Assicura di voler dare tutta se stessa per conquistare stabilmente un posto da titolare nella difesa del Tavagnacco, e ammette di avere un debole (calcistico) per un suo compaesano eccellente: Alex Del Piero, nato, come Natasha, a Conegliano.

Come giudichi questo inizio di Campionato del Tavagnacco?
L’inizio è stato positivo, con 4 punti conquistati in tre partite, affrontando due squadre importanti come Fiorentina e Verona. Certamente la nota negativa è legata alla prestazione di sabato contro le scaligere, che abbiamo intenzione di cancellare con le prossime prestazioni.

A proposito della sfida con il Verona, cos’è successo sabato scorso?
Ne abbiamo parlato lunedì prima dell’allenamento, ma non riusciamo a spiegarci una prestazione del genere. Sappiamo di non essere la squadra scesa in campo contro il Verona, ma quella vista a Firenze. Il nostro intento è dimostrare che quello accaduto sabato è stato solo un episodio.

Parliamo degli obiettivi di Natasha Piai. Cosa ti aspetti dal tuo Campionato?
Sono contenta della scelta fatta quest’estate. A Tavagnacco mi trovo bene ed è bello giocare in una squadra che punta a raggiungere la parte alta della classifica. Insieme alle altre ragazze arrivate dal Pordenone, sono stata accolta bene dallo spogliatoio, e questo ha reso tutto più facile.

Ti senti di promettere qualcosa ai tifosi gialloblu?
Sto dando il 100% per guadagnare un posto da titolare. Assicuro il massimo impegno per raggiungere obiettivi importanti.

Che idea ti sei fatta del calcio femminile?
Ho cominciato a giocare quando avevo 7 anni, prima contro i maschi, poi con le ragazze. Volendo confrontare il nostro mondo con quello maschile, soprattutto economicamente, non c’è paragone. Però noi abbiamo più spirito di sacrificio e più volontà, e sono questi due elementi che ci permettono di continuare a fare quello che facciamo. Ultimamente abbiamo ottenuto molto: speriamo di portare il calcio femminile a essere sempre più visto e seguito.

Studi o lavori?
Sono iscritta all’Università e a luglio conto di laurearmi in Scienze motorie.

C’è qualche giocatore o giocatrici a cui ti ispiri?
Il mio idolo è Alessandro Del Piero: sono juventina ed è di Conegliano come me. Come ruolo, invece, mi ispiro a Fabio Cannavaro. Sul fronte femminile, ho la fortuna di giocare insieme a uno dei difensori più forti d’Italia, Michela Martinelli. Per questo in allenamento cerco sempre di prendere spunto da lei, dal modo in cui fa le cose.

Fonte: www.lnd.it

Coppa Italia: goleade per Tavagnacco e Sudtirol, vittoria per S.Bernardo Luserna

Con le partite di oggi si è concluso il secondo turno di Coppa Italia che ha visto la Fiorentina esser eliminata da una sorprendente San Zaccaria, capace in questi anni di mettere in difficoltà le big.
Il Cuneo batte 5-1 l’Acqui di mister Fossati, vittoria di misura per il Luserna sul campo dell’Amicizia Lagaccio. Dopo il primo turno a Gennaio Cuneo e Luserna si ritroveranno difronte.
Bella vittoria dell’Orobica che trascinata dalle reti di Zamboni e Merli batte l’Inter, capolista del Girone A di Serie B. Le lombarde nel prossimo match affronteranno il Mozzanica che ieri ha battuto il Como. È andato in doppia cifra il Sudtirol che ha “umiliato” il Padova per 10-0. Per le sudtirolesi a segno: tripletta per Tonelli e Brunello M., doppietta per Dallagiacoma e una rete a testa rispettivamente per Erlacher e Plankl.
Ora le ragazze di mister Schuster se la dovranno vedere con il Tavagnacco che a sua volta ha rifilato cinque reti all’Azzurra. Per le ragazze di Di Filippo in rete: Clelland e Sardu doppietta e reti di Paroni.
Vittoria interna per l’Oristano che batte 1-0 la Roma. Le sarde, unica compagine rimasta in corsa, affronterà il Brescia, che insieme al Verona entrano in gioco in questo turno. Il Verona invece se la vedrà con la Res Roma. Le giallorosse hanno inflitto tre reti al Catania. Bella vittoria del Fimauto Valpolicella che ha dimostrato di poter competere con compagini di massima serie. Infatti, Boni e compagne hanno battuto ed eliminato il Vittorio Veneto. Apre al 47’ Cisotto, ma la reazione del Valpolicella arriva con Poretti e Slow. Ora Toniolo e compagne affronteranno il San Zaccaria.  Gli ultimi due accoppiamenti vedono affrontarsi Castelfranco – Perugia e Chieti-Bari.
Il Castelfranco hanno eliminato per 3-1 il Riviera di Romagna, mentre le umbre grazie ad una doppietta di Marinelli hanno avuto la meglio sull’Imolese. Al Chieti va il match contro la Domina Neapolis per 3-1, mentre alle pugliesi basta una rete del ex Privitera per battere il Napoli.

