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Serie B Femminile: Fed.Sammarinese-Sassuolo 1-6

Il Sassuolo ritorna macchina da gol e ne rifila sei alla Federazione Sammarinese che comunque era reduce da un buon girone di ritorno.

Dopo una partenza difficile la squadra con il passare dei minuti ha preso in mano il controllo della gara e nella ripresa ha dilagato grazie ad un atteggiamento autoritario. Pronti via ed il primo tempo è in salita per il Sassuolo, un cross dalla sinistra coglie impreparata la difesa e permette alla Dulbecco di portare in vantaggio la Federazione. La reazione è immediata e produce dieci minuti dopo il pareggio realizzato dalla Faragò che sfrutta alla perfezione un cross dalla sinistra di Mastrovincenzo. A questo punto l’inerzia è dalla parte della squadra allenata dalla D’Astolfo che soprattutto sugli inserimenti laterali trova spazi invitanti. Da una di queste azioni la Tardini al 20’ trova il pallone al limite dell’area di rigore e con un preciso piazzato mette in rete. Sale di rendimento il Sassuolo che tuttavia chiude il primo tempo con un vantaggio minimo a causa di alcune imprecisioni al momento di chiudere l’azione.

Ad inizio ripresa Fabiana Costi ha in due occasioni la palla del 3-1 ma prima trova l’opposizione del portiere e nella seconda occasione calcia male. Passa un solo minuto e la Costi trova comunque il 3-1 con un tiro forte sul primo palo della Giorgi. Il Sassuolo continua a macinare azioni e gioco, forte del doppio vantaggio. I cambi portano freschezza in campo e soprattutto reti. Orsi e Imprezzabile mettono la partita in sicurezza prima della seconda rete personale di Giusy Faragò che anticipa il fischio finale.

IL TABELLINO:

Marcatrici: 3’p.t. Dulbecco (FS), 13’p.t. Faragò, 20’p.t. Tardini, 5’s.t. Costi, 31’s.t. Orsi, 38’s.t. Imprezzabile, 47’s.t. Faragò

FEDERAZIONE SAMMARINESE: Giorgi, Nicolini, Paganelli, Micciarelli, Canini, Costantini (26’s.t. Cascapera), Fratti (11’s.t. Franchi), Albonetti, Innocenti (34’s.t. Pozzi), Dulbecco, Menin. A disposizione: Prenga, Canuti, Casali. Allenatore: Fabio Baschetti

SASSUOLO: Tasselli, Zanoletti, Giatras, Gobbi, Nasuti (32’s.t. Casile), Bursi, Mastrovincenzo (9’s.t. Orsi), Prost, Faragò, Tardini, Costi (29’s.t. Imprezzabile). A disposizione: Ierardi, Halitjaha, Maretti. Allenatore: Federica D’astolfo

ARBITRO: Luca Zippilli di Ascoli Piceno (Massimo Pili di Rimini e Khalid Al Mohammadi di Cesena)

NOTE: si è giocato al Comunale di Dogana, presenti in tribuna tra gli altri una decina di ultras del Sassuolo che hanno sostenuto la squadra per tutta la partita

Trasferta con poker per le Ladies

Rientro dalla trasferta trentina a pieni punti per la squadra di Mister Volonterio, che grazie ad una prestazione superba e autoritaria, riesce a imporsi sul terreno del Sudirol Damen.

Avvio macchinoso per le rossonere, complice il caldo improvviso che non ha dato modo di sviluppare le impostazioni di gioco provate durante la settimana.
La scossa per l’undici schierato in campo si ha immediatamente dopo un gol annullato alle padrone di casa per evidente fuorigioco, ed è infatti Elisa Vai che porta in vantaggio poco dopo il Milan Ladies.
A questo punto, le rossonere si impadroniscono di ogni centimetro di campo e sull’azione successiva Giulia Longo raddoppia con un gran tiro da fuori area.
Termine dei primi 45′ e squadre al riposo.

Inizio in sordina del secondo tempo per entrambe le squadre, anche se il Sudtirol Damen prova a macinare gioco sulle fasce, ma è proprio li che terminano le incursioni avversarie, grazie ai sapienti movimenti delle centrocampiste rossonere pronte a interdire ogni tentativo della giovane compagine trentina.
Ci pensa ancora Elisa Vai a siglare la terza rete su calcio di rigore (il primo dall’inizio della stagione), e contemporaneamente a chiudere definitivamente la partita, anche se la giovane Greta Di Luzio non si fa pregare due volte a ricordare alla veterana di reparto che in campo c’è anche lei! Gol e settimo sigillo personale.

