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Trofeo a Roma per la lotta ai tumori

Il trofeo della UEFA Women’s Champions League è approdato a Roma per promuovere la finale 2016 a Reggio Emilia e per celebrare la settimana dedicata alle donne, la cui festa internazionale è in programma domani.
Il trofeo è stato esibito allo Stadio Olimpico prima della sfida di venerdì tra Roma e Fiorentina, dove una delegazione della Roma femminile Under 12 è scesa in campo prima del calcio di inizio. Altre ospiti della serata sono state Patrizia Panico, capitano della nazionale italiana e ambasciatrice della finale di UEFA Women’s Champions League, e le ragazze dello Sporting Locri, squadra di futsal femminile recentemente vittima di intimidazioni.
Unendo le forze con la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la fondazione Susan G. Komen per la lotta ai tumori del seno, la Roma ha organizzato una serie di eventi attraverso la Roma Cares Foundation per sensibilizzare il pubblico contro tutte le forme di discriminazione, abuso o violenza sulle donne. Nello spirito dell’iniziativa, il club darà anche un contributo materiale per migliorare la salute delle donne tramite la prevenzione.
Per dimostrare il loro impegno, la Roma e la FIGC esibiranno una versione in rosa dei loro stemmi per tutta la settimana, come fanno le squadre di NFL e di altri sport professionistici negli Stati Uniti. ‘Think Pink, Play Football’ è lo slogan che accompagna le attività di questi sette giorni dedicati alle donne.
La settimana della donna vuole anche essere un momento di riflessione sull’importanza della prevenzione per la salute femminile. Domenica, in concomitanza con le partite delle giovanili della Roma, la fondazione Susan G. Komen Italia ha offerto uno screening gratuito al seno a tutte le mamme. La Roma e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) hanno anche messo a disposizione sale mediche per visite specialistiche ed ecografie.
La finale di UEFA Women’s Champions League si giocherà il 26 maggio allo Stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia. I biglietti sono già in vendita.

Fonte: www.uefa.com

Nazionale Under 19 Femminile: l’Italia chiude il Torneo di La Manga pareggiando con l’Olanda

Il primo gol in maglia azzurra di Elisabetta Oliviero consente alla Nazionale Under 19 Femminile di agguantare in pieno recupero l’Olanda sul 2-2 e regala all’Italia il primo punto nel Torneo di La Manga (Spagna). Dopo le sconfitte con la Svezia (0-4) e con le pari età francesi (1-3), le Azzurrine riescono a rimontare per due volte le avversarie, passate in vantaggio al 21’ sugli sviluppi di un calcio piazzato. Il momentaneo pareggio è firmato in chiusura di tempo da Lisa Boattin con una pregevole punizione a giro, un gol fotocopia a quello che il difensore del Brescia aveva messo a segno lo scorso 20 settembre proprio contro le Orange per il definitivo 1-1 nell’ultimo match della prima fase di qualificazione al Campionato Europeo. Alla mezzora della ripresa l’Olanda si riporta avanti, ma nel secondo minuto di recupero è Oliviero a risolvere una mischia in area e ad evitare la terza sconfitta nel torneo.

“E’ un pareggio meritato – l’analisi del tecnico Enrico Sbardella – non meritavamo di perdere anche la terza partita. Contro Svezia e Francia ci ha girato tutto male, anche oggi stavamo giocando molto bene e ci siamo trovati sotto di un gol”. Dal 5 aprile l’Italia sarà impegnata in Danimarca nella Fase Elite dell’Europeo: “Questo torneo – sottolinea Sbardella – è molto utile per la crescita delle ragazze e permette loro di fare esperienza in campo internazionale. In vista della Fase Elite siamo rassicurati dal secondo tempo giocato con la Francia e dalla gara di oggi, ma dovremo organizzarci meglio per cercare di far bene sin dalla prima partita”.