Risultati II° turno:
Cuneo – Acqui 5-1
Amicizia Lagaccio  – Luserna 1-2
Orobica – Inter 2-0
Mozzanica – Como 6-1
Sudtirol –Padova 10-0
Azzurra – Tavagnacco 0-5
Oristano – Roma 1-0
Res Roma – Catania 3-0
Vittorio Veneto – Fimauto Valpolicella 1-2
Fiorentina – San Zaccaria 0-2
Riviera di Romagna – Castelfranco 1-3
Grifo Perugia  – Imolese 2-1
Chieti – Domina Neapolis 3-1
Pink Bari – Napoli 1-0

Accoppiamenti III° Turno (6 gennaio 2016 eliminazione diretta)
Luserna – Cuneo
Orobica – Mozzanica
(sarà effettuato il sorteggio per decretare la formazione che giocherà in casa)
Tavagnacco – Sudtirol
Oristano – Brescia
Res Roma – Verona
Fimauto Valpolicella – San Zaccaria
(sarà effettuato il sorteggio per decretare la formazione che giocherà in casa)
Castelfranco – Grifo Perugia
Chieti – Pink Bari
(sarà effettuato il sorteggio per decretare la formazione che giocherà in casa)

UEFA Women’s Champions League: Brescia può sognare, Verona ha bisogno di un miracolo

I responsi dei match di andata degli ottavi di finale di Champions League 2015 di calcio femminile per Brescia e Verona sono stati perfettamente antitetici con le bresciane vincenti 1-0 contro le danesi del Fortuna Hjorring e le scaligere sconfitte in casa dalle svedesi del Rosengard per 3-1.

Le leonesse, tra le mura amiche dello Stadio “Rigamonti”, sono state protagoniste di una partita strepitosa contro il Fortuna, imprimendo un ritmo all’incontro incredibile, soprattutto nei primi 45 minuti, e disinnescando abilmente le grandi qualità offensive delle avversarie, in primis di Nadia Nadim. Una grande prova di squadra, dunque, che, da un certo punto di vista, lascia un po’ di amaro in bocca per il solo goal di vantaggio con cui le ragazze di Milena Bertolini si presenteranno per il match di ritorno, in programma il 18 Novembre alle ore 19:00. L’unica pecca delle rondinelle, infatti, è stata la poca concretezza negli ultimi metri che non ha permesso di chiudere la pratica già in questo incontro di andata, o quanto meno, avere qualche rassicurazione in più.
L’1-0 è un risultato che può aprire tantissimi scenari e ne è consapevole anche mister Bertolini che nell’immediato dopo gara ha dichiarato: “Sono sincera, le ragazze hanno sorpreso anche per me. E’ un successo inaspettato. La squadra è più matura perché queste partite fanno crescere, ma  aver sbloccato subito la gara ci ha caricato e aiutato. Certo, la fortuna devi anche sapertela cercare. Dobbiamo però essere realisti, l’1-0 di Sabatino in avvio ci ha aiutato molto“. Piedi piantati a terra, come si suol dire, e già testa proiettata al ritorno: “Il Fortuna ha delle giocatrici di assoluto valore, specie in attacco. Ho temuto la beffa nel finale sui calci piazzati, loro hanno forza fisica maggiore e sapranno recuperare bene ma andremo là come se fossimo 0-0. Piedi per terra, insomma, non abbiamo fatto nulla anche se ci siamo tolti una bella soddisfazione”.
Una cautela giustificata anche per la non eccessiva esperienza di un gruppo che sta cominciando a raccogliere ora “i frutti internazionali” di un lavoro iniziato 4 anni fa con l’attuale gestione tecnica. In tal senso, sarà d’obbligo replicare la stessa prestazione vista nei sedicesimi di finale contro il Liverpool, in trasferta, per poter continuare a sognare.

