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Grande senso di responsabilità della Lega Calcio Femminile Scozzese che rinuncia a sponsor importanti

“Prima di tutto vogliamo che questo sport sia pulito ed educhi al meglio le giovani ragazze” questo quanto affermato da Vivienne McLaren, a capo della comunicazione della Lega Calcio Femminile Scozzese, per spiegare la decisione da parte dell’organizzazione del campionato di rinunciare a sponsor come brand alcolici e di gambling.
L’organizzazione sembra essere intransigente anche davanti a offerte concrete “alcuni brand si sono mostrati interessati a noi e ci hanno chiesto un incontro ma noi abbiamo preferito declinare” riferisce sempre la McLaren, che poi prosegue, sottolineando come “abbiamo molti problemi legati all’alcolismo e al gioco d’azzardo, soprattutto nella Scozia dell’ovest, sarebbe del tutto assurdo che le bambine e le ragazze ci giochino intorno”.
Una decisione non facile che però fa prevalere un forte senso di responsabilità. “La gente ci prende per pazzi, non capisce come possiamo fare a meno di questi sponsor. Certo che non è semplice, ma preferiamo attendere e trovare un partner adatto a noi e che sposi i nostri valori” conclude Vivienne McLaren.
Il campionato scozzese, che prenderà il via a breve, si è rinnovato quest’anno riducendo a 8 le squadre partecipanti alla prima categoria. In termini numerici si contano 10.000 calciatrici con la volontà di raddoppiarle entro il 2020.

Fonte: www.sportbusinessmanagement.it

Cristian Peri, DS Brescia: 8 giornate dal termine e 24 punti in palio è ancora tutto in gioco …

Nella fase calda della stagione abbiamo raggiunto il Direttore Sportivo, Cristian Peri, da tanti anni al vertice manageriale del Brescia Calcio Femminile del Presidente Cesari.

Dopo l’ultima giornata crede che lo strappo di Brescia e Mozzanica chiuda i giochi riguardanti allo Scudetto solo a queste due squadre?
A mio parere il campionato è ancora aperto per le 4 squadre che fino ad ora si sono scambiate le prime posizioni di classifica. Ad 8 giornate dal termine e con 24 punti in palio è ancora tutto in gioco soprattutto con i numerosi scontri diretti da disputare.

Il Brescia è probabilmente la squadra più lungimirante della Serie A con il giusto mix tra giovani ed esperte: un DS come deve muoversi per creare una squadra simile?
Che sia la più lungimirante della serie A non lo so. Sicuramente le scelte sono state fatte prima di tutto in relazione al budget disponibile che ha permesso una crescita magari lenta ma costante negli ultimi anni, dando basi solide alla Società e tranquillità e sicurezza per giocatrici e staff che lavorano e si allenano con la massima professionalità. Poi ovviamente bisogna capire quali sono gli obiettivi e in base a questi muoversi. Credo comunque che il buon senso, l’esperienza e la voglia di migliorarsi siano le ricette per far bene.

Si avvicina lo storico quarto di finale di Champions League, che aria si respira tra le ragazze ed in città?
Mano a mano che ci si avvicina alla doppia sfida di Champions (23 andata in Germania , 30 ritorno a Brescia) si inizia ad avvertire sempre più interesse. Le ragazze da Novembre convivono con il pensiero di affrontare uno dei colossi europei del calcio femminile, quindi la pressione è stata diluita positivamente. Manca comunque un mese ed ora la testa è giusto sia concentrata per il campionato e la Coppa Italia, obiettivi altrettanto importanti.

Ovviamente il Wolfsburg parte con i favori del pronostico essendo campione in carica, cosa dovrà fare il Brescia per metterlo in difficoltà?
Domanda tecnica da girare a Mister Bertolini.

