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Scuola calcio femminile Hellas Verona con le campionesse gialloblù!

Hellas Verona e Verona Calcio Femminile proseguono la forte collaborazione, perché il calcio è uno sport per tutti. Due mesi, da marzo a maggio 2016, di attività gratuite alla Scuola Calcio dell’Hellas Verona FC per le bambine nate tra il 2004 e il 2010, con i tecnici e i preparatori qualificati della stessa Scuola Calcio e del Settore Giovanile gialloblù insieme alla presenza delle ragazze dell’Agsm Verona.
Lo scopo finale, creare un intero settore dell’Hellas dedicato alle giovani calciatrici di domani. Un progetto senza precedenti a Verona, da realizzare anche grazie agli ultimi due anni di solido legame con il Verona Calcio Femminile. Si comincia da zero, dalla scuola materna a quella secondaria di primo grado il Verona è una realtà che coinvolge tutti. E tutte. Ti spettiamo allo Stadio Olivieri di via Sogare a Verona (Parcheggio “C” Stadio Bentegodi).

Per informazioni: scuolacalcio@hellasverona.it Tel. 045 8186113
www.veronacalciofemminile.com

Mister Renato Longega: una persona vincente sa perdere, impara dalle sconfitte senza trovare scusanti né alibi

Abbiamo accolto il punto di vista di un decano della panchina come l’allenatore dell’AGSM Verona Renato Longega su un aspetto fondamentale come la comunicazione. Dopo una lunga carriera come giocatore e trainer nelle società maschili dalla stagione 2005/2006 è iniziata la storia d’amore tra il mister classe ’59 e la squadra femminile del Verona prima con il Bardolino ed ora come AGSM.
Quattro scudetti, tre Coppe Italia e altrettante Supercoppe più tanti bei piazzamenti in UEFA Women’s Champions League con l’acuto della semifinale del 2008, una carriera di successi per una persona che ha attraversato tutto il percorso di cambiamento del calcio femminile. Chi meglio di lui può darci una testimonianza sul modo di gestire la comunicazione in un club.

“Il motto che mi ha sempre accompagnato definisce il messaggio centrale del mio lavoro: una persona vincente sa perdere, impara dalle sconfitte senza trovare scusanti né alibi”.

Un assunto che chiarisce fin da subito la filosofia di Longega.
“Nel calcio di oggi un allenatore non può più limitarsi al lavoro sul campo, deve essere un manager, calarsi completamente nel contesto in cui agisce dialogando con i media, un aspetto quest’ultimo che non va sottovalutato”.

Come gestire la comunicazione interna con tutte le componenti del club e quella esterna con i mezzi di comunicazione?
”Sono due aspetti da interpretare separatamente, con tutte le anime della società bisogna fa rispettare le regole con coerenza. All’esterno bisogna trasmettere un’immagine specchiata del club, difendere le ragioni delle proprie scelte con i media, evitare di sottolineare le colpe dei singoli ed esaltare il gruppo. I problemi poi si risolvono nello spogliatoio. Il bello del calcio femminile è che resiste ancora una certa dose di spontaneità quindi con gli organi d’informazione possiamo ancora curare rapporti genuini, poco retorici e stereotipati”.

Entriamo nell’ambito della capacità di comunicare la filosofia di lavoro ed i concetti a un gruppo di calciatrici.
“C’è un approccio generale che coinvolge la squadra ed uno soggettivo rivolto alla singola calciatrice che attraversa un momento particolare o richiede esigenze specifiche”.

Questo trattamento non può generare equivoci in un gruppo?
“Assolutamente no perché se un allenatore dimostra correttezza ed equilibrio è chiaro alle altre ragazze che il mister sta affrontando una singola situazione nell’ottica del rafforzamento del gruppo”.

C’è una differenza nella comunicazione ad un calciatore o a una calciatrice?
“Gli uomini tendenzialmente sono più razionali, le donne sono emotive, complesse e quindi più ricche di sfaccettature e brillanti nella loro espressione come persone. Quindi c’è da prendere tutto il bello della ricchezza caratteriale di una donna ma va miscelato con il gruppo. Razionalità ed equilibrio sono le due componenti essenziali di un mister che non devono però soffocare la parte emotiva di una donna”.

