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Intervista di Antonio Genovese a Nazzarena Grilli

Ciao Nazzarena, ci conosciamo ormai da diversi anni ma è sempre un piacere ritrovarsi e parlare con te di calcio. Hai vinto da calciatrice ed allenatrice del Fiammamonza oltre ad aver ottenuto risultati importanti con: Milan, Brescia, Bocconi e Mozzanica ed è difficile porti qualche domanda ma… lo farò.
Il Mozzanica, negli ultimi anni è andato in crescendo a livello di risultati…quanto senti di tuo?
Ciao Antonio, dal momento che sono stata contattata dalla società si è pensato di far fare un salto di qualità con un progetto è un percorso ben preciso, cercando di valorizzare le giocatrice del vecchio gruppo e con inserimento giocatrici nuove di qualità ed esperienza. Io ho cercato soltanto di far capire , l’importanza di essere atleta a 360 gradi. Devo comunque ringraziare la società che ci ha messo nelle condizioni di attuare il nostro progetto.

A giocatrici esperte come: Gritti, Stracchi, Bartoli, Iannella, hai aggiunto altrettanta qualità con giovani già affermate come: Giacinti, Rizza, Giuliano, Mason e Galli solo per citarne alcune….come pensi si stiano comportando quest’ultime nell’assimilazione di nuovi schemi ed in fase di integrazione con le “senatrici” della squadra?
Credo che la fortuna di giocatrici giovani che tu hai citato sia quella di incontrare nella propria strada giocatrici di un tale spessore e valore che consentono alle giovani di crescere e arricchire il proprio bagaglio e di conseguenza a migliorarsi.


La tua squadra è a trazione anteriore grazie alle qualità di Scarpellini, Iannella, Mason e Giacinti, solo per citarne alcune.

Con giocatrici che si spingono così in avanti, non temi le ripartenze delle squadre avversarie?
Quest’anno siamo partite con un 4-3-1-2 per poi passare dopo l’infortunio di Giuliano ad un 4-3-3; ma a prescindere dal modulo abbiamo nelle partite disputate finora fatto sia in fase offensiva che in fase difensiva un buon lavoro e trovato equilibrio, per quanto riguarda le ripartenze avversarie a volte credo siano la conseguenza di una squadra che si espone più in fase offensiva, perché l’obbiettivo è quello di giocare per vincere tutte le partite.

Ricordo, quando entrambi eravamo in Bocconi, quanto pretendevi dalle tue ragazze anche in allenamento e, giustamente, ti arrabbiavi se in partita vedevi cali di concentrazione anche a risultato apparentemente tranquillo… un po’ alla Capello per fare un paragone col maschile…augurandoti di ottenere lo stesso numero di successi, ti rivedi un po’ nel suo modo di interpretare il calcio?
Si è vero…non so se posso paragonarmi a Capello di certo mi piacciono allenatori con carattere e personalità che diano un’impronta importante alla propria squadra. Io sono esigente perché se ci si pone un obbiettivo la strada è una sola… La cultura dell’alibi non fa parte del mio modo di essere… E cerco di far capire alle mie giocatrici che il temperamento la forza di volontà ti permettono di arrivare dove molte volte il talento non arriva…

Giacinti, quest’anno sembra essere esplosa definitivamente ma per chi ha avuto modo di ammirarla giovanissima, e lo è ancora giovane, all’Atalanta ricorderà che di gol ne ha sempre fatti però…ora è più cinica sotto porta, si muove maggiormente per cercare la palla, fa più movimento senza palla, gioca più per la squadra e la squadra sa che dandole la palla ha buone possibilità di fare gol. Hai fatto fare esercizi specifici facendole scoprire ulteriormente le sue qualità o, è la naturale conseguenza di una maturazione calcistica?
Giacinti e’ un talento naturale che in questi due anni è cresciuta tantissimo insieme alle squadra, e’ una ragazza umile generosa che ha preso consapevolezza e autostima dei suoi mezzi..Si è’ cercato di lavorare sotto alcuni aspetti tecnici e tattici, ha voglia di migliorarsi si allena sempre con grande attenzione e dedizione.. e sono sicura che abbia ancora margini di miglioramento..e’ una predestinata…

