Gioca nel Brescia l’unica calciatrice italiana e militante nel campionato italiano ad essere stata inserita tra le cinquanta calciatrici di movimento più forti nel mondo. E’ Sara Gama l’esponente di punta del movimento italiano secondo FIFpro, organizzazione che rappresenta i calciatori e le calciatrici a livello mondiale, che ha stilato una lista di cinquantacinque nomi, portieri compresi, nata dalle votazioni delle stesse calciatrici che potevano scegliere in una vastissima lista di atlete selezionate dallo stesso FIFpro.
“Sono veramente contenta, – commenta Sara Gama – già il fatto di essere inserita nel primo elenco mi aveva resa felice, sapere oggi di essere stata votata da altre colleghe tra le migliori cinquanta calciatrici di movimento del mondo mi rende oltremodo orgogliosa.
Non era affatto scontato che una calciatrice italiana riuscisse ad entrare in questa classifica. Questo – conclude il difensore biancoblu – deve essere un nuovo punto di partenza, non un punto di arrivo, raggiungere certi livelli non è sicuramente facile, ma confermarvisi è ancora più difficile ed io voglio farlo con questa squadra con cui la passata stagione mi sono tolta grandissime soddisfazioni in Italia ed in Europa”.
Gama tra le top 50 del mondo
Fiorentina Women’s, Fattori: “Bene il passaggio del turno. Coppa Italia da rivedere”
Così Sauro Fattori, allenatore della Fiorentina Women’s, al termine della sfida contro Oristano in Coppa Italia, vinta a tavolino: “È un dispiacere. La programmazione della Coppa Italia crea grande difficoltà certe squadre. L’Oristano si è presentato qui con grande sacrificio, però poi diventa umiliante per tutti. Noi non abbiamo potuto affrontare la partita come volevamo, passiamo il turno, ma sono comunque dispiaciuto per una situazione di cui non ha colpa nessuno. Sono le difficoltà del calcio femminile in certe realtà”.
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Michela Tonon: “Non esistono partite meno importanti, giocheremo anche per Francesca Manzon”
La sua energia contagiosa, la naturale propensione ad essere anima rossoblu pulsante, nonostante i molti problemi fisici che le hanno impedito di scendere sinora in campo in questa stagione, fanno di Michela Tonon un elemento essenziale dentro e fuori lo spogliatoio delle Tose. La classe ’98, ex capitano della Primavera nella memorabile scorsa stagione proprio sotto la guida di mister Dario De Biasi, è pronta per tornare ad assaggiare il sapore del manto erboso, dopo aver collezionato anche 5 presenze in prima squadra nella massima serie. Proprio da lei sentiamo, questa settimana, come si vive il momento di passaggio in casa rossoblu tra il prezioso punto interno contro il Sassuolo e il prossimo impegno, domenica nel recupero della 13° Giornata di campionato a Pescara.
Il pareggio di domenica scorsa a San Fior contro il Sassuolo è stata l’ennesima prova della vostra grande capacità di essere gruppo dentro e fuori dal campo, dando tutto soprattutto quando conta di più.
La partita di domenica è stata una partita parecchio emozionante sia da vedere sia probabilmente da giocare… Un punto sudato, arrivato quando in pochi ci avrebbero creduto, ma noi abbiamo dimostrato di saper lottare sempre, anche quando tutto sembra ormai perduto. L’espulsione ingiusta di capitan Da Ros temevo ci avrebbe demoralizzate, ma è stato proprio quell’episodio che ci ha fatto stringere i denti per continuare a giocare e pervenire al pareggio. È stata una partita equilibrata, entrambe le squadre hanno espresso il loro gioco con qualche disattenzione che poi ha portato agli episodi da goal. Ma questa domenica è stata la dimostrazione che oltre al bel gioco è necessario il gruppo, la grinta e il cuore.
Domenica prossima l’impegno di Pescara vi riallinea, in quanto a partite giocate, a tutte le vostre avversarie. Come vi state preparando al match, tenendo conto anche delle diverse pedine che per vari motivi non saranno disponibili? (Da Ros, Manzon, Mella e Zanon)
La partita di domenica prossima è una delle tante finali che ci aspettano da qui a fine campionato e dobbiamo giocarcela al cento per cento. Abbiamo resettato ciò che è successo domenica, nessuna partita è meno importante di altre in questo momento. Domenica avremo qualche pedina mancante, ma abbiamo una rosa ampia e nessuna giocatrice è meno forte di altre, l’importante ora è non sottovalutare l’avversario che ci si presenta davanti, ma sono sicura che saremo unite e lotteremo tutte per lo stesso obiettivo senza dare nulla per scontato. Approfitto per fare un grosso in bocca al lupo a Francesca Manzon, che purtroppo domenica in campo si è fatta male al ginocchio, e di tornare più forte di prima che io e tutta la squadra la stiamo aspettando!