Uno stimolo in più per un allenatore o semplicemente una difficoltà?
”E’ un lavoro che ti migliora non solo come professionista ma anche come persona. Le calciatrici come donne ti spingono a dare sempre di più, a cogliere aspetti e segnali che un uomo tende a sottovalutare. Credo che la razionalità e l’equilibrio possano convogliare queste qualità nell’ambito di un obiettivo collettivo”.

Ci può fare un esempio di comunicazione efficace?
“Mi è rimasta impressa una gara di Champions giocata qualche tempo fa con l’Arsenal. Alla fine del primo tempo eravamo sotto di due gol, la squadra bloccata, le gambe e la testa delle calciatrici non andavano. Negli spogliatoi ho guardato le ragazze negli occhi ed ho chiesto semplicemente di cosa avessero paura? Non erano inferiori alle avversarie, era una semplice partita di calcio da vivere fino in fondo scrollandosi di dosso ogni timore. Conclusione? Abbiamo pareggiato al ‘93”.

Una reazione in campo a una pressione che ultimamente si sta facendo sentire anche nell’ambito dell’informazione.
“Sono tranquillo, le ragazze sono professionali e preparate, sanno che il calcio femminile sta attirando l’attenzione dei media e sono consapevoli del ruolo che devono rivestire. Sono brave davanti alle telecamere, estroverse ma mai sopra le righe. Dimenticano tutti gli strascichi emotivi del campo e si presentano ai media con la mente lucida. Insomma noi siamo pronti, ora sta agli organi d’informazione metterci alla prova”.

Un concetto finale che Renato Longega esprime con un sorriso benaugurante.

Fonte: www.lnd.it

La UEFA Women’s Champions League in mostra all’Olimpico prima di Roma-Fiorentina

L’AS Roma, in collaborazione con la FIGC e la Susan G. Komen Italia, sosterrà la Women’s Week. A partire da domani, venerdì 4 marzo, attraverso la Fondazione Roma Cares, il club giallorosso metterà in atto una serie di iniziative che avranno come tema centrale la sensibilizzazione al contrasto di ogni forma di discriminazione, sopruso o violenza ai danni delle donne. Nell’ambito delle diverse attività, la società offrirà inoltre un contributo concreto nel campo della prevenzione a favore della salute delle donne. La Women’s Week sarà soprattutto un importante momento di condivisione per lo sviluppo e il sostegno del calcio al femminile nel mondo dello sport.

Per testimoniare il proprio impegno su queste tematiche, l’AS Roma e la FIGC declineranno durante la Women’s Week il proprio crest nelle tinte del rosa, ricalcando la scelta dei club della NFL e di altre leghe professioniste statunitensi. ‘Think Pink, Play Football’ sarà il claim che accompagnerà le iniziative della settimana dedicata alle donne.

In occasione della gara tra Roma e Fiorentina, sarà esibita la UEFA Women’s Champions League, la cui finale si disputerà il 26 maggio presso lo Stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia. Prima del match di Serie A Tim, in programma domani sera alle 20.45, una rappresentanza della Scuola Calcio Femminile Under 12 del Club sfilerà sul prato dell’Olimpico. Ospite e testimonial d’eccezione del calcio femminile sarà la campionessa Patrizia Panico, attaccante della Fiorentina Women’s e ambasciatrice della Champions League. All’evento prenderà parte anche lo Sporting Locri, la squadra femminile di Calcio a 5 che è stata recentemente oggetto di intimidazioni.

La Women’s Week vuole rappresentare anche un momento di riflessione sull’importanza della prevenzione all’interno dell’universo femminile. Nella mattinata di domenica 6 marzo (dalle ore 8.30 alle 13.30), in occasione delle gare che disputeranno le squadre della scuola calcio giallorossa, la Susam G. Komen Italia, in virtù della partnership con Roma Cares, offrirà gratuitamente all’interno del Centro Sportivo Giulio Onesti un percorso di screening per la prevenzione dei tumori del seno alle mamme e/o accompagnatrici dei bambini impegnati nelle gare.

