La stagione del Valpolicella era nata sotto i migliori presagi, il club della presidentissima Flora Bonafini aveva fin da Luglio mosso ogni muscolo in funzione del miglioramento del secondo posto, quel secondo posto alle spalle del Sud Tirol che sembrava l’ obiettivo da migliorare, con il giusto sogno della Serie A.
Per migliorare un secondo posto, devi vincere e convincere, e la scelte del sodalizio giallo blu hanno da subito fatto entusiasmare stampa e tifosi.
La prima mossa vincente della presidentessa è stata quella di garantire l’ arrivo di Nicola Iachelli nell’ area tecnica, vicecampione d’ Italia col Brescia, ed esperto conoscitore del settore femminile nazionale, ha portato una serie di indiscutibili talenti in casa Fimauto.
Il primo colpaccio, che ha fatto eco in tutta Italia è stato l’ arrivo del pilastro Nenè Nhaga Bissoli, a formare una difesa granitico, con l’ esperienza ed i centimetri di una delle più forti d’Italia. Poi, come se non bastasse, due autentici fenomeni classe 1992, Solow e Leon, una Canadese ed una Statunitense di valore estremo, già pronte per la Serie A, e determinanti, almeno nel progetto iniziale, per la conquista della Massima Categoria.
Il quadro però non è terminato, e ad accrescere il mercato estrivo la Fimauto ha piazzato anche un colpo determinante per sigillare la porta, dal Verona è arrivata Ilaria Toniolo, una garanzia.
Tutto questo,nove mesi dopo, non è servito a nulla, poiché la Fimauto è rimasta seconda, ed è cambiato solo il nome della prima della classe, questa volta il Como Femminile.
Ma come ha fatto il Como femminile ha mettere il proprio nome davanti ad una corazzata di cotanta qualità?
Il Como, retrocesso dalla Serie A ha perso quasi tutti i suoi pezzi pregiati.
Alice Cama, il vero bomber è andata a trascinare il Cuneo in Serie A ( 23 goal per lei), Valentina Piazza, portiere dell’ Under 19 è volata a Lugano, Francesca Sampietro, campionessa d’ europa ha smesso di giocare, così come Bertoni, e soprattutto il fenomeno Martina Cortesi. A Stagione in corso i due attaccanti titolari Mariane Baburro e Laura Loseto hanno abbandonato per motivi di lavoro la carovana lariana.
Ha rimpiazzato tale atlete di alto livello, con ragazze umili, di buon valore, provenienti da Serie D, Serie C e Serie B da centro classifica, come Gritti, Previtali e Ventura, provenienti dal Tradate, Postiglione e Cereda, provenienti dalla Serie C, e Panzeri, proveniente dalla Serie D Lombarda.
Quello che però il Como ha fatto, come mossa di rilievo, è la scelta dell’ allenatore.
Un po’ come Mozzanica e Brescia, il direttore Silvano Cozza, che per ben 5 anni ha salvato le lariane in Serie A, ha capito l’ importanza di avere un top coach nella sua formazione completamente rinnovata e non gremita di campionesse, e così ha strappato alla concorrenza Mister Antonio Cincotta, uno dei nomi più di rilievo del calcio femminile italiano, con un palmares prestigiosissimo.
Il Valpolicella ha invece dovuto cambiare il suo assetto tecnico in corsa, una sconfitta per ogni società la costrizione ad un esonero, con l’ avvicendamento di Mister Paolo Fracassetti, a cui il Mozzanica ha preferito una garanzia quale Nazarena Grilli, la squadra è stata affidata all’ allora preparatore dei portieri, Mister Buttante. I risultati sono migliorati ma nulla è servito poiché il Como ha seguito una marcia precisa e costante, facendo gli stessi punti sia all’ andata che al ritorno, facendo registrare un attacco da capogiro senza però avere alcuna atleta con più di 15 goal personali.
Il Valpolicella ha dimostrato tutta la forza dei suoi singoli, soprattutto in coppa Italia, dove ha sconfitto ben due compagini di Serie A, facendo capire di avere una rosa capace di ogni cosa, e fermandosi solo al cospetto delle allora sculettate Veronesi di Longega. Ma laddove vi era necessità di continuità, concentrazione e perseveranza, ovvero in campionato, qualcosa non è proprio girato per il verso giusto.
Sarebbe bello, vedere una rosa così ambiziosa, ed un club così ben strutturato ( in attivo il sodalizio con il Chievo Verona) avere sulla panchina un top coach del calcio femminile italiano. Auguriamo alla Fimauto Valpolicella, club sempre più di spessore nel calcio nazionale, ogni successo per la prossima stagione, nel difficilissimo campionato di Serie b a 3 gironi, dove torneranno verosimilmente i derby col Sud Tirol, col Vittorio Veneto e forse anche la supersfida con il Riviera di Romagna. Una lotta per la Serie A avvincente fin dal calcio mercato estivo.