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GPEXE per migliorare le prestazioni del Tavagnacco

Da un paio di mesi le prestazioni atletiche delle ragazze dell’Upc Tavagnacco sono tenute costantemente sotto controllo dallo staff tecnico della società. Il merito è di GPEXE, dispositivo messo a punto dall’azienda friulana Exelio Srl che permette di misurare e analizzare dati fisici e metabolici dei calciatori.
Un sistema già ampiamento utilizzato nella serie A maschile (anche dall’Udinese), che ora, grazie all’Upc Tavagnacco, sbarca nel calcio femminile. Le ragazze di Sara Di Filippo, infatti, utilizzano GPEXE dall’inizio di febbraio, grazie a una partnership siglata con Exelio.
L’accordo è stato presentato giovedì allo stadio di Tavagnacco alla presenza del presidente gialloblu Roberto Moroso, del responsabile comunicazione di Exelio Andrea Lazzari, della vice allenatrice del Tavagnacco Silvia Marcolin e delle giocatrici Natasha Piai e Serena Ferroli.

«Ci è sembrato doveroso, per questioni di vicinanza territoriale e di prestigio dell’Upc Tavagnacco, stringere un accordo con la società friulana. In questo modo – chiarisce Lazzari – noi possiamo espandere il nostro business nella massima serie del calcio femminile, mentre il Tavagnacco può ottenere un riscontro oggettivo sulle prestazioni delle sue atlete». GPEXE è in grado di misurare velocità, accelerazione e potenza metabolica delle calciatrici, rendendoli immediatamente disponibili ai tecnici (utilizzando il cloud) grazie alla tecnologia Gps.
I primi riscontri positivi per la società, GPEXE, li ha già prodotti, come spiega la vice allenatrice Marcolin: «Monitoriamo tutte le ragazze, in allenamento e in partita, e i benefici sono già visibili, sia sotto l’aspetto fisico che mentale. Le ragazze, infatti, sapendo di essere monitorate, corrono con maggiore intensità aumentando costantemente le proprie performance. In questo modo possiamo migliorare gli allenamenti e lavorare in maniera precisa per sviluppare le potenzialità di ognuna».
Dispositivi per nulla ingombranti, come hanno confermato Ferroli e Piai. Quest’ultima è rimasta talmente colpita da GPEXE da aver deciso di fare della tecnologia della Exelio il tema della propria tesi. Piai è una studentessa universitaria iscritta a Scienze motorie, a Gemona.

Questo il commento del presidente Moroso: «Con GPEXE è possibile valutare i limiti sportivi delle calciatrici e capire fino a dove potersi spingere per ottenere il massimo. Una strumentazione che sarà di grande aiuto al nostro staff tecnico per rendere sempre più efficace la preparazione atletica delle calciatrici e garantire uno status di salute sempre più elevato».

Oggi a Biel Svizzera-Italia. Cabrini: Sfruttiamo la velocità del nostro attacco

Oggi, alle 17.30, le Azzurre di Antonio Cabrini affronteranno la Svizzera, leader della classifica a punteggio pieno con 4 successi su 4 gare disputate, in un incontro valido per le Qualificazioni UEFA Women’s Euro 2017.

Seconda nel Gruppo 6 a quota 6 punti, in virtù delle due vittorie contro Georgia e Repubblica Ceca, e la sconfitta casalinga subita dalle Elvetiche in ottobre a Cesena, l’Italia Femminile si appresta ad affrontare la gara certamente più impegnativa in calendario con l’obiettivo di conquistare punti pesanti fondamentali per concorrere alla qualificazione diretta alla Fase finale in programma il prossimo anno in Olanda.

L’incontro sarà diretto dalla terna scozzese guidata da Morag Pirie, assistita da Kyle McMullan e Kathleen Marie Alexander. Quarto ufficiale, Emilie Aubry (Svizzera).

Diverse le novità in formazione proposte da Cabrini rispetto alla gara di andata, anche in virtù delle assenze del portiere Laura Giuliani, costretta al forfait alla vigilia della partenza per Biel, e di Melania Gabbiadini, non ancora al meglio della condizione. Sotto il profilo tattico, Cabrini proporrà un 3-5-2, con Sara Gama, per l’occasione con i gradi da capitano, a giostrare in mezzo alla linea difensiva. A difendere la porta azzurra sarà l’altoatesina Katia Schroffenegger, con Sabrina Tasselli destinata alla panchina.

