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UEFA Women’s Champions League: il trionfo dell’Olympique Lyone ai calci di rigore

Nella cornice di pubblico stupenda dello Stadio “Città del Tricolore” di Reggio Emilia, la finale di Champions League di calcio femminile è stata vinta dal Lione contro il Wolfsburg ai calci di rigore al termine di un incontro dalle palpitanti emozioni che ha visto prevalere la squadra che con più determinazione ha cercato la vittoria. Un successo, quello conquistato dal club francese, che vale il terzo titolo continentale ed un record di cui potrà fregiarsi la squadra allenata da Gérard Precheur.

Un match lungamente dominato dal Lione che per ritmi di gioco e qualità tecniche si è dimostrato da subito superiore al Wolfsburg. Imbattuta da un anno e mezzo la compagine transalpina fa capire dopo pochi minuti quale siano le proprie mire. Dopo soli 12 minuti di gioco, L’ala tedesca Pauline Bremer se ne va sulla fascia destra e crossa al centro per Ada Hegerberg, che realizza da pochi passi, siglando la tredicesima rete in Champions, un vera macchina da goal. Il 4-3-3 messo in campo da Precheur tramortisce letteralmente la squadra teutonica che non sembra avere la forza di contrapporsi all’egemonia transalpina.

Ad inizio ripresa, è Élise Bussaglia a dover salvare sulla linea di porta il Wolfsburg dalla seconda marcatura su conclusione di Wendie Renard. Francesi che vanno vicine nuovamente al raddoppio con Louisa Necib, alla sua ultima apparizione con la maglia del Lione, con una conclusione che fa la barba al palo. Ralf Kellermann prova scuotere le sue ragazze mettendo in campo Ramona Bachmann e Tessa Wullaert ma l’azione delle tedesche stenta a decollare. Tuttavia quando tutto sembra perduto, a 2 minuti dal termine, Alex Popp trova di testa il gol del pareggio sul cross di Isabel Kerschowsk, portando la partita ai tempi supplementari.

Nell’extratime c’è tanta tensione e le squadre, anche fisicamente, appaiono allo strenuo delle proprie forze pertanto l’epilogo ai calci di rigore è inevitabile. Dagli undici metri sono decisivi gli errori di Nilla Fischer e Élise Bussaglia, che regalano la vittoria finale al Lione. Con questo successo la citata Necib e Amandine Henry giungono al capolinea della loro carriera, chiudendo nel miglior modo la propria avventura agonistica.

FIFA, Gianni Infantino: abbiamo bisogno di piu’ donne in ruoli chiave del calcio

“Personalmente, non mi rilassero’ fino a quando non verra’ restituito anche l’ultimo centesimo dei soldi sottratti in modo disonesto alla Fifa”. E’ la promessa di Gianni Infantino, che sul magazine della Federazione traccia un bilancio di questi primi mesi alla guida. “Sono determinato a riportare il calcio nel cuore della Fifa e per farlo dobbiamo implementare adesso le riforme che sono state approvate con tutta la nostra forza al Congresso straordinario di fine febbraio – scrive – La buona governance e la trasparenza sono fra le assolute priorita’ e mostreremo tolleranza zero per qualsiasi forma di cattiva condotta. Abbiamo anche bisogno di una piu’ grande partecipazione e per farlo offriremo a tutti lo spazio per crescere. Abbiamo bisogno di piu’ donne in ruoli chiave del calcio e dobbiamo continuare a sviluppare e rafforzare il calcio femminile. Per questo credo che ci sia bisogno di una divisione di calcio femminile all’interno della Fifa”. Secondo Infantino “lo sviluppo del calcio deve essere rinvigorito in tutto il mondo adeguandolo alle reali esigenze di tutti i vari contesti locali. Anche in questo caso, dobbiamo fare ancora di piu’. Durante i miei viaggi nelle ultime settimane, ho potuto ascoltare e comprendere quello di cui c’e’ bisogno con maggiore urgenza e dove: abbiamo bisogno di soluzioni su misura nei nostri programmi di sviluppo. Ciascuna delle 209 Federazioni della Fifa ha la responsabilita’ di garantire che il mondo intero possa essere fiero di noi. E cosi’ sara’ perche’ noi siamo il calcio”.

UEFA Women’s Champions League, Wolfsburg-Lione: i rigori premiano l’Olympique Lyone

Il Lione conquista la sua terza UEFA Women’s Champions League superando il Wolfsburg ai calci di rigore nella finale di Reggio Emilia.