Quattro gol, bel gioco, e vittoria che porta ad affrontare il prossimo match con la consapevolezza che ancora qualcosa da dire c’è in questo campionato.

Lazio Women trionfa sul Salento Women

Grande approccio alla gara delle ragazze biancocelesti, con la consapevolezza di voler giocare sempre la palla da sotto, su un ottimo campo. Esordio della Tagliaferri dal 1′ minuto, manovra subito positiva ed avvolgente, conquistato un angolo, calciato forte dalla De Luca, sinistro forte a rientrare, blocco in area di rigore e colpo di testa vincente della Pezzotti per il goal.
Lazio padrona del campo, con fraseggi e verticalizzazioni sfruttando l’ampiezza con Corradino e Tagliaferri, centrocampo in fase di possesso con Sette e Pezzotti abili a costruire e la Vittori brava nell’interdire.
Fallito un clamoroso secondo gol con la Pezzotti a pochi passi dalla porta e gran parata del portiere su un tiro dalla lunga distanza della Corradino. Primo tempo dominato in lungo e largo, che si poteva chiudere con un risultato più ampio.

Secondo tempo, ripartite con il giusto atteggiamento, avute altre due palle gol su un colpo di testa della Tagliaferri e gran tiro della Vaccari, con due ottime parate del portiere Salentino. Corso qualche pericolo su qualche palla calciata in area di rigore, ma la Sarnataro sempre molta attenta. Abbiamo stretto un po’ i denti, ma portato a casa una vittoria importantissima; da sottolineare il rientro di Lommi per 20′ di gara nella posizione di esterno basso destro, dopo tantissimo tempo, al posto di una Tagliaferri che ha dato tutto.
Dopo 4′ di recupero, sofferti, si torna a Roma con i 3 punti. Ottimo l’arbitraggio, senza ammonire e situazioni al limite, con richieste di rigore da entrambi le parti.

SALENTO – LAZIO WOMEN 0-1
Marcatrice: 3′ Pezzotti (L);

SALENTO: Barletta; Ambrosino (37’st Lupo), Zaccaria, Cucurachi, Longo; D’Oria, D’Amico, Pinto (8’st Martiriggiano); Costadura, Guido, Cazzato.
All.: Vera Indino.
A disp.: Ovaci, Faggiano.

LAZIO WOMEN: Sarnataro; Santoro, Vaccari, Cela, De Luca; Vittori, Sette; Tagliaferri (35’st Lommi), Pezzotti, Corradino.
All: Roberto De Cosmi.
A disp.: Angelini, Tosti.

ARBITRO: Maria Teresa Travascio (Sez. Moliterno).
Assistenti: Giuseppe Insabato – Francesco Liguigli.

Sport Expo: Allo stand Hellas con Gabbiadini e Galli

Si è chiusa la prima giornata di Sport Expo tra i sorrisi e la voglia di essere protagonisti dei più piccoli. Tutti puntuali dalle ore 9 allo stand dell’Hellas Verona per le partite della prima edizione dell’Hellas School Cup, alla quale hanno partecipato le classi aderenti al Progetto Scuola gialloblù e che ha visto trionfare, sia nella categoria maschile che in quella femminile, la scuola media di Malcesine. Ma questa è solo una delle tante attività al Padiglione 11 di Verona Fiere: nel pomeriggio in campo anche i bambini della Scuola Calcio e le ragazze del Settore Femminile, accompagnate dalle calciatrici del Verona Calcio Femminile Melania Gabbiadini e Aurora Galli. Ragazzi, ragazze, insegnanti e genitori: oltre 300 presenze nell’intera giornata, tutti accorsi per conoscere da vicino il mondo del Verona e scoprire attività e giochi dedicati.

Saluzzo, ora o mai più!

Rinvii non sono più permessi, la stagione è nel punto cruciale per chi desidera coltivare sogni di salvezza: in questo momento servono come l’aria risultati e punti. In serie B la Musiello Saluzzo ha in agenda il viaggio in Sardegna, il calendario prevede infatti la trasferta contro l’Oristano: proprio la squadra sarda, insieme a Torino e Caprera, fa parte del “trittico di gare” da cui le saluzzesi dovranno cercare di trarre a tutti i costi il massimo profitto in termini di punti.