E’ dura lasciare qualcuna fuori dall’esser nominata ed allora ti chiedo quanto e se possono dare ancora di più Galli e Giuliano nonostante la giovane età
Il Mozzanica e’ una società che ha investito su giocatrici giovani e di talento ..e’ sempre difficile scegliere ma credo Subire delle scelte faccia parte di un percorso di crescita di una calciatrice.. Comunque Giuliano e Galli sono il futuro di questo movimento …

Sei soddisfatta dell’atteggiamento mentale delle ragazze che sanno di poter raggiungere un traguarso storico per la società, e per loro, o temi cali di tensione, di concentrazione, specie in fase di possesso per chi non partecipa all’azione ma che potrebbe farsi trovare impreparata davanti a ripartenze?
Credo che in questi due anni siamo cresciute tantissimo sotto l’aspetto mentale e approccio alle partite.. Le ragazze hanno la consapevolezza che quest’anno c’è la possiamo giocare con le nostre rivali in questo appassionate campionato… Credo che ce la metteremo tutto perché il Mozzanica possa arrivare più in alto possibile …per la società per i dirigenti e soprattutto per il nostro Presidente…

Ringrazio Rudy Trolli, Addetto Stampa del Mozzanica per l’opportunità concessami e Mister Grilli per la disponibilità.

Fonte: www.asdmozzanica.it

Ultimo esame per le Azzurrine, basta un pari con la Finlandia per volare all’Europeo

Si respira euforia nel ritiro della Nazionale Under 17 a Cesenatico, ma anche massima concentrazione, con la consapevolezza che bisogna superare ancora un ostacolo prima di poter festeggiare la qualificazione alla Fase Finale del Campionato Europeo in programma a maggio in Bielorussia. Il giorno dopo il successo con l’Olanda (2-0), la Nazionale è tornata ad allenarsi in vista dell’ultima sfida del girone della Fase Elite in programma domenica alle ore 11 allo Stadio ‘Bruno Benelli’ di Ravenna (diretta streaming sui siti www.figc.it e www.vivoazzurro.it). Le Azzurrine dovranno vedersela con la Finlandia che, grazie al successo di misura sulla Grecia, è ancora in corsa per la qualificazione. La squadra guidata da Rita Guarino ha a disposizione due risultati su tre per chiudere il girone al primo posto in classifica e potrebbe passare il turno anche perdendo. Ma in questi casi è meglio non fare calcoli, come confermano Arianna Caruso e Alice Regazzoli, entrambe a segno contro l’Olanda.

“Con la Finlandia dovremo stare molto attente – avverte Regazzoli – senza fare conti e pensando sempre e solo alla vittoria. A volte non riusciamo a mantenere la giusta concentrazione per novanta minuti, ma ci mettiamo sempre tanta grinta e non molliamo mai”. Dopo la rete messa a segno contro la Grecia, la centrocampista dell’Inter Milano si è ripetuta realizzando il 2-0 nel match con l’Olanda: “Due partite e due gol, chi l’avrebbe mai detto. Come importanza non ho dubbi, quello con l’Olanda è stato liberatorio, stavamo soffrendo la pressione delle olandesi e la nostra esultanza correndo verso la panchina lo conferma”.

A mettere subito in discesa la gara con la nazionale Orange ci ha pensato Arianna Caruso che, dopo un paio di minuti, ha risolto una mischia in area realizzando il gol del momentaneo 1-0: Segnare il gol con l’Olanda è stata una gioia indescrivibile – confessa la centrocampista della Res Roma – la maglia azzurra ti dà delle emozioni uniche. Le nostre aspettative sono alte, sogniamo di disputare il Mondiale, ma restiamo con i piedi per terra e giochiamo gara dopo gara per staccare il pass che ci può portare alla Fase Finale dell’Europeo”. Tra i segreti di un gruppo così affiatato c’è il forte legame che si è instaurato con il tecnico Rita Guarino: “Il Mister ci ha fatto crescere tantissimo, sia tatticamente che a livello di squadra. Comprende i nostri problemi e ci trasmette al tempo stesso la carica giusta”.