Nel 2013 il Wolfsburg era partito meglio nel primo tempo, ma questa volta le campionesse di Francia passano in vantaggio dopo soli 12 minuti. L’ala tedesca Pauline Bremer se ne va sulla fascia destra e crossa al centro per Ada Hegerberg, che realizza da pochi passi. Il Lione, con Bremer e Amel Majri larghe nel 4-3-3, dominano la prima frazione di gioco e a inizio ripresa Élise Bussaglia deve respingere sulla linea una conclusione dell’ex compagna di squadra nell’OL Wendie Renard.

Louisa Necib, alla sua ultima presenza nel Lione, va vicinissima al raddoppio con una conclusione dalla lunga distanza che sfiora il palo e, nonostante gli ingressi in campo di Ramona Bachmann e Tessa Wullaert, il Wolfsburg sembra non riuscire a rimontare come nella seconda finale vinta nel 2014. Ma a due minuti dalla fine, Alex Popp trova di testa il gol del pareggio sul cross alto di Isabel Kerschowsk, portando la partita ai tempi supplementari e poi ai calci di rigore.

Dal dischetto sono decisivi gli errori di Nilla Fischer e Élise Bussaglia, che regalano il successo alla squadra francese. Lotta Schelin, entrata a dieci minuti dal termine dei tempi regolamentari, Necib e Amandine Henry chiudono così la carriera nel club con la conquista della terza medaglia d’oro nella competizione.

Tabellino: Tempo regolamentare + Tempi supplementari
Wolfsburg – Olimpique Lione 1-1 (0-1)

CALCI DI RIGORE
Popp – Wolfsburg: GOL
Hegerberg – Lione: PARATO
Kerschowski – Wolfsburg: GOL
Schelin – Lione: GOL
Peter – Wolfsburg: GOL
Renard – Lione: GOL
Fischer – Wolfsburg: PARATO
M’Bock Bathy – Lione: GOL
Bachmann – Wolfsburg: PARATO
Kumagai – Lione: GOL

Wolfsburg – Olimpique Lione 4-5  dopo calci di rigore
Olimpique Lione vince la Women’s Champions League 2016.

 

Wolfsburg-Lione: aggiornamento in diretta

Tabellino TEMPO REALE
Wolfsburg – Olimpique Lione 1-1 (0-1)

Wolfsburg: Schult, Peter, Fischer, Goessling, Dickenmann, Blasse, Bernaber (29′ st Wullaert), Bussaglia, Kerschowski, Jakabfi (14′ st Bachmann), Popp.
A disposizione: Frohms, Wensing, Wullaert, Pajor, Bachmann, Bunte, Wedemeyer.
Allenatore: Ralf Kellermann.
Olimpique Lione: Bouhaddi, Bremer (40′ st Thomis), M’Bock Bathy, Renard, Majri, Henry, Kumagi, Abily, Le Sommer (33′ st Schelin), Necib, Hegerberg.
A disposizione: Gerard, Schelin, Thomis, Petit, Perisset, Cascarino, Tarrieu.
Allenatore: Gerard Precheur.

Arbitro: Katalin Kulcsár (J. Kulcsàr- Hima)
Marcatori: pt: 12′ Hegerberg (L); 43′ Popp (W)
Ammoniti: Kumagai (L)
Note – Giornata soleggiate, clima estivo

 

Nazionale Under 19 Femminile: 4-1 alla Slovacchia nella seconda amichevole

Nell’ultimo impegno di questa stagione, la Nazionale Under 19 Femminile batte 4-1 la Slovacchia in amichevole a Senec riscattando così la sconfitta subita due giorni fa (2-0). Un bel successo quello della squadra guidata da Enrico Sbardella che, sotto 1-0 in chiusura di primo tempo, ha rimontato nella ripresa grazie alle reti messe a segno da Gloria Marinelli, Flaminia Simonetti, Annamaria Serturini e Nicole Peressotti.
“Stiamo lavorando per un nuovo ciclo – il commento del tecnico – ho portato qui quasi tutte ragazze classe ’98 che, dopo l’incidente di percorso della prima partita, sono state brave a reagire, dimostrando che questo è un buon gruppo su cui si può lavorare”.

