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8 Marzo, “Calcio non solo al maschile”, ad Assemini ‘Giovanissimi’ con Cagliari femminile

“Calcio non solo al maschile” è lo slogan della manifestazione calcistica organizzata per domani pomeriggio al Campo ‘Santa Lucia’ di Assemini dalla GSD Assemini. Un’iniziativa per l’8 Marzo, Festa della donna, che vuole unire il calcio femminile professionistico e quello giovanile maschile sotto l’insegna della solidarietà, dei valori dello sport e abbattere gli steccati in uno sport considerato finora appannaggio solo del genere maschile.

“No, le donne giocano al calcio bene e meglio degli Uomini”, dice il direttore Sportivo della GSD Assemini, Fabrizio Melis.

“Vogliamo trasmettere questi valori ai ragazzi della nostra scola calcio – spiega Mister Fabrizio -. Abbattere steccati come solo lo sport può fare. Noi prima di tutto vogliamo crescere uomini, non calciatori. E l’uomo rispetta”.

Alle 17 scenderanno sul terreno di gioco del ‘Santa Lucia’ la Villacidrese Femminile contro una rappresentativa di ‘Giovanissimi’, ragazzi tra i 12 e i 14 anni, che sfideranno in un’appassionante 11 contro 11 la Villacidrese femminile. A seguire i bambini della categoria “Esordienti”, di età compresa tra i dieci e i dodici anni, si confronteranno contro le professioniste del Cagliari Calcio in una partita 9 contro 9.

Alla fine delle gare i ragazzi consegneranno a tutte le atlete un mazzo di mimose e un ricordo della Giornata all’insegna del calcio e della parità anche nello sport.

Dona il sangue, dona la vita

Come ogni anno la Roma Calcio Femminile è al fianco dell’Associazione Franco Sensi e del Nomentana Hospital per questa nobile iniziativa. Invitiamo tutti coloro che possono a venire a donare il sangue. Il sangue lo abbiamo tutti ed è assurdo che ancora oggi nel 2017 scarseggi.
Pensiamo che con una donazione potremmo salvare una vita! Cosa ci può essere di più bello ed importante!?

Ecco il comunicato ufficiale:
Sabato 11 Marzo 2017 dalle ore 08:00 alle ore 11:30 si terrà la 6a edizione della Raccolta sangue promossa dal Nomentana Hospital in collaborazione con l’Associazione “Franco Sensi”, la Roma Calcio Femminile ed il Gruppo Donatori Francesco Olgiati- Onlus, Ucsc -Policlinico A. Gemelli, appuntamento etico al quale la nostra Casa di Cura tiene in modo particolare.

L’evento è nato dalla stretta collaborazione tra il Presidente del Nomentana Hospital, Prof. Avv. Desiderata Berlocoche da tempo ormai si occupa di tante iniziative benefiche, tra cui questa e la Dott.ssa Rosella Sensi, che tiene particolarmente a questa attività, molto cara all’amato Franco Sensi.

Il limite di età per la donazione è di 65 anni. È necessario presentarsi a digiuno (è possibile bere precedentemente un caffè oppure un tè leggermente zuccherato) e senza aver assunto farmaci. L’evento è aperto a tutti, donatori e non.

La sfida che potrebbe valere il campionato

Domenica 12 marzo alle ore 15 in quel di Novi Ligure (AL), va in scena la sfida che potrebbe valere il campionato. Le piemontesi guidano la classifica con 40 punti, frutto di 13 vittorie, 1 sconfitta e un pareggio.

L’Empoli Ladies è a 39, un solo punto di distanza grazie alle 12 vittorie e ai 3 pareggi. Molto vicini anche i numeri relativi alle reti. La Novese risulta avere il miglior attacco con 45 reti all´attivo contro le 44 delle toscane che però hanno la miglior difesa con soli 8 gol subiti contro gli 11 delle piemontesi.

Ci sono quindi tutti gli ingredienti per una sfida intensa e spettacolare. Non a caso quindi la partita sarà trasmessa in diretta TV da Professione Calcio a partire dalle 14.15 sul canale 61 del digitale terrestre.

Nazionale Femminile: domani le Azzurre opposte alla Rep. Ceca nella ‘Cyprus Cup’

Dopo le tre sconfitte nel girone con Corea del Nord, Belgio e Svizzera, la Nazionale Femminile affronterà domani a Larnaca (ore 11 locali, le 10 italiane) la Repubblica Ceca nella finale per l’11° posto della ‘Cyprus Cup’.

