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Regina Baresi si confessa alla Gazzetta dello Sport: troppi pregiudizi sul calcio femminile

Al cognome Baresi non solo i tifosi di Inter e Milan drizzano le antenne, ma tutti gli appassionati di calcioFranco e Beppe hanno a lungo legato i loro nomi alle due squadre della città meneghina. Alla Gazzetta dello Sport si è confessata Regina Baresifiglia di Beppe: anche lei gioca a calcio, come papà con la maglia dell’Inter, ma da centravanti puro con il numero 9 sulle spalle.

A breve compirà 25 anni, ma la carriera che ha alle spalle è già lunga: “Da quando ho iniziato a giocare a calcio ho sempre cercato di crescere fino alla Serie A. Non è stato facile, perché i fondi sono pochi e il calcio femminile vive soltanto degli sponsor. Anche l’anno della retrocessione dalla Serie A alla B è stato bello perché è servito come esperienza. Speravamo di ritornare in Serie A quest’anno, ma non ce l’abbiamo fatta, sarà il nostro obiettivo per il prossimo. In questa stagione il gruppo è cresciuto e abbiamo gettato le basi per il futuro”.

Regina gioca nell’ASD Inter Femminile, società di cui è presidente sua madre e questo a volte le causa problemi: “Non avrei mai immaginato che mia mamma potesse avvicinarsi al calcio femminile, invece adesso è la nostra presidente. I miei genitori non hanno mai voluto che giocassi a calcio, tanto che per evitarlo mi hanno fatto provare tutti gli altri sport! All’inizio lei veniva solo a vedere le partite ‘da mamma’, poi quando il presidente se ne è andato, lei si è avvicinata sempre più insieme ad altri genitori fino a diventare presidente dell’ASD Inter Femminile. Che effetto fa? Non è sempre facile, perché dall’esterno qualcuno può pensare a qualche favoritismo nei miei confronti, ma noi cerchiamo di tenere ben separati il calcio e la vita in famiglia”.

Il mondo del calcio femminile per la figlia d’arte è fatto di sacrifici e di pregiudizi: “Sicuramente sono tanti i pregiudizi, come quello per cui giocando a calcio si diventa mascolini o si rovinano le gambe. In realtà il calcio è uno sport come gli altri. E poi le gambe si rovinano anche facendo danza! Il sacrificio più grande è quello di fare gli allenamenti alla sera dopo un’intera giornata di lavoro in negozio. Esco alle 19 e vado subito al campo, dove ci alleniamo fino alle 22, e specialmente d’inverno non è facile. E poi abbiamo tutti i weekend impegnati e quando verso aprile una persona potrebbe aver voglia di andare via due giorni, sa che non lo potrà fare. La sera prima della partita non si può fare tardi e in settimana con gli allenamenti si esce ancora di meno. Ma si tratta di sacrifici che fai volentieri perché dietro c’è una grande passione”.

Qualificazioni europee: le Azzurre travolgono 7-0 la Georgia

Tutto secondo copione al Tengiz Burjanadze Stadium di Gori, dove nel pomeriggio la Nazionale Femminile ha battuto 7-0 le padrone di casa della Georgia consolidando il secondo posto in classifica nel Gruppo 6 delle qualificazioni europee alle spalle della Svizzera, prima con 6 lunghezze di vantaggio sulle Azzurre.

Contro la Georgia, fanalino di coda del girone a quota zero punti e già battuta 6-1 lo scorso 18 settembre a La Spezia, la squadra di Cabrini ha impiegato solo 7 minuti per trovare il gol del vantaggio con Raffaella Manieri per poi chiudere virtualmente il match già nel primo tempo grazie alle reti realizzate al 21’ da Barbara Bonansea e al 41’ da Daniela Sabatino.

Nella ripresa l’Italia ha arrotondato il risultato ancora con Bonansea, Mauro e con una doppietta di Cristiana Girelli, entrata a inizio secondo tempo al posto di Sabatino.

