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Colpo del Tavagnacco: presa la slovena Kaja Erzen

Si rinforza il centrocampo del Tavagnacco. La società gialloblu ha si è assicurata le prestazioni della slovena Kaja Erzen, classe 1994. Centrocampista ambidestra dal tiro potente, Kaja è una giocatrice con un carattere forte e una personalità spiccata.

Nel corso dell’ultima stagione ha militato tra le file dell’Olimpia Lubiana vincendo lo scudetto. Calciatrice di grande esperienza, nella sua carriera ha giocato per Znk Pomurje, Carinthias e Luv Graz, indossando anche la maglia della nazionale slovena per dodici volte.
La slovena è a Tavagnacco nella giornata di martedì 11 luglio per visitare, insieme al vicepresidente Domenico Bonanni, le strutture della società: vedrà il campo di gioco, quello di allenamento, conoscerà il direttore sportivo e l’allenatore. Avrà anche modo di visionare quella che sarà la sua nuova casa per la prossima stagione.

«La conferma del bomber Lana Clelland, inaspettata per gli addetti ai lavori  – commenta Bonanni – e l’arrivo di Kaja Erzen, sono un segnale chiaro che come società vogliamo dare al mercato: siamo pronti a ritagliarci uno spazio importante per prepararci al meglio ad affrontare ogni tipo di sfida. Lavoreremo duro in queste settimane per continuare a rafforzarci, non permettendo a nessuno di saccheggiare il nostro vivaio. Non faremo annunci, non usciranno indiscrezioni. Parleremo sempre e solo a conferme avvenute e a contratti firmati. 17 anni consecutivi di serie A – sottolinea Bonanni – sono una medaglia che in pochi possono vantare. Tutto ciò rappresenta un segnale di appartenenza forte per una squadra di provincia di una regione piccola, ma determinata a rimanere nel contesto delle ‘grandi’».

Credit Photo: Jure Banfi

Il capitano Valentina Cernoia lascia Brescia

Finisce un’era per l’ormai ex capitano del Brescia Femminile, Valentina Cernoia che comunica sui social l’addio ai suoi tifosi e alle Leonesse:

Quasi dieci anni. Tanti ne sono passati dal mio primo giorno in biancoblu, quando diciassettenne scelsi di sposare ad occhi chiusi il progetto del Brescia, la squadra della mia città.
Sono arrivata che ero una speranza, una scommessa, oggi lascio la squadra da capitano, da calciatrice con più presenze, 218, dopo aver vinto tutto.
Dieci anni fa entravo a far parte di un club ambizioso, di una rosa competitiva e tutto questo mi spaventava, ma il desiderio di arrivare lontano era più grande.
Ho fatto panchina e passo dopo passo ho conquistato la maglia da titolare, quella numero 7 tanto desiderata; ho sofferto in silenzio e poi ho gioito.
La strada non sempre è stata in discesa, tutt’altro; ho lavorato con determinazione ogni giorno, ho fatto sacrifici per diventare la calciatrice e la persona che sono oggi.
Indossando questa maglia ho conosciuto la sensazione di vuoto e di dolore che ti lascia una sconfitta, ma soprattutto la gioia indescrivibile di una vittoria.
Dalla vittoria del campionato di A2 che valse la promozione in A, all’ultima Supercoppa vinta. Otto trofei alzati al cielo.
Tra i miei ricordi più belli la Coppa Italia del 2012, il nostro primo scudetto e poi, quello che definirei un anno perfetto, quello della tripletta vissuto con la fascia al braccio.
Con questa maglia ho vinto tutto quello che si poteva vincere in Italia e ho compiuto un cammino incredibile in Europa.
Con questa maglia ho realizzato i sogni di quella ragazzina di 17 anni. In questi anni ho avuto la fortuna di far parte di una società che ha sempre creduto in me, lavorando con allenatori e allenatrici che mi hanno fatta crescere come calciatrice e come donna.
Incontrando persone che mi hanno voluto bene, che mi hanno seguita, mi seguono e mi seguiranno. Non solo nel calcio, ma anche nella vita.
Ho avuto l’onore di vestire la maglia della Leonessa, di indossarne la fascia da capitano e di rappresentare la mia città in Italia ed in Europa senza mai risparmiarmi.
Sono orgogliosa di essere stata parte di una grande squadra, di un grande gruppo, che ha fatto la storia di questa società e nel suo piccolo del calcio italiano.
Ho avuto la fortuna di giocare con calciatrici e persone straordinarie.
Da chi c’era, a chi c’è, a chi rimarrà: grazie di cuore!