Fonte: www.figc.it

Festa della donna, ecco il derby d’Italia di calcio femminile

Per la prima volta in campo tante campionesse: da Patrizia Panico a Camilla Meroni, da Federica Cappella a Giulia e Giada Di Camillo, e tante calciatrici coordinate dal team manager della SS Lazio Monica Caprini, unica società in Italia che insieme alla Fiorentina ha già un settore femminile. A dare il calcio d’inizio, il Segretario Nazionale del Dipartimento Calcio Femminile della LND-FIGC, Patrizia Cottini. Le donne per le donne, per dare un senso nuovo alla festa della donna.
«Siamo orgogliose di unire per la prima volta Milano e Roma – hanno commentato Camilla Meroni e Federica Cappella, responsabili del Progetto Tukiki che sbarcherà a Roma per la prima volta grazie all’onlus APAS– nella convinzione che lo sport rimanga uno degli strumenti più efficaci per “fare squadra” contro le barriere fisiche e sociali». Tante le associazioni che hanno aderito al fianco di Diana Stefani promotrice di questo progetto che gia da due anni cerca di sensibilizzare contro ogni forma di violenza fisica e mentale. “Proprio per abbattere certi pregiudizi sulle calciatrice – spiega Diana Stefani presidente Apas – abbiamo deciso di unire il calcio ad una selezione romana di un concorso di bellezza che arriva direttamente da New York, perchè per noi calcio femminile è spesso anche sinonimo di bellezza e femminilità, dimostriamo che le donne vanno sempre rispettate e amate” Tante le associazioni che scenderanno in campo al fianco del progetto: Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Associentauri Calcio Vip.
Sulla panchina un Mister d’eccellenza, il “COBRA“ Sandro Tovalieri (che proprio in questi giorni ha ricevuto il prestigioso Premio Antonio Ghireli della FIGC per la sua biografia, realizzata dalla giornalista Susanna Marcellini). Ad arbitrare, l’attore Enio Drovandi con altri colleghi dell’ASI. Madrina ufficiale e presentatrice della serata: la giornalista e conduttrice Rai, Alda D’eusanio. L’appuntamento è per lunedì 7 marzo presso il Palavalente in via Compagna 15 Roma calcio d’inizio ore 19.30.

Fonte: www.tuttosport.com

Nazionale Under 19 Femminile: oggi le Azzurrine affrontano l’Olanda nel Torneo di La Manga

Terzo e ultimo impegno oggi nel Torneo di La Manga (Spagna) per la Nazionale Under 19 Femminile, che a mezzogiorno affronterà le pari età dell’Olanda per cercare di conquistare il primo successo nella competizione.
Dopo la sconfitta all’esordio con la Svezia (0-4), sabato le Azzurrine sono state infatti battute anche dalla Francia: 3-1 il risultato finale, con le autoreti di Elena Pisani e Federica Rizza e il gol della bandiera messo a segno nella ripresa da Annamaria Serturini.

Fonte: www.figc.it

Verso la Fase Elite dell’Europeo: “Azzurre per un giorno” fa tappa a Cesenatico

Domani, martedì 8 marzo, nel giorno tradizionalmente dedicato alle donne, si svolgerà a Cesenatico la quarta edizione di ‘Azzurre per un giorno’, format della FIGC che ha come obiettivi principali la promozione e lo sviluppo del Calcio Femminile e la conoscenza e il consolidamento dei valori legati alla maglia azzurra.
In occasione del raduno della Nazionale Under 17 Femminile, impegnata nei prossimi giorni in Romagna nella Fase Elite del Campionato Europeo, quaranta giovani calciatrici di età compresa tra gli 8 e i 14 anni avranno l’opportunità di trascorrere una giornata in compagnia delle Azzurrine.
Sarà presente anche un ospite d’eccezione: il trofeo della UEFA Women’s Champions League. Questa edizione di ‘Azzurre per un giorno’ sarà infatti una ‘special edition’ dedicata alla Champions League Femminile, costituendo una delle tappe del percorso verso la Finale che si disputerà il prossimo 26 maggio allo Stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia.

Fonte: www.figc.it

La Top Ten 2015 degli stipendi delle calciatrici

Il fatto che il calcio femminile non sia in alto svolto in maniera professionale, inteso come stipendi, non significa che nel resto del Mondo si sia conquistato il rispetto che merita. E la Top Ten 2015 degli stipendi delle calciatrici lo dimostra.
Seppure non vengano raggiunte le vette toccate da Messi, Neymar e Cristiano Ronaldo, praticare il calcio in rosa può significare, in certi casi, strappare un buon ingaggio. Di seguito la Top Ten in dollari: le cifre non includono altre fonti di guadagni che, nel caso di alcune giocatrici (vedi Hope Solo), vedono gli sponsor lottare a suon di dollari pur di accaparrarsi l’esclusiva.