“Nonostante il risultato per noi negativo – ha ricordato Cabrini – all’andata facemmo una buona prestazione, purtroppo condizionata da due errori decisivi. Cercheremo di fare la nostra partita, tenendo ben presente che ci troveremo ad affrontare un avversario dotato di importanti qualità tecniche e con individualità di alto livello come Bachmann e Waelti. La scelta del modulo è dettata proprio dall’esigenza di rimanere più coperti a centrocampo, dove la Svizzera ha il proprio punto di forza, per recuperare e poter ripartire in velocità con i nostri attaccanti”.

Sulla scia del Ct, anche Sara Gama: “Dovremo curare molto le fasce, dove loro insistono di più, essere aggressive e cercare di non allungare troppo il nostro baricentro. Dovremo giocare compatte, cercando di dosare le energie per poter innescare il nostro attacco ed essere incisive sul settore centrale della loro difesa, dove possiamo essere pericolose. Sarà fondamentale giocare rapidamente palla a terra – conclude Gama – senza lanci lunghi ed evitare lo scontro fisico”.      

Svizzera e Italia, che tornano ad affrontarsi a oltre cinque mesi di distanza dalla sfida giocata a Cesena (0-3), occupano le prime due posizioni in classifica nel Gruppo 6: le Elvetiche, al comando a punteggio pieno con 12 punti, sono reduci dal successo casalingo per 5-1 ottenuto a dicembre sulla Repubblica Ceca, avversario affrontato e battuto 3-0 ad ottobre dalle Azzurre.

Formazione  annunciata (3-5-2): 12 Schroffenegger; 2 Bartoli, 9 Gama (CAP), 16 Manieri; 14 Guagni, 4 Carissimi, 20 Stracchi, 18 Rosucci, 3 Bonansea; 7 Caccamo, 11 Mauro.

I numeri di maglia dell’Italia
Portieri: 12. Schroffenegger, 22. Tasselli;
Difensori: 2.Bartoli, 9.Gama, 15.Linari, 6.Di Criscio, 5.Galli, 16.Manieri; 23. Tucceri;
Centrocampisti: 20.Stracchi, 4.Carissimi, 18.Rosucci, 14.Guagni, 3.Bonansea, 7.Caccamo, 17.Parisi;
Attaccanti: 8.Gabbiadini, 10.Giacinti, 19.Sabatino, 11.Mauro, 13.Girelli.

Classifica e prossimi impegni delle Azzurre nel Gruppo 6
Classifica:
Svizzera 12 punti, ITALIA 6, Repubblica Ceca e Irlanda del Nord 3, Georgia 0

9 aprile – Svizzera-ITALIA
12 aprile – ITALIA-Irlanda del Nord
7 giugno  Georgia-ITALIA
16 settembre – Irlanda del Nord-ITALIA
20 settembre – ITALIA-Repubblica Ceca

Women’s Champions League: Rosetti promuove la Finale di Reggio Emilia

Questa mattina, la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del comitato Regionale CONI Emilia Romagna è stata anche l’occasione per promuovere la Finale della UEFA Women’s Champions League in programma il prossimo 26 maggio allo Stadio ‘Città del Tricolore’ di Reggio Emilia.
L’Event Coordinator della Finale ed ex arbitro internazionale Roberto Rosetti ha presentato le tappe di avvicinamento all’evento che farà di Reggio Emilia la capitale europea del calcio femminile. “Vogliamo che tutte le atlete delle federazioni sportive dell’Emilia Romagna – ha dichiarato Rosetti – possano prendere parte a questa grande manifestazione di prestigio internazionale ed è per questo che saranno nostre ospiti allo stadio”.

Alessandra Borgonovo, la ragazza della serie C

L’8 ottobre 2008 per Firenze rimarrà una giornata storica: quella sera allo stadio Artemio Franchi 25mila tifosi viola rendevano omaggio al loro “bomber” Stefano Borgonovo caduto nella rete della «stronza », la Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) o Morbo di Gehrig. «Il mio più grande desiderio è vedere crescere i miei figli…», ripeteva l’ex gemello del gol della “B2” viola ( Borgonovo- Baggio) che per colpa di quel Morbo che ha ucciso tanti calciatori (circa 60 vittime dagli anni ’ 70 ad oggi) se ne è andato via per sempre, il 27 giugno 2013, a 49 anni. Quel desiderio paterno, il bomber non lo ha realizzato, ma i suoi figli, Andrea (28 anni) Alessandra (25 anni), Benedetta (18) e Gaia (12) – avuti con la compagna di una vita, la loro “mamma coraggio”, Chantal – stanno comunque crescendo molto bene. Alessandra addirittura è entrata a pieno titolo nel mondo di papà Stefano, quello del calcio: appena eletta vicepresidente della Lega Pro.
Prima donna a salire ai vertici in 59 anni di storia della Lega della vecchia serie C. Ruolo condiviso con l’altro vicepresidente Mauro Grimaldi e piena fiducia accordatagli dal presidente Gabriele Gravina che ha salutato la sua elezione così: «Alessandra Borgonovo è una donna a mio avviso speciale, perché è giovanissima, ha molta emotività da far esplodere e credo che le società della Lega Pro potranno avere sicuramente un grande vantaggio dalla presenza di questa ragazza. È una bella testimonianza. Noi abbiamo anche bisogno di testimoni in questo momento».

