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Il presidente Sandro Mencucci e il punto sulla Fiorentina Women’s

L’amministratore delegato della Fiorentina e presidente della Fiorentina Women’s FC Sandro Mencucci ha parlato a Lady Radio:

”Noi cerchiamo in questo nostro progetto di farci conoscere, cerchiamo di essere i primi insegnanti per la conoscenza dello sport nelle scuole. Molte ragazze vorrebbero giocare a calcio, ma non sanno come fare. Cerchiamo di dare contenuti maggiori anche tramite i nostri sponsor, in questo senso a proposito dell’educazione all’alimentazione”.

“Gli allenamenti delle nostre portiere avrebbero bisogno anche del sostegno di un grande come Giovanni Galli!”. “Noi siamo primi con 6 punti sulla seconda, è un buon margine ma non di particolare sicurezza, tutti sanno che non è semplice vincere sempre, anche con le squadre più piccole: non è mai facile a tutti i livelli fare 12 vittorie consecutive. Il campionato femminile si determina sugli scontri diretti: dobbiamo ancora giocare con Brescia, Verona e Mozzanica per poter riuscire ad arrivare in fondo primi. 7 giocatrici sono state convocate in nazionale, sulla carta siamo i migliori, ma non è tutto scritto” 

“Credo che se altre squadre professionistiche calcistiche in Italia facessero una cosa come la nostra il processo di crescita del settore femminile sarebbe più rapido. Noi società di calcio professionistiche dovremmo essere obbligate ad avere una squadra femminile entro 3 anni: la mia è una proposta provocatoria e un modo per spingere il movimento calcistico in rosa. Vincere è importante per essere penetranti a livello di immagine nel calcio femminile. Avere una squadra femminile è una briciola in confronto a ciò a cui deve far fronte una società di Serie A.” 

E’ on-line la piattaforma Ben-Essere: dalla FIGC le linee guida per un corretto stile di vita

Nell’ambito dello sviluppo e della promozione delle buone pratiche legate a un sano e corretto stile di vita, la FIGC e il Settore Giovanile e Scolastico, con il supporto di un apposito Panel Scientifico e della Onlus Never Give Up, specializzata nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, hanno sviluppato la piattaforma digitale denominata Ben-Essere (www.ben-essere.org), da oggi consultabile dai canali web FIGC-SGS.

Il portale, destinato agli atleti, agli istruttori, ai dirigenti delle società e alle famiglie, è finalizzato al benessere psico-fisico dei giovani calciatori e calciatrici e costituirà una guida per informare su temi quali l’alimentazione, l’attività motoria, le relazioni e le più recenti evidenze nello sport sia livello nazionale che internazionale.

Un aspetto importante e innovativo di ben-essere.org, che entrerà a far parte dell’attività formativa e didattica del Centri Federali Territoriali, consiste nel servizio di support-mail attraverso il quale sarà possibile contattare direttamente il Panel Scientifico per ulteriori approfondimenti e domande. Il Panel Scientifico è composto da due psicologhe e psicoterapeute di fama internazionale come Stefania Sinesi e Claudia Mazzeschi, dal professore di Medicina interna Giorgio Galanti e da Paolo Borrione, medico specialista in ematologia nonché componente della Commissione federale Antidoping e Tutela della Salute della FIGC.

A tu per tu con…Giorgia Pellegrinelli

La stagione 2015-’16 rimane forse uno dei periodi più amari della storia di questa società. In primis perché purtroppo sarà l’ultima con il nostro amato Pres Luigi Sarsilli al timone, ma anche per i rimpianti sportivi con la quale si è conclusa. Un titolo ed un secondo posto scivolato dalle mani e una semifinale di coppa Italia che vide il Mozzanica sprofondare contro il Brescia davanti ai suoi tifosi. Eppure proprio in quel giorno una nuova pagina biancoceleste stava per essere scritta. Nei minuti finali una giovane promessa del nostro vivaio fa il suo ingresso in campo e realizza un goal da cineteca, strappando almeno un sorriso al pubblico di fede locale. Giorgia Pellegrinelli faceva così il suo ingresso nel grande calcio, senza sapere ancora che molto presto di quel Mozzanica ne sarebbe diventata protagonista.