Mister Cani sa di aver raccolto meno del seminato, spesso le ultime uscite hanno registrato prestazioni più che sufficienti, ma solo sul piano del gioco, non in termini di risultato. Il calcio è anche questo, ma il trascorrere del tempo, e l’avvicinarsi inesorabile della fine del campionato, suggeriscono l’urgenza di “mettere fieno in cascina”. La svolta deve partire domenica, altrimenti la salita rischia di diventare troppo ripida per essere superata.

Un Tavagnacco generoso perde con il Brescia

Una prova generosa del Tavagnacco non basta per fermare la corazzata Brescia, che passa al Comunale con il risultato di 1 a 3. Un peccato soprattutto perché le friulane erano passate in vantaggio a inizio partita con Camporese. Grinta e determinazione, purtroppo, non sono state sufficienti alle gialloblu per conquistare almeno un punto.

Parte meglio il Tavagnacco, che nei primi minuti sorprende le leonesse mettendole alle corde almeno fino al quarto d’ora. Al 2’ Clelland potrebbe già segnare, ma Ceasar si supera sulla conclusione ravvicinata della scozzese e manda in corner. Dalla battuta nasce il vantaggio del Tavagnacco, al 3’, con Camporese che si avventa sulla palla di testa e segna. Al 4’ ancora Tavagnacco pericoloso, questa volta con Brumana, ma il suo tiro su punizione è bloccato da Ceasar. Il Brescia cresce con il passare dei minuti, ma la retroguardia friulana regge. Almeno fino al 19’, quando Bonansea pareggia dopo una cavalcata sulla fascia sinistra: la numero 11 delle bresciane si accentra, supera un paio di difensori e fa partire un tiro su cui Ferroli nulla può. Al 32’ proteste del Tavagnacco per un tocco di mano nell’area del Brescia, con il direttore di gara che non interviene. Al 33’ Sabatino tenta di scavalcare Ferroli di testa, ma il portiere del Tavagnacco non si fa sorprendere. Il primo tempo si chiude con un’altra occasione di Clelland, al 42’, ma la palla finisce fuori.

Nella ripresa si vede un altro Brescia in campo. Al 2’ è Fuselli a rendersi pericolosa, ma l’occasione sfuma. Al 7’ la numero 16 delle bresciane ci riprova da distanza ravvicinata, ma prima Ferroli, poi la traversa le negano la gioia del gol. La rete, però, arriva grazie a Bonansea, che si avventa sulla palla vagante e spinge la palla oltre la linea di porta.
La partita è vibrante e le occasioni si susseguono; al 24’ ci prova Tarenzi, al 25’ Sardu, che un rasoterra insidioso sfiora il palo. Al 32’ è Tuttino a cercare la via del gol, ma il suo tiro termina a lato. Al 39’ il Brescia chiude la partita con Girelli che lasciata sola in area, a tu per tu con Ferroli, non si fa scappare l’occasione di segnare. Al terzo minuto di recupero Brumana potrebbe accorciare le distanze, ma Ceasar è brava a neutralizzare il pericolo.

Il Tavagnacco esce sconfitto ma a testa alta, tra gli applausi del Comunale. Le friulane torneranno in campo sabato 25 marzo a Chieti.

UPC TAVAGNACCO – BRESCIA 1-3

UPC TAVAGNACCO: Ferroli, Martinelli, Frizza, Pochero (Clelland), Sardu, Brumana, Camporese, Cecotti, Dri, Del Stabile, Filippozzi. All. Cassia
BRESCIA: Ceasar, Gama, D’Adda, Salvai (Manieri), Bonansea, Cernoia, Mele, Girelli, Fuselli (Lenzini), Sabatino, Tarenzi (Tyryshkina). All. Bertolini
ARBITRO: Villa di Rimini
MARCATORI: 3’ pt Camporese, 19’ pt Bonansea, 7’ st Bonansea, 39’ st Girelli
NOTE: ammonite Martinelli, Salvai, Tyryshkina
SPETTATORI: 350

Giulia Reginato: “Ripartire dal secondo tempo di Padova, concentrazione alta sempre”

