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Le protagoniste della nostra storia: Silvia Piva

Prosegue il nostro viaggio all’indietro raccontato dalle protagoniste della storia biancoceleste. Siamo nell’estate del 2010. Il Mozzanica qualche mese prima ha conquistato la promozione in serie A e, per non farsi trovare impreparata ai nastri di partenza, la società va sul mercato acquisendo le prestazioni sportive di tre giocatrici provenienti dalla Fiammamonza: il difensore Francesca Sironi, l’attaccante Agnese Ricco e la centrocampista Silvia Piva. Tutte e tre diedero un contributo importante in quella stagione, ma solo l’ultima, con una breve parentesi al Milan,  proseguì il suo percorso in biancoceleste recitando un ruolo da protagonista anche nelle stagioni successiva. Piedi buoni, ma soprattutto polmoni e cuore da vendere sono stati il suo marchio di fabbrica. Per tutti Silvia Piva divenne presto l’”Imperatrice Sissi”.

E’ corretto dire che sei stata il primo acquisto del Mozzanica in serie A?
Più o meno sì. Arrivai a Mozzanica nell’estate che precedeva la prima stagione in serie A delle bergamasche e con me arrivarono dal Fiammamonza altre due ragazze: Francesca Sironi e Agnese Ricco. Al momento della presentazione respirammo subito un grande entusiasmo attorno alla squadra. In particolare ci colpì la grande passione che la società mostrava nei confronti delle ragazze.

In testa alla società c’era Luigi Sarsilli, che purtroppo oggi non è più con noi. Com’è stato aver vicino una persona del suo carisma?
Il Presidente Sarsilli era una persona d’altri tempi, con una passione straordinaria. Mi fa piacere sapere che sua figlia Ilaria abbia preso in mano la squadra anche se non deve essere facile. Quando mi chiedono chi era Sarsilli mi torna alla mente un episodio in particolare: lui e quasi tutti i dirigenti erano invitati ad un matrimonio, ma durante la partita lasciarono il ricevimento e li vedemmo presentarsi tutti allo stadio. Non volevano perdersi nulla della loro squadra, cascasse il mondo, tanta era la passione e l’affetto verso di noi. Il Pres manca a tutti, si capisce.

Il primo anno a Mozzanica fu ricco di soddisfazioni.
Fu un anno molto positivo per tanti aspetti, non solo quello sportivo. Eravamo partite per non retrocedere, mentre quel quarto posto fu una bella sorpresa. Non avevamo forse un gioco spettacolare, ma si creò un gruppo molto unito, formato da ragazze umili, senza grilli per la testa e credo questa sia stata la nostra forza. 

L’anno successivo però andasti al Milan, ma tornasti indietro dopo una sola stagione.
Accettai la proposta del Milan perché la possibilità di giocare vicino a casa fu un richiamo troppo forte. Ma la scelta si rivelò sbagliata. Fu un’annata negativa, al termine della quale arrivò l’inevitabile retrocessione. E così quando i dirigenti del Mozzanica mi proposero di ritornare non ci pensai due volte. Il rientro non fu facile perché purtroppo quell’anno ebbi dei problemi di salute, che si riuscii a risolvere solo in seguito. Lavorai sodo durante l’estate seguente e tornai in forma per la nuova stagione. Quella successiva fu l’ultima con Fracassetti allenatore. In estate arrivarono giocatrici importanti come Giacinti e Schiavi e iniziò una nuova fase, quella della maturità del Mozzanica.  Raccogliemmo un buon quinto posto e giocammo una storica semifinale di coppa Italia con la Torres, dove purtroppo sfiorammo soltanto l’impresa.

In quella partita il goal del vantaggio fu segnato con un gran tiro da fuori area nel sette. Ti ricordi da chi?
Eh beh… sì. Ricordo che cominciai a chiamare Claudia Mauri per farmi dare la palla e calciai in corsa senza pensare. E’ il ricordo più bello che ho di quella partita ovviamente che purtroppo non riuscimmo a vincere. La Torres era una squadra con elementi di grande valore ed esperienza, abituata a certi appuntamenti e ribaltarono il risultato nella ripresa. Fu un peccato perché eravamo vicine a dare al Mozzanica una storica finale.

