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Il tesseramento sportivo

Quali sono i requisiti per essere considerati tesserati e in cosa consiste effettivamente il tesseramento sportivo?
Il tesseramento è l’atto con cui gli atleti aderiscono ad una determinata federazione sportiva con l’obbligo di soggiacere alle disposizioni  inserite nei regolamenti e statuti della medesima federazione. Solitamente, il tesseramento alla federazione avviene per il tramite di una società sportiva, in altri casi può sussistere il tesseramento diretto alla federazione.
Attraverso il tesseramento si entra ufficialmente  nel sistema sportivo e tale atto derivano tutta una serie di diritti e doveri. Nel gioco del calcio, il tesseramento è disciplinato dall’art. 36 e ss. delle N.O.I.F.
Occorre chiarire che  il tesseramento non è riservato esclusivamente agli atleti, nel contesto le calciatrici, ma coinvolge anche dirigenti federali e sociali, nonché gli arbitri ed i tecnici.
Per quanto concerne il tesseramento dei calciatori (e delle calciatrici), il procedimento inizia con la richiesta sottoscritta dall’atleta inviata alla Federazione, attraverso la società per cui si presterà la propria attività, su appositi moduli forniti dalla relativa Lega di competenza.  Il deposito della suddetta richiesta è il momento in cui inizia a decorrere il tesseramento.
Dal lato società, esistono dei limiti al tesseramento di giocatrici. Facendo espresso riferimento al calcio dilettantistico ed in particolare a quello femminile le società possono tesserare un massimo di due calciatrici extracomunitarie ed illimitatamente le calciatrici comunitarie, comprese le atlete italiane provenienti da Federazione estera.
Trattando nello specifico la figura della atleta, ma ciò vale anche nel calcio dilettantistico maschile,  è importante notare che con il tesseramento si genera un obbligo particolarmente importante, il cosiddetto “vincolo sportivo”, ossia una limitazione alla libertà contrattuale della sportiva, la quale è in un certo senso “succube” della società.
A seguito della celebre sentenza Bosman (15.12.1995) il vincolo per i calciatori professionisti è stato definitivamente abrogato, permettendo agli atleti di accasarsi in società diverse una volta concluso il contratto con il proprio club.
Per il dilettantismo e quindi anche per il calcio femminile, la situazione, almeno in Italia è differente. Infatti se prima la atleta era vincolata a vita ad una società ora viene fissato un limite di età oltre il quale la giocatrice può svincolarsi. Tali limite è diverso in ogni sport, nel calcio è di 25 anni.
Si è discusso e si discute tuttora molto della legittimità di tale vincolo, in quanto se è vero che esso costituisce una limitazione per l’atleta, è anche vero che esso rappresenta una tutela per i club minori che investono sui giovani. Tuttavia non si deve  pensare che tale vincolo sia insuperabile come dimostrano i numerosi trasferimenti tra club di giocatori/giocatrici di età inferiore ai 25 anni. Ciò è possibile grazie all’istituto dello svincolo, che consente appunto di sciogliere anzitempo il vincolo sportivo.
Delle ipotesi di svincolo  parleremo nel prossimo articolo.

Cristiano Novazio
Avvocato in Milano, Esperto di Diritto Sportivo
www.dnlaw.it

La motivazione: un approccio orientato al compito e un approccio orientato al risultato

In base alle scelta dell’orientamento motivazionale si possono identificare le caratteristiche che definiscono gli atleti che scelgono un approccio orientato al compito e quelli che si cercano il risultato.
Per gli atleti che definiscono degli obiettivi di prestazione possiamo osservare che:
• Scelgono compiti che hanno un livello moderato di sfida;
• Continuano ad impegnarsi anche dopo che vivono un insuccesso poiché motivati intrinsecamente;
• Interpretano il risultato positivo/negativo delle loro prestazioni in termini di impegno sufficiente/insufficiente;
• Considerano il successo come dovuto a fattori motivazionali e all’impegno individuale e/o collettivo;
• Sono estranei ad atteggiamenti quali desiderio di barare o dare un’immagine di sé migliore di quella reale.
Gli atleti invece orientati al risultato, presentano le seguenti caratteristiche:
• Interpretano i risultati negativi in termini di impegno insufficiente solo se hanno molta fiducia nelle loro abilità;
• Scelgono obiettivi facili da ottenere e che consentono di avere la certezza di raggiungere il risultato sperato se si stimano poco;
• Riducono il loro impegno e ridimensionano l’importanza del compito da svolgere se si trovano nella condizione di affrontare compiti che valutano troppo difficili e che non gli consentono di ottenere il successo. In questo modo il risultato eventualmente negativo non potrà influenzare negativamente la fiducia in sé;
• Ritengono che il loro successo sia determinato dal proprio livello di abilità e dal talento di base posseduto.

