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L’Apulia Trani saluta la Coppa ai rigori con la Pink Bari

Nella partita di secondo turno di Coppa Italia, l’Apulia Trani perde 3-2 contro la Pink Bari, ai rigori, non passando alla fase successiva.

Finiti i due tempi regolamentari per 0-0, sono stati i calci piazzati a decidere l’eliminazione diretta. Questa la serie di rigori: Delvecchio (sbagliato), Ceci (sbagliato); Riccio (sbagliato), Manno (goal); Iorio (goal), Bassano (goal); Sgaramella (sbagliato), Quazzico (sbagliato); Sibilano (goal), Piro (goal). Risultato finale, 3-2.

Trani: Mariano T., Spallucci, De Marinis, Chiapperini, Delvecchio, Volpe (82’ Laurora), Cagiano, Mariano P. (78’ Iorio), Sgaramella, Riccio, Sibilano. A disposizione: Campana, Mergola, Amorese, Manzi, Ventura.
Bari: Sforza (94’ Aprile), Quazzico, Novellino, Soro, Marrone, Strisciuglio, Piro, Ceci, Bassano, Rogazione (70’ Manno), Parascandolo. A disposizione: Bitetto, Montemurro, Maffei, Buono, Di Bari.
L’Apulia Trani adesso si concentrerà sul campionato di Serie B.

Vittoria contro le Milan Ladies in amichevole

Il fermo dalle competizioni ufficiali è stato utilizzato al meglio dalle ragazze di mister Garavaglia, per testare lo stato di forma della squadra oggi pomeriggio, nell’amichevole che il Mozzanica ha giocato a Milano con le Milan Ladies, formazione che milita nel campionato cadetto. Il tecnico meneghino ha potuto vedere all’opera nuovamente tutte le sue effettive, tranne ovviamente le nazionali e Sara Baldi per impegni scolastici. 5-1 per il Mozzanica il risultato finale.

Soddisfatto della prova mister Garavaglia: “E’ stato un buon test, ho potuto provare tutte le ragazze a disposizione e ho potuto trarre indicazioni importanti, in vista della ripresa del campionato. Anche Valentina Giacinti ha recuperato e si è mossa bene in campo”.

Giovedì Stracchi e Gritti rientreranno dalla trasferta azzurra a Cipro e potranno tornare ad allenarsi con le compagne, in vista della sfida alla capolista Fiorentina.

Nazionale Maggiore: dimissioni per Antonio Cabrini e Rosario Amendola?

Una nazionale inguardabile e spaesata, che sembra lontana dalle idee di gioco che soprattutto Fiorentina Women’s e Brescia sfoggiano sui campi ogni Sabato, è questa l’immagine che le azzurre stanno fornendo al mondo.

Un CT che unitamente al suo vice allenatore raramente si vede sui campi in rosa (Fiorentina Women’s e Brescia senza la loro presenza ne è un chiaro esempio), che mai sembra aver fatto squillare il telefono dei suoi colleghi di club per verificare le condizioni e confrontare le idee tattiche delle convocate e che in rare occasioni è passato nei club per assistere agli allenamenti.

Un clima all’ interno dello spogliatoio poco sereno col tecnico che via Twitter non si assume le responsabilità (dopo la gara di esordio) ma le scarica sulle atlete, e le atlete che seguendo le indiscrezioni dallo spogliatoio, sono state riprese nella riunione dopo la sconfitta con la Corea, e quindi una situazione da migliorare del CT azzurro, che dopo la straordinaria carriera da calciatore come allenatore non è mai riuscito a conquistare alcun titolo. L’Europeo è alle porte, e l’idea di dare una scossa all’ambiente sembra fondamentale.

La Federazione italiana si trova di fronte a diverse possibilità, tutte interessanti.
Una promozione a salire di figure che conosco già molto bene l’ambiente azzurro: Rosario Amendola (Nazionale Femminile Under 23), Enrico Sbardella (Nazionale Femminile Under 19), Rita Guarino (Nazionale Femminile Under 17), Massimo Migliorini (Nazionale Femminile Under 16) oppure la Federazione potrebbe puntare su chi, a livello di club ha dimostrato di conoscere bene il settore femminile, un triumvirato Bertolini, Fattori, Cincotta potrebbe essere una soluzione importante, considerato soprattutto che Bertolini e Cincotta sembrano avere la massima stima delle atlete in maglia azzurra considerando le polemiche di pochi mesi fa di Patrizia Panico su Fattori che rimane comunque papabile alla panchina azzurra.