Situazione, come dicevamo, decisamente diversa per il Verona battuto al “Bentegodi” dalle forti giocatrici del Rosengard. Una sfida gestita per lunghi tratti dalle nordiche che, grazie al fenomeno brasiliano Marta, sono state estremamente pragmatiche in fasce conclusiva, capitalizzando quasi al 100% le occasioni che la retroguardia gialloblu ha concesso.
Una formazione, quella di Renato Longega, assai rimaneggiata per le assenze di Federica Di Criscio, per squalifica, di Kur Larsen e Gabbiadini per infortunio. Svedesi che invece sono arrivate all’appuntamento in formazione tipo, facendo valere il miglior tasso tecnico.
E’ evidente, dunque, che con un risultato così netto, tenendo conto anche del peso delle marcature in trasferta, la qualificazione appare quasi come un miraggio.
Servirebbe una specie di miracolo alle campionesse d’Italia in carica, pensando anche che una delle migliori della partita di Verona, ovvero Valeria Pirone, non scenderà in campo per squalifica. Tuttavia, nel calcio, mai dire mai ed è doveroso, da parte della ragazze allenate da Longega, presentarsi in Svezia, nell’incontro previsto il 19 Novembre alle ore 19:00, con l’approccio giusto, senza nulla da perdere, giocandosi le chance minime rimaste fino in fondo.

Strage di Parigi: 1’ di raccoglimento su tutti i campi. Tavecchio scrive al Presidente della FFF Le Graet. Bandiere della FIGC a mezz’asta

Il Presidente Federale Carlo Tavecchio, dopo aver disposto l’osservanza di un minuto di raccoglimento in occasione delle gare di tutti i campionati in programma durante il fine settimana per onorare la memoria delle vittime di Parigi, ha voluto esprimere “il sincero cordoglio e la profonda solidarietà di tutta la famiglia del calcio italiano” al Presidente della Federcalcio francese Noel Le Graet. “Siamo sempre al vostro fianco” ha aggiunto il Presidente federale, dopo aver ribadito che “di fronte alla follia omicida che ha colpito Parigi e la Francia ieri, il calcio ed i suoi valori devono aiutarci più che mai a sconfiggere l’odio e la violenza ed a fare degli stadi dei luoghi di pace”.

La UEFA ha inoltre disposto il minuto di raccoglimento ed il lutto al braccio per tutte le amichevoli internazionali del prossimo 17 Novembre, compresa la sfida Italia – Romania, in programma martedì allo stadio ‘Dall’Ara’ di Bologna alle 20.45, per la quale erano state già previste iniziative per commemorare le vittime dell’incendio di una discoteca a Bucarest nelle scorse settimane.

Da questo pomeriggio, la FIGC ha inoltre disposto di esporre a mezz’asta le proprie bandiere presso la sede di Via Allegri e presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano in segno di lutto.

Anche la Lega Nazionale Professionisti B ha voluto stringersi alla Francia e ai parenti delle vittime: prima dell’inizio delle gare della 13a giornata di Serie B, tra oggi e domani, le squadre saranno accompagnate in campo dalla bandiera nazionale francese e verrà suonata la ‘Marsigliese’.

Fonte: www.figc.it

Coppa Italia: Mozzanica, San Zaccaria e Res Roma agli ottavi di finale

Il secondo turno di Coppa Italia è partito con i tre anticipi di oggi che hanno visto il Mozzanica ospitare il Como, la Fiorentina Women’s scontrarsi con il San Zaccaria e la Res Roma battersi con il Catania.