Quando inizi a dare i primi calci al pallone?
I primi calci li ho dati che andavo ancora all’asilo, avrò avuto quattro o cinque anni. Ho cominciato con i maschi della squadra del mio paese, Villa d’Almé, dopodiché sono venuta qui a Mozzanica. Ho giocato due anni nelle giovanissime, due con la primavera e da quest anno faccio parte della prima squadra.

Hai sempre giocato in attacco?
Sì,  sia come centravanti  che come seconda punta. Per caratteristiche preferisco giocare come prima punta.

Tu e Sara venite da una stagione straordinaria con la squadra primavera che vi ha visto protagoniste.
E’ stata una stagione importante per tutte noi. Avevamo una bella squadra, la più forte nella quale ho giocato nelle scorse stagioni. Iniziavamo il campionato con una nuova allenatrice e non pensavamo di poter fare così bene, ma nel corso della stagione le cose sono andate per il meglio e siamo riuscite a vincere il girone. Per diventare campioni regionali dovevamo però incontrare le migliori dell’altro gruppo, ovvero Brescia e Inter. Col Brescia abbiamo fatto una grande gara, vincendo per 6-0 (e pensare che fino ad allora le gare con il Brescia erano sempre tirate), senza dubbio una delle più belle soddisfazioni che ho avuto fino ad oggi, anche perché tre di quelle reti le ho realizzate io.

Il vizio del goal ti ha sorriso anche nella fase nazionale.
Battute Brescia e Inter siamo passate alla fase nazionale. Disputammo un girone a tre squadre dove vincemmo entrambe le gare con Amicizia Lagaccio e Luserna. Ci restava da affrontare la semifinale contro la vincente del triangolare del Nordest: l’AGSM Verona. All’andata da loro è andata più che bene, abbiamo vinto tre a zero ed in pratica ipotecato la finale. Ma al ritorno abbiamo rischiato, prima in vantaggio poi sotto per 4-2. Nel finale ho segnato la rete del 3-4 e lì la gara si è in pratica chiusa.

Un cammino entusiasmante, ma purtroppo a Firenze il sogno si è interrotto.
Sapevamo di affrontare una squadra fortissima. La Res Roma era composta in pratica dalle stesse giocatrici che abitualmente facevano parte della prima squadra. Siamo riuscite a tener loro testa per quasi tutta la gara, ma alla fine non ce l’abbiamo fatta a portare a Mozzanica lo scudetto. Rimane però una grande stagione ed un risultato storico per noi.

Un finale di stagione che ha visto Giorgia Pellegrinelli fare anche il suo esordio assoluto con le grandi.
Sì il mio esordio in prima squadra è stato nella semifinale di Coppa Italia con il Brescia qui a Mozzanica, lo scorso maggio. Purtroppo in quella gara il Mozzanica perse 5 a uno ed uscì dalla coppa. Ho avuto almeno la soddisfazione di segnare il goal della bandiera.

Inizia una nuova stagione e tu dalla primavera passi in pianta stabile nella prima squadra. C’è un nuovo allenatore e il campionato inizia per tutti con molte incognite.
L’inzio è stato duro. La squadra era molto cambiata rispetto allo scorso anno e inoltre ci siamo trovate con il nuovo mister ad allenarci molto diversamente a come eravamo tutte abituate. In più per me il salto tra primavera è grandi non è stato proprio leggero. Devo però dire di aver trovato delle compagne straordinarie che mi hanno dato tutte un grande aiuto e sono quindi contenta di far parte di questo gruppo. Con il passare del tempo sono inoltre cominciati ad arrivare il gioco e i risultati e la squadra ha cominciato a credere nelle proprie possibilità, arrivando ad un passo dal secondo posto. Purtroppo siamo state sfortunate a Brescia, ma sia con loro che con il Verona abbiamo dimostrato di non essere inferiori a chi ci sta davanti e pertanto dobbiamo continuare a credere in noi stesse. Il secondo posto non è irraggiungibile.

Ma non c’è solo il calcio nella tua vita. Che scuola frequenti?
Frequento un istituto professionale d’indirizzo turistico sportivo. Le materie principali sono lingue estere ed educazione fisica. Il diploma mi permetterebbe di poter lavorare come animatore turistico o istruttore di discipline non agonistiche. L’ho scelto perché un domani vorrei poter lavorare sempre nell’ambito sportivo.

