Riuscirà la Jesina a confermarsi anche questa settimana capolista del girone? Per farlo dovrà battere il Foligno, ultimo in classifica e che tra le mura amiche tenterà il colpaccio. le marchiggiane dovranno far attenzione perché in agguato ci sono Perugia a -1 e Pro San Bonifacioa -2.
Le umbre che arrivano dalla vittoria per 8-0 contro il fanalino di coda affronteranno tra le mura amiche l’Azzurra che a sua volta è stata sconfitta dal Marcon. Quest’ultima ospiterà la New Team Ferrara, ancora con una gara da recuperare.
La Pro San Bonifacio dopo il ko di misura contro il Clarentia Trento faranno visita al Vicenza che arriva proprio dalla pesante sconfitta contro la capolista. Chiudono la 14° giornata gli incontri tra Clarentia Trento – Gordige e il derby tra Pordenone – Azzurra.
Girone B: La Jesina cerca la conferma, ma attenzione alle inseguitrici Perugia e Pordenone
Girone C: Alessandria e Castelvecchio ritentano l’impresa di fermare Cuneo e Castelfranco
All’andata ci riuscirono ma ora sarà sicuramente più dura: Alessandria e Castelvecchio ci riprovano ma fermare Cuneo e Castelfranco sembra veramente impossibile. Al ‘Parco della Gioventù’ le biancorosse di patron Eva Callipo attendono le grigie di mister Cantone in un derby tutto piemontese che pochi mesi fa terminò 0-0. Spera in un bis il Castelfranco di bomber Mastalli che, però, dovrà fare attenzione a non inciampare nuovamente contro un Castelvecchio quadrato che prende pochissimi gol.
Al terzo posto trasferta molto insidiosa per la Musiello Saluzzo che proverà a portare a casa tre punti importanti contro l’Imolese, guidata sempre dalle reti di bomber Filippi capocannoniere insieme alla cuneese Cama. Turni casalinghi decisamente abbordabili per Accademia Acqui e Molassana Boero che incroceranno i guantoni rispettivamente contro Torino e Bologna.
Gara dal sapore speciale soprattutto per le bianche di mister Fossati che all’andata subirono una cocente sconfitta a Torino.
Chiude il programma lo scontro al centro della classifica tra Amicizia Lagaccio e Reggiana, due formazioni che giocano bene ma spesso raccolgono meno punti di quanti dovrebbero.
Girone D: La Roma in casa contro il NDT e il Chieti in Sicilia contro il Nebrodi, aperta la caccia al terzo posto
Si apre alle 10.30 la 14° giornata del Girone D con l’anticipo di colazione tra Lazio e Apulia Trani. Le due formazioni arrivano dalle sconfitte contro Napoli e Roma. Quest’ultima, che contro le pugliesi ha faticato a portar a casa la vittoria, sarà di scena tra le mura amiche contro il Napoli Dream Team che nel giro di una settimana sarà impegnata nuovamente contro la capolista dopo il ko della scorsa settimana contro il Chieti.
Le abruzzesi a sua volta saranno impegnata in Sicilia dove affronteranno il Nedrodi. Le siciliane arrivano dalla sconfitta di misura, la quale gli è costato il terzo posto, contro la Roma XIV. Terzo posto riconquistato dal Napoli che sarà impegnato nel salento contro la Salento Women Soccer, che arriva dal ko contro il Catania.
Torna a giocare la Domina Neapolis, che dopo il turno di riposo forzato sarà impegnata allo stadio “Iorio” contro la Roma XIV, mentre il Catania dopo la vittoria si concederà una settimana di riposo.