L’Associazione potrà garantire circa quaranta prestazioni nell’arco della mattinata attraverso la propria Unità Mobile di Mammografia. La Scuola Calcio AS Roma, tramite il CONI, metterà a disposizione anche la ‘sala medica’ per lo svolgimento delle visite specialistiche e delle ecografie.

Fonte: www.figc.it

Beatrice Piovani: dal Brescia al Mozzecane sognano l’estero

È uno dei volti nuovi di questa stagione del Mozzecane: Beatrice Piovani, attaccante, ma all’occorrenza anche centrocampista classe 1997. Dopo aver trascorso parte della sua giovane carriera a Brescia dove a suon di gol ha trascinato la Primavera ed ha raggiunto la prima squadra dove ha esordito nel 2014.
Da quest’anno , come detto pocanzi, milita in Serie B con il Mozzecane e nonostante i 19 punti in classifica la squadra venete può dormire sonni tranquilli perché non incombe nella zona rossa della classifica. La giovane giocatrice lombarda ci racconta la sua stagione che passa dal primo gol siglato in questa stagione contro all’Azalee alla prossima sfida che la vedrà affrontare l’Inter. Sul futuro ha le idee chiare: prima Serie A e poi l’estero, ovviamente senza dimenticare il sogno azzurro.

Partiamo subito dal presente. Come sta andando la tua stagione con il Mozzecane fino a questo momento? Che voto ti daresti?
Dopo un inizio in salita ora a livello di squadra stiamo andando bene. Abbiamo trovato il giusto equilibrio ma dobbiamo continuare di questo passo. A livello personale, nonostante il cambio di ruolo, mi sto togliendo molte soddisfazioni in mezzo al campo e spero di continuare di questo passo. Mi darei un 7.5 ma preferirei mi giudicassero gli altri.

Vista la tua giovane età quant’è importante arrivare in un nuovo club con alcune tue ex compagne come Zanetti e Welbeck?
Sicuramente aiuta, soprattutto al primo impatto, essendo un ambiente nuovo all’inizio c’è un pò di imbarazzo poi una volta in campo non ci si pensa e si gioca.

Quanto ha inciso il cambio di categoria?
Passare da una primavera ad una Serie B è un cambiamento: ti trovi a giocare ad un ritmo diverso e affronti fisici già formati. Penso sia normale pagare inizialmente tutto questo, ma partita dopo partita capisci come muoverti e cosa fare quando sei in difficoltà.

Il tuo primo gol con la nuova maglia è arrivato nella terza giornata contro l’Azalee. C’è lo racconti?
Siamo partite in contropiede dalla destra, la mia compagna ha saltato un’avversaria, ha messo un cross rasoterra, io dalla fascia sinistra ho tagliato in mezzo, anticipando il difensore e ho segnato il momentaneo 1-0. È sempre bello segnare e sbloccarsi perché il gol ti dà sicurezza e mette la giusta carica oltre al fatto di poter portare a casa la vittoria.

Capitolo Brescia. Dalla primavera all’esordio in prima squadra il 2 Novembre del 2014 contro il Tavagnacco. Ricordi quel giorno?
Si, è uno dei ricordi più belli che ho di Brescia. Quando è arrivata la chiamata, è stata inaspettata, mai avrei immaginato di esordire a Tavagnacco contro una squadra di tutto rispetto. Durante i primi passi in campo, le gambe tremavano un pò però dopo pochi secondi non ci pensai più e mi concentrai sul gioco, cercando di dare il massimo perche quella era la mia occasione.

Alla ripresa del campionato affronterete in trasferta la corrazzata Inter. Che partita assisteremo?
Sarà una bella partita: noi veniamo da 6 risultati utili e vorremmo proseguire su questa strada rimanendo agganciate al quartetto davanti, loro lottano per il primo posto e se voglio raggiungere quell’obiettivo devono vincere. Le affrontiamo con rispetto ma consapevoli dei nostri mezzi. Speriamo di riuscire a metterle in difficoltà e portare a casa un buon risultato.

Un giorno Beatrice Piovani tornerà a indossare la maglia del Brescia?
Questo non lo so e ad oggi non ci penso, penso solo a fare bene e continuare su questa strada. Di Brescia ho dei bei ricordi, ma questo è il passato, ora devo pensare al presente e migliorarmi giorno dopo giorno per il futuro.