La prossima sfida è contro la corazzata elvetica, formazione straordinaria soprattutto in attacco. La difesa azzurra,completamente sconnessa dovrà mostrare il suo volto migliore, i lanci lunghi infiniti di Gama, la lentezza di Linari, l’inesperienza di Boattin e Vigilucci, una Spinelli completamente fuori da certi ritmi, tutto questo e molto altro potrebbe costare caro. In ogni caso sempre e solo … FORZA AZZURRE!

Sandro Morgana riunisce le società in Lega

Il Dipartimento Calcio Femminile ha incontrato a Palermo, presso la sede del Comitato Regionale Sicilia della LND, i rappresentanti del football in rosa della regione. Sala gremita e tanta voglia di partecipare alla “svolta”, così come l’ha definita il presidente regionale Santino Lo Presti, introducendo i lavori. Sandro Morgana, il delegato al calcio femminile e vice presidente dell’area Sud della LND, ha invece puntato al cuore della giornata, realizzando un’appassionata ed accurata fotografia del movimento.

Morgana non ha taciuto sui problemi ancora da risolvere, ma ha sottolineato anche i traguardi raggiunti, in particolare quelli realizzati grazie all’opera di coordinamento ed al contributo progettuale del Dipartimento Calcio Femminile. All’incontro con i club siciliani hanno partecipato anche il Segretario nazionale Patrizia Cottini ed il delegato provinciale di Palermo Dino Corbo. Con loro anche i delegati regionali Giuseppe Mistretta (calcio femminile) e Massimiliano Birchler (calcio a 5) e quello provinciale di Palermo al calcio femminile Giovanna Marfia.

“Le donne sono corrette e sono sportive – ha spiegato Morgana parlando ai club siciliani – Sono entrato in un mondo che non conoscevo e che ho imparato ad amare. Ho riflettuto e scoperto un movimento verso il quale non c’era mai stata la giusta attenzione. A quel punto mi sono messo al lavoro senza fare proclami o immaginare voli pindarici. Al calcio femminile servono certezze e, con orgoglio lo rivendico, il Dipartimento Calcio Femminile si sta muovendo, a partire dal mio arrivo, in questa direzione. In due mesi abbiamo fatto la riforma dei campionati, dopo anni di aspettative non rispettate. La LND vuole portare concretezza nel calcio femminile. E’questa l’unica strada per lo sviluppo della disciplina”.

“Il calcio femminile deve avere un ruolo di primo piano nel mondo federale – ha dichiarato Santino Lo Presti – e quel mondo è oggi tutto proteso nel cercare soluzioni perché il movimento si sviluppi in modo significativo. Il calcio femminile può dare molto al calcio perché è portatore di grandi valori. Dobbiamo tutti credere nella svolta, per dare al calcio femminile la dignità che merita”.

Bellissima e positiva la testimonianza di Margherita Bernardini, giovane mamma e vicepresidente della società Le Ali di Belmonte. “La nostra realtà è nata nel luglio del 2016, mossa da una passione sconfinata per il calcio. La cosa che riempie di gioia è quella di aver dato la possibilità ad un paese di far giocare le sue bambine. Abbiamo superato un problema culturale attraverso una grande opera di volontariato. Le difficoltà ci sono, soprattutto quelle economiche, ma la felicità di quelle bambine ci sprona ogni giorno a proseguire con sempre maggiore slancio ed ottimismo”.

Articolati ed appassionati anche gli interventi di Rosario Vadalà (presidente provinciale ASI), Franco Aricò (presidente San Gregorio Papa) e Cinzia Valenti (presidente Ludos). Tutti hanno manifestato la comune passione per il calcio femminile, rappresentando al contempo le difficoltà strutturali, soprattutto in termine d’impianti, che ogni giorno le società sono costrette ad affrontare.