Domanda personale: qual’è il suo acquisto mancato che le ha lasciato maggior sapore d’amaro in bocca?
Manieri e Domenichetti: con la prima nell’estate del 2013 si era oramai ai dettagli della trattativa ma a pochi giorni dal ritiro in Agosto arrivò l’offerta dal Bayer Monaco e l’accordo sfumò. Domenichetti , giocatrice che ho sempre ammirato per carattere, serietà e voglia di vincere è sempre stata un nostro pallino, lo scorso anno c’è stato più che un contatto, ci siamo parlati ma alla fine ha preso la strada del calcio a 5

Se dovesse indicarsi i tre migliori prospetti giovani tra Serie A e Serie B?
Ce ne sono molto più che tre di prospetti interessanti, è una domanda a cui faccio fatica e preferisco non rispondere.

Calcio Femminile italiano ringrazia il D.S. Cristian Peri per la disponibilità e augura a lui e tutto il Brescia Femminile un grosso in bocca al lupo per questo finale di stagione.

 

‘Versus-Generazioni di Campioni’

‘Versus-Generazioni di Campioni’: sul web si possono votare le Azzurrine dell’Under 17
Le Azzurrine della Nazionale Under 17, protagoniste della prima stagione di Versus- Generazione di Campioni andata in onda su Rai Gulp, possono essere votate sul sito www.versus.rai.it
C’è tempo fino a domenica 28 febbraio per esprimere la preferenza.

Fonte: www.figc.it

Nazionale Under 19 Femminile: raduno domenica a Roma, il 3 marzo l’esordio nel torneo di La Manga

Ad un mese dalla Fase Elite del Campionato Europeo in programma dal 5 aprile in Danimarca, consueto appuntamento con il Torneo di La Manga per la Nazionale Under 19 Femminile. Sono 22 le Azzurrine convocate dal tecnico Enrico Sbardella, con le due calciatrici in forza al Tavagnacco, Alessandra Dri e Sofia Del Stabile, alla loro prima chiamata con l’Under 19.
La Nazionale si radunerà domenica 28 febbraio a Roma, martedì 1° marzo partirà alla volta della Spagna e farà il suo esordio nel torneo giovedì 3 marzo con la Svezia. Sabato 5 l’Italia se la vedrà poi con la Francia e lunedì 7 con le pari età dell’Olanda. Tutte e tre le gare si disputeranno a mezzogiorno.

L’elenco delle convocate
Portieri: Francesca Durante (Fiorentina), Alessia Piazza (Lugano), Amanda Tampieri (Zaccaria);
Difensori: Lisa Boattin (Brescia), Elisabetta Oliviero (Molassana Boero), Laura Perin (Permac Vittorio Veneto), Elena Pisani (Bocconi Milano), Federica Rizza (Mozzanica), Alice Tortelli (Fiorentina), Marta Vergani (Real Meda);
Centrocampisti: Federica Cavicchia (Luzern), Alessandra Dri (Graphistudio Tavagnacco), Martina Lenzini (Brescia), Marta Mascarello (Cuneo), Sara Mella (Permac Vittorio Veneto), Flaminia Simonetti (Res Roma);
Attaccanti: Sofia Del Stabile (Graphistudio Tavagnacco), Gloria Marinelli (Grifo Perugia), Annamaria Serturini (Brescia), Martina Piemonte (Zaccaria), Costanza Razzolini (Fiorentina), Valery Vigilucci (Fiorentina).

Staff: Capo delegazione: Fiona May; Tecnico federale: Enrico Maria Sbardella; Segretario: Sabrina Filacchione; Assistente allenatore: Elena Proserpio Marchetti; Coordinatore preparatori atletici: Stefano D’Ottavio; Preparatore atletico: Simone Mangieri; Preparatore dei portieri: Claudio Del Ciello; Medico federale: Priscilla Di Sette; Fisioterapista federale: Davide Baccoli; Magazziniere: Angelo Lucantoni.

Fonte: www.figc.it

Lisa Dal Bianco: Padova stai tranquillo, ci toglieremo belle soddisfazioni

Timida, di poche parole, ma che in campo non perdona e a suon di gol e ottime prestazione sta trascinando il Padova ad una salvezza ormai certa.
Stiamo parlando della giovane Lisa Dal Bianco, attaccante classe 1996, cresciuta calcisticamente nel Verona dove ha esordito in prima squadra nel 2012. Nel suo futuro si vede sicuramente ancora a Padova dove vuole diventare un punto fondamentale nello schiacciare di mister Zilio. Il suo sogno è riuscire ad entrane nel giro della nazionale.