Per una giovane attaccante quant’è importante segnare?
È importante perché dà sicurezza dei propri mezzi, soprattutto in un campionato competitivo come il nostro. Quest’anno, giocando in mezzo al campo, la porta è un pò più distante e i gol sono un pò meno però quando posso cerco di calciare e qualche gol mi è riuscito, anche se le mie compagne dicono che potrei calciare molto di più!

Pregi e difetti in campo?
Partiamo dai difetti: parlo tanto con le mie compagne e me la prendo troppo quando sbaglio. I miei pregi forse quello di correre abbastanza e recuperare palloni da servire al nostro bomber Cavallini! A parte gli scherzi, cerco di dare il mio contributo aiutando la squadra e fornendo agli attaccanti dei palloni buoni per poter andare in porta ma allo stesso tempo mi impegno a difendere per evitare di subirli.

Chi è Piovani fuori dal campo?
Mi ritengo una persona simpatica e mi piace stare in compagnia. Quando posso, stacco dal calcio e il tempo che mi resta lo trascorro con i miei amici.

Come concili studio e calcio?
È un anno abbastanza pesante dal punto di vista scolastico perchè ho la maturità. Le mie giornate durante la settimana le trascorro tra scuola e calcio. Riesco a conciliare entrambi e mi sto togliendo delle belle soddisfazioni.

Il tuo idolo?
Per quanto riguarda il femminile Daniela Sabatino, credo sia una delle attaccanti più complete della Serie A e ho avuto anche l’opportunità di allenarmi con lei. Per il maschile ora non ne esiste uno in particolare, sono cresciuta guardando le magie di Roby Baggio a Brescia allo stadio con mio papà, oggi seguo giocatori come Cristiano Ronaldo e Cavani perché sono completi sia fisicamente, tecnicamente e sanno sempre dove sia la porta.

Il tuo sogno nel cassetto?
Personalmente il mio obiettivo sarebbe quello di giocare all’estero e prima fare un pò di esperienza in Serie A. Per quanto riguarda la nazionale spero di aver qualche occasione per poter dimostrare il mio valore.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Beatrice Piovani per averci concesso tale intervista e auguriamo a lui e al Mozzecane i migliori successi per la stagione in corso.

Nazionale Under 19 Femminile: al Torneo di La Manga Azzurrine battute dalla Svezia

Sconfitta all’esordio nel Torneo di La Manga per la Nazionale Under 19 Femminile, battuta 4-0 dalla Svezia in un match che, contrariamente a quanto lasci immaginare il risultato, è stato in equilibrio sino a metà ripresa. Sotto 1-0 all’intervallo, le Azzurrine hanno sfiorato il pareggio con Annamaria Serturini per poi subire nel finale altre tre reti.
“Abbiamo disputato un buon primo tempo – l’analisi del tecnico Enrico Sbardella – provando sempre a giocare il pallone. Loro ci hanno lasciato tenere il possesso palla, aspettandoci nella propria metà campo e colpendoci in contropiede. Hanno segnato i primi tre gol così, mentre il quarto è arrivato con una conclusione dalla distanza”.
Sabato a mezzogiorno c’è subito l’occasione di un pronto riscatto con la Francia: “Cercheremo di essere più attenti e soprattutto più furbi – sottolinea Sbardella – il risultato è bugiardo, ma può essere visto come un bel bagno di umiltà in vista dei prossimi impegni”.

Fonte: www.figc.it

Alla Cyprus Cup buona la prima: battuta l’Ungheria con i gol di Gabbiadini e Sabatino