Saranno la Svizzera e la Corea del Sud a disputare nel pomeriggio a Larnaca la finale per il 1° posto, mentre Repubblica d’Irlanda e Corea del Nord si affronteranno nella finalina per il 3° posto.

Le finali

11° e 12° posto (ore 11 a Larnaca) ITALIA-Repubblica Ceca
9° e 10° posto (ore 11 a Paralimni) Ungheria-Nuova Zelanda
7° e 8° posto (ore 14.30 a Larnaca) Belgio-Austria
5° e 6° posto (ore 14.30 a Paralimni) Scozia-Galles
3° e 4° posto (ore 14.30 a Larnaca) Corea del Nord-Repubblica d’Irlanda
1° e 2° posto (ore 18.30 a Larnaca) Svizzera-Corea del Sud

Buon test l’amichevole internazionale contro la Fed. Sammarinese

Contro una rimaneggiata Federazione Sammarinese, squadra di metà classifica del girone di B di Serie B, la Jesina di mister Trillini si impone con un netto 6 a 0.

Partita andata in scena nella bella cornice del campo comunale Cardinaletti di Jesi, che per anni è stata la casa delle Leoncelle. Ad aprire le marcature è la sarda Campesi Erika al 32′, seguita dopo appena otto minuti dal piede magico di Deborah Zambonelli.
Le squadre vanno così negli spogliatoi sul risultato di 2 a 0, ed è al rientro in campo che so scatena la biondina da fermo Valeria Monterubbiano. La giocatrice ultimamente ai box per un infortunio alla caviglia, regala una tripletta al pubblico di Jesi confermando ancora una volta il suo grande talento. La sesta rete è infine della 2000, Maddalena Porcarelli appena rientrata dal raduno con la Nazionale e che proprio oggi si affaccia alla soglia dei 17 anni. Nel complesso giornata piacevole in cui c’è stato anche modo di vedere come la nostra tesserata Nausica Costantini, in prestito alla Federazione Sammarinese, sia sportivamente in crescita.

Un test comunque importante e che fa ben sperare in vista della sfida fuoricasa contro le campionessa d’Italia del Brescia, attualmente seconda in classifica. La partita verrà giocata domenica 12 Marzo a fronte della richiesta fatta dalla società ospitante poiché molte sue giocatrice sono impegnate nella Cyprus Cup e faranno ritorno in Italia sabato 4 Marzo.

JESINA: Guidi, Picchiò, De Sanctis, Zambonelli, Cuciniello, Vagnini, Scarponi, Polli, Catena, Campesi. A disposizione: Cantori, Guidobaldi, Becci, Lucarini, Porcarelli, Monterubbiano.

FED. SAMMARINESE: Giorgi, Pozzi, Micciarelli, Naghi, Montalti, Paganelli, Dulbecco, Costantini, Canini, Casali, Prenga. A disposizione: Saraga, Innocenti, Cascapera.

Credit Photo: http://www.jesinacalciofemminile.it/

Nazionale Under 19 Femminile: al Torneo di La Manga prima sconfitta con l’Inghilterra

Prima sconfitta per la Nazionale Under 19 Femminile al torneo internazionale di La Manga (Spagna). Dopo il successo (2-1) all’esordio con la Scozia e il pareggio senza reti con la Danimarca, le Azzurrine sono state battute 4-0 dall’Inghilterra in un match subito in salita per via della rete realizzata al 10’ da Kelly e già chiuso virtualmente nel primo tempo dalle inglesi, a segno altre due volte con Stanway al 14’ e al 33’.
Nella ripresa è arrivata la reazione dell’Italia, che ha sfiorato in tre occasioni il gol con Sofia Cantore, Annamaria Serturini e con il palo colpito da Sofia Del Stabile. Ancora Stanway all’82’ ha trasformato un calcio di rigore fissando il risultato sul 4-0.

“Dispiace per il risultato – ha dichiarato il tecnico Enrico Sbardellama le ragazze anche oggi sono state brave, sono sempre rimaste concentrate e nel secondo tempo hanno tenuto meglio il campo, andando più volte vicine al gol. Loro hanno dimostrato di essere più avanti di noi dal punto di vista fisico, abbiamo pagato il fatto di giocare tre partite così impegnative in pochi giorni”.

