Dopo circa un mese dall’ultima giornata disputata, a causa di impegni in Coppa Italia e Nazionali, domenica riprende il campionato di Serie B. La capolista Como sarà di scena nel suo fortino contro le cugine del Milan Ladies.Le comasche, che durante la sosta hanno disputato diverse amichevoli, nell’ultima giornata di campionato hanno vinto 5-1 con il Real Meda, mentre le rossoneri sono state sconfitte in casa dal fanalino di coda del Villacidro. Le inseguitrici Inter e Fimauto Valpolicella saranno impegnate, entrambe in casa, rispettivamente contro Orobica e Bocconi. In coda sono in programma per la 17° giornata del Girone A il derby sardo tra Villacidro e Atletico Oristano. quest’ultimo è chiamato a battere le cugini sarde se non vuole aprire a cinque gare dal termine il discorso retrocessioni; e l’impegno in trasferta, in terra sarda, del Mozzecane in casa del Caprera. Anche quest’ultima deve star attenta in quanto una vittoria del Villacidro nel derby si porterebbe a meno -2 dalla formazione di patron Cau. Chiude l’ennesimo derby lombardo di giornata tra Real Meda e Azalee.
Serie B, Girone B: la Jesina in quel di Ferrara, la Pro San Bonifacio impegnata nel derby con l’Azzurra
Dopo il recupero perso (3-2) contro la New Team Ferrara, dello scorso 10 Aprile, il Vicenza torna in campo affrontando in trasferta il Gordige. Impegni abbordabili per la coppia di testa: Jesina – Pro San Bonifacio. Quest’tultima tra le mura amiche affronterà nel derby l’Azzurra. La Jesina, dal canto suo, sarà impegna contro la New Team Ferrara, che nelle ultim uscite ha ben figurato vedi anche la vittoria di misura nel recupero.
Trasferta impegnativa per la Grifo Perugia che vuole tornare al vertice, ma per farlo dovrà vincere a Padova e sperare in un passo falso delle capoliste. Chiudono la 17° giornata la trasferta del fanalino di coda del Foligno in casa della Clarentia Trento e Pordenone – Marcon. entrambe le formazioni sono distaccate di un punto e proveranno fino alla fine si portarsi al ridosso delle prime tre posizioni. Terza posizione che attualmente dista 4 e 5 punti.
Serie B Girone C: il Cuneo alla prova Musiello Saluzzo, mentre il Castelfranco spera
Dopo le tre settimane di sosta imposte dal calendario per gli impegni delle Nazionali torna il campionato di Serie B con le svariate lotte per salire in A o non abbandonare la categoria.
Anticipo da brividi quello dell’Amedeo Damiano di Saluzzo dove le padrone di casa attendono la capolista Cuneo. Un derby di altissima quota con le ragazze di mister Petruzzelli, prive di capitan Magnarini, che cercano riscatto dopo il pareggio dell’andata mentre le saluzzesi tentano di mantenere la terza posizione in classifica. Spera in una vittoria delle ragazze di mister Panigari il Castelfranco di coach Pistolesi che dal canto suo non potrà permettersi passi falsi sul campo dell’Imolese, già salva ed in centro alla classifica.
Dietro al trio di testa turni casalinghi con i favori del pronostico per Acqui e Castelvecchio, divise da tre punti in classifica, che dovranno vedersela rispettivamente contro Molassana Boero e Bologna. Alla ricerca di punti preziosi verso la salvezza il Torino che ospita l’Amicizia Lagaccio reduce da due ottime prove ed Alessandria che sarà di scena sul terreno di gioco della Reggiana di mister D’Astolfo.
Serie B, Girone D: derby tra NDT e Domina Neapolis.
Dopo esser stata eliminata in Coppa Italia dal Castelfranco, la capolista Chieti, fino a qui imbattuta come la Roma in campionato, riparte la sua cavalcata verso la massima serie ospitando il Catania chiamato al riscatto.