Mister Fattori: Con il Brescia ci vorrà la miglior Fiorentina …
Mister Fattori, in vista della gara delle Women’s contro il Brescia di domani e dopo la rifinitura, ha parlato al sito ufficiale viola: “Sarà partita vera, sicuramente contro una squadra che è ai quarti di Champions. Ha tanta esperienza, giocano insieme da tanti anni e va temuta. Ci vorrà una buonissima Fiorentina. Adesso dobbiamo affrontare gli scontri diretti con la giusta dimensione. Tavagnacco? Ho analizzato gli errori fatti ma anche quando vinciamo lo faccio. Cerchiamo di non ripeterli e mi è un po’ dispiaciuto per il 2-0, risvegliato da una situazione iniziale positiva, anche se il Tavagnacco ha i suoi meriti. Situzione medica? Dopo 5 mesi Costi – ex di giornata n.d.r. – è rientrata in gruppo, ma ha ancora da lavorare. Poi ci sono altre situazioni, come quella di Caccamo, che va valutata in questi due giorni. Pubblico? Non ci sono dubbi, mi aspetto un pubblico come con il Verona perché è uno stimolo importantissimo e sarebbe un grande aiuto“.
Fonte: www.fiorentinauno.com
Bertolini: Niente calcoli – Ceasar: Pronte per una grande sfida
“Nessun calcolo, la nostra mentalità è quella di entrare sempre in campo per giocare a calcio e vincere, sarà così anche sabato”. Milena Bertolini non ha attimi di tentennamento al momento di fornire la risposta su come scenderà in campo il Brescia sabato nella sfida scudetto sul campo della Fiorentina che segnerà la sua centesima panchina in serie A con il Brescia.
Si aspettava una Fiorentina così in alto a questo punto del campionato?
“Sinceramente si, perché Fattori da quattro anni sta costruendo una mentalità nella squadra e già in passato ci eravamo resi conto che avevano ottime caratteristiche anche di temperamento oltre a giovani di talento. Quest’anno hanno inserito calciatrici di esperienza che hanno colmato alcune lacune della rosa, come la concretezza sotto porta e l’abitudine a giocare per vincere”.
Rispetto alla partita di andata come si presentano alla sfida le due squadre?
“Loro ad inizio stagione erano meno in condizione rispetto ad oggi, con anche alcune assenze importanti. A gennaio hanno inserito in rosa il portiere Thalmann confermandosi una squadra molto quadrata. Noi all’andata commettemmo l’errore inconscio una volta passate in svantaggio di iniziare a pensare all’imminente partita di Champions, da allora abbiamo perso qualche punto per strada consentendo anche alla Fiorentina di restare vicino alla vetta”.
Quanto motiverà la squadra il finale della partita di andata?
“Premesso che nella mia carriera non mi era mai capitato di subire un gol a due secondi dalla fine e non aver nemmeno il tempo di battere il calcio di ripresa, non penso serva alle ragazze che parli nello spogliatoio della partita di andata. Sono motivate di loro, sanno che giocheranno contro una diretta concorrente per lo scudetto e sono consapevoli che quel pareggio per la Fiorentina fu molto importante”.
Al fianco del tecnico il portiere biancoblu Camelia Ceasar: “La partita di andata mi ha insegnato molto, permettendomi di crescere grazie all’errore commesso proprio pochi secondi prima del fischio finale. Da allora ho capito come van gestite quelle situazioni, ma fin dalla partita successiva mi ero lasciata tutto alle spalle. – dichiara il portiere al terzo anno in maglia biancoblu – Gioco ogni gara pensando solo a dare il meglio di me stessa sapendo di poter sempre contare sull’apporto delle mie compagne”.
Cosa regala al calciatore disputare partite di cartello in cui ci si gioca molto di una stagione?
“Sono le gare più belle da giocare, in cui hai anche la possibilità di dimostrare quanto vali realmente. Personalmente non sento la pressione e non vedo l’ora di scendere in campo, siamo pronte per una grande partita”.
Margherita Bastianelli, difensore Riviera di Romagna: … la serie A è molto impegnativa
Non è bastata un prova corale di grande livello alla Riviera di Romagna per fermare la corsa della capolista Mozzanica, passata per 2-0 allo Stadio “Dei Pini” di Milano Marittima nella seconda di ritorno di serie A, al termine di una sfida combattuta, giocata in maniera molto attenta dalla formazione romagnola, uscita sconfitta nella ripresa dalla doppietta firmata da Valentina Giacinti, sempre più capocannoniere della massima serie con 23 reti messe a segno in 13 partite, che con due deviazioni sottomisura griffava il successo biancazzurro; nelle fila romagnole buona prova dell’esterno Margherita Bastianelli, prima impiegata sul versante sinistro di centrocampo e nella ripresa arretrata sulla linea dei difensori per l’uscita per infortunio di Cristina Cassanelli.
