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Grave infortunio per Raissa Cocchini

Raissa Cocchini, attaccante della Chieti Calcio Femminile, ha subito recentemente un grave infortunio in allenamento riportando la lesione del menisco interno e rottura del legamento crociato anteriore: dovrà dunque operarsi ad inizio marzo.

“Vengo già da un calvario precedente – spiega Raissa – in quanto ero rientrata solo un anno fa dopo lo stesso tipo di infortunio all’altro ginocchio. Dicembre 2016 è stato per me un mese pieno di emozioni contrastanti che ho vissuto con questo sport che amo tanto: prima il sogno realizzato dell’esordio in serie A e poi l’incubo di un ennesimo grave infortunioOggi mi sento di nuovo messa a dura prova ma voglio solo pensare, grazie soprattutto al supporto di chi mi sta vicino, ad acquisire quanta più forza e pazienza possibili per affrontare il tutto al meglio e tornare in forma al più presto perché per chi come me ha in generale lo sport nel dna la vera sofferenza è nel non poterlo praticare”.

A Raissa gli auguri per una pronta guarigione da parte di tutta la Chieti Calcio Femminile e degli sportivi neroverdi.

Interventi chirurgici anche per Martina Piemonte e Desirè Marconi

Giornata di interventi chirurgici quella di mercoledì 25 gennaio, per le ragazze di Agsm Verona.
Oltre a Sofia Kongouli si sono infatti sottoposte ad interventi anche Martina Piemonte e Desiré Marconi.
Per la prima i tempi di rientro appaiono particolarmente brevi, mentre per la seconda si tratta dell’ennesimo intervento al ginocchio che la tiene lontana dal campo da calcio ormai da due stagioni sportive.

Ad entrambe gli auguri di pronta guarigione!

Alessandra Signorile, presidente Pink Bari: “Non sarà una sconfitta a cambiarci”

Dopo la sconfitta nel big match contro la Roma, la Presidentessa della Pink Bari Alessandra Signorile si è resa disponibile per rispondere ad alcune domande.

Presidente Signorile, dopo dieci vittorie consecutive si interrompe sul più bello la corsa al vertice della Pink Bari. Come si reagisce ad una sconfitta del genere? Saranno in grado le ragazze, molte delle quali giovani ed abituate finora a vincere ad avere capacità di resilenza?
“Io sono convinta che le ragazze sapranno reagire bene, il gruppo è indubbiamente giovane, però è stata fatta una scelta, e si sapeva sin dall’inizio che sarebbe stata una stagione impegnativa, non è una sconfitta che può cambiare uno stato di fatto”.

La squadra è apparsa per la prima volta in difficolta’ in questo campionato al cospetto di un avversario di spessore come la Roma Calcio femminile. Crede che  il “gap” visto sul campo di gioco sia emerso per colpa di una prestazione sottotono della sua squadra o per lo strapotere delle avversarie?
“Sicuramente le avversarie, rispetto a tutte le altre squadre incontrate durante questa prima fase del campionato sono apparse le più in forma, le più forti e le più organizzate. Ritengo che abbiamo pagato probabilmente un pò di emozione, la tensione della partita, lo slittamento dell’evento, sono situazioni che probabilmente hanno pesato su un gruppo cosi’ giovane. Credo che il “gap” visto sul campo non risponda all’effettivo valore delle due squadre, senza nulla togliere alla Roma che certamente è una buona squadra, ma noi siamo siamo apparse più spente del solito”.

Tra le note positive della sconfitta a Roma, si registra il ritorno in campo e al goal di Marina Rogazione. Quanto può servire la sua  esperienza e la sua tecnica per il recupero dello svantaggio in classifica ?
“Io credo nel recupero come tutte le persone che la pensano allo stesso modo. Marina è tra le atlete fondatrici della Pink Bari, per cui il suo apporto sarà notevole anche perchè è una delle ragazze più grandi in questo gruppo, ha l’età e l’esperienza necessaria, avendo da giovanissima giocato la serie B, poi la promozione in serie A, e vissuto le retrocessioni, è più abituata ad essere sotto i fari, sotto tensione. Darà un grande apporto dal punto di vista sentimentale al gruppo.”