Ed infine non posso dimenticare i nostri tifosi, voi, che ci avete seguito ovunque e che mi avete fatto provare brividi veri. Vi porterò sempre con me.
Decidere di allontanarmi da Brescia e da questa maglia è stata una decisione sofferta e per niente semplice. Sento però che sia giunto il momento di affrontare nuove sfide e mettermi in gioco lontano da casa.
L’augurio che faccio al Brescia è di vivere ancora grandi emozioni come quelle vissute insieme.
Questa maglia mi ha dato tutto e lascio consapevole e fiera di quello che ho fatto, perché a mia volta, io ho dato tutto a lei.

Non so ancora di quale colore sarà la maglia che indosserò la prossima stagione, adesso è tempo di pensare a quella azzurra della Nazionale e ad un Europeo da onorare.”

Credit Photo: Valentina Cernoia – Facebook

La New Team Ferrara ripartirà dalla Serie C

Per forza di cose, delle strategie con cui le società dovrebbero cambiare, considerata la rivoluzione in atto nel calcio femminile, la New Team Ferrara non parteciperà al Campionato di Serie B come di diritto, ma ripartirà dalla Serie C.

Infatti a partire dalla stagione 2018/19 la Serie B diventerà un campionato a 12 squadre con un unico girone che coprirà tutto il territorio Nazionale, Isole comprese, con un preventivo di spesa alla partecipazione non inferiore ai 100 Mila euro per lottare per la salvezza, lo stesso Budget necessario per arrivare fra le prime 3 in questa stagione, cercando di mantenere la categoria senza però averne la certezza di riuscirci, perché altre società faranno altrettanto.
Per permettere la riforma il prossimo campionato di B avrà una formula molto particolare. Confermati i quattro gironi, verranno promosse in Serie A, tramite la formula degli spareggi, le prime classificate, mentre seconda e terza saranno ammesse alla nuova Serie B. Tutte le altre saranno ammesse alla nuova Serie C interregionale.

A riguardo il presidente Roberto Baroni dice: “Il dubbio era se fare uno sforzo economico allestendo una formazione in grado di combattere per i primi tre posti, risorse comunque non a disposizione, o ringiovanire la rosa ponendo le basi per una squadra che possa dire la sua nella futura Serie C, che permetterebbe comunque nella stagione successiva di rientrare nell’ambito del Nazionale. In ogni caso la riforma renderà la B più onerosa, per le società, rispetto alla A, visto che ci saranno più trasferte lunghe, ma soprattutto solo le società Professionistiche di Calcio maschile se lo potranno permettere, con l’obbligatorietà delle squadre primavera.”

