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Elio Aielli, allenatore Napoli Dream Team Femminile: Nel 2016 vedremo un NDT al top!

Il 2015 per il Napoli Dream Team si è chiuso positivamente. Finalmente è arrivata la tanto attesa prima vittoria in Serie B, la prima della sua storia. La neo promossa fino ad oggi ha collezionato solamente sei punti frutto di tre pareggi e una vittoria. Ed è proprio sul finire di questo straordinario 2015, che ha visto il Napoli Dream Team stravincere il campionato regionale e festeggiare i primi tre punti stagionali, che abbiamo raggiunto prima del ponte di Capodanno l’artefice di tutto questo: Elio Aielli.
Il tecnico partenopeo, il più giovane del campionato cadetto, fa il punto della situazione in vista del 2016 che vedrà le sue ragazze impegnate in un grande girone di ritorno.

Mister prima vittoria in Serie B che sapore ha?
“Devo dire che per 45 minuti ho visto la squadra che lo scorso anno ha stravinto il Campionato di C. Tranquillità, serenità e bel gioco. La partita contro il Salento ci ha fatto prendere coscienza dei nostri mezzi, queste ragazze hanno la vittoria nel Dna e una grande voglia di vincere ma dobbiamo stare sempre in guardia e lavorare giorno dopo giorno per migliorare le lacune che abbiamo. È una vittoria che ci da morale e grande compattezza, la aspettavamo da tanto.”

Provenendo dalla Serie C quant’è pesato il salto di categoria?
“Bhe, diciamo che pesano parecchi fattori, dal livello tecnico a quello fisico, ma la differenza maggiore fino ad oggi l’ha fatta l’esperienza che hanno le altre squadre e quel pizzico di maliza/furbizia che hanno in più a noi. Stiamo cercando di acquisirla con il tempo perchè è un fattore fondamentale per ottenere risultati. Atleticamente siamo pronti, tecnicamente credo che abbiamo calciatrici importanti che stanno migliorando ma che non hanno ancora espresso il 100% delle loro potenzialità.”

Ti aspettavi un inizio cosi?
“Ad essere sincero ero un pó spaventato, i risultati delle Campane negli scorsi anni mi avevano messo in guardia ma poi ho notato che questa squadra ha margini di miglioramento importanti e una gran voglia di lavorare. Abbiamo conquistato 6 punti in 7 giornate, potevano essere tranquillamente 12 se quel fattore “inesperienza” non avesse fatto la differenza. Vabbene così, non abbiamo perso nessuno scontro diretto e manca un girone e mezzo alla fine. Abbiamo tanta voglia di lavorare!”

Ci sono dei pareggi che hanno il sapore amaro?
“Si, come ho detto prima pesano tutti e tre i pareggi. A Trani abbiamo creato 7/8 palle gol e loro non ci hanno mai calciato in porta, li però l’esordio per molte ha creato un pò di paura del risultato. Con la Lazio, abbiamo subito il gol del pareggio al minuto 50”, eravamo stanche e frettolose invece di addormentare il gioco. Ci è costato caro l’errore di non chiudere la gara nelle 3 occasioni precedenti. A Nebrodi eravamo avanti di 2 al’intervallo, poi la stanchezza del viaggio, il fattore campo e un pò di “inesperienza” (sempre lei) ci hanno fatto rimontare due volte. Nel finale potevamo vincerla ma non ci abbiamo creduto. Vabbene cosi, questa squadra ha bisogno di sbattere la testa contro il muro prima di rialzarsi, siamo un gruppo importante, chi è arrivato da fuori sa quanto conta la maglia prima del singolo.”

Nel 2016 che Napoli Dream Team vedremo?
“Sicuramente un Napoli Dream Team che andrà su tutti i campi cercando di fare risultato e cercando di dare sempre il massimo per la maglia. Cercheremo di migliorare tatticamente nella doppia fase, e soprattutto sulle palle inattive. Abbiamo le ultime del girone di andata e poi si ricomincia con il Trani. Siamo pronti e abbiamo fame!”

Infine, il tecnico partenopeo si sbilancia sulle piccole di casa Napoli Dream Team: “Abbiamo 24 ragazze tutte allo stesso livello e molte non hanno ancora esordito o dato tutto ciò che hanno da dare. Aspettiamo anche, e soprattutto loro, in particolare Parascandolo (classe 2000 seguita in passato dalla Roma) che se continua a fare i sacrifici che sta facendo può ambire a palcoscenici importanti, dipende da lei. Sappiamo bene che il futuro è nei giovani e abbiamo costruito un’ottima Under17 su cui sono sicuro di poter contare in futuro e regalare qualche soddisfazione a chi di loro fa sacrifici importanti e merita calcisticamente. Tutto però è nelle mani di queste ragazze e nella loro voglia di fare bene e impegnarsi sempre di più”.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Elio Aielli per averci concesso tale intervista e auguriamo a lei e al club i migliori successi per la stagione in corso.

 

Giocare con le tette: un libro denuncia la discriminazione dello sport femminile

Giungerà nelle librerie di Brescia, come in quelle di tutta Italia, ad inizio gennaio il libro anonimo “Giocare con le tette” curato dall’allenatrice biancoblu Milena Bertolini per la Fondazione per lo Sport di Reggio Emilia, ente di cui è presidente.
Il libro, edito da Aliberti e impreziosito dalla postfazione di Carlo Ancelotti, è uno spaccato, in alcuni tratti anche irresistibilmente ironico, di arricchimento storico e culturale che attraverso il percorso di evoluzione dell’umanità arriva a spiegare l’ostracismo nei confronti del calcio femminile raccontandone gli inizi, le divisioni, le difficoltose rinascite e i difficoltosi riconoscimenti.
Senza cadere nello scontato e nel retorico, ma lasciando un segno tangibile dentro chi si immergerà nelle oltre cento pagine del libro traendone insegnamenti profondi prima ancora di civiltà che di pura storia calcistica femminile.