1 Alexandra “Alex” Morgan $450.000 USA
2 Marta Vieira $400.000 Brasile
3 Abby Wambach $200.000 USA
4 Heather Mitts $150.000 USA
5 Nicole Banecki $90.000 Germania
6 Amandine Chantal Henry $70.000 Francia
7 Nilla Fischer $67.500 Svezia
8 Hope Solo $65.000 USA
9 Laure Boulleau $60.000 Francia
10 Jonelle Filigno $60.000 Canada

Nutrizione: perché è un rischio bere poca acqua.

Sai che cosa bevi? Parlando di errori a tavola pensiamo sempre al cibo, ma molti sbagli si commettono bevendo: sono quelli di cui ci accorgiamo meno, eppure incidono sul rischio di malattie come ictus e diabete, obesità e carie, demenza e malattie cardiovascolari. Lo hanno spiegato Kiyah Duffey e Brenda Davy del Virginia Tech presentando l’ Healthy Beverage Index sulle pagine del Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics . Messo a punto per valutare quanto siano sane le scelte in materia di liquidi consumati quotidianamente, è un test che attraverso un punteggio da zero a cento dà un’idea abbastanza precisa delle cattive abitudini da correggere. Più punti si ottengono, più si beve in modo salutare. «Nel nostro campione, di circa 16 mila volontari, l’indice medio è attorno a 60 punti; se si arriva a 70, scende di circa il 36% il rischio di obesità e sovrappeso e si riduce anche la probabilità di avere glicemia e colesterolo alti, ipertensione, elevati livelli di marcatori dell’infiammazione nel sangue».

La scarsa idratazione
Come si «guadagnano» i punti dell’ Healthy Beverage Index ? Innanzitutto bevendo a sufficienza: un errore comune rilevato dalle due statunitensi è la scarsa idratazione, confermata anche da questa parte dell’oceano dalle ricerche di Nutrition Foundation of Italy , come spiega Andrea Poli presidente NFI e membro dell’ European Hydration Institute.
Una nostra indagine in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale, i cui risultati sono in corso di pubblicazione, dimostra come due terzi della popolazione sappia che la “quota” di liquidi raccomandata sarebbe di circa due litri al giorno. «La maggioranza – dice Poli – afferma di berne uno e mezzo, in realtà “contando i bicchieri” emerge che gli adulti bevono in media un litro di liquidi al giorno, sommando acqua e altre bevande».
Decisamente troppo poco per non rischiare danni da disidratazione, soprattutto in alcune situazioni . Conforta scoprire che in Italia l’apporto idrico quotidiano deriva per due terzi dall’acqua: i dati raccolti con l’ Healthy Beverage Index mostrano invece che negli Stati Uniti tanti introducono troppe calorie con le bevande perché fanno un uso smodato di bibite zuccherate. Da noi per fortuna non è così.

Cosa contengono tè, caffè e bibite
«Dopo l’acqua le bevande più diffuse sono tè e caffè, latte, poi bibite e succhi di frutta – dice Poli –. I cosiddetti soft drink (cola, gazzosa e simili, ndr) sono più consumati dai giovani, ma anche nella fascia d’età dai 18 ai 35 anni non si superano in media le due lattine a settimana. Quanto ai succhi, quelli fatti al 100% di frutta sono nutrizionalmente del tutto assimilabili a un frutto intero». «Certo, le bevande diverse dall’acqua hanno un “peso” diverso sulla salute – interviene Ginevra Lombardi Boccia, ricercatrice del Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione del CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria) -. Con tè e caffè per esempio non bisogna esagerare, perché contengono alcaloidi che possono avere effetti negativi; le bibite vanno consumate con moderazione perché hanno spesso troppi zuccheri che fanno ingrassare e aumentano anche il rischio di carie. In una lattina si può trovare il corrispettivo di sette cucchiaini da tè di zucchero: esagerare senza accorgersene è facile, anche perché un liquido è meno saziante di un cibo solido e basta poco per introdurre, bevendo, troppe calorie “vuote” cioè prive di valore nutrizionale. E anche zuccherare molto tè e caffè provoca le stesse conseguenze sfavorevoli».