“Non era facile tenere alto il ritmo – l’analisi del Ct Antonio Cabrini – e, a prescindere dal risultato, le ragazze sono state brave a giocare tutta la partita con una buona intensità. E’ stata una stagione positiva, abbiamo ancora un margine di miglioramento e a settembre dovremo cercare di vincere le ultime due partite con Repubblica Ceca e Irlanda del Nord”.

Risultati e classifica del Gruppo 6
7 giugno
Georgia-Italia 0-7
Repubblica Ceca-Irlanda del Nord (ore 19.30)

Classifica:
Svizzera 18 punti
ITALIA 12
Repubblica Ceca e Irlanda del Nord 6
Georgia 0

Cuneo Calcio Femminile: per la A si riparte da Mister promozione

Il Cuneo, come già anticipato nei giorni scorsi, ha messo alle spalle la vittoria del campionato e -seppur sottotraccia- ha cominciato a imbastire il progetto per la prossima stagione.

I lavori non potevano che cominciare dal tassello più importante, vale a dire da Mister Promozione Gian Luca Petruzzelli: era praticamente scontato il rinnovo, ma l’ufficialità è arrivata solo quest’oggi. Dopo 2 stagioni a Cuneo, il Mister torinese sarà a bordo campo a impartire ordini e direttive alle biancorosse anche nel corso del campionato di serie A 2016/2017.

Petruzzelli si è distinto in questi 2 anni nel Capoluogo per l’attenzione ai particolari nella preparazione delle gare e per la capacità di motivare le calciatrici prima degli “incroci” importanti. Una dedizione tutta personale ai dettagli assistita con essenziale professionalità da uno staff qualificato e disponibile che ha lavorato costantemente dietro le quinte. A tale proposito la Società ha fatto sapere che la conferma è giunta anche per il Preparatore atletico, Emanuele Chiappero, approdato a Cuneo nella stagione 2014/2015 insieme al tecnico.

“Squadra che vince non si cambia”: la Presidente Eva Callipo ha dunque optato per la continuità del progetto.

“Dopo la promozione strameritata sono onorato di proseguire il cammino con il Cuneo Calcio Femminile” dichiara entusiasta Petruzzelli “Con la società stiamo già lavorando per il futuro con il fine di formare la rosa che affronterà un campionato impegnativo sotto tutti i punti di vista. Sono contento di aver riportato il Cuneo nell’elite del calcio femminile perché società, città e tifosi meritano la Serie A”. Poi spazio ai ringraziamenti: “Ringrazio tutti i tifosi e gli appassionati, rinnovo l’invito allo stadio per sostenerci nel prossimo campionato”.

Emanuele Chiappero conferma la determinazione per la prossima stagione: “Dopo la retrocessione immeritata di un anno fa, volevamo a tutti i costi ritornare subito in A e ce l’abbiamo fatta al primo tentativo, al termine di un campionato tiratissimo. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme affinché la città di Cuneo possa avere stabilmente una squadra nella massima serie”.

Nazionale Under 17 Femminile: 26 convocate per l’ultimo raduno stagionale

Ultimo raduno stagionale per la Nazionale Under 17 Femminile, con il tecnico Rita Guarino che ha convocato 26 Azzurrine classe 2000 per iniziare a gettare le basi della squadra che affronterà le prossime competizioni.
La Nazionale si radunerà nella serata di domenica 12 giugno al Centro Tecnico Federale di Coverciano e mercoledì 15 chiuderà la tre giorni di stage con una partita in famiglia.

L’elenco delle convocate
Portieri: Roberta Aprile (Asd Pink Sport Time), Gloria Ciccioli (Jesina Femminile), Sonja Graus (Vipiteno), Laurie Lucidi (Olimpique Lyonnais);
Difensori: Ginevra Costantino (Reggiana), Elena Crespi (Villa Cortese), Aurora De Sanctis (Jesina), Maria Luisa Filangeri (Asd Nebrodi), Sofia Meneghini (AGSM Verona), Nadine Nischler (Nurnberg), Vanessa Panzeri (Como), Martina Sclavo (Res Roma);
Centrocampisti: Bianca Bardin (Vicenza), Giada Greggi (Res Roma), Elena Nichele (AGSM Verona), Marem Ndiongue (Catania), Maddalena Porcarelli (Riviera di Romagna), Valentina Puglisi (San Bernardo Luserna), Angelica Soffia (AGSM Verona);
Attaccanti: Sara Baldi (Mozzanica), Veronica Benedetti (Graphistudio Tavagnacco), Federica Cafferata (Ligorna 1922), Anita Coda (Real Meda), Tamara Fontana (Jesina), Benedetta Orsi (Reggiana), Elisa Polli (Jesina).