“Giocare con le tette”; Anonimo – Aliberti editore
Per maggiore informazioni: www.fondazionesport.it

Fonte: www.bresciacalciofemminile.it

Calcio femminile Locri, il capitano Borello: «Pronte a giocare»

REGGIO CALABRIA – “Siamo pronte, io e le mie compagne, a scendere in campo il 10 di gennaio. Abbiamo bisogno però di un sostegno concreto da parte di chi ce lo può dare, che vada oltre la semplice solidarietà“. Sara Borello, è il capitano in seconda dello Sporting Locri, la società di calcio a 5 femminile che ha annunciato la chiusura delle attività per minacce. Difensore e titolare da due anni, Sara, è a casa, a Taverna (Catanzaro), per trascorrere le festività con la famiglia dove il calcio è un comune denominatore (il fratello Giuseppe è una delle promesse delle giovanili del Crotone). Da giorni è in contatto telefonico costante con le compagne e la dirigenza dello Sporting Locri. “Ci sentiamo – dice – continuamente. È necessario, adesso, dopo le tante attestazioni di solidarietà, di cui siamo grati, che qualcuno rilevi la società e ci porti a concludere il campionato. La mia esperienza a Locri, con la società del presidente Armeni, è assolutamente positiva ed esaltante. Ci tengo a dire comunque – sottolinea Sara – che Locri è una città bellissima al di là di quello che chiunque possa pensare. Mi ci sono trovata benissimo e in due anni non ho avuto mai il minimo problema“.

L’APPELLO – Luci ed ombre. Due giorni dopo l’annuncio della società di calcio a 5 femminile di Locri “Sporting club” di ritirare la squadra dal campionato di serie A a causa delle minacce rivolte al presidente della società, Ferdinando Armeni, si fanno sempre più numerose le prese di posizione sulla vicenda da parte di una pluralità di soggetti, politici, sportivi e della società civile. Da un lato si moltiplicano le “luci”, e cioè gli attestati di solidarietà rivolti alla dirigenza della società e gli inviti a rivedere la decisione di ritirare la squadra dal campionato. Alla lunga lista oggi si sono aggiunti il sindato calciatori e l’olimpionica Valentina Vezzali. Ma accanto alle “luci” c’é anche qualche ombra e posizione improntata ad incertezza. É il caso, per esempio, della Lazio di di calcio a 5 femminile. “Domenica 10 gennaio – afferma in una dichiarazione il presidente della società capitolina, Valerio Piersigillinoi dobbiamo giocare a Locri, ma non sappiamo cosa fare. Stiamo chiamando in Divisione per conoscere nei dettagli la vicenda. Anche perchè, come sempre, noi dobbiamo organizzarci per andare in trasferta“. “Tuttavia – aggiunge significativamente Piersigilli – pur esprimendo la nostra solidarietà allo Sporting Locri Femminile Calcio a 5, noi abbiamo paura ad andare lì. Ho la responsabilità di tutelare 30 persone fra giocatrici, staff tecnico e dirigenza, per non parlare dei nostri tifosi. Spero si risolva al più presto la questione. Non è piacevole praticare uno sport, una passione, con un ambiente ed un clima intorno del genere. Una possibile soluzione? Fermiamo il campionato! Forse, in questo modo, si potrebbe provocare il giusto rumore…“.

I MESSAGGI – Solidarietà allo Sporting Club Locri, dunque, ma anche incertezze per un mondo, come quello del calcio a 5 femminile, che vive di puro sport, senza interessi di natura finanziaria o fini reconditi. Dopo l’annuncio del presidente federale Tavecchio, che intende portare la nazionale femminile a Locri, anche quella delle parlamentari-calciatrici si é detta pronta a giocare una partita a Locri “come modo – é detto in un comunicato – per sostenere tutte le donne costrette a fare sport in situazioni difficili“, mentre Valentina Vezzali, campionessa olimpica di fioretto e vicepresidente di Scelta civica, da parte sua esprime “sdegno e rabbia massimi, ma purtroppo non sorpresa per l’attacco subito dalla squadra femminile di calcio a 5 Sporting Locri“. Il coordinamento nazionale antimafia Riferimenti si é detto “pronto a rilevare la società che il presidente Armeni ha annunciato di voler cedere a costo zero“. Intanto i carabinieri del Gruppo di Locri hanno redatto un’informativa di reato che é adesso al vaglio del pm di turno della Procura della Repubblica. Sarà il magistrato adesso a valutare se aprire un’inchiesta sulla vicenda per accertare i fatti e valutarne l’eventuale rilevanza sul piano penale, individuando eventuali responsabilità.

Fonte: www.tuttosport.com

Rosella Sensi Delegata al Dipartimento calcio femminile a Rai 1

La Delegata al Dipartimento calcio femminile della Lega Nazionale Dilettanti Rosella Sensi domani martedì 29 dicembre sarà ospite della trasmissione ‘Uno Mattina’ su Rai 1 a partire dalle ore 7.00. In questa puntata fari puntati sulla società di calcio a cinque femminile Sporting Locri vittima di minacce da parte di ignoti che potrebbero causarne il ritiro dal campionato.

Fonte: www.lnd.it

Facciamo Squadra: Il Parma Calcio Femminile per Parma

Dopo i colleghi della prima squadra maschile del Parma Calcio 1913, che hanno anche girato uno spot che sta spopolando sulle tv private ed è già virale sul web, pure le atlete della formazione femminile sono scese in campo, con t shirt e salvadanai per Parma Facciamo Squadra 2015, posando per la cartolina del progetto – coordinato da Forum Solidarietà – mostrata oggi per la prima volta ai giornalisti.

