Archiviata la sconfitta nel derby contro il Napoli Calcio Femminile (1-0), il Napoli Dream Team si sta preparando fisicamente e mentalmente per questo rush finale (dopo le tre settimane di sosta previste) che lo vedrà impegnato nelle ultime quattro gare dove si giocherà la permanenza in B insieme al Grifone Gialloverde. Il calendario, sulla carta, è tutto dalla parte della società del numero uno Riccardo Guarino che dovrà affrontare in ordine: la Lazio Women 2015 di De Cosmi al “Denza” e la Domina Neapolis Academy a Casalnuovo ampiamente salve, successivamente ospiterà la seconda della classe Pink Bari ed infine, l’ultima uscita proprio con il Grifone Gialloverde a Roma, mentre il Grifone Gialloverde dovrà vedersela prima con la Pink Bari in trasferta, successivamente contro la capolista Roma Calcio Femminile in casa, ancora dovrà far visita al Femminile Nebrodi in Sicilia ed ospitare appunto il Napoli Dream Team nell’ultima di campionato, il 14 maggio. Ma andiamo a sentire, attraverso le sue parole, le sensazioni e gli umori di Elio Aielli, tecnico bianco-azzurro, da sei anni alla guida del Napoli Dream Team.
“Due domeniche fa, siamo usciti sconfitti in malo modo nel derby contro il Napoli Calcio Femminile, con una gara che avremmo potuto sicuramente riacciuffare nel finale con 2/3 occasioni con Simona Beato e due con Sara Sibilio. Ormai, è da tre giornate che siamo fermi in classifica senza far punti, con la prestazione che giunge puntuale ma senza raccogliere punti, ma questo è lo specchio dell’intera stagione nella quale abbiamo espresso un buon calcio raccogliendo ben poco. Il lavoro sul campo c’è sempre stato e, a conferma di ciò, ci sono i numeri: siamo una squadra che nel girone di andata ha creato centotrenta palle-gol finalizzandone però solo undici, significa che ha lavorato, che si è impegnata e che ha capito i meccanismi e i tifosi e i genitori devono restare tranquilli e fiduciosi, dandoci una mano in quanto, con una squadra che inizia con delle aspettative, ma che non riesce a concretizzare con le reti ciò che crea, con una classifica che, a quattro turni dal termine, dice che devi ancora batterti per salvarti, è una squadra che ha ancora paura, a cui fondamentale riescono poco tutte quelle cose che ha provato negli allenamenti, ma che soprattutto non finalizza per una mancanza di tranquillità, di lucidità e per la paura che c’è, per l’attuale posizione in classifica.
La nota dolente è che il Grifone Gialloverde ha sconfitto a domicilio il Salento Women Soccer per 2-1, avvicinandosi ulteriormente a noi, portandosi ad un solo punto di distacco. La situazione si è un po’ complicata ma, come dico sempre alle mie ragazze, dipenderà tutto solo da noi, in quanto abbiamo ancora un vantaggio minimo sul Grifone, che va gestito. Avremo due turni a nostro favore, con il Grifone Gialloverde che dovrà vedersela con le due contendenti alla vittoria finale del campionato, ovvero la Roma Calcio Femminile e la Pink Bari. La squadra è carica e lavora con entusiasmo: è stata una stagione particolare in quanto ci sono stati dei problemi dal punto di vista medico, con qualcuno che ha dovuto abbandonare a causa del lavoro: non dimentichiamo che il calcio femminile non ti dà nulla dal punto di vista remunerativo, con ragazze che fanno sacrifici immensi. Avremo partite importanti nelle quali sicuramente diremo la nostra, con le ragazze che ci credono perché l’obiettivo è quello di restare nella categoria attuale, ovvero in serie B. Il livello dello scorso campionato, a mio avviso, era molto più basso, mentre quest’anno c’è più equilibrio tra le varie compagini; basti pensare che la Lazio Women 2015, che nel girone di andata ha perso con noi, successivamente ha inanellato ben sette sconfitte consecutive, poi all’improvviso tre vittorie di fila, trovandosi così, quarta in classifica. Noi, attualmente, abbiamo tredici punti e se dovessimo conquistare sei punti nelle prossime due gare, con diciannove punti, potremo salire in quinta o in sesta posizione: tutto ciò a testimonianza che la classifica è molto corta con un campionato alquanto equilibrato, eccezion fatta per Roma Calcio Femminile e Pink Bari. Siamo una squadra che, mi ripeterò, ha avuto mille problemi e che sarebbe potuta giungere nelle prime posizioni e ciò, lo dimostra il fatto che ci siamo giocati la partita nel doppio confronto con il Femminile Latina, ovvero la squadra che è terza in classifica, che ha perso solo con Roma Calcio Femminile e Pink Bari. Con il Femminile Latina, sia all’andata che al ritorno, a mio avviso, abbiamo dato spettacolo; ci manca qualche punto, avendo conquistato un punto in due partite. Per quanto riguarda Sara Sibilio, l’anno scorso ha realizzato undici reti e si viveva una situazione diversa, più stabile e tranquilla: adesso, domenica dopo domenica, si ha paura di sbagliare e alla fine, accade ciò. Ogni ragazza fa sacrifici importanti: ad esempio Sara ha avuto prima l’infortunio, poi la laurea, comunque sono giovani da apprezzare per i sacrifici che compiono. Lì in avanti ci manca qualche gol, con Emanuela Bottone che ha segnato una rete, Sara Sibilio cinque, Alessia Lupoli e Flavia Palescandolo zero, Simona Beato e Rita Borrelli due a testa, addirittura due Clelia Ragone. Queste ragazze hanno valori importanti che