Agsm Verona: Sabato in via Sogare arriva la Jesina

Si disputano questo sabato 28 gennaio con inizio alle ore 14,30 le gare della prima giornata di ritorno del campionato di serie A. Le ragazze dell’Agsm Verona ospitano sul sintetico amico dello Stadio Olivieri di via Sogare la matricola Jesina, fanalino di coda del torneo. L’ingresso sarà gratuito.

Le marchigiane, con tre soli punti all’attivo, all’andata sono state sconfitte dalle scaligere per tre reti ad una ( in gol Giugliano, Galli e Piemonte), e questo mercoledì sono state sconfitte di misura sul campo del Chieti nel recupero del match precedentamente rinviato per neve.

Agsm Verona ancora in piena emergenza: fuori per infortunio Boattin, Piemonte e Kongouli, mentre dovrebbe farcela capitan Gabbiadini che ha svolto in settimana allenamenti differenziati. Rientrano Federica Di Criscio che ha scontato la giornata di squalifica e Gaelle Thalmann tornata dal raduno della Nazionale Elvetica.
<Credere che con la Jesina possa essere facile vincere è il peccato mortale da non commettere – afferma il tecnico gialloblù Renato Longega, che prosegue – Non sarà sicuramente un match da prendere sotto gamba, anche all’andata ci resero la vita difficile soprattutto perché dispongono di un attacco veloce, pertanto dovremo fare molta attenzione e mantenere alto il livello di concentrazione. Ormai abbiamo fatto l’abitudine ai problemi di organico. Diciamo che nella disgrazia abbiamo comunque scoperto un serbatoio molto importante proveniente dalla squadra Primavera, e questo nella sfortuna è stato anche un aspetto positivo>.

Le probabili formazioni:
Agsm Verona: Thalmann, Meneghini, Pavana, Di Criscio, Rodella, Ambrosi, Galli, Soffia, Nichele, Giugliano, Gabbiadini.
Allenatore: Renato Longega.
Jesina: Ciccioli, Cuciniello, De Sanctis, Breccia, Alunno, Campesi, Battistoni, Porcarelli, Zambonelli, Polli, Monterubbiano.
Allenatore: Giovanni Trillini.
Arbitro: Stefania Genoveffa Signorelli di Paola.
Assistenti: Marco Marchesin di Rovigo e Marco Baldin di Legnago.

Il programma della prima giornata di ritorno della Serie A e le designazioni arbitrali:
Chieti – Brescia (Maria Teresa Travascio di Moliterno)
Fiorentina – Como (Silvia Gasperotti di Rovereto)
San Zaccaria Ravenna – Cuneo (Deborah Bianchi di Prato)
Agsm Verona – Jesina (Stefania Genoveffa Signorelli di Paola)
San Bernardo Luserna – Tavagnacco (Stefania Menicucci di Lanciano)
Mozzanica – Res Roma (Anna Scapolo di Padova)

Linda Giovagnoli: “A San Zaccaria c’è il mio futuro”

Tra le protagoniste che stanno contribuendo alla bella stagione della squadra primavera guidata di Marinella Piolanti c’è anche la giovanissima difensore Linda Giovagnoli, approdata quest’anno per la prima volta in una squadra interamente femminile. Anche per Linda la soddisfazione di aver superato la prima fase del campionato di categoria assieme alle sue compagne è stata grande.
“Sono veramente entusiasta per la possibilità di confrontarmi con squadre di alto livello e allo stesso tempo sono molto curiosa di vedere con il tempo dove potremmo arrivare”.