Una testimone forte che in casa Borgonovo ha mangiato, fin da piccola, “pane e pallone”. E forse ha anche praticato il calcio…
«Avrei tanto voluto praticarlo a livello agonistico, ma la mamma era diffidente e papà gli è andato dietro emettendo il verdetto finale: “No, meglio che ti dai al tennis”. E così ho fatto. Ma fino a 15 anni mi divertivo a giocare a pallone con i maschi. E non ero neanche male se proprio devo dirla tutta » .

Alessandra ricorda la sua prima volta allo stadio?
«I miei genitori mi hanno raccontato che sarei entrata allo stadio di Firenze una domenica che avevo due anni. In casa la passione condivisa con i miei fratelli erano le figurine Panini e poi il videogioco Fifa: sceglievo sempre di tenere il Milan del 1989 e ovviamente schieravo Borgonovo titolare fisso e gli facevo fare un sacco di gol, ma non gli risparmiavo neppure gli infortuni…».

Insomma una calciofila fin da bambina.
«Mi è sempre piaciuto il gioco in sé, ma raramente seguivo le partite in tv. Neppure quelle di papà che però appena usciva dal campo metteva in atto la sua tattica personale: “Il calcio deve restare fuori dalla nostra casa”. Così sono diventata un interista blanda, in una famiglia in cui papà giocava per la Fiorentina e il Milan, ma non ha mai smesso di tifare per la Juve».

Possiamo dire che, paradossalmente, in lei la vera passione per il pallone è sbocciata in concomitanza con la malattia di suo padre…
«Vero. E forse è stata una delle poche cose positive di quegli anni duri e a volte bui, in cui però siamo rimasti uniti: tutti nella nostra casa di Giussano abbiamo fatto squadra. Le mie care figurine Panini a un certo punto si sono materializzate in carne ed ossa, da Roberto Baggio a Gullit fino a David Beckham, calciatori amici o solo conoscenti di nostro padre sono venuti ogni giorno a trovarci, non ci hanno mai fatto sentire soli».

Qual è il ricordo più intenso di quegli anni di lotta alla “stronza”?
«Ce ne sono tanti, ma la partita di Firenze dell’ottobre 2008, è stata una grande emozione collettiva, irripetibile. Quella sera la tristezza e il dolore a un certo punto l’ha spazzata via il calore, l’amore sincero di tutta quella folla che era venuta solo per salutare papà. C’era tutta la vecchia guardia della Fiorentina e del Milan, ma soprattutto c’era la gente comune, i tifosi che fino alla fine hanno continuato a scrivere a Stefano Borgonovo ricordandogli sempre “sei uno di noi”, come cantano i ragazzi impagabili della Fossa Lariana di Como».

Che idea si è fatta della possibile relazione tra la Sla e il calcio?
«Che esistono dei dati scientifici preoccupanti che non vanno sottovalutati e il mondo del calcio deve rifletterci sopra… Al tempo stesso questo sport non va colpevolizzato, ma anzi va messo nelle condizioni di aiutare la Medicina. Stefano Borgonovo era convinto che un giorno sarebbe stato proprio il calcio ad aiutare la ricerca scientifica ad assestare il colpo di grazia alla Sla. E forse quel giorno non è neppure così lontano…».

L’insegnamento più importante che le ha lasciato suo padre?
«Lo stesso che ha trasmesso a tutta la mia famiglia: non arrendersi mai, anche di fronte alle difficoltà più grandi come la malattia. Dinanzi alla Sla ognuno sarebbe giustificato a mollare, ma lui con il suo sorriso e la sua positività ogni giorno ci dava la forza per andare avanti. Ci ha donato il coraggio per continuare a credere e sperare assieme a nostra madre: Chantal Borgonovo è un esempio altrettanto eccezionale di grinta e di tenacia».