Risultati e classifica della Fase Elite del Campionato Europeo Under 17 Femminile

1ª Giornata (15 marzo)
ITALIA-Grecia 4-1
Finlandia-Olanda 0-2

2ª Giornata (17 marzo)
ITALIA-Olanda 2-0
Finlandia-Grecia 1-0
ClassificaITALIA 6 punti, Olanda e Finlandia 3, Grecia 0

3ª Giornata (20 marzo)
ITALIA-Finlandia (ore 11 – Stadio ‘Bruno Benelli’ di Ravenna)
Olanda-Grecia (ore 11 – Stadio ‘Germano Todoli’ di Cervia)

Serie A: Fiorentina-Mozzanica match clou, Brescia e Verona per i 3 punti

La sedicesima giornata del campionato di calcio femminile di Serie A, la quinta del girone di ritorno, propone un menù ricco di sfide interessanti a partire dal match di cartello dello Stadio “Delle due Strade” di Firenze tra la Fiorentina e il Mozzanica. Un incontro di grande importanza per la lotta “Scudetto” che vede attualmente le orobiche in testa con 36 punti in coabitazione con il Brescia e le viola distanziate di 3 punti in terza posizione. Dopo il pareggio 1-1 nel derby con le leonesse, le ragazze di Nazzarena Grilli si troveranno ad affrontare un altro scontro diretto di grande difficoltà. “Sarà una gara difficilissima, un’autentica battaglia – ammette Alessia Gritti, tra le migliori della compagine della Grilli –  Per loro la vittoria vorrebbe dire secondo posto e pertanto dobbiamo aspettarci una squadra che darà il massimo, supportata dal proprio pubblico. Noi faremo altrettanto perché vogliamo restare in vetta. Sarà dura sotto tutti gli aspetti, ma noi vogliamo affrontare questa gara come abbiamo affrontato il Brescia, dando tutte il 100% e più, per fare un bel regalo al nostro Presidente”. Un confronto che vede fronteggiarsi la prima e la terza difesa del campionato ed il terzo e quarto attacco del torneo. Due squadre che hanno nell’equilibrio tattico ed in due grandi finalizzatrici la propria forza: da un lato Valentina Giacinti, capocannoniere della Serie A con 27 reti all’attivo e una media realizzativa quasi di due goal a partita, e dall’altro l’inossidabile Patrizia Panico (17 marcature) e riferimento offensivo per le gigliate dal punto di vista tecnico e psicologico. Un match, pertanto, aperto a qualsiasi risultato che potrebbe stravolgere l’attuale graduatoria generale.

Chi potrebbe approfittarne, in questo senso, sono Brescia e Verona attese da dei confronti non impossibili, rispettivamente in trasferta contro Sudtirol ed in casa con Bari Pink Sport Time. La squadra di Milena Bertolini punterà decisa ai 3 punti sul campo  delle tirolesi per tentare una mini-fuga sfruttando il trio delle meraviglie Barbara Bonansea, Daniela Sabatino e Cristiana Girelli fondamentali non solo per l’apporto realizzativo (35 segnature in tre) ma anche per il sostegno morale nei momenti topici delle partite. Sarà necessario, dunque, un approccio fin da subito convinto ed aggressivo per non commettere gli stessi errori della trasferta di Bari di qualche settimana fa. Fondamentale anche l’incontro allo Stadio Olivieri di Verona dove l’Agsm è in cerca del successo perduto, dopo aver ottenuto un solo punto in due partite. La sconfitta interna con il Tavagnacco e il pareggio di Roma contro la Res sono stati episodi negativi nel percorso della banda di Renato Longega, desiderosa di ritrovare se stessa e non perdere ulteriore terreno dalla testa. Sono attualmente quattro le lunghezze che separano le veronesi dal duo (Mozzanica e Brescia) in vetta alla graduatoria e la vittoria è un dovere per conservare intatti i propositi di scudetto.

Chi vuol continuare a stupire è il Tavagnacco di Sara Di Filippo che, dopo il successo contro il Verona, vuol continuare a sognare per ambire a posizioni sempre più prestigiose. Attualmente in quinta posizione (28) le friulane dovranno vedersela con il San Bernardo Luserna che sul proprio campo vanta un andamento tutt’altro che entusiasmante (1 vittoria in sette incontri tra le mura amiche). Un dato che potrebbe fornire ulteriori certezze alle gialloblu che però, proprio per eccesso di confidenza, non sono riuscite ad esprimere le proprie potenzialità contro avversari sulla carta alla portata. La sfida sul campo delle piemontesi è un ulteriore banco di prova per le ragazze di Di Filippo, in cerca di un’affidabilità a lungo termine. A chiosa, sfida per le zone di media-bassa classifica tra S.Zaccaria-Vittorio Veneto e Res Roma-Riviera Di Romagna.