Ciao Lisa, come ti sei avvicinata al calcio?
Ho iniziato a giocare a calcio perchè ho due fratelli maschi che passavano il loro tempo a giocare a pallone con i loro amici e io uscivo insieme a loro a fare le partite. Passavamo intere giornate sopratutto in estate a divertirci; poi all’età di 8 anni ho iniziato a giocare a calcio con una squadra maschile del mio paese fino all’età consentita per le ragazze- Dopodiché sono approdata al Verona dove ho trascorsi cinque anni. Questo è il mio primo anno a Padova; inoltre nel 2011 ho giocato con la rappresentativa veneta e ci siamo classificate seconde.

Il tuo idolo?
Il mio idolo è Roberto Baggio.

Sei cresciuta nel Verona che esperienza è stata?
I cinque anni trascorsi a Verona mi hanno permesso di crescere e maturare calcisticamente grazie anche all’esempio dato dalle ragazze della prima squadra: Gabbiadini e Panico.

Con il Verona hai assaggiato anche la Serie A. Ricordi il tuo esordio?
Ho avuto il privilegio di esordire in serie A all’età di 15 anni durante la partita di Coppa Italia contro il Bolzano. Per me sono stati solo 5 minuti di gioco ma sono stati intensi ed emozionanti. Inoltre nel 2012 sono stata inserita nella lista delle giocatrici, ovviamente come riserva, nella Champions League.

Ora stai disputando un ottimo campionato a Padova. Come ti trovi in questa società?
A Padova mi sto trovando molto bene, anche grazie alla bella squadra che ho trovato, perchè è un gruppo unito dentro e fuori dal campo. In questo periodo sta riaffiorando la grinta che avevo perso.

In campionato risiedete in una zona tranquilla. Te l’aspettavi ad inizio stagione?
Già all’inizio della stagione avevo capito che eravamo un’ottima squadra, quindi adesso non mi sorprendo del fatto che ci troviamo in una zona tranquilla della classifica, c’è stato un periodo in cui abbiamo perso alcune partite, ma adesso ci stiamo riprendendo.

Dove vuole arriva il Padova e Lisa dal Bianco?
Spero che durante questo campionato riusciamo a raggiungere i livelli più alti della classifica o addirittura di raggiungere la seria A. Io spero di riuscire a dare un contributo importante alla squadra, di segnare tanti goal così da essere una pedina importante.

Chi è Lisa fuori dal campo?
Fuori dal campo sono una ragazza semplice che spera un giorno di poter lavorare con i bambini. Infatti, durante il tempo libero faccio l’animatrice. Inoltre sono al primo anno di sociologia a Padova.

Infine ti chiedo: il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire un giorno a giocare in nazionale.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Lisa Dal Bianco per averci concesso tale intervista e auguriamo a lui e al Padova i migliori successi per la stagione in corso.