Tu di goal non ne segnavi tanti, ma quelli che segnavi erano davvero belli, ad esempio sempre quell’anno segnasti un goal al volo da fuori area contro il Napoli.
Il primo anno ne ho fatti qualcuno in più anche perché ero la rigorista. Forse i più belli li ho fatti proprio in quella prima stagione in biancoceleste. Ricordo un goal alla Lazio, un tiro di prima da fuori area su tocco indietro di Perini, con palla sotto la traversa.

La stagione 2014-’15 fu quella dell’arrivo in panchina di Nazzarena Grilli. Arrivarono nuove giocatrici e la squadra compì il passo definitivo verso la sua crescita, ma fu anche il tuo ultimo anno con ai piedi le scarpe con i tacchetti.
Arrivarono giocatrici d’esperienza come Stracchi, Iannella e Mason, ottenemmo un terzo posto storico per il Mozzanica, ma purtroppo non fu una stagione fortunatissima per me. Ebbi quasi subito un infortunio muscolare e anche successivamente non riuscii a recuperare mai al 100%, finendo per giocare poco.

Fu quello il motivo che ti portò a smettere?
Fondamentalmente sì. Non riuscivo più a giocare come volevo e capii che non sarei riuscita a dare più un contributo importante alla squadra. Di conseguenza iniziò a pesarmi tutto a cominciare dalla tanta strada per venire ad allenarmi. Quando ad un certo punto mi sono accorta che venire agli allenamenti non era più un divertimento, ma qualcosa che mi pesava ho capito che la grande passione si era esaurita e che era il momento di voltare pagina. Per due anni non ho più toccato un pallone, poi delle ragazze di Vaprio d’Adda mi hanno coinvolto in alcuni tornei e da quest’anno gioco con loro in una squadra di calcio a sette. Non sarà la serie A, ma le emozioni che vivo sono tornate ad essere quelle. Ho ritrovato la gioia di giocare per il gusto di farlo, il groppo allo stomaco prima della gara e quelle sensazioni che solo il calcio ti dà. Si è formato un bel gruppo e c’è molta passione attorno a noi. E poi il campo è ad un quarto d’ora di strada…

L’atmosfera di Mozzanica non ti manca?
Sono venuta a vedere una partita del Mozzanica qualche settimana fa, dopo tanto tempo. Per un po’ ho preferito evitare, per paura forse di provare troppa nostalgia ed in effetti quando sono stata al campo un po’ quella sensazione mi ha preso, ma d’altronde adesso sto bene così e sono contenta di quello che sto facendo. Credo di aver trovato la mia dimensione.

Da esterna come ti sembra il nuovo Mozzanica?
Mi ha fatto un’ottima impressione, soprattutto il fatto di vedere in campo delle ragazze giovani. Avere il coraggio di lanciare delle giovani del vivaio è una cosa molto positiva. Molto di più che andare a investire su giocatrici affermate che poi non hanno magari le motivazioni e l’attaccamento alla maglia di ragazzine che sono cresciute qui in questa squadra. Certo queste devono avere al loro fianco le esperte che le guidino, ma vedo che in questo Mozzanica c’è il giusto mix di entrambe. 

Hai visto tra loro un’erede dell’Imperatrice Silvia Piva?
Ma no, questo non te lo so dire. Io penso che una ragazza che gioca a calcio, se vuole raggiungere degli obbiettivi, debba mettere il cuore in quello che fa, la tecnica da sola non ti porta da nessuna parte. Chiunque riesce in questo può essere una degna ” erede”, almeno per quello che posso aver lasciato io come eredità..