Il tecnico azzurro ha comunque diversi motivi per guardare con ottimismo alla Fase Elite del Campionato Europeo, che dal 5 al 10 aprile vedrà l’Italia opposta a Serbia, Svezia e alle padrone di casa della Norvegia: “Sono soddisfatto per le prestazioni della squadra e sono sicuro che nella Fase Elite dell’Europeo riusciremo a fare qualcosa di buono. Questi tornei servono per sperimentare e per capire su chi poter contare. Adesso dobbiamo continuare a lavorare e mettere in pratica quello che è il nostro calcio, fatto di acume tattico, intensità e ripartenze”.

Algeria, il calcio rosa mostra il cartellino rosso alle critiche

Algeri (askanews) – Gli allenamenti per un partita di calcio in coppa di Lega a Relizane, città dell’Algeria settentrionale a ovest della capitale Algeri, non vanno dati per scontati. La Afak Relizane, infatti, è una squadra femminile fondata nel 1997 negli anni bui della feroce guerra civile che dilaniò il paese, un’epoca in cui i gruppi armati del fondamentalismo islamico proibivano alle donne la partecipazione a qualsiasi sport. Ma l’allenatore e le sue atlete rifiutarono di farsi intimidire.

“Decisi di parlare con le ragazze chiedendo se volevano continuare a giocare nonostante le minacce” ricorda Sid Ahmed Mouaz, il coach storico della Afak Relizane. “E tutte hanno deciso di continuare. Se le donne avevano preso le armi durante la guerra d’indipendenza, potevano farlo anche loro per difendere i propri diritti”.

Oggi Fathia Sekouane, 26 anni e capitano della squadra, gioca nella nazionale come cinque altre sue colleghe. La guerra civile è alle spalle ma, assicura, le atlete del calcio femminile devono comunque affrontare molte tensioni e molte critiche in questo paese dell’Africa settentrionale.

“In Algeria tutti hanno problemi con le donne che giocano a calcio. A volte, quando ci vedono giocare in calzoncini ci maledicono e ci insultano. Altri invece sono curiosi. Come a Relizane, dove ci dicono che sono orgogliosi delle nostre vittorie, di gran lunga migliori di quelle dei nostri colleghi maschi”.

Ma spesso le calciatrici vengono apostrofate con frasi del tipo “Ma perché non ti sposi?” oppure “Perché non te ne stai in cucina?”. Alcune cedono alle pressioni, appendono gli scarpini al chiodo e si sposano. Altre invece decidono di continuare a correre dietro a una palla. Con notevole successo.

Negli ultimi anni la squadra ha vinto diversi tornei interni e regionali. Ma le giocatrici continuano a non essere pagate e il club si limita ad aiutarle a trovare un lavoro che le permetta di allenarsi. Vengono riconosciuti solo 12 dollari per ogni gara vinta.

Cabrini e Amendola sanno come vincere

La Cyprus Cup volge al termine. L’Europeo si avvicina. Tra le molte squadre nazionali in competizione, tra le numerose calciatrici scese in campo e tra le tante interviste fatte, sicuramente quella rilasciata dal CT del Belgio, qualche mese fa, è di particolare interesse: «Sapete, la grande fortuna del calcio belga attuale è la generazione di campioni nati tutti insieme, ecco la verità». Il Belgio ha stupito in questa Cyprus Cup: ha idee e un’identità e si giocherà il settimo e ottavo posto con un ranking di partenza oltre il 20° posto,  ma solo e soltanto la qualità dei giocatori segnerà la differenza.
Dunque l’Italia non dovrebbe scoraggiarsi, poiché proprio a livelli di natura tecnica, tra le azzurre, vi sono atlete di primaria importanza con margini di crescita incredibili, anche più forti di Caymann & Company.

