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Giovanna Coghetto e Giulia Trevisiol: quando il rossoblu si tinge d’azzurro

L’Italia chiamò. E dalla Cantera vittoriese la risposta non può che essere forte e chiara, carica di quella palpabile, immensa emozione che solo una maglia azzurra cucita sulla pelle sa regalare tanto a chi la indossa quanto a chi la osserva. Giovanna Coghetto e Giulia Trevisiol, mafaldine doc, dopo aver vissuto appieno l’onore e l’onere di rappresentare il proprio territorio, le “Terre di Nordest”, alle finali nazionali Under 15 di fine giugno in Romagna, sono state selezionate dal ct della Nazionale Under 16 Massimo Migliorini in vista dei prossimi stage in maglia azzurra. Coghetto, classe 2002, prenderà parte allo stage di fine mese dedicato alla formazione della nuova Nazionale Under 16; Trevisiol, classe 2003, vestirà l’azzurro per lo stage Area Nord di settembre, per selezionare le protagoniste della stagione successiva.

Queste le parole e le emozioni di Giovanna: “La notizia della mia convocazione in Nazionale Under 16 mi é arrivata dal ct Migliorini durante la settimana delle finali Under 15. Stavo pranzando e ci ho messo un po’ a realizzare quello che mi aveva detto, dopodiché ho iniziato a chiamare tutta la famiglia in modo che sapesse della notizia. La convocazione, in questi giorni, la sto vivendo con tranquillità, so che è solo l’inizio e dovrò continuare a lavorare come ho sempre fatto, cercando di dimostrare ogni giorno le mie qualità e restando sempre con i piedi per terra. Ringrazio la società Permac Vittorio Veneto perchè, se è arrivata questa chiamata, è anche grazie a una società seria, che crede nelle giovani e le sprona sempre a dare il massimo.”

Questi invece i ricordi e le sensazioni di Giulia: “Già l’esperienza delle finali nazionali era stata quella che considero sinora l’avventura più bella della mia vita sin qui. Dopo una settimana fantastica, vissuta con grande entusiasmo da parte mia e da parte di tutte le mie compagne con le quali ho legato molto, coronata dall’emozione e dall’onore di giocare in uno stadio importante come quello di Cesena, è arrivata questa chiamata totalmente inaspettata. Non ci avevo affatto pensato, quest’anno era quello per le “classe 2002″ e non mi aspettavo che la mia occasione potesse arrivare così presto. Il solo pensiero di poter vestire la maglia azzurra mi rende felice e non vedo l’ora di vivere questa avventura, un pensiero e un ringraziamento alla società e alle mie compagne.”

Da parte del Permac Vittorio Veneto, la soddisfazione è enorme, a coronamento degli enormi sforzi ed investimenti sul settore giovanile degli ultimi anni e che continueranno con la speranze di vedere sempre più Tose, Tosette e Mafaldine vestire la maglia più speciale e ambita che ci sia.

Credit Photo: http://www.vittoriovenetocalciofemminile.it/

Raffella Giuliano vola in Tennessee

L’atleta Raffaella Giuliano lascerà l’Italia e la Res Roma per trasferirsi negli Stati Uniti dove ha ottenuto una borsa di studio e giocherà per la East Tennessee State University dove militano Paola Roversi, Eleonora Goldoni ed Elena Pisani.

Dopo un anno ricco di emozioni con la maglia giallorossa e il trionfo dello Scudetto Primavera, l’atleta di classe ’98 cresciuta nel Napoli Carpisa Yamamay, decide di tornare a giocare per la seconda volta negli States. Difatti già nell’estate 2016 ha militato nella National Premier Soccer League con la maglia dell’OSA FC. Nel suo palmares compaiono diverse presenze negli stage Azzurri Under 17 e 19.

Credit Photo: Raffaella Giuliano – Facebook

Chiara Pucci, Bayern Monaco: “La differenza di età mi ha portato ad una maggiore competività”

Di origini italiane, Chiara Pucci nasce a Stoccarda il 13 Gennaio 2002 e vive attualmente a Monaco di Baviera dove studia al Liceo Classico. Ma Chiara, oltre che studentessa, è una giocatrice del FC Bayern Monaco e dell’Under 16 Femminile Italiana allenata dal Ct Massino Migliorini.
Inizia a muovere i primi passi sui campi da calcio all’età di sei anni giocando nel club maschile SC München, dove limita fino al 2015. A partire dalla stagione 2015/16 partecipa alla Bundesliga dell’Under 17, quella che rientra nella categoria Primavera per il Calcio in Italia, arrivando a vincere il Campionato tedesco nel mese di giugno del 2017 con appunto la maglia FC Bayern Monaco.
Il ruolo in campo ricoperto dalla giovane giocatrice è terzino destro, ma è duttile ad essere attaccante. Nel 2016 è arrivata la sua prima chiamata Azzurra e nel mese di Aprile 2017 ha disputato il Torneo delle Nazioni arrivando al secondo posto.