L’approdo ad una fase più impegnativa non ha variato di molto il lavoro impostato dall’allenatrice Marinella Piolanti, contrariamente a quanto lei stessa ci aveva detto – scherzosamente – in una intervista passata. Quel che è cambiato, invece, è la consapevolezza di un gruppo che sta piano piano alzando l’asticella delle difficoltà. “Tutto sommato i carichi di lavoro sono sempre gli stessi di prima – spiega Linda -, quello che invece è cambiato è il nostro approccio al lavoro: siamo tutte molto più concentrate anche perché abbiamo tanta voglia di migliorarci e di ottenere delle soddisfazioni”.

Soddisfazioni che per Linda sono arrivate fin dal primo giorno del suo approdo al San Zaccaria. “Prima avevo sempre giocato in squadre maschili e il cambio di ambiente un po’ mi preoccupava all’inizio, ma devo dire che fin da subito mi sono trovata benissimo assieme alle mie nuove compagne ed ho capito che questa è la squadra che può regalarmi un bel futuro dal punto di vista calcistico”.

Un futuro che per Linda è al centro della difesa, un ruolo importante e delicato che comporta anche grosse responsabilità, ma lei non si scompone. “So che ho molti punti nei quali continuare a lavorare se voglio migliorarmi, ma allo stesso tempo devo dire che l’intesa con le mie compagne è nata subito e riescono ad infondermi sicurezza con il loro sostegno”.

Non c’è però solo il futuro di cui parlare. Ciò che ha portato Linda ad essere la calciatrice promettente che è ora è stata anche la sua storia con il pallone, iniziata giovanissima nelle classiche partitelle con gli amici al parco. “Poi ho praticato anche altri sport – racconta -, ma mi sono resa conto ben presto che il calcio era quello che mi piaceva di più e a otto anni sono entrata nella prima squadra di calcio assieme ai maschi”. Da allora il pallone è sempre rimasto tra i suoi piedi e di ripensamenti nemmeno l’ombra. “Nessun ripensamento! Il calcio è bellissimo e tutto riesce ad insegnarti qualcosa, non solo le vittorie. Anche quando perdi riesci a capire su cosa devi lavorare per migliorarti”.

Sotto questo punto di vista per Linda il sogno si chiama Serie A e maglia azzurra. “Penso che l’obiettivo di ogni calciatrice sia quello di arrivare a vestire la maglia di una prima squadra e nel mio caso c’è sicuramente il San Zaccaria, ma anche quella della Nazionale. Riuscire a farlo per me sarebbe come realizzare un sogno”.

Mozzanica: con la Res inizia il girone di ritorno

Sabato 28 gennaio inizia ufficialmente il girone di ritorno del campionato di Serie A. Bisogna cancellare Brescia alla svelta e l’occasione per farlo è nel prossimo turno, nel quale capitan Locatelli e compagne affronteranno un’altra difficilissima gara, contro la Res Roma, autentica bestia nera della compagine bergamasca.

E’ infatti proprio con le romane che è iniziato il cammino in campionato per il nuovo tecnico biancoceleste Elio Garavaglia che purtroppo, sul campo del “Vianello”, ha visto le orobiche uscire sconfitte con un netto tre a zero. Da quando la Res Roma disputa il campionato di serie A, per il Mozzanica il terreno di gioco capitolino è off limits. Meglio invece sul manto verde del Comunale di Via Aldo Moro, dove la statistica sorride decisamente alle padrone di casa. Ma i nessi storici non danno da pensare al tecnico delle bergamasche, concentrato nel preparare la gara di sabato: “Affrontiamo una squadra che merita grande rispetto, che sta facendo un gran campionato ed è di sicuro la rivelazione del torneo. Ricordiamoci bene com’è finita all’andata e dobbiamo far tesoro di quella partita per cercare di non ripetere gli stessi errori. Veniamo purtroppo da una gara che ha lasciato l’amaro in bocca, ma voglio vedere la reazione da parte delle mie ragazze che come sempre stanno lavorando tanto e meritano di raccogliere i frutti di quel che seminano.”