Dr.ssa Angela Proto
Psicologa, Psicoterapeuta, Psicologa Dello Sport
Ipnotista, Esperta Di Training Autogeno e Tecniche di Rilassamento
FB psicologaravennaangelaproto

www.psicologaprotoangela.com

Federico Bernardeschi e Patrizia Panico Nuovi Testimonial Associazione Italiana Tumori

Federico Bernardeschi, giovane ma già affermato attaccante della ACF Fiorentina, e Patrizia Panico, bomber di razza della Fiorentina Women’s FC e della Nazionale Italiana, sono i due nuovi Testimonial della Fondazione ANT Italia Onlus. Entrambi hanno scelto di impegnarsi per promuovere i progetti di assistenza medica specialistica domiciliare gratuita e di prevenzione oncologica che la più ampia realtà non profit italiana in questo settore – attiva in Toscana dal 1995 – porta avanti sul territorio nazionale, con più di 4.000 persone assistite gratuitamente ogni giorno e oltre 116.000 visite di prevenzione già realizzate.

“E’ un onore far parte del progetto ANT in qualità di testimonial insieme a Patrizia. E’ un dovere per tutti noi, attivarsi e contribuire per sostenere il servizio di assistenza ai malati oncologici nella regione Toscana e mi auguro che molti come noi si attivino per divulgare il lavoro che la Fondazione ANT porta avanti da molto tempo” Federico Bernardeschi.

Sono onorata di poter contribuire alla promozione del progetto ANT. Affinché lo sport ed in particolare il calcio femminile sia da esempio è necessario che le calciatrici diano il proprio sostegno attraverso la prevenzione e l’assistenza. Questi sono i valori che ANT ha insegnato a me ed io vorrei semplicemente diventassero il nostro stile di vita” Patrizia Panico.

La scelta di Federico e Patrizia ci onora” – commenta il Delegato fiorentino della Fondazione ANT Simone Martini, che prosegue – “Avere al nostro fianco atleti che si sono sempre distinti per professionalità, passione ed impegno è per noi motivo di grande orgoglio. Sono certo che insieme sapremo fare molto per promuovere il tema della prevenzione, della buona alimentazione e dei buoni stili di vita e per far conoscere l’attività di ANT a favore dei Sofferenti di tumore”. 

Nelle prossime settimane sarà presentata la nuova campagna pubblicitaria ANT che vedrà protagonisti Bernardeschi e Panico, alla quale stanno lavorando in questi giorni i grafici che collaborano con la Fondazione a titolo non oneroso con campagne di grande risonanza nazionale. I fondi raccolti anche grazie all’impegno dei due nuovi testimonial saranno destinati a sostenere il servizio di assistenza socio-sanitaria domiciliare oncologica che ANT offre gratuitamente ai Malati di tumore e alle loro famiglie in 9 regioni e i progetti di prevenzione portati avanti sul territorio nazionale. Sono complessivamente 400 i professionisti che lavorano per la Fondazione ANT (medici, infermieri, psicologi, specialisti, operatori) cui si affiancano circa 1.600 Volontari attivi nella raccolta fondi. Solo il 17% del bilancio di ANT proviene da fonti pubbliche, tutto il resto è frutto di donazioni.

Cantera Vittorio Veneto Calcio Femminile: scopriamo il talento Carlotta Modolo

Quest’oggi scopriamo qualcosa in più sulla Tosetta Carlotta Modolo Terzino/esterno di centrocampo del Vittorio Veneto Calcio Femminile.