“Altra nota dolente – prosegue Baroni- è che nel giro di 3 anni avremo il 30% di straniere, e in 5 il 50%, questo deliberatamente voluto per alzare il livello di quelle poche Italiane che potranno essere selezionate dalle Nazionali, tutte le società dilettantistiche che in questi anni si sono adoperate per lo sviluppo del calcio femminile saranno seriamente penalizzate e messe in secondo piano, sta succedendo quello che prima è successo con il calcio maschile (80% stranieri), poi con il Futsal (90% Brasiliani o apparenti Formati).
Il campionato di Serie B strutturato in questo modo vedrà poi tante squadre, dopo poche giornate, non lottare più per nulla, e quelle che avranno provato ad investire sulle giocatrici non ottenendo i risultati previsti, non pagare più i rimborsi, mettendo in seria difficoltà anche se per poco quelle ragazze che invece ci hanno creduto.
Probabilmente la composizione di una Serie B a girone unico sarebbe dovuta avvenire nella stagione 2019/20, con quella del 2018/19 a 2 gironi, così come sarebbe stato comunque opportuno considerare almeno una retrocessione effettiva nel Regionale dando modo ai campionati di svolgersi nella massima trasparenza.
La mia società era nata nel settore Femminile per puro caso nel 2006 e con ragazzine della città abbiamo raggiunto il traguardo storico della serie B, mantenendola per diritto per 4 stagioni, ora il sistema ci toglie la possibilità, ma non la consapevolezza che la New Team continui a far giocare e programmare per il futuro la formazione di giovani atlete, che se mai avranno la possibilità potranno entrare nel mondo Pseudo Professionistico.”

Credit Photo: New Team Femmile – Facebook

Azzurre al lavoro a Coverciano, tra una settimana l’esordio nel Campionato Europeo

La Nazionale Femminile prosegue a Coverciano la preparazione ad una settimana dall’esordio nel Campionato Europeo. Anche oggi le Azzurre sosterranno una doppia seduta di allenamento sul campo del Centro Tecnico Federale, dove continueranno a lavorare sino a venerdì, per poi partire nella mattinata di sabato 15 luglio alla volta dell’Olanda.

Nel primo pomeriggio la squadra e lo staff incontreranno il responsabile dell’Area Competizioni della FIGC, Giovanni Spitaleri, per la consueta sessione informativa prevista dalla UEFA contro il match-fixing.

L’Italia farà il suo esordio nel Campionato Europeo lunedì 17 luglio contro la Russia allo ‘Sparta Stadium’ di Rotterdam (ore 18), venerdì 21 (ore 20.45) affronterà la Germania allo stadio ‘Willem II’ di Tilburg, mentre martedì 25 luglio (ore 20.45) allo stadio ‘Vijverberg’ di Doetinchem è in programma il match con la Svezia. Le gare delle Azzurre saranno trasmesse in diretta sui canali Eurosport e su Nuvola 61 (canale 61 del digitale terrestre).

I numeri di maglia delle 23 convocate per la Fase Finale del Campionato Europeo

Portieri: 1 Laura Giuliani (Colonia), 12 Chiara Marchitelli (Brescia), 22 Katja Schroffenegger (Unterland Damen);
Difensori: 13 Elisa Bartoli (Fiorentina), 3 Sara Gama (Brescia), 17 Federica Di Criscio (AGSM Verona), 5 Elena Linari (Fiorentina), 2 Cecilia Salvai (Brescia), 14 Linda Tucceri Cimini (S. Zaccaria);
Centrocampisti:  11 Barbara Bonansea (Brescia), 21 Marta Carissimi (Fiorentina), 20 Valentina Cernoia (Brescia), 15 Laura Fusetti (Como 2000), 19 Aurora Galli (AGSM Verona), 16 Manuela Giugliano (AGSM Verona), 7 Alia Guagni (Fiorentina), 6 Sandy Iannella (Cuneo), 10 Martina Rosucci (Brescia), 4 Daniela Stracchi (Mozzanica);
Attaccanti: 8 Melania Gabbiadini (Verona), 23 Cristiana Girelli (Brescia), 9 Ilaria Mauro (Fiorentina), 18 Daniela Sabatino (Brescia).