Per chi ha problemi di diabete e sovrappeso
Come sempre, dovrebbe comandare il buonsenso: «Detto che l’acqua deve essere la bevanda principale, la varietà favorisce l’idratazione – sottolinea Poli -. Chi non ama il gusto troppo “liscio” dell’acqua può bere di più grazie a tè, succo d’arancia, tisane: gli anziani per esempio, che sentono meno la sete e mangiano poca frutta, possono scegliere succhi al 100 per cento di frutta per raggiungere il fabbisogno idrico quotidiano. Bisogna poi prendere atto delle preferenze e rispettarle: se amiamo il dolce possiamo concederci, con moderazione, qualche bevanda zuccherata o magari optare per quelle a zero calorie con dolcificanti sintetici, visto che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare li ha giudicati sicuri e che non sembrano neppure indurre un aumento dei consumi di altri cibi dolci. Questo vale per chi non ha problemi di salute come sovrappeso o diabete: se invece i problemi ci sono occorre seguire le indicazioni del medico anche in materia di bevande».
L’obiettivo resta una giusta idratazione. «Un buon modo per arrivarci è abituarsi a bere lontano dai pasti. Per andare oltre i soliti due o tre bicchieri d’acqua a pranzo o a cena: tenere a portata di mano una bottiglia d’acqua è sempre una buona abitudine per tutti», conclude Lombardi Boccia.

Conflitti di interesse
Da diversi anni “Corriere Salute” chiede agli esperti intervistati di dichiarare i propri conflitti d’interesse in merito ai temi trattati quando sono molto delicati o controversi. Tale dichiarazione è obbligatoria nelle riviste scientifiche e non deve essere motivo di giudizio negativo, anzi. I conflitti d’interesse nel mondo scientifico sono in gran parte inevitabili, perché la ricerca richiede fondi. Chi dichiara da chi è stato finanziato o retribuito per prestazioni professionali dichiara implicitamente che non ha nulla da nascondere. Ecco i conflitti d’interesse dichiarati per questo articolo. Andrea Poli è Presidente di NFI, associazione non-profit parzialmente supportata da grandi aziende del mondo alimentare. Sul tema dichiara comunque di non avere alcun conflitto di interesse diretto. Ginevra Lombardi-Boccia, intervistata in merito a Linee guida per il consumo di acqua, dichiara di non avere conflitti di interesse in merito ai temi affrontati nell’intervista.

Fonte: www.corriere.it/salute/nutrizione

La Ludos Palermo è promossa in serie B!