Impegno casalingo anche per la Roma che affronterà la compagine siciliana del Nebrodi, che fino ad ora ha disputato un campionato eccellente. Ma la 17° giornata del girone D si apre con l’anticipo delle 11.00 quando la Lazio tra le mura amiche ospiterà il Lecce guidato da una super D’Amico. Impegno ostico anche per il Napoli che al Collana se la vedrà con la Roma XIV. Le partenopee sono chiamate alla conferma del terzo posto, mentre le romane da neo promosse hanno raggiunto il loro obiettivo e fino alal fine se la giocheranno con le partenopee per la terza piazza.
Derby di “fuoco” tra Napoli Dream Team e Domina Neapolis. Con quest’ultima che cerca il riscatto dopo il ko, prima della sosta, contro il Napoli. Da una aprte c’è bomber Sibilio che cercherò di rompere il digiuno che dura da un bel pò e dall’altra Galluccio, che in Serie C nelle ultime uscite ha dato il meglio di se. Al Denza si prevede spettacolo ad alto ritmo. Riposa l’Apulia Trani.
Serie A: impegni casalinghi per Brescia e Mozzanica, trasferte insidiose per Fiorentina e Verona
Dopo 3 settimane di pausa ritorna il campionato di calcio femminile di Serie A, fermo per gli impegni delle nazionali nelle Qualificazioni per gli Europei 2017. La diciassettesima giornata, sesta del girone di ritorno, prevede incontri non impossibili per le top 4 della classifica generale. Il Brescia, capolista a quota 39 punti, affronta il S.Zaccaria in un match sulla carta alla portata per le leonesse anche se la squadra di Marinella Piolanti ha dimostrato in passato di essere una brutta gatta da pelare per chiunque. Le rondinelle avranno il dovere di approcciare nel modo giusto alla sfida senza ripetere gli stessi errori costati un pareggio sul campo del Bari Pink Sport Time. Indubbiamente anche valutare le condizioni fisiche delle giocatrici presenti nel roster azzurro di Antonio Cabrini sarà importante per la preparazione del confronto. Un discorso simile lo merita anche il Mozzanica che, impegnato con il San Bernardo Luserna tra le mura amiche del Comunale di Via Aldo Moro, cercherà i 3 punti per tenere il passo del Brescia, avanti di due lunghezze. Nazzarena Grilli potrà contare su tutta la rosa a disposizione, ivi compresa Manuela Giugliano, la cui assenza negli ultimi incontri si era fatta sentire. In questo senso grazie all’assistenza della fantasista veneta il capocannoniere Valentina Giacinti avrà modo di essere ancor più letale.
Verona e Fiorentina, rispettivamente terza e quarta in graduatoria e separate in punto, sono attese invece da due trasferte a Milano Marittima (Riviera di Romagna) e contro il Vittorio Veneto che sulla carta non dovrebbero presentare grossi problemi. Tuttavia, analizzando la situazione della compagine gialloblu, l’infermeria piena non può lasciar tranquillo Mister Renato Longega.. Delle tre nazionali rientrate dal match europeo di Reggio Emilia solamente Federica Di Criscio giovedì si è allenata regolarmente, mentre Melania Gabbiadini ha svolto una seduta differenziata e Marta Carissimi cure fisio-terapiche. Per entrambe è da escludersi un recupero per il match di Milano Marittima. Sicure assenti anche Valeria Pirone alle prese con una lesione muscolare e Carlotta Baldo infortunatasi nella seduta di martedì. Si sta cercando il recupero di Lara Laterza e Tatiana Bonetti, mentre anche entrambi i portieri Stephanie Ohrstrom e Rachel Harrison hanno accusato problemi in settimana. Pertanto una situazione non certo agevole che non aiuta Longega nell’avvicinamento al match. Per quanto concerne le viola, anche in questo caso, saranno da valutare alcune calciatrici tra cui Patrizia Caccamo, riferimento importante dell’attacco gigliato. La compagine di Sauro Fattori se la vedrà con la terzultima in classifica, desiderosa di punti per uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Per Patrizia Panico e compagna sarà fondamentale aggredire le avversarie fin dal primo minuto senza dare spazio ad un team che annovera giocatrici interessanti e di giovane età.