Margherita, contro il Mozzanica è arrivata una sconfitta, la terza di fila in campionato, al termine di una gara ben giocata dalla Riviera di Romagna: cosa è mancato per centrare un risultato positivo? Le ultime buone prestazioni contro le tre capolista, nonostante i tre ko, vi danno maggiore consapevolezza in vista dei prossimi scontri diretti per la salvezza?
Sicuramente dopo il buon primo tempo chiuso sullo 0-0 ci speravamo di riuscire a centrare un risultato positivo e in avvio di ripresa siamo anche andate vicine al vantaggio, ma poi è calato un attimo il livello di concentrazione e il Mozzanica ne ha subito approfittato per segnare due reti in pochi minuti con cui ha chiuso la partita. Siamo reduci da tre buone prestazioni contro tre delle formazioni migliori di questo campionato, dove la squadra è stata brava a giocare con grande attenzione, restando in partita sino alla fine, perché in tutte e tre le sfide ci sono stati episodi che con un pizzico di fortuna o cattiveria maggiore avrebbero potuto cambiare gli esiti delle partite, ma poi queste avversarie si sono dimostrate più forti e hanno meritatamente portato a casa la vittoria: da parte nostra dobbiamo continuare su questa strada, cercando di ripetere queste buone prestazioni anche nelle prossime sfide, scontri diretti fondamentali per la nostra permanenza in serie A.
Sei alla tua prima stagione alla Riviera di Romagna e nella massima serie: la serie A è difficile come te la aspettavi? Quali difficoltà, se ce ne sono, stai incontrando in questo campionato?
Assolutamente, la serie A è molto impegnativa, ma sapevo che ci sarebbero state delle difficoltà, visto che è un campionato per me nuovo, in cui non avevo mai giocato, dove bisogna allenarsi con maggiore intensità e al sabato si affrontano formazioni di grande valore, ma d’altro canto è anche molto stimolante misurarsi con giocatrici che vantano anni di esperienza in serie A e alcune anche in Nazionale.
Dopo aver cominciato la stagione nel ruolo di terzino sinistro, nelle ultime settimane sei stata impiegata come esterno sinistro di centrocampo: in quale ruolo pensi di esprimerti al meglio?
Sicuramente il ruolo di terzino sinistro è quello che ho ricoperto per più tempo da quando gioco a calcio, ma nelle ultime settimane sono stata impiegata dai mister anche come esterno alto di centrocampo, ruolo in cui avevo giocato occasionalmente qualche stagione fa: da parte mia non ci sono problemi di nessun genere, quando scendo in campo cerco di dare sempre il massimo per fornire il mio contributo alla squadra.
Domani siete attese dalla delicata trasferta sul terreno del Sudtirol Damen Bolzano, una sfida molto importante in chiave salvezza: che partita ti aspetti? Credi riuscirete a ripetere le buone prestazioni delle ultime settimane ed a portare a casa un risultato positivo dalla trasferta contro le altoatesine?
Domani siamo attese da una partita molto impegnativa contro il Sudtirol che, al di là della sconfitta di sabato contro il Verona, era reduce dal rotondo successo casalingo contro la Res Roma, dunque sappiamo che sarà una battaglia per novanta minuti ed oltre, dove per noi è vietato sbagliare: dovremo essere concentrate al massimo e disputare una partita di grande livello, come fatto nelle ultime uscite contro Brescia, Fiorentina e Mozzanica, cercando di concedere meno possibile alle nostre avversarie e di sfruttare le nostre qualità per portare a casa un risultato positivo.
Foto: Serena Nicolò
Chiara Marchitelli, una vita da portiere
Chiara Marchitelli è il portiere della nazionale italiana ed ha al suo attivo tre scudetti, due Coppe Italia e un Supercoppa.
Come ti sei avvicinata allo sport agonistico?