La conferenza stampa di presentazione si è svolta stamattina nella sala stampa dello stadio Ennio Tardini alla presenza di Luca Carra, consigliere delegato del Parma Calcio 1913, Fausto Pizzi, responsabile della squadra femminile, delle calciatrici Federica Bandini e Cristina Romanini e del direttore di Forum Solidarietà Arnaldo Conforti. Le crociate hanno anche personalmente aderito, con una donazione, alla Campagna che nella nostra città sostiene tante persone che rischiano la povertà. Parma Facciamo Squadra, infatti, quest’anno si è schierata con chi vuole rimettere in gioco la propria vita e superare un momento di difficoltà temporaneo, chi vuole partire, ma non può farlo senza un piccolo aiuto economico.

Il fondo di garanzia, nato dalle donazioni raccolte, permetterà di erogare prestiti a chi, per motivi anagrafici o per vicissitudini personali, non può accedere al credito bancario tradizionale: avviare una piccola attività artigianale o imprenditoriale, coprire le spese di una malattia imprevista, qualificarsi completando un percorso di studi, sono solo alcune delle possibilità che si aprono a chi viene sostenuto da Parma Facciamo Squadra, perché nessuno, uomo o donna, giovane o anziano, italiano o straniero, si deve sentire perduto e per ciascuno può esserci un’occasione nuova. Fondazione Cariparma, Barilla e Chiesi Farmaceutici moltiplicheranno per quattro ogni donazione, aggiungendo un euro per ogni euro donato, mentre è Forum Solidarietà a coordinare ogni fase della Campagna.
Per donare il proprio contributo, bastano pochi clic sul sito www.parmafacciamosquadra.it

Durante la conferenza stampa il direttore generale del Parma Calcio 1913 ha affermato: “Siamo sempre ben felici di essere al fianco di ogni proposta che aiuta le persone in difficoltà in particolare nella nostra città”, raccogliendo il plauso di gratitudine del direttore di Forum Solidarietà Arnaldo Conforti: “Ringraziamo il Parma Calcio 1913 che si è impegnato totalmente in questo nostro progetto. Ci sono molte analogie simboliche tra le nostre due realtà: questo club è ripartito con una progettualità fatta di idee e valori buoni che hanno ridato speranza e gioia, come non succedeva da tempo, in questa città. E’ l’insegnamento che nella vita ci vuole un progetto. E’ questo che conta per dare un senso alla nostra vita. Parma Facciamo Squadra ha questo spirito, accostandosi alle persone che hanno perso il posto di lavoro, che non hanno più risorse, che sono nelle condizioni di disagio, aiutandole economicamente, ma non solo”. Il Responsabile della formazione femminile Fausto Pizzi, già testimonial del primo Parma Facciamo Squadra, ha aggiunto: “Sono contento che questa iniziativa, a cui ho dato prima il mio contributo come cittadino e poi come rappresentante del Parma, stia crescendo”.

La calciatrice Federica Bandini ha raccontato l’esperienza vissuta con queste parole: “E’ stata la prima volta che abbiamo partecipato a un progetto di beneficenza come Parma Calcio 1913 Femminile. Lo abbiamo fatto con spontaneità, emozione e orgoglio”, mentre Cristina Romanini ha svelato il concreto contributo alla lodevole causa delle ragazze crociate: “Da parte della nostra squadra, che tra l’altro ha anche raccolto, tra le sue componenti, un concreto contributo economico per ‘Parma Facciamo Squadra’, c’è stata una grande disponibilità, particolarmente sentita perché la maggior parte di noi è, oltretutto, parmigiana e avverte i bisogni”.

Fonte: www.parmadaily.it

“Mi piacerebbe tornare nel palcoscenico della serie A”; Silenzio stampa del club sull’ ex Mister Jefferson Batista Mina.

Francesca Vitale è una giocatrice dal curriculum d’oro, oro come la convocazione a soli 16 anni per l’Europeo di Francia nell’Under 19 di mister Corradini, squadra che alla fine è salita sul tetto del vecchio continente: “Alzare quella Coppa è stato per me uno dei momenti più belli della mia vita e non solo dal punto di vista calcistico. Quella vittoria rappresenta la realizzazione di un sogno, quello di ogni ragazza che sceglie di giocare a calcio”.
Da quella esperienza, tante luci e qualche ombra, come la retrocessione in Serie B con la maglia dell’Inter, l’infortunio al ginocchio, ed un campionato senza veri slanci a Tradate. Ma da Maggio, dopo l’ esperienza nella W.P.S.L a Seattle, Francesca sembra essere tornata grande, ed è pronta a lottare per tornare dove il suo talento marita: “Mi piacerebbe sicuramente tornare nel palcoscenico della serie A”.

Cara Francesca, sei una delle candidate ad essere il futuro del calcio Italiano, infatti recentemente sei rientrata nelle selezioni dell’ Under 23.
Vuoi raccontarci fisicamente, dopo il pesante intervento, come stai?
E’ passato diverso tempo dall’intervento e posso dire che il ginocchio ha ripreso piena funzionalità nei tempi di recupero previsti. Il periodo successivo all’infortunio e all’operazione è stato difficile perché sapevo che sarei dovuta stare lontano dai campi per diversi mesi e per una calciatrice questo non è mai facile. Sono stati mesi in cui ho fatto molta fisioterapia e riabilitazione, ho fatto tanti sacrifici ma nella mia testa l’obiettivo principale era quello di tornare in campo il prima possibile. La convocazione in Nazionale Under 23 è stata per me una grande soddisfazione dopo mesi difficili.