Staff – Tecnico: Rita Guarino; Vice allenatore: Massimo Migliorini; Preparatore atletico: Franco Olivieri; Preparatore dei portieri: Gianluca Foglia; Medico: Lorenzo Proietti; Fisioterapista: Andrea Mangino; Magazziniere: Federico Attenni.

Roma Calcio Femminile: prima edizione della “Play for the Hope”

Nel periodo che precede lo sciogliete le righe per le meritate vacanze estive, la Roma calcio femminile continua la sua attività soprattutto d’impegno nel sociale.
Il 9 Giugno alle ore 20:00 presso il Salaria Sport Village di Roma, situato in via di San Gaggio 5, le giallorosse scenderanno in campo nella prima edizione della “Play for the Hope”.
La Roma femminile affronterà in amichevole la Nazionale Cabarettisti capitanata dall’attore, regista e autore di testi teatrali Antonio Giuliani. Insieme a lui tanti personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo quali il campione automobilistico Giancarlo Fisichella, l’attore Kaspar Capparoni, l’atleta olimpico capitano della Nazionale Italiana di taekwondo Carlo Molfetta, il vincitore del Gf9 Ferdi Berisa e l’attore/autore/regista Pietro Genuardi.
Presenterà la manifestazione l’autore televisivo e paroliere Stefano Jurgens, mentre madrina dell’evento sarà Veronica Ruggeri della famosa trasmissione “Le Iene”.

Scopo della manifestazione divertirsi e stare insieme per solidarietà. Tutto l’incasso della serata, infatti, verrà devoluto alle onlus S.O.S. Infanzia Nel Mondo www.sosinfanzianelmondo.org e Volontari Capitano Ultimo www.volontaricapitanoultimo.it.

Biglietto d’ ingresso 5 euro.
Non mancate. Ci si divertirà facendo del bene…non è poco!

Milena Bertolini e Brescia Calcio Femminile: avanti insieme

Il Brescia CF è lieto di comunicare che Milena Bertolini sarà l’allenatrice del Leonesse anche nella prossima stagione. Il rinnovo del contratto è giunto ieri pomeriggio al termine dell’allenamento della squadra a Fornaci.

Con la conferma di Bertolini prosegue dunque il percorso di crescita intrapreso quattro stagioni or sono con la società: “Sono felice di annunciare l’accordo con Bertolini – dichiara il presidente Cesari – da parte nostra non vi sono mai stati tentennamenti riguardo la sua conferma. La squadra ha l’opportunità domenica di conquistare l’ultimo trofeo che manca alla nostra stagione, ma nel corso di tutta l’annata ha sempre espresso un ottimo gioco e lottato sempre per gli obiettivi prefissati, scrivendo una bellissima pagina della storia societaria in Europa”.

L’allenatrice di Correggio ha confermato la piena volontà di proseguire il proprio percorso professionale con il Brescia: “Ho accettato con piacere la proposta di rinnovo da parte del presidente Cesari, ora siamo concentrate sulla finale di Coppa Italia, ma da lunedì inizieremo a programmare la prossima stagione nel dettaglio. – dichiara Bertolini – Il valore aggiunto di questa stagione è stata sicuramente l’empatia e la fiducia che si è instaurata tra i componenti dello staff, e non mi riferisco solo ai miei collaboratori tecnici sul campo, ma alla Team Manager Elisa Zizioli, figura importantissima, allo staff medico e a quello della comunicazione. Di conseguenza si è creata una grande intesa anche con le calciatrici ed i risultati ne sono la diretta conseguenza. Continuare a lavorare con tutti loro sarà un vero piacere, con l’obiettivo di portare sempre più in alto il nome di questa società attraverso il bel calcio”.

