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Coppa Italia: tutto sulla finale Brescia-AGSM Verona

La Coppa Italia di calcio femminile 2015/2016 è arrivata al suo epilogo che andrà in scena domenica 12 giugno alle ore 17.00 sul campo del Centro di Formazione Federale FIGC-LND “Gino Bozzi” di Firenze (Via Stefano Borgonovo, 74/6). Si affrontano Brescia e AGSM Verona, le prime due classificate del campionato 2015/2016. La partita sarà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube della Lega Nazionale Dilettanti.
Le fresche campionesse d’Italia del Brescia nonché detentrici del trofeo, alzato già nel 2011/2012, se la vedranno con l’AGSM Verona che ha già in bacheca tre Coppe ma non centrava la finale dal 2012/2013.

Queste le modalità di accredito per i media:

Per la concessione degli accrediti stampa in occasione della finale di Coppa Italia femminile Brescia-AGSM Verona, in programma domenica 12 giugno alle ore 17.00 presso il Centro Di Formazione Federale FIGC-LND “Gino Bozzi” – Via Stefano Borgonovo, 74/76 di Firenze, gli organi di informazione devono osservare le seguenti procedure:
a) ciascuna testata giornalistica e/o agenzia di stampa dovrà inviare, entro le ore 12.00 di venerdì 10 giugno, la richiesta di accredito all’Ufficio Stampa della Lega Nazionale Dilettanti (tel. 06.32822222/3/4, fax 06.32822713, e-mail stampa@lnd.it), tenendo presente che sarà consentita la presenza di un numero massimo di due giornalisti e di un fotografo per ciascuna testata accreditata. Al solo fotografo, in possesso di regolare accredito, è consentito l’accesso a bordo campo. Tale accredito va richiesto anche dai fotografi professionisti, non segnalati da alcuna testata giornalistica.
b) le emittenti televisive, che risultano in possesso della prescritta autorizzazione valida per la Stagione Sportiva in corso, dovranno inoltrare apposita richiesta di accredito, nei modi e nei tempi di cui al precedente punto a), e sarà consentita la presenza di un numero massimo di due giornalisti e di un operatore per ciascuna testata televisiva accreditata. Non è consentito l’accesso dell’operatore-TV a bordo campo.
c) le emittenti radiofoniche, che risultano in possesso della prescritta autorizzazione valida per la Stagione Sportiva in corso, dovranno inoltrare apposita richiesta di accredito, nei modi e nei tempi di cui al precedente punto a), e sarà consentita la presenza di un numero massimo di due giornalisti accreditati, ai quali non e’ consentito l’accesso a bordo campo.
Ai soggetti di cui ai punti a), b), c), è consentito l’accesso nell’apposita sala-stampa, a partire dai venti minuti successivi allo svolgimento della gara, per l’effettuazione di interviste.

Lunedì Cabrini incontra tecnici e preparatori atletici dei club femminili di Serie A

Il Commissario tecnico della Nazionale Femminile Antonio Cabrini incontrerà lunedì 13 giugno, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, gli allenatori e i preparatori atletici dei club di serie A Femminile. Si tratta del consueto appuntamento di fine anno, al quale parteciperanno anche gli staff delle squadre nazionali femminili.

Professioniste in USA, ‘lesbiche’ da noi, la dura vita delle calciatrici

Professioniste, non riconosciute come tali ma di fatto professioniste. Lontano anni luce dai colleghi uomini, a loro il calcio non dà la stessa visibilità, gli stessi benefici, le identiche possibilità e le medesime tutele.