Staff – Capo delegazione: Barbara Facchetti; Commissario Tecnico: Antonio Cabrini; Assistenti: Rosario Amendola e Saimir Keci; Coordinatore preparatori atletici: Stefano D’Ottavio; Preparatori atletici: William Botter, Franco Olivieri; Preparatore dei portieri: Cesare Cipelli; Medici: Monica Fabbri, Alessandro Carcangiu, Matteo Guzzini; Fisioterapisti: Roberto Cardarelli, Maurizio D’Angelo, Jacopo Pasini, Daniele Frosoni; Nutrizionista: Natale Gentile; Video Analista: Filippo Lorenzon. Segretario: Elide Martini; Responsabile squadre nazionali: Giorgio Bottaro; Coordinatrice Nazionali Femminili: Annarita Stallone.

Il calendario del Gruppo B del Campionato Europeo UEFA

Lunedì 17 luglio
ITALIA-Russia (ore 18 – Sparta Stadium, Rotterdam, diretta su Eurosport e Nuvola 61)
Germania-Svezia (ore 20.45 – Rat Verlegh, Breda)

Venerdì 21 luglio
Svezia-Russia (ore 18 – De Adelaarshorst, Deventer)
Germania-ITALIA (ore 20.45 – Stadio Willem II, Tilburg, diretta su Eurosport e Nuvola 61)

Martedì 25 luglio
Svezia-ITALIA (ore 20.45 – Stadio Vijverberg, Doetinchem, diretta su Eurosport e Nuvola 61)
Russia-Germania (ore 20.45 – Galgenwaard, Utrecht)

Credit Photo: http://www.figc.it/

Lite Brescia-Juventus, c’è qualcosa che non va

Intervenuto in collegamento telefonico della trasmissione “Il Mercoledì in rosa” su Nuvola 61, il presidente del Brescia Giuseppe Cesari ha rilasciato dichiarazioni molto dure nei confronti della FIGC e più nello specifico della Juventus.

Senza troppi peli sulla lingua Cesari dice che andando avanti così nella strada della affiliazione a tutti i costi non si rende un buon servizio al calcio femminile e che le nuove società professionistiche (Juventus, Fiorentina, Empoli, Sassuolo) stanno scavalcando e di fatto uccidendo realtà storiche grazie alle regole della FIGC che permettono loro di saltare passaggi di serie e iscriversi direttamente in Serie A, come si evince dalle sue parole: “Per carità, le società professionistiche porteranno il livello del calcio femminile molto in alto, su questo non c’è dubbio. Potevamo uscire di scena in modo migliore però dobbiamo accettarlo. E ringraziare Tavecchio. E’ il sistema che è stato concepito in maniera sbagliata, perché non c’è stato rispetto per società tipo Brescia, Mozzanica, Torino o altre che per trenta, quaranta anni hanno tirato la carretta di questo calcio femminile, e che adesso saranno distrutte”.

La polemica è nata dalle parole del presidente del Torino Calcio Femminile Roberto Salerno quando ha accusato apertamente la Juventus di concorrenza sleale e scorrettezza, dato che pare che la società bianconera abbia chiamato direttamente le giocatrici o in alcuni casi addirittura i genitori, senza il minimo rispetto per le società di appartenenza. Cesari fa anche notare come la Juventus abbia de facto “comprato” la Serie A prendendosi il titolo sportivo del Cuneo e accusa alla fine Tavecchio: “Questo sicuramente non è un buon segno se vogliamo che il movimento cresca. Oltretutto, quante tesserate hanno portato in più queste società, grande obiettivo del presidente Tavecchio? Nessuna.”

In un altro articolo abbiamo espresso come anche a noi sia parso strano che la Juventus abbia scelto il Cuneo Calcio Femminile e non la Juventus Femminile, società che milita in Serie B e che ha dalla sua una storia trentennale: altre società, come il Sassuolo e l’Empoli, hanno invece deciso di premiare le realtà locali e hanno guadagnato sul campo la Serie A e non con un passaggio di carte.  Se poi ci si mette pure il sospetto che grandi giocatrici come Giuliani, Bonansea, Rosucci, Galli, Caruso e Cernoia abbiano scelto la Vecchia signora solo per il blasone e con qualche telefonata di troppo, rompendo di fatto ogni equilibrio nel calcio femminile e costringendo altre squadre ad avere più rifiuti del solito da parte delle calciatrici, allora si avverte come forse questa grande ondata di novità nel calcio femminile non abbia proprio portato quel cambiamento positivo che doveva esserci.