NOME E COGNOME: Carlotta Modolo
NICKNAME/SOPRANNOME: Carly
ETÀ: 15
RUOLO: Terzino/esterno di centrocampo
COME HAI INIZIATO A GIOCARE A CALCIO: Fin da piccola ho sempre voluto giocare a calcio ma i miei genitori non erano molto d’accordo, mi hanno fatto praticare qualsiasi tipo di sport purché non giocassi a calcio, finché si sono arresi e mi hanno iscritta
IL TUO PRIMO ALLENATORE: Silvio Rocha
IL TUO MIGLIOR AMICO NEL CALCIO: Non ne ho uno in particolare, mi trovo bene con tutte
IL TUO/TUOI HOBBY: Ascoltare musica e uscire con gli amici
IL TUO SPORT PREFERITO DA VEDERE IN TV: Calcio e nuoto
LA TUA VACANZA PREFERITA: In Croazia tre anni fa
LA CANZONE CHE HAI SEMPRE CON TE: Alla mia età – Tiziano Ferro; Guardami amore – Francesco Renga
ULTIMO LIBRO LETTO: I cani e i lupi
FILM PREFERITO: Bend it like Beckham
I TUOI SITI INTERNET FAVORITI: Facebook, Instagram
GRUPPO/CANTANTE PREFERITO/A: Tiziano Ferro
CITTÀ PREFERITA: Barcellona
QUANDO GIOCHI TI TRUCCHI? No
COME REGALO MEGLIO FIORI O CIOCCOLATINI? Cioccolatini
PER CHE SQUADRA MASCHILE DI CALCIO FAI IL TIFO? Milan
PER CHE SQUADRA FEMMINILE DI CALCIO FAI IL TIFO? Vittorio Veneto
IL TUO GIOCATORE-MODELLO: Stephan El Shaarawy
LA TUA GIOCATRICE-MODELLO: Carli Lloyd
IL MIGLIOR GIOCATORE OGNI EPOCA: Alessandro Del Piero
MIGLIOR ATLETA EXTRA CALCIO: Gregorio Paltrinieri
LA DONNA CHE AMMIRI DI Più: Mia mamma

Nazionale Femminile Under 19: ufficializzata la lista delle convocate per la Fase Elite dell’Europeo in Danimarca

Dopo la qualificazione alla Fase Finale dell’Europeo conquistata nei giorni scorsi dalle Nazionali Under 19 e 17 Maschili e dall’Under 17 Femminile guidata da Rita Guarino, la Nazionale Under 19 Femminile va a caccia di un prestigioso ‘poker azzurro’ nell’Elite Round in programma da martedì 5 a domenica 10 aprile in Danimarca.
Al termine dell’amichevole disputata nel pomeriggio a Novarello con l’Inter Femminile (terminata 4-1 per l’U.19 con reti di Giugliano, Marinelli, Serturini e Pezzotta), il tecnico Enrico Sbardella ha ufficializzato la lista delle 18 Azzurrine che prenderanno parte alla seconda fase delle qualificazioni europee. Resterà in gruppo come riserva anche il portiere dell’Us Zaccaria Amanda Tampieri.
La squadra partirà domenica alla volta di Viborg e farà il suo esordio il 5 aprile (ore 13) a Hobro contro la Spagna. La Nazionale tornerà ad Hobro anche il 7 aprile (ore 17) per la seconda sfida con le padrone di casa della Danimarca, mentre l’ultima gara del girone con l’Irlanda del Nord si disputerà il 10 aprile (ore 15) a Viborg. Le vincenti dei 6 gruppi e la miglior seconda classificata si qualificheranno per la Fase Finale in programma in Slovacchia dal 19 al 31 luglio.

L’elenco delle Azzurrine convocate per la Fase Elite dell’Europeo
Portieri: Francesca Durante (Fiorentina), Alessia Piazza (Lugano), *Amanda Tampieri (San Zaccaria);
Difensori: Lisa Boattin (Brescia), Elena Pisani (Bocconi Milano), Federica Rizza (Mozzanica), Alice Tortelli (Fiorentina), Marta Vergani (Real Meda);
Centrocampisti: Federica Cavicchia (Luzern), Manuela Giugliano (Mozzanica), Martina Lenzini (Brescia), Marta Mascarello (Cuneo), Sara Mella (Permac Vittorio Veneto), Flaminia Simonetti (Res Roma);
Attaccanti: Gloria Marinelli (Grifo Perugia), Martina Piemonte (San Zaccaria), Costanza Razzolini (Fiorentina), Annamaria Serturini (Brescia), Valery Vigilucci (Fiorentina).
*resta in gruppo come riserva