La decadenza e la revoca dell’affiliazione

La scorsa settimana abbiamo affrontato il tema dell’affiliazione di società calcistiche alla Federazione e alla successiva adesione alla Lega di appartenenza, per il calcio femminile,  la Lega Nazionale Dilettanti. Nel precedente articolo ci siamo anche chiesti se l’affiliazione, una volta ottenuta, fosse  revocabile o meno.
In proposito, le norme della Federazione disciplinano espressamente i casi di decadenza e  revoca  dell’affiliazione (art. 16 NOIF).
La decadenza è prevista nei casi in cui le società non prendano parte o non portino a conclusione, a seguito di rinuncia od esclusione, l’attività ufficiale, ovvero  qualora non provvedano al rinnovo dell’affiliazione versando la relativa tassa o quella corrispondente alla partecipazione all’attività ufficiale. Quando si configura la rinuncia e l’esclusione?
Tali ipotesi sono previste dall’art. 53 NOIF che da un lato prevedono che è obbligo delle società partecipanti ai campionati, sia maschili che femminili, di portare a termine le manifestazione per le quali le proprie squadre sono iscritte.
Il potere di deliberare, sentita la Lega di competenza, in merito alla decadenza dell’affiliazione di una società spetta al Presidente Federale, il quale in casi eccezionali, pur in presenza dei presupposti, può optare per il mantenimento dell’affiliazione, qualora vengano ravvisati casi di forza maggiore o di particolare rilevanza.
Parlando di revoca, invece, la si applica qualora vengano commesse dalle società affiliate gravi infrazioni all’ordinamento sportivo.
Cosa si intende per gravi infrazione all’ordinamento sportivo?
Tra le gravi infrazioni all’ordinamento sportivo si annoverano  la violazione dei fondamentali principi sportivi, quali la cessione del titolo sportivo (di cui parleremo nei prossimi articoli ndr), la recidiva in illecito sportivo sanzionato a titolo di responsabilità diretta, nonché la reiterata morosità nei confronti di enti federali, società affiliate e tesserati e come ultima ipotesi le rilevanti violazioni alle norme deliberate dal Consiglio Federale.
Non solo. Le norme federali prevedono altre ipotesi di revoca. Il Presidente Federale infatti  è tenuto  a deliberare la revoca dell’affiliazione della società in caso di dichiarazione e/o accertamento giudiziale dello stato di insolvenza della stessa così come pronuncia la revoca  in caso di liquidazione della società stessa ai sensi del codice civile.
Queste ultime ipotesi di revoca sono particolarmente attuali nel settore  calcistico, visto il gran numero di società calcistiche sottoposte nel corso degli anni a procedure fallimentari. Le società sportive del calcio femminile possono fallire? Lo vedremo nel prossimo articolo.

Cristiano Novazio
Avvocato in Milano, Esperto di Diritto Sportivo
www.dnlaw.it

Dal 2 marzo Azzurre impegnate nella ‘Cyprus Cup’ con Ungheria, Rep. D’Irlanda e Austria

A due mesi di distanza dalle due amichevoli disputate a dicembre in Cina con la nazionale padrona di casa e in vista del doppio appuntamento di aprile nelle qualificazioni europee con Svizzera e Irlanda del Nord, la Nazionale Femminile tornerà a radunarsi domenica a Roma per il consueto appuntamento con la ‘Cyprus Cup’.
Le 23 Azzurre convocate dal Ct Antonio Cabrini partiranno lunedì mattina alla volta di Larnaca e mercoledì 2 marzo (ore 17.30) faranno il loro esordio nel torneo con l’Ungheria allo Stadio Tasos Marko di Paralimni. Venerdì 4 marzo (ore 17.30) a Larnaca è in programma la seconda sfida con la Repubblica D’Irlanda e lunedì 7 (ore 17.30), sempre a Larnaca, l’Italia affronterà l’Austria.

L’elenco delle convocate
Portieri: Laura Giuliani (Colonia), Katja Schroffenegger (Sudtirol Damen Bolzano), Sabrina Tasselli (Riviera Romagna);
Difensori: Elisa Bartoli (Mozzanica), Sara Gama (Brescia), Elena Linari (Brescia), Linda Cimini Tucceri (Zaccaria), Federica Di Criscio (AGSM Verona), Aurora Galli (Mozzanica), Raffaella Manieri (Bayern Monaco);
Centrocampisti: Daniela Stracchi (Mozzanica), Marta Carissimi (AGSM Verona), Martina Rosucci (Brescia), Alia Guagni (Fiorentina), Barbara Bonansea (Brescia), Patrizia Caccamo (Fiorentina), Alice Parisi (Graphistudio Tavagnacco), Azzurra Principi (Zaccaria);
Attaccanti: Melania Gabbiadini (AGSM Verona), Valentina Giacinti (Mozzanica), Daniela Sabatino (Brescia), Luisa Pugnali (Zaccaria), Cristiana Girelli (Brescia).