Quindi non c’è nessuna lite tra Cesari e la Juventus: il presidente del Brescia ha espresso la sua su una certa linea della FIGC sul calcio femminile che mostra troppo il fianco alle società maschili che vogliono entrare nel mondo del calcio in rosa. E che mi trova d’accordo. E spiego perchè.
Non ho nulla contro l’ingresso delle società professioniste maschili nel calcio femminile ma il tutto deve avvenire a mio avviso con una certa formula e rispettando le squadre che hanno reso grande il calcio in rosa (e tutti i tifosi della Torres potranno capirmi). L’unico vero passo che deve essere fatto a mio avviso per il calcio femminile (e per lo sport femminile in generale) è il riconoscimento delle atlete come professioniste e non più come dilettanti, ma la proposta di legge 4/12495, presentata l’11 marzo 2016o dalla deputata Beatrice Brignone per eliminare il divario tra lo sport professionistico maschile e quello dilettantistico femminile, è ancora al palo e non abbiamo mai sentito proferire parola nè dalla FIGC nè dal presidente Tavecchio o quantomeno Cabrini, Uva o Morgana. Cominciamo da questo, poi si vedrà.

Credit Photo: Ramelli Fazzari Fotografia

Conferme per la Novese Calcio Femminile

Per la prossima stagione sportiva la Novese Calcio Femminile del Presidente Davide Saccone riparte con la riconferma di Mister Fossati e del gruppo storico che partì dalla serie D ad Acqui e che ha sfiorato la promozione in Serie A nel campionato 2016/17.

Le conferme delle giocatrici: il capitano Barbara Di Stefano, Romina Draghi, Francesca Lardo, Chiara Mensi, Lucia Ravera, Tessa Rigolino, Joselyn Arroyo, Maria Speranza Levis, Martina Ambrosi e il capitano della Primavera Carlotta Rolando.

Intanto la società ligure sta lavorando sul mercato per nuovi innesti sia a livello di giocatrici che di Staff Tecnico.

Credit Photo: Ramella Fazzari Fotografia

Decolla la stagione in casa dell’Amicizia Lagaccio: pre-raduno al Ceravolo

Mese di luglio, tempo di organizzazione e progettazione per tutti i Club. Dopo tanti pensieri, si passa all’azione. Il Lagaccio chiama quindi a raccolta le atlete future protagoniste della stagione che va ad iniziare, insieme al rinnovato Staff Tecnico e Dirigenziale. Appuntamento fissato per venerdì 14 luglio, alle ore 21, al campo “Ceravolo”.
Sarà anche l’occasione per premiare come si conviene il capocannoniere assoluto del Girone A di Serie B Nazionale, il superbomber Caterina Bargi, autrice di una performance di eccellenza, con 22 reti all’attivo, ma anche con numerosi assist sotto porta per le compagne. A seguire, i tradizionali brindisi augurali, oltre al saluto della dirigenza.

Giornate decisive anche sul mercato, per conferme e nuovi arrivi; ed anche per auguri e saluti per chi ha lasciato, sta lasciando, o lascerà la società verdeblù.
Ben presto sulle colonne del nostro sito potremo presentare i nuovi volti, dai dirigenti, ai tecnici ed alle giocatrici, del nuovo sodalizio protagonista nei vari campionati 2017-2018.
Ma veniamo all’appuntamento del prossimo venerdì: sarà l’occasione per ricordare e festeggiare, tra focaccia, pizza, dolci, e spumante, l’ottimo terzo posto conquistato dalla Prima Squadra del Lagaccio, ma anche per rammentare la buonissima stagione performata da tutte le altre leve Verdeblù, senza scordarsi degli straordinari score raggiunti dalle bimbe Virtus Entella, guidate da Bruno Bianchi e dal suo Staff.