Questi i risultati dei tre match e i nomi delle marcatrici di giornata:
Mozzanica – Como: 6-1
Marcatrici: Galli (M), Giacinti (M), Giugliano (M), Gritti (C), Iannella (M),
Mason (M), Iannella (M)

Fiorentina Women’s – San Zaccaria: 0-2
Marcatrici: Longato, Galletti

Res Roma – Catania: 3-0
Marcatrici: Greggi, Caruso, Palombi

Mozzanica, San Zaccaria e Res Roma volano agli ottavi di finale.

Domani Domenica 15 Novembre:
Cuneo – Accademia Acqui
Amicizia Lagaccio – Luserna
Orobica – Inter
Sudtirol – Padova
Azzurra – Tavagnacco
Atletico Oristano – Roma
Vittorio Veneto – Fimauto Valpolicella
Riviera di Romagna – Castelfranco
Grifo Perugia – Imolese
Chieti – Domina Neapolis
Pink Bari – Napoli

Il mondo del calcio ricorda le vittime di Parigi

Un minuto di silenzio su tutti i campi di ogni categoria, dalla Serie A ai Dilettanti, per la tragedia che ha colpito la Francia.
Il Presidente Federale Carlo Tavecchio, d’intesa con il Presidente del CONI Giovanni Malagò, ha disposto l’osservanza di un minuto di raccoglimento in occasione di tutte le gare in programma durante il fine settimana per ricordare le vittime della tragedia di Parigi.
Dalla Serie A ai campionati della Lega Nazionale Dilettanti, tutto il mondo del calcio si stringe attorno alla Francia, duramente colpita da attacchi terroristici.
Fonte: www.lnd.it

“Donne e Sport nell’Italia del futuro senza barriere”. Malagò: acceleriamo per favorire la svolta

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha partecipato oggi, al Salone d’Onore del CONI, il Convegno “Donne e Sport nell’Italia del futuro: senza barriere”. All’approfondimento, incentrato sulla presenza femminile nel movimento agonistico del nostro Paese, e in particolare sulle barriere culturali che ne ostacolano lo sviluppo, sono intervenuti anche Andrea Garnero, Economista dell’OCSE, la campionessa olimpica dello sci di fondo e membro onorario del CIO, Manuela Di Centa, le olimpioniche della scherma Diana Bianchedi (Dg Roma 2024) e Valentina Vezzali (deputata, Commissione Cultura Scienza e Istruzione), Marco Bonitta, Ct della Nazionale Femminile di Pallavolo, Michele Uva, Direttore Generale della FIGC, Gisella Bellinello Quaglio, Presidente ASD Le Rose Rovigo Rugby e Franco Arturi, editorialista della Gazzetta dello Sport. L’incontro è stato moderato dal Direttore di Sky Tg 24, Sarah Varetto.

Malagò ha aperto il lavori, sottolineando l’importanza della tematica affrontata: “Questo convegno è nato da un’idea di Franco Arturi, che ha sempre dimostrato grande sensibilità in riferimento a questa situazione. Il nostro mondo, anche a livello dirigenziale, è sempre stato prettamente maschile. Ho potuto sostenere la candidatura femminile nelle uniche situazioni in cui ero in condizioni di intervenire: Fiona May, Alessandra Sensini e Valentina Turisini sono entrate in Giunta CONI, nell’individuazione del DG del Comitato Promotore di Roma 2024, inizialmente Claudia Bugno – che ringrazio – e ora Diana Bianchedi. Sono molto felice di vedere, dal Corso di Management Olimpico del CONI in poi, che il nostro mondo attrae molto l’universo femminile. Essere donna però non vuol dire automaticamente avere diritti nel nostro mondo e negli altri ambiti: bisogna avere coraggio, sottoporsi a dinamiche elettorali. Sono il primo sostenitore del concetto che vuole le donne protagoniste del nostro movimento, ma con preparazione e aggiornamenti. Come la Vezzali, una campionessa immensa ma che non si è fermata alla pedana, si è formata, come la Di Centa e la Bianchedi, che hanno studiato. Sono felice di ricordare oggi che la prima italiana a vincere una medaglia olimpica fu Carla Marangoni, nella ginnastica ad Amsterdam 1928: domani compie 100 anni, è la più anziana vincitrice di una medaglia di tutto il mondo. Dobbiamo accelerare, anche in vista delle prossime tornate elettorali, creare le premesse per una successione che contempli una forte competitività delle figure femminili”.