Quest’anno non hai ancora esordito in campionato ma la tua occasione sembra quantomai imminente.
Dal punto di vista personale, speravo davvero in tutt’altra stagione. Ho avuto troppi infortuni che mi hanno tenuta lontana dal rettangolo di gioco, dopo quasi 8 mesi di stop da poco ho ricominciato ad allacciarmi al resto del gruppo. Ora fisicamente mi sento bene, in questo ultimo periodo mi sono sempre allenata con il resto della squadra. Spero e mi piacerebbe cominciare a dare un contributo sul campo già da domenica. Non voglio fare pronostici sulla mia annata o sugli obiettivi della squadra: impegno, sacrificio e passione porteranno sicuramente a ciò che vogliamo realizzare.
Sara Penzo lascia il Tavagnacco
Sara Penzo non è più una giocatrice del Tavagnacco. Dopo quattro stagioni, il portiere gialloblu ha lasciato la squadra a causa di impegni lavorativi che l’hanno portata a Roma. Una carriera importante quella dell’atleta originaria di Chioggia, classe 1989, cominciata con la maglia del Gordige e proseguita con quelle di Torres e Brescia oltre che della Nazionale. Nella sua bacheca, Penzo, ha 2 Coppa Italia (una vinta con il Tavagnacco) e un Campionato d’Europa Under19 conquistato con l’Italia. Negli ultimi mesi era ferma ai box a causa della frattura dello scafoide.
Partiamo dalla fine della storia: cos’è successo? Perché lasci il mondo del calcio femminile?
«Diciamo che ‘lascio’ il mondo del calcio tra virgolette, perché in questo momento ho ricevuto una promozione importante al lavoro: un posto in cui credo che potrà rappresentare il mio futuro. Purtroppo il calcio, non considerandoci professioniste, non mi può garantire un futuro».
Eri ferma per infortunio. Questo ha ‘aiutato’ nella tua scelta o la sofferenza è stata comunque grande?
«Sì, ero ferma per un infortunio importante per un portiere, ma questo non vuol dire che abbia calcolato la mia promozione: il lavoro e il calcio li ho sempre vissuti al massimo e stavo sperando in un rapido ritorno in campo. Anche per questo la consapevolezza di lasciare il calcio giocato, specialmente ai massimi livelli, non è certamente facile da affrontare per una persona che gioca da quando ha 5 anni. Il calcio è sempre stato la mia vita, mi ha fatto crescere come persona e mi ha resa ciò che sono, quindi lasciarlo è comunque una sofferenza».
Giochi nel Tavagnacco dal 2013. Cosa ti ha dato questa squadra e cosa pensi di avere dato tu ai colori del Tavagnacco?
«Il Tavagnacco mi ha dato la possibilità di giocare la Champions e di vincere una Coppa Italia facendomi vivere esperienze che non avevo ancora vissuto. Ringrazio il presidente Moroso per avermi sempre fatta sentire bene in questa squadra e per quello che fa per noi».
Cosa vuoi dire a tutti i tifosi friulani che in questi anni ti hanno sempre sostenuta?
«Ai tifosi dico grazie per avermi sempre sostenuta e per sostenerci sempre e comunque. Continuate così!!».
Nella tua carriera hai indossato molte maglie importanti, Nazionale compresa. Qual è stato il momento più bello?
«Eh già, nella mia carriera ho vestito tante maglie compresa quella della Nazionale, grazie al fatto che ho sempre cercato di diventare una giocatrice più completa e d’esperienza. I momenti più belli della mia carriera sono due: l’esperienza a Basilea, poiché affrontare il professionismo a 20 anni mi ha fatto fare quel salto di qualità sia calcistico che personale che ho sempre ricercato, e poi aver vinto il Campionato Europeo con l’Under 19 ed essere scelta come miglior portiere della competizione. Quelle partite, quei momenti, fino a quando ho alzato la coppa, sono ricordi che resteranno impressi nella mente e nel cuore per sempre».
E’ cambiato in questi anni il calcio femminile? Se sì, in meglio o in peggio?