Traccia un bilancio della tua annata tra gli impegni in Azzurro in Under 16 e la vittoria del Campionato con la maglia del Bayern. Soddisfatta?
E’ stata un’annata molto emozionante con tante partite importanti sia per l’Under 16 della Nazionale Italiana, sia per l’Under 17 del Bayern München. E’ successo tutto insieme….mi sembrava un sogno! Ho ricevuto la prima convocazione del mister Migliorini nel mese di novembre 2016. All’inizio ho pensato che i suoi messaggi fossero uno scherzo su Facebook. Col passare del tempo mi sono resa conto che era la realtà! Sono molto fiera di indossare la maglia Azzurra. Abbiamo disputato nove partite internazionali; tutte interessanti ma, quella più emozionante è stata la vittoria contro la Germania. Per quanto riguarda l’Under 17 del Bayern München è stata una bellissima stagione sportiva terminata con la vittoria del Campionato tedesco nella Bundesliga. Mi auguro di migliorare sia in campo sia nella vita privata e..anche il mio italiano…

Come hai iniziato a giocare a calcio?
Ho avuto sempre la passione di giocare a calcio. Già nel parco giochi all’età di tre anni, ho cominciato a dare i primi calci al pallone con gli altri bambini più grandi. Poi nel 2006, durante il Campionato Mondiale in Germania, mio papà mi ha comprato la maglia Azzurra con il numero 4 (i miei anni). Anche adesso è il mio numero preferito e, per ironia del destino, è il mio numero sulla maglia Azzurra. Ho iniziato a sei anni. I miei genitori mi hanno portato a un allenamento di una squadra maschile del club SC München, dove ho giocato fino al 2015 quando mi sono trasferita nell’Under 17 del FC Bayern München. Avevo 13 anni quando ho iniziato ed ero la più piccola della squadra. Questo cambierà nella prossima stagione. Mi auguro di ottenere un ruolo importante nella nostra squadra e lavorerò tanto per raggiungere questo traguardo.

Come funziona il Campionato a livello giovanile e femminile in Germania?
Il Campionato dell’Under 17 femminile è diviso in tre serie: Bundesliga Sud, Bundesliga Norte-Est e Bundesliga Ovest. Alla fine della stagione le squadre che hanno ottenuto il primo e secondo posto nella loro serie giocano una contro l’altra le semifinali andata e ritorno. Noi abbiamo giocato la semifinale contro SV Meppen per primo in casa, e poi fuori casa a Meppen. Il sorteggio ha deciso che la finale si disputasse a Monaco contro il Turbine Potsdam. La vittoria del Campionato è il risultato dell’impegno di tutta la squadra…E naturalmente è stato semplicemente meraviglioso!

Com’è la concezione del calcio femminile in Germania?
Secondo il DFB (Deutscher Fußball-Bund) le ragazze che giocano a calcio ad un alto livello dovrebbero giocare nelle squadre maschili per diventare più forti nello scontro con le ragazze. Ho giocato sette anni in una squadra maschile e quando sono andata nell’U17 femminile del Bayern Monaco avevo soltanto 13 anni (forse troppo presto per la concezione del calcio femminile in Germania) ma non ho avuto problemi anzi, la differenza di età, mi ha portato ad una maggiore competitività.

Chi è Chiara fuori dal campo da calcio?
Fuori dal campo da calcio sono una ragazza spontanea che ama trascorrere il tempo libero sia con gli amici che con la mia famiglia, la quale mi ha sempre supportato in ogni mia iniziativa.

E’ semplice conciliare lo studio con l’impegno sportivo?
Per fortuna non ho problemi a scuola. Frequento il liceo classico e mi piace studiare il francese, il latino e anche la matematica. Dopo scuola vado all’allenamento e la sera dopo cena, se il giorno dopo ho un compito in classe, mi metto a studiare.
 Preferisco avere tanti impegni e divento piuttosto stressata se non succede tanto nella mia vita. Così per me va benissimo così com’è.