Staff: Capo delegazione: Barbara Facchetti; Commissario Tecnico: Antonio Cabrini; Segretario: Elide Martini; Assistente tecnico: Rosario Amendola; Preparatore atletico: William Botter; Preparatore dei portieri: Cesare Cipelli; Medico: Pierpaolo Rota; Fisioterapista: Maurizio D’Angelo; Magazziniere: Federico Attenni.

Fonte: www.figc.it

Manifestazione per il calcio femminile a Scandiano (RE)

Integrazione e “Fair Play” sono stati i motori del primo appuntamento ufficiale all’interno del percorso che guiderà e coinvolgerà le società della regione Emilia-Romagna verso la finale Uefa Women’s Champions League. Il centro sportivo “Poli di Chiozza” di Scandiano ha ospitato, nella giornata di Domenica 21 Febbraio cinque squadre professionistiche, coinvolgendo oltre cento atleti e fornendo ampia visibilità al calcio femminile. Le tre squadre femminili: Sassuolo e Bologna fc 1909 bianche e rossoblù non sono difatti semplicemente scese in campo ma sono state coinvolte in un processo di sensibilizzazione e valorizzazione che sottolinea l’importanza morale, oltre che tecnica, su cui il Settore Giovanile e Scolastico FIGC ha fortemente puntato all’interno del progetto Uefa Women’s Champions League. Le tre squadre Esordienti Fair Play Pro 2004 delle tre società maschili (Bologna, Modena e Sassuolo) hanno disputato un triangolare, alternandosi sullo stesso campo di gioco ed esaltando la presenza festante delle oltre duecento presenze tra il pubblico. Sport, valori e divertimento: il progetto Champions femminile non poteva iniziare con una miscela migliore in vista dell’attesissima finale del 26 Maggio a Reggio Emilia.

Fonte: www.figc.it

Parata di stelle a Firenze per la premiazione della ‘Hall of Fame del calcio italiano’

Tanti applausi e una vera e propria sfilata di campioni hanno caratterizzato la quinta edizione della ‘Hall of Fame del calcio italiano’, il riconoscimento istituito nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio. Nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, dove per l’occasione sono state esposte anche le quattro Coppe del Mondo vinte dalla Nazionale, altre dieci stelle hanno iniziato a brillare nel firmamento calcistico italiano: Gianluca Vialli (Calciatore italiano), Ronaldo (Calciatore straniero), Roberto Mancini (Allenatore italiano), Corrado Ferlaino (Dirigente italiano), Roberto Rosetti (Arbitro italiano), Marco Tardelli (Veterano Italiano), Patrizia Panico (Calciatrice italiana), Giacinto Facchetti, Helenio Herrera, Umberto Agnelli (Premi alla memoria).

Prima della cerimonia di premiazione, all’interno della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, 100 bambini e ragazzi delle scuole fiorentine hanno potuto conoscere Ronaldo Luís Nazário de Lima, Patrizia Panico e Roberto Rosetti. L’incontro ha visto la partecipazione del Sindaco di Firenze Dario Nardella, da tempo impegnato con gli istituti scolastici del Comune in un percorso di confronto aperto con le giovani generazioni su diversi temi.

“Celebrare i nostri campioni – le parole del Presidente federale Carlo Tavecchio – è il miglior modo per riportare il calcio italiano ai livelli che merita. Sono convinto che i giovani calciatori e i dirigenti abbiano la voglia e le capacità per raggiungere questo obiettivo”.

Sui premiati, chiamati come ogni anno a consegnare un cimelio simbolico della loro carriera che sarà esposto nel Museo del Calcio di Coverciano, è converso lo scorso 27 ottobre il voto della giuria presieduta dal Direttore Generale della FIGC Michele Uva.