«In questi anni purtroppo è cambiato il calcio femminile, e dico purtroppo perché ci sono situazioni a mio avviso discordanti. Cinque anni fa sembrava che si stesse lavorando per una crescita effettiva del movimento, ma poi invece ho assistito a uno stallo. I fondi, gli sponsor sono sempre meno, quindi penso sia improbabile una crescita effettiva del movimento nei prossimi anni. Anche perché, finchè non verremo riconosciute per lo meno come semi-professioniste, non si potrà mai cambiare niente e ci troveremo sempre costrette a scegliere tra passione e lavoro. Spero tanto che ci possa essere un futuro per tutte quelle bambine che nutrono una passione per il calcio».
C’è un portiere nel Campionato di serie A femminile di oggi che ti piace più degli altri?
«Se c’è un portiere in campionato che mi piace più degli altri? Mah, sarò sincera. Credo che la più completa in questo momento in Italia sia Stéphanie Öhrström, aiutata sicuramente dal fatto che si allena anche come una professionista nella Fiorentina».
Cosa auguri al Tavagnacco?
«Al Tavagnacco auguro di raggiungere gli obbiettivi prefissati a inizio stagione e di ottenere tutto il meglio che si può da questo campionato».
Coppa Italia femminile, la Fiorentina vince clamorosamente a tavolino: ecco perchè
Qualcosa di clamoroso è successo questo pomeriggio al “Bozzi” delle Due Strade, dove era in programma il secondo turno di Coppa Italia femminile tra Fiorentina e Oristano. A causa di vari impegni di lavoro, la squadra sarda si è presentata a Firenze in sole sette calciatrici. Come è risaputo infatti, il calcio femminile è ancora a livello dilettantistico e, dovendo coniugare il calcio con altri impegni quotidiani, non tutte le atlete hanno trovato il tempo per venire a Firenze dalla Sardegna in un mercoledì pomeriggio, con partenza fissata per molte ore prima. Eroicamente le 7 oristanesi sono comunque scese in campo, andando sotto di ben 5 gol nei primi 20′ di partita. Al 27′ la calciatrice oristanese Patta si infortuna, lasciando la squadra in 6 e sancendo così la vittoria a tavolino per le viola di Fattori. Sembra incredibile, eppure è così. Complimenti alle ragazze sarde, che nonostante tutti gli imprevisti hanno voluto onorare l’impegno fino in fondo.
Dopo il match la Fiorentina Women’s ha sostenuto una sessione di allenamento, prevalentemente di scarico.
Prossimo avversario delle viola in Coppa Italia sarà il Nebrodi, che il 22 gennaio ha battuto 2-1 la Roma Decimoquarto qualificandosi al Terzo Turno.
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San Zaccaria avanti in Coppa
Il San Zaccaria di Fausto Lorenzini vince a Perugia e si aggiudica il passaggio al terzo turno di Coppa Italia femminile in programma il 12 aprile. La squadra biancorossa in Umbria vince in extremis grazie a una rete di Azzurra Principi dopo una gara combattuta e che segna il debutto assoluto delle giovanissime Linda Giovagnoli (ancora quattordicenne, nella foto a lato) e Giada Burbassi (2001).
È la squadra di Lorenzini la prima a passare dopo pochi minuti. È il 9′ quando Razzolini indovina il suggerimento vincente per Baldini che in corsa insacca per lo 0-1. Il buon inizio delle biancorosse è interrotto al 20′ quando l’autrice del gol è costretta ad uscire per infortunio, al suo posto Casadio va a ringiovanire ulteriormente la squadra in campo. Poco dopo la mezz’ora il San Zaccaria potrebbe raddoppiare con Barbaresi, servita ancora da Razzolini, ma la sua conclusione è alta. Nemmeno un minuto l’ultima occasione del primo tempo con Casadio che sfiora l’incrocio dei pali.
Al rientro in campo il San Zaccaria ha subito una buona occasione con Barbaresi, ma la squadra a segnare è il Perugia, che al 20′ rimette in equilibrio la gara sugli sviluppi di una punizione con Zelli – entrata da pochi secondi – che insacca alle spalle di Tampieri. Il gol del pari non scoraggia la squadra di Lorenzini, l’allenatore al 26′ manda in campo una delle giovanissime convocate per l’occasione e Linda Giovagnoli (15 anni tra due giorni) fa il suo debutto in prima squadra. Poco dopo la mezz’ora le biancorosse hanno due ottime occasioni, prima con Giorgia Filippi, ma la centrocampista si lascia ipnotizzare dal portiere, poi al 38′ con Linda Casadio, che si divora un gol già fatto. Il gol qualificazione arriva comunque al 43′, quando una punizione velenosa di Azzurra Principi vale l’1-2 finale. Infine, proprio pochi istanti dopo il gol, fa il suo debutto in prima squadra anche la giovanissima Giada Burbassi (2001) a completare la bella festa del San Zaccaria.