Staff: Capo delegazione: Fiona May; Tecnico: Enrico Maria Sbardella; Assistente allenatore: Elena Proserpio Marchetti; Segretario: Sabrina Filacchione; Preparatore atletico: Simone Mangieri; Preparatore dei portieri: Claudio Del Ciello; Medico federale: Antonio Ponzo; Magazziniere: Riccardo Vitale; Tutor: Andrea Nicolò e Giorgio Orlando.
Il programma dell’Under 19 Femminile nella Fase Elite dell’Europeo in Danimarca

5 aprile Spagna-ITALIA (ore 13 – Hobro)
7 aprile Danimarca-ITALIA (ore 17 – Hobro)
10 aprile ITALIA-Irlanda del Nord (ore 15 – Viborg)

Domani nel ritiro della Nazionale Femminile la 5ª edizione di ‘Azzurre per un giorno’

Domenica 3 aprile a Novarello, in occasione del raduno della Nazionale Femminile impegnata nelle gare di qualificazione al Campionato Europeo, si svolgerà la quinta edizione di ‘Azzurre per un giorno’, il format della FIGC che ha come obiettivi principali la promozione e lo sviluppo del Calcio Femminile e la conoscenza ed il consolidamento dei valori legati alla maglia azzurra.
Quaranta giovani calciatrici di Club – tra gli 8 ed i 14 anni – avranno l’opportunità di vivere l’emozione di un giorno come ‘Azzurre’, con un programma che prevede varie fasi: il momento dell’aperitivo analcolico, che costituisce il primo approccio delle giovani calciatrici con i propri idoli; Il momento conviviale del pranzo con le Azzurre, dove si approfondisce la conoscenza e si vive appieno la familiarità del raduno; la possibilità di assistere ad un allenamento e di allenarsi con le calciatrici azzurre; il momento meeting, in cui si ha l’opportunità di conoscere – attraverso domande e risposte – il tecnico e le atlete, di cantare tutti insieme l’inno nazionale e di ricevere l’attestato di partecipazione a ricordo dell’esperienza vissuta (per il programma di domenica 3 aprile di ‘Azzurre per un giorno’ clicca qui).
Questa edizione di ‘Azzurre per un giorno’ sarà una ‘special edition’ dedicata alla UEFA Women’s Champions League, costituendo una delle tappe di percorso lungo la strada che conduce verso la Finale che si disputerà presso lo Stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia il prossimo 26 maggio.

Mercato allenatori, indiscrezioni dalla Gazzetta Dello Sport, alla caccia dei top coach

Proprio ieri la Gazzetta dello sport si è lasciata andare ad una ipotesi che aprirebbe molti scenari sulle panchine del calcio femminile italiano. Nell’ articolo apparso ieri, si ipotizza il dopo Antonio Conte per la panchina della nazionale maschile. Tra i nomi dei papabili ecco spuntare anche il nome del bell’ Antonio, attualmente alla guida della nazionale femminile. Così si esprime la Gazzetta: “In lizza Gigi Di Biagio , 44, c.t. dell’Under 21 quindi prima scelta federale; Antonio Cabrini , 58, c.t. delle donne; e i “ragazzi” dei Mondiali, cioè Marco Tardelli , 61, e Fabio Cannavaro , 42. Direbbero tutti sì, naturalmente. Con entusiasmo. Il loro lavoro sarebbe a lunga scadenza, senza pretendere troppo. Controindicazioni: l’inesperienza di Cannavaro, la carriera non di alto livello finora di Cabrini, quasi tre anni senza panchina per Tardelli, e Di Biagio da valutare.
Le prime voci di corridoio riguardano quattro nomi che sembrano essere i più gettonati nel prossimo mercato allenatori a livello di club e di nazionali, di cui vogliamo dare in anteprima alcune specifiche, senza alcuna dichiarazione da parte degli interessati:

Milena Bertolini
“Mister Bertolini” , dopo aver iniziato la sua carriera da allenatrice nella Reggiana, club vicino alla sua Correggio, è attualmente l’allenatrice del Brescia, dopo una prima stagione senza titoli, è riuscita a regalare il primo scudetto alla formazione della Leonesse. In questa stagione si è differenziata anche per il cammino nella W Champion’s League, conquistano i quarti di finale. Dopo le panchine d’oro, ed il record di vittorie consecutive, l’ allenatrice sembra aver maturato l’ esperienza per una posizione prestigiosissima. Se Antonio Cabrini venisse chiamato alla guida della nazionale maschile, Uva e Tavecchio potrebbero chiamarla alla guida della selezione nazionale femminile?