Venendo al Tavagnacco di Sara Di Filippo, forse la squadra più in forma del campionato prima della pausa, la partita in Friuli contro la Res Roma è un altro test per sondare la continuità di rendimento delle gialloblu. Le ragazze di Fabio Melillo, vista la giovane età, sono imprevedibili e capaci di sorprendere per l’alto tasso tecnico di cui sono dotate. Un confronto aperto ad ogni risultato. A chiosa, scontro in chiave salvezza tra Bari Pink Sport Time e Sudtirol.
Paola Ferrari: Mihajlovic? meglio se restava zitto
Dopo le dichiarazioni dell’ex tecnico del Milan, secondo cui le donne sono «inadeguate a parlare di calcio», LetteraDonna ha sentito Paola Ferrari, storico volto Rai e conduttrice di 90º minuto.
Non poteva finire che con un divorzio burrascoso la storia d’amore – mai veramente sbocciata – tra Sinisa Mihajlovic e il Milan. D’altronde Silvio Berlusconi, patron dei rossoneri, non aveva mai nascosto i dubbi e le perplessità nell’affidare il Diavolo a quel tecnico dallo scomnodo passato interista e che aveva fatto molto bene da allenatore solo in club, passateci il termine, di seconda fascia come Catania e Sampdoria.
Fatale per il tecnico serbo l’ultima sconfitta a San Siro contro la Juventus. Un 1-2 in rimonta che non è andato proprio giù in rimonta all’ex Cavaliere. Mihajlovic esonerato e squadra affidata a Cristian Brocchi, mister delle giovanili rossonere che ha vissuto per anni l’ambiente Milan.
E come accade a ogni tecnico sollevato dal suo incarico è arrivato anche il consueto Tapiro d’Oro con annessa intervista dell’inviato di Striscia la Notizia Valerio Staffelli. E se da una parte Mihajlovich non si è sbottonato più di tanto sulle cause del suo esonero, non è stato altrettanto cauto quando Staffelli ha riportato un virgolettato attribuito a Melissa Satta in cui l’ex velina e attuale compagna del centrocampista del Milan Kevin-Prince Boateng parlava di un ambiente poco sereno all’interno dello spogliatoio rossonero. Una dichiarazione che Mihajlovic non ha gradito e liquidato con un secco: «Io non sono razzista, ma penso che le donne non dovrebbero parlare di calcio perché non sono adatte». Caduta di stile e conseguente gaffe epocale.
Soprattutto perché il mondo del calcio, o almeno quello giornalistico, trabocca di donne. Come non citare le varie Ilaria D’Amico (Sky), Monica Vanali e Lucia Blini (Mediaset), Paola Ferrari (Rai). E proprio a lei, storico volto Rai e conduttrice sportiva di programmi cult come La domenica sportiva, Dribbling e 90º minuto, abbiamo chiesto un parere sull’aura sessita che avvolge il mondo dello sport e, in particolare, del calcio.
Ha letto le dichiarazioni di Sinisa Mihajlovic secondo cui le donne sono «inadeguate a parlare di calcio»?
(sorride, ndr) e non mi stupisce più di tanto. Purtroppo ci sono uomini che non apprezzano, se non addirittura odiano, il lavoro svolto da noi donne. La cosa grave è che ci sono molte più persone di quanto si possa immaginare che la pensano così. Alcune non lo diranno mai ma sicuramente lo pensano.
E Mihajlovic allora?
Premetto che non voglio trovare giustificazioni per una frase che non doveva nemmeno essere pensata, però lui stava vivendo un momento difficile e magari, dopo aver subito un lungo fuoco incrociato, si è fatto sfuggire questa uscita decisamente infelice.
Ma è normale che negli anni 2000 ci siano ancora questi preconcetti?