Il tabellino della partita
Grifo Perugia: Baylon, Alessi (21′ st Zelli), Monetini, C. Fiorucci, Ferretti, Rosmini (47′ st Marchesi), Brozzetti, Bianconi, G. Fiorucci, Narcisi, Bylykbashi (1′ st Tuteri).
San Zaccaria: Tampieri, Venturini, Peare, Pondini, Baldini (20′ pt Casadio), Principi, Filippi, Razzolini (43′ st Burbassi), Quadrelli (26′ st Giovagnoli), Diaz, Barbaresi. A disp.: Dolan, Santoro, Muratori. All.: Lorenzini.
Arbitro: Daljit Singh di Macerata.
Reti: 9′ pt Baldini, 21′ st Zelli, 43′ st Principi.
Agsm Verona avanti in Coppa Italia
Pro San Bonifacio e Agsm Verona si affrontano allo Stadio Tizian in un derby inedito nella gara unica ad eliminazione diretta valida per la qualificazione agli ottavi di Coppa Italia.
Mister Longega manda in campo la giovane Veronica Pasini in avanti dal primo minuto, tenendo precauzionalmente in panchina Martina Piemonte.
La Prosambo si rende pericolosa alla primissima opportunità con Cavallini che coglie la traversa. La risposta del Verona è nei piedi di Manuela Giugliano che da distanza ravvicinata chiama l’ex Toniolo alla deviazione in angolo. Boattin prova ad incornare su cross di Giugliano ma non inquadra la porta. Occasionissima per Manuela Giugliano che tutta sola davanti a Toniolo spedisce la sfera a lato. Le scaligere mantengono una sterile supremazia territoriale e si va al riposo a reti inviolate.
Opportunità per le rossoblù in avvio di ripresa con Yeboaa che trova pronta Thalmann. Al 10′ Melania Gabbiadini decide di accelerare producendosi in una discesa sulla destra. Il suo cross dal fondo viene deviato in rete da Manuela Giugliano per il vantaggio scaligero. La partita vive di momenti di stanca e qualche rara fiammata, come al 25′ quando Giugliano coglie la traversa e subito dopo Galli prova la conclusione da fuori. Poco prima della mezz’ora il Verona mette in ghiaccio la partita con il pallonetto da oltre venticinque metri di Melania Gabbiadini che vede Toniolo fuori dai pali e infila la sfera in rete. L’Agsm Verona amministra il doppio vantaggio e allo scadere arrotonda prima con Angelica Soffia che da dentro l’area piazza il pallone dove Toniolo non può arrivare e subito dopo con capitan Gabbiadini che si invola in area e insacca il pallone del definitivo zero a quattro.
Le gialloblù, senza brillare, ottengono la qualificazione agli ottavi di finale di Coppa Italia dove affronteranno la vincente del confronto tra la Fimauto Valpolicella e le romagnole del Castelvecchio.
PRO SAN BONIFACIO 0
AGSM VERONA 4
Reti: St. 10′ Giugliano, 27′ Gabbiadini, 44′ Soffia, 45′ Gabbiadini
Pro San Bonifacio: Toniolo, Perobello Elena, Kastrati, Baldo, Belfanti, Casarotto, Yeboaa (37′ st. Pizzolato), Brutti, Cavallini, Perobello Rachele, Cumerlato.
A disposizione: Frigotto, Filippini, Rigon, Camponogara, Pizzolato, Bendinelli, Guiotto.
Allenatore: Manuel Pignatelli.
Agsm Verona: Thalmann, Galli, Di Criscio, Gabbiadini, Giugliano, Boattin, Soffia, Pasini (39′ st. Meneghini), Nichele, Rodella, Pavana (13′ st. Ambrosi).
A disposizione: Fenzi, Kongouli, Meneghini, Piemonte, Ambrosi.
Allenatore: Renato Longega.
Arbitro: Luca Calvi di Bergamo.
Assistenti: Fabio Pomini e Giacomo Brendaglia di Verona.
Note: Terreno in discrete condizioni, pomeriggio con clima grigio. Recupero 0+2.
Mister Amedeo Cassia: “E’ stata la vittoria del gruppo”
La vittoria sul Mozzanica ha portato in casa del Tavagnacco una ventata di buon umore. Dopo tre sconfitte consecutive e due pareggi, i tre punti servivano alla squadra friulana per allontanarsi dalla zona play out, ora distante 7 punti (il Tavagnacco ha 24 punti in classifica, il Cuneo 17). Il Campionato adesso si ferma fino all’11 marzo, quando le gialloblu saranno in trasferta proprio a Cuneo.