Fonte: www.oasport.it

Le life skills e il calcio

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato dieci capacità (Life Skills) che consentono alla persona di acquisire un comportamento efficace e versatile al fine di fronteggiate le sfide e le richieste della vita quotidiana mantenendo, quindi, un livello psicologico elevato. Le Life Skills sono capacità cognitive, emotive e socio-relazionali e attraverso lo sport vengono apprese, sviluppate e sono utili all’atleta per affrontare le sfide che la vita presenta loro.

Queste caratteristiche sono:
Decision Making (la capacità di prendere decisioni) è la capacità di elaborare una decisione valutando le differenti opzioni e le conseguenze delle scelte. (Ad esempio durante la partita è importante la capacità di decidere, in modo rapido, a chi passare il pallone).

Problem Solving (la capacità di risolvere i problemi) ossia di affrontare i problemi in modo costruttivo. I problemi se non affrontati, lasciati irrisolti, possono creare stress e tensioni fisiche. (Ad esempio la capacità della squadra di rimontare dopo un goal subito)

Creatività: il pensiero creativo aiuta a guardare oltre, anche quando non viene identificato nessun problema e non ci sono decisioni da prendere. Ad esempio Steve Jobs dell’apple lui ha avuto la visione che tutte le persone dovessero avere un personal computer che potesse collegarsi col mondo, a quell’epoca era impensabile una cosa del genere. (Ad esempio la capacità dell’attaccante di compiere un’acrobazia per fare goal)

Senso critico: è l’abilità ad analizzare le informazioni in maniera obiettiva senza lasciarsi offuscare dalle emozioni. (Ad esempio quando un giocatore compie un errore in campo).

Comunicazione efficace: sapersi esprimere sia sul piano verbale che sul piano non verbale con modalità appropriate in base alla situazione. Essere capaci di manifestare i propri bisogni, desideri, paure e essere capaci in caso di necessità di chiedere aiuto e consiglio.

Capacità nelle relazioni interpersonali: interagire con gli altri in modo positivo. Favorendo il sostegno sociale.

Autoconsapevolezza: consapevolezza di sé, delle proprie risorse e debolezze. Sviluppare queste potenzialità aiuta a conoscere quando si è stressati o quando ci si sente sotto pressione. È il prerequisito per una per una comunicazione e per sviluppare l’empatia verso gli altri. (Ad esempio quando un giocatore riconosce e comunica all’allenatore e alla squadra di non essere al 100% della forma fisica).

Empatia: è la capacità di immedesimarsi in un’altra persona anche in situazioni con le quali non si ha familiarità. Importante per stabilire buone relazioni con gli altri e favorire il sostegno.

Gestione delle emozioni: implica prima di tutto il riconoscimento delle proprie e altrui emozioni e come queste possano influenzare le decisioni e i comportamenti. Le emozioni intense come la rabbia e il dolore possono essere fattori che non permettono una visione oggettiva della situazione.

Gestione dello stress: consiste nel riconoscere le fonti di stress nella vita quotidiana. Se vengono riconosciute eventualmente si possono prendere dei provvedimenti per imparare a rilassarsi.

Attraverso il cacio la ragazzina impara:
• a darsi degli obiettivi e rispettarli, utilizzando strategie adeguate per raggiungerli,
• a gestire la soddisfazione derivante dai successi, ma anche la frustrazione derivata da una sconfitta, sapendola riutilizzare come uno strumento di crescita,
• a vivere con gli altri coetanei, socializzando e cooperando con il gruppo aiutandosi reciprocamente, ma allo stesso tempo essere autonomo,
• a gestire in modo ottimale il tempo e l’impegno nelle altre attività quotidiane (es. studio)
• a conoscere e gestire le proprie emozioni come ad esempio l’ansia e lo stress.
Il calcio, se svolto in modo sano, permette alla ragazza non solo di apprendere e crescere dal punto di vista motorio e tattico, ma anche da un punto di vista psicologico e relazionale. Queste capacità saranno utili alla ragazza  nei diversi contesti di crescita.