Quando “essere una squadra” diventa sinonimo di “essere un gruppo” – l’associazione delle due locuzioni non è così scontata come potrebbe sembrare – gli elementi che lo compongono sanno come essere un valore aggiunto sia all’interno che al di fuori del rettangolo di gioco. Protagonista di un ottimo campionato tra i pali la scorsa stagione in massima serie, in quest’avventura cadetta Giulia Reginato si è trovata a difendere la porta rossoblu in pressoché perfetto fifty-fifty con la compagna/rivale Sara Ferin. Nelle occasioni in cui è stata chiamata in causa sul campo, “Ciuki” ha contribuito in prima persona all’ottimo dato che vede la retroguardia Permac come la meno battuta del girone, ma anche quando ha osservato le proprie compagne da bordocampo la numero 1 non ha mai fatto mancare tutto il sostegno, la grinta e la verve che la contraddistinguono. A pochi giorni da un altro match molto importante, in chiave tattica e psicologica, come quello casalingo contro il Marcon, sentiamo da lei come in casa rossoblu si stanno “unendo i puntini” tra il successo di domenica scorsa a Padova e la prossima sfida in arrivo.

Contro la Virtus è arrivata l’attesa reazione sul campo dopo lo scivolone in Coppa, nonostante qualche brivido per gli episodi nel primo tempo.
Domenica siamo scese in campo per vincere e per riscattare la prestazione opaca contro l’Inter. Credo che i primi minuti, dove abbiamo spinto al massimo e creato tante occasioni, e la reazione corale del secondo tempo siano la base da cui partire per il prossimo match. Abbiamo visto quanto sia importante tenere sempre alta la concentrazione, in tutti i reparti e indipendentemente dalla posizione in classifica della squadra che affrontiamo.

Contro il Marcon, è in arrivo una sfida mai banale dal sapore di derby.
Ci stiamo allenando bene per arrivare preparate ad ogni match, compreso il derby con il Marcon. Dobbiamo anche far fronte all’infortunio di Francesca Manzon, ma credo che la nostra rosa abbia tutte le carte in regola per farlo al meglio.

Quest’anno tu e Sara Ferin vi state dividendo il compito di difendere la porta rossoblu. Come ti stimola e come vivi questa sana rivalità per il posto?
La cosa più difficile da gestire è la discontinuità nello scendere in campo, ma credo che sia io che Sara stiamo dimostrando le nostre qualità, facendoci trovare sempre pronte. La competizione invece non è difficile da gestire, perché è alla base dello sport e del ruolo di portiere.

Il San Zaccaria conquista tre punti d’oro a Jesi

Nella splendida cornice dello stadio comunale di Jesi un San Zaccaria compatto e arcigno riesce ad avere la meglio su una Jesina tutt’altro che arrendevole e che anzi mette in campo tutta la sua buona volontà nonostante le assenze di tre giocatrici impegnate con la nazionale giovanile. La squadra di Fausto Lorenzini conquista così tre punti molto importanti in ottica futura e prosegue la sua marcia verso il miglior piazzamento possibile in ottica play-out nonostante due errori dal dischetto che, per fortuna, non pesano nel risultato finale.
Mister Lorenzini manda in campo il San Zaccaria con il consueto 3-4-1-2. A supporto delle punte Cimatti e Razzolini c’è come sempre Principi, mentre a far coppia con Pondini c’è Pastore. Santoro in corsia sinistra e Diaz a destra, linea difensiva con Quadrelli, Tucceri, Venturini. Sul fronte opposto l’iniziale 4-4-1-1 dello Jesina cambia in corso d’opera in un 4-2-3-1 con Vagnini, Campesi e Catena a supporto dell’unica punta Monterubbiano.