“A Firenze la FIGC si sente a casa – ha dichiarato Uva – perché è la casa della Nazionale e dove ha sede il Museo del Calcio. Entrare nella Hall of Fame significa entrare nell’albo d’oro di una delle Federazioni più importanti del mondo. Il ringraziamento per questa Hall of Fame va al presidente Tavecchio, che ha avuto l’idea di inserire anche la categoria delle calciatrici femminile con un’atleta come Patrizia Panico, che ci sta dando una mano a valorizzare il settore femminile del nostro calcio. Ho una richiesta ai premiati – ha concluso il Dg – essere ambasciatori con i ragazzi di messaggi positivi che il calcio italiano può dare”.

Sorridente come sempre, Ronaldo è stato uno dei più grandi campioni ammirati nei nostri stadi: “Ricordo che da bambino mi svegliavo alle 9 del mattino per vedere il calcio italiano. In Brasile sognavo un giorno di giocare in Italia – ha raccontato il ‘Fenomeno’ – e il calcio italiano mi ha fatto tirare fuori il meglio di me stesso”.

Da un numero nove ad un altro, Gianluca Vialli è entrato nella Hall of Fame nella categoria ‘Calciatore italiano’: “Sono emozionato ed orgoglioso, si tratta di un riconoscimento fantastico. Talvolta mi dico che nella mia vita ho tirato solo dei calci al pallone, ma a pensarci bene forse ho contribuito con i miei calci a dare gioia a tanta gente e questa è sicuramente una cosa fantastica”.

Compagno di squadra di Vialli in maglia blucerchiata e artefice dello scudetto conquistato dalla Sampdoria nel ’91, Roberto Mancini ha ricevuto il premio dalle mani del Presidente del Settore Tecnico della FIGC Gianni Rivera: “Mi sarebbe piaciuto entrare nella Hall of Fame come calciatore – ha esordito scherzando il tecnico dell’Inter –  sono stato sfortunato perché è arrivato prima Luca (Vialli, ndr). Spero che in futuro il calcio italiano possa tornare a essere come a metà anni ’80, quando giocavano qui i più grandi calciatori al mondo”.

Diventato un’icona per l’urlo e la corsa che fecero seguito al gol messo a segno nella finalissima con la Germania, Marco Tardelli ha ricordato le emozioni del Mundial ’82: “La notte prima della finale con la Germania non dormivo, andavo in giro per le camere dell’hotel con i compagni che mi chiudevano la porta perché volevano dormire. Ma per fortuna nel corridoio trovai una grande persona, il nostro Ct Enzo Bearzot, che voleva parlare con me. Credo che Enzo sia stato una persona importante per me, per il calcio italiano e per i miei compagni di quella nazionale”. “

Nella categoria ‘Arbitro italiano’ il premio è andato a Roberto Rosetti, ex designatore di Can Pro e Can B e project leader dell’organizzazione della finale della Champions League Femminile 2016 in programma il prossimo 26 maggio a Reggio Emilia: “Il momento più importante della mia carriera è stato nel 2008, quando ho diretto la finale dell’Europeo”, ha confessato Rosetti per poi consegnare come cimelio al Museo del Calcio la maglia da internazionale del 2010.

Detentrice del primato di presenze in maglia azzurra, Patrizia Panico è entrata a far parte della ‘Hall of Fame’ come ‘Calciatrice italiana’: “Il calco femminile in Italia sta crescendo, anche se c’è ancora molto da fare”. Nella categoria ‘Dirigente italiano’ è stato premiato Corrado Ferlaino, capace di regalare al Napoli negli anni della sua presidenza due scudetti, una Coppa UEFA, una Supercoppa Italiana e due Coppe Italia: “Il Napoli sta giocando molto bene, spero riesca a vincere lo scudetto”, l’augurio dell’ex presidente.

Da sottolineare anche i tre premi alla memoria assegnati a Giacinto Facchetti, Campione d’Europa con la Nazionale nel 1968, al ‘Mago’ Helenio Herrera e all’ex presidente federale nonché numero uno della Juventus Umberto Agnelli.