Con la stessa grinta e tenacia, cara Vicepresidente, come affronterà questa nuova sfida in forza alla “squadra” della Lega Pro?
«Con lo stesso spirito con cui presiedo alla Fondazione Stefano Borgonovo. So bene che ho tanto da imparare, ma intendo seguire il principio guida del presidente Gravina che è deciso a far rispettare le regole, a garantire campionati trasparenti e regolari anche a rischio di apparire impopolare. La Lega Pro deve puntare ad essere un modello del professionismo calcistico italiano e io conto di dare il mio contributo incominciando, da subito, a conoscere in profondità tutte le realtà che la compongono».

Da donna come vede il futuro del nostro calcio femminile, fin qui abbastanza bistrattato?
«Intanto ci tengo a sottolineare che il Brescia femminile in Champions è andato più avanti della Juventus e di tutto il resto del movimento maschile italiano – sorride – . Il calcio rosa in Italia deve fare ancora tanta strada e il punto di partenza non può che essere la base. La creazione obbligatoria di società femminili affiliate alle maschili di Serie A e B – con almeno 20 tesserate under 12 che diventeranno 40 per la stagione 2016-2017 – mi pare una svolta epocale che nel tempo porterà dei benefici importanti».

A sentirla parlare così e vedendola tanto impegnata in questo nuovo ruolo, cosa le avrebbe detto papà Stefano?
«Sarebbe stato molto orgoglioso, mi avrebbe riempito di consigli tecnici preziosi… E poi penso che mi avrebbe preso da parte per dirmi: “Vai Alessandra, adesso giocatela tutta fino in fondo”».

Nazionale Under 16 Femminile: azzurrine battute dall’Inghilterra nel Torneo UEFA

Seconda sconfitta per la Nazionale Under 16 Femminile, battuta 4-0 dalle padrone di casa dell’Inghilterra nel Torneo internazionale UEFA di Loughborough. Dopo l’1-0 di martedì nel match d’esordio con la Danimarca, la gara con le pari età inglesi si è decisa già nel primo tempo: in vantaggio al 4’ grazie ad una sfortunata autorete di Maria Luisa Filangeri, l’Inghilterra ha raddoppiato al 20’ con Stevens, per poi chiudere definitivamente il match al 34’ e al 39’ con Taylor e Ngunga. Sabato (ore 12 locali, le 13 italiane) la squadra guidata da Massimo Migliorini affronterà la Repubblica Ceca nell’ultimo incontro del torneo.

Torneo Internazionale UEFA
1ª Giornata (5 aprile)
Danimarca-ITALIA 1-0
Inghilterra-Repubblica Ceca 3-2

2ª Giornata (7 aprile)
Inghilterra-ITALIA 4-0
Repubblica Ceca-Danimarca (ore 16 locali, le 17 italiane)

Classifica: Inghilterra 6 punti, Danimarca 3, Repubblica Ceca e ITALIA 0

3ª Giornata (9 aprile)
ITALIA-Repubblica Ceca
Inghilterra-Danimarca

Giuliani costretta al forfait contro la Svizzera, nel pomeriggio partenza per Biel

Non sarà Laura Giuliani a difendere la porta azzurra nei match di Qualificazione UEFA Women’s EURO 2017 contro la Svizzera, sabato a Biel (ore 17.30), e l’Irlanda del Nord, martedì 12 a Reggio Emilia. L’estremo difensore del Colonia, nel corso della seduta di allenamento effettuata ieri pomeriggio, ha riportato un trauma distorsivo alla caviglia sinistra, la cui entità ne ha escluso l’impiego. Giuliani rimarrà in Italia per compiere ulteriori approfondimenti diagnostici e per il momento non sarà sostituita. Da segnalare inoltre la probabile assenza nell’undici iniziale del capitano Melania Gabbiadini, rientrata da poco alle competizioni.

Le Azzurre in mattinata hanno completato la prima parte della preparazione presso il centro sportivo di Novarello con una seduta in palestra e una sessione al video. Nel pomeriggio, dopo pranzo, il gruppo è partito in pullman alla volta di Biel, dove domani alle 17 sosterrà l’allenamento di rifinitura alla Tissot Arena. L’incontro sarà diretto dalla terna scozzese guidata da MoragPirie, assistita da Kyle McMullan e Kathleen Marie Alexander. Quarto ufficiale, Emilie Aubry (Svizzera).

Svizzera e Italia, che tornano ad affrontarsi a oltre cinque mesi di distanza dalla sfida giocata a Cesena (0-3), occupano le prime due posizioni in classifica nel Gruppo 6: le Elvetiche, al comando a punteggio pieno con 12 punti, sono reduci dal successo casalingo per 5-1 ottenuto a dicembre sulla Repubblica Ceca, ultimo avversario affrontato e battuto 3-0 ad ottobre dalle Azzurre, attualmente seconde con 6 punti e una gara in meno.