Se nel calcio dei maschi la linea di separazione tra il mondo del professionismo e quello del dilettantismo é segnato dalla quarta serie ovvero la Serie D, per le donne questa divisione non c’è. Chi gioca a calcio in Serie A per esempio o in Champions League per farne un altro, in una squadra italiana e non è un uomo ricordiamolo, non è considerato un atleta professionista. Dilettante é e lo resterà ancora per un po’, almeno fino a quando non sarà rivista e modificata la legge numero 91 del 23 Marzo 1981, la famosa legge che già ha segnato un cambiamento epocale all’interno del mondo del pallone equiparando il giocatore di calcio a un lavoratore subordinato e non più a un bene di proprietà perenne della società. La nuova legge infatti stabilì quali sportivi potevano fornire la propria opera in cambio di una retribuzione usufruendo così di tutte le tutele del caso come in un rapporto di lavoro a tutti gli effetti. Fu la fine di un epoca in cui il vincolo sportivo era la norma (oggi invece la questione del vincolo resta un tema delicato che colpisce il mondo dei dilettanti e sul quale torneremo sicuramente a parlare più avanti) e l’inizio di una nuova era del calcio fatta di contratti da discutere e rinnovare (e comunque mai superiori ai cinque anni, merita ricordarlo). Una conquista non da poco la libertà contrattuale e la possibilità di inquadrare a livello normativo e considerare un atleta, un tecnico, un preparatore – ma anche altre figure che operano nello sport – come un lavoratore a tutti gli effetti. Per molti è anche la legge che ha dato il via all’ingresso di tanti furbacchioni nel mondo del pallone, procuratori in testa ma non solo aggiungo, grazie all’arrivo di molta più possibilità per far girare moneta. Senza inoltrarmi nella complicata analisi tecnica della legge che comunque va avanti da oltre trent’anni e che sicuramente presenta aspetti da chiarire e oggi sicuramente da modificare, c’è da sottolineare che in qualche modo nel calcio una divisione tra professionismo e dilettantismo c’è stata e anche se oggi qualcuno storce il naso sul fatto che un calciatore in Serie D sia considerato un dilettante occorre anche spostare lo sguardo e pensare alla quota rosa del pallone che è sempre e comunque considerata dilettante. Nel calcio femminile nessuna linea di separazione, non si può pensare di vivere di calcio, anche se ci si deve allenare cinque giorni su sette e il sesto giocare una gara di campionato, magari in trasferta a centinaia di chilometri da casa, esattamente come un qualsiasi giocatore di serie A, ma anche di B e pure di Lega Pro.

Qui l’impegno e il sacrificio a correre dietro a un pallone non è ripagato con lo stesso criterio dei maschi ma visto come una sorta di hobby, e c’è giusto solo il riconoscimento di un rimborso spese. Nulla di più, poche centinaia di euro magari un migliaio abbondante se si è giocatrici della nazionale ma non si pensi a cifre minimamente paragonabili a quelle dei colleghi calciatori. Lo stipendio? Quello devono andarselo a guadagnare il giorno dopo la gara altrove, in ufficio o in fabbrica o magari dipendere dai genitori se si studia. Va da se’ che anche il trattamento previdenziale è impossibile da immaginare oggi. All’estero la situazione in molti paesi è decisamente migliore sotto tutti gli aspetti tanto da spingere le nostre atlete più forti a continuare la carriera (da professioniste) oltre i confini facendo inevitabilmente calare il livello qualitativo del campionato italiano. E così mentre altrove qualcuno si batte anche per la parità salariale (è notizia di questi giorni che le ragazze della nazionale americana hanno ottenuto lo stesso trattamento salariale dei colleghi della nazionale maschile attraverso una legge che il parlamento ha approvato all’unanimità), qui invece siamo ancora a rimpolpare il nostro pregiudizio ridacchiando quando si parla di donne e pallone.

Lo so, sarà pure ripetitivo ma occorre ritirare fuori due dichiarazioni fastidiose di qualche tempo fa uscite dalla bocca di due governatori (solo uno però ancora resiste al comando) del calcio italiano, quella del presidente Tavecchio che definì le donne calciatrici sorprendentemente non così handicappatte rispetto ai colleghi maschi e poi l’altrettanto famosa uscita di Belolli sulle quattro lesbiche per far capire in modo chiaro e netto che oggi siamo fermi ancora a questo livello di considerazione. La verità è che la maggior parte delle persone la pensa in questo modo perchè, per chi non ha voglia di comprendere e conoscere questo sport coniugato al femminile, è decisamente più comodo liquidarlo così. Per valorizzare e dare dignità a un movimento in forte crescita che coinvolge un numero di atlete sempre più grande, e che nelle condizioni attuali sono spinte da una passione decisamente superiore rispetto ai maschi, occorre l’intervento concreto, fatto di investimenti e tutele, di una federazione che però al momento sembra poco interessata ad andare oltre a qualche piccola dichiarazione (spinta più dal ritardo rispetto ad altri paesi che da reale convizione di voler riconoscere e qualificare il movimento calcistico femminile italiano) e buon proposito verbale. Solo verbale però. Un classico.