Primo tempo di marca San Zaccaria. La prima frazione di gioco è combattuta e mostra uno Jesina tutt’altro che arrendevole. La squadra di casa chiude bene ogni spazio e si difende con ordine provando a colpire di rimessa. Sulla sponda opposta il San Zaccaria dimostra comunque di riuscire a tenere in mano le redini del gioco, anche se riesce a produrre occasioni poco concrete. Interessanti i cross al centro dell’area, ma che sono spesso preda del portiere. Al 12’ un tiro di Giada Pondini da fuori area termina fuori di poco. Al 24’ invece Razzolini riceve in area, prova il tiro ma Guidi blocca. Il San Zaccaria è sempre propositivo e continua a impegnare Guidi, al 26’ lo fa anche Santoro mentre alla mezz’ora una punizione di Principi tagliata in area arriva tra i piedi di Diaz, ma la difesa marchigiana recupera e spazza via il pericolo prima che la messicana riesca a tirare. Al 36’ è il turno di Linda Tucceri Cimini su punizione, la specialista biancorossa disegna una bella traiettoria a giro, ma il pallone esce di poco oltre l’incrocio dei pali. Nel frattempo il passaggio al 4-2-3-1 dello Jesina produce i primi frutti ed al 38’ la squadra di casa si porta dalle parti di Dolan, ma Venturini di testa anticipa Monterubbiano al limite dell’area.

Entra Baldini, paura nel finale. Al rientro in campo Lorenzini sostituisce Quadrelli con Baldini. In difesa arretra Diaz, mentre l’attacco passa a tre con Baldini-Cimatti-Razzolini. È proprio la neo entrata a rendersi subito pericolosa poco dopo 1’ di gioco, difendendo palla in area ed impegnando Guidi in una parata in due tempi. Al 3’ invece un tiro di Principi da fuori area termina a lato. Nei primi minuti di gioco il San Zaccaria mantiene costantemente il possesso palla e manda in affanno la Jesina ed infatti all’11’ il risultato della gara cambia in favore della squadra di Lorenzini. Principi subisce un contrasto falloso sulla tre quarti, Tucceri Cimini pennella in area una punizione che Venturini di testa spedisce nell’angolino più lontano per lo 0-1. Passano sette minuti e il San Zaccaria raddoppia sull’asse Baldini-Principi, con la prima brava a gestire palla sulla destra e a trovare il corridoio giusto in orizzontale per Principi, il suo tiro non lascia scampo a Guidi. Al 26’ il San Zaccaria potrebbe calare il tris, ma Baldini dal dischetto manca il bersaglio. La stessa sorte tocca a Pondini, a cui al 33’ viene lasciato l’incarico di trasformare un altro rigore assegnato per atterramento di Principi in area, ma la centrocampista non riesce a regalarsi un gol nel giorno del suo compleanno e calcia fuori. Sono errori che potrebbero improvvisamente diventare pesantissimo, perché al 44’ Zambonelli dal vertice destro dell’area indovina una parabola che supera Dolan e finisce all’incrocio. L’americana salva il San Zaccaria al 47’ quando respinge un tiro ravvicinato di Monterubbiano.

Fausto Lorenzini: “Mai capitati due rigori sbagliati nella stessa partita”.
Il tecnico biancorosso Fausto Lorenzini è soddisfatto della prova del San Zaccaria, meno per la sofferenza finale. “Quando abbiamo subito il 2-1 ero arrabbiato perché abbiamo perso un po’ la testa dopo i due rigori sbagliati. Non mi era mai capitato di vedere due errori così nella stessa partita. Nel primo tempo la squadra è stata poco determinata mentre nella ripresa anche grazie all’inserimento di Baldini siamo stati più aggressivi. Se avessimo segnato uno dei rigori probabilmente avremmo avuto più tranquillità, ma sono soddisfatto anche se una nota negativa è il giallo a Tucceri che, diffidata, salterà Verona”. 

Jesina (4-4-1-1): Guidi; Picchiò, Cuciniello (31’ st Lucarini), Alunno, De Sanctis; Campesi, Scarponi (14’ st Battistoni) Zambonelli, Vagnini (20’ st Piergallini); Catena, Monterubbiano. A disp.: Cantori, Becci, Barchiesi. All.: Trillini.
San Zaccaria (3-4-1-2): Dolan; Quadrelli (1’ st Baldini), Tucceri, Venturini; Diaz, Pastore, Pondini, Santoro (39’ st Peare); Principi; Cimatti (23’ st Filippi), Razzolini. A disp.: Tampieri, Casadio, Muratori, Barbaresi. All.: Lorenzini.
Arbitro: Andrea Pasqualetto di Aprilia.
Reti: 11’ st Venturini, 18’ st Principi, 44’ st Zambonelli.
Ammonite: Tucceri, Cuciniello.

Note: spettatori 100 circa. Al 26’ st Baldini calcia fuori un rigore; al 33’ st Pondini calcia fuori un rigore.