Dopo la gara in Svizzera, l’Italia ospiterà martedì 12 a Reggio Emilia l’Irlanda del Nord, sfida che farà da prologo ad un altro importante appuntamento per il calcio femminile, la finalissima della UEFA Women’s Champions League 2016 in programma allo Stadio ‘Città del Tricolore’ il prossimo 26 maggio.

Le Qualificazioni UEFA Women’s Euro 2017 proseguiranno fino al 20 settembre 2016. Le vincitrici dei gironi e le sei migliori seconde classificate (escludendo i risultati contro le quinte dei rispettivi gironi) prenderanno parte alle fasi finali insieme all’Olanda padrona di casa dal 16 luglio al 6 agosto 2017. Le rimanenti due seconde classificate disputeranno un doppio spareggio per guadagnarsi l’ultimo posto disponibile nelle Fasi finali tra il 17 e il 25 ottobre 2016:  il 23 settembre si svolgerà il sorteggio per determinare che giocherà in casa la gara di andata.

Le convocate azzurre
Portieri: Laura Giuliani (Colonia), Katja Schroffenegger (Sudtirol Damen Bolzano), Sabrina Tasselli (Riviera Romagna);
Difensori: Elisa Bartoli (Mozzanica), Sara Gama (Brescia), Elena Linari (Brescia), Federica Di Criscio (AGSM Verona), Aurora Galli (Mozzanica), Raffaella Manieri (Bayern Monaco);
Centrocampisti: Daniela Stracchi (Mozzanica), Marta Carissimi (AGSM Verona), Martina Rosucci (Brescia), Alia Guagni (Fiorentina), Barbara Bonansea (Brescia), Patrizia Caccamo (Fiorentina), Alice Parisi (Graphistudio Tavagnacco), Valentina Cernoia (Brescia);
Attaccanti: Melania Gabbiadini (AGSM Verona), Valentina Giacinti (Mozzanica), Daniela Sabatino (Brescia), Ilaria Mauro (Turbine Potsdam), Cristiana Girelli (Brescia).

Staff: Capo delegazione: Barbara Facchetti; Commissario Tecnico: Antonio Cabrini; Segretario: Elide Martini; Assistente tecnico: Rosario Amendola; Coordinatore: Stefano D’Ottavio; Preparatore atletico: William Botter; Preparatore dei portieri: Cesare Cipelli; Medico: Alessandro Carcangiu; Fisioterapista: Roberto Cardarelli; Magazziniere: Emanuele Esposito.

Classifica e prossimi impegni delle Azzurre nel Gruppo 6
Classifica: Svizzera 12 punti, ITALIA 6, Repubblica Ceca e Irlanda del Nord 3, Georgia 0
9 aprile – Svizzera-ITALIA
12 aprile – ITALIA-Irlanda del Nord
7 giugno  Georgia-ITALIA
16 settembre – Irlanda del Nord-ITALIA
20 settembre – ITALIA-Repubblica Ceca