Grande ex della sfida è Valeria Pirone che nella stagione 2014-’15 ha indossato la maglia giallorossa. Mister Garvaglia con ogni probabilità si affiderà allo stesso undici di partenza di Brescia, l’unico dubbio è legato al ballottaggio tra Pellegrinelli e Baldi per un posto nel tridente offensivo con Giacinti e Pirone. Proprio Valentina Giacinti si è allenata a ritmi ridotti per un fastidio muscolare, ma la sua presenza in campo sabato sarebbe comunque assicurata. Qualche punto di domanda in più invece sul fronte capitolino riguarda il capitano delle giallorosse, Vanessa Nagni, assente nella gara vinta contro il Verona. Non mancano comunque le soluzioni a mister Fabio Melillo che può disporre di bomber Melania Martinovic, realizzatrice di una doppietta nel match contro le scaligere. In campo tante protagoniste della finale del campionato nazionale primavera, giocato dalle due società al termine della scorsa stagione.

Gara dagli importanti sviluppi in chiave classifica. Si gioca in pratica per il quarto posto, ad oggi occupato dalle capitoline a quota 23 punti, due in più delle bergamasche. Più agevole la giornata, almeno sulla carta, per le altre quattro grandi del nostro campionato. La capolista Fiorentina ospiterà il Como, mentre a Verona le scaligere faranno gli onori di casa alla Jesina. Trasferte non proibitive per il Tavagnacco impegnato a Venaria Reale col Luserna e per il Brescia in scena a Chieti. Per San Zaccaria e Cuneo invece un’occasione importante per far punti in chiave salvezza.

Probabili formazioni di sabato 28 gennaio, h. 14.30:
Mozzanica (4-3-3): GRITTI; MOTTA, RIZZON, LOCATELLI, LEDRI; STRACCHI, FUSAR POLI, SCARPELLINI; BALDI, PIRONE, GIACINTI. All. Elio Garavaglia.

Res Roma (4-3-1-2): PIPITONE; CICCOTTI, GIUGLIANO, FRACASSI, COLINI; COLUCCINI, CARUSO, GREGGI; SIMONETTI; PALOMBI, MARTINOVIC. All. Fabio Melillo.

Alex Morgan in “Letter to my young self”

The Players Tribune ha collaborato con Chase per un’ edizione speciale di “Letter to my younger self”, una serie in cui gli atleti riflettono sulle loro più grandi lezioni apprese, dalla finanza alle relazioni e alle carriere.

Ecco la lettera di Alex Morgan che scrive a sé stessa ma andando indietro nel tempo, all’età di sette anni.

Cara Alex di sette anni,

So che sei ancora molto piccola, e che probabilmente sei troppo occupata a calciare il pallone da calcio in cortile per darmi attenzioni in questo momento, ma voglio di prenderti un secondo di tempo e farti osservare ciò che sta accadendo a casa ogni giorno.

Se ci fosse mai un perfetto esempio di un funzionamento della famiglia come una squadra, è mamma, papà, e le tre ragazze Morgan – Jenny, Jeri e la piccola Alex. Ognuno è incluso e sta facendo la sua parte in questo momento.