Dallo scorso anno, sei una calciatrice dottoressa, come procede la tua vita professionale oltre il calcio?
Un anno fa mi sono laureata in Scienze Motorie ed è stato per me un grande traguardo. Quando andavo a scuola è sempre stato difficile conciliare il calcio con lo studio. All’università è stato diverso perché sono riuscita a gestirmi gli impegni e a dedicare tempo allo studio. Adesso sono al secondo anno di Laurea Magistrale. Per quanto riguarda il lavoro sono stata assunta in una palestra e attualmente sono molto contenta di riuscire a conciliare il calcio, l’università e lo studio. 

Venivi dagli Stati Uniti, l’ esperienza Usa com’è andata a livello calcitico cosa ti ha lasciato a livello umano?
L’esperienza in America è stata positiva sotto tutti i punti di vista. Dal punto di vista calcistico sono venuta in contatto con una realtà molto diversa dalla nostra, che ho potuto apprezzare subito e che spero un giorno di poter trovare anche in Italia sui nostri campi. Nei due mesi passati in America ho vissuto in una host family alla quale mi sono affezionata e che mi ha aiutato a migliorare un po’ il mio inglese. Ho conosciuto anche delle compagne di squadra,  sia italiane che americane,  che ricorderò sempre con molto piacere.

Ora è arrivata una nuova allenatrice, Macrì, eppure nonostante le tante campionesse in organico, tu, Coppola, Moselli, Canessa, Dargenio, nelle gare complesse continuate a subire sconfitte, senza mai neanche segnare ,0–1 contro l’ Inter Femminile, 3–0 al Valpolicella e 0–3 con il Como. E’ un problema di spogliatoio o di organizzazione societaria?
Quando si cambia un allenatore, soprattutto in una squadra con moltissimi elementi nuovi, penso che sia giusto dare il tempo necessario al nuovo allenatore per recuperare le lacune precedenti. Abbiamo un ottimo organico e stiamo cercando di sistemare i reparti, di diventare più solide e più ciniche davanti alla porta. Credo anche che il campionato sia lungo e che i risultati sia più giusto tirarli alla fine. Sono certa che continuando ad allenarsi bene, la squadra, potrà avere i risultati che si merita.

Nel futuro, pensi sia possibile vederti di nuovo in un palcoscenico di serie A e magari un un grande club?
Ora come ora non penso al futuro, quest’anno ho scelto questa squadra e spero di raggiungere insieme alle mie compagne e alla società gli obiettivi prefissati ad inizio stagione. Mi piacere vivere giorno per giorno e cerco di impegnarmi al massimo per raggiungere dei traguardi importanti. Mi piacerebbe sicuramente tornare nel palcoscenico della serie A ma prima vorrei fare un ottimo campionato quest’anno insieme alla mia squadra per raggiungere la posizione che si merita.

Dopo la sconfitta con le Azalee tu e le tue compagne avete attuato una sorta di sciopero, rinunciando ad allenarvi, per protestare contro le scelte societarie. Una professionista come te, come si è trovata a subire la scelta di un club di inserire ad un allenatore (Jefferson Mina) proveniente dal Brasile e privo di patentino federale valido, e totalmente orfano della lingua Italiana?
Riportiamo la domanda e rispettiamo la scelta della giocatrice obbligata al silenzio dalla società :” la società ha chiesto espressamente alla squadra di non parlarne”
La fonte della notizia fu il comunicato stampa dello stesso club che riportiamo integralmente: “La Società Football Milan Ladies è lieta di annunciare il nome del nuovo mister per la stagione 2015-2016 del campionato di serie B. Si tratta di JEFFERSON BATISTA MINA, 41 anni, ex giocatore professionista dal 1992 al 2002 con un’esperienza anche in Danimarca e Finlandia, attualmente membro dello staff tecnico dell’FFC Figueirense.”

Quali sono le 3 migliori giocatrici in circolazione e i 3 migliori tecnici, a tua detta, a livello di calcio femminile?
Mi sento di nominare due giocatrici; Gabbiadini e Rosucci. Con la prima non ho mai giocato ma penso che sia la migliore in Italia; con la seconda ho avuto la fortuna di giocare per diversi anni in nazionale Under 17/19 e il mondiale con l’Under 20. E’ una mia coetanea che negli ultimi anni è migliorata tanto e si sta prendendo grandi soddisfazioni. Per quanto riguarda i tecnici è un ruolo che sta crescendo e sta migliorando in questi ultimi anni. Attraverso corsi di aggiornamento e corsi di formazione penso che si possano fornire dei tecnici (oltre a quelli già presenti ovviamente)  molto validi al calcio femminile.

Tra pochi giorni è Natale, nella tua lettera, ci sveleresti qual è il dono più sperato?
Vorrei che questo Natale mi portasse delle soddisfazioni a livello sportivo, sia di squadra sia personali, e a livello lavorativo. Sono però consapevole che per ottenere questi doni dovrò impegnarmi ogni giorno al 100%, o forse anche di più, e curare i dettagli  perché sono sempre le piccole cose a fare la differenza in una grande giocatrice e in grande persona.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringraziano Fabio Fazzari e Mara Ramella www.fazzariramella.it per la foto e Francesca per averci concesso tale intervista e auguriamo a lei e al club del Presidente Eros Badin i migliori successi per la stagione in corso.