Cosa sogni per il futuro?
Per il futuro sogno di migliorare sempre le mie capacità calcistiche fino a raggiungere un alto livello professionale che mi consentirebbe di giocare in una squadra della Serie A in Italia, Germania, Francia, Spagna o America. Vorrei inoltre studiare medicina – forse in America – per diventare un medico chirurgo…al termine della mia carriera calcistica!

Un grande ringraziamento alla giocatrice del FC Bayern Monaco, Chiara Pucci a cui auguriamo un grande in bocca al lupo per il futuro e la speranza che si possano avverare i suoi sogni!

Credit Photo: ©Thomas Melder

Martina Tommaselli diventa una giocatrice del Brescia

Il Brescia CF comunica di aver prelevato dal Trento Clarentia la calciatrice Martina Tomaselli. La centrocampista, giovane talento classe 2001, vanta già 5 presenze con la maglia della Nazionale under 17.

“Per me è un grandissimo onore poter far parte di una società di vertice come il Brescia – le prime parole della nel leonessa – è un enorme salto di qualità e una grande responsabilità, per questo dovrò mettercela tutta per ripagare la fiducia del presidente e del direttore sportivo che mi hanno dato questa magnifica opportunità.
Ho ancora molto da imparare e qui avrò la possibilità di migliorarmi sotto tutti gli aspetti potendo contare su compagne di altissimo livello.

Ai tifosi prometto che mi impegnerò sempre al massimo per farmi trovare pronta e dare il mio contributo alla squadra vestendo questa maglia con rispetto, onore e determinazione”.

Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/

L’attaccante Katia Coppola è rossoblu!

Secondo nuovo arrivo in casa Fimauto Valpolicella in vista della stagione 2017-2018. La società presieduta da Flora Bonafini ha ufficializzato l’ingaggio di Katia Coppola attaccante classe 1993 proveniente dal Como 2000 e già delle nazionali giovanili Under-17, Under-19 e Under-20.
Nel curriculum di Katia anche le esperienze con le maglie di Lugano, Inter, Milan e Cuneo.

Queste le prime dichiarazioni in rossoblu di Katia Coppola:Ho scelto il Fimauto Valpolicella perché mi è piaciuto il progetto. Ho davvero tanta voglia di rimettermi in gioco dopo un anno difficile (da luglio a dicembre 2016 con la maglia del Cuneo per poi passare al Como 2000 fino al termine della stagione). Sono sicura che sarà un anno pieno di soddisfazioni sia per la sottoscritta che per la squadra. Sono carica, ho una voglia matta di iniziare e di mettermi a disposizione di mister Zuccher!”.

Credit Photo: http://www.fcfcomo2000.com/

La neopromossa Lavagnese si lancia sul mercato

La società della Lavagnese, neopromossa in Serie B comunica di aver acquisito le prestazioni sportive di tre nuove ragazze:

Lucia Belloni, classe ’88 difensore centrale, arrivo dal Molassana Boero, giocatrice che ha più di 200 presenze in Serie B;
Silvia Nietante classe ’90 centrocampista, reduce dall esperienza in Serie A fatta a Cuneo;
Lara Ferrari, classe ’96, portiere, le ultime due stagioni estremo difensore del Lagaccio.

Alle nuove tesserate il benvenuto della Società e delle compagne di squadra!!!

Credit Photo: Lavagnese Femminile – Facebook

Una bomber tedesca a Firenze, si tratta anche la Philtjens …

Pare vicinissimo l’approdo alla Fiorentina Women’s del super centravanti tedesco Nicole Banecki. Nicole è una prima punta fisica, dotata di senso del goal e abituata ad agire da Boa, complementare a Ilaria Mauro con cui probabilmente giocherà in coppia salvo una clamorosa staffetta. Sulle corsie esterne ancora Caccamo e Bonetti almeno che anche qui non si opti per una staffetta in caso di tridente, con la giovane Zazzera sempre pronta a subentrare, questi i nomi del futuro attacco viola.
Un reparto che diventa estremamente full, con nomi tutti di primaria importanza ed è quindi probabile la partenza della “vice” Ilaria Mauro, Deborah Rinaldi, che potrebbe ricollocarsi in piazze con meno affollamento nel reparto avanzato dove darebbe il suo prezioso apporto.
Unico neo sulla tedesca risiede nel fatto che il Panzer non gioca da diversi mesi per un problema articolare, ma è indubbio che al suo completo recupero la viola inserirebbe una campionessa di prestigio e valore.
Altro arrivo offensivo per Mencucci che dopo aver perso la Clelland e la Bonansea, sembra trattare Davina Philtjens, esterno di attacco brevilineo e velocissimo della nazionale belga,  a segno proprio contro l’Italia nell’ultimo confronto tra le due formazioni.