Tavagnacco è espugnata, ora l’assalto alla vetta

Sul difficile terreno di gioco di Tavagnacco il Brescia si presenta con un 3-5-2 che vede unica novità rispetto alla partita contro lo Jesina Bonansea sulla fascia in sostituzione di Manieri.

L’inizio di gara è per cuori forti con Clelland che al 2’ salta in area Salvai e va alla conclusione dal limite dell’area piccola trovando l’opposizione in angolo di Ceasar. Dalla bandierina va Brumana con Camporese che sul primo palo trova di testa la deviazione vincente superando Ceasar con una traiettoria beffarda.
Il Brescia si ricompone ed inizia a gestire il gioco faticando però a creare vere occasioni da rete fino al 19’ quando Sabatino lancia in velocità Bonansea sulla sinistra, l’esterna torinese salta in velocità tre avversarie entrando in area in diagonale prima di trafiggere Ferroli con un destro che entra a fil di palo.
Al 34’ nuova occasione per il Brescia: cross dalla destra di Fuselli su cui Sabatino va al colpo di testa sul secondo palo. Ferroli blocca la sfera.
A pochi secondi dall’intervallo è poi Tarenzi ad avere la grande opportunità per portare in vantaggio il Brescia, ma la punta non crede fin da subito sul lancio di Bonansea in profondità, dovendo rincorrere sul seguente retropassaggio di Martinelli a Ferroli, con il portiere che svirgola il pallone senza che Tarenzi riesca ad approfittarne.

Nella ripresa dopo due minuti il pallone buono capita sui piedi di Fuselli che, su un retropassaggio di Bonansea dalla linea di fondo, è libera in area, ma non riesce ad incocciare bene il pallone con Ferroli che para senza problemi.
Il 2-1 è però nell’area e giunge cinque minuti dopo: angolo dalla destra di Cernoia, colpo di testa a centro area di Fuselli su cui interviene Ferroli deviando sulla traversa, ma sulla ribattuta è più veloce di tutte Bonansea che di testa sigla il sorpasso biancoblu.
Al 24’ la neo entrata Lenzini serve Tarenzi il cui tiro termina di poco a lato, mentre due minuti dopo è il Tavagnacco a sfiorare la rete del pareggio con Sardu che da buona posiziona non inquadra lo specchio della porta con Ceasar fuori dai pali.
Le biancoblu chiudono la partita al 39’ dopo una volata sulla sinistra di Bonansea che conquista calcio d’angolo. Dalla bandierina va la stessa numero undici che trova sul secondo palo pronta alla deviazione aerea Girelli per il 3-1.

Il Brescia resta così a meno tre dalla Fiorentina che proprio sabato prossimo farà visita alle biancoblu al Club Azzurri.

TAVAGNACCO – BRESCIA 1-3
TAVAGNACCO (4-3-3):
 Ferroli, Martinelli, Frizza, Filippozzi, Cecotti, Sardu, Paroni (30’ Del Stabile), Tuttino, Clelland, Brumana, Camporese. A disp.: Copetti, Pochero, Dri, Cotrer, Minutello, Donda. All.: Cassia.
BRESCIA (3-5-2): Ceasar; Gama, D’Adda, Salvai (43’ st Manieri); Bonansea, Cernoia, Mele, Girelli, Fuselli (20’ st Lenzini); Sabatino, Tarenzi (40’ st Tyryshkina). A disp.: Marchitelli, Ghisi, Eusebio, Serturini. All.: Bertolini.
ARBITRO: Villa di Rimini.
MARCATRICI: 3’ pt Camporese, 19’ pt Bonansea; 7’ st Bonansea, 39’ st Girelli.
AMMONITE: Martinelli, Tyryshkina.

Verona, tornano i gol e la vittoria!

Conta solo la vittoria allo Stadio di via Sogare nella sesta giornata di ritorno del massimo campionato femminile: Agsm Verona alla ricerca dei tre punti per ritrovare il sorriso e riprendere la marcia nelle zone alte della classifica, Chieti alla ricerca del colpaccio per agganciare i play-out e continuare a sperare.
Con Soffia, Nichele, Meneghini e Forcinella impegnate con la Nazionale Under 17, mister Longega deve attingere a piene mani nella formazione primavera.