Sarà soprattutto l´occasione di rivederci, riabbracciarci… e ripartire. Tutti insieme…ancora una volta… in Amicizia… per l´Amicizia… nell´AMICIZIA!!!

Credit Photo: USD Amicizia Lagaccio – Facebook

Domina Neapolis: addio Serie B

Franco Napolitano, presidente della Domina Neapolis Academy, negli scorsi giorni ha inviato una lettera alla Lega Nazionale Dilettanti per chiedere lo svincolo di tutte le atlete della società tesserate, dal momento che l’impianto sportivo “Iorio” sarà inagibile almeno fino al 2019 per lavori in corso. La mancanza di strutture limitrofe sostitutive, ha reso tale questa decisione da parte della società napoletana annunciando l’impossibilità di iscriversi al Campionato di Serie B e altri campionati. (https://www.calciofemminileitaliano.it/calcio-femminile/serie-b/domina-neapolis-franco-napolitano-senza-campo-addio-alla-b/)

Inoltre il Calcio Femminile nel territorio Campano si sta diffondendo e rafforzando sempre di più: negli scorsi giorni è arrivato l’annuncio della fusione tra il Napoli Carpisa Yamamay con il Napoli Dream Team, andando a creare la nuova società denominata Napoli Calcio Femminile (https://www.calciofemminileitaliano.it/calcio-femminile/serie-b/nasce-napoli-femminile/); inoltre a limitare nella stagione 2017/18 ci sarà anche la Virtus Partenope, neopromossa in Serie B.

Credit Photo: Domina Neapolis Academy – Facebook

La favola di Valeria Monterubbiano

Quelli che amano il calcio, soprattutto quello femminile, di solito sono persone di gran cuore. Persone che vivono le emozioni di petto, dove tra uno stop e l’altro, hanno indosso un reggiseno sportivo per proteggere il muscolo che si muove da solo. E allora oggi per tenerlo un po’ in allenamento ci va di raccontarvi una favola particolare: la favola di Valeria Monterubbiano.

C’era una volta.. e c’è tutt’ora una principessa che non si chiamava Biancaneve, anche se per l’abbronzatura avrebbe potuto ottenere questa nomea, ma che si chiama Valeria Beep Beep Monterubbiano. La sua storia inizia all’età di 6 anni quando Vale comincia a giocare a calcio grazie ad un’amica di famiglia che, vedendo la sua grande passione nel dare calci ad un pallone, la convince a fare una prova con la squadra maschile di Porto Sant’Elpidio. Gli stereotipi però non l’aiutano, difatti essendo una ragazza i suoi compagni maschi durante le partite fanno fatica a passarle la palla, così dopo alcune partite decide di smettere di scendere in campo. Sì, smette, ma solo per le partite perché non si diverte. “Beep beep” non demorde e con il suo carattere ostinato decide di dedicarsi solo agli allenamenti per migliorare ed affinare sempre di più la sua tecnica. L’importante è soltanto una cosa: respirare il profumo dell’erba di un campo da calcio e gonfiare la rete. Ogni occasione è buona per dare calci alla sfera magica così che sia al campo di allenamento, o che sia nel cortile della scuola a ricreazione o alla pausa pranzo, Vale organizza veri e propri tornei con i suoi compagni. Dopo aver giocato a Porto Sant’Elpidio nella categoria Esordienti a calcio a 8, però trova la sua seconda casa con la sua amica Ilaria Toga Tanta Roba Alunno nella Polisportiva Mandolesi. Qui i mister delle squadre del primo e secondo anno allievi se la contendono perché le grandi potenzialità della ragazza non passano inosservate: con estrema disinvoltura e facilità segna ben 17 goal contro gli avversari, rigorosamente maschi. Sopraggiunto il limite d’età, “Monte” a 14 anni passa alla sua prima squadra femminile, la Loriblù di Porto Sant’Elpidio con cui disputa il suo primo campionato “senior”, la Serie C. Le sue prove durante la stagione e le apparizioni ai vari tornei estivi fanno colpo su tanti allenatori. Tutti si accorgono così del talento di quella ragazza con gli occhi chiari e sempre sorridenti, compreso il mister della Jesina Emanuele Iencinella che, al termine di un corteggiamento durato due anni, riesce a portarla nelle fila leoncelle nel 2012. Nella grande famiglia biancorossa gioca 4 stagioni dividendosi tra il campionato di Serie B con una media di 12 gol a stagione e il Campionato Nazionale Primavera. Grazie alle sue prestazioni e soprattutto la sua professionalità fuori e dentro il campo, conquista le chiamate nelle Nazionali Under 17 e Under 19 con cui partecipa anche al torneo della Manga. Nella stagione 2015/16 con le sue scorribande e le sue 13 reti è una delle trascinatrici della cavalcata trionfale che porta la Jesina alla tanto sognata Serie A. Arriviamo così alla stagione appena terminata dove con la maglia numero 21 la leoncella ha potuto mettersi in mostra alle società più importanti del panorama calcistico nazionale, siglando 7 reti nella massima serie tutte di pregevole fattura e rappresentando una continua spina nel fianco delle difese avversarie grazie alla sua supersonica velocità.