Il Locri si ritira, ma lo sport si mobilita: “Vi vogliamo in campo”

“Ringrazio tutti per la vicinanza ed il sostegno, ma la serenità non c’era prima e non c’è ora per cui non torno indietro. Se qualcuno è disposto a rilevare la società la cedo gratis”. Così il presidente della squadra di calcio a 5 donne Sporting Locri, Ferdinando Armeni, conferma all’ANSA il ritiro della squadra per le minacce subite. “Ringrazio tutti – ha detto Armeni – per la vicinanza ed il sostegno che ci hanno dato in questi giorni, anche inaspettato. Con gli altri soci ci confronteremo nei prossimi giorni per la decisione. La vicinanza va bene, ma la situazione è più ampia. Tra l’altro ci sono anche dei tempi tecnici per cui entro l’anno dovremo verificare il da farsi, anche per dare moto alle ragazze di trovare nuove squadre”.

“Lo Sporting Locri – ha aggiunto – ha anche un valore patrimoniale ma sono disposto a cederla a costo zero. Sarei contento se qualcuno la volesse”. Il campionato adesso è fermo per la pausa natalizia e riprenderà il 10 gennaio quando il Locri dovrebbe ospitare la Lazio. Una gara che, al momento, non si disputerà. “Da parte della Lazio – ha spiegato Armeni – ci hanno già dato la disponibilità a spostare la data dell’incontro. Se qualcuno volesse la società sarei contento e la partita si potrebbe giocare”.

“Per quanto mi riguarda – ha aggiunto – fa piacere l’affetto ricevuto, ma la serenità d’animo non c’è. Chi vuole fare del male può farlo quando l’attenzione cala. Quello che mi spiace è che venga messa in cattiva luce una città Locri dove si sta bene, anche se spesso è strumentalizzata”. Nonostante ci pensi continuamente ormai da settimane, Armeni non è riuscito a spiegarsi da chi possano venire le minacce. “Magari sono quattro sciacalli che vogliono solo creare difficoltà – ha detto – e non succede niente, ma se poi succede?”.

Dirigenza sotto scorta – Il prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino ha disposto “adeguate misure di protezione” nei confronti della dirigenza della squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri. Gli stessi dirigenti saranno sentiti nei prossimi giorni in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto.

Il sostegno di Tavecchio – “Vergogna, porteremo a Locri le azzurre del calcio a cinque per testimoniare la nostra solidarietà”. Carlo Tavecchio esprime via Ansa il suo sdegno per le minacce che hanno costretto la societa’ femminile della cittadina calabrese a dare l’addio all’attività agonistica: “Il calcio italiano è unito contro la violenza e contro la vergogna di chi attraverso la minaccia non vuole si faccia sport – prosegue il presidente della Federcalcio -. Esprimo massima solidarietà allo Sporting Locri, ai suoi dirigenti e alle sue tesserate, la Figc è al loro fianco. Andremo in Calabria con la Nazionale femminile di Calcio a 5 per testimoniare tutto il nostro sostegno affinché nel meridione d’Italia non si spenga una bella realtà di sport in rosa”.

Malagò: “Locri deve giocare” – “Il 10 gennaio voglio vedere le ragazze in campo” così il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Lo sport italiano è al fianco della società Sporting Locri, dei suoi dirigenti, dei tecnici e soprattutto delle atlete che non devono assolutamente cedere a questi vergognosi gesti, intollerabili in un Paese civile. Sono a disposizione per qualsiasi iniziativa necessaria a far tornare le ragazze in campo”.

La condanna del Presidente della Divisione calcio a cinque – “Così no!”. Fabrizio Tonelli, presidente della Divisione Calcio a cinque, stigmatizza le minacce subite dallo Sporting Locri. “Ho seguito in questi giorni con il Consiglio la difficile situazione che sta vivendo lo Sporting Locri, società che milita nel Campionato di Serie A femminile di calcio a 5. Ripeto, così no!”, dice Tonelli, che a nome della Divisione Calcio a cinque “esprime con forza solidarietà allo Sporting Locri, al suo presidente, ai suoi dirigenti e alle sue tesserate, si fa interprete dei numerosi messaggi di solidarietà giunti da tutta Italia ed è a disposizione della società e delle istituzioni per ogni iniziativa che permetta la prosecuzione dell’attività”.

La reazione della Panico – “E’ un fatto sconcertante”: Patrizia Panico, capitano delle azzurre del calcio, si dice indignata per la decisione presa dalla società di calcio femminile a 5 di Locri di ritirarsi dal campionato “causa minacce”. “E’ una cosa gravissima – dice – Alle mie colleghe direi di non ritirarsi ma di giocare in altre città, dove troverebbero accoglienza e tifo”. E si dice pronta a organizzare una partita “di solidarietà tra le ragazze di Locri e le azzurre, una partita simbolo contro la malavita”.