Ho iniziato a giocare con le formazioni miste fino a che, superata l’età per giocare in squadra con i ‘maschietti’, ho deciso di tesserarmi con la Lazio. È stato così che ho fatto la conoscenza di Sergio Guenza, allenatore della prima squadra e futuro selezionatore della Nazionale femminile. Devo a lui molto di quello che ne è conseguito: ha riconosciuto in me le doti da portiere indirizzandomi verso quel ruolo. Dopo Lazio, Atletico Oristano, Fiammamonza, Roma e Tavagnacco, nel 2013 sono entrata a far parte del Brescia. Non prima, però, d’aver anche goduto dell’emozione di rappresentare il tricolore.
A proposito di Brescia calcio femminile: in pochi anni il suo progetto l’ha portato allo storico scudetto dell’anno scorso. Quando hai capito che potevate “giocarvela” per il primo posto?
Che sarebbe stata una squadra da prime posizioni, quello lo si era capito già dall’estate. Ma da lì a pensare di poter realizzare quello che abbiamo poi fatto, ce ne passava… Comunque un momento preciso non c’è. E’ stata una lunga ed esaltante cavalcata, vissuta però sabato dopo sabato: perché sarebbe bastato un pareggio in quella striscia di vittorie e oggi non staremmo parlando dello scudetto.
Il tuo campione preferito?
Non ho un campione preferito, ma ne ammiro svariati in diverse discipline sportive. Giusto per citarne due: Tania Cagnotto e Roger Federer.
Quali doti caratteriali deve avere una calciatrice per emergere?
Molta determinazione, dal momento che in Italia praticare calcio al femminile è piuttosto complicato, e tanta abnegazione: per arrivare a certi livelli servono costanza e saper accettare numerose rinunce.
Quali sono i tuoi obbiettivi stagionali?
Ovviamente sono quelli della squadra, cioè ripeterci. A livello personale non sono una che ragiona per obiettivi a lungo termine e per me ogni partita è il fine: vorrei vincerle tutte! Purtroppo non sempre è possibile.
Ricordi in particolare una partita che ti è rimasta nel cuore?
Quella che ho ancora ben stampata nella memoria è uno spareggio per lo scudetto tra Lazio, squadra in cui ho iniziato la mia carriera, e la Foroni. Finì ai rigori e, per fortuna, vincemmo noi. Sai chi allenava il Foroni? Milena Bertolini! (attuale allenatore del Brescia calcio femminile. ndr).
Prima di entrare in campo o in attesa di una partita hai dei rituali?
Li avevo. E già addirittura dal giorno prima. Poi ho smesso: ad un certo punto ho realizzato che ne stavo diventando dipendente.
Puoi descriverci, senza fare nomi, il rituale più assurdo che hai visto praticare da qualche tua compagna?
Se lo facessi vincerebbe comunque quello che mi ha vista per un anno, ogni venerdì prima di una partita, rincasare obbligatoriamente prima delle 18.00. Ovviamente senza più uscire fino al giorno dopo. E’ da li che ho realizzato che era meglio smettessi con queste scaramanzie.
In un futuro lontano ti vedi nei panni di allenatrice?
Sì, ma solo di portieri
Giocheresti all’estero?
Lo farei se avessi l’età. Avrei dovuto tentare prima quella strada.
Il calcio femminile “fatica a decollare”. Cosa, a tuo avviso, si potrebbe fare per rilanciarlo?
E’ una questione affrontata, senza grandi risultati, miliardi di volte. Purtroppo in Italia la volontà di far decollare il calcio femminile sembra mancare. Dico questo perché non servirebbe tanto: basterebbe mutuare uno dei progetti su cui tanti paesi hanno investito negli ultimi anni. Ovviamente sto semplificando, ma è per dire che il problema in Italia non è tanto il ‘come’ farlo, ma piuttosto trovare qualcuno che ci creda e ‘voglia’ farlo.
Come, secondo te, si può cancellare il pregiudizio che le donne che giocano a calcio siano dei maschiacci o che il calcio sia uno sport per solo per uomini?
Ho notato che, da quando ho iniziato io, le cose in questo senso stanno per fortuna cambiando. L’Italia, tuttavia, per molti versi continua ad essere un paese che vive di pregiudizi, specialmente verso le donne. E a tutti i livelli: non solo quello sportivo! Come questo potrà cambiare non lo so: magari cominciando dall’insegnare ai figli delle nuove generazioni, che saranno il futuro, che uomini e donne hanno la stessa dignità. Sarebbe un inizio…
Ora un compendio di dieci domande “stupide” da non fare ad una calciatrice:
1 – Cosa fate sotto la doccia?
