La Fiorentina Women’s, era stata la regina del calciomercato estivo, quando ad Agosto annunciò colpi di prestigio. Dopo il fallimento della Torres, tutte le ex scudettate avevano scelto la direzione del Franchi, per assaporare il gusto di un club professionistico a servizio delle donne.
Inoltre, per essere certi di non mancare l’ obiettivo, la Fiorentina ha messo a disposizione di Mister Sauro fattori tre autentici fenomeni,la straniera Ek, il mito Panico e l’ irresistibile Caccamo. Dopo il girone di andata, in cui fattori era campione d’ inverno con le viola, la Fiorentina ha iniziato un saliscendi, per prima cosa ha perso contatto con la vetta, perdendo lo scontro diretto in casa col Brescia. Dopo, finito addirittura terzo, ha iniziato ad inseguire il Mozzanica, e poi, dopo il crollo incredibile e inaspettato delle bergamasche di Nazarena Grilli, la Fiorentina ha sfruttato l’ occasione per accaparrarsi il secondo posto, ovvero l’ accesso alla Champions.
Un film che l’ ambiente viola pensava si potesse chiudere con una grande festa Sabato, dove a Verona, con un pareggio si sarebbe festeggiato il minimo premio per una squadra che, seppur nuova, presentava al suo interno un organico da scudetto.
Verona però si è trasformata nella fatal Verona.
La squadra del Mister e Manager Renato Longega, ha dovuto giocare una gara così complessa, con un solo risultato possibile ( la vittoria) senza due stelle quali Gabbiadini e Ohrstrom. All’ inizio della sfida, Pirone prima e Ledri poi arrivano facilmente a calciare se segnano 2 reti che stendono le Viola.
A livello tattico Longega si supera e sfrutta a suo vantaggio il nuovo sistema di gioco apportato da Mr. Fattori, il 4 3 1 2 il mister delle gialloblù con un 4 4 2 asimmetrico riesce a compiere 3 mosse chiave:
1) fa spingere i terzini altissimi dove il rombo viola arriva in ritardo e costringe Guagni e Motta a suire costantemente degli attacchi 2 vs 1
2) in fase di possesso palla annulla lo spazio tra i suoi difensori e la sua coppia di centrocampisti centrali, rendendo così vana la presenza di un trequartista nello scacchiere della Fiorentina.
3) Alterna nei corner contro la marcatura a uomo e a zona in base agli innumerevoli schemini della Fiorentina, ( il più noto, quello con Caccamo che fa finta di calciare e corre verso l’ area)
La Fiorentina è imprecisa sotto porta e va addirittura sul 3 – 0, con il Verona che ha avuto anche altre 2 palle a tu per tu con l’ estremo Viola per chiudere la partita.
Bastava il pareggio per Orlandi e compagne, e invece, anche gli ultimi sforzi al 90’ minuto non valgono l’ impegno di una intera stagione, la geografia del calcio femminile italiano non cambia, Verona e Brescia, società dilettantistiche organizzate con professionalità ed esperienza di calcio femminile, allontanano l’ esperimento professionistico Viola dalle zone che contano.
La Fiorentina, club internazionale, dovrà riorganizzare le proprie idee studiando una nuova strategia che la porti nelle zone in cui un club professionistico di tale prestigio deve stare.