Ora più che mai Cabrini e il suo staff, unitamente alle atlete ed insieme ai club, dovranno remare insieme verso il Campionato Europeo, facendo leva sulla propria esperienza. Dimenticare le sconfitte, migliorare i punti deboli e fare del proprio meglio per vincere. Nella storia del calcio italiano (nazionale maschile & femminile) lo staff azzurro si è sempre dimostrato capace di rialzarsi e vincere trofei incredibili, che rimarranno indelebili nelle memoria di tutti. Antonio Cabrini ha nel suo DNA la vittoria: nel 1982, è salito sul tetto più alto del mondo (senza contare le infinite vittorie in bianconero …). Cabrini, grazie anche alla preziosa collaborazione di Rosario Amendola e dello lo staff azzurro, ha la capacità di trasmettere a tutti come essere vincenti e farà il possibile per raggiungere questo obiettivo.
L’Europeo si avvicina e deve essere da stimolo. La nazionale azzurra potrà, soprattutto ora, essere la più grande sorpresa, divenendo una lontana parente di quella vista a Cipro, assumendo le vesti di una squadra temibile per Germania, Svezia e Russia.

Questo è quello che sogniamo per il calcio femminile italiano in maglia azzurra.
Il prossimo step è già la Repubblica Ceca:  mercoledì bisogna iniziare a mettere il primo tassello per rinascere.
Forza Cabrini, Forza Amendola, Forza azzurre … rialziamoci e torniamo a vincere!

Torna a vincere la prima squadra dell’Arezzo Calcio Femminile contro Gordige Cf

Torna a vincere la prima squadra dell’Arezzo Calcio Femminile che, decisa e ben messa in campo, fa suo il match di recupero in casa del Gordige. Un incontro che ha visto le aretine farsi autrici di una brillante prestazione, esprimendo buone trame e mostrando una certa superiorità di gioco rispetto alle avversarie veneziane.

Forte della rosa al completo, l’allenatrice amaranto Nazzarena Grilli propone un 4-4-2 di partenza schierando Antonelli tra i pali; Arzedi, Teci, Zeghini e Casula nelle retrovie; Baracchi, Verdi, Prosperi e Mencucci a centrocampo; con Di Fiore e Nocchi in attacco. In una giornata soleggiata e dal clima decisamente primaverile, l’Arezzo si presenta ai nastri di partenza determinata a portare in cascina i tre punti mettendocela tutta per limitare le difficoltà dovute ad un campo da gioco pesante ed incolto. Il match vede subito le amaranto portarsi in avanti per aggredire la porta avversaria. Dopo una prima occasione a favore delle padrone di casa (una punizione calciata alta da Balasso), le venete vengono infatti messe sotto assedio nella propria metà campo trovandosi costrette a chiudersi per arginare l’esuberanza e la tenacia delle ospiti. Le ragazze di mister Grilli tentano scattano subito alla ricerca del vantaggio, prima con una punizione battuta da Nocchi, poi con un corner di Casula e una seconda punizione di Capitan Teci che l’estremo difensore veneto blocca senza troppi problemi. Al 17’ l’opportunità si presenta sui piedi di Baracchi che, da pochi, metri mira alla reti; Shkira para, ma non trattiene dando il tempo a Casula di intervenire; tuttavia, l’attento portiere locale (che nel corso della gara ha più volte salvato il risultato) disimpegna sventando la minaccia amaranto. Passano pochi minuti e, sugli sviluppi di un bel dialogo tra Di Fiore e Baracchi, Nocchi cerca sotto porta il bersaglio grosso, calciando però la sfera oltre la traversa. Non demordono le aretine che sembrano non voler far riprendere fiato alle avversarie. Al 25’ è infatti Verdi che, dalla distanza punta la porta, ma anche in questo caso Shkira blocca. Neppure il tempo di rialzare lo sguardo che Nocchi, sfruttando un contropiede, cerca invano di concludere dando però a Prosperi la possibilità di tentare una terza volta; ma anche il tiro della giovane amaranto incontra la traversa nella propria traiettoria.