“Ringrazio tutti per la vicinanza ed il sostegno, ma la serenità non c’era prima e non c’è ora per cui non torno indietro. Se qualcuno è disposto a rilevare la società la cedo gratis”. Così il presidente della squadra di calcio a 5 donne Sporting Locri, Ferdinando Armeni, conferma all’ANSA il ritiro della squadra per le minacce subite. “Ringrazio tutti – ha detto Armeni – per la vicinanza ed il sostegno che ci hanno dato in questi giorni, anche inaspettato. Con gli altri soci ci confronteremo nei prossimi giorni per la decisione. La vicinanza va bene, ma la situazione è più ampia. Tra l’altro ci sono anche dei tempi tecnici per cui entro l’anno dovremo verificare il da farsi, anche per dare moto alle ragazze di trovare nuove squadre”.
La solidarietà della LND – La Lega Nazionale Dilettanti esprime “tutta la sua vicinanza alla società Sporting Locri, al suo presidente Ferdinando Armeni ed alle giocatrici, vittime di minacce da parte di ignoti che potrebbero causarne il ritiro dal campionato di Serie A di calcio a 5 femminile”. In una nota, il presidente LND Antonio Cosentino, in contatto costante con il presidente della Divisione Calcio a 5 Fabrizio Tonelli e con il presidente del Comitato Regionale Calabria Saverio Mirarchi, “chiede alle autorità competenti di fare luce al più presto sui fatti accaduti e lancia il suo appello a tutto il calcio italiano affinché si stringa al fianco dello Sporting Locri, dei suoi dirigenti e delle sue atlete”. “Oggi pomeriggio, insieme al presidente del CR Calabria Mirarchi, farò visita alla società ed alla squadra portando loro l’abbraccio di tutto il nostro movimento – anticipa il n.1 della Lnd – ed incontrerò il sindaco e l’amministrazione comunale di Locri per avere un quadro completo della situazione. Pur comprendendo pienamente lo stato d’animo ed il peso della responsabilità del presidente Armeni, mi auguro che possa desistere dal proposito di ritirare la squadra dal campionato: sarebbe un segnale in grado di dare coraggio a tutti quelli che non vogliono cedere alle minacce ed alla prepotenza”.

Il fatto – Lo Sporting Locri, società di calcio a 5 femminile che milita in serie A, chiude i battenti per minacce. E’ stata la stessa società a renderlo noto, con un comunicato stampa diffuso il giorno di Natale. “La società -esprime il suo sconcerto per le minacce ricevute da due dirigenti dello Sporting Locri, il presidente Ferdinando Armeni e il vicepresidente Giovanni Primerano. Minacce e intimidazioni, avvenute nei giorni scorsi, attraverso bigliettini posti sul parabrezza delle rispettive automobili, forse uno scherzo o forse cruda realtà, è sempre una situazione di demenzialità. La società rimanda al mittente queste minacce, perché non saranno certamente questi atti vili a fermare il percorso sportivo e sociale di una squadra di calcio a 5 femminile che in cinque anni ha dato lustro alla città di Locri e all’intera regione calabrese. Una società che ha sempre lavorato per il sociale e si è contraddistinta per lealtà sportiva, rappresentando la regione Calabria in tutta Italia. L’intera societa’, lo staff tecnico, la squadra e il settore Sporting Locri communications esprimono lo sdegno e sono vicini ad Armeni e Primerano che, attenzionati da frasi e minacce stupide, sono sorpresi, ma sicuramente non intimoriti da messaggi sciocchi e privi di senso, non comprendendo tra l’altro quale fastidio possa creare una squadra di donne che ha il solo obiettivo di disputare un campionato di futsal nazionale senza altro interesse se non quello sportivo. L’accaduto – sottolinea la società – è stato già denunciato alle forze dell’ordine e siamo sicuri che si farà luce su quanto successo. Chi pensa che non sia possibile fare sport o seguire un progetto sportivo a livello nazionale, dove le donne sono le vere protagoniste, nella Città di Locri, si sbaglia. Lo Sporting Locri lavora serenamente e quello che conta è giocare onestamente il campionato confrontandosi con squadre italiane e lavorare per il sociale, come dimostrano le tante iniziative di solidarietà e a favore delle donne, organizzate sul territorio. La forza dello Sporting Locri – conclude il comunicato – sta nel sostegno dei tanti tifosi appassionati a questa disciplina e nel supporto di tanta gente onesta che, quotidianamente, segue il gruppo facendo anche sacrifici personali per portare avanti questo progetto, sacrifici personali coadiuvati anche da alcuni sponsor che hanno sposato il progetto orgogliosi della scelta di investimento fatta per un fine valevole”.

Fonte: www.sport.sky.it

La solidarietà della FIGC allo Sporting Locri. Tavecchio: “Siamo al vostro fianco”

La risposta unanime del calcio italiano non si è fatta attendere. Allo Sporting Locri, società di Calcio a cinque femminile iscritta al campionato di Serie A, si sono susseguite numerose manifestazioni di solidarietà e vicinanza in risposta alle vili azioni intimidatorie ricevute nei giorni scorsi. Federcalcio, Lega Nazionale Dilettanti e Divisione Calcio a Cinque, in maniera coordinata, fanno sentire alta la propria voce e dicono insieme basta: “Siamo uniti contro la violenza e contro la vergogna di chi attraverso la minaccia non vuole si faccia sport”, ha dichiarato il Presidente federale Carlo Tavecchio. “Esprimo massima solidarietà allo Sporting Locri, ai suoi dirigenti e alle sue tesserate, la Figc è al loro fianco”, ha continuato il numero uno del calcio italiano, che ha concluso con una promessa importante: “Andremo in Calabria con la Nazionale femminile di Calcio a cinque per testimoniare tutto il nostro sostegno affinché nel meridione d’Italia non si spenga una bella realtà di sport in rosa”.

Dello stesso tenore l’intervento del Presidente della LND Antonio Cosentino, atteso insieme al Presidente del Comitato Regionale Calabria Saverio Mirarchi, da un incontro oggi alle ore 16 con il Presidente dello Sporting e con il primo cittadino di Locri: “Tutta la sua vicinanza alla società Sporting Locri, al suo presidente e alle giocatrici, vittime di minacce da parte di ignoti che potrebbero causarne il ritiro dal campionato di Serie A di calcio a 5 femminile. Pur comprendendo pienamente lo stato d’animo ed il peso della responsabilità del presidente Armeni, mi auguro che possa desistere dal proposito di ritirare la squadra perché sarebbe un segnale in grado di dare coraggio a tutti quelli che non vogliono cedere alle minacce ed alla prepotenza”.