Entusiasmo alle stelle: Reggio Emilia pronta per la finale UEFA Women’s Champions League

Reggio Emilia è pronta per la Finale. Poster, cartelloni, striscioni, volantini, tutto richiama all’evento dell’anno: l’atto conclusivo della UEFA Women’s Champions League tra Wolfsburg e Lione, in programma domani allo “Stadio del Tricolore” (ore 18, diretta su EUROSPORT).
Oltre 17 mila biglietti venduti, la cornice dell’impianto sportivo emiliano si arricchirà anche della presenza di duemila rappresentanti dei club femminili e di uno spettacolo particolare. Ci saranno infatti anche le Frecce Tricolori a celebrare questo appuntamento: la Pattuglia Acrobatica Nazionale, costituente il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, sorvolerà lo “Stadio del Tricolore” durante la cerimonia di apertura. Con dieci aerei, di cui nove in formazione e uno solista, la PAN dipinge i cieli del mondo con i colori della bandiera italiana, simbolo dei valori del paese e della cultura delle Forze Armate. Uno spettacolo che dal 1961 rappresenta l’orgoglio, la passione e la professionalità dell’Aeronautica Militare, oltre 40 mila uomini e donne che quotidianamente compiono il proprio dovere al servizio dell’Italia.
Reggio Emilia, diventata la capitale europea del calcio femminile in occasione di questa gara, ha messo in campo tutte le sue forze, supportata dal grande lavoro della FIGC e del Settore Giovanile e Scolastico che ha avviato nelle settimane scorse una serie di iniziative per promuovere il movimento calcistico femminile.

Le scuole primarie e secondarie di Reggio Emilia hanno partecipato al concorso scolastico dedicato al calcio femminile, organizzato in collaborazione con il MIUR, il servizio Officina Educativa dell’Assessorato Educazione e Conoscenza di Reggio Emilia e la Fondazione per lo Sport di Reggio Emilia. Nel percorso “Road to the Final” sono stati coinvolti testimonial d’eccezione che hanno portato le loro esperienze nelle strutture educative della città. Inoltre per le scuole secondarie di primo grado, è stato organizzato un torneo scolastico che si concluderà domani 26 maggio, giorno in cui si disputeranno anche le finali del torneo all’interno del ‘Women’s Grassroots festival’. La prima fase si svolgerà domani mattina presso il centro sportivo “Taddei” adiacente lo “Stadio del Tricolore”: parteciperanno le scuole di Reggio Emilia e le finaliste del torneo tra scuole “Road to the Final”. Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.30, la seconda fase con la partecipazione di scuole di calcio e tifosi che saranno presenti alla finale.
Inoltre, a partire dalle 14.30, si terrà la fase Interregionale di Reggio Emilia del Torneo U.12 Femminile Danone Nations Cup (presso gli impianti sportivi di via Mogadiscio). Il torneo, che ha coinvolto nella fase preliminare Club Professionistici e di Calcio Femminile, alla fase interregionale vedrà la partecipazione di quattro squadre: Bologna 1909, Imolese Femminile, Fiorentina Women’s FC e Perugia. La vincente parteciperà alla finale nazionale che si svolgerà a Coverciano durante l’8º Grassroots Festival previsto l’11 e il 12 giugno.

Infine alle 14.30, presso l’Auditorium Malaguzzi (via Bligny 1), si svolgerà un incontro riservato agli arbitri emiliani e a quelli delle regioni limitrofe con i responsabili delle Commissioni Nazionali e i dirigenti AIA. Saranno presenti il designatore UEFA Pierluigi Collina, l’arbitro internazionale Nicola Rizzoli e Roberto Rosetti, Event Coordinator della Finale. L’evento, aperto a tutti, è un momento di confronto e di crescita sia sportiva che tecnica irripetibile, attraverso la visione di foto, filmati e video.
Per quello che riguarda la giornata di oggi, vigilia densa di appuntamenti per Patrizia Panico, ambassador della Finale Femminile. La calciatrice azzurra parteciperà questa sera a Milano alla UEFA Champions Gallery al Castello Sforzesco, evento pre-final della Champions League che si giocherà sabato 28 a Milano.

Speciale anteprima finale Women’s Champions League: Wolfsburg – Lione

Tre anni dopo la vittoria del Wolfsburg contro il Lione in finale di UEFA Women’s Champions League, le squadre si ritrovano a Reggio Emilia per l’appuntamento decisivo. Entrambe hanno travolto una connazionale nella semifinale di andata: il Lione ha battuto il Paris Saint-Germain per 7-0, mentre il Wolfsburg ha sconfitto l’FFC Frankfurt campione in carica per 4-0. Tuttavia, la finale si preannuncia equilibrata: cinque delle ultime sei sono state disputate da una squadra francese e una tedesca, senza mai registrare più di due gol. Il Wolfsburg è privo delle infortunate Caroline Graham Hansen, Julia Simic e Noelle Maritz. Il Lione ritrova invece Claire Lavogez, che sabato ha preso parte all’1-1 contro il Montpellier mentre la maggior parte delle titolari è rimasta a riposo.