Nella ripresa è ancora l’Arezzo a dominare: capitan Teci e compagne salgono fin dal primo minuto in cattedra dando del filo da torcere alle veneziane e impedendo loro di risalire verso la porta ospite. Anche nel secondo tempo non mancano infatti le occasioni di marca amaranto: dopo il tentativo centrale di Verdi, è la neoentrata Mazzini a farsi vedere. Risalendo da centrocampo, la numero 14 di casa nostra serve Casula, pronta a calciare in porta: anche stavolta, Shkira ha difficoltà a trattenere dando il via libera alla solita Nocchi, il cui tiro purtroppo esce fuori per un soffio. Dopo un calcio d’angolo, battuto da Casula, e un potente tiro dalla distanza di Di Fiore, il Gordige prova a farsi spazio nella difesa ospite. Ad intervenire è dunque Antonelli che, con una parata di tutto rispetto, impedisce alle venete di andare in vantaggio. Il gol del vantaggio arriva infatti al 79’ e porta la firma di Debora Mattiacci che, con un gran tiro, riesce ad ingannare il portiere di casa trovando l’incrocio dei palli al termine di un’azione rocambolesca. Il finale si rivela ancora un monologo delle aretine che tenta a più riprese di allungare le distanze, privando le avversarie della speranza di riuscire a tirare in porta. Il bis amaranto viene sfiorato in ben più di un occasione (al 37’ con un calcio dalla bandierina di Casula intercettato in area da Prosperi, al 44’ nuovamente con Mattiacci ed infine con un corner di Nocchi che, purtroppo non vede la conclusione). Neppure i quattro minuti di recupero assegnati dal direttore di gara sembrano servire alla squadra veneta che si arrende al gioco delle aretine confermandosi penultima forza del girone. L’Arezzo si porta invece a quota 21, riagganciando in classifica la Federazione Sammarinese e mostrando i primi frutti dell’accurato lavoro che le atlete stanno svolgendo sotto le direttive di Nazzarena Grilli.

“E’ stato un match contro una squadra che si è chiusa per tutti i novanta minuti – spiega la giocatrice amaranto Lidia Arzedi,- Tuttavia siamo riuscite a spuntarla dimostrando anche la giusta grinta. Adesso testa e concentrazione alla gara di domenica sul campo del quotato Sassuolo”.

“Mamme per Lim”: calcio femminile a scopo benefico a Celle

Domenica 12 marzo, alle ore 15, tutti al campo della Ravezza a Celle Ligure, per il torneo di calcio femminile a 7, che vedrà protagoniste quattro squadre formate dalle mamme cellesi, che si sono unite per creare un evento benefico finalizzato all’acquisto di una Lavagna Interattiva Multimediale per le scuole elementari. A sfidarsi saranno le Lulle, le Gige, il Ferrari Football Club e le Civette Pontine: una cinquantina di mamme agguerrite e con i tacchetti!

Il torneo che comincerà alle tre del pomeriggio, con partite di quattro tempi da un quarto d’ora ciascuno, è nato su iniziativa di un gruppo di mamme delle scuole elementari e medie, è patrocinato dall’Assessorato allo Sport del Comune di Celle Ligure ed ha visto la fondamentale collaborazione dell’ASD Riviera del Beigua, associazione sportiva che si occupa di calcio giovanile, che ha prestato i tecnici per gli allenamenti delle mamme.

Le sfide di calcio saranno accompagnate da intermezzi musicali delle mamme pon pon, mentre per chi ama i dolci ci saranno i bomboloni e altre golosità preparate dall’associazione “Bricioledisolidarietà”. Saranno presenti anche i militi della Croce Rosa Cellese e lo speaker Matteo di “Capriole sulle nuvole”.

Quindi appuntamento a domenica 12 marzo alla Ravezza di Celle (il campo situato dietro la Chiesa di San Michele) per ammirare tante bellissime mamme alle prese con calci e palloni, ma unite da un progetto comune. L’ingresso alla Ravezza costerà tre euro, i bambini naturalmente entreranno gratis!

Infilate le scarpette da calcio, quindi, finalmente le mamme potranno scendere in campo sulla terra battuta per divertirsi e divertire, stare insieme sicure di raggiungere l’obiettivo dell’acquisto della Lim mancante. La Lavagna Interattiva Multimediale, chiamata più semplicemente LIM, è una lavagna elettronica su cui vengono proiettati contenuti digitali, con i quali si può interagire, toccandone la superficie.

Con la LIM si può fare tutto quello che si fa con una lavagna tradizionale: scrivere, disegnare e cancellare, ma si possono fare anche molte altre cose, come proiettare dei testi, sottolinearli ed evidenziarli, mostrare immagini, fare esercizi interattivi, mostrare presentazioni, vedere e ascoltare file multimediali, audio, video e animazioni, navigare su internet.

La LIM è uno strumento dalle grandi potenzialità perché sfrutta un linguaggio visivo e interattivo, vicino a quello degli studenti, abituati a computer, console, telefoni e lettori mp3 touchscreen: con la lavagna interattiva bambini e ragazzi si sentono più coinvolti nel processo formativo e, grazie alle loro spiccate abilità informatiche, possono sentire la scuola più vicina.

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