E come occupi il tempo libero?
In realtà non mi resta molto tempo tra la scuola e il pallone e quindi diciamo che il tempo libero lo impegno per recuperare le energie.

Segui il calcio maschile?
Sì sono juventina e il mio idolo è stato e rimane Alex Del Piero.

Nel femminile invece?
No in realtà non ho un vero e proprio idolo anche perché inizialmente non lo seguivo con troppa attenzione. Ora ovviamente di più, ma se devo scegliere una persona a cui ispirarmi non posso che dire Valentina Giacinti, che in questi mesi mi ha aiutato tanto e per me è un esempio da seguire.

Caterina Bargi alla prima partita nel girone di ritorno guida la classifica cannonieri

Al giro di boa del campionato, si e´ giocata la prima partita di ritorno e il bomber Ligure Caterina Bargi (Amicizia Lagaccio) realizzando una rete nella trasferta sarda a caprera, raggiunge la quota di quattordici reti e difede il primo posto della classifica cannonieri.
Segue con tre reti di distacco, al secondo posto Arianna Montecucco (Novese), con undici reti nel suo bottino personale.
Due grandi calciatrici che continuano a lottare partita dopo partita per il primato nella classifica bombers del “Girone A” del Campionato Nazionale di Serie B.

Sul terzo gradino del podio troviamo con nove reti la brava Cinotti Norma (Empoli Ladies) che trasformando due rigori nell´insidiosa trasferta di Torino dimostra le sue qualità di bomber di razza.

A ridosso del podio con otto reti troviamo due calciatrici, le brave Deborah Soragni (Alessandria) e Natasha Carrozzo (Lucchese).
Segue sola a sette reti Barbara Di Stefano (Novese)
Subito sotto con sei reti un gruppo di calciatrici, tra le quali vogliamo evidenziare Giulia Tortarolo (Molassana Boero) che nella partita casalinga con l’Atletico Oristano segna una tripletta.
La sfida a suon di gol per la vittoria finale nella classifica diventa partita dopo partita sempre più interessante. Grazie a tutte queste splendide atlete che rendono il calcio in rosa ancora più bello e avvincente!

Tutto pronto per il recupero San Zaccaria – Chieti

È tutto pronto al Massimo Soprani per la delicata sfida che andrà in oggi, mercoledì 1 febbraio, alle 14.15 tra le biancorosse del San Zaccaria e le neroverdi del Chieti. La sfida, recupero della decima giornata rinviata per gli impegni della nazionale prima e per il maltempo che ha flagellato l’Abruzzo poi, riveste un valore molto importante per la squadra allenata da Fausto Lorenzini. Dopo il punto in rimonta conquistato contro il Cuneo domenica, infatti, capitan Tucceri e compagne dovranno ora dimostrare di aver trovato una loro identità e cercare di tornare a strappare tre punti che in ottica futura possono essere molto importanti per la corsa verso la salvezza.
L’incognita resta ovviamente la stanchezza. Le biancorosse sabato hanno speso molto per rimontare tre reti al Cuneo, ma in questo senso la carica morale che ha indubbiamente dato quel risultato potrà essere un peso importante da mettere sul piatto della bilancia.

Un avversario da non sottovalutare. Neopromossa, il Chieti incrocia per la prima volta i tacchetti con le biancorosse in campionato. La squadra neroverde è reduce dalla sconfitta casalinga per 0-3 contro le Leonesse del Brescia. I numeri delle abruzzesi in campionato sono la radiografia di una squadra che fino a questo punto della stagione ha segnato appena 11 reti e, assieme al Como, ha il peggior attacco della Serie A. Dieci gol in più hanno segnato le biancorosse, mentre dal punto di vista di quelli subiti sono le neroverdi ad avere una difesa migliore, con 28 gol subiti contro i 32 del San Zaccaria.

Gli arbitri. La sfida di domani sarà arbitrata dal fischietto capitolino Leonardo Funari.