Verona subito aggressivo con i tentativi senza esito di Piemonte e Boattin.
Manuela Giugliano riceve l’assist dal fondo di Pasini e di prima intenzione calcia alto sopra la traversa. Parte bene il Verona ma a trovare la rete del vantaggio è a sorpresa il Chieti con la sfortunata autorete di Federica Di Criscio che spedisce nella propria porta il pallone crossato da Marinelli apparsa peraltro in sospetto fuori gioco. L’Agsm Verona riprende ad attaccare e fallisce il possibile pareggio con Giugliano che si fa respingere la conclusione da Vicenzi. Subito dopo Di Criscio incorna sopra la traversa. Melania Gabbiadini viene anticipata di un soffio da Vicenzi in uscita bassa che si ripete anche su Manuela Giugliano. Verona perviene al meritato pareggio alla mezz’ora di gioco: Galli apre per Gabbiadini che va sul fondo e mette in mezzo un pallone al bacio per la deviazione in rete sotto misura di Manuela Giugliano. Le scaligere tirano il fiato dopo il forcing per ottenere il pareggio e Marinelli prova la conclusione per il Chieti senza inquadrare la porta. Si va al riposo con un pareggio che va molto stretto all’Agsm Verona.

La ripresa si apre con un’occasionissima sprecata dalle veronesi: Giugliano lavora la palla in area e mette in mezzo per Piemonte che scivola al momento di concludere.
Poco dopo la neo entrata Osetta chiama Vicenzi alla deviazione in angolo. Al 10′ Giugliano da fuori area mette la sfera all’incrocio per il vantaggio gialloblù. La rete liberatoria per le veronesi mette a sedere le abruzzesi che subiscono due minuti più tardi la rete del tre a uno con Martina Piemonte che da sola in area incrocia sul palo lontano. Il Verona si complica la vita da solo perdendo palla e consentendo all’ex Penelope Riboldi tutta sola in area di riaprire il match battendo l’incolpevole Thalmann. Le scaligere potrebbero richiudere subito la partita ma in mischia incredibilmente non riescono ad indirizzare in porta il pallone nonostante i numerosi tentativi in successione. Al 28′ Aurora Galli si produce in una irresistibile percussione centrale, supera tutti ma la sua conclusione viene respinta con il volto dalla numero uno ospite. La serie di errori in fase realizzativa prosegue con capitan Gabbiadini che si presenta sola davanti a Vicenzi ma spara a lato. Ancora una volta la numero otto gialloblù si rende pericolosa ma la sua conclusione termina di un nulla a lato. Al 39′ entra finalmente in campo la greca Sofia Kongouli e un minuto dopo serve l’assist a Lisa Boattin per la rete che richiude definitivamente il match. Nel finale Kongouli si mangia la rete della cinquina, ma oggi va bene così. Finisce quattro a due per le scaligere.

L’Agsm Verona, seppure con qualche sbavatura, ritrova il gioco, le reti, ed anche la sua attaccante Kongouli finalmente in campo nel finale.
Sabato prossimo le ragazze di Longega e Ghirardello scenderanno in Romagna sul campo del San Zaccaria di Ravenna.

AGSM VERONA 4 – CHIETI 2

Reti: Pt. 9′ Aut. Di Criscio, 30′ Giugliano, st. 10′ Giugliano, 12′ Piemonte, 19′ Riboldi, 41′ Boattin

Agsm Verona: Thalmann, Galli, Di Criscio, Gabbiadini, Giugliano, Boattin, Pasini (31′ pt. Osetta), Piemonte (38′ st. Kongouli), Rodella, Ambrosi (42′ st. Poli), Pavana.
A disposizione: Fenzi, Osetta, Kongouli, Franco, Poli, Gobbi.
Allenatore: Renato Longega.

Chieti: Vicenzi, Di Camillo Giada, Di Bari, Vicchiarello, Marinelli, Di Camillo Giulia, Stivaletta, Mariani (22′ st. Di Marco), Carrozzi (36′ st. Nozzi), Riboldi, Innerhuber.
A disposizione: Benedetti, Nozzi, Di Marco, Copia.
Allenatore: Lello Di Camillo.

Arbitro: Julio Milan Silvera (Valdarno)
Assistenti: Nicola Santi e Filippo Castagna.
Note: Terreno in erba artificiale, giornata con alternanza di nubi e sole, temperatura gradevole. Spettatori circa 300. Recupero 1+3.

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