Ralf Kellermann, allenatore Wolfsburg
Nel 2013 eravamo alla prima finale e il Lione ci sottovalutò, ma ora siamo una realtà europea, abbiamo vinto due volte il trofeo e siamo di nuovo qui. Sarà una sfida durissima e forse il Lione è leggermente favorito perché ha una squadra più consolidata. I nostri avversari hanno qualità in ogni zona del campo e noi dovremo rincunciare a due stelle come Martina Müller e Nadine Kessler, ma abbiamo assorbito bene i loro addii e siamo di nuovo in finale. Il successo in Coppa di Germania [ottenuto sabato] ci ha dato fiducia e tolto pressione, perché abbiamo già vinto sia il campionato che la coppa nazionale in questa stagione. Non vediamo l’ora di sfidare il Lione. Sono passati cinque giorni dall’ultima partita, il tempo giusto per recuperare, anche se sabato il Lione è rimasto a riposo. Domenica ci siamo riposati, lunedì, martedì e mercoledì ci siamo prepararati tatticamente, perciò saremo pronti. Le giocatrici saranno le stesse delle ultime partite; le infortunate non rientreranno molto presto, ma dopo Julia Simic nessuna si è più fatta male, perciò la squadra sarà la stessa che ha battuto il Francoforte e vinto la Coppa di Germania.

Gérard Precheur, allenatore Lione
Da allenatore sono interessato al presente, a questa partita, e non al passato. Per vincere gare come questa devi avere il piglio giusto. C’è molto in ballo in questa grande sfida, voglia di rivalsa [per la sconfitta del 2013], la rivalità sportiva franco-tedesca, ma da allenatore mi interessa ciò che accade in campo e non ciò che si dice in conferenza stampa.  A Lione le cose sono semplici, abbiamo tutti un singolo obiettivo. Se giochi in questa squadra, giochi per vincere il campionato francese, la Coppa di Francia e la UEFA Women’s Champions League. Abbiamo già centrato due obiettivi, ora puntiamo al terzo. Siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto ed è normale che ora ci sia un po’ di emozione, ma sono concentrato esclusivamente sulla partita. Dovremo essere al 100%, come durante il resto della stagione. Siamo una squadra che si basa sul collettivo, sapremo mettere da parte l’emozione.

LA STAGIONE A LIVELLO NAZIONALE
Wolfsburg
Dopo una partenza a rilento, il Wolfsburg si è assicurato il ritorno in Europa la prossima stagione scavalcando il Francoforte al secondo posto, rimanendo però a 10 punti dal Bayern Monaco. Sabato a Colonia, ha battuto il Sand per 2-1 e ha difeso il titolo in Coppa di Germania grazie a una rete di Zsanett Jakabfi all’80’.

Lione
Il Lione ha vinto campionato e coppa nazionale per la quinta stagione consecutiva. Con una formazione ampiamente rimaneggiata, sabato ha pareggiato 1-1 in casa contro il Montpellier e ha concluso con tre lunghezze di vantaggio sull’PSG. In 22 partite ha collezionato 19 vittorie e tre pareggi, con 115 gol realizzati e quattro subiti.

FATTORI CHIAVE
Lione più in forma
Nonostante il pareggio nel fine settimana, il Lione è imbattuto da 48 gare ufficiali, ovvero dall’1-0 contro il PSG a novembre. Il Wolfsburg è apparso in ottima forma dopo la sosta invernale, ma la sconfitta per 4-0 contro il Potsdam di qualche settimana fa e la faticosa finale di Coppa di Germania hanno fatto emergere l’assenza di Hansen, la migliore realizzatrice europea della squadra.

La flessibilità del Wolfsburg
Il Wolfsburg sarà molto diverso rispetto alla finale del 2013 contro il Lione, ma è ancora allenato da Ralf Kellermann. Il tecnico, che tre anni fa è riuscito a mettere fine alla lunga imbattibilità delle francesi, è senz’altro capace di ripetersi, soprattutto con giocatrici versatili come Lara Dickenmann e Alex Popp available.
Schelin e Henry ai saluti
Lotta Schelin ha segnato in entrambe le semifinali contro il PSG ed è arrivata a 41 gol nel torneo (nuovo record per un singolo club), ma a Reggio Emilia giocherà la sua ultima partita con il Lione. Pur avendo una media di oltre un gol a partita in oltre 200 presenze, l’attaccante svedese non è mai andata a segno in una finale europea. Lo stesso vale per la centrocampista Amandine Henry, che dopo otto stagioni in Francia andrà al Portland Thorns.