Due settimane di sosta in attesa del Gordige per l’Arezzo

Si ferma per due settimane il Campionato nazionale di Serie B per il secondo grande stop della stagione. Come già accaduto dopo sole due giornate dall’inizio della stagione, la cadetta si prende una pausa di quindici giorni dal rettangolo verde e da domenica 19 febbraio dà appuntamento ai tifosi domenica 12 marzo.

Una parentesi che per la prima squadra aretina non è però sinonimo di riposo. Il neotecnico amaranto Nazzarena Grilli e la preparatrice atletica Consuelo Verbeni stanno infatti approfittando della sosta per lavorare intensamente con le proprie calciatrici sia dal punto di vista fisico che sotto il profilo del gioco. Dopo l’amara sconfitta di domenica scorsa sul campo del Calcio Padova Femminile, Capitan Teci e compagne hanno perso una posizione in classifica vedendosi ormai scavalcate dalla Federazione Sammarinese, altra matricola terribile del girone B e loro avversaria diretta. Stazionante sul nono gradino del ranking in condominio con l’Imolese, l’Arezzo vanta attualmente un buon bottino di 18 punti, pur non avendo ancora conquistato la prima vittoria casalinga della stagione.

A differenza delle altre compagini del girone, la pausa delle amaranto riguarderà soltanto questo weekend. Domenica 5 marzo alle ore 14.30 le aretine scenderanno sul campo del Gordige, attuale penultima forza del campionato, per recuperare il match del secondo turno di ritorno, rinviato due settimane fa a causa delle abbondanti piogge che avevano reso impraticabile il campo da gioco di Cavarzere.

Abbiamo lavorato intensamente questo mese– spiega il tecnico Nazzarena Grilli.- La squadra ha dimostrato grande serietà nel far proprie le mie direttive e sono certa che questo lavoro inizierà a dare i suoi frutti già da Gordige. È un match assolutamente abbordabile e sono certa che un’eventuale vittoria potrebbe per le amaranto segnare l’inizio di un nuovo percorso”.

Vera Indino, allenatrice Salento Women: “Vivera la partita dalla panchina è dura”

Vera Indino nasce come esterno sinistro di centrocampo, ma ha rivestito anche il ruolo di esterno di difensa e ha concluso la sua carriera calcistica come difensore centrale, fino a giungere al ruolo di allenatore alla Salento Women.
Inizia a giocare a calcio piccolissima, per strada. A 14 anni la prima squadra di calcio a 5 mista. Nel 1996, a 18 anni comincia a giocare a calcio a 11, nella ASD Deserto Este, Este (PD), società militante nel campionato Veneto di Serie C. Tornata a Lecce gioca nuovamente a calcio a 5 con l’attuale società a cui è legata dal 2000, anno in cui la Salento Women Soccer diventa una squadra di calcio a 11 che militerà per 3 anni nel campionato di serie C e poi sempre nel Campionato Nazionale di Serie B, tranne una brava parentesi in Serie A2 nell’anno 2008/2009.
Nel 2012 consegue il patentino di allenatore Uefa B. Ha rivestito il ruolo di allenatrice-giocatrice per 3 anni e l’anno scorso dopo 25 anni di calcio giocato ha deciso di smettere e di stare in panchina e far giocare la squadra.

Soddisfatta di come sta andando il campionato con la sua squadra?
Si, sono molto soddisfatta. All’inizio del campionato era difficile pensare che una squadra così giovane (età media: 19 anni) potesse riuscire ad ottenere i nostri ottimi risultati contro squadre più esperte e con calciatrici di buon livello.

Quanto è importante il ruolo dell’allenatore in una squadra? Se dovessi farne una percentuale?
Credo sia importante più nel calcio femminile che nel maschile. L’allenatrice dà le sue linee guida alla squadra che deve avere certezza quando scende in campo. L’allenatrice deve essere anche psicologa, fa anche da mamma, da amica, deve essere auterevole e motivare il gruppo e il singolo.

La passione per il calcio com’è nata?
Nata per la voglia di farsi notare da un papà anch’egli calciatore e comunque credo fosse innata dentro di me.