Come sviluppare la resistenza?

La vita è una resistenza continua all’inerzia
che tenta di sabotare il nostro volere più profondo.
Chi si stanca di volere, vuole il nulla.

F. Nietzsche

Come ti comporti fronte a una difficoltà?
Ti fai prendere dallo sconforto oppure tendi a prenderla come una sfida? Se non riesci a far qualcosa trovi subito una scusa o ti rimbocchi le maniche finché non trovi la soluzione?
Esiste una caratteristica mentale che puoi sviluppare per superare le difficoltà a testa alta e uscirne in modo vincente: si chiama resilienza!
La resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici e di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre!
Persone resilienti sono coloro che riescono,  talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti. Nello sport, così come nella vita, la resilienza é quella forza interiore, tutta da sviluppare, indispensabile per riuscire  a “voltare pagina” e sapersi reinventare

Cosa dobbiamo fare per sviluppare la resistenza?

• Costruire relazioni.
Costruire un rapporto stretto e di sostegno reciproco che rafforza un uomo e la sua forza mentale in situazioni difficili.
• Ogni crisi può essere superata.
Ogni situazione dipenda dal tuo modo di interpretarla.
• Stabilisci obiettivi realistici.
Che cosa si può fare oggi per raggiungimento dei vostri obiettivi?
• Concentrarsi sul compito.
• Conosci se stesso, è un’opportunità per imparare qualcosa su di te.
Forse dopo l’ultima crisi sei diventato più forte internamente di quanto si pensi.
• Lavorare sul una visione positiva di sé.
Sapere che che hai delle capacità di affrontare le difficoltà quotidiane. Credere in se stessi!
• Non soffermarsi su passato. Guarda sempre al futuro.
Prova a vedere le situazioni difficili come un’opportunità di crescita
• Pensa a ciò che si vuoi, non ciò che ti fa paura.
• Roguardati! Sei consapevole delle tue esigenze e sentimenti?
Impegnati in una attività che ti da gioia e soddisfazione,pratica sport col passione.

Tra i fattori individuali che promuovono la resilienza sono: relazioni sociali intime, flessibilità/adattabilità, essere assertivi e saper chiedere aiuto, sensibilità interpersonale, autoefficacia, capacità di porsi degli obiettivi e di trovare strategie adeguate per conseguirli, progettualità futura, ottimismo, senso dell’umorismo, rete sociale di supporto informale.
Tutte queste caratteristiche possono essere incrementate con un lavoro di mental training che permette al campione di eccellere partendo da un lavoro di autoconsapevolezza per individuare e cercare le proprie risorse personali e proseguendo con un lavoro sul goal setting e sviluppo di autoefficacia personale.

Confermate le partecipanti alla UEFA Women’s Champions League 2016/17

Il primo club di sempre del Kosovo a partecipare a una competizione UEFA, è tra le 59 squadre provenienti da 47 federazioni a entrare nella UEFA Women’s Champions League 2016/17.

Dopo essere stata annessa alla UEFA a maggio, la prima squadra a rappresentare la federazione del Kosovo (FFK) sarà l’WFC Hajvalia. Al contempo l’aumento delle squadre iscritte è dovuto al fatto che adesso 12 nazioni (invece di otto) hanno diritto a due posti nella competizione. Delle 59 squadre, 36 parteciperanno al sorteggio del turno di qualificazione del 24 giugno, mentre le altre 23 (compresa la seconda squadra austriaca ancora da decidere) accederanno direttamente ai sedicesimi di finale.

Verso Cardiff
• Le prime due classificate dei campionati delle 11 nazioni col ranking più alto (compresi i campioni in carica del Lyon) e i vincitori del campionato della 12esima nazione (Norvegia), in accordo con le classifiche per coefficiente delle federazioni, si qualificano ai sedicesimi di finale, come da lista di accesso.