La mamma è la versione molto personale della famiglia di Wonder Woman. Ha appena iniziato a prendere lezioni di notte per guadagnare il suo MBA in modo che possa continuare a contribuire a fornire tutto il necessario a te e alle tue sorelle. (Certe notti, quando non è in giro a prepare la cena, tua sorella Jenny, che ha solo 13 anni, entra in cucina…e lei si che è diventata davvero una grande cuoca! Amerai le sue enchiladas di pollo!) La mamma non ha praticamente alcun tempo libero. Dal Lunedi al Venerdì, lavora o va scuola. Così le sue uniche pause sono nei fine settimana. Ma si sa meglio di chiunque altro che non usa quei giorni per dormire o rilassarsi. Ha sacrificato il suo sabato e la domenica in modo che tu e le tue sorelle possiate partecipare alle attività sportive.
Dal momento in cui hai iniziato a giocare a calcio, due anni fa, lei è sempre stata una mamma supporter. E non solo una qualsiasi mamma supporter – lei è, come, la più grande mamma supporter nella storia del calcio.
Non è solo che non si perde mai una partita. E non sono solo le fette di arancia e fragole che porta per l’intervallo del primo tempo. Sta facendo tutto il possibile per assicurarsi che tu e le tue compagne di squadra vi divertiate. Infatti, la mamma ha appena finito di sistemare i capelli per tutti i membri della squadra – ha anche usato colla glitter per mettere il numero di uniforme di ogni ragazza sul laccio dei capelli. Quant’è fico?

E mentre la mamma è la transizione tra i compiti a casa e accessori per capelli, papà è stato occupato a imparare tutto il possibile sul tuo sport. E’ sempre stato un ragazzo affezionato al baseball; non sapeva la minima cosa del calcio. Ma quando gli hai detto qualche mese fa che stai davvero iniziando ad amare questo gioco, e che è importante per te che ti guardi giocare, ha preso tutto sul serio. Facile.
Ben presto si iscriverà a corsi di arbitro, e ti chiederà di unirti a lui. Avrai grande divertimento con lui oltre lo sport del calcio. Potrai anche ottenere il tuo fischietto e arbitrare alcuni giochi della gioventù con lui.
Poi, in pochi anni, papà si sposterà a prendere lezioni di coaching. Sarà lui allenare quando avrai 9 anni, e, come mamma, andrà ben oltre la chiamata del dovere. Sarà pronto fuori dalla porta ogni mattina alle 5:30 a lavorare alla sua società di costruzione, ma sarà sempre – sempre – a casa in tempo per portarti agli allenamenti. E non lo sentirai mai lamentarsi.

Quando avrai 13, papà farà qualcosa che ti ricorderai fino alla fine dei tuoi giorni. In quel momento, giocherai in uno dei migliori reclutamenti di giocatrici della California del Sud … e avrai distrutto le tue scarpette da calcio. Sarai O.K. con quello. Ma, non fare l’errore su quello, uno dei migliori sentimenti della tua vita starà per verificarsi quando papà verrà a casa un giorno dal lavoro e ti dirà di volerti comprare un nuovo paio di scarpe coi tacchetti.

Papà sarà presente ad ogni partita giocata, Alex, non importa dove possa essere il campo.
Fidati di me, non hai idea di quanto emozionante sarà.

Ti porterà al negozio di articoli sportivi, al reparto scarpe, troverà un venditore e dirà a quel ragazzo, “Puoi portarci le migliore scarpe che hai?”
La tua bocca cadrà quando sentirai quelle parole. Penserai che potrebbe essere un sogno. Ma che sta per essere reale, Alex!
E avrai questo: le scarpe con cui il venditore torna costeranno $320.
Quando vedrai il cartellino del prezzo, non saprai cosa fare. Penserai a tutte le cose che tuo padre potrebbe aver comprato per se stesso con quei soldi – alcuni nuovi paia di jeans o pneumatici di ricambio, o un paio di scarpe top-of-the-line per sè. Quindi sarai tipo di ghiaccio per un secondo.
Bene, cosa stai aspettando, provali,” dirà. “Cosa ne pensi?”
Tu li amerai, naturalmente. Ma …
“Papà, sono così costosiiiiiii.”
Ti guarderà negli occhi, e sorriderà, per poi dire: “Prendiamoli!”
E in quel momento, se non ti era già chiaro, ti renderai conto di quanto i tuoi genitori stiano investendo in te. Onestamente, quelle scarpe non sembreranno molto diverse da quelle di un paio da $ 100 – che, naturalmente, sarebbe andato bene. E questa è la cosa. Questo è ciò che lo renderà così sorprendente. Quelli che ti avrà preso avranno la pelle più bella di tutti gli altri, ma la persona media non lo avrebbe saputo che erano speciali.
Tu e papà, però, lo avreste saputo.