Cavallone Monica
Psicologa e consulente in Psicologia dello Sport
collaboratrice di Mente & Sport – www.mentesport.net

Quelle che il calcio: la prima puntata con Vanessa Nagni

E’ partita la trasmisisone di Raisport dedicata al calcio femminile. Quelle che il calcio sarà un viaggio lungo otto puntate che accenderà finalmente i rillettori sulle protagoniste de L’Altra Metà del Calcio. Il canale sportivo della TV di Stato conferma il suo impegno in favore della disciplina aggiungendo alle dirette della Champions League ed alla finestra aperta su 90° Minuto di B un format interamente dedicato ai campionati di vertice del calcio femminile. Grazie alla collaborazione delle società, di San Marino RTV e di Professione Calcio, ogni settimana RaiSport proprorrà i riflessi filmati del campionato di Serie A, interviste ed ospiti in studio, con particolare attenzione alle calciatrici. In studio il conduttore Luca Pisinicca, storica voce delle telecronche Rai dedicate al calcio femminile, con il commento tecnico dell’ex azzurra Katia Serra. A tenere a battesimo Quelle che il calcio è intervenuta Vanessa Nagni, bandiera della Res Roma. Prossimo appuntamento giovedì 24 marzo alle 16.50, in diretta su Raisport 2.

Fonte: www.lnd.it

Reggiana Calcio Femminile, buon test contro il Brescia Femminile

Neanche il tentativo di pioggia ha disturbato la giornata di festa per l’inaugurazione del nuovo manto erboso del comunale di San Rigo. Dal taglio del nastro con la presenza del sindaco della città Luca Vecchi, alla presenza in doppia veste di Milena Bertolini, allenatrice del Brescia e Presidente della Fondazione dello Sport che con orgoglio ha illustrato i lavori svolti su questa struttura.
Poi in campo la sfida improponibile a livello tecnico tra il Brescia primo in classifica in serie A e nei quarti di finale di Champions contro il Wolfsburg e la Reggiana che dignitosamente milita in serie B. La sfida tra le panchine, quella d’oro di Milena Bertolini e quella d’argento di Federica d’Astolfo. Il campo è perfetto, esalta le giocate delle due squadre. Si fa qualche esperimento ma si fa anche sul serio. La Reggiana alla fine perde 7-4 ma ad inizio ripresa ci si trova sul 3-3 anche perché Sara Orlandini fa impazzire la difesa del Brescia con una tripletta.
Non ci sarà l’agonismo delle partite ufficiali ma il campo di San Rigo “mette le ali”. Da parte granata c’è gloria anche per Sara Tardini a segno su calcio di rigore.
Per il Brescia si inseriscono alla voce “marcatrici” Bonansea, Tarenzi, Mele, Girelli, Alborghetti, Serturini e ancora Girelli.
Le troveremo in una dimensione internazionale mercoledì prossimo sul difficile campo del Wolfsburg, intanto hanno onorato un bel pomeriggio di calcio rendendosi testimoni di come a Reggio Emilia ci sia ancora la possibilità di giocare su campi di calcio belli e che ripagano lo spettacolo offerto dalle squadre protagoniste.

Reggiana scesa in campo inizialmente con Lugli, Balda Zubiri, Costantino, Bursi, Corradini, Prati, Orsi, Halitjaha, Orlandini, Tardini, Faragò. Nella ripresa sono entrate Trouchè, Imprezzabile, Maretti, Castagneti, Cocconi, Sacchi e Galvani