• Le altre 36 (i vicecampioni norvegesi dell’Avaldnses e i campioni delle rimanenti 35 federazioni) parteciperanno al turno di qualificazione che si disputerà dal 23 al 28 agosto. Le vincenti si aggiungeranno alle 23 squadre già qualificate alla fase a eliminazione diretta.

• Per il sorteggio del turno di qualificazione (24 giugno ore 13.30CET a Nyon), le fasce verranno stabilite dal loro coefficiente. Nel sorteggio quindi una squadra di ciascuna delle quattro fasce verrà collocata nei nove gironi di qualificazione.

 Nove club sono già stati designati come padroni di casa: Apollon, Twente, PK-35 Vantaa, SFK 2000 Sarajevo, Medyk Konin, Osijek, Pomurje, Wexford Youths e Cardiff Met. Queste squadre verranno sorteggiate per prime da un’urna diversa e piazzate in un girone a seconda della propria fascia di appartenenza. La presenza del Cardiff Met significa che la competizione inizierà e finirà nella capitale gallese poiché la finale è il 1° giugno 2017 al Cardiff City Stadium.

• Le nove vincenti dei gironi di qualificazione accederanno al sorteggio dei sedicesimi di finale del 1° settembre. I doppi confronti dei sedicesimi cominceranno a ottobre.

Le contendenti
• Il posto rimanente dei sedicesimi di finale andrà ai secondi dell’Austria: o il Neulengbach o lo Sturm Graz.

• Gli esordienti dei sedicesimi di finale sono: l’Eskilstuna United e il Manchester City (anche per lo Sturm Graz sarebbe un esordio).

• Gli esordienti del turno di qualificazione sono: AvaldsnesRamat HaSharonNewry CityBreznica PljevijaCriuleniHajvalia (prima squadra di sempre del Kosovo).

• I campioni faeroesi del KÍ Klaksvík mantengono il loro record di presenze dato che hanno partecipato a tutte e 16 le stagioni della competizione femminile UEFA.

• I detentori del Lyon e i vicecampioni della passata stagione del Wolfsburg sono gli unici campioni del passato in lizza in questa stagione. Paris Saint-Germain, Fortuna Hjørring e Zvezda-2005 sono finalisti di edizioni passate.

• La Scozia ha due entranti per la prima volta.

Calendario competizione
Sorteggio turno di qualificazione: 13.30CET, 24 giugno
Turno di qualificazione: 23–28 agosto
Sorteggio sedicesimi di finale: 1 settembre
Sedicesimi di finale: 5/6 e 12/13 ottobre
Sorteggio ottavi di finale: 17 ottobre
Ottavi di finale: 9/10 novembre e 16/17 novembre
Sorteggio quarti di finale e semifinali: 25 novembre
Quarti di finale: 22/23 e 29/30 marzo
Semifinali: 22/23 e 29/30 aprile
Finale (Cardiff City Stadium): 1 giugno

Lista completa con coefficienti

Qualificati ai sedicesimi di finale
1 Lyon (FRA, detentori) 114.410
2 Wolfsburg (GER) 116.535
3 FC Rosengård (SWE) 85.615
4 Paris Saint-Germain (FRA) 74.410
5 Fortuna Hjørring (DEN) 51.705
6 Brøndby IF (DEN) 50.705
7 Barcelona (ESP) 49.695
8 Rossiyanka (RUS) 44.365
9 Glasgow City FC (SCO) 39.900
10 Sparta Praha (CZE) 36.550
11 Bayern München (GER) 34.535
12 Zvezda-2005 (RUS)) 32.365
13 Brescia (ITA) 27.705
14 Verona (ITA) 25.705
15 Slavia Praha (CZE) 25.550
16 Chelsea (ENG) 24.830
17 Eskilstuna United (SWE) 21.615
18 LSK Kvinner (NOR) 21.405
19 St. Pölten (AUT) 18.065
20 Manchester City (ENG) 16.830
21 Athletic Club (ESP) 13.695
22 Hibernian (SCO) 9.900
Da confermare AUT: Neulengbach (41.065) o Sturm Graz (10.065)Turno di qualificazione (*padroni di casa): dettagli sorteggio da confermare
Prima fascia