Sauro Fattori
“Mister Fattori”, dopo aver allenato per diversi anni categorie dilettanti maschili, quali la Colligiana e il San piero a Sieve, ha iniziato nel 2012 un lungo cammino con la società ACF Firenze calcio femminile dell’ allora presidente Andrea Guagni, papà della campionessa Alia.
Nell’ esperienza viola collezione risultati molto molto convincenti, che gli permettono anni di riconferme. Dopo l’ acquisizione del sodalizio da parte del club maschile, la Fiorentina Women’s ha mantenuto il tecnico Fattori che di fatto è il primo allenatore Italiano ad aver fatto calcio femminile a livello professionistico. E se altri club femminili volessero la sua esperienza e le sue capacità proprio per avvicinarsi ai club maschili?

Nazarena Grilli
L’ oracolo di città di castello è ritenuta uno dei migliori tecnici laddove serva una guida tecnica capace di sprigionare carisma e creare un ambiente di sacrificio e cura dei particolari. Dopo lo scudetto e la supercoppa con la Fiamma Monza, l’ allenatrice Umbra è alla caccia di un nuovo titolo che arricchisca il proprio palmares. Il presidente del Mozzanica, Sarsilli, le ha costruito una “ferrari” con cui correre per lo scudetto, ma ci sono anche voci che vedono la lady di ferro candidata ad un progetto prestigioso con una neopromossa dalle grandi aspettative, aspettative che vedono un cavallo vincente desideroso di trovare un fantino d’ elite, quale la Grilli.

Antonio Cincotta
Lo hanno ribattezzato l’ uomo dei miracoli, per la sua capacità di prendere squadre senza campionesse e portarle ai massimi vertici dei campionati femminili. L’ enfant prodige, panchina d’ argento a soli 26 anni, e con un parlmares di vittorie che nessuno ha mai avuto a soli 31 anni, sembra in questa stagione aver superato la prova di maturità, portando un Como con una rosa mediocre addirittura davanti all’ armata Valpolicella. Un passo avanti anche nella gestione di atlete di livello internazionale, come Capelli e Fusetti. Il suo cognome è appuntato sui taccuini di tutti i grandi club.

Calcio femminile USA: siamo pagate meno, vogliamo parità

Discriminazione salariale calcio femminile USA. Bufera negli Usa nel mondo del calcio femminile a pochi mesi dai Giochi di Rio 2016: guidate dalle capitane Carli Lloyd e Becky Sauerbrunn, cinque superstar della nazionale donne hanno fatto causa alla Federazione calcistica per discriminazione salariale.
La Lloyd, con la Sauerbrunn, Alex Morgan, Megan Rapinoe e Hope Solo hanno portato la loro azione legale davanti alla Equal Employment Opportunity Commission affermando di esser state pagate quasi quattro volte meno dei loro colleghi maschi. “I numeri parlano da soli”, ha dichiarato la Solo: “Siamo le migliori del globo, abbiamo vinto tre Coppe del Mondo e quattro Olimpiadi, invece la nazionale maschile viene pagata quattro volte piu’ di noi solo per presentarsi in campo”.
La causa arriva in giorni in cui il sindacato che rappresenta le atlete e’ impegnato in un braccio di ferro con la federazione che vorrebbe far valere i termini del contratto collettivo di lavoro fino a dopo i Giochi di Rio.
A nome delle campionesse, il sindacato sostiene invece che il contratto puo’ essere rotto in qualsiasi momento. Le superstar del calcio femminile americano sono “lavoratrici salariate”, pagate da US Soccer circa 72 mila dollari all’anno per 20 partite, a differenza dei calciatori che vengono retribuiti solo se scendono in campo.
Le donne sostengono tuttavia che la struttura dei bonus e dei premi partita fa si’ che il loro salario complessivo sia molto inferiore alla nazionale maschile. Gli atleti incassano infatti 5 mila dollari per partita persa e fino a 18.000 per ogni vittoria; per le calciatrici il “premio” e’ di 1.350 dollari per ogni successo, nulla pero’ in caso di sconfitta o di pareggio.
Per le atlete, “questo e’ profondamente ingiusto. Siamo state il motore del calcio negli Usa, negli ultimi 30 anni se il nostro sport e’ decollato lo si deve a noi“, si legge in un comunicato delle campionesse che, con la loro azione legale, si inseriscono in un filone di battaglie che hanno diviso numerosi sport, in primo luogo il tennis professionista, contro la discriminazione salariale tra uomini e donne.