Ha collaborato all’organizzazione dell’evento Rai Com, che ha realizzato i video dei premiati proiettati nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

La composizione della ‘Hall of fame del calcio italiano’

Giocatori italiani: Roberto Baggio (dal 2011), Paolo Maldini (dal 2012), Franco Baresi (dal 2013), Fabio Cannavaro (dal 2014), Gianluca Vialli (dal 2015)

Giocatori stranieri: Michel Platini (dal 2011), Marco Van Basten (dal 2012), Gabriel Batistuta (dal 2013), Diego Armando Maradona (dal 2014), Ronaldo (dal 2015).

Allenatori italiani: Arrigo Sacchi (dal 2011), Marcello Lippi (dal 2011), Giovanni Trapattoni (dal 2012), Fabio Capello (dal 2013), Carlo Ancelotti (dal 2014), Roberto Mancini (dal 2015).

Dirigenti italiani: Adriano Galliani (dal 2011), Giampiero Boniperti (dal 2012), Massimo Moratti (dal 2013), Giuseppe Marotta (dal 2014), Corrado Ferlaino (dal 2015).

Arbitri: Pierluigi Collina (2011), Luigi Agnolin (dal 2012), Paolo Casarin (dal 2012), Cesare Gussoni (dal 2013), Sergio Gonella (dal 2013), Stefano Braschi (dal 2014), Roberto Rosetti (dal 2015).

Veterani italiani: Gigi Riva (dal 2011), Dino Zoff (dal 2012), Gianni Rivera (dal 2013), Sandro Mazzola (dal 2014), Marco Tardelli (dal 2015).

Calciatrice Italiana: Carolina Morace (dal 2014), Patrizia Panico (dal 2015).

Premi alla memoria: Giovanni Ferrari, Giuseppe Meazza, Silvio Piola, Gaetano Scirea, Enzo Bearzot, Fulvio Bernardini, Vittorio Pozzo, Ferruccio Valcareggi, Ottorino Barassi, Artemio Franchi, Giovanni Mauro (dal 2011), Valentino Mazzola, Angelo Schiavio, Nereo Rocco, Concetto Lo Bello (dal 2012), Eraldo Monzeglio (dal 2013), Ferruccio Novo, Carlo Carcano, Giacomo Bulgarelli (dal 2014), Giacinto Facchetti, Helenio Herrera, Umberto Agnelli (dal 2015).

Fonte: www.figc.it

Girone B: Una valanga di reti senza particolari sorprese

Una valanga di reti ha ‘seppellito’ la 14ª giornata del Girone C di Serie B che va in archivio senza particolari sorprese.
Vince e dilaga il Cuneo di patron Eva Callipo che distrugge tra le mura amiche l’Alessandria, apparsa decisamente troppo rinunciataria. Mattatrice della gara, come spesso accade, Alice Cama autrice di una doppietta. Le restanti due reti per la formazione di mister Petruzzelli sono state messe a segno da Errico e Cobelli. Resta in scia della capolista il Castelfranco che ci mette più di un tempo per sbloccare la gara contro il sempre coriaceo Castelvecchio: a far sorridere la formazione di mister Pistolesi ci pensano Morucci ed Acuti. Vittoria esterna della Musiello Saluzzo che espugna il campo dell’Imolese per 2-4: le doppiette di Bianco e Marsili consegnano i tre punti alle Panigari’s girls rendendo vano i due centri casalinghi della solita Filippi. Dilaga tra le mura amiche l’Acqui che vince il set con il Torino.
Le ragazze di mister Fossati si impongono per 6-3 trascinate dalla vena realizzativa di Montecucco, hattrick per lei, unita alle reti di Arroyo, Lupi e Di Stefano. Per le granata a segno Malara, Ponzio e Barberis.
Sale al sesto posto in classifica la Reggiana che passa a Genova sul campo dell’Amicizia Lagaccio. Le emiliane si impongono per 3-4 in virtù delle reti di Poluzzi, Corradini ed Orlandini (doppietta) che rendono vane le marcature casalinghe di Nietante, Merler e Bargi.
Fa un piccolo passo verso la salvezza, infine, il Bologna che ferma sull’1-1 il Molassana Boero: a Coppolino risponde Tommas

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