La riforma dei campionati femminili dal 2017/2018

La formula del campionato
Il campionato di Serie A , con una storia lunga 49 anni, rappresenta la massima espressione del calcio femminile italiano per club. Per la stagione 2017/2018 gli organici dei campionati rimangono invariati: Serie A a 12 squadre (8 che hanno acquisito il diritto alla partecipazione) e le quattro vincenti i gironi di B 2016/2017.


Titolo di Campione d’Italia

La 1^ classificata al termine del campionato acquisisce il titolo di campione d’Italia. Previsto uno spareggio in campo neutro (con eventuali supplementari e calci di rigore) nell’eventualità che due squadre raggiungano lo stesso punteggio al termine del campionato, nel caso di più squadre si applicherà una speciale graduatoria per determinarne le partecipanti. Le prime due squadre classificate accedono di diritto alla UEFA Women’s Champions League.


Retrocessioni
Le squadre piazzatesi all’11^ e 12^ posto della Serie A al termine della prossima stagione retrocederanno direttamente in Serie B. La 9^ e la 10^ giocheranno gli spareggi, determinati con sorteggio da disputarsi in campo neutro, con le perdenti delle gare promozioni in B.

La formula del campionato
Al Campionato Nazionale di Serie B possono partecipare calciatrici che abbiano anagraficamente compiuto il 14° anno di età, purché autorizzate dal Comitato territorialmente competente, nel rispetto delle condizioni previste dall’art. 34, comma 3, delle N.O.I.F. Vengono promosse al campionato di Serie A le formazione prime classificate di ciascun girone.

Il campionato cadetto sarà rivoluzionato, dai quattro gironi del 2017/2018 si passerà a un raggruppamento unico formato da 12 sodalizi. Le quattro squadre classificatesi prime nei rispettivi gironi giocheranno tra loro le gare di promozione. Le partite si disputeranno in campo neutro con accoppiamenti determinati con sorteggio.

Le due vincenti saranno promosse direttamente in A. Le perdenti giocheranno gli spareggi con la 9^ e la 10^ del massimo campionato, determinati con sorteggio in sfide da disputarsi in campo neutro.

La Serie B 2018/2019 sarà quindi composta dalle due squadre retrocesse direttamente dalla Serie A, dalle società perdenti gli spareggi promozione e dalle otto squadre classificatesi al 2^ e 3^ posto dei quattro gironi.

La novità più rilevante è rappresentata dall’introduzione del Campionato Interregionale organizzato in quattro gironi da 10/14 squadre ciascuno, ovvero le non aventi diritto a partecipare alla B, quelle promosse dai campionati regionali e la vincente della Fase Nazionale della Coppa Italia Regionale.

Al termine della stagione 2018/2019 retrocedono dalla B all’Interregionale le ultime due classificate mentre la quartultima e la terzultima effettueranno lo spareggio con le perdenti le gare di promozione in Interregionale. Le prime classificate dei gironi di Interregionale effettueranno la sfide promozione secondo questo schema: Girone A vs Girone D e Girone B vs Girone C (da disputarsi in campo neutro). Chi vince viene promosso in B, chi perde gioca gli spareggi con la quartultima e terzultima della Serie B.

Sofia Marinoni, Acf Alessandria: “Quando le gambe non rispondono più, la testa è la grande aiutante”

Giocatrice di gran classe e un Mondiale di Football Sala alle spalle, Sofia Marinoni gioca in Serie B con la maglia dell’Alessandria, ma non tutto nasce in Piemonte.
Inizia a dare i primi calci al pallone a cinque anni per poi continuare un anno nella categoria pulcini nel paese a sette chilometri da casa, a cui seguono due anni negli esordienti sempre nel settore maschile. Dopo arrivano cinque anni a calcetto a livello provinciale e a 18 anni il provino nel Bardolino Verona dove inizia ad allenarsi nella Primavera. Diversi motivi l’hanno poi portata a cambiare strada e arriva così a militare in Serie A con la Riozzese dove rimane per quattro stagioni. Dopo Riozzo si sono fuse due società e passa un anno nell’Accademia Oltrepò. Poi con il fallimento della società decide comunque di continuare la sua strada accanto a mister Cantone e ad alcune mie compagne di squadra: ecco così che approda ad Alessandria dove è tutt’ora.