Fonte: www.acreggianafemminile.it

Cervia fa festa con le Azzurrine: battuta anche l’Olanda, l’Europeo è a un passo

La Romagna si colora d’azzurro e dopo Ravenna tocca a Cervia far festa con le ragazze della Nazionale Under 17, che battono 2-0 l’Olanda mettendo una seria ipoteca sulla qualificazione alla Fase Finale dell’Europeo. Dopo il 4-1 nel match d’esordio con la Grecia, la squadra guidata da Rita Guarino si ripete superando anche le pari età olandesi e l’abbraccio corale in mezzo al campo al triplice fischio finale fotografa perfettamente lo stato d’animo delle Azzurrine, consapevoli che sarà sufficiente un pareggio nell’ultima sfida di domenica con la Finlandia per chiudere il girone al primo posto e volare a maggio in Bielorussia per la Fase Finale.
Allo Stadio ‘Germano Todoli’ di Cervia, davanti a oltre 400 spettatori, l’Italia trova subito il gol del vantaggio, rischia in un paio di occasioni di subire il pareggio e nel finale realizza la rete che la porta ad un passo dalla qualificazione. E’ Arianna Caruso al 2’ a sbloccare il risultato risolvendo una mischia in area sugli sviluppi di un calcio di punizione ma, a differenza di quanto accaduto martedì con la Grecia, il gol a freddo colpisce ma non affonda le avversarie, vicinissime all’1-1 in chiusura di tempo con una punizione velenosa dai 30 metri che si stampa sul palo alla destra di Nicole Lauria. Al 7’ della ripresa è il portiere azzurro a respingere la conclusione di Van Dooren, poi le due squadre si allungano ed è ancora Lauria a salvare per due volte la porta dell’Italia. A rendere vano l’assalto finale dell’Olanda ci pensa al 36’ della ripresa Alice Regazzoli, che sfrutta una goffa uscita del portiere avversario ed insacca a porta vuota il pallone del definitivo 2-0.
Domenica alle 11 allo Stadio ‘Bruno Benelli’ di Ravenna ultimo match con la Finlandia (diretta streaming dell’incontro sui siti www.figc.it e www.vivoazzurro.it), vittoriosa per 1-0 con la Grecia nell’altro match del girone.
“Siamo strafelici – confessa il tecnico Rita Guarino – è un risultato che dà merito a queste ragazze che hanno messo in campo testa, cuore e gambe. Questa gara si poteva vincere solo così. Il gol a freddo ci ha dato coraggio e consapevolezza di poter portare a casa la vittoria, probabilmente a loro ha invece tagliato le gambe. L’Olanda è una squadra di livello, sapevamo che ci avrebbero creato problemi, ma noi siamo state concentrate fino alla fine. Domenica ci aspetta la gara decisiva, da domani quindi testa alla Finlandia”.

Il calendario della Fase Elite del Campionato Europeo Under 17 Femminile
(13-20 marzo 2016)

1ª Giornata (15 marzo)
ITALIA-Grecia 4-1
Finlandia-Olanda 0-2

2ª Giornata (17 marzo)
ITALIA-Olanda 2-0
Finlandia-Grecia 1-0
ClassificaITALIA 6 punti, Olanda e Finlandia 3, Grecia 0

3ª Giornata (20 marzo)
ITALIA-Finlandia (ore 11 – Stadio ‘Bruno Benelli’ di Ravenna)
Olanda-Grecia (ore 11 – Stadio ‘Germano Todoli’ di Cervia)

Giorgia Governale, dalla Totò Schillaci alla Ludos con amore 

La Ludos Palermo ha festeggiato di recente la promozione, o meglio il ritorno, in Serie B. La società palermitana che lo scorso anno ha dovuto rinunciare a partecipare alla serie cadetta si è subito cimentata nella vittoria del campionato regionale e assicurandosi un record: essere la prima formazione italiana nel mese di Marzo a essere promossa. Dopo aver conosciuto alcune colonne della Ludos come capitan Gaimo e La Cavera, abbiamo intervistato Giorgia Governale che da nove anni indossa con passione e rispetto questi colori. Il difensore rossonero si è paragonata molto ad Alex Del Piero che con la stessa sua passione ha onorato i colori della Vecchia Signora. Giorgia in futuro si vede ancora questi colori anche se è consapevole, che ,purtroppo, il calcio femminile in Italia non è un lavoro e di certo non ti dà da vivere.

Ciao Giorgia, come ti sei avvicinata al calcio?
All’età di 7 anni durante un uscita con mia madre mi sono fermata in un negozio sportivo e la prima cosa che mi ha colpito è stato il completino della Juventus . Da quel giorno ho capito che volevo giocare a calcio che sentivo un trasporto verso questo sport e che lo dovevo praticare a tutti i costi. Ho fatto un anno alla Totò Schillaci ma poi ho dovuto lasciare . Nel corso degli anni ho giocato un po’  con alcune squadrette ma niente di che e poi nell’ottobre del 2008 mi hanno presentato la società Ludos e da allora non me ne sono più andata perché la sento come seconda famiglia.