Lei non sa quanti uomini la pensano come Mihajlovic ma non lo dicono. Ritengo che, purtroppo, ci sia ancora tanta strada da fare. Bisogna combattere questo maschilismo marcato che è presente nel mondo del pallone. E non parlo solo di addetti ai lavori. Purtroppo è successo che anche alcuni colleghi facessero discorsi di questo tipo. Attenzione però a non generalizzare. Ci sono giornalisti, allenatori, presidenti e calciatori che apprezzano il lavoro di noi donne ‘nel pallone’.
Come si spiega questa ostilità?
Molti uomini non amano che il genere femminile entri in un mondo che ritengono loro. Molto probabilmente Mihajlovic è una di quelle persone. Non lo condanno penso solo che abbia fatto un commento inopportuno che non avrebbe mai dovuto fare. Però questa è la realtà dei fatti. Si è mai chiesto quante donne giornaliste riescono a ricoprire incarichi direttivi nel mondo dell’informazione giornalistica?
Me lo dica lei.
Davvero poche. E non perché non ci siano colleghe brave. Eppure si trovano direttori donne in diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali ma nessuna in quelle sportive. Penso che ci sia una grande ipocrisia in tutto questo. Anche in tivù sono poche le giornaliste che hanno un programma sportivo tutto loro. Mi viene in mente Sky con la D’Amico, la stessa Rai con me e Mediaset Premium con Mikaela Calcagno. Non Mediaset che ha giornaliste bravissime come Monica Vanali o Lucia Blini. Anche loro si meriterebbero maggiore spazio.
Ma questa chiusura può dipendere anche dal pubblico?
Assolutamente no. I telespettatori, e parlo di una realtà che conosco bene, hanno dimostrato di apprezzare il lavoro femminile nell’ambito dell’informazione sportiva. Lo dimostra lo share di 90º minuto che conduco con un collega fantastico come Marco Mazzocchi. Prima ancora lo era stato, e lo è tuttora, La domenica sportiva.
Punti per la salvezza: Pink Bari – Sudtirol Damen
Partita chiave per entrambe le squadre per la lotta alla salvezza.
Mancano ancora diverse partite alla fine del campionato, ma ogni punto acquisito è fondamentale per una maggior possibilità di disputare nuovamente la prossima stagione in Serie A.
Pink Sport Time giocherà in casa a Bari e verrà raggiunta sul campo nel pomeriggio di sabato 16 Aprile dal Sudtirol Damen direttamente dal freddo Trentino.
L’andata si era conclusa con un 3-2 a favore del Sudtirol, ma la Pink è pronta a riscattarsi.
Entrambe arrivano da due sconfitte di campionato contro squadre ai vertici della classifica, quali Brescia e Verona.
La Pink non è ancora riuscita ad ottenere nessuna vittoria in casa dall’inizio del campionato, ma potrebbe essere l’occasione giusta per riscattarsi e portare a casa qualche punto.
Il Sudtirol ha sfruttato la pausa del campionato causa nazionale, vincendo l’amichevole contro il Wacker Innsbruck con un buon 8-0.
Per cui cercherà la seconda vittoria consecutiva.
La pausa di due settimane è certamente servita a entrambi gli allenatori Cardone e Schuster per analizzare le ultime partite ed effettuare le ultime rifiniture di gioco.
Previtera della Pink con 4 gol in campionato e Tonelli del Sudtirol con 5, sono i rispettivi capocannonieri delle due squadre, di sicuro non vedono l’ora di gonfiare nuovamente la rete dopo queste settimane di stop.
Che la lotta alla salvezza abbia ufficialmente inizio!
Orario partita sabato 16 Aprile ore 15.00 presso Campo Sportivo Comunale “Antonio Antonucci” di Bitetto (BA)
Lo svincolo nel calcio dilettantistico
Nello scorso articolo abbiamo affrontato il tema del tesseramento e i mutamenti che si sono susseguiti nel tempo che hanno portato all’abolizione del vincolo sportivo, almeno per i professionisti. Nel caso dei calciatori dilettanti, comprese le calciatrici, la situazione è sì mutata ma il vincolo sportivo è ancora presente almeno fino ai 25 anni di età.