Da donne quali siamo, sotto la doccia…. chiacchieriamo!
2 – Fate gli stop di petto
?
No. Sono vietati dal regolamento. Forse per non turbare troppo gli arbitri che, solitamente, sono uomini.
3 – 12 tacchetti o “tacco 12”?
Se fossi in grado di camminarci direi ‘tacco 12′, ma siccome non lo sono, e rischierei di rompermi tibia e perone. opto per ’12 tacchetti’.
4 – Come ci si insulta in campo, tra donne?
Quasi sempre come farebbero anche gli uomini, ma a onor del vero qualche volta gli insulti si arricchiscono di sprazzi di genialità comica tipicamente femminili.
Essendo però un campionato nazionale il nostro, alcuni improperi o sfoghi a volte risultano anche di difficile comprensione. Capita di non capire che sei appena stata appena ‘mandata a quel paese.
5 – Tirarsi i capelli è considerato fallo?
Ma scherzi?! Tirarsi i capelli è una pratica consueta. E il momento di maggiore attrattiva per il pubblico.
6 – Parliamo di tecnicismi: chi è il “libero”? E cosa fa il “terzino fluidificante”?
Mi duole informarti che il ‘libero’ ormai non esiste più. Ma quando c’era, era il giocatore preposto a ‘gambizzare’ l’avversario. Il ‘terzino fluidificante’, invece, è quello che si occupa dei freni del pullman durante le trasferte nel caso si blocchino.
7 – Cos’è la diagonale? E il teorema di Pitagora?
Avendo fatto lo scientifico mi trovi preparata in geometria: la diagonale è ciascuno dei segmenti che uniscono due vertici non consecutivi in un poligono. Il teorema di Pitagora però se non erro è un infuso a base di verdure… (the orema, ndr).
8 – Come te la cavi in cucina?
Mi arrangio abbastanza, ma al bisogno ho Ultras del Brescia che lo fanno per me.
9 – Aggredire gli spazi non ti sembra una cosa poco femminile?
Non direi: noi donne siamo abituate ad ‘aggredire’ la vita per cercare di farci rispettare e trovare un nostro spazio.
10 – Si dice che il calcio sia uno sport da uomini ma, tra cerchietti, fasce per capelli, acconciature, tatuaggi, abbigliamento fashion: non credi che gli uomini rubino il palcoscenico a voi donne?
Beh: vista e considerata la situazione del calcio femminile scambierei volentieri il nostro palcoscenico con il loro!
Vuoi aggiungere qualcosa? “Solo ringraziarvi: mi sono davvero divertita a trovare dieci risposte (in certi casi altrettanto ‘stupide’) a queste domande.
Fonte: www.questomeseidee.it
Beatrice Merlo, terzino dell’Inter: Vittoria del campionato? Io ci credo!
Beatrice Merlo, quando il talento è inciso e scolpito nel destino: il sottofondo di “Amala” che accompagna la sua vita da protagonista del nero-azzurro, l’Inno di Mameli cantato allo sventolare del tricolore… Inutile affermare che il futuro, come la sfera spinta in avanti da lei in percussione, le danza tra i piedi. Giovanissima, esterno basso fluidificante classe ’99, ha già collezionato trentaquattro presenze tra Serie A e Serie B con la maglia dell’Inter, ormai da tre anni risulta uno dei riferimenti dell’Italia U17, con la quale ha vinto un Bronzo Mondiale in Costa Rica e di cui ne è attualmente capitano. Notata da “La Giovane Italia”, in una doppia amichevole in nazionale contro la Norvegia e nel derby di domenica vinto contro il Milan Ladies, la promessa milanese non ha esitato a rendersi disponibile per un’intervista inedita, un pezzo che parte da lontano, tange il presente e si proietta nel futuro.
Una sfera, un sogno, i primi calci e…
Ho iniziato a tirare i primi calci ad un pallone a soli tre anni, in quanto seguivo mio fratello su tutti i campi da gioco, poi, dai sei anni, provato a disputare un torneo nella medesima società dove militava lui, ho iniziato a praticare questo sport e di lì in avanti non ho più smesso.