“La conferma di Bertolini – dichiara il direttore sportivo Cristian Peri rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di crescita avviato insieme quattro stagioni fa. Adesso pensiamo alla Coppa Italia, poi ci dedicheremo alla prossima stagione e ai prossimi obiettivi”.

“Un rinnovo importante – commenta la Team Manager Elisa Zizioli che lancia un segnale forte di programmazione e continuità; Milena è la persona giusta per portare ancora più in alto i colori del Brescia e valorizzare le calciatrici in rosa”.

Tavagnacco Calcio Femminile: Di Benedetto lascia, al suo posto Francesco Pravisani

Glauco Di Benedetto non è più il direttore sportivo dell’Upc Tavagnacco. Il suo posto, a partire dalla prossima stagione, sarà preso dall’attuale responsabile del settore giovanile, Francesco Pravisani.

La collaborazione tra Di Benedetto e la società gialloblu si conclude dopo 11 anni, trascorsi sempre al lavoro per migliorare, stagione dopo stagione, la squadra del Tavagnacco. In questo periodo, anche grazie all’attività di Di Benedetto, la società ha raggiunto traguardi importanti come la qualificazione alla Champions League e la conquista di due coppe Italia.
«Dopo 11 anni – ha spiegato Di Benedetto – ho sentito il bisogno di staccare da questo mondo. Ho bisogno di un po’ di tranquillità. Ringrazio il presidente Roberto Moroso per questo periodo di collaborazione. Continuerò a tifare Tavagnacco e a voler bene alle ragazze».

Al rammarico per un rapporto giunto a termine, si associa la gratitudine per il lavoro svolto. «Ringraziamo Glauco per questi anni trascorsi insieme – ha commentato il presidente del Tavagnacco, Roberto Moroso –. Con lui abbiamo passato momenti belli e momenti meno belli, ma la collaborazione è sempre stata sincera, intensa e finalizzata al bene della squadra. Ora voltiamo pagina e guardiamo al futuro con ottimismo», ha concluso.

Le gialloblù dell’Agsm Verona assieme ad ABEO in visita ai bambini malati presso l’Ospedale Policlinico di Borgo Roma a Verona

Non solo calcio per le ragazze di Agsm Verona a sei giorni dalla finale di Coppa Italia!
Il capitano dell’Agsm Verona e della Nazionale Azzurra Melania Gabbiadini, le compagne di squadra Michela Ledri, Cecilia Salvai, Silvia Fuselli, Valeria Pirone, Rachel Harrison, Camilla Pavana, con il direttore sportivo Manuel Pignatelli, hanno visitato il reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Borgo Roma per regalare una mattinata speciale ai bambini di Abeo (Associazione Bambino Emopatico Oncologico).  Applausi e richieste di autografi per le campionesse gialloblù, che sono state abbracciate da bimbi e bimbe, e dallo staff sanitario dell’ospedale, felici di poter sorridere insieme alle calciatrici del Verona. Gioia in corsia, dove le gialloblù hanno autografato palloni e consegnato le maglie con dediche personalizzate ai piccoli tifosi.  Sono stati distribuiti ai piccoli degenti anche i graditissimi gadgets forniti dall’Hellas Verona.

Emozionata, al pari delle compagne di squadra Melania Gabbiadini: “E’ stata una mattinata emozionante, che ricorderemo a lungo. Abbiamo cercato di portare un sorriso a bambini e bambine che non stanno attraversando un bel momento. Essere giocatrici di una squadra che rappresenta la città  non significa solamente vincere sul campo da calcio ma portare anche un segno di solidarietà, di amicizia, di felicità a chi sta soffrendo o sta attraversando un momernto di difficoltà. Questa mattinata è stata importante per noi come calciatrici e come donne. Abbiamo donato un sorriso a dei piccoli campioni della vita ma da loro abbiamo ricevuto molto di più, questo momento ci ha arricchito interiormente e ci ha reso più forti come gruppo”.