Difficile la scelta di smettere di giocare e iniziare ad allenare?
Smettere è stato difficilissimo anche perché sono ancor a in perfetta forma fisica. In 25 anni di calcio mi sono fermata solo nell’attesa dei miei 2 figli e sono tornata in campo dopo solo 3 mesi dal parto. Ancora oggi, prima di alcune partite avrei tanta voglia di indossare gli scarpini e scendere in campo. Vivere dalla panchina la partita è dura, l’adrenalina e la tensione ti rimangono addosso anche per 2 giorni, mentre giocando scarichi non appena senti il fischio dell’arbitro.

La vittoria da allenatrice con più soddisfazione?
La vittoria nella partita di spareggio per la permanenza in Serie B contro il Trani che abbiamo vinto per 1-0 fuoricasa e davanti a 2000 persone.

Com’è la vita di Vera quando non è sui campi da calcio?
Vera fuori dal campo è soprattutto una mamma, sono traduttrice e gestisco un negozio. Sono multitasking, come moltissime mamme che lavorano e con in più, la passione e l’impegno per la mia squadra.

In questa stagione la spunterà la Pink Bari o la Roma Calcio Femminile?Credo che sarà un testa a testa fino all’ultima giornata. La Roma ha forti individualità e tecnicamente è più forte, il Bari é una squadra più cinica e aggressiva e ha un ottimo allenatore che potrebbe fare la differenza.

Un grande ringraziamento all’allenatrice Vera Indino e alla società della Salento Women per la disponibilità dell’intervista. Auguriamo ad entrambi un grande in bocca al lupo per la stagione!

Fimauto Valpolicella: verso la Coppa Italia il commento di Madison Solow

Dopo l’importante vittoria contro il Trento Clarentia arriva per il Fimauto Valpolicella la sosta di campionato, una pausa di tre settimane, intervallate dalla Coppa Italia, che senza dubbio permetterà alla compagine allenata da mister Zuccher di rifiatare e soprattutto ricaricare le batterie in vista dei prossimi due mesi ‘di fuoco’ durante i quali si decideranno le sorti del campionato: nove partite che saranno di fatto nove finali, cinque delle quali si giocheranno sul terreno amico dello stadio Olivieri di Via Sogare. L’Inter è sempre -2 mentre la Pro San Bonifacio, che era partita a razzo a inizio campionato, nelle ultime partite sembra aver perso un po’ di sicurezza, scivolando al terzo posto a -5.

Dicevamo della sfida contro Trento, partita che si era messa subito male a causa di un gol subito dopo nemmeno 10’ di gioco. Il Fimauto è stato comunque bravo a non perdere la testa e, azione dopo azione, è riuscito a ribaltare il risultato negli ultimi minuti del primo tempo grazie a  un rigore trasformato dalla ‘solita’ Valentina Boni (19 per lei le reti fino ad ora messe a segno) e a un ‘eurogol’ di Madison Solow, senza dubbio tra le giocatrici più in forma.

“E’ andata benespiega la centrocampista canadeseè stato un bel gol ma soprattutto è servito a ribaltare il risultato in un momento cruciale del match. E’ ovvio che prima di tutto viene la squadra e il risultato, ma segnare fa sempre piacere. Quando ho visto entrare il tiro è stata davvero una grande gioia. Spero di poterne fare ancora ma, ripeto, l’importante è che la squadra vinca e continui a stare lassù, al primo posto in classifica!”.

Analizzando la partita contro Trento Madison spiega:
“Abbiamo vinto una partita davvero difficile; non siamo partite bene e ci siamo complicate la vita subendo un gol evitabile. Siamo state brave a recuperare prima della fine del primo tempo. Poi nella ripresa abbiamo gestito con più tranquillità, facendo girare la palla e segnando il gol del 3-1 al momento giusto con Faccioli. La squadra c’è e anche quando andiamo in difficoltà non perdiamo più la testa come accadeva ad inizio stagione: ora siamo consapevoli della nostra forza. Questo non significa essere presuntuose, anzi. Mancano ancora tante partite e le insidie sono sempre in agguato. Però se riusciremo semplicemente a fare quello che abbiamo fatto fino ad oggi, credo proprio che la strada sarà quella giusta”.