Allacciati i tacchetti è iniziata quindi la storia di Beatrice Merlo. Tutti sappiamo che si parte in un ruolo e si finisce con il trovare la nostra dimensione: sempre stata schierata da terzino?
Il mio compito “Storico” è essere la centrale della linea arretrata. Solo successivamente sono stata impiegata come esterno basso, data la mia facilità di copertura preventiva e la spinta che ripropongo nelle discese sulla corsia mancina.
Quindi il tuo idolo calcistico è?
Il primo? Mio fratello: a Monza veniva proposto nel mio stesso ruolo.
Il giocatore di riferimento, invece, Paolo Maldini: serio e professionale, prima di essere stato uno dei migliori difensori italiani della storia del calcio.
Adesso l’Azzurro. Tu, capitano, come giudichi questa nuova Italia U17?
E’ un orgoglio portare questa fascia, comunque sia ci presentiamo come un collettivo composto da ottime individualità al servizio l’una dell’altra, che danno e pretendano sempre il massimo, senza mai trascurare i particolari e gli obbiettivi richiesti.
Non per ultimo ci divertiamo nel proporre il nostro gioco.
Quanto crede la selezione del CT Rita Guarino all’Europeo?
Io credo innanzitutto nella squadra e nelle mie compagne: nonostante si continui a propinare lo stereotipo che all’estero le calciatrici siano più preparate sono convinta che possiamo far ricredere molta gente e che possiamo farcela.
E tu nella vittoria della Serie B dell’Inter?
Abbiamo perso due scontri diretti. Finchè la matematica non ci condanna io ci credo!
In nero-azzurro quali credi siano le giocatrici di riferimento della squadra? Chi prendi come esempio?
Siamo un gruppo, proprio per questo cerco costantemente di assimilare il meglio da ogni mia compagna, sia esperta sia mia coetanea, perché nella vita c’è sempre da imparare da tutti indistintamente.
Posata la borsa…
Mi dedico allo studio e, non usualmente, mi concedo un’uscita con le amiche.
Il sabato sera preferisco riposarmi, stando a casa: la domenica vi è la partita.
Hai parlato dello studio, della scuola: nell’intervallo meglio una partitina improvvisata con una pallina di carta o ripassare per le ore successive?
L’intervallo? Ridere e scherzare con i miei compagni al bar della scuola!
Senti? E’ il triplice fischio dell’intervista! Devi segnare in zona “Cesarini”: il tuo sogno.
Vincere l’Europeo con l’U17!
Inoltre poter vivere un domani solo di calcio, ovviamente, se in Italia le cose non miglioreranno, trasferendomi addirittura all’estero.
Foto: Fazzari e Ramella fotografi – www.fazzariramella.it
Fonte: www.lagiovaneitalia.net
Fiorentina Women’s, Vicchiarello: Che orgoglio la maglia della Fiorentina, col Brescia…
La giocatrice della Fiorentina Women’s Evelyn Vicchiarello è intervenuta a Lady Radio: “Quest’anno tra l’andata e il ritorno il Tavagnacco è la nostra bestia nera. In casa loro il campo era pesante e questo ci ha messo in difficoltà. Fiorentina? E’ una maglia che pesa che ti dà tanto orgoglio. Brescia? Partita che potrebbe darci la vetta in casa di vittoria. Dobbiamo cercare di fare la nostra gara come abbiamo fatto con il Verona e portare a casa i tre punti. Aspettiamo di avere molto pubblico e di poterli fare felici con una vittoria”.
