Con il gol segnato di testa al Chieti al minuto 54, Vanessa Nagni, capitano e anima della Res Roma, non ha semplicemente siglato la rete che ha dato il via alla rimonta giallorossa in un match poi vinto 2 a 1, ma ha siglato il gol numero 400 con la maglia della Res Roma, raggiungendo un traguardo storico e forse ineguagliabile. Un traguardo tra l’altro superato 31 minuti dopo, quando la “Tottina” del calcio femminile italiano su rigore, ha segnato il gol vittoria, mettendo a segno la rete 401 della sua carriera ressina.
I numeri parlano chiaro: 329 presente totali tra Campionato e Coppa, 401 le reti, di cui 77 tra Coppa Italia e Coppa Lazio, e 324 in campionato, tra serie C, B, A2 e A.
Per il suo attaccamento alla maglia e per il suo modo di giocare, oltre che per l’inequivocabile carisma verso compagne e tifosi, Vanessa Nagni è stata ribattezzata da un pò di anni la “Tottina” del calcio femminile: come Totti è una bandiera, come Totti è un simbolo, come Totti è la prova che il calcio può ancora regalare quelle storie romantiche di altri tempi che tanto ci fanno amare questo sport.
Negli anni ha saputo crescere, in campo e fuori, trasformandosi da bomber implacabile e a volte egoista, in una grande “assist-woman”, fornendo quell’ultimo fondamentale passaggio alle compagne che poi hanno siglato gol importanti.
Da meno di due anni è diventata mamma di Francesco (come Totti!) e qualcuno diceva che come calciatrice era finita: a Totti lo dicono per l’età che avanza, a lei per la maternità, ma in entrambi i casi le parole di chi spara frasi a caso non corrisponde alla realtà del prato verde; la nascita di Francesco l’ha tenuta lontano dai campi per un anno, ma a soli due mesi di distanza dal parto era già in campo per il ritiro pre-campionato, e dopo qualche mese di ovvie difficoltà, ha pian piano risalito la china e zittito e tutti.
Ma Vanessa non è grande solo in campo, sa di essere importante per tutto il settore giovanile della Res Roma e alle giovani Ressine non fa mai mancare il proprio supporto e la propria presenza: lo scorso 14 Marzo la Primavera della Res Roma ha giocato la finalissima del “Beppe Viola” e il Capitano non poteva mancare; 700 km in treno, con il piccolo Francesco al seguito, per far sentire il suo affetto e per festeggiare con tutte le baby giallorosse la vittoria dell’ambito trofeo.
Gol, assist, grandi prestazioni: se è vero che il segreto della Res Roma è un grande gruppo, coeso ed omogeneo, guidato da un grande condottiero, è anche vero che il fiore all’occhiello di questa squadra, la stella cometa che indica la strada e spiana i percorsi, è di sicuro il CAPITANO, scritto con tutte le lettere in maiuscolo. Per quello che rappresenta, per quello che ha fatto, per quello che fa e per tutto quello che farà!
Credit Photo: Comunicato Stampa (Res Roma)