Erano presenti alla visita il prof. Simone Cesaro, primario del reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Borgo Roma, il vice-presidente di ABEO Dott. Alberto Bagnani assieme a volontari e volontarie dell’Associazione.

Un piano stellare per il futuro del calcio maschile & femminile: ecco in cifre la marcia cinese nel football!

Ecco di seguito in pillole filosofia e cifre della marcia cinese nel football.

Nel 2015
viene pubblicato il primo programma sulla riforma del settore calcistico, “Il piano della riforma e lo sviluppo del calcio cinese”, caratterizzato da una semplificazione istituzionale, con l’obiettivo dare piu flessibilità e autonomia alla federazione calcistica.

Nell’aprile 2016, la Federcalcio cinese pubblica il Piano 2016-2050 per lo sviluppo a medio e lungo termine del calcio cinese, il documento viene considerato il primo schedule e la prima roadmap a medio e lungo termine per lo sviluppo del calcio in Cina, con obiettivi concreti.

2016-2020: realizzare 20mila scuole calcio, con 30 milioni di praticanti del calcio tra gli alunni e 50 milioni di praticanti tra tutta la popolazione. La costruzione di 70mila campi da calcio in tutto il Paese, in modo che ci siano 0,5-0,7 campi liberi per ogni 10 mila persone.

2021-2030: realizzare un supremo livello dell’organizzazione e la competitività del campionato calcistico nazionale; la Nazionale maschile deve entrare nei primi posti della graduatoria in Asia, quella femminile deve ritornare ad una squadra di primo livello in ambito mondiale. Ogni 10 mila cinesi devono poter usufruire di un campo da calcio libero.

2031-2050: la Cina dovrà diventare una super potenza, il calcio sarà diffusissimo in tutto il Paese.

Quanto vale il calcio in Cina?
Nel documento “Le opinioni sull’accelerazione dello sviluppo dell’industria sportiva e sulla promozione del consumo nello sport” pubblicato nel 2014 dallo State council cinese, si afferma che la dimensione completa dell’industria sportiva della Cina supererà entro il 2025 i 5.000 miliardi di RMB.
Dal punto di vista della solita struttura delle discipline sportive di tutto il mondo, la proporzione del calcio occuperà più del 40% di questi 5.000 miliardi di RMB. Secondo la previsione di Qilu Securities, lo spazio del mercato sportivo in Cina è pari a 2.000 miliardi di RMB, tra cui 800 miliardi provengono dall’industria del calcio. La pubblicazione del “Piano generale della riforma nel settore calcistico” aiuterà il campionato cinese al perfezionamento del proprio sistema, al contempo, c’è una tendenza graduale alla commercializzazione matura, in futuro, la Chinese Football Association Super League potrebbe diventare un campionato stellare con un fatturato annuale da 10 miliardi di RMB.

L’aumento degli investimenti dei club
Secondo dati di previsione, nel 2016, gli investimenti dei 16 club della Chinese Football Association Super League hanno superato i 10 miliardi di RMB, raddoppiati rispetto ai 5 miliardi del 2015 e ai 4 miliardi del 2014.

I numeri della tifoseria in Cina
Di tutti i 1,6 miliardi di tifosi di tutto il mondo, 300 milioni stanno in Cina. Bilancio beneficiato da diversi fattori positivi, tra cui il trionfo del Guangzhou Evergrande nella Champions League Asiatica, sin dal 2013, l’attenzione dei tifosi alla Chinese Football Association Super League ha visto un aumento notevole.
Secondo dati ufficiali, nel 2013, 346 milioni di tifosi guardavano le partite della Chinese Football Association Super League in TV, al primo posto nella guaduatoria di tutti i campionati calcistici in Asia.

Secondo i dati del Federcalcio cinese e dell’azienda della Chinese Football Association Super League (controllata da Federcalcio, si occupa del lato operativo del campionato), nella stagione 2015-2016, ci sono stati 5,33 milioni di tifosi a guardare le partite della Chinese Football Association Super League allo stadio.