A rendere ancora più festoso il clima in casa Valpo ci ha pensato il difensore Irene Cordioli che mercoledì 22 ha dato alla luce la piccola Elisa.

Sauro Fattori, Fiorentina Women’s: “Riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo”

Sauro Fattori, tecnico della Fiorentina Women’s ed ex giocatore viola, è stato ospite della trasmissione di Sportitalia “Salotto viola in Italia”. Queste le sue parole sul momento delle ragazze gigliate (prime in classifica):
“Con la Fiorentina Women’s stiamo facendo molto bene, dobbiamo proseguire così. Il Brescia è una squadra forte, non possiamo perdere la continuità ma credo che alla fine riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo. Nella nostra rosa c’è un livello tecnico molto alto, siamo una macchina da guerra e sono i numeri a dimostrarlo. Siamo legatissimi alla società per la fiducia che ci ha dato, vogliamo renderla orgogliosa. Calcio femminile in Europa?​ In Germania, Francia, Spagna e Svezia ci sono movimenti importantissimi e giocatrici incredibili.

Serie B: tre recuperi

Con la Serie A e la B ferme per gli impegni delle varie nazionali questo fine settimana è dedicato alla Coppa Italia ed ai recuperi del campionato cadetto. Domenica 26 febbraio si disputano tre partite di B che andranno a completare la classifica dei rispettivi gironi (tranne il B). Alle 14.30 va in scena il recupero della 1^ di ritorno del girone D Lazio Women-Domina Neapolis, alle 15.00 quello della 13^ del B La Saponeria Unigross Pescara-Permac Vittorio Veneto (stadio “Zanni – E. D’Agostino di Pescara – erba artificiale) ed alle 17.00 il recupero della 2^ di ritorno del girone A Amicizia Lagaccio-Lucchese (stadio “Felice Ceravolo” di Genova – erba artificiale). Il 5 marzo con il recupero della 2^ di ritorno del girone B Gordige-Arezzo tutte le classifiche della B saranno completate.

Designazioni arbitrali

Girone A
Amicizia Lagaccio-Lucchese (Daniele Pozzi di Roma 1)
Girone B
La Saponeria Unigross Pescara-Permac Vittorio Veneto (Dario Di Francesco di Ostia)
Girone D
Lazio Women-Domina Neapolis (Alessio Ferranti di Perugia)

Cinque gare del 2^ turno di Coppa Italia

Sabato e domenica si giocheranno cinque partite del 2^ turno di Coppa Italia organizzate in gare uniche. Se al termine dei 90’ il risultato rimane in parità saranno i calcio di rigore a decretare la squadra qualificata al 3^ turno. Sabato alle 13.00 si gioca Res Roma-Napoli Dream, alle 15.30 Tavagnacco-Padova ed alle 18.30 Real Meda-Azalee. Domenica 26 alle 14.30 si affrontano New Team Ferrara-Empoli Ladies al comunale Villanova di Denore che sarà il campo ufficiale della società estense fino alla fine del campionato. Alle 17.30 si chiude il turno di Coppa con Fimauto Valpolicella-Castelvecchio. Il 2^ turno di Coppa Italia si completerà il 5 marzo con Inter Milano-Vittorio Veneto (ore 15.00) e Pink Bari-Apulia Trani (ore 15.30). Sviluppandosi secondo tabellone tennistico, le squadre di Coppa già conoscono gli avversari in caso di passaggio del turno che si giocherà il 12 aprile.