Giulia Colini: le mie 100 presenze in giallorosso

Per tutti è “Tombino”, per la sua capacità di “sbucare” all’improvviso alle spalle delle avversarie ed anticiparle, per l’anagrafe italiana è Giulia Colini, difensore classe ’91, perno fondamentale del team di mister Melillo.

Da diversi anni in giallorosso, Giulia sabato scorso ha tagliato il traguardo delle 100 presenze con la maglia della Res Roma:
“Di acqua ne è passata sotto i ponti in questi anni, e ho vissuto tanti momenti bellissimi ma ho anche patito dolori che non avrei voluto provare. Il ricordo più bello che conservo è la promozione in Serie A, ma soprattutto l’emozione di poter esordire per la prima volta in un campionato di così alti livelli. Il ricordo più brutto, invece, è legato alla sconfitta subita dal Siena durante i play off, nell’anno in cui siamo arrivate secondo in A2.”

Grazie al lungimirante mister Fabio Melillo, Giulia si è subito interessata al progetto illustratole e afferma:
Una volta ascoltato il progetto…non potevo far altro che accettare!”

In questi anni, Colini è cresciuta sia a livello calcistico, sia a livello personale. In merito a ciò racconta:
“Entrare a far parte del mondo del calcio mi ha fatto crescere sotto diversi punti di vista: come calciatrice, perché giocare in serie A ti permette di confrontarti con squadre e giocatrici di alto livello, e come persona, perché quando pratichi sport ad alti livelli devi cambiare radicalmente i ritmi della tua vita.”

Soprattutto quest’anno, infatti, la Res Roma è stata una grande rivelazione ed è in continua ascesa; il loro segreto? Secondo il difensore giallorosso un segreto non ci sarebbe:
“Partendo da tutto lo staff fino a noi giocatrici, le caratteristiche principali del mondo Res sono sempre la grinta e la determinazione, e spero che riusciremo a mantenere queste qualità affinché ci portino sempre tante soddisfazioni”

Continuando, Giulia fa riferimento al coach Fabio Melillo:
E’ un grande mister, riesce a trasmetterci tanti valori e tanta grinta che portiamo con noi in ogni partita, ma è soprattutto una grande persona capace di sostenere tutte noi anche nei momenti di difficoltà e sconforto; proprio come il nostro pubblico, il dodicesimo uomo in campo, pronto a sostenerci in ogni partita. Fabio e i nostri Irresponsabili sono la nostra arma in più.”

Dopo le 4 giornate di squalifica, Vanessa Nagni può riprendere il suo ruolo di capitano.
“Finalmente Vanessa torna a disposizione della rosa, – dice Giulia – sicuramente una marcia in più per la squadra per ottenere buoni risultati. La stiamo aspettando e sappiamo che con lei in campo tutto diventa più facile”.

Antonio Cabrini convoca 28 Azzurre per lo stage a Coverciano. Due le novità

Il Commissario tecnico della Nazionale femminile, Antonio Cabrini, ha convocato ventotto calciatrici per lo stage previsto dal 12 al 15 febbraio presso il Centro tecnico federale di Coverciano, ultimo appuntamento in vista della partecipazione alla Cyprus Cup (1-8 marzo). Due le novità assolute nel gruppo: il portiere del S. Bernardo Luserna, Chiara Serafino, e il centrocampista del Como 2000, Laura Fusetti. Le Azzurre si raduneranno a Firenze domenica 12 febbraio entro le ore 20.00, previste complessivamente cinque sessioni di test e allenamento.

Lista delle convocate

Portieri: Schroffenegger (Unterland Damen), Gritti (Mozzanica), Tasselli (Sassuolo), Serafino (S.B. Luserna).
Difensori: Bartoli (Fiorentina), Boattin (AGSM Verona), Salvai (Brescia), Gama (Brescia), Tucceri Cimini (S.Zaccaria), Spinelli (Inter Milano), Linari (Fiorentina), Piacezzi (Cuneo), Di Criscio (AGSM Verona).
Centrocampisti: Stracchi (Mozzanica), Galli (AGSM Verona), Guagni (Fiorentina), Carissimi (Fiorentina), Cernoia (Brescia), Parisi (Fiorentina), Bonansea (Brescia), Vigilucci (Fiorentina), Fusetti (Como 2000).
Attaccanti: Giacinti (Mozzanica), Gabbiadini (AGSM Verona), Giugliano (AGSM Verona), Mauro (Fiorentina), Girelli (Brescia), Sabatino (Brescia).