Andrea Garnero, dell’OCSE, si è soffermato sull’impatto del fenomeno a livello occupazionale. “Una bambina di 13 anni ha scritto a Obama, dopo aver visto una gara del mondiale femminile con il fratello e lamentando le considerazioni che volevamo gli uomini più forti del gentil sesso.  Un paio di settimane fa ha invitato la ragazza alla Casa Bianca a premiare la nazionale femminile. Obama si è interessato della situazione perché attraverso il coinvolgimento delle donne nello sport si può leggere il ruolo che la società dà a più di metà della sua popolazione. Nei Paesi Europei, secondo la UEFA, il tasso di occupazione sale in base al tesseramento nel calcio. Negli Stati Uniti, nel 1972 ci fu una riforma che obbligò tutte le scuole e i college che ricevono fondi federali a dare le stesse opportunità a ragazzi e a ragazze, con la partecipazione sportiva passata da 294 mila del 1971 a 3.100.000 del 2011. Isolare tale partecipazione da altri fattori, evidenzia come fare sport spiega il 40% dell’aumento del tasso di impiego delle donne tra i 25 e i 34 anni. L’OCSE ha calcolato che chiudere il gap di partecipazione nel mercato del lavoro tra uomini e donne può contribuire a un +1% di crescita nel nostro Paese. Gli aspetti culturali sono spesso la barriera più importante, che leggi e incentivi non sempre riescono a cambiare. E in questo lo sport può fare moltissimo. Un aumento della partecipazione femminile, soprattutto nelle discipline considerate più maschili, cambia la cultura. Perché sport vuole dire inclusione e crescita”.

L’olimpionica Manuela Di Centa, ha raccontato la sua storia personale: “Sono nata in montagna, in Friuli, sono cresciuta con il principio di parità e di normalità di famiglia. Con i valori che avevo non ho ritrovato le stesse cose nella vita di tutti i giorni, nelle prime squadre che ho frequentato. Ho trovato quelle difficoltà nel dover sempre dimostrare di essere uguale agli altri. Da quel giorno mi sono ripromessa di dover fare qualcosa per questa situazione. Ora qualcosa sta cambiando: la presenza femminile nel CIO sta crescendo, anche se su 208 Comitati Olimpici solo 11 sono al femminile. Nel 2018 dei Giochi Giovanili ci sarà il 50% preciso di presenze femminili, obiettivo eccezionale. Qualcosa va ancora fatto a livello di sport invernali. Siamo ancora lontani ma dobbiamo proseguire sulla strada intrapresa”.

Michele Uva ha invece spiegato le iniziative messe in campo della FIGC a favore del movimento femminile: “La mia fortuna di dirigente è nata con il movimento femminile, con la pallavolo ho vinto tantissimo. La FIGC negli ultimi 12 mesi ha fatto più di quello che aveva fatto negli ultimi 20 anni. Ho subito nominato Vice Dg una ragazza, di grandi capacità. Mai in FIGC si è parlato tanto di calcio femminile. Abbiamo nominato capi delegazioni nuovi, tra cui tante donne e portato 5 donne in commissioni UEFA. Dal punto di vista pratico, ora abbiamo 6 nazionali femminili, le squadre di calcio possono comprare il titolo sportivo dell’omologa femminile. Il professionismo non è la chiave per risolvere il problema della crescita dello sport femminile, la chiave è la professionalità. La professionalizzazione dei dirigenti, delle calciatrici e delle allenatrici”.

Diana Bianchedi ha parlato dell’argomento dal punto di vista medico-scientifico: “Credo che la preparazione e la professionalità fanno avanzare il nostro mondo. Prima c’erano perplessità nel far praticare certe discipline alle ragazze. Era un problema di cultura e di approccio alla tematica, c’erano carichi e preparazioni diverse. A livello scientifico c’è stato un passo avanti, conoscere il corpo femminile per studiare le metodologie migliori. Le atlete garantiscono un modello sociale e culturale diverso, per questo è importante che non smettano di fare attività fisica in età adolescenziale, quando il corpo femminile cambia”.