Di recente avete festeggiato la promozione in Serie B. Cosa si prova a ritornare in questa categoria ed essere le prime, in tutt’Italia a festeggiare la promozione?
Di recente abbiamo festeggiato la promozione in Serie B. Un emozione unica come l’ho provata la prima volta. Con impegno e sacrificio siamo riuscite a riprenderci il nostro posto in serie B che per cause economiche abbiamo dovuto lasciare ma per fortuna è stata una cosa temporanea. La Ludos è una società che merita di stare ad alti livelli ed io come giocatrice sono onorata di giocare in questa società da ben 9 anni.

Il tuo idolo?
Il mio idolo? Bella domanda. Be un idolo ben preciso non ce l’ho, ma sono cresciuta con Alex del Piero. Nonostante non abbiamo lo stesso ruolo ma penso c’è una cosa che abbiamo in comune ovvero l’attaccamento alla maglia. DEL PIERO nella Juve ha giocato sempre con il cuore, anche se la società nei suoi confronti non si è comportata nei migliori dei modi, lui è rimasto sempre fedele e attaccato alla società. Io sono come lui, attaccata alla Ludos. Grazie a questa società sono cresciuta molto a livello calcistico, grazie alla presenza di un mister di alto livello, come Antonella Licciardi, ed a livello caratteriale. Ho vissuto emozioni sia positive che negative che mai avrei pensato di vivere.

Cosa pensi che si debba fare in Sicilia per lo sviluppo del calcio femminile?
All’inizio non ci credevo neanche io che potesse esistere una squadra di calcio femminile qui a Palermo a livello nazionale. Quando ho iniziato a far parte di questa realtà sono entrata in un mondo totalmente sconosciuto anche perché di calcio femminile se ne parla poco e niente. Uscendo fuori ho conosciuto altre realtà diverse dalle nostre. Al Nord credono sul calcio femminile e da quest’anno hanno iniziando ad investirci su. Qui in Sicilia siamo molto sottovalutate e nessuno si prende la briga di investire su di noi. Noi, come società abbiamo organizzato diversi eventi per sostenerci e farci sostenere e chi ha cercato di conoscerci si è ricreduto e tuttora ci segue con amore. In Sicilia si dovrebbe fare un grande evento e far vedere a tutt’Italia, che qui al sud, soprattutto,  in Sicilia ci sono molte RAGAZZE che farebbero qualsiasi cosa per praticare questo sport ai massimi livelli perché amano il calcio.

Chi è Giorgia fuori dal campo?
Giorgia fuori dal campo è una semplice ragazza. Mi sono diplomata circa 3 anni al liceo delle Scienze Sociali, ma non ho continuato gli studi. Sono in cerca come quasi tutti i giovani di oggi di un occupazione. Al momento faccio parte di CARTOONIA un agenzia di Animazione e spettacolo molto conosciuta a Palermo, ma anche fuori, ma con gli allenamenti e le partite nono mi sono molo dedicata a loro. Ho sempre messo davanti il calcio in ogni cosa, ma gli anni passano anche per me e sento il bisogno di costruirmi un futuro lavorativo, ma trovare un posto di lavoro che m possa permettere di allenamenti e giocare è molto difficile. Ma ci sto provando.

Il tuo sogno nel cassetto?
Il mio desiderio è quello di riuscire a continuare a giocare a calcio in questa società ancora per un bel pò. Il mio sogno nel cassetto coincide con quello della società ovvero quello di riuscire a raggiungere la massima serie. Io cerco sempre di migliorarmi e dare il massimo a questa società, che mi ha accolto molto bene anni fa ed io dal primo giorno ho cercato di portare sempre rispetto alla maglia che indosso e cercherò sempre di non deludere la società. Penso che per puntare ancora più in alto sia tardi ma sono felice delle esperienze maturate qui e spero di viverne ancora tante altre.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Giorgia Governale per averci concesso tale intervista e auguriamo a lui e alla Ludos i migliori successi.