Solo la partita dell’ultima giornata tra Bejing Guoan e Guangzhou Evergrande quest’anno ha attirato 53.526 mila tifosi al Beijing Workers’ Stadium.

Secondo una stima, ogni partita avrebbe visto la presenza di 23 mila tifosi, 4 mila in più rispetto alla stagione precedente, registrando così un record storico nei 12 anni della Chinese Football Association Super League, pure questa cifra occupa la vetta della graduatoria di tutti i massimi campionati calcistici in Asia.

A far da grancassa hanno contribuito gli ultimi acquisti, dalla mossa di Wang Jianlin di Dalian Wanda Group Co. Sui diritti sportivi all’acqusiizione a catena di squadre grandi e piccole. E siamo solo all’inizio.

Sponsorizzazione
Dal 2015, l’azienda operativa della Chinese Football Association Super League ha messo una serie di soglie per gli sponsor di diversi livelli: la sponsorizzazione di title sponsor (attualmente è Ping An Insurance Group), non può essere inferiore a 100 milioni di RMB all’anno, per gli sponsor di secondo livello, ossia i partner ufficiali, la sponsorizzazione non può essere inferiore a 40 milioni di rmb,per gli sponsor di terzo livello, ovvero i fornitori ufficiali, la sponsorizzazione non può essere inferiore a 20 milioni di rmb.

I diritti mediatici
Sempre secondo“Le opinion sull’accelerazione dello sviluppo dell’industria sportiva e sulla promozione del consumo nello sport”,documento pubbicato nel secondo semestre del 2015 dal Consiglio di Stato, “occorre sbloccare i limiti dei diritti di trasmissione delle gare sportive, oltre ai Giochi olimpici, Giochi asiatici e i Mondiali di calcio, le varie televisioni possono acquistare o cedere direttamente i diritti della trasmissione delle altre gare sportive.”Nel “Piano generale della riforma e lo sviluppo del settore calcistico”, si specifica “la necessità di innovare il sistema per realizzare una concorrenza ordinata dei diritti di trasmissione televisiva delle partite di calcio”, questa misura viene considerata come una guida scientifica sulla valorizzazione dei diritti mediatici del calcio cinese.

Attualmente, l’esplorazione della valorizzazione dei diritti di trasmissione televisiva del campionato calcistico cinese si trova ancora in una fase iniziale, con un profitto annuale collegato limitato soltanto a qualche milione di RMB, mentre ha appena preso il via la valorizzazione dei diritti di trasmissione sulle piattaforme online.

A settembre 2015, l’azienda Tiaodongli ha acquistato con 8 miliardi di RMB, i diritti di trasmissione della Chinese Football Association Super League su tutte le piattaforme mediatiche nei cinque anni successivi. Di seguito, LETV ha acquistato con 2,7 miliardi di RMB da Tiaodongli i diritti di trasmissione delle partite delle prossime due stagioni sulle piattaforme di nuovi media.

Denise Mazzola, attaccante Como calcio femminile: il Como? È casa mia!

Otto anni al Como 2000 dove ha vissuto momenti belli  e momenti brutti come la retrocessione dalla serie A alal Serie B. Un anno dopo Denise Mazzola, attaccante comasca, ha festeggiato nuovamente il ritorno in massima serie. Massima serie che spera che il Como viva da protagonista.  Se in campo Denise di destreggia ottimamente con palla al piede nel tempo libero si dedica alla giocoleria. Nel suo futuro non parla di calcio, a di un percorso personale che ultimamente tanti giovani stanno intraprendendo, il “cammino di Santiago”.

Come ti sei avvicinata al calcio e come mai proprio questo sport?
Quando ero piccola uscivo con mio fratello maggiore e il suo gruppo di amici, ovviamente tutti maschi e io l’unica bambina, eravamo soliti andare al parco di fianco a casa e si giocava a calcio. All’inizio erano un po’ titubanti nel farmi giocare con loro, per i soliti motivi: ero più piccola ed ero una bambina, ma non ci volle molto a fargli cambiare idea. Nonostante l’età e il fatto che fossi una femmina risultai più brava di alcuni di loro. Ma allora non pensavo minimante che avrei potuto praticarlo in una squadra; per me era semplicemente un gioco, finché una mia compagna di classe delle elementari iniziò a giocare in una squadra in zona, la Vallassinese, e mi chiese se volevo provare, e cosi iniziò tutto.