Oggi all’età di quasi 21 anni Vale spiega le vele al vento e naviga su un mare sconosciuto, ma con la consapevolezza che solo superando le Colonne d’Ercole si può scoprire l’America. Nella stagione 2017/2018 sarà una calciatrice del Mozzanica continuando a disputare un Campionato di Serie A come ha sempre sognato e forse con un po’ di Jesina nel cuore. Sicuramente con la grinta del leone.

Se la nebbia oscurerà il sole, non temere mitica campionessa, abbi cura di te. Che poi magari con la nebbia non c’è rischio che ti arrivi una multa per eccesso di velocità.. in campo! E ricorda “sogna ragazzo sogna.. Non lasciare un treno fermo alla stazione, non fermarti tu! Perché hai già vinto lo giuro.” Ma sopratutto che con la volontà si arriva ovunque..persino a mangiare una pesca con il pelo immaginando sia una pescanoce per non sbucciarla! Ridi e divertiti, Noi faremo il tifo per Te.

Credit Photo: Valeria Monterubbiano – Facebook

A 32 anni ci saluta la calciatrice Sylvia Nooij

Arriva qualche giorno fa l’annuncio della scomparsa della calciatrice Olandese Sylvia Nooij, morta all’età 32 anni sabato 8 Luglio.
Le cause della morte sono da far risalire ad un’aneurisma che ha colpito l’atleta dovuto a casi di epilessia.

La carriera
Indossatrice della maglia della Nazionale dei Paesi Bassi per ben 6 volte con l’esordio in contro il Canada nel 2009, Sylvia ha limitato nei campionati Olandesi con le società Olandesi SC Buitenveldert,  Ter Leede e ADO Den Haag.
Tra i suoi più importanti successi si trovano la vittoria del Campionato con il Tre Leede nel 2006/2007 e la Coppa KNVB; nel 2011/2012 con l’ADO Den Haag nuovamente lo scudetto e la Coppa Olandese nel 2012 e nel 2013.

Le parole della Coach Sarina Wiegman: “Questa notizia è molto difficile e dura da accettare. Ho passato molti anni con Sylvia lavorando al Ter Leede e all’ADO Den Haag. Conoscevamo molto bene Sylvia. Siamo scioccati e rattristati. Auguriamo a tutti i cari di rimanere forti.”

Credit Photo: http://www.knvb.nl/

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