1 FC Zürich (SUI) 34.240
2 Apollon (CYP)* 23.940
3 Standard Liège (BEL) 22.610
4 FC Twente (NED)* 21.600
5 Olimpia Cluj (ROU) 21.280
6 ŽFK Spartak (SRB) 19.950
7 BIIK-Kazygurt (KAZ) 17.270
8 PK-35 Vantaa (FIN)* 16.290
9 SFK 2000 Sarajevo (BIH)* 14.630

Seconda fascia
10 Gintra Universitetas (LTU) 13.965
11 Konak Belediyespor (TUR) 13.795
12 Medyk Konin (POL)* 13.445
13 Pomurje (SVN)* 11.970
14 Osijek (CRO)* 11.970
15 WFC Kharkiv (UKR) 11.300
16 PAOK (GRE) 10.305
17 Avaldsnes (NOR) 9.405
18 NSA Sofia (BUL) 8.645

Terza fascia
19 Pärnu (EST) 7.980
20 Minsk (BLR) 7.800
21 Ferencváros (HUN) 6.455
22 Slovak Bratislava (SVK) 5.815
23 Wexford Youths (IRL)* 5.630
24 CF Benfica (POR) 5.465
25 Breidablik (IRL) 5.445
26 KÍ Klaksvík (FRO) 3.990
27 Ramat HaSharon (ISR) 2.640

Quarta fascia
28 KS Vllaznia (ALB) 1.995
29 Cardiff Met (WAL)* 1.660
30 Rīgas FS (LVA) 1.330
31 Dragon 2014 (MKD) 0.990
32 Newry City (NIR) 0.990
33 Hibernians (MLT) 0.665
34 Breznica Pljevija (MNE) 0.330
35 Criuleni (MDA) 0.000
36 Hajvalia (KOS) 0.000

Fiorentina Women’s: situazione mercato in stallo, Mister Fattori in bilico?

Mentre Pantaleo Corvino si è insediato e sta cominciando a rinnovare la macchina organizzativa per creare una Fiorentina che vinca un trofeo, come da lui stesso dichiarato il giorno della presentazione, poco si sa di quello che sta succedendo nel settore femminile gigliato. Smaltita (forse) la delusione per il terzo posto che all’ultima giornata ha estromesso le viola dal piazzamento in zona Champions League, oltre che per la conquista dello scudetto, poco ancora si sa dell’assetto futuro della squadra femminile, comprese cessioni e nuovi arrivi.
La società non ha ancora diramato nessun annuncio circa il futuro del tecnico Sauro Fattori e in proposito siamo fermi alle parole del presidente Mencucci che a fine campionato, ormai un mese fa, aveva dichiarato che la posizione del tecnico sarebbe stata valutata. Intanto però è sfumata la possibilità di accasare in viola il tecnico campione d’Italia, possibile obiettivo viola: Milena Bertolini. La quattro volte panchina d’oro del calcio femminile, infatti, dopo aver vinto lo scudetto ed essere approdata alla finale di Coppa Italia (finale che si giocherà proprio a Firenze, sabato, allo stadio Bozzi Le Due Strade alle 17 tra il Brescia neocampione d’Italia e il Verona, che ha chiuso secondo in campionato) ha in queste ore rinnovato proprio con il Brescia.
Brescia che, grazie proprio ai buoni uffici dell’allenatrice di Correggio, ha già aperto anche la campagna acquisti: pare vicinissimo se non già concluso, per esempio, l’accordo per riportare in Italia dal Bayern Monaco, Raffaella Manieri, difensore colonna della nazionale azzurra.
La Fiorentina, invece – che pure, viste le dichiarazioni e gli investimenti consistenti fatti sia in immagine che in budget da parte della dirigenza che fa capo ai Della Valle, ha l’imperativo per la prossima stagione di lottare per le posizioni di vertice – per ora apparentemente sta a guardare.