OSSERVATE SPECIALI
Wolfsburg: Lara Dickenmann
Dickenmann è arrivata la scorsa estate dal Lione ed è diventata sempre più importante per la squadra, soprattutto grazie alla sua versatilità.

Lione: Ada Hegerberg
Anche se Schelin partirà a fine stagione, la prossima giocatrice a guidare la linea offensiva del Lione sarà un’altra scandinava: Ada Hegerberg, autrice finora di 53 gol in 33 gare ufficiali.

FINALI FRANCIA-GERMANIA
2010: Turbine Potsdam (GER) – Lione (FRA) 0-0, 7-6 rig., Getafe
2011: Lione (FRA) – Turbine Potsdam (GER) 2-0, Londra
2012: Lione (FRA) – FFC Frankfurt (GER) 2-0 , Monaco
2013: Wolfsburg (GER) – Lione (FRA) 1-0, Londra
(2014: Wolfsburg (GER) – Tyresö (SWE) 4-3, Lisbona)
2015: FFC Frankfurt (GER) – Paris Saint-Germain (FRA) 2-1, Berlino

E infine…
Hegerberg ha segnato 12 gol in questa competizione e si trova a due lunghezze dal record di Conny Pohlers (Turbine Potsdam, 2004/05), Margrét Lára Vidarsdóttir (Valur Reykjavík, 2008/09) e Célia Šašić (Francoforte, 2014/15). Maggiori informazioni nella pagina della partita.

Il presidente Roberto Moroso è già carico in vista della prossima stagione

«Una stagione altalenante ma, proprio per questo, ricca di emozioni». Il presidente dell’Upc Tavagnacco, Roberto Moroso, traccia un primo bilancio al termine del campionato di serie A femminile, il quindicesimo consecutivo nella massima serie per la compagine friulana. «Abbiamo disputato delle ottime partite contro le ‘grandi’ del torneo, mentre abbiamo faticato più del dovuto contro le cosiddette ‘piccole’. Comunque sono contento per la stagione appena conclusa, e mi è piaciuto molto l’atteggiamento delle ragazze durante l’ultima partita: hanno saputo trovare grinta e determinazione fino alla fine».
A questo proposito il presidente ci ha tenuto a ringraziare tutte le sue calciatrici e i componenti dello staff tecnico, oltre, ovviamente, ai dirigenti della società. «Un grazie anche al nostro pubblico, che nell’ultimo match casalingo ha riempito lo stadio, emozionandomi».

La squadra ha chiuso al quinto posto in classifica con 41 punti. Un campionato cominciato con Sara Di Filippo in panchina, e terminato (per gli ultimi tre incontri) con Amedeo Cassia. Proprio il futuro del mister di Cervignano è ancora da decidere: «Mi prendo una settimana di pausa per poi ripartire e programmare la prossima stagione – assicura Moroso –. Parleremo con il mister e capiremo cosa fare. Ci stiamo già occupando della costruzione della nuova squadra, cercando di apportare i correttivi necessari». Nulla, quindi, è ancora stato deciso per il futuro della panchina gialloblu. Di certo, per ora, c’è il fatto che, anche nel prossimo campionato, a supportare l’Upc Tavagnacco, ci sarà lo sponsor Megavision, come conferma Moroso. «Abbiamo trovato in Domenico Bonanni, ad di Megavision, una persona non solo generosa, ma appassionata di calcio femminile. Una dimostrazione in più del fatto che chi si avvicina al calcio in rosa poi difficilmente se ne distacca». 

Le vacanze, per le ragazze del Tavagnacco, sono già cominciate. Martedì c’è stato l’ultimo allenamento e la squadra si ritroverà ad agosto per iniziare la preparazione. Chi, invece, dovrà ancora scendere in campo è la Primavera, impegnata a metà giugno nella fase nazionale del torneo Under 19. «Quest’anno il vivaio ci ha dato grandi soddisfazioni – chiude Moroso – confermando la validità del nostro progetto e gettando le basi per un futuro florido della società».