Designazioni arbitrali
COPPA ITALIA
2^ turno
Real Meda-Azalee vs Brescia (Davide Santarossa di Pordenone)
Tavagnacco-Padova (Silvia Gasperotti di Rovereto)
Fimauto Valpolicella-Castelvecchio (Marco Paletta di Lodi)
New Team Ferrara-Empoli Ladies (Giuseppe Mansueto di Verona)
Res Roma-Napoli Dream Team (Stefania Menicucci di Lanciano)

Accoppiamenti 3^ turno
Chi ha giocato il turno successivo in casa giocherà quello successivo in trasferta e viceversa. In caso di concomitanza si effettuerà il sorteggio.

Novese-Mozzanica
Vincente Real Meda-Azalee vs Brescia
Vincente Tavagnacco-Padova vs vincente Inter Milano-Permac Vittorio Veneto
AGSM Verona vs vincente Fimauto Valpolicella-Castelvecchio
Unterland Damen vs San Zaccaria (da sorteggiare la squadra che gioca in casa)
Vincente New Team Ferrara-Empoli Ladies vs Chieti
Fiorentina Women’s-Nebrodi (da sorteggiare la squadra che gioca in casa)
Vincente Res Roma-Napoli Dream Team vs vincente Pink Bari-Apulia Trani

21 punti da sogno

7… ebbene sì 7 partite alla fine di questo campionato difficile, diverso dagli altri, particolare nella sua forma, 21 i punti che ogni squadra sognerebbe.

Per qualche squadra ne basterebbero meno , ma per chi come noi lotta per la salvezza 21 sarebbero un sogno, un sogno non impossibile da raggiungere ma davvero difficile.
In questo finale di campionato cambieranno gli stimoli, ora quel bisogna vincere diventa un dobbiamo … non si dovrà lasciare nulla al caso … tutto è possibile, vincere con la prima perdere con l’ultima, quindi massima attenzione e concentrazione.

Per quanto mi riguarda ora bisognerà tirar fuori tutto ciò che si ha dentro e fuori, rabbia cattiveria determinazione e “cazzimma” … non c è tempo per il buonismo e per la serenità … è tempo di cattiveria calcistica senza guardar più in faccia nessuno … bisogna avere fame di punti.  Chi ne ha di più vince, si salva, si consacra !
Le parole servono ad accompagnare i concetti, ma la cosa fondamentale saranno i fatti.
Un campionato a dir poco difficile è molto equilibrato, a differenza di quelli passati, qui tutto è davvero possibile e questo sarà il bello, questo è il bello del calcio.

Ora ci sarà una lunga sosta di campionato per gli impegni della nazionale, ma l’11 Marzo non è poi così lontano, e ora è tempo di scaricare un attimo le tensioni per caricare il fisico nel miglior modo possibile, allenamenti su allenamenti, fino a riprendere carichi con la testa e pensare ognuno alla propria corsa.
Noi riprenderemo con una gara giocata malissimo all’andata, con un Tavagnacco che ci letteralmente travolto, ma qui in casa non deve e non sarà così … qui vogliamo i punti, come non sarà tanto importante ma sarà importante un solo risultato, vincere.

A sto punto non mi resta che augurare a tutti un grande in bocca al lupo e …
che vinca il migliore !