Tuttavia come già preannunciato è prevista la possibilità di svincolarsi, in presenza di determinate circostanze.
Lo svincolo è disciplinato dall’art. 106 delle NOIF che funge da elenco delle varie possibilità che possono portare una calciatrice, a terminare il proprio rapporto di “fedeltà” con la società detentrice delle sue prestazioni sportive.
La prima ipotesi è lo svincolo per rinuncia, esercitato dalla società (art. 107 NOIF). In questo caso la atleta viene inserita nella cosiddetta “lista di svincolo”, contenente i nomi delle calciatrici da svincolare, attraverso la compilazione e la sottoscrizione di un apposito modulo.
La lista di svincolo, una volta completa è inoltrata, nel termine perentorio fissato annualmente dal Consiglio Federale, al Dipartimento Calcio Femminile.
La calciatrice svincolata ha dunque diritto, in qualsiasi momento della stagione sportiva, di richiedere il tesseramento in favore di qualsiasi società, attraverso il modulo di “aggiornamento della posizione di tesseramento”. Qualora la calciatrice svincolata sia una minore, tale modulo verrà sottoscritto dall’esercente potestà. Le società sono comunque tenute a comunicare alla calciatrice la loro rinuncia al vincolo, a mezzo di raccomandata.
Altra fattispecie è rappresentata dal cosiddetto svincolo per accordo, previsto appunto per reciproco consenso delle calciatrici e delle società (art. 108 NOIF).
In tal caso le parti dovranno provvedere a depositare lo svincolo, a pena di nullità, presso il Dipartimento Calcio Femminile entro venti giorni dalla stipulazione.
Altre eventualità di svincolo sono rappresentate dall’inattività della calciatrice (art. 109 NOIF) e della società (art. 110 NOIF).
Nel primo caso la calciatrice che non abbia preso parte ad almeno quattro gare ufficiali nella stagione sportiva, per ragioni a lei non imputabili, ha diritto allo svincolo.
La procedura, in questo frangente si può riassumere nell’invio da parte della stessa di una raccomandata alla società e rimessa in copia anche al Dipartimento, inerente la propria inclusione nella «lista di svincolo».
Per quanto concerne, invece, lo svincolo per inattività della società essa si realizza nel caso in cui questa non prenda parte al Campionato di competenza o se ne ritiri o venga esclusa o ad essa sia revocata l’affiliazione. Tale procedura non è applicabile alla squadra di riserva o alle squadre minori. Altra opportunità di svincolo è quella offerta alla calciatrice che abbia cambiato la propria residenza, stabilendosi in Comune di altra Regione e di Provincia non limitrofa a quella precedente (art. 111 NOIF).
In questo caso la calciatrice, per ottenere lo svincolo, dovrà inoltrare ricorso alla Commissione Tesseramenti in qualunque periodo dell’anno, con allegata documentazione che comprovi i presupposti della propria richiesta.
Ultima circostanza in cui una calciatrice può ottenere lo svincolo è quella conseguente alla decadenza del proprio tesseramento e come detto tale opzione si concretizza al compimento anagrafico del 25° anno di età.
Trattandosi di ipotesi tassative, sottoposte al vaglio degli organi competenti, è di fondamentale importanza rispettare i termini per la presentazione delle richieste di svincolo e gli altri formalismi richiesti dalla normative federale.
Melissa Satta vs Sinisa Mihajlovic. Le donne sanno di calcio e non devono stare zitte
Che noia, eccone un altro che cade nella trappola misogina: Mihajlovic verso Melissa Satta e le sue dichiarazioni espresse durante il programma Tikitaka. La Satta, rea di un giudizio sul clima in casa Milan, si è vista recapitare un messaggio ai microfoni di Valerio Staffelli : “Io non sono razzista, ma penso che le donne non dovrebbero parlare di calcio perché non sono adatte”.