Patrizia Panico: non ho scelto questo sport, il calcio ha scelto me

In un’intervista video prima della finale di UEFA Women’s Champions League, Patrizia Panico, attaccante italiana che milita nella Fiorentina, racconta come ha iniziato a giocare a calcio, cosa pensa dei genitori e dello sport, e quali valori attribuisce al calcio come mezzo di crescita personale e sociale.

Cosa ti ha attratto del calcio?
‘La verità è che non penso di aver scelto questo sport. Prima di giocare a calcio nuotavo. Il mio obiettivo era quello di avere un’occasione con un club vicino a casa, con una squadra di calcio, quello era il mio sogno. Penso che sia stato il calcio a scegliere mee.’

Che valori attribuisci al calcio?
‘Il calcio può insegnarti molto perché è uno sport di squadra. Ti fa condividere i bei momenti ma anche la responsabilità. Ovviamente è importante prenderlo sul serio, e che il gruppo si aiuti a vicenda. Penso che sia tra le cose più importanti del calcio e di tutti gli sport di squadra. Quando sei in difficoltà c’è sempre un compagno che può darti una mano e viceversa se è un tuo compagno ad avere problemi”. 

La finale di Reggio sarà la svolta per il calcio femminile in Italia

«Abbiamo lavorato tantissimo per questa finale di Champions e speriamo nel grande pubblico allo stadio. Soprattutto speriamo vengano le persone scettiche, così si renderanno conto di quanto il calcio femminile è progredito». Patrizia Panico, ambasciatrice femminile della finale, colonna della Nazionale con più di 100 reti all’attivo in oltre 200 gare, 10 scudetti e 600 gol in campionato, non si iscrive alla categoria dei dubbiosi e crede che la partita di domani al Mapei Stadium tra Wolfsburg e Lione (fischio d’inizio alle 19) sia solo il punto di partenza per il lancio di questo sport nel nostro Paese.

Gli organizzatori puntano a portare 17 mila persone allo stadio grazie alla capillare opera di promozione svolta in questi mesi. Ieri il sindaco Luca Vecchi e una delegazione della Reggiana calcio hanno anche fatto visita ai bambini ricoverati in pediatria al Santa Maria e hanno mostrato loro la coppa che sarà assegnata domani (ai bimbi sono anche stati regalati dei gadget dei granata).

«Passi avanti ne sono stati fatti rispetto al passato – dice l’attaccante della Fiorentina Panico -. La Uefa sta puntando tantissimo sul calcio ed anche in Italia si comincia a vedere qualcosa, a partire da questa finale che per la prima volta si fa qui da noi. Quando ho iniziato io giocare a calcio sembrava come praticare uno sport per alieni: non c’erano squadre, non c’erano strutture. Per andare a giocare dovevi fare centinaia di chilometri. Adesso le bambine posso giocare con i maschietti nelle scuole calcio e le società professionistiche hanno tutte una squadra femminile». 

Ieri sono arrivate a Reggio le tedesche del Wolfsburg mentre le francesi del Lione sono attese oggi. Nel pomeriggio le due formazioni prenderanno confidenza con il terreno di gioco del Mapei Stadium.

«Sono due squadre abituate a queste competizioni e ad avere molti spettatori – spiega la Panico -. Le tedesche fanno un gioco tipico del Nord Europa: molto fisico, lanci lunghi, amano l’uno contro uno e spingere sugli esterni. Le francesi invece puntano sul fraseggio, passaggi brevi, velocità, un po’ come in Spagna. Credo sarà una bella partita: la sfida tra due modi diversi di interpretare il calcio». 

L’Italia non ha mai vinto la finale. Il migliore risultato venne ottenuto dal Bardolino Verona nella stagione 2007/2008: le venete arrivarono in semifinale anche grazie alla Panico, capocannoniere del torneo. Quest’anno il Brescia di Milena Bertolini si è arreso ai quarti proprio al Wolfsburg.

Uno dei problemi principali dello sport femminile in Italia è che è quasi sempre dilettantistico e dunque le giocatrici non guadagnano e fanno fatica a farne una professione. «In Italia è difficile vivere di solo calcio e quando una giocatrice finisce la carriera si fa fatica a restare in questo mondo in un’altra veste, ad esempio come direttore sportivo o addetto stampa».

La partita di domani sarà anticipata da alcuni eventi che allieteranno gli spettatori, tra cui il più atteso, il passaggio delle Frecce Tricolore. All’esterno ci sarà invece il villaggio dedicato al calcio giovanile femminile. Lo spettacolo, dentro e fuori il campo, non mancherà di certo.

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