A fianco del club si è schierato subito anche il numero uno della Divisione Calcio a Cinque Fabrizio Tonelli: “Così no! Esprimo con forza solidarietà allo Sporting Locri, facendomi interprete dei numerosi messaggi di solidarietà giunti da tutta Italia. Sono a disposizione della società e delle istituzioni per ogni iniziativa che permetta la prosecuzione dell’attività”.

Patrizia Panico: “Dobbiamo essere un valore aggiunto per i club maschili!”

Quando si tratta di difendere i diritti del calcio femminile Patrizia Panico risponde sempre presente. Intervistata dal quotidiano calcistico francese sofoot.com, in qualità di miglior giocatrice italiana di tutti i tempi, la calciatrice della Fiorentina ha parlato della sua storia, delle differenze tra l’Italia e gli altri Paesi nell’organizzazione del movimento calcistico delle donne e delle forti discriminazioni in Italia nel confronto con il mondo ‘pallonaro’ maschile.

Come ci si sente ad essere la miglior giocatrice italiana di ogni tempo? Ad essere sincera non saprei.  Di sicuro è gratificante sentire la stima di molte persone, ma tendo a non pensare a quello che ho fatto o quello che faccio. Ho la possibilità di praticare uno sport che mi piace e ho fatto il mio lavoro, niente di più” – la risposta chiara della Panico . Alla domanda sulle statistiche impressionanti di 40 goal in 30 partite l’attaccante viola chiarisce: “Non tengo il conto delle mie realizzazioni e non sono uno star che si tatua questi numeri per ricordarli (ride). Nella mia carriera ho avuto anche delle offerte dall’estero (Germania, Svezia, Danimarca e Corea del Sud) – precisa la 40enne romana – ma per favorire un innalzamento del livello della nostra Serie A ho sempre preferito rimanere in Italia. Di sicuro sarebbe stato bello avere un’esperienza diversa e partecipare costantemente alla Champions League. E’ un ragionamento patriottico perchè se è vero che andando all’estero si hanno maggiori chances di vittoria personali, il calcio italiano al femminile, nel suo insieme, non ne trae un grande beneficio (esempio di Sara Gama al PSG). Al momento c’è una differenza sensibile con le rappresentative del Nord Europa, come anche con il Canada, Usa e Giappone. 

Quando le viene ricordato di aver dichiarato: L’inno mi commuove, ma canterà solo quando l’Italia avrà più considerazione di quanto fatto dalle donne la Panico chiarisce il suo punto di vista: “L’Italia è molto indietro da questo punto di vista. In tutti i settori, le donne devono faticare tre volte più degli uomini per raggiungere certe posizioni. Questo è il caso in politica, o i leader di grandi imprese, ma anche nello sport e il calcio. L’anno scorso alla Fiorentina, il team manager era una donna, ma era un’eccezione. In Francia, il calcio femminile è in aumento, mentre in Italia, le ragazze sono costrette a minacciare scioperi per avere un minimo di attenzione.Sulla solidarietà del calcio maschile c’era una piccola speranza ma sapevo che non sarebbe successo niente”. 

Parlando del ranking fifa che vede l’Italia al 13esimo posto la giocatrice ammette: “Potremmo parlare di genetica. Il calcio è vissuto a 360 gradi, e talenti nascono naturalmente, perché le famiglie mangiano pane e calcio. Il problema viene dopo, perché fino a 16/17, non c’è ancora questa differenza tra l’italiano e le migliori nazioni. Una dimostrazione è il terzo posto nel Mondiale U17. Ma all’età di 20 anni, in Francia si deve scegliere tra lavoro, studio o coltivare la sua passione mentre nel Belpaese la condizione è più complicata”.

In merito la Fiorentina, primo club italiano ad avere una sezione femminile ufficiale, la Panico chiarisce: “Rimaniamo un’anomalia. La Fiorentina ci dà la possibilità di pensare esclusivamente al calcio. E’ una società che crede in noi come un valore aggiunto e non ci considerano come un peso o un obbligo. Mi auguro che altri club seguano questo esempio. Sono in procinto di partire progetti interessanti con Cesena, Hellas, Udinese, Lazio, tuttavia, insisto: è necessaria una ferma volontà di sviluppo del calcio femminile senza ghettizzarci“.

Fonte: www.sofoot.com

 

Serie A: analisi, statistiche, pagelle e top3 azzurre della settima giornata

Nell’ultimo appuntamento del 2015 per il campionato di calcio femminile di Serie A, le prime 4 della classifica generale hanno tutte timbrato il cartellino della settima giornata con un successo, confermandosi nelle proprie posizioni.

Cominciamo la nostra rassegna dalla capolista Verona che, dopo aver avuto grandi difficoltà nel corso del primo tempo sul campo della neopromossa Vittorio Veneto chiudendo addirittura sotto di una marcatura, ha reagito da grande squadra gonfiando la rete avversaria in ben 6 occasioni. La solita Tatiana Bonetti, con doppietta, il capitano Melania Gabbiadini su rigore, l’onnipresente Silvia Fuselli e le new entry a referto Naila Ramera e Lara Laterza hanno ribaltato l’iniziale svantaggio firmato da Giorgia Cisotto. Dati che rafforzano la leadership delle scaligere nella graduatoria di miglior attacco (46 realizzazioni) e difesa (6 segnature subite) e la compattezza della compagine allenata da Renato Longega. Inoltre, sfogliando la classifica marcatrici, sono ben 4 le giocatrici nella top10 con: Bonetti a quota 14 goal,  Fuselli 11,  Gabbiadini 7 e Valeria Pirone 6. Un capacità realizzativa impressionante coadiuvata da una fase difensiva altrettanto efficiente che giustifica la testa della classifica generale, a punteggio pieno, dopo 7 incontri disputati. E’ anche vero che le gialloblu, a differenze delle rivali, non hanno ancora affrontato alcuno scontro diretto e l’attesa sfida del 9 Gennaio contro il Brescia, alla ripresa del torneo dopo le festività natalizie, sarà un bel banco di prova per le ragazze di Longega.