Lettera aperta del Presidente Cesari

Un saluto e un sentito ringraziamento generale a tutti quelli che ci hanno sostenuto in questo fantastico percorso europeo della Women’s Champions League.
La premessa introduttiva è doverosa nei confronti di chi per la prima volta ci ha seguito per permettergli di capire il seguito delle mie riflessioni. La nostra società ACF Brescia Calcio Femminile è di fatto una società che non fa parte della società Brescia Calcio Spa e non rientra di fatto nelle società di capitali come quelle che ruotano nel calcio professionistico maschile.
Ma nonostante le mille difficoltà legate al nostro modesto budget la “mia” società taglia quest’anno il traguardo del 30° anniversario di fondazione. Ma la cosa che magari nessuno si aspetta è che questa società ha mosso i suoi primi passi dall’Oratorio di Capriolo dove io, Rosangela Visentin Vice Presidente anche lei da trent’anni al mio fianco in questa avventura, l’amico Giovanni Parigi e mia sorella Daniela abbiamo iniziato partecipando al campionato ANSPI, per passare poi al CSI fino ad arrivare nel 1995 alla prima iscrizione e partecipazione al primo campionato FICG.
Non riesco a trovare le parole per descrivere la gioia e l’emozione che abbiamo vissuto io e gli altri miei collaboratori mercoledì sera quando la nostra squadra ha fatto il suo ingresso sul campo del Rigamonti per giocarsi il ritorno dei quarti di finale della Women’s Champions League contro una delle formazioni più forti a livello Europeo il Wolfsburg, anche se il loro mister lo ha definito uno “stadio fatiscente”.
Provate a ripercorrere i 30 anni che ci hanno portato dall’Oratorio di Capriolo al Rigamonti e allora forse potrete capire cosa abbiamo provato.
Un traguardo che è frutto dei tanti sacrifici sia a livello Societario, che dello staff tecnico e dirigenziale e soprattutto delle giocatrici. Purtroppo però la situazione attuale e i valori espressi in campo hanno di fatto evidenziato che al momento il gap con le altre società europee è tale che secondo noi una squadra Italiana oltre i quarti di finale è difficile che possa andare, ma avrei piacere anche essere smentito di questo.
Differenze che allo stato attuale non rispecchiamo i valori tecnici espressi in campo ma che alla fine emergono per una diversa concezione di vivere il calcio femminile all’estero, in cui le federazioni hanno investito con programmi e finanziamenti che di fatto pongono queste realtà a livello professionistico con budget e mezzi che noi possiamo solo sognare. Quindi al mitico mister del Wolfsburg, al quale faccio i miei auguri per il prosieguo della loro partecipazione alla fase finale della Champions, e che in conferenza stampa è stato capace solo di criticare il Brescia CF, dico che forse con gli stessi mezzi e le stesse possibilità la storia avrebbe potuto avere un finale diverso. Ma oggi dobbiamo solo rendere onore ai vincitori che si sono dimostrati superiori.
Per farvi capire meglio, la federazione tedesca ad ogni squadra di calcio femminile partecipante al campionato di Serie A dà un contributo annuale di 800.000,00 euro, se a questo aggiungiamo che il Wolfsburg ha come sponsor la Volkswagen che si può permettere di costruire un quarto stadio a Wolfsburg oltre all’accademia (esempio Milanello) esclusivamente per il calcio femminile lascio a voi le considerazioni. Dimenticavo per la trasferta volo con aereo privato del Wolfsburg con atterraggio a Montichiari per venire a giocare in Italia contro il “disorganizzato” Brescia CF.
Di contro il Brescia CF la cui federazione italiana non solo non elargisce alcun contributo, ma chiede la quota di iscrizione al campionato, che si allena all’oratorio di Fornaci e al campo n.1 del Villaggio Sereno a Brescia e gioca le partite casalinghe al Club Azzurri, e ringrazia i suoi sponsor (che non sono certamente la Wolkswagen) per il loro supporto. Naturalmente per noi trasferta con volo di linea.
Forse mister Kellermann non ha colto queste piccole differenze, e quindi per noi essere arrivati a questo punto è quasi un miracolo. Certo il mio più grosso rammarico resta quello di non aver potuto mettere le mie giocatrici nelle stesse condizioni di quelle del Wolfsburg, del Lione, del Paris SG e altre squadre seguiti con il doppio dello staff che ora io posso mettere a disposizione, allora forse le cose potrebbero cambiare, anche se per quello che ho visto io molte mie giocatrici non hanno affatto sfigurato in campo.
Ma allora consentitemi l’ennesimo sfogo nei confronti della Federazione Italiana e del suo Presidente Tavecchio e del collega Presidente della LND Cosentino. Questi signori a loro dire stanno investendo molti soldi e sviluppando molti programmi a favore della crescita del calcio femminile in Italia. Certo hanno portato la finale a Reggio Emilia, ma non per scelta, ma solo perché obbligati visto che hanno voluto la finale della Champions maschile in Italia e quindi di conseguenza nello stesso stato deve essere disputata anche quella femminile. Non dimentichiamo che hanno creato altre due nazionali ma solo per mettersi al pari delle altre nazioni europee altrimenti l’UEFA non avrebbe versato i contributi.
Ma è inutile fare nuove nazionali se non si fa crescere il movimento. Le giocatrici arrivano in nazionale se alla base esistono squadre di calcio femminile che le fanno crescere “ma che lo dico a fare” … tanto le mie parole cadranno nel vuoto della solita indifferenza .
Dimenticavo, qualcosa ci hanno dato se non ricordo male 2.000,00/3.000,00 euro di abbuono sull’iscrizione del campionato di Serie A e Serie B, altrimenti c’era il concreto rischio che tante squadre non potessero riuscire ad iscriversi al campionato. Se non ricordo male noi paghiamo tra iscrizione, fondo cauzione, fidejussione, assicurazione circa 25.000,00 euro.
Non parliamo di discriminazione sappiate che in Italia le donne sono uguali agli uomini, e questo vale anche per la cara mamma RAI.
Sapete a quanto ammonta il premio per società di calcio femminile se vince un campionato? Zero euro anzi deve accollarsi anche le spese per recarsi a Roma a ritirare la famosa coppa…..
Stesso trattamento per chi vince Coppa Italia o Super Coppa Italiana, con un risparmio sul ritiro della coppa che viene consegnata a termine della finale (sempre se non arriva rotta).
E naturalmente nessun rimborso per le trasferte disagiate, nessun contributo per il settore giovanile e nessun contributo per i diritti televisivi con l’obbligo di cedere i diritti televisivi gratuitamente alla Rai che poi le trasmette su Rai Sport 1.
L’ho già detto prima, ma lo voglio rimarcare, la federazione tedesca dà un contributo annuale di 800.000,00 euro ad ogni società di calcio femminile che partecipa al campionato di serie A e 150.000,00 euro ad ogni società di serie B.
Ora con una lettera chiederò alla federazione italiana un contributo per le spese che ho sostenuto per l’utilizzo dello stadio Rigamonti. La risposta se arriverà la pubblicherò sul sito. Per fortuna che almeno per le trasferte fatte in Champions League la Uefa ci riconosce un contributo.