Buono l’esordio della Nazionale Femminile alla “Cyprus Cup”. Con i gol di Melania Gabbiadini e di Daniela Sabatino, le Azzurre hanno battuto l’Ungheria 2-0 al termine di una bella gara, disputata con grande intensità soprattutto nel primo tempo. Entrambe le reti sono state realizzate nei primi 45’. Bastano 13’ all’Italia per mettere a segno la prima marcatura: gioco in verticale, scambio rapido a metà capo, con Gabbiadini che taglia e infila alle spalle del portiere. Al 24’ arriva il raddoppio: le Azzurre sfruttano la velocità di Alia Guagni, che dalla fascia crossa al centro per Sabatino che realizza sola davanti al portiere.
Un ottimo test per la squadra di Cabrini, in vista del doppio appuntamento di aprile nelle qualificazioni europee con Svizzera e Irlanda del Nord. Venerdì 4 marzo (ore 17.30 locali, 16.30 in Italia) a Larnaca è in programma la seconda sfida del torneo con la Repubblica D’Irlanda e lunedì 7 (ore 17.30 locali, ore 16.30 in Italia), sempre a Larnaca, la Nazionale Femminile affronterà l’Austria.

Fonte: www.figc.it

Torneo La Manga: per le Azzurrine prove d’Europeo con la Svezia

Seduta di allenamento questa mattina per la Nazionale Under 19 Femminile, che domani a mezzogiorno affronterà la Svezia facendo il suo esordio nel Torneo di La Manga (Spagna). Costretto a rinunciare alle infortunate Marta Mascarello e Sara Mella, il tecnico Enrico Sbardella ha convocato la centrocampista dell’Inter Milano Martina Brustia.
Le Azzurrine, impegnate dal 5 aprile in Danimarca nella Fase Elite del Campionato Europeo, se la vedranno sabato con le pari età della Francia e lunedì 7 marzo chiuderanno il torneo sfidando l’Olanda.

L’elenco delle convocate
Portieri: Francesca Durante (Fiorentina), Alessia Piazza (Lugano), Amanda Tampieri (Zaccaria);
Difensori: Lisa Boattin (Brescia), Elisabetta Oliviero (Molassana Boero), Laura Perin (Permac Vittorio Veneto), Elena Pisani (Bocconi Milano), Federica Rizza (Mozzanica), Alice Tortelli (Fiorentina), Marta Vergani (Real Meda);
Centrocampisti: Federica Cavicchia (Luzern), Alessandra Dri (Graphistudio Tavagnacco), Martina Lenzini (Brescia), Marta Mascarello (Cuneo), Sara Mella (Permac Vittorio Veneto), Flaminia Simonetti (Res Roma);
Attaccanti: Sofia Del Stabile (Graphistudio Tavagnacco), Gloria Marinelli (Grifo Perugia), Annamaria Serturini (Brescia), Martina Piemonte (Zaccaria), Costanza Razzolini (Fiorentina), Valery Vigilucci (Fiorentina).

Staff: Capo delegazione: Fiona May; Tecnico federale: Enrico Maria Sbardella; Segretario: Sabrina Filacchione; Assistente allenatore: Elena Proserpio Marchetti; Coordinatore preparatori atletici: Stefano D’Ottavio; Preparatore atletico: Simone Mangieri; Preparatore dei portieri: Claudio Del Ciello; Medico federale: Priscilla Di Sette; Fisioterapista federale: Davide Baccoli; Magazziniere: Angelo Lucantoni.

Fonte: www.figc.it

Linea Rosa: una giornata “in passerella” per le ragazze della Riviera di Romagna

Una giornata ‘in passerella’ per le ragazze della Riviera di Romagna che, domenica 6 marzo alle ore 17.30 presso il magazzino del sale “Torre” in Piazza Andrea Costa a Cervia, assisteranno alla sfilata di moda organizzata da Linea Rosa in collaborazione con la Riviera di Romagna e l’Associazione Culturale Francesca Fontana, con la presentazione della Collezione “Profumo d’Oriente”, ideata e realizzata dalla fashion designer cervese Ilenia Penso: una manifestazione di grande rilevanza alla quale la Riviera di Romagna, società da sempre attenta alla ‘difesa’ dei valori rappresentati dall’universo femminile, parteciperà con grande entusiasmo e che ha l’intento di promuovere la valorizzazione del lavoro femminile, in occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, dedicata al ricordo delle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne nel corso della storia, nonché alle violenze di cui sono state vittime nel passato come oggi. Si allega il comunicato stampa di Linea Rosa con il programma della giornata.