Roma Calcio Femminile: Sabato la IV edizione dona il sangue, dona la vita

Dona il sangue, dona la vita IV edizione Sabato 11 giugno si rinnova un appuntamento, giunto ormai alla sua quarta edizione, a cui la famiglia Sensi, la Roma femminile ed il suo Main Sponsor Nomentana Hospital tengono grandemente.
Stiamo parlando dell’evento di raccolta Sangue “DONA IL SANGUE DONA LA VITA” per l’Associazione Franco Sensi (indimenticato presidente della As Roma) in collaborazione con il Gruppo donatori Francesco Olgiati-onlus, Ucsc Policlinico A.Gemelli. Il sangue scarseggia e soprattutto con l’approssimarsi della stagione estiva diventa più urgente donarlo. Il sangue lo abbiamo tutti, il prelievo non è doloroso, è veramente assurdo non metterlo a disposizione. Si potrebbero salvare tante vite!
Le precedenti edizioni sono state un successo, con la nostra generosità dobbiamo fare in modo che il successo in questa edizione raddoppi! Per questo sabato Il Presidente del Nomentana Hospital Pof. Avv. Desiderata Berloco, il Presidente dell’associazione “Franco Sensi” Dott.ssa Rosella Sensi ed il Presidente Palagiano con una nutrita rappresentanza della Roma Calcio Femminile vi aspettano numerosi presso il Nomentana Hospital dalle ore 8:00 alle 12:00 per donare “preziosissimo” sangue.

Nazionale Femminile Under 19: stage a Bagno di Romagna per 25 Azzurrine

Quattro giorni di stage per la Nazionale Femminile Under 19. Il tecnico federale Enrico Sbardella ha convocato oggi 25 Azzurrine, che si raduneranno domenica sera a Bagno di Romagna dove il giorno dopo inizieranno la preparazione.

Elenco dei convocati e staff
Portieri: Nicole Lauria (Bologna FC 1909), Carlotta Nardi (Fiorentina Women’s), Alessia Piazza (Rapid Lugano), Rossella Presutti (Como);
Difensori: Chiara Cecotti (Graphistudio Tavagnacco), Sara Mella (Permac Vittorio Veneto), Beatrice Merlo (Inter), Nicole Peressotti (Graphistudio Tavagnacco), Tecla Pettenuzzo (Padova) Erika Santoro (San Zaccaria), Alice Tortelli (Fiorentina Women’s FC), Federica Veritti (Graphistudio Tavagnacco);
Centrocampisti: Benedetta Brignoli (Reggiana), Martina Brustia (Inter),  Arianna Caruso (Res Roma), Federica Cavicchia (Luzern), Marta Mascarello (Cuneo Calcio Femminile), Giada Morucci (Catelfranco), Alice Regazzoli (Inter);
Attaccanti: Sofia Cantore (Fiammamonza), Michela Catena (Jesina), Sofia Del Stabile (Graphistudio Tavagnacco), Benedetta Glionna (Fiammamonza), Giulia Pezzotta (Brescia), Annamaria Serturini (Brescia).

Staff: Capo Delegazione: Fiona May; Tecnico Federale: Enrico Maria Sbardella; Segretario: Sabrina Filacchione; Assistente Allenatore: Elena Proserpio Marchetti; Preparatore Portieri: Claudio Del Ciello; Preparatore Atletico: Simone Mangieri; Medici Federali: Giorgio Bruni; Fisioterapista federale: Davide Baccoli; Magazziniere: Riccardo Vitale.

Gioia Masia, Chieti Calcio Femminile : non basta la Champions League per far crescere il movimento di calcio femminile

Gioia Masia, difensore del Chieti calcio femminile, neo promossa in Serie A. Traguardo che si somma a 3 campionati vinti con la Torres, 6 Coppe Italia (cinque con la Torres e una con la Lazio) e due Supercoppe italiana sempre con la Torres. Dal 1995 in Nazionale. Insomma, una carriera costellata di trofei a sommare questo traguardo storico delle ragazze abruzzesi.

Raccontaci a mente fredda la grande impresa del Chieti
“È passato poco tempo dall’impresa neroverde ma ancora ho i brividi quando rivedo le foto, guardo i video o penso semplicemente a quella giornata. È stata una domenica intensa dall’inizio alla fine. La possiamo considerare un’impresa non perché non fossimo quotate per vincere questo campionato ma perché abbiamo dovuto far fronte ad un sacco di infortuni e il mister spesso si è ritrovato non solo a cambiare formazione ma proprio ad inventarla. È  stata sì un’impresa, un sogno che si è realizzato”.