F.I.G.C. – L.N.D. – RAI CHE DIRE SE NON VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA.
Assurdo ma questa è l’Italia dello sport ………….. tanti proclami a cui non seguono mai i fatti.
Detto ciò, voglio ringraziare tutti i media, i giornalisti, e i personaggi famosi dello sport e dello spettacolo che con vari messaggi ci hanno incoraggiato e sostenuto in questa bella esperienza, e soprattutto il pubblico che mercoledì ha creato una cornice fantastica. E qua posso con orgoglio affermare che il Brescia CF è stata la società che ha registrato il maggior numero di spettatori nei tre turni casalinghi rispetto alle altre squadre partecipanti. Infine un grazie alle mie giocatrici e in particolare a tutti gli sponsor che ci seguono da anni e che con il loro supporto hanno permesso al Brescia di ottenere questi risultati.
Giuseppe Cesari – Presidente Brescia CF

Elisa Mele: Champions alle spalle, ora Scudetto e Coppa Italia

Elisa Mele è l’esempio fulgido della capacità del Settore Giovanile biancoblu di sfornare talenti pronti già per palcoscenici importanti a soli venti anni. La centrocampista bresciana al primo anno in prima squadra ha saputo prima aspettare il suo momento lavorando duro in allenamento, sfruttare poi l’occasione concessagli a gennaio da Bertolini, fino a conquistare la maglia da titolare nelle due partite contro il Wolfsburg, facendo così il suo esordio in Champions League.

Cosa hai provato quando sei scesa in campo contro le tedesche?
“La prima emozione provata è stata un miscuglio tra gioia ed inevitabile agitazione. Ricordo le parole del mio allenatore in Primavera quando mi ripeteva sempre che con la costanza, i sacrifici e soprattutto l’umiltà avrei potuto togliermi delle belle soddisfazioni. L’esordio in Europa entra di diritto nelle maggiori soddisfazioni che mi sono tolta, in particolare la gara di ritorno quando abbiamo giocato nella mia Brescia davanti a molti miei conoscenti ed amici, ma soprattutto davanti a mio padre che è stato il mio primo allenatore in assoluto. Ho ripensato al campetto dell’oratorio da cui tutto è iniziato, poi al campo di allenamento delle giovanili a Paratico ed infine allo stadio dove stavo entrando e all’esordio in serie A; in quel momento sentivo in me che un sogno si stava realizzando”.

Cosa vi lascia l’esperienza europea di quest’anno?
“Un bagaglio di esperienza enorme e una grande consapevolezza nei nostri mezzi. Non è da tutte le squadre arrivare dove siamo arrivate noi ed uscire con il rammarico per come è andata la prima delle due sfide contro le tedesche”.

Adesso è caccia agli altri due obiettivi di stagione: campionato e Coppa Italia.
“Il capitolo Champions si è purtroppo chiuso con quel pizzico di rammarico a cui accennavo prima, ma con anche grande soddisfazione per ciò che abbiamo fatto. Fin dal giorno dopo la partita abbiamo subito iniziato a pensare alle due competizioni che restano dove sappiamo che ogni partita sarà una finale da disputare con il giusto approccio per raggiungere i nostri obiettivi”.