Al 91′ le ragazze della Ludos svestono le maglie della serie C ed indossano quelle riportanti l’effige della serie B inneggiante al pronto ritorno della Ludos nella seconda serie nazionale. La grande festa ha avuto il la’ grazie alla rotonda vittoria conseguita per 0-8 a Paceco ; il risultato finale non lascia certo dubbi sull’andamento della gara, ma per onore di cronaca è giusto riportare le difficoltà di carattere ambientale per il forte vento che soffia alle spalle delle palermitane che a parte ciò sembrano girare un po’ a vuoto inizialmente per l’importanza della partita ai fini della promozione.
Così passando per due legni colpiti da Priolo dalla media distanza si deve aspettare il 29′ per potere spezzare l’inerzia del risultato: Buttacavoli,da vero faro avanzato della Ludos, appena ricevuta palla entra in area e calcia disegnando una parabola che termina alle spalle del portiere proteso in tuffo. Fino alla fine della prima frazione le ragazze palermitane pur mantenendo sempre il controllo delle operazioni non riescono ad incidere più di tanto. Fruttuoso sicuramente è risultato l’operato di mister Moschera che nell’intervallo catechizza le sue giocatrici così da mandare in campo nel secondo tempo un’altra formazione pur non effettuando una sola sostituzione in questo frangente.
E i risultati di codesta opera psicologica sono sotto gli occhi di tutti con Giaimo e compagne che imperversano nella ripresa sulle avversarie seppellendole sotto il peso di sette gol; così’ dopo appena 2′ e’ ancora il bomber palermitano, top score del campionato, che si porta in palleggio a spasso la difesa locale ed entrata in area scorge il portiere nella terra di nessuno e la supera con una millimetrica palombella; la stessa Buttacavoli al 38′ realizzerà’ il tris. Prima di questo gol ci sono le gioie di La Cavera al 12′ che segna sul secondo palo con un tiro a giro, di Priolo al 17′ che segna di potenza a termine di una caparbia azione personale che le permette di superare un paio di difensori (si ripeterà con le stesse modalità’ al 38′), e di Pomara abile a sfruttare un errore della difesa del Paceco al 20′.
La gara si chiude al 40′ con un gol molto bello nello sviluppo e nella finalizzazione: palla giocata centralmente da Intravaia, appena oltre il centrocampo, che serve sulla fascia sinistra La Cavera che porta a spasso il difensore, lo supera in dribbling e raggiungendo il fondo mette al centro una palla arretrata che trova appostata al centro area Pomara che mette in rete di precisione. Al fischio finale si libera la gioia di un manipolo di atlete che hanno messo in campo oltre a muscoli tecnica e testa anche un grande cuore che le ha condotte a raggiungere quell’obiettivo che poteva sembrare di facile raggiungimento, ma proprio per questo lastricava la strada che conduceva alla serie B di insidie e trappole.
Complimenti inoltre alla dirigenza che ha sempre protetto le proprie ragazze da tutte le difficoltà indicando la strada maestra; al Mister Moschera, alla prima esperienza nel femminile, che si è sempre disimpegnato egregiamente crescendo alla pari della sua squadra di partita in partita; al Preparatore Atletico Faraci alla prima esperienza da primo “erogatore di energia muscolare e polmonare” cresciuto sotto l’esperienza maturata la scorsa stagione alla “corte” di Mister Licciardi, allenatore storico della Ludos, che non ha lesinato ad inizio stagione valide indicazioni pure al collega Moschera per muovere al meglio i primi passi nel mondo del calcio femminile realtà sempre crescente; e per finire, ma non certo perché meno importanti, i genitori di queste calciatrici sia giovani che esperte supportate in tutto dalle famiglie consapevoli del sacro ardore che muoveva la volontà’ dei propri figli nel coronamento di quello che rappresentava il sogno di queste ragazze. Complimenti a tutti.

Fonte: www.sportdelgolfo.com

Panchina d’Oro femminile: il premio all’allenatrice del Brescia

Una “Panchina d’Oro” da Coverciano è già sulla strada per Brescia: il prestigioso riconoscimento assegnato dal Settore Tecnico della Figc andrà a Milena Bertolini, allenatrice del Brescia Calcio femminile. Domani si terrà nel centro toscano la cerimonia per celebrare e premiare i migliori allenatori della scorsa stagione sia nel calcio professionistico maschile che nei due massimi campionati femminili.
L’evento sarà preceduto dal tradizionale corso d’aggiornamento per allenatori che stavolta avrà come relatore David Moyes, tecnico scozzese alla guida dell’Everton per 12 anni e successivamente del Manchester United e della Real Sociedad. A margine verranno proclamati i migliori allenatori della passata stagione per la Serie A (Panchina d’Oro), Serie B (Panchina d’Argento) e Lega Pro (Panchina d’Oro Lega Pro) in base ai voti degli stessi colleghi presenti. Saranno inoltre premiati anche i migliori tecnici della A e B femminile già decretati durante il corso di aggiornamento organizzato dall’Aiac a fine maggio 2015. Bertolini ha trionfato in Coppa Italia e Supercoppa. Panchina d’Argento per Federica D’Astolfo, allenatrice della Reggiana.

Fonte: www.ilgiorno.it

Women’s Champions League: on line il sito dedicato alla finale di Reggio Emilia

Sono online da oggi la pagina Facebook ufficiale dell’evento ‘UEFA Women’s Champions League Final – Reggio Emilia’ e il sito dedicato www.UWCLfinal.com, che rappresentano il punto di riferimento per i tifosi e gli appassionati che vogliono essere costantemente aggiornati sulle numerose iniziative che si susseguiranno fino al giorno della finale della UEFA Women’s Champions League in programma il prossimo 26 maggio allo Stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia. Sul sito, che ha un’ampia sezione dedicata a video e immagini, sarà possibile anche acquistare i biglietti per assistere alla gara.

Fonte: www.figc.it

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