Valentina Vezzali ha invece sottolineato l’importanza dell’aspetto culturale: “Ho iniziato a fare sport a 6 anni, in una disciplina che veniva considerata più maschile. Mio padre era molto scettico, poi è diventato il primo tifoso. Eravamo in poche, c’era chi abbandonava, chi preferiva lo studio e chi il divertimento. Non ho fatto rinunce, mi sono arricchita in un altro modo rispetto alle mie colleghe. Oggi mio marito guida una squadra di serie B femminile. E’ dalla scuola che deve partire l’insegnamento, è un discorso civico, anche la famiglia gioca un ruolo importante. Ogni donna ha diritto di scegliere della propria vita. L’atleta-donna che diventa mamma è una casistica che va studiata. Sono riuscita a dimostrare che si può vincere anche dopo la maternità”.

Laura Coccia, ex atleta paralimpica, deputata e prima firmataria di una proposta di legge per la parità di genere, ha sintetizzato la genesi delle sue sfide normative e ideologiche. “Non si può tollerare che ci sia una situazione di disparità di diritti. Nel mondo dello sport è fondamentale dare a tutti gli atleti le stesse possibilità, per ottenere ancora più risultati, non solo a livello agonistico ma sotto il profilo sociale, in termini di benefici diffusi”.

Marco Bonitta ha invece parlato di alcune esperienze personali e del ruolo dell’allenatore: “Come Federazione abbiamo più praticanti femminili ma ancora non c’è la cultura di creare parità culturale. Una volta a Urbino, durante la preparazione alla qualificazione mondiale, le ragazze scioperarono, incassando la mia solidarietà, perché non trovavano un accordo sui premi con la dirigenza federale. Il giorno dopo vennero stabiliti i premi. Questo episodio ha dato un valore straordinario al gruppo, io ero al loro fianco, si è creata una empatia particolare, che in campo ha dato risultati eccezionali. Loro volevano essere riconosciute come gruppo di professioniste. Io ho cominciato ad allenare uomini e poi sono passato alle donne. Fu un passaggio spontaneo. Sono in poche che immaginano di sedersi in panchina in futuro, non esiste vocazioni, serve una spinta culturale”.

Gisella Bellinello Quaglio, Presidente ASD Le Rose Rovigo Rugby ha raccontato la sua esperienza: “La mia è una storia fuori dal comune. Dopo 25 anni mi sconvolge ancora che una città che vive di rugby ha una mentalità che non contempla il movimento femminile, è una guerra continua”. Maria Cristina Tonna, ex capitano della Nazionale femminile di rugby e oggi responsabile FIR del settore, ha amplificato il concetto: “Un gioco che ha una percezione fortemente maschile può essere femminile. L’anno scorso abbiamo ottenuto il 3° posto nel Sei Nazioni di rugby, battendo Francia, Scozia e Galles, fu una grande soddisfazione e sinonimo di crescita del movimento. Tramite il Sei Nazioni vogliamo qualificarci alla Coppa del Mondo del 2017”.

Valeria Panzironi, responsabile del settore legale del CONI, ha infine anticipato un’iniziativa: “Stiamo lavorando con la Fondazione Bruno Visentini per organizzare una serie di seminari che hanno come oggetto la presenza delle donne nei vari settori del lavoro e della vita quotidiana. L’idea è individuare i problemi e cercare le soluzioni, anche a livello regolamentare per trovare applicazione anche nello sport. Ci piacerebbe chiudere l’anno con proposte concrete”.