Hai disputato otto (4 Serie A e $ Serie B) campionati con il Como.
Ci racconti il momento più bello e il momento più brutto?
Sono praticamente cresciuta nella Como 2000 ci sono state compagne di squadra (alcune hanno smesso altre ci sono tutt’ora) che sono diventate dei punti di riferimento ed esempi da seguire. Mi hanno dato molto in questi anni, e ho sempre cercato di prendere quello che per me era il ” meglio” cercando di farlo un pò mio.
Ne ho passati molti di momenti belli alla Como 2000, tra cui, la vittoria dei play out contro il Valpolicella è uno di quelli. Ma non mi era mai capitato di vincere una promozione in serie A in prima persona e questo è di sicuro uno tra i più belli. Di momenti brutti, in particolare, non me ne vengono in mente onestamente. Di certo la stagione in cui siamo retrocesse è stato forse uno dei momenti più pesanti e assolutamente meno belli che ho vissuto in questo anni alla Como 2000.

Quest’anno hai messo a segno 11 reti.
Ci fai il podio delle tre reti più belle partendo dal terzo posto?
Al 3 contro le Azalee all’andata: un tiro di sinistro. Così non mi uscirà mai più. 
Al secondo il goal contro il Milan alla partita di ritorno. 
Al primo direi il goal dell’ultima di campionato contro l’Azalee

Avete vinto meritatamente il vostro girone e siete tornate in massima serie dopo un anno di purgatorio.
Dopo un inizio esaltate, nelle ultime gare vi siete un po’ perse. Avete mai pensato di aver buttato tutto all’aria e di vedere la promozione sfumare?
Nelle ultime partite abbiamo rischiato, effettivamente ci siamo rese conto che basta veramente poco per buttare all’aria quello che abbiamo costruito durante tutto una stagione, ma abbiamo sempre detto l’ultima. Anche quando sembrava che stavamo per mollare, ci abbiamo creduto fino alla fine dando il massimo.

Dai un voto alla tua stagione e a quella del Como.
Il voto che mi do per questa stagione e’ un 7. I due infortuni durante la stagione non mi hanno permesso di dare il massimo come avrei voluto. Il Como si merita un 10 per come abbiamo saputo reagire alla retrocessione. Nonostante i pronostici per questo campionato non erano molto a nostro favore siamo restate in vetta per tutta la stagione.

Che Como vedremo nella prossima stagione?
Un Como che vorrà dimostrare di essere all’altezza della promozione in seria A. Con ancora tanta voglia di riscatto e di meritarsi un posto tra le squadre della massima serie.

Chi è Denise Mazzola quando non indossa i tacchetti?
Denise senza tacchetti è una ragazza con hobbie differenti. Uno tra questi è la giocoleria, nella quale mi piace dilettarmi nel mio tempo libero. Tra le altre cose mi piacerebbe intraprendere, un domani, il “cammino di Santiago”. È uno dei sogno che vorrei realizzare.

La settimana scorsa si è disputata la Finale di Champions League tra Lione e Wolfsburg. Hai assistito alla partita?
Purtroppo non ho potuto assistere alla finale di Champions per motivi di lavoro. Posso solo immaginare l’emozione…

Pensi che questo evento tenutosi in Italia possa essere un’ulteriore input per il movimento rosa?
Spero che questo evento abbia dato giusta visibilità’ a una realtà che, purtroppo, qui in Italia deve fare ancora molti passi in avanti. Bisogna cercare di attirare quanta più attenzione possibile a  questo movimento,  e il fatto che un evento del genere si sia svolto in Italia sicuramente può aver dato un input sulle differenti realtà che si vivono tra il calcio femminile Italia e quello all’estero.

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