Staff
Tecnici federali : Antonio Cabrini, Rosario Amendola
Coordinatore preparatori atletici: Stefano D’Ottavio
Preparatore atletico: William Botter
Preparatore portieri: Cesare Cipelli
Medici federali: Matteo Guzzini, Monica Fabbri
Massaggiatori federali: Roberto Cardarelli, Maurizio D’Angelo

Il Programma

12 febbraio
h 20.00 Raduno presso CTF di Coverciano

13 febbraio
h 10.00 Test / Allenamento
h 15.00 Allenamento

14 febbraio
h 10.00 Test / Allenamento
h 15.00 Allenamento

15 febbraio
h 9.30 Allenamento / Test
h 12.30 conclusione

Fiorentina Women’s, continua la corsa solitaria in vetta. Gara con la Jesina spostata a domenica

La gara tra Jesina e Fiorentina Women’s FC, valida per la 2° giornata del girone di ritorno della Serie A 2016/2017, in programma da calendario ufficiale per sabato 4 febbraio, è stata posticipata a domenica 5 febbraio 2017 (sempre ore 14.30).
Sarà possibile seguire la partita in diretta streaming su Violachannel a partire dalle ore 14:20, con aggiornamenti e post gara sui social ufficiali della squadra (Facebook, Twitter, Instagram).

Scudetto, duello dentro e fuori dal campo: il “Manager Match” Elisa Zizioli vs Laura Paoletti

La lotta per lo scudetto quest’anno ha un sapore speciale, non sembra esserci in palio solo il tricolore la vera e propria egemonia di tutto il movimento, ed a contendersi il potere vi sono due società fortissime, la certezza Brescia e l’ innovazione Fiorentina.

La Fiorentina vuole prendere lo scettro del potere e divenire il club dei sogni, il professionismo a forma di donna. Il Brescia sa di non potere perdere terreno, sa che non è necessario avere un settore maschile professionistico in Serie A come per le viola per fare grandi cose. Basti vedere quanto fa in Germania il Turbine Postdam che spesso bacchetta le rinomate Bayern e company e che in questo momento comanda la Bundesliga.
In questo duello psicologico, in questa strategia di posizioni, vi sono le identità delle due attuali potenze del calcio femminile, le leonesse Bresciane e le viola di Firenze.

La Fiorentina ama i raddoppi tattici, il potenziamento delle zone chiave, e così vi sono due Capitani, Guagni e Orlandi, due Manager la titolatissima Paoletti e Gomboli, e due Allenatori, la coppia Fattori-Cincotta. Il Brescia ha invece alcuni punti stabili, il capitano Valentina Cernoia, una sorta di istituzione, la Manager Zizioli, una vincente di professione, e l’ allenatrice Milena Bertolini.
Cesari e Mencucci hanno quindi una sola cosa in comune a livello organizzativo, la Manager donna, fondamentale anche per una questione oggettiva, il potere entrare con più libertà, qualora ve ne fosse stretta necessità, nello spogliatoio, il luogo sacro della squadra solitamente casa delle atlete e dello staff tecnico. Una figura chiave che soprattutto con le competizioni internazionali, quali campionato + coppe europee, manifestazioni alle quali i club auspicano di partecipare (il Brescia è già impegnato in europa da anni), è diventa fondamentale, in particolare in 3 macrosettori di intervento:
– Logistica Viaggi
– Evento Partita
– Gestione delle sostituzioni

Conosciamo meglio le first lady in lotta per lo scudetto che, attraverso la loro competenza dirigenziale, sapranno dare punti in più alle loro rose, punti quantificabili in termini di positività, coerenza gestionale e carisma.

Laura Paoletti, toscana di Rassina, vanta una condizione unica che resterà per sempre nella storia del nostro calcio. Laura è stata la prima team manager donna nella storia della Serie A italiana. Paoletti, oltre ad essere psicologa ha quindi maturato esperienza niente poco di meno che con Vincenzo Montella, uno dei più innovativi tecnici del palcoscenico italiano. Costantemente esposta ai 20.000 del Franchi, Paoletti è una sorta di colonna della Fiorentina Women’s.