Qual è stato l’avversario più difficile da battere?
“Sicuramente noi stesse. Mi sono resa conto che l’ultima parte del campionato all’inizio della partita faticavamo parecchio ma si vedeva che era un blocco mentale, la paura di fallire si faceva sentire”.

Sei arrivata lo scorso anno nella città abruzzese: che squadra hai trovato e che squadra è quella di oggi?
Ho trovato una squadra fin da subito ottimista, allegra e con la voglia di vincere questo campionato, forse poco consapevole dei propri mezzi. Ora invece siamo diventate consapevoli di essere una squadra forte ma per la Serie A bisogna prepararsi al meglio”.

Nella tua carriera hai vinto 3 campionati, 6 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane: c’è un trofeo al quale sei più legata?
“Ho vinto 3 scudetti, 3 campionati di B, 1 di A2, 6 coppa Italia, 2 supercoppe, 2 coppe Uefa. Dico solo che ho pianto al primo scudetto con la Torres e domenica con il Chieti, non aggiungo altro!”.

La finale di Women’s Champions league in Italia, può davvero far cambiare le cose all’interno del movimento calcio femminile?
“Spero che la finale di Champions femminile disputata a Reggio Emilia serva a qualcosa ma, si torna sempre al solito discorso: non è un evento sporadico che fará crescere un movimento ma la volontà degli organi federali. Io comunque continuo a sperare”.

Cosa o chi ti ha avvicinato al calcio?
“In realtà la mia è una passione innata che non ha avuto bisogno di nessuno per esplodere, se non un pallone la strada e dei buoni amici con cui giocare pomeriggi interi. E dei genitori che fortunatamente non hanno mai interferito nella mia scelta anzi l’hanno sempre condivisa”.

Prossimo anno Serie A: sarai ancora a Chieti?
“Il prossimo anno?! Bella domanda….. Ho quasi deciso di smettere non provate a convincermi sono debole in questo e potreste riuscirci”.

Cosa vorresti fare da grande?
“A 39 anni sentirsi dire cosa farai da grande è fantastico….mi fa sentire giovane. Sono già grande ma capace di emozionarmi come una bambina al fischio finale di una partita di calcio,ma non una partita qualunque, una partita che vale un campionato, una partita che entrerà nella storia e che rimarrà per sempre nel mio cuore, come il Chieti e i suoi tifosi! Approfitto per ringraziare il mister Di Camillo, la società e ogni singola giocatrice per questa stagione indimenticabile”.

Le leonesse trascinano la Nazionale Italiana in Georgia

Leonesse protagoniste con la maglia della Nazionale nella gara di qualificazione agli europei disputata oggi contro la Georgia a Tblisi dall’Italia. Nella vittoria per 7-0 ci sono le firme di Sabatino, Bonansea e Girelli, per quest’ultime due una doppietta a testa, mentre la sola Elisa Mele, vittima di un problema fisico alla vigilia della gara, non è scesa in campo delle biancoblu convocate.
Titolare e capitano Sara Gama che ha disputato un totale di sessantacinque minuti, novanta minuti in campo per Linari e Bonansea andata a segno al 21’ del primo tempo per l’1-0 e al 14’ della ripresa per il 4-0; Sabatino ha disputato il solo primo tempo segnando al 41’ e venendo sostituita nell’intervallo da Girelli che ha realizzato la sua prima rete su rigore al 34’ della ripresa, mettendo infine il sigillo finale sulla gara all’ultimo minuto; trentasei i minuti in campo di Rosucci, subentrata a Parisi.
Successo anche per Williams con l’Under 23 dell’Inghilterra impegnata nel Torneo Nordico: l’esterna di Liverpool ha disputato l’intera gara inaugurale giocata contro la Norvegia e pareggiata 1-1 dalla nazionale dei Tre Leoni che hanno poi perso la seconda partita contro la Svezia con Williams non impiegata.
Nell’ultima gara giocata oggi Williams ha nuovamente disputato gli interi novanta minuti contro gli Stati Uniti con vittoria giunta ai rigori.

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