Voleva darvi il meglio. E questo significherà il mondo per voi. Quando li indosserai, farai tutto il possibile per rendere i tuoi genitori orgogliosi, Alex.
Saranno orgogliosi di te in ogni caso, non importa quanto bene si faccia, ma sai cosa voglio dire. Mostrare loro quanto apprezzi il loro sostegno, perché stai continuando a fare affidamento su di loro anche quando si invecchia. Io voglio che tu sappia quanto i tuoi genitori credano in te e vogliono suggerirti la libertà di scegliere per te stesso.

Le cose non andranno sempre per la tua strada…

Per un po’ dopo aver comprato i tuoi fantastici scarpini, sembrerà che non potrai farti mai male. Continuerai a migliorare nei successivi anni, dirigendoti verso il tuo ultimo anno di liceo – molto presto dopo verrai chiamata al programma di sviluppo Olimpico per Southern California e a giocare a Cal – finché ti strapperai il tuo legamento crociato anteriore.
Sarà tuo primo importante infortunio, e sarai devastata, Alex.

Ma i tuoi genitori ti sproneranno. Subito dopo l’infortunio, si muoveranno per tuo conto. Chiameranno per trovare uno dei migliori medici del ginocchio in tutto il mondo per eseguire l’intervento chirurgico. Poi, per i prossimi cinque mesi, ti aiuteranno in ogni modo possibile, anche nella riabilitazione del ginocchio.
Prenderanno pause dal lavoro per portarti a fare fisioterapia, per poi tornare al lavoro, e poi tornare a prenderti- e, sì, non ti perderai neanche una partita, anche quando si non potrai giocare.
Inizialmente, la mamma prenderà diversi giorni di ferie dal lavoro in modo che potrà prendersi cura di te e aiutarti con i tuoi esercizi.

Questo sarà un tema ricorrente per tutta la vita, Alex. Sia mamma e papà useranno tutti i loro giorni di vacanza per stare con te o per guardarti giocare a calcio. Ogni anno, quando dicembre si avvicinerà, non ci saranno veri e propri giorni di vacanza per loro di fare una vacanza vera e propria.

Ma si sa che, che sarà O.K. per loro, onestamente, perché vedranno come migliorerai più il tempo passa. Saranno così tanto orgogliosi delle tue realizzazioni, e saranno lì per te, in tribuna, come vedranno i tuoi momenti migliori in campo. Quando segnerai i tuoi più grandi goal e svolte, vedrai sempre i membri della famiglia … saltando su e giù, diventando matti, mostrandoti di amarti.
Questo è speciale. Non prenderlo come garantito.

Quando segnerai quell’impressionante goal nel 2010 contro l’Italia al 94esimo minuto per aiutare gli USA ad avanzare nella World Cup, sarà un momento che ricorderai per sempre – la prima volta che farai la differenza per la squadra nazionale. E in quel momento sarai certamente la miglior giocatrici del paese. E, certamente, papà sarà lì, a Padova, più di 6100 miglia da dove vive…solo perché ci tiene. Sarà presente a ogni partita dove giocherai, Alex, non importa dove verrà disputata.

Alex, prendi le mie parole per buono, questa vita sportiva dove per ora hai solo un accenno, diventerà incredibile. In aggiunta alla medaglia d’oro, ci sarà una World Cup nel tuo futuro. E da professionista, giocherai per gli appassionati fan di Rochester, Seatle, Portland e Orlando.