Calcio femminile sardo in crisi: parla Luciano Flore, presidente dell’Atletico Oristano

Calcio femminile, una realtà che all’estero sta riscuotendo sempre più successo ma che in Italia stenta a decollare. Eppure basterebbe poco, uno sforzo maggiore da parte delle istituzioni che spesso, a detta dei diretti interessati, sono poco presenti, a volte del tutto assenti. In Sardegna per anni la Torres femminile ha dato lustro al movimento a livello nazionale, ma dopo il fallimento, il calcio in rosa sardo ha perso il suo fiore all’occhiello ed è ripartito dalle 3 società che, tra tanti sacrifici, militano nel campionato di Serie B: Villacidro, Caprera e Atletico Oristano. E’ duro lo sfogo del presidente oristanese, Luciano Flore: “Il calcio femminile è in un momento di grande crisi in Sardegna, quasi abbandonato dalle istituzioni e dalla federazione. Non viene fatto niente per andare incontro alle società isolane che tra le mille difficoltà fanno di tutto per portare in alto il nome della Sardegna”, spiega amareggiato il patron dell’Atletico Oristano.
“E’ giunto il momento che vengano fatti investimenti adeguati e che le società siano messe in condizione di poter avviare dei progetti seri e validi”. Non cambia molto sul fronte Regione Sardegna: “Ogni anno continua ad apportare tagli ai contributi della legge regionale 17/99, spesso l’entità viene resa nota dopo mesi dal via della stagione. Addio programmazione quindi. Presidenti e dirigenti mettono a disposizione, solo per passione, ingenti risorse economiche autotassandosi”. L’insularità condiziona pesantemente i bilanci delle società. Pullman, aerei, alberghi, sono spese che purtroppo prosciugano le casse delle società, molte delle quali poi sono costrette a dichiarare il fallimento.
“Non si risolve tutto col volo low cost, molto spesso si è costretti a viaggiare con altre compagnie a tariffa non ridotte, perché gli orari dei voli non consentono di arrivare in tempo per la partita. Oppure non ci sono proprio voli. Questo significa dover pagare non meno di 130/150 euro a persona. Immaginatevi per una squadra di calcio al completo (atleti e staff)”. Grandi difficoltà anche nel trovare degli sponsor che col loro contributo potrebbero ammortizzare i costi. Flore fa appello alle istituzioni lanciando una proposta: “Trovare un accordo tra società sportiva sarde e compagnie aeree, per la concessione di tariffe agevolate, coinvolgendo anche le federazioni di appartenenza, come già avviene nella penisola. Già questo sarebbe una boccata d’ossigeno per tutti”.

Fiorentina Women’s, Caccamo: Crediamo nella Champions. I tifosi ci danno la spinta

L’attaccante della Fiorentina Women’s FC Patrizia Caccamo ha parlato a Lady Radio: “Manca poco, dopo la sosta ci sono le ultime partite. Aspettiamo di vedere cosa faranno le altre, noi speriamo negli errori altrui. Crediamo nella Champions, viviamo ogni partita come se fosse l’ultima. Speriamo di arrivare all’ultima partita con il Verona con delle possibilità. Il Tavagnacco è una squadra forte che può dare fastidio e togliere punti al Brescia e al Mozzanica. Cosa è mancato? Ci hanno fregato gli scontri diretti, non abbiamo perso punti contro le piccole. Noi dobbiamo rimanere tranquille e avere un po’ di pressioni in meno, le motivazioni non mancano. Tifosi? Contano tanto, ti danno quella spinta in più che nel calcio femminile italiano è sempre mancato. Io sono nata e cresciuta in Germania, ma i miei sono Siciliani e ho vissuto in Sicilia. Ho scelto Firenze perché è una società importante con obiettivi importanti, uno stimolo per il calcio femminile. Nazionale? Io e la Guagni partiamo venerdì e ci alleneremo per le partite con Svizzera e Irlanda del Nord. Per me è una rivincita, finalmente dopo aver fatto le giovanili sono nella nazionale maggiore”.

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