PROGRAMMA SFILATA DI MODA LINEA ROSA
DOMENICA 6 MARZO ORE 17:30 PRESSO MAGAZZINO DEL SALE “TORRE”
– Ore 17:30: Saluti Istituzionali
– A seguire presentazione evento da parte della Presidente di Linea Rosa Alessandra Bagnara e ringraziamento Società A.S.D. Riviera Romagna Calcio Femminile
– Sfilata di moda: presentazione capi collezione P/E 2016 ideata e realizzata dalla fashion designer cervese Ilenia Penso
– Aperitivo per i partecipanti all’evento
DURATA COMPLESSIVA EVENTO CIRCA 1 ORA E 45 MINUTI

BREVE DESCRIZIONE
L’intento della manifestazione è quello di promuovere la valorizzazione del lavoro femminile, in occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, dedicata al ricordo delle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne nel corso della storia, nonché alle violenze di cui sono state vittime nel passato come oggi.
La Collezione “Profumo d’Oriente”, protagonista della sfilata, come spiega la fashion designer Ilenia Penso, incontra il gusto del decoro antico orientale unito alle forme essenziali e pulite della nostra contemporaneità, evidenziando la composizione geometrica irregolare dei capi ricamati con motivi broccati ed orientali.

Fonte: www.rivieradiromagnacalcio.it

Greta Adami, Fiorentina Women’s: un sogno giocare nella Fiorentina. A Bari per vincere

Greta Adami, centrocampista della Fiorentina Women’s, ha parlato a Lady Radio: “Una pausa lunga, dobbiamo gestirla bene. Ci stiamo allenando con estrema attenzione e andremo a Bari per vincere. Adesso siamo poche, ci sono sette convocate in nazionale ma teniamo alto il livello degli allenamenti. Perchè Firenze? Per la vicinanza con Viareggio e da quando ho scoperto che esisteva il Firenze in Serie A era un sogno essere qui. Indossare la maglia della Fiorentina è un qualcosa di unico. A chi mi ispiro? Ho sempre seguito Pirlo, nella Fiorentina ammiro molto Borja Valero. Nella vita mi sono laureata da poco in scienze motorie e devo iscivermi per la magistrale. Sogno? Non so, intanto penso alla Fiorentina, non so cosa vorrò fare. Ci aspettano partite importanti, dovremo sfruttare lo scontro diretto Brescia-Mozzanica e poi fare bene con il Mozzanica. Dobbiamo crederci sempre”.

Fonte: www.fiorentinauno.com

Valentina Caruso, giornalista di Sky Sport: Il calcio è… donna

La giornalista di Sky Sport è esplicita: “E’ sbagliato avere pregiudizi, come spesso purtroppo succede”.
Il calcio femminile è… femminile. E in effetti basta parlarne con Valentina Caruso per averne la conferma. Certo, anche l’occhio vuole la sua parte, ma la giornalista di Sky Sport tenta subito il dribbling. “Quando ero piccola ho giocato anche io – racconta a Sportal.it –. Le bambine vanno assecondate, quando chiedono di indossare le scarpette bullonate e non le calzature da ballerina, per fare un esempio, perché si tratta di uno sport che non fa di certo perdere la femminilità. E’ sbagliato avere pregiudizi, come spesso purtroppo succede”.
La Caruso, sarda, ha ricevuto alcuni importanti incarichi.  E’ diventata componente dello staff della delegazione FIGC di Cagliari, è consulente Calcio Femminile del delegato ed è madrina del progetto Festa Femminile. “Mi ha fatto molto piacere, nel mio piccolo voglio dare una mano a un movimento che è in crescita e che meriterebbe più attenzione: per esempio non sono in tanti a sapere che nel 2014 la nazionale Under 17 è arrivata terza ai campionati del mondo. Ma è giusto partire dalla base, divertendosi fino dalla più tenera età. E giocando a calcio ci si diverte, che tu sia maschio o femmina”, aggiunge Valentina.
Il cuore della Caruso, che lavora che per Radiolina e per L’Unione Sarda, batte per il Cagliari. “La Sardegna e i sardi meritano che la squadra giochi in serie A: le due recenti battute d’arresto con Cesena e Novara non mi preoccupano: Rastelli sta svolgendo un ottimo lavoro”.

Fonte: www.sportal.it

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