Riozzese, Accademia Oltrepò, Alessandria sono solo alcuni nomi delle società in cui hai limitato nel corso della tua carriera. Passare da una squadra all’altra è sempre stato come un tuffo nel buio e un rischio?
Il passaggio da una società all’altra non è mai stato un tuffo nel buio anzi… Sempre una bella sorpresa!!!! Anche se ovviamente c’è stato dispiacere in particolare ad aver abbandonato Riozzo (avevo terminato gli studi a Milano). Questa squadra e’ sempre nel mio cuore.

Nel 2013 hai partecipato ai Mondiali di Football Sala in Colombia. Com’è stata quell’esperienza? Ma soprattutto come hai iniziato a giocarci?
Per quanto riguarda il mondiale e’ stata un’esperienza unica e indescrivibile. Piena di emozioni, sfide personali, sacrificio e gioia.
Ho iniziato a fare delle selezioni per il mondiale grazie ad un’amica che mi ma proposto come potenziale giocatrice insieme a tante altre. Alla fine ce l’ho fatta. Il calcio è la mia più grande passione! Significa sacrificio, determinazione, testa, gambe e cuore…. Quando le gambe non rispondono più, ecco che la testa diventa la nostra più grande aiutante!!!

Cosa rappresenta per te il calcio?
Vivo di calcio, il calcio è la mia valvola di sfogo!!!!!

Chi è Sofia e com’è Sofia fuori dal campo da calcio?
Sofia e’ una persona altruista, a volte troppo istintiva. Dentro al campo mi innervosisco parecchio perché la situazione mi sta a cuore e voglio dare il massimo insieme alla mia squadra. Sono molto emotiva e questo non è un bene! Su quest’ultimo punto ci sto lavorando.

Dici che vedremo un giorno il calcio femminile in Italia allo stesso livello di quello maschile e con la stessa considerazione?
Purtroppo il divario tra calcio maschile e femminile non migliorerà più di tanto visti i pochi sviluppi…. Ma la speranza, come si dice, e’ l’ultima a morire!!!! Chissà se un giorno cambieranno le carte in tavola. Ci spero!!!!

Un grande ringraziamento a Sofia Marinoni e alla società dell’Acf Alessandria per la disponibilità dell’intervista a cui auguriamo un grande in bocca al lupo per la stagione!

 

Un buon test per mister Giuseppe Gerosa contro la novese

Una giornata fredda e piovosa non ha impedito di vedere una bella partita.

Una Novese capolista del girone a della Serie B si e’ ben presentata al Comunale di Pontelambro e nei primi venti minuti si e’ resa pericolosa nell’area di Presutti.

Mister Gerosa era privo di Ambrosetti, Cambiaghi, Brazzarola, Stefanazzi, Ventura .

Le ragazze Comasche passano in vantaggio a meta’ del primo tempo con un bel gol di Previtali ed allo scadere capitan Fusetti raddoppia. La prima frazione di gioco ha visto un buon calcio ed entrambi i mister hanno provato soluzioni per approcciare il prossimo turno che ci vede noi a san Zaccaria e le piemontesi contro l’Empoli ladies che le tallona ad un punto.

Il secondo tempo ha visto una carambola di sostituzioni che hanno dato spazio anche alle primavera classe 2000 Nascamani,Pini,Sessa e Badiali. Un bel gol di Coppola al 27 della seconda frazione porta a tre a zero il risultato finale, sventato al 90 da un bel intervento del portiere lariano Pini.

E ora si lavora in vista di sabato 11 dove in romagna ci sara’ uno scontro delicato per l’ottica salvezza.