Fonte: www.fiorentinauno.com
Serie A: statistiche, pagelle e top3 azzurre della tredicesima giornata
La tredicesima giornata del campionato di calcio femminile di Serie A ha visto cambiare nuovamente le posizioni di testa della classifica per via del pareggio 2-2 della Fiorentina con il Tavagnacco sul campo delle friulane. Le viola, dopo aver disputato un ottimo primo tempo chiuso con due goal di vantaggio (Alia Guagni, Deborah Salvatori Rinaldi), non sono riuscite a gestire la reazione delle padrone di casa nella ripresa subendo la rimonta firmata da Sofia Del Stabile (arrivata a quota 7 reti stagionali) e Lana Clelland. Una dimostrazione di grande carattere quella della compagine di Sara Di Filippo che, come sua consuetudine, alterna momenti di grande calcio ad altri di eccessiva distrazione, come ammesso dalla stessa Di Filippo nel dopo gara: «Non possiamo permetterci di regalare tutte queste occasioni agli avversari, specialmente a una squadra come la Fiorentina, sempre molto cattiva sotto porta – commenta l’allenatrice –. Abbiamo concesso troppo nel primo tempo. Nella ripresa, però, cambiando modulo, siamo riuscite di più a tenere palla alta e il gol nei primi minuti ci ha caricato mentalmente, abbattendo il Firenze». Un mezzo passo falso che, come accennato, costa caro alla Fiorentina che vede andar via le altre contendenti per lo scudetto seppur il distacco di soli 2 punti dalla coppia di testa Mozzanica-Brescia non è certo una condanna. Parlando delle orobiche e delle leonesse, la truppa di Nazzarena Grilli ha dovuto far leva sulla solita vena realizzativa di Valentina Giacinti per portarsi a casa il match con il Riviera di Romagna. 23 sono ora i goal stagionali per Valentina, con un media di quasi due realizzazioni a partita. Statistiche che parlano chiaro sulle qualità di una giocatrice, autentico totem del reparto offensivo bergamasco. Di sicuro, un attacco particolarmente prolifico è stato quello delle rondinelle che hanno inflitto un pesante 8-1 al malcapitato San Bernardo Luserna. Protagonista indiscussa dell’incontro Daniela Sabatino che con il suo poker ha messo in mostra il proprio istinto di attaccante da area di rigore, spina nel fianco nella retroguardia piemontese. Quattro marcature siglate nella 420esima presenza in carriera, 250esima in Serie A e 175esima nel Brescia. 4 reti che hanno portato la Sabatino a quota 14 segnature in stagione. Le uniche note stonate per la squadra di Milena Bertolini sono gli infortuni di Valentina Cernoia e Lisa Boattini che hanno costretto le bresciane a chiudere l’incontro in 9. Si è unito alla giostra del goal anche il Verona di Renato Longega che, nonostante le tante assenze, ha saputo trovare grande compattezza mettendo sul rettangolo verde la propria potenza di fuoco. Il 7-1 con cui le scaligere si sono imposte sul Sudtirol ha questi crismi e, ancora una volta, Melania Gabbiadini si è rivelata leader in campo: tre reti per il capitano gialloblu e 12 realizzazioni nel torneo al momento. Un successo che mantiene le veronesi ad 1 punto dalla testa, scavalcando la Fiorentina, nonché la leadership nella graduatoria del reparto offensivo con 63 segnature. A chiosa, il pareggio 0-0 tra la Res Roma e S.Zaccaria interrompe la sequenza di quattro sconfitte consecutive delle giallorosse mantenendole al di fuori della zona calda nella quale è da registrare la vittoria del Vittorio Veneto a Bari contro Pink Sport Time che appesantisce ulteriormente la classifica delle pugliesi ultime in graduatoria con 7 punti.
LE PAGELLE
Daniela Sabatino 9: Quattro reti non sono impresa da poco e la cattiveria agonistica dimostrata dall’attaccante del Brescia non può che portare a questa valutazione.
Valentina Giacinti 8: Due goal che valgono la vittoria del Mozzanica a Cervia. 23 marcature stagionali e una media da quasi 2 goal a partita. Poco altro da aggiungere.
Melania Gabbiadini 8.5: Una tripletta e il solito riferimento per le compagne. Questo, in sintesi, l’incontro disputato da Melania, leader di una compagine che non molla mai.
Sofia Del Stabile 7: Sono 7 le marcature stagionali del giovane talento del Tavagnacco che annovera tra le sue vittime squadre importanti ivi compresa la Fiorentina.
TOP 3 AZZURRE
Daniela Sabatino, Valentina Giacinti e Melania Gabbiadini sono il nostro tridente della tredicesima giornata di Serie A.