Colpo del Tavagnacco: presa la slovena Kaja Erzen

Si rinforza il centrocampo del Tavagnacco. La società gialloblu ha si è assicurata le prestazioni della slovena Kaja Erzen, classe 1994. Centrocampista ambidestra dal tiro potente, Kaja è una giocatrice con un carattere forte e una personalità spiccata.

Nel corso dell’ultima stagione ha militato tra le file dell’Olimpia Lubiana vincendo lo scudetto. Calciatrice di grande esperienza, nella sua carriera ha giocato per Znk Pomurje, Carinthias e Luv Graz, indossando anche la maglia della nazionale slovena per dodici volte.
La slovena è a Tavagnacco nella giornata di martedì 11 luglio per visitare, insieme al vicepresidente Domenico Bonanni, le strutture della società: vedrà il campo di gioco, quello di allenamento, conoscerà il direttore sportivo e l’allenatore. Avrà anche modo di visionare quella che sarà la sua nuova casa per la prossima stagione.

«La conferma del bomber Lana Clelland, inaspettata per gli addetti ai lavori  – commenta Bonanni – e l’arrivo di Kaja Erzen, sono un segnale chiaro che come società vogliamo dare al mercato: siamo pronti a ritagliarci uno spazio importante per prepararci al meglio ad affrontare ogni tipo di sfida. Lavoreremo duro in queste settimane per continuare a rafforzarci, non permettendo a nessuno di saccheggiare il nostro vivaio. Non faremo annunci, non usciranno indiscrezioni. Parleremo sempre e solo a conferme avvenute e a contratti firmati. 17 anni consecutivi di serie A – sottolinea Bonanni – sono una medaglia che in pochi possono vantare. Tutto ciò rappresenta un segnale di appartenenza forte per una squadra di provincia di una regione piccola, ma determinata a rimanere nel contesto delle ‘grandi’».

Credit Photo: Jure Banfi

Il capitano Valentina Cernoia lascia Brescia

Finisce un’era per l’ormai ex capitano del Brescia Femminile, Valentina Cernoia che comunica sui social l’addio ai suoi tifosi e alle Leonesse:

Quasi dieci anni. Tanti ne sono passati dal mio primo giorno in biancoblu, quando diciassettenne scelsi di sposare ad occhi chiusi il progetto del Brescia, la squadra della mia città.
Sono arrivata che ero una speranza, una scommessa, oggi lascio la squadra da capitano, da calciatrice con più presenze, 218, dopo aver vinto tutto.
Dieci anni fa entravo a far parte di un club ambizioso, di una rosa competitiva e tutto questo mi spaventava, ma il desiderio di arrivare lontano era più grande.
Ho fatto panchina e passo dopo passo ho conquistato la maglia da titolare, quella numero 7 tanto desiderata; ho sofferto in silenzio e poi ho gioito.
La strada non sempre è stata in discesa, tutt’altro; ho lavorato con determinazione ogni giorno, ho fatto sacrifici per diventare la calciatrice e la persona che sono oggi.
Indossando questa maglia ho conosciuto la sensazione di vuoto e di dolore che ti lascia una sconfitta, ma soprattutto la gioia indescrivibile di una vittoria.
Dalla vittoria del campionato di A2 che valse la promozione in A, all’ultima Supercoppa vinta. Otto trofei alzati al cielo.
Tra i miei ricordi più belli la Coppa Italia del 2012, il nostro primo scudetto e poi, quello che definirei un anno perfetto, quello della tripletta vissuto con la fascia al braccio.
Con questa maglia ho vinto tutto quello che si poteva vincere in Italia e ho compiuto un cammino incredibile in Europa.
Con questa maglia ho realizzato i sogni di quella ragazzina di 17 anni. In questi anni ho avuto la fortuna di far parte di una società che ha sempre creduto in me, lavorando con allenatori e allenatrici che mi hanno fatta crescere come calciatrice e come donna.
Incontrando persone che mi hanno voluto bene, che mi hanno seguita, mi seguono e mi seguiranno. Non solo nel calcio, ma anche nella vita.
Ho avuto l’onore di vestire la maglia della Leonessa, di indossarne la fascia da capitano e di rappresentare la mia città in Italia ed in Europa senza mai risparmiarmi.
Sono orgogliosa di essere stata parte di una grande squadra, di un grande gruppo, che ha fatto la storia di questa società e nel suo piccolo del calcio italiano.
Ho avuto la fortuna di giocare con calciatrici e persone straordinarie.
Da chi c’era, a chi c’è, a chi rimarrà: grazie di cuore!