Franco Arturi, l’ideatore dell’iniziativa, ha chiuso i lavori con un intervento articolato. “Sono felice di questo scatto in avanti grazie all’impegno del Presidente Malagò. La fotografia, il grafico della pratica femminile in Italia è pari a quella delle analisi di un malato: completamente sballato. Soprattutto negli sport di combattimento. Femminilità è un termine che detesto, come virilità. Non esiste una femminilità in senso assoluto ma una in ogni donna. Una bambina che vuole avvicinarsi allo sport ha più condizionamenti da superare: come quella che la associa al termine maschiaccio, altra parola da bandire, insieme a femminuccia. Il maschilismo è imperante. E’ un condizionamento socio-culturale, perché la società è maschilista. Gli schemi mentali sono ancora cavernicoli, ne fanno le spese le donne. Esiste un ostracismo nei confronti delle donne in relazione agli sport considerati virili. Una delle cartine tornasole è quella del calcio femminile: ci sono 168 mila calciatrici in Svezia con 10 milioni di abitanti, mentre in Italia ce ne sono 20 mila con 60 milioni di abitanti, nonostante il nostro Paese sia considerato una delle culle del movimento. Stiamo perdendo un treno storico, dobbiamo invertire questa tendenza. Non esiste una femminilità ma milioni. Lasciate libere ogni bambina di scegliere lo sport che più le interessa e diverte. In Italia il problema ha una profondità maggiore rispetto ad altri Paesi, bisogna lavorare per rimuovere l’affronto nei confronti delle donne. Restituiamo loro piena dignità”.

Fonte: www.coni.it

Le imperdibili di Coppa Italia: il San Zaccaria sfida le viola di Della Valle, l’ Orobica deve risorgere contro l’ Inter di Zazzera

La coppa Itaia mostra subito due importanti sfide, uno scontro tra due top team di serie B, ed uno scontro tra due grandi protagoniste della serie A. Sarà un grande duello quello tra Orobica e Inter Femminile. Le due formazioni stanno vivendo momenti diversi, l’ Orobica è infatti incappata in un pessimo avvio di stagione, nonostante sia una squadra appena retrocessa in campionato ha solo due punti, mentre le nerazzurre, trascinate dai goal di Danila zazzera sono a punteggio pieno e cercheranno di qualificarsi per continuare il loro straordinario avvio stagionale.

Dopo la vittoria di Bari, il San Zaccaria ha ripreso la preparazione in vista della Coppa Italia. Sabato prossimo infatti le ragazze biancorosse saranno di scena allo Stadio San Marcellino di Firenze contro la Fiorentina, formazione rosa della più rinomata società maschile. Il campionato osserverà infatti un turno di riposo, utile per disputare il terzo turno della Coppa Nazionale: tutte le squadre di Serie A sono ancora in gioco, ma il tabellone ha riservato proprio al San Zaccaria l’unico incrocio con un’altra della massima serie. Brescia e Verona, rispettivamente detentrice della Coppa Italia la prima e del campionato la seconda, entreranno invece in gioco dal prossimo turno.

Le gigliate, che in campionato hanno racimolato 4 punti (vittoria 4-0 a Cervia sulla Riviera di Romagna, sconfitta interna con il Tavagnacco per 3-0 e pareggio sul campo del Brescia per 3-3), ha già affrontato nella competizione il Castelfranco (vittoria esterna per 3-1) ed il Bologna (vittoria casalinga per 4-0).

Le ravennati sono invece quarte in classifica con 5 punti, frutto della vittoria di Bari (1-0, gol di Pugnali) di sabato scorso ed i due pareggi contro il Tavagnacco (1-1 esterno, gol biancorosso di Longato e pari friulano di Brumana) e contro la Res Roma (0-0 casalingo). In Coppa Italia, il San Zaccaria ha invece vinto agevolmente sulla Reggiana (9-1 esterno) per poi ripetersi contro l’Imolese (2-0 al Massimo Soprani).

Programma II° Turno Coppa Italia
Anticipi Sabato 14 novembre
Mozzanica – Como
Res Roma – Catania
Fiorentina – San Zaccaria

Domenica 15 Novembre
Cuneo – Accademia Acqui
Amicizia Lagaccio – Luserna
Orobica – Inter
Sudtirol – Padova
Azzurra – Tavagnacco
Atletico Oristano – Roma
Vittorio Veneto – Fimauto Valpolicella
Riviera di Romagna – Castelfranco
Grifo Perugia – Imolese
Chieti – Domina Neapolis
Pink Bari – Napoli

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