Durante il tuo percorso, la tua famiglia sarà lì per te. Sai che puoi contare su di loro. So che hai solo sette anni ora, ma stai attenta, Alex. Le cose si stanno già muovendo in una bellissima direzione. Certamente, la mamma lavora tantissimo, e papà non sa ancora come funziona una partita di calcio.
Ma aspettano solo te.
Loro stanno per diventare i migliori parenti supporter che una ragazza possa desiderare. E tutto ciò che otterrai, lo dovrai a loro.

Ekaterina Tyryshkina: “Ho voluto il 4 in onore di Zizioli”

Sfodera un gran sorriso Ekaterina Tyryshkina al momento di entrare nella sala stampa dello stadio Rigamonti per la sua presentazione ufficiale e davanti ai giornalisti esordisce parlando in italiano: “Grazie a tutti di essere qui per me, sono felice di poter finalmente giocare con il Brescia.

Le viene chiesto di raccontarsi come calciatrice: “Sono una centrocampista centrale che può giocare sia in una mediana a quattro che in una mediana a cinque, solitamente in Russia venivo impiegata come centrale di centrocampo a protezione della difesa”.

La volontà di venire a Brescia è invece stata da subito forte:
“Mi sono trovata immediatamente bene con lo staff e con le compagne, pur avendo proposte da squadre tedesche e del nord Europa ho preferito Brescia pur sapendo che l’iter di tesseramento non sarebbe stato breve”.

Tyryshkina, nata in Siberia ad Irkutsk il 31 gennaio del 1996, ha poi spiegato la scelta del numero di maglia: “E’ la prima volta che indosso questo numero, sono rimasta affascinata dal sapere che era il numero storico di Zizioli, persona che ho conosciuto ed imparato ad apprezzare in queste settimane, ed allora ho deciso di chiederlo essendo libero”.

I punti da recuperare in campionato non la spaventano
: “Ormai conosco le qualità di questa squadra, credo che ci sia tutto per fare bene, a Verona siamo state sfortunate pur giocando bene soprattutto il primo tempo, contro il Mozzanica abbiamo invece giocato meno bene, ma abbiamo trovato i tre punti. Noi dobbiamo solo pensare a giocare e vincere, a fine stagione vedremo chi sarà primo”.

L’obiettivo oltre a vincere con il Brescia è quello di vestire la maglia della Russia agli Europei di luglio in Olanda: “Ho partecipato a tutta la fase di qualificazione con la nazionale, vi ho esordito che avevo diciassette anni, sicuramente giocare nel Brescia può aiutarmi, al Torneo in Brasile non ho partecipato proprio perché non stavo giocando. Lavoro per questo”.

Al suo fianco il direttore sportivo Cristian Peri e l’allenatrice Milena Bertolini: “E’ una calciatrice che ci è piaciuta fin da subito – dichiara il direttore sportivo – sapevamo che tesserarla avrebbe richiesto tempi non brevi, ma siamo fermamente convinti che ne valga la pena, è una calciatrice che Bertolini ha voluto fortissimamente”.

“E’ un innesto importante – prosegue l’allenatrice – soprattutto perché oltre che alle sue qualità tecniche consente alla squadra di avere maggiori soluzioni a centrocampo dove dopo l’infortunio di Rosucci numericamente eravamo poche. E’ una calciatrice giovane, ma con già una buona esperienza a livello internazionale, porta grande entusiasmo”.

Risultato bugiardo a Chieti: Jesina sconfitta di misura

Il nuovo anno della Jesina che, dopo oltre un mese ferma ai box scende di nuovo in campo in campionato, inizia con una bruciante ed immeritata sconfitta in quel di Chieti.

La formazione di mister Trillini parte bene, con Battistoni che già al 2′ scheggia la traversa con una conclusione da fuori. Risponde prontamente la squadra di casa che al 10′ recupera palla al limite dell’area e con Di Marco colpisce il palo con un diagonale. La Jesina gioca bene ma è il Chieti a passare in vantaggio al 27′ con un gran tiro di Carrozzi che non lascia scampo a Ciccioli e che manda le due squadre negli spogliatoi sul punteggio di 1 a 0 per le abruzzesi.