Nel frattempo, già sabato 25 febbraio, si torna in campo per la Coppa Italia, con la Virtus Padova che farà visita alle friulane.
Mister Amedeo Cassia torna sulla vittoria conquistata contro il Mozzanica:
«La squadra ha sofferto ma è riuscita a strappare i tre punti a un’avversaria molto ostica, che ritengo sia tra le migliori del campionato. Purtroppo, oltre agli infortuni, molte ragazze cominciano ad accusare la fatica di una stagione impegnativa. Per questo voglio ringraziare le mie calciatrici per aver stretto i denti e aver lottato sul campo alla ricerca della vittoria».
A essere determinante, nella sfida alle bergamasche, Lana Clelland, che con una doppietta è tornata in testa alla classifica dei cannonieri della serie A con 14 reti, a pari merito con la friulana della Fiorentina Mauro.
«Non siamo riuscite a giocare al meglio delle nostre potenzialità ma ci abbiamo messo il cuore, e questo, in campo, si è visto». La scozzese, dopo i suoi gol, ha mostrato una maglietta con dedica: «Un pensiero per un’amica che non sta bene: volevo farle sapere che anche se siamo lontane (lei si trova in Scozia), è sempre con me».
Per Roberta Filippozzi, la chiave della vittoria contro il Mozzanica è stata la forza del gruppo:
«Siamo una squadra che sa ricompattarsi nelle difficoltà: se andiamo tutte nella stessa direzione i risultati arrivano».
Finale UEFA Women’s Champions League: biglietti in vendita
I biglietti per la finale di UEFA Women’s Champions League, che si giocherà al Cardiff City Stadium il 1° giugno (calcio d’inizio previsto per le 19.45 locali), sono ufficialmente in vendita. I tagliandi hanno un costo di £6 (circa 7 euro) per gli adulti e £2 (circa 2,5 euro) per i bambini, e si possono trovare sul sito: www.uwclf2017.co.uk.
“Vogliamo che i tifosi di tutte le età abbiano la possibilità di guardare la più importante partita europea stagionale di calcio femminile”, ha detto il direttore dellle competizioni UEFA, Giorgio Marchetti.
“Spero che questa partita possa ispirare i più giovani calciatori presenti a provare a raggiungere nuove vette nelle rispettive carriere calcistiche”, ha aggiunto.
Jayne Ludlow, attualmente Commissario tecnico della nazionale femminile del Galles e ambasciatore della finale della UEFA Womenìs Champions League, sa bene cosa significhi giocare una finale di UEFA Women’s Champions League, e non vede l’ora di poter osservare al Cardiff City Stadium le migliori calciatrici d’Europa.
“Avendo giocato la competizione con l’Arsenal e avendo anche avuto l’onore di vincerla nel 2007, sarà fantastico per me poter accogliere in Galles le migliori calciatrici del mondo”, ha detto.
Ospitare finali di calcio importanti è stato uno degi obiettivi principali della Federcalcio gallese (FAW). Jonathan Ford, amministratore delegato della FAW, ritiene che ospitare sia la finale di UEFA Champions League del 2017 che quella di UEFA Women’s Champions League dello stesso anno, avrà un “effetto positivo e duraturo sul calcio gallese”.
“La FAW vuole creare un evento in grado di coinvolgere il popolo gallese, indipendentemente dal fatto che si tratti di persone appassionate di calcio o meno. In questo senso si vuole infondere un senso di orgoglio nazionale e dare l’esempio ai bambini attraverso i valori fondamentali di questo sport, come sportività, dedizione, fair play e rispetto”.
Per celebrare i 100 giorni dal fischio d’inizio della finale, 100 membri del Cor Glanaethwy, un coro del nord del Galles arrivato terzo in un talent del Regno Unito, hanno eseguito un flashmob in mezzo a degli ignari visitatori della Biblioteca Centrale di Cardiff.
“Ho avuto la fortuna di trovarmi alla Biblioteca Centrale di Cardiff oggi quando il Cor Glanaethwy ha iniziato a cantare la sua versione di ‘The Prayer’, aumentando di volume all’interno della biblioteca, e deliziando tutti i presenti. È stato da pelle d’oca”, ha raccontato Ludlow.
La finale di UEFA Women’s Champions League si disputerà la sera del primo giorno del Champions Festival UEFA, che si terrà dal 1° al 4 giugno. Chi assisterà all’evento alla Roald Dahl Plass sulla baia di Cardiff, potrà godere di un ricco programma di intrattenimento tra musica, calcio, celebrità e maxi schermi animati.