hanno ricevuto, in primis, dalle società da cui provengono, al di là dell’educazione e dell’insegnamento dei valori che impartiscono i genitori. Credo che fare calcio femminile sia importante e si può fare bene, soprattutto se ci sono delle ragazze che sono cresciute in un certo modo, quando accade il contrario, possono verificarsi certamente dei problemi; ovvero non c’è un filo diretto da seguire ma che all’improvviso si spezza, in quanto non c’è la stessa unità di intento, viene a mancare lo stesso modo di vedere il calcio: è necessaria un’educazione sportiva, per proseguire fino alla fine, senza mai mollare. Ritornando all’aspetto del campo, purtroppo, a causa della “sceneggiata” da parte del nostro preparatore dei portieri, l’arbitro si è accanito contro me (allontanato, per una protesta tranquilla per un fuorigioco), Pisa (dopo dieci minuti di gara, per una protesta su un cartellino) e del Giudice, (espulsa per aver protestato su un calcio d’angolo) e quindi, ritengo eccessive sia le due giornate di squalifica inflitte a me e a del Giudice, sia l’allontanamento di Maurizio Pisa. Siamo fortemente rimaneggiati con un’infermeria alquanto piena con Longobardo che è alle prese con un’ernia al disco e non so se sarà recuperabile, Prete convive con dei problemi e ritengo che la sua personale stagione sia terminata, Arcuro ha un problema al dito del piede rimediato contro la Roma XIV Decimoquarto, spero nel recupero di Simona Beato che lunedì avrà un controllo al ginocchio, Illiano è stata ferma la scorsa settimana e sta eseguendo un lavoro di riabilitazione ed entrerà in organico martedì, Ruotolo sta rientrando dopo un problema al piede, Alessandra Beato convive con i suoi mille problemi fisici di pubalgia, D’Alterio è ancora ferma ai box per lo stiramento rimediato contro la Roma XIV Decimoquarto, De Rosa non si allena da quindici giorni per una problematica legata alla cervicale e quindi certamente non siamo al 100%. Borrelli è più di un girone che sta giocando con regolarità ed ha qualità importanti, giunta qui con diversi problemi fisici e l’abbiamo aiutata con grande merito dello staff medico che ha lavorato con grande applicazione, facendolo con lavori specifici. Da Rita non possiamo pretendere sempre il massimo perché è una classe ’99, al suo primo anno in serie B, non facendo una gavetta importantissima perchè viene da due campionati con l’Under 17, ma è una ragazzina che ha moltissima voglia di giocare, acquisendo fiducia nei propri mezzi ed ama tantissimo questa maglia e questa è la cosa importante, in quanto si deve sposare questa causa al 100%, con la speranza che possa essere determinante in questo finale si stagione. Alessia Lupoli è una 2001 che, quest’anno, si è allenata poco e con un’età biologica diversa rispetto ad altre, essendo già quasi pronta per affrontare un campionato, ma anche lei viene da una stagione con l’Under 17 ed uno con la categoria Giovanissimi e quindi anche lei, al pari di Borrelli, non ha fatto una vera e propria gavetta. Quest’anno, Alessia ci ha dato una mano quando è stata chiamata in causa e, per una 2001 all’esordio, giocare 15/20/25 minuti a partita, non è poco e sarà certamente più pronta l’anno prossimo quando avrà fatto quest’anno di gavetta. Non dimentichiamoci di Zavarese, Casalino, Foczmaniack, Dello Iacono, Esposito, Cataldo, De Maio, Migliaccio, Scotto-Rinaldi, con una serie C, di ragazze giovani, davvero di livello che potrà darci una mano: sicuramente abbiamo bisogno dell’apporto morale di tutti e di avere una mentalità vincente in quest’ultimo finale di campionato. La cosa importante, oltre ai recuperi, resterà la mentalità e la voglia di fare bene nel match contro la Lazio Women 2015, che all’andata battemmo 1-2 e fu un successo fondamentale, dopo il derby dell’andata, dominato nella seconda frazione contro il Napoli Calcio Femminile che poi terminò 1-1. Quella fu una vittoria che diede entusiasmo e la voglia di lavorare in un certo modo ed oggi, questa gara, diventerà maggiormente significativa perché non possiamo sbagliare, ma consapevoli che la Lazio non vorrà lasciare punti perché ormai è lì sopra, a pari punti con il Salento Women Soccer. Loro non vorranno fare sconti a nessuno e forti del recupero di qualche indisponibile che hanno avuto in questo periodo, non lasciando nulla al caso. In casa non abbiamo mai fatto benissimo, con lo scorso campionato che facemmo più punti in trasferta che a domicilio. Quest’anno, al “Denza”, abbiamo sconfitto soltanto il Femminile Nebrodi, eliminato anche lì in Sicilia, abbiamo pareggiato con Apulia Trani, Napoli Calcio Femminile, Grifone Gialloverde, ma ormai casa o trasferta, per me, non conta nulla perché noi non ci alleniamo a Posillipo bensì ad Agnano e quindi, non c’è un fattore campo o tifosi: ogni posto è una vera battaglia, dire la nostra e fare i tre punti e cercare di salvarci il prima possibile. Mi auguro di non giocarci la permanenza in B all’ultima giornata, lì in casa del Grifone perché, a quel punto, sarà difficile trovare determinate motivazioni con un campo pieno, però il calcio è strano e può succedere di tutto, con un giro di scontri diretti che alla fine faranno la differenza e credo che già tra due giornate, si potranno tirare le somme.”
Credit Photo: http://www.napolidreamteam.it/