Nella ripresa sono ancora le leoncelle a creare pericoli, in particolare al 51′ con Campesi che dalla distanza colpisce una clamorosa traversa; le biancorosse non si danno per vinte e tengono in mano il pallino del gioco ma al danno del mancato gol, si aggiunge la beffa di un chiaro rigore non concesso alla squadra di mister Trillini che di fatto condanna la Jesina alla sconfitta e all’ultimo posto in classifica al giro di boa del campionato.

Nota positiva della gara è sicuramente l’esordio in serie A di Giulia Oleucci, attaccante classe 1999, e la presenza in panchina per la prima volta di Vittoria Gallina, difensore classe 2000, segno della bontà del lavoro sul settore giovanile della società del presidente Coltorti.

Dopo la buona prestazione mostrata oggi, subito pensiero rivolto a sabato quando le leoncelle scenderanno in campo a Verona per la 1° giornata del girone di ritorno.

CHIETI vs JESINA 1-0

CHIETI: 1Vicenzi, 2Di Camillo Gia, 5Tona, 4Di Bari, 6Bendetti, 9Marinelli (23Copia), 10Di Camillo Giu (20Mariani), 19Di Marco (7Vicchiarello), 21Carrozzi, 26Kayleigh, 27Innerhuber. A disposizione: 12Falcocchia, 3Colasante, 17Scioli, 22Riboldi. All. Di Camillo

JESINA: 12Ciccioli, 25Cuciniello, 3Alunno, 28Breccia, 14De Sanctis, 6Porcarelli (31Oleucci), 23Zambonelli (7Fabbretti), 4Battistoni (10Vagnini), 18Campesi, 21Monterubbiano, 9Polli. A disposizione: 1Cantori, 27Barchiesi, 30Gallina, 8Scarponi. All. Trillini

Credit Photo: http://www.jesinacalciofemminile.it/

A Firenze dicono addio borse e lavatrici, atlete trattate da top!

Gli addetti ai lavori nel calcio, sottolineando l’unità di intenti usano dire: dal presidente al magazziniere. Quasi a voler affermare: dal primo all’ultimo. Invece la figura del magazziniere, pur senza una visibilità mediatica, è tutt’altro che ultima per importanza. Anzi, proprio dalla qualità del magazzino (e quindi del suo responsabile) inizia quella di un gruppo e di una società sportiva. Il rispetto dei materiali, ovvero degli strumenti del mestiere, è la prima regola che le società serie insegnano ai giovani calciatori.
La Fiorentina, sta letteralmente creando un divario tra lei Brescia, Verona, Tavagnacco e tutte le altre anche nei dettagli legati al magazzino e alla lavanderia, facendo capire come si fa ad eccellere e a gestire atlete di altissimo valore, facendole sentire tali al fine da esigere poi prestazioni virtuose.
Le atlete della Fiorentina devono pensare solo a giocare e a vincere, è questo il professionismo, un messaggio chiaro percepibile dai dettagli curati dai Della Valle.
Orlandi e compagne non hanno alcuna borsa da portare, come diverse calciatrici della viola ci hanno raccontato (nelle varie interviste fatte lo scorso anno e nel mercato estivo), quando entrano nel centro sportivo, ognuna di loro trova ogni indumento utile all’ allenamento pronto e impacchettato, compresi gli intimi in tessuto tecnico sportivo, perfettamente lavati e sistemati, nonche’ già appoggiati nella propria poltrona dello spogliatoio.
Una volta che l’allenamento è terminato, le atlete gigliate non hanno da organizzare le lavatrici, all’ indomani troveranno tutto pronto, lavato e nuovamente adagiato, segno che ogni dettaglio organizzativo viene curato in quel di Firenze, dove alle ragazze non resta che pensare ad una sola cosa: vincere.
Un bel modo di far sentire professioniste chi per legge professionista non può essere.

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