Quale può essere l’arma in più per la volata finale?
“La serenità che sta alla base di un buon spirito di squadra che a sua volta è la base per costruire grandi successi. L’amalgama creatosi nello spogliatoio è davvero forte e proprio grazie a questa unità, che coinvolge anche i vari componenti degli staff che giornalmente ci seguono, riusciamo ad affrontare ogni difficoltà traendo forza l’una dall’altra, lavorando ogni giorno con il sorriso”.

Fase Elite Europeo: L’Italia affronta la Danimarca, Fiona May dà la carica alle Azzurrine

Il secondo incontro della Fase Elite dell’Europeo è già una sorta di ultimo appello per la Nazionale Under 19 Femminile, costretta domani a Hobro (ore 17) a battere le padrone di casa della Danimarca per continuare a cullare qualche speranza di qualificarsi per la Fase Finale.
Dopo la sconfitta per 3-0 rimediata ieri nel match d’esordio con la Spagna, le Azzurrine sono tornate questa mattina ad allenarsi per preparare la sfida con le pari età danesi, vittoriose per 5-0 sull’Irlanda del Nord nell’altra gara del girone grazie alla doppietta di Abilda e alle reti messe a segno da Barut, Frank e Hymoller.

A dare la carica alle ragazze ci ha pensato la Capo delegazione Fiona May: “Subito dopo la partita con la Spagna – racconta – erano un po’ giù, come è normale che sia. Ho detto loro che hanno fatto un’esperienza importante, che le aiuterà a crescere, e che dalle sconfitte si impara sempre di più che dalle vittorie. Oggi le vedo più tranquille e so che continueranno a credere fino all’ultimo nella qualificazione”.

Programma, risultati e classifica del Gruppo 4 della Fase Elite dell’Europeo
1ª Giornata (5 aprile)
Spagna-ITALIA 3-0
Danimarca-Irlanda del Nord 5-0
Classifica: Danimarca e Spagna 3 punti, ITALIA e Irlanda del Nord 0

2ª Giornata (7 aprile)
Danimarca-ITALIA (ore 17 – Hobro)
Spagna-Irlanda del Nord (ore 13 Skive)

3ª Giornata (10 aprile)
ITALIA-Irlanda del Nord (ore 15 – Viborg)
Danimarca-Spagna (ore 15 – Skive)

N.B. Le vincenti dei 6 gruppi e la migliore seconda classificata tenendo conto dei risultati ottenuti contro le prime e le terze si qualificheranno per la Fase Finale in programma in Slovacchia dal 19 al 31 luglio.

Sorteggio complicato per l’Italia: All’Europeo le Azzurrine nel girone con Spagna e Germania

Saranno le campionesse in carica della Spagna, la Germania e la Repubblica Ceca le avversarie della Nazionale Under 17 Femminile nella Fase Finale del Campionato Europeo che si disputerà dal 4 al 16 maggio in Bielorussia. Un sorteggio complicato per le Azzurrine, chiamate a confrontarsi con due nazionali, Spagna e Germania, capaci di vincere sette delle otto edizioni dell’Europeo sin qui disputate e protagoniste anche delle ultime due finali, chiuse con un successo per parte. Dall’urna di Minsk è poi uscita la Repubblica Ceca, con cui l’Italia farà il suo esordio mercoledì 4 maggio a Borisov.

Alla squadra azzurra, reduce dal primo posto nella Fase Elite disputata in Romagna, servirà quindi una vera e propria impresa per raggiungere le semifinali e cercare di conquistare uno dei tre posti utili per la qualificazione alla Coppa del Mondo in programma in Giordania dal prossimo 30 settembre.

“E’ un girone molto difficile – sottolinea il tecnico Rita Guarino – Germania e Spagna hanno vinto rispettivamente per quattro e per tre volte l’Europeo e anche la Repubblica Ceca è un’avversaria tosta, non a caso nel suo girone ha eliminato la Francia. Le ragazze hanno però dimostrato di saper giocare bene a pallone e di credere nei loro mezzi. Dovremo mettere in campo la massima determinazione, ma quel che è certo è che non partiamo sconfitte in partenza”.

I gruppi della Fase Finale del Campionato Europeo

Gruppo A: Bielorussia, Serbia, Inghilterra, Norvegia
Gruppo B: ITALIA, Repubblica Ceca, Germania, Spagna

Il calendario dell’Italia
4 maggio – Ore 16.30 ITALIA-Repubblica Ceca (Borisov)
7 maggio – Ore 16 ITALIA-Germania (Zhodino)
10 maggio – Ore 16 ITALIA-Spagna (Zhodino)
13 maggio – Semifinali (Zhodino)
16 maggio – Finale 1° e 2° posto (Borisov)

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