Elisa Zizioli, assistente sanitaria, è bresciana doc ed è una vincente nella vita sportiva che ha straordinariamente vissuto nella Serie A Italiana come difensore centrale, nel suo palmares vede 2 coppe Italia, 1 scudetto ed una supercoppa Italiana nonché la titolarità in 2 gare di Uefa Champion’s League. Ogni successo è legato alla maglia del Brescia di cui è fiera ambasciatrice.

Vincenti, esperte di calcio formate direttamente dentro il rettangolo verde, donne e manager tra panchina e ufficio, lo scudetto passerà anche da queste due menti di cui il calcio femminile italiano deve essere fiero.

Luana Fracassi festeggia le 150 partite con la maglia della Res Roma

“Avevo vent’anni ed era la seconda volta che vedevo mister Fabio Melillo” . Inizia così il racconto del difensore Luana Fracassi, che festeggia le 150 partite con la maglia della Res Roma.

Giocatrice versatile e di grande talento, la ventottenne Luana si avvicina al mondo del calcio in giovane età su suggerimento del suo capo scout.

Solo nell’estate 2010 approda alla Res Roma:Dopo il mio primo allenamento le ragazze erano pronte a partire per il ritiro. Ho guardato il mister negl’occhi e gli ho detto : ”Domani vengo anche io con voi”. Non lo so ancora cosa ha pensato in quel momento ma mi ha dato la borsa e mi ha detto “Domani si parte alle 9”. Nel calcio ci vuole coraggio e lo abbiamo avuto entrambi. – e ironicamente aggiunge – Ovviamente chi ci ha guadagnato di più dei due è stato lui, di certo  da quel giorno ho amato questa maglia come fosse la mia seconda pelle e ho sempre dato il massimo per onorarla.”

Da sette anni infatti, Luana gioca per la Res diventando un elemento fondamentale per la squadra:Di ricordi ne ho tanti e sono tutti bellissimi. Ricordo l’abbraccio con le altre ragazze della squadra durante i rigori per la qualificazione alla serie A contro il Siena, ricordo la felicità della squadra quando segnai gol contro il Como, ed è lì che ho capito che in questi anni avevo costruito veramente qualcosa di buono e mi sentivo parte di una grande famiglia”

Tante sono state anche le giocatrici che finora ha incontrato il difensore giallorosso, alcune sicuramente più temibili di altre, infatti, Luana ha dichiarato: “ Di brave calciatrici Italiane ce ne sono tante: Bonansea, ad esempio, è difficile da marcare in quanto riesce ad abbinare alla tecnica la velocità; il spaventoso tridente Caccamo- Bonetti- Mauro riescono a completarsi a meraviglia e sono in grado di trovare la giocata in qualsiasi situazione; e Gioia Masia che, ho ammirato da compagna di squadra per la sua professionalità, ma ho temuto da avversaria perché non sono riuscita a trovarle dei difetti.”

In questo campionato la Res Roma è stata una rivelazione, infatti, a dire di Fracassi il campionato sta procedendo magnificamente: “ Il mio unico rammarico è per i due  pareggi, dove meritavamo sicuramente di più. I nostri punti di forza? Bhè sicuramente la spensieratezza delle più piccole e l’esperienza che noi veterane abbiamo messo a disposizione delle giovani affinché fossero seguite in un percorso di crescita, ma soprattutto la dedizione al lavoro che la società ci impartisce quotidianamente”

Parlando, appunto, della squadra finalmente capitan Nagni può rientrare a giocare dopo le 4 giornate di squalifica. In merito a ciò, la rossonera Laura dice: “ Vanessa è il simbolo della Res. La squalifica subita mi è risultata esagerata e soprattutto ingiusta in un campionato così breve come il nostro. Per me è stato un grande onore sostituirla nel suo ruolo durante queste partite, ma il suo rientro è importantissimo per poter vincere ancora insieme”

Alle nuove promesse della Res, Fracassi consiglia:Inseguite sempre i vostri sogni e non dimenticate mai le vostre origini. Il calcio è un gioco, ma per crescere va giocato con la testa”.

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