Melissa Satta è bella. Bellissima. Se possibile ancor di più di quanto appaia in televisione o nei servizi fotografici. Arriva in sala trucco in tuta, con le sneakers, struccata e ho pensato più volte che se fosse entrata così in diretta, sarebbe riuscita a ribaltare ogni canone che ci impone questo lavoro restando, indiscutibilmente e ugualmente perfetta.
E il problema è proprio questo. Perché se fosse stata un po’ meno qualcosa: meno attraente, meno solare e più irrequieta come tante colleghe ( e invece lei è compagna e madre premurosa). Se non stesse per sposare un calciatore. Se non formassero una coppia da copertina, lontani dei pettegolezzi. Insomma, se al suo posto fosse seduto un uomo, le sue stesse analisi (e avendo lavorato con lei so che è tutt’altro che impreparata) fatte con un’altra espressione, senza i primi piani, nessuno avrebbe osato rivolgerle quella banale offesa, volgare, come quella che le rivolto Sinisa Mihajlovic: “le donne non dovrebbero parlare di calcio.”
Nel mio lavoro ho letto opinioni di complottisti la cui credibilità, da profeti dell’ultima ora, è stata rispettata solo in quanto espressa da individui di sesso maschile. Ma ho conosciuto donne, colleghe, tifose, studiare, andare allo stadio, condurre programmi sportivi, fare una gavetta massacrante. Chiedere che non si generalizzi marcando la loro preparazione mi sembra perfino mortificante. Così come avvilisce la battutaccia dell’ex tecnico del Milan.
Melissa Satta non è stata la prima a parlare di clima teso negli spogliatoi, ha rappresentato un percepito diffuso, ma è stata facilmente bersaglio di un’accusa discriminatoria perché- e ammettiamolo senza ipocrisia- purtroppo è un pensiero fin troppo comune che la donna non sia competente. Figuriamoci quando esprime una critica (non per forza negativa). Ma se vi aspettate che la presenza televisiva femminile in ambito sportivo si limiti al commento fisico dei calciatori o a fare pronostici spogliate vi sbagliate.
Eppure se in un programma di calcio si alternano direttori di quotidiani nazionali, politici, scrittori, nessuno osa sminuire la loro presenza.
Appresa la notizia della cena di Cristian Brocchi e Silvio Berlusconi, mi trovavo in uno studio televisivo e, insieme con altri ospiti, ho criticato il possibile esonero di Sinisa (pur sapendo che Brocchi farà di tutto per onorare il suo nuovo incarico).
Ma dovevo tacere: le donne non dovrebbero parlare di calcio! Forse iniziare a darne qualcuno a chi le spara così grosse. Ma non per debolezza, per provare come ci si sente qualche volta, ad abbassarsi al loro livello.
Olimpiadi Rio 2016: sorteggiati i gironi di calcio maschili e femminili
Tutto pronto per Rio 2016, la manifestazione Olimpica sempre più vicina a prendere il via: sorteggiati quest’oggi al Maracanà i gironi di calcio maschile e femminile.
Calcio Maschile
Urna abbastanza benevola per i verdeoro, raggruppamento più complicato invece per l’Argentina. Ecco il quadro completo.
Calcio maschile, Girone A: Brasile, Sudafrica, Iraq e Danimarca;
Calcio maschile, Girone B: Svezia, Colombia, Nigeria e Giappone;
Calcio maschile, Girone C: Fiji, Corea del Sud, Messico e Germania;
Calcio maschile, Girone D: Algeria, Portogallo, Honduras e Argentina;
Calcio Femminile
Anche le Nazionali femminili parteciperanno ai giochi olimpici, compresa quella statunitense che detiene il titolo. Ecco i gironi delle squadre femminili:
Calcio femminile, primo raggruppamento: Brasile, Cina, Svezia e Sudafrica
Calcio femminile, secondo raggruppamento: Canada, Zimbabwe, Australia e Germania;
Calcio femminile, terzo raggruppamento: Stati Uniti, Nuova Zelanda, Francia e Colombia.
Si giocherà dal 4 al 20 agosto. Donne in campo a partire dal 3 agosto.