Credit Photo: Fazzari e Ramella fotografi – http://www.fazzariramella.it/

Un aumento degli stipendi per lo sviluppo del calcio femminile

Il prossimo 6 Marzo si deciderà la nuova guida della FIGC tra Carlo Tavecchio e Andrea Abodi. Dai loro programmi, è emerso poco o nulla sul calcio femminile. Lo sviluppo del movimento calcistico femminile italiano necessità piani precisi e programmi chiari. In Italia nessuno sembra essere intenzionato a dare molta importanza a questo aspetto.
All’estero la situazione sembra fortemente diversa. Martedì 21 Febbraio è stato pubblicato un articolo sul Guardian riguardante il piano proposto dalla PFA (Professional Footballers Australia). L’Associazione Australiana dei Calciatori si è lamentata dello scarso sviluppo della Federazione calcistica australiana. Per contrastare questa situazione negativa ha ideato un progetto chiamato “60 at 60”. Si basa sull’obiettivo di avere almeno 60 giocatrici australiane tesserate con uno stipendio di 60.000$. L’aumento del budget destinato ai salari permetterebbe di ingaggiare giocatrici di caratura internazionale. Con il conseguenze sviluppo di tutto il movimento, sia dal punto di vista economico che sportivo. Gli altri due punti principali del progetto solo l’allungamento delle stagioni e la chiarezza nei percorsi sportivi.
Per mettere in pratica il piano sono necessari più interventi. In primis l’aumento degli investimenti da parte della Federazione calcistica australiana. Indicativamente bisognerebbe passare da 50.000$ pro team stagionali a 175.000&. Una cifra irrisoria, se paragonata ai 2,5 milioni di dollari australiani che la federazione concede ai club maschili.
Proprio le società della A-League sarebbero fondamentali nello sviluppo. Infatti l’affiliazione tra club femminili e maschili permetterebbe alle giocatrici di utilizzare strutture mediche e sportive di alto livello. Un esempio di tale affiliazione è il Melbourne City, che ha vinto il campionato femminile due stagioni dopo essere entrati a far parte della società. La PFA ha proposto di trovare i fondi necessari tramite nuovi contratti di sponsorizzazione, per “slegare” in parte il rapporto federazione-società.

L’obiettivo della PFA è molto ambizioso: vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 o ai Mondiali del 2023. “La cosa che manca al curriculum dell’Australia come nazione sportiva è un titolo mondiale nello sport mondiale. Il calcio femminile ha la più alta percentuale di iscrizione tra le giovani nel nostro paese”, ha affermato al Guardian il capo della PFA, John Didiluca. All’ Olimpiade di Rio le “Matildas” (soprannome della nazionale femminile) sono state sconfitte dal Brasile solo ai calci di rigore nei Quarti di Finale. Sempre secondo Didiluca: “La nostra nazionale è tra le migliori al mondo e il nostro movimento offre opportunità internazionale come pochi altri. Tuttavia, dobbiamo ancora sfruttare appieno i nostri vantaggi competitivi attraverso l’istituzione di un vero e proprio percorso professionale per le nostre giocatrici d’elite”.
Se il progetto proposto dalla PFA dovesse realizzarsi, potrebbe essere d’esempio per tutto il movimento calcistico mondiale.

SheBelieves Cup 2017: USA pronti alla conferma del titolo

La SheBelieves Cup è un torneo internazionale su invito rivolto alle Nazionali di calcio femminile che si tiene annualmente negli Stati Uniti nel mese di Marzo.
Partecipano le Nazioni top del mondo, con grande attenzione da parte dei media rispetto all’Algarve Cup, che si svolge nello stesso periodo dell’anno in Portogallo.

Per l’edizione 2017, corrispondente alla seconda, le Nazioni che si sfideranno nel torneo saranno Stati Uniti, Germania, Francia e Inghilterra. Il regolamento segue quello di un girone all’italiana dove si conquistano 3 punti in caso di vittoria, 1 in caso di pareggio e 0 per la sconfitta.
Le date di questa seconda edizione copriranno il periodo dal 1 Marzo al 7 Marzo.

La prima edizione aveva visto come partecipanti le stesse quattro Nazioni con i seguenti piazzamenti:
1° Stati Uniti (9)
2° Germania (6)
3° Inghilterra (1)
4° Francia (1)

Calendario delle gare:

1 marzo 2017
16:00 Inghilterra-Francia (Talen Energy Stadium, Chester, Pennsylvania)
19:00 USA-Germania (Talen Energy Stadium, Chester, Pennsylvania)
4 marzo 2017
14:15 Francia-Germania (Red Bull Arena, Harrison, New Jersey)
17:00 USA-Inghilterra (Red Bull Arena, Harrison, New Jersey)
7 marzo 2017
16:00 Germania-Inghilterra /Robert F. Kennedy Memorial Stadium, Washington, D.C.)
19:00 USA-Francia (Robert F. Kennedy Memorial Stadium, Washington, D.C.)

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