FCF COMO 2000 vs NOVESE  3 a 0

Fcf Como 2000-Presutti,Cascarano,Panzeri,Previtali,Di Lascio,Fusetti,Merigo,Postiglione,Brambilla Gritti e Ferrario.
Sostituzioni-1 st Coppola per Ferrario,Badiali per Di Lascio,Oliviero per Panzeri, al 20 st Galletti per Previtali, al 25 st Sessa per Brambilla,al 28 Pini perPpresutti e Nascamani per Cascarano al 37 st Riella per Merigo.
Allenatore sig.Gerosa Giuseppe

FCD NOVESE FEMMINILE-Olivetti,Gallo,Lardo,Rigolino,Draghi,Ambrosi,Di Stefano,Lavarone,Arroyo,Montecucco e Levis.
A disposizione e subentrate-Ottonello,Ravera,Russo,Gandini,Rossi,Marafioti e Fanton
Allenatore sig.Fossati.

Il 9 marzo lo show di calcio femminile con Futsal Phoenix, Napoli Dream Team, Azzurra Stadera e Saturnino Calcio

Spesso si sente dire “Il Calcio è di chi lo ama”: affermazione più che vera! Il Calcio è di chi suda ogni settimana in allenamento, di chi con sacrifici costanti tenta di superare i propri limiti, di chi si sente in famiglia con la propria squadra di calcio e soprattutto di chi, dopo mille avversità, continua ad amarlo per la purezza dei suoi valori. Valori imprescindibili di qualunque sport, come l’agonismo da “guerrieri(e)” e il rispetto verso il prossimo. Valori tipici dello spirito femminile, che non solo caratterizzano positivamente le donne in genere ma si ritrovano in tutte le attività da loro perpetrate, soprattutto quelle sportive. Ed è a questo punto che l’accostamento CALCIO-DONNA perde il classico stereotipo per lasciare spazio a quella magia che sa regalare solo il pallone, ed è allora che vedrai donne 15enni giocare a calcio e 30enni trasformarsi bambine e rincorrere quella sfera che riesce a far sognare tutti, ma proprio tutti.

E da questi concetti che prende vita il primo “Woman Day”, voluto dalla Futsal Phoenix di Casal di Principe e sposato da GolCampano.it, trovando poi la collaborazione con l’ASD Liternum e con la FICS-Campania che, grazie a Luciano Marcuccilli, ha inserito l’evento nelle tappe di presentazione del secondo reality “Uniti X Sorridere”, dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne e sui bambini. Tema importante che rende questo evento sportivo lodevole dal punto di vista sociale, da sottolineare il patrocinio dello studio corvinopsicologia.it della dott.ssa Melania Corvino che da anni si impegna sul territorio per aiutare le donne vittime di violenza. Un ringraziamento va alle società che hanno dato la loro disponibilità e precisamente all’Azzura Stadera(Napoli), alla Saturnino Calcio (Lioni – Avellino) e alla Napoli Dream Team (Napoli). L’evento si svolgerà giovedì 9 marzo a partire dalle 18.30 presso la Liternum Arena di Licola, con una piacevole gara d’apertura tra atlete under 12 che precederà il quadrangolare tra le suddette realtà calcistiche femminili. Si invitano tutti gli amanti del calcio a partecipare per gustarsi uno spettacolo sportivo unico del suo genere! “Il Calcio è di chi lo Ama…”

Coppa Italia femminile, domenica sfida ad eliminazione diretta Pink Bari-Apulia Trani

Sfida ad eliminazione diretta quella di domenica 5 marzo per l’Apulia Trani, che, per la Coppa Italia, al campo comunale di Bitetto alle 15.30 incontrerà la Pink Bari, contro la quale in campionato ha perso 1-0.
In quella occasione mancava Pina Mariano, ex della Pink, squalificata, che però tornerà disponibile in coppa, anche se, in vista dell’importante partita in chiave salvezza, quella di domenica 12 marzo alle 15 contro il Napoli dream team, il direttore tecnico dell’Apulia Trani, Francesco Mannatrizio, quasi sicuramente farà rifiatare le titolari. Infatti, non rientrando la coppa Italia tra gli obiettivi della società, tra le undici che scenderanno in campo ci saranno le calciatrici che in questa stagione stanno avendo meno spazio. La partita di coppa sarà dunque un importante palcoscenico per chi sta giocando con meno continuità.
La salvezza è l’obiettivo cardine della stagione delle biancoazzurre, che in classifica sono a pari punti con le napoletane che andranno ad affrontare domenica prossima. In forse il campo da gioco, in quanto il “Comunale” di Trani dovrebbe essere occupato dal Trani maschile.