Statistiche che nel sabato calcistico in rosa sorridono anche ad altre 2 calciatrici, autentiche trascinatrici delle rispettive squadre. Ci riferiamo a Valentina Giacinti e Alia Guagni. Il “Panzer della Val Cavallina”, come viene soprannominata, nel 6-2 del Comunale di Mozzanica in Via Aldo Moro è stata protagonista di cinque goal ed un assist, per Marta Mason, a coronamento di un match strepitoso. Dopo solo 7 confronti nel torneo nostrano sono già 17 le realizzazioni per la Giacinti, in vetta alla graduatoria delle marcatrici e sempre più un punto di riferimento per le proprie compagne. Di queste prestazioni sarà contento senz’altro anche il ct della Nazionale Antonio Cabrini per l’attenzione che l’allenatore azzurro, già da qualche tempo, sta riservando alla giovane come anche all’altra calciatrice di casa Mozzanica Manuela Giugliano, classe 1997. Un successo, quindi, che conferma la seconda piazza del team di Nazzarena Grilli alle spalle del Verona a 2 punti dalla vetta.

Abbiamo citato anche Alia Guagni, terzino fluidificante della Fiorentina.  Ebbene per la calciatrice viola è stato un sabato da incorniciare: doppietta ed una prova sugli scudi contro il temibile S.Zaccaria. Guardando l’incontro sembrava di rivedere in campo l’esterno della Juventus/Italia Gianluca Zambrotta, famoso per la proprie capacità aerobiche e tecniche. Alia, per il mix di quantità e qualità offerto nel corso dei 90 minuti, è stata una spina nel fianco della retroguardia ravennate e woman of the match nel 3-1 finale. Una vittoria che vale molto, in casa toscana, perchè dà continuità e convinzione nei propri mezzi ad un gruppo molto rinnovato. E’ innegabile, infatti, che i punti persi all’inizio siano giustificabili per un roster assai mutato, rispetto a 12 mesi fa. Ora, invece, il progetto viola sembra aver trovato la retta via e, nonostante i 14 punti e le 7 lunghezze dall’Agsm, merita considerazione per il traguardo tricolore.

3 punti importanti li ha conquistati anche il Brescia che tra le mura amiche del centro sportivo “Club Azzurri” ha faticato non poco ad avere la meglio della Res Roma, molto ben messa in campo da mister Fabio Melillo. Un 1-0 frutto del bomber Daniela Sabatino che mantiene a cinque punti il ritardo dall’Agsm, dando modo alle leonesse di potersi presentare alla sfida citata, in programma il 9 Gennaio, contro il Verona con maggiore convinzione. Una pausa che arriva nel momento opportuno, secondo quanto dichiarato dall’allenatrice Milena Bertolini a fine partita: “Sono stati sei mesi veramente intensi, si avverte il bisogno di staccare un poco la spina prima di tornare al lavoro per preparare la partita contro il Verona del 9 gennaio”.

Il gusto della vittoria torna ad essere assaporato nuovamente anche dal Tavagnacco che riscatta la brutta prestazione contro la Res Roma, di 7 giorni fa, vincendo 5-2 sul campo del Bari Pink Sport Time. Una prova che fa sorridere Sara Di Filippo, mister delle friulane: “Abbiamo riscattato la prova opaca fornita a Roma – commenta la Di Filippo riferendosi alla vittoria di Bari –. Siamo state più concrete e cattive sotto porta. I gol sono arrivati ma facciamo ancora troppi errori in difesa e concediamo troppo. Sono contenta per la vittoria ma possiamo migliorare ancora molto”. Un confronto che ha messo in luce la classe di Sofia Del Stabile, talentino della compagine gialloblu, e la forza di Sara Parisi, entrambe a segno due volte.

LE PAGELLE
Valentina Giacinti 10: 
5 goal, di cui uno in rovesciata, e 1 assist. Davvero difficile aspettarsi di meglio in una partita di calcio. Statistiche che parlano chiaro sulle qualità di una giocatrice che è sempre più certezza per la compagine di Nazzarena Grilli e, siamo certi, lo sarà anche della Nazionale di Cabrini.

Tatiana Bonetti 8: 12 reti stagionali ed autentico moto perpetuo in casa scaligera. Il bomber tascabile veronese è protagonista anche di questa giornata con una doppietta nella rimonta dell’Agsm Verona, dopo una partenza lenta contro Vittorio Veneto. Longega ha ormai nella 10 veronese un altro tassello insostituibile.

Sofia Del Stabile 8: Gioventù e talento. Sono queste le caratteristiche principali dell’attaccante del Tavagnacco. Una doppietta contro il Bari Pink Sport Time con dedica particolare ai propri familiari.

Marta Mason 7: Compagna di reparto del Panzer Giacinti si mette in evidenza per la sua solita caparbietà andando a segno su assist della capocannoniere del Mozzanica e restituendo il favore in una delle marcature della punta orobica.

Linda Tonelli 5: L’errore grave in fase di impostazione, causa di uno dei goal del Mozzanica, è significativo di una retroguardia altoatesina tutt’altro che organizzata.

TOP 3 AZZURRE
In continuità con le pagelle , le nominations delle 3 migliori azzurre della settima giornata di campionato non possono che coincidere coi nomi di Giacinti, Bonetti e Del Stabile per i motivi citati in precedenza.

Fonte: www.oasport.it

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