Silvia Tea Spinelli, arbitro internazionale: le calciatrici “pensano solo a giocare”

In occasione della riunione tecnica obbligatoria la sezione A.I.A di Formia ha avuto il grande privilegio di avere come ospite d’eccezione Silvia Tea Spinelli, già arbitro internazionale, nonché vicepresidente della sezione di Terni. Molti gli ospiti presenti alla prestigiosa riunione.
Silvia, dopo i saluti di rito del Presidente Francesco Nasta, ha parlato del calcio femminile e delle differenze di tecnica, comportamento e mentalità tra le calciatrici internazionali e i calciatori che si trova a dirigere in Italia. Con meticolosità arbitrale e cordialità ha tracciato le tappe della sua carriera: inizia il suo percorso nel 1991, sulla spinta della sua passione per il calcio giocato. Prima donna arbitro ad essere approdata nei ruoli nazionali, in cui l’utilizzo delle donne era ancora in fase di definizione. Nel corso del suo excursus storico, Silvia ha raccontato come all’inizio della sua carriera abbia toccato con mano, la sfiducia delle società calcistiche al cospetto di un arbitro donna.
Nel 2003 diventa arbitro internazionale, a disposizione UEFA e FIFA per il calcio femminile, arbitrando nel 2012 i mondiali Under 20 femminili in Giappone e collezionando più di 75 presenze in competizioni internazionali. Nel corso dell’appassionante riunione, La Spinelli ha mostrato una serie di video sui Campionati Europei e Mondiali da lei arbitrati, facendo notare le diversità tra calcio maschile e femminile: «Le ragazze non protestano mai, non reclamano mai alcun fallo, non perdono tempo, non esiste simulazione». Aggiungendo: «Il ritmo di gioco e della partita, nel complesso, è quindi elevato, più alto di quello maschile: è questa la vera difficoltà dell’arbitraggio del calcio femminile». Silvia evidenzia che non è solo l’assenza di tempi morti a render differente i due tipi di competizioni ma è «lo spirito stesso ad essere diverso». Spiega infatti che «c’è una generale e diffusa correttezza in campo, il che riduce al minimo gli interventi di noi giudici di gara».
Silvia si è anche soffermata a spiegare la difficoltà incontrata nel passare da una gara dove le calciatrici “pensano solo a giocare”, ed hanno uno spirito sportivo innato che impedisce loro di sceneggiare falli subiti e proteste, ad una gara di campionato maschile (italiano) dove purtroppo l’arbitro deve confrontarsi anche e soprattutto con questi episodi. «Tutto ciò rende ancora più complicato l’atteggiamento mentale che l’arbitro deve assumere, passando rispettivamente da uno stile all’altro di direzione». Riguardo il ruolo e la figura dell’arbitro al di fuori dei confini italiani spiega: «All’estero dobbiamo ammettere che v’è una cultura e mentalità molto diversa: non contro l’arbitro, ma per l’arbitro». Al termine della splendida riunione tecnica un lungo e scrosciante applauso ha salutato Silvia Spinelli, con i sentiti ringraziamenti del Presidente Nasta per aver condotto da grande protagonista una riunione tecnica di alto spessore sportivo e umano.

Fonte: www.aia-figc.it

Women’s Champions League: biglietti in vendita sul Brescia store

Il Brescia CF comunica che è possibile acquistare i biglietti per la partita Brescia-Wolfsburg di Women’s Champions League, in programma il prossimo 30 marzo alle ore 20:30 presso lo stadio Rigamonti, tramite il negozio virtuale della società all’indirizzo store.bresciacalciofemminile.it
I biglietti saranno poi ritirabili il giorno della gara direttamente allo stadio presso gli accrediti posizionati al cancello 43.
Per la partita contro la compagine tedesca saranno aperti i settori Tribuna Centrale, Tribuna Laterale e Gradinata Bassa, non la Curva Nord chiusa dalla Uefa in quanto non a norma per le competizioni europee.
La società ha inoltre, vista l’importanza della gara, deciso di abbassare il prezzo in tutti i settori per favorire la massima affluenza di pubblico a sostegno della squadra, confermando l’accesso gratuito ad Under 14 e Over 65.
Questi i prezzi nel dettaglio:
Gradinata Bassa: 5 euro
Tribuna Laterale: 10 euro
Tribuna Centrale: 15 euro

Fonte: www.bresciacalciofemminile.it

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