Ed infine non posso dimenticare i nostri tifosi, voi, che ci avete seguito ovunque e che mi avete fatto provare brividi veri. Vi porterò sempre con me.
Decidere di allontanarmi da Brescia e da questa maglia è stata una decisione sofferta e per niente semplice. Sento però che sia giunto il momento di affrontare nuove sfide e mettermi in gioco lontano da casa.
L’augurio che faccio al Brescia è di vivere ancora grandi emozioni come quelle vissute insieme.
Questa maglia mi ha dato tutto e lascio consapevole e fiera di quello che ho fatto, perché a mia volta, io ho dato tutto a lei.

Non so ancora di quale colore sarà la maglia che indosserò la prossima stagione, adesso è tempo di pensare a quella azzurra della Nazionale e ad un Europeo da onorare.”

Credit Photo: Valentina Cernoia – Facebook

La New Team Ferrara ripartirà dalla Serie C

Per forza di cose, delle strategie con cui le società dovrebbero cambiare, considerata la rivoluzione in atto nel calcio femminile, la New Team Ferrara non parteciperà al Campionato di Serie B come di diritto, ma ripartirà dalla Serie C.

Infatti a partire dalla stagione 2018/19 la Serie B diventerà un campionato a 12 squadre con un unico girone che coprirà tutto il territorio Nazionale, Isole comprese, con un preventivo di spesa alla partecipazione non inferiore ai 100 Mila euro per lottare per la salvezza, lo stesso Budget necessario per arrivare fra le prime 3 in questa stagione, cercando di mantenere la categoria senza però averne la certezza di riuscirci, perché altre società faranno altrettanto.
Per permettere la riforma il prossimo campionato di B avrà una formula molto particolare. Confermati i quattro gironi, verranno promosse in Serie A, tramite la formula degli spareggi, le prime classificate, mentre seconda e terza saranno ammesse alla nuova Serie B. Tutte le altre saranno ammesse alla nuova Serie C interregionale.

A riguardo il presidente Roberto Baroni dice: “Il dubbio era se fare uno sforzo economico allestendo una formazione in grado di combattere per i primi tre posti, risorse comunque non a disposizione, o ringiovanire la rosa ponendo le basi per una squadra che possa dire la sua nella futura Serie C, che permetterebbe comunque nella stagione successiva di rientrare nell’ambito del Nazionale. In ogni caso la riforma renderà la B più onerosa, per le società, rispetto alla A, visto che ci saranno più trasferte lunghe, ma soprattutto solo le società Professionistiche di Calcio maschile se lo potranno permettere, con l’obbligatorietà delle squadre primavera.”

“Altra nota dolente – prosegue Baroni- è che nel giro di 3 anni avremo il 30% di straniere, e in 5 il 50%, questo deliberatamente voluto per alzare il livello di quelle poche Italiane che potranno essere selezionate dalle Nazionali, tutte le società dilettantistiche che in questi anni si sono adoperate per lo sviluppo del calcio femminile saranno seriamente penalizzate e messe in secondo piano, sta succedendo quello che prima è successo con il calcio maschile (80% stranieri), poi con il Futsal (90% Brasiliani o apparenti Formati).
Il campionato di Serie B strutturato in questo modo vedrà poi tante squadre, dopo poche giornate, non lottare più per nulla, e quelle che avranno provato ad investire sulle giocatrici non ottenendo i risultati previsti, non pagare più i rimborsi, mettendo in seria difficoltà anche se per poco quelle ragazze che invece ci hanno creduto.
Probabilmente la composizione di una Serie B a girone unico sarebbe dovuta avvenire nella stagione 2019/20, con quella del 2018/19 a 2 gironi, così come sarebbe stato comunque opportuno considerare almeno una retrocessione effettiva nel Regionale dando modo ai campionati di svolgersi nella massima trasparenza.
La mia società era nata nel settore Femminile per puro caso nel 2006 e con ragazzine della città abbiamo raggiunto il traguardo storico della serie B, mantenendola per diritto per 4 stagioni, ora il sistema ci toglie la possibilità, ma non la consapevolezza che la New Team continui a far giocare e programmare per il futuro la formazione di giovani atlete, che se mai avranno la possibilità potranno entrare nel mondo Pseudo Professionistico.”

Credit Photo: New Team Femmile – Facebook

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