Terna arbitrale:
Domenico Castellone di Napoli, Michele Desiderato e Vincenzo Massimiliano Altomare di Barletta.
Le ragazze ed alcuni componenti della dirigenza dell’Apulia Trani sabato 4 marzo parteciperanno alla “Marcia contro la criminalità”, che si terrà a Trani, per dimostrare il proprio sostegno alla legalità e all’importanza delle buone pratiche del vivere civile, che devono essere insegnate anche nell’ambito sportivo e soprattutto nel calcio femminile, disciplina ancora osteggiata dai più per via dei tanti pregiudizi che la accompagnano.

Claudia Ferrara carica l’Empoli: Nella vittoria della Serie B ci crediamo!

Il tocco vellutato, il destro educato, la fine regia di mediana ricamata a Siena, Firenze, Empoli… Ed in Nazionale U17, nella quale ha partecipato a stage, agli ordini del CT Enrico Sbardella.
Claudia Ferrara, centrocampista d’impostazione ed ordine, classe 1998, di piazze e d’esperienze diverse ne ha vissute tante e sempre è riuscita a dare equilibrio a dei reparti dei cinquanta metri capaci di imporsi su quegli avversari.
Debuttato in A con il viola, adesso è ormai da due stagioni in B all’Empoli, una compagine pronta a fare il salto di categoria e che la preziosa giocatrice, originaria di Volterra, ci ha ben delineato nell’intervista tutta a misura LGI.

Classe 1998, ma hai già indossato le maglie delle più importanti formazioni toscane: Siena, Fiorentina ed Empoli.
“Nonostante la mia giovane età, ho avuto la possibilità di giocare in più realtà, sicuramente arricchendomi dal punto di vista calcistico ed umano.
Porto dietro bei ricordi degli anni a Firenze, su tutti l’esordio in A e l’aver avuto la possibilità di confrontarmi con le più forti giocatrici in circolazione. Inoltre in viola ho vinto lo Scudetto Primavera.
Dall’anno scorso, trasferendomi all’Empoli, invece, ho intrapreso una nuova avventura, con il desiderio di essere protagonista in B.
Quando ripenso a questi anni ci sono sicuramente molte immagini e persone che rimarranno indelebili.”

E poi, infatti, già  esordito in Serie A.
“Ricordo quasi ogni attimo del mio debutto: era il giorno del mio quindicesimo compleanno e sono entrata nel finale della partita contro il Pordenone… Ancora non credevo a cosa stava accadendo!”

Adesso ad Empoli. Che piazza è quella azzurra?
“Empoli è una realtà diversa, perché ha una dimensione forse più familiare.
Abbiamo costruito un gruppo molto giovane, che ha sfiorato l’impresa la stagione passata e spera di poter riuscire a salire in massima serie.”

Quest’anno sempre tra il primo ed il secondo posto. Quanto credete alla vittoria finale?
“Il campionato è ancora aperto, nelle prossime settimane ci giocheremo  lo stesso e speriamo che tutto ciò per cui abbiamo lavorato possa trovare un compimento positivo.
Sarebbe bello tornare a giocare  in A, dopo gli spezzoni in viola.
Nella vittoria ci crediamo: da quando è cominciata la preparazione ci siamo prefisse  tale obbiettivo.”

Rigore prima del triplice fischio dell’intervista: insaccalo! Con un’eventuale promozione in Serie A, ti aspetteresti anche una nuova convocazione in nazionale?
“L’Azzurro è sicuramente un privilegio, ma credo che sia solamente il risultato del lavoro quotidiano.
La cosa più importante è il sentirsi bene con se stessi e sapere di dare il meglio: non dovrebbe essere un pensiero fisso, perchè le più belle sorprese